- Dettagli
Parola ai cittadini per l’elaborazione del Piano di Protezione Civile
Si apre la fase partecipativa per l’elaborazione del Piano di Protezione Civile. Già in questi giorni, collegandosi al sito internet comunale, la cittadinanza potrà inviare il proprio contributo tecnico e le proprie osservazioni di modifica o di integrazione attraverso un form online per aggiornare il Piano attualmente in vigore. Il Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018 del Codice nazionale prevede che i Comuni prevengano, prevedano e gestiscano le emergenze. Questa funzione è affidata al Sistema di Protezione Civile che ha il compito di coinvolgere i cittadini affinché siano a conoscenza degli scenari di rischio e delle relative norme di comportamento. Anche la stesura del Piano di Protezione civile, prima denominato Piano Comunale di emergenza, include la partecipazione diretta dei cittadini. Giunti alla fase finale della predisposizione del Piano, i cittadini interessati possono analizzare i progetti e i piani preparati, scaricabili dal sito del Comune di Lissone, e inviare le proprie osservazioni attraverso la compilazione di un form online. La presentazione del Piano di Protezione Civile avverrà il 29 maggio alle ore 21.00 presso Villa Magatti. Durante la serata, la cittadinanza avrà la possibilità di conoscere i piani predisposti, i rischi e gli scenari e le procedure. Il link per inviare le proprie osservazioni, previa registrazione, è già attivo e disponibile sul sito comunale: http://www.comune.lissone.mb.it/Partecipazione-cittadini-elaborazione-nuovo-Piano-Protezione-Civile
Lissone, 17 Maggio 2019
- Dettagli
DA MONZA VERSO IL MONDO
Dal 26 maggio al 28 luglio in Arengario una personale dedicata a Federico Patellani, fotografo monzese, considerato un maestro del fotogiornalismo italiano
Monza, 16 aprile 2019. Una ragazza sorridente che «sbuca» dalla prima pagina del Corriere della Sera il giorno della proclamazione della Repubblica, nel giugno 1946. Una foto-icona che racconta la speranza di un Paese che guarda avanti dopo il fascismo e la guerra. L’autore è monzese, Federico Patellani, classe 1911, maestro del fotogiornalismo italiano.
In Arengario dal 26 maggio. A lui è dedicata la mostra «Federico Patellani. Da Monza verso il mondo», a cura di Giovanna Calvenzi e Kitti Bolognesi, all’Arengario dal 26 maggio al 28 luglio (inaugurazione sabato 25 maggio alle ore 18).
La storia della costruzione dell’identità italiana. Il suo lavoro, commentano il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, a oltre quarant’anni dalla sua morte, conserva ancora uno sguardo attuale e testimonia gli sforzi compiuti dagli italiani per la costruzione di un’identità comune, fatta di molti intrecci, sfumature culturali e di costume. La mostra consentirà ai monzesi di scoprire un fotografo eccezionale e, nel contempo, di presentare in Arengario un evento di altissima qualità culturale.
Il «giornalista nuova formula». Federico Patellani, uno dei più importanti fotografi italiani del XX secolo, è stato il primo fotogiornalista italiano. Già nel 1943 aveva indicato come doveva essere il «giornalista nuova formula»: un giornalista che, oltre a scrivere i testi, sapesse anche realizzare immagini «viventi, attuali, palpitanti». Patellani si avvicina alla fotografia dopo la laurea in Legge, durante il servizio militare in Africa nel 1935, quando documenta con una Leica le operazioni del Genio Militare italiano. Dal 1939 collabora con il settimanale «Tempo» di Alberto Mondadori che si rifaceva all’esperienza dell’americano «Life» adattato alla realtà italiana. Sensibile e colto narratore, testimone puntuale della società italiana, Patellani (scomparso a Milano nel 1977) racconta senza retorica l’Italia nel dopoguerra, che cerca di dimenticare il passato recente e di ritrovare le proprie radici, ma narra anche la ripresa economica di un Paese che sta cambiando pelle, passando da contadino a industriale, la moda, il costume e la vita culturale.
L’Italia in cento scatti. Le curatrici hanno selezionato dal Fondo conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano - Cinisello Balsamo, costituito da quasi 700 mila immagini tra stampe originali, negativi, diapositive e provini a contatto, un centinaio di fotografie in bianco e nero che meglio rappresentano le tappe fondamentali della carriera di Patellani dalla fine della Seconda guerra mondiale alla metà degli anni Sessanta, quando il fotografo si dedicò soprattutto alla fotografia di viaggio. Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni che rappresentano i temi più importanti della sua produzione: la distruzione delle città italiane alla fine della Seconda guerra mondiale, la ricostruzione e la ripresa economica, il sud Italia e la Sardegna, la nascita dei concorsi di bellezza e la ripresa del cinema italiano, i ritratti dei più importanti intellettuali del Novecento come Benedetto Croce, Thomas Mann, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Elio Vittorini, Bruno Munari. E grazie all’amicizia con registi e produttori come Carlo Ponti, Mario Soldati, Dino De Laurentiis e Alberto Lattuada, realizza servizi fotografici sui set di importanti film italiani e internazionali e ritrae alcuni tra i volti più noti del cinema: da Totò ad Anna Magnani, da Gina Lollobrigida a Silvana Mangano, da Vittorio De Sica a Luchino Visconti e da Sophia Loren a Roberto Rossellini.
La Monza del dopoguerra. Una sezione è dedicata alle fotografie di Monza. Alcune immagini inedite che raccontano la città, le gite domenicali al Canale Villoresi, il Parco e l’Autodromo negli anni del dopoguerra, eleganti servizi di moda in Villa Reale e l’amico e artista monzese Leonardo Spreafico, ritratto nel suo studio
L’omaggio a «Stromboli». Infine un omaggio al film di Roberto Rossellini «Stromboli. Terra di Dio», a quasi settant’anni dalla sua uscita: a fianco degli straordinari ritratti di Ingrid Bergman e del regista, una bacheca con le pagine del servizio pubblicato da «Tempo» nel 1949, che documentano la realizzazione del film, i luoghi e i protagonisti, insieme ai provini delle immagini che raccontano il metodo di lavoro di Patellani.
Gli orari. La mostra potrà essere visitata fino a domenica 28 luglio nei seguenti orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19; giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato dalle 10 alle 13, dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
- Dettagli
Invitiamo gli operatori dei settori ecologia e ambiente, le associazioni sportive e culturali, i comitati spontanei, le amministrazioni competenti e TUTTI I CITTADINI a partecipare all’Assemblea Pubblica del Comitato "Cambiamo Aria Villasanta" il giorno 20 maggio prossimo, dalle ore 20,45 presso Sala Mansarda - Villa Camperio, Via Confalonieri, Villasanta.
Dopo breve introduzione, si darà spazio agli interventi dei tecnici, alle persone presenti e ai cittadini, al fine di poter intervenire nella discussione per affrontare le problematiche in materia di ambiente legate al territorio. L’obiettivo del Comitato è quello di mettere in evidenza il disagio legato allo stoccaggio "en plein air" di pneumatici che la città di Villasanta sta vivendo da tempo, disagio che non è appannaggio solo della nostra cittadina ma che riguarda anche i territori limitrofi. Si parlerà anche del metodo e delle azioni da intraprendere per superare tali disagi, poichè di promesse relativamente alla risoluzione dei problemi nell’ultimo anno ne abbiamo avute tante, ma si sono rivelate insufficienti se non addirittura inconsistenti. Motivo per cui è necessario, non solo un dibattito e un confronto, ma anche una garanzia che quello che viene promesso venga poi realizzato. Dobbiamo finalmente prendere atto che il "sistema" nella figura dell'Amministrazione Comunale, deve farsi carico dei problemi che affligono il territorio operando scelte definitive, risolutive e urgenti.
Confidiamo nella Vostra partecipazione poichè i problemi legati all'ambiente non riguardano solo un piccolo gruppo di persone ma la collettività nella sua interezza.
Quindi, vi aspettiamo numerosi!
"Comitato Cambiamo Aria Villasanta"
- Dettagli
Torna Monza Visionaria con 5 giorni di musica e arti performative nel centro storico e negli spazi della Reggia di Monza
Dal 22 al 26 maggio la 7° edizione del festival firmato Musicamorfosi promosso da Comune di Monza con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia e il contributo delle Fondazioni Cariplo, Comunitaria di Monza e Brianza e Assolombarda con il sostegno di Enerxenia e Brianzacque
Un nuovo appuntamento con l'aura visionaria di Monza in cinque giorni di musica, arte e danza, 50 artisti internazionali e 8 location del centro storico monzese, dalla Monza Parade nelle strade e piazze cittadine ai Musei Civici fino agli spazi esclusivi della Reggia di Monza come il Roseto, il Serrone e il primo Piano Nobile della Villa
In scena gli #Idoli di intere epoche artistiche: musiche dal Barocco di J.S. Bach al flower power di Woodstock, al jazz senza tempo di Coltrane e al musical di Mary Poppins, e poi l'inaugurazione della mostra “Dal marmo al missile” a corollario del festival con le iconiche opere d'arte di Segantini, Christo, Lucio Fontana e molti altri
Monza, 15 maggio 2019 – Il Festival Monza Visionaria presenta la sua settima edizione dal 22 al 26 maggio nelle strade e nei luoghi più suggestivi di Monza grazie alla collaborazione del Comune di Monza e il patrocinio di Regione Lombardia, Reggia di Monza e le fondazioni Cariplo, Monza e Brianza e Assolombarda. Dopo gli oltre 6.000 spettatori nel 2018 – di cui 2000 presenze all'esclusivo format di Musicamorfosi dei Notturni al Roseto – il Festival si riconferma un importante momento artistico e culturale di riferimento nel panorama festivaliero di Monza e Brianza.
“Monza Visionaria è un festival pensato per valorizzare i luoghi storici e naturalistici di Monza e Brianza attraverso format unici di musica, spettacolo e arti performative – afferma il direttore creativo di Musicamorfosi Saul Beretta – è un festival che si propone di offrire alla comunità occasioni uniche di incontro con la scoperta di nuove esperienze di ascolto, fruizione artistica e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico del territorio, sia della città che del suo gioiello più prezioso: la Villa Reale.”
Il Sindaco e l’Assessore alla Cultura sottolineano come nella programmazione culturale la continuità, più che sui singoli progetti, vale sul piano strategico. E cioè riguarda non solo la capacità del Comune di proporre una propria linea culturale, ma anche un lavoro di regia che metta insieme pubblico e privato. Il Comune deve essere, sempre di più, un «facilitatore», per contribuire a creare relazioni, rapporti stabili e strategici tra i vari attori che producono cultura. E questo sarà, ancora una volta, l’obiettivo della nuova stagione di Monza Visionaria.
Monza Visionaria 2019 segue il fil rouge del nuovo tema Idoli, esplorando icone, artisti e opere che hanno segnato la storia in diverse epoche e contesti culturali dal Barocco al rock anni '60, al jazz e alle declinazioni artistiche della figura di Mary Poppins. La 5 giorni vede le performance di oltre 50 artisti di fama nazionale e internazionale, in parallelo a giovani scoperte del jazz e della musica classica, in luoghi privilegiati nel cuore del centro storico come il Duomo e la Reggia di Monza, i Musei Civici, il Cinema Capitol, il Tearose Deli e le strade e piazze centrali del capoluogo brianzolo. Non ultimi, gli spazi interni ed esterni della Reggia di Monza, come le Sale di Rappresentanza e il Primo Piano Nobile della Villa Reale, ospitando i format di ampio successo firmati Musicamorfosi: Spiritual Music nel Duomo, Piano Nobile e i Notturni al Roseto, che raggiungono quest'anno la sedicesima edizione.
Il Festival partirà mercoledì 22 al Duomo di Monza, che ospiterà il concerto A Love Supreme, un viaggio musicale attraverso la spiritualità della musica da J.S.Bach a J. Coltrane per il filone di concerti del Festival Spiritual Music. La sacralità della figura di Bach, celebrato persino nel calendario liturgico luterano, sarà intrecciata all'universalità del messaggio dell'album di Coltrane A Love Supreme, un concept discografico attraverso cui il sassofonista americano ha creato un linguaggio musicale che trascende dal linguaggio verbale, all'insegna di una spiritualità universale oltre i confini della musica tonale e della musica modale. Protagonisti della serata sette star musicali del panorama internazionale: Roberto Olzer (organo), Giovanni Falzone (tromba), Joo Cho (soprano), Arsene Duevi (voce), Eloisa Manera (violino), Simone Zanchini (fisarmonica) e
Marco Remondini (violoncello) costruiranno un percorso tra spirituals e fughe, corali e contaminazioni jazz. Un 'inno' spirituale sarà accompagnato dalle parole del missionario Saveriano Luciano Mazzocchi, fondatore del laboratorio di dialogo tra Vangelo e Zen Stella del Mattino approvato dall’allora prefetto cardinale Joseph Ratzinger nel 1999, trasformando il concerto in un vero e proprio invito alla riflessione spirituale in un dialogo tra musica e “parola”.
Il Festival accompagnerà l'inaugurazione della Sezione dei Musei Civici della mostra Dal Marmo al Missile - capolavori d' arte svelati tra tradizione ed innovazione. La mostra, promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, è curata da Martina Corgnati, docente all'Accademia di Brera. Il percorso espositivo presenterà oltre 70 opere provenienti dalla Collezione di Fondazione Cariplo e da prestigiose raccolte locali, spaziando dall’arte etrusca alle tele di Pietro Ronzoni, dalle sculture di Arturo Martini fino alle opere di Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto. La mostra si inserisce a corollario del Festival giovedì 23 ai Musei Civici di Monza (Convento degli Umiliati) per l'inaugurazione, con il concerto del fisarmonicista Simone Zanchini all'insegna della trasversalità di stili e generi musicali dalla classica al jazz e alla musica contemporanea, e poi per un'apertura straordinaria venerdì 24 e sabato 25 al Serrone della Reggia di Monza (Orangerie) fino alle 24.00.
Venerdì 24 e sabato 25 dalle 21.30 sarà il momento dei Notturni al Roseto di Musicamorfosi. L'esclusivo format vedrà concerti e performance artistiche interdisciplinari distribuite all'intero del roseto, che regalerà un'esperenza suggestiva e multisensoriale grazie all'intreccio di suggestioni del luogo e performance artistiche. L'edizione 2019 dei Notturni #Idoli sarà un vero e proprio percorso naturale e artistico alla riscoperta di icone musicali del passato: 8 postazioni con artisti da tutto il mondo reinterpreteranno musiche senza tempo da Jimi Hendrix a Mary Poppins, dal leggendario sound di Woodstock alle ben note trasposizioni musicali vincitrici di Oscar, Golden Globe e Grammy Award nel 1965 del personaggio di Pamela Lyndon Travers. Non mancheranno le speciali Visite Visionarie del Festival, grazie a cui il pubblico potrà immergersi in una visita guidata attraverso le suggestioni storiche e architettoniche della Villa seguendo in cuffia wireless il racconto di Andrea Taddei con voce narrante del musicista, dj e conduttore radiofonico Alessio Bertallot.
Sabato 25 Mary Poppins sarà protagonista ideale anche di due ulteriori appuntamenti: Bloody Mary Poppins e Mary Poppins Aperitivo, che vedrà un'orchestra itinerante intonare i temi della celeberrima colonna sonora di Mary Poppins attraversando il centro storico fino a Piazza Duomo per un aperitivo unico, con pozioni magiche estratte a freddo, acque vitali, latti vegetali e 'Bloody cocktail' del laboratorio creativo di cucina naturale Tearose Deli nel cuore di Monza.
Non ultimo, domenica 26 sarà dedicata al format Piano Nobile, concepito come esperienza sinestetica per il visitatore nelle sale di Villa Reale dove il "piano" connota lo strumento musicale ma anche un progetto d'arte e intrattenimento nello spazio aristocratico, titolato, illustre della Reggia.
Sarà una passeggiata in musica con performance d'eccezione: un Raga del mattino indiano con il sitarista Sazed Ul Alam, un piano concept su Chopin&Ravel con David Irimescu, giovanissimo talento (classe 1999) vincitore di Amadeus Factory, il tutto nella cornice architettonica unica della Villa monzese. Il Festival chiuderà domenica al Cinema Capitol Monza (ore 18) con la proiezione del film Asbury Park: lotta, redenzione, rock and roll. Il docu-film del regista Tom Jones racconterà gli anni d'oro, la decadenza e la rinascita della mitica 'shore' del New Jersey attraverso materiali e interviste inedite tra cui le testimonianze di #idoli musicali di intere generazioni come Bruce Springsteen e Steve Van Zandt, la cui carriera è legata profondamente a quel contesto storico e culturale.
---------------------------------------------------------
PROGRAMMA SINOTTICO
Tutti gli eventi sono gratuiti tranne Notturni al Roseto (5/7/2€) e il film Asbury Park al cinema Capitol (8€)
mercoledì 22 maggio
Duomo di Monza, h 21 | Spiritual Music
A LOVE SUPREME
Roberto Olzer organo | Giovanni Falzone tromba | Joo Cho soprano | Arsene Duevi voce
Eloisa Manera violino | Simone Zanchini fisarmonica | Marco Remondini violoncello
con una meditazione di Padre Luciano Mazzocchi (Vangelo & Zen)
giovedì 23 maggio
Musei Civici di Monza (Casa degli Umiliati), h 21
DAL MARMO AL MISSILE
Inaugurazione mostra e concerto di Simone Zanchini (fisarmonica)
venerdì 24 maggio
Serrone della Reggia di Monza (Orangerie), h 21.30 > 24.00
DAL MARMO AL MISSILE
Roseto della Reggia di Monza, h 21.30 > 24.00
NOTTURNI AL ROSETO | Idoli#1
Acquisto biglietti: https://bit.ly/2JDHgoC
Serrone (Orangerie) della Reggia di Monza, h 21.30 > 24
Apertura Straordinaria della mostra Dal Marmo al Missile
Entrata con il biglietto di Notturni
sabato 25 maggio
MONZA PARADE:
centro storico, h 17.30 > 18.30
BLOODY MARY POPPINS
TeaRose Deli (Piazza Duomo), h 18.45
MARY POPPINS APERITIVO
Serrone della Reggia di Monza (Orangerie), h 21.30 > 24.00
DAL MARMO AL MISSILE
Roseto della Reggia di Monza, h 21.30 > 24
NOTTURNI AL ROSETO | Idoli#1
Acquisto biglietti: https://bit.ly/2JDHgoC
Serrone della Reggia di Monza, h 21.30 > 24
Apertura Straordinaria della mostra Dal Marmo al Missile
Entrata con il biglietto di Notturni
domenica 26 maggio
Reggia di Monza
PIANO NOBILE
h 11 > Risveglio indiano | Sazed Ul Alam (sitar)
h 12 > Chopin&Ravel | David Irimescu (pianoforte)
Cinema Capitol Monza, h 18
Proiezione del film Asbury Park: lotta, redenzione, rock and roll
---------------------------------------------------------
Monza Visionaria è:
un progetto promosso da Musicamorfosi e Comune di Monza
Direzione creativa Saul Beretta | Musicamorfosi
Con il patrocinio di Consiglio della Regione Lombardia e di Reggia di Monza
Con il patrocinio e il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Monza e Brianza, Assolombarda
Con il sostegno di ENERXENIA luce e gas di casa tua, BrianzAcque
Con la collaborazione di Duomo di Monza, Fondazione Gaiani, Museo e Tesoro del Duomo di Monza, Jeunesses Musicales Italia, Associazione Italiana della Rosa, Tearose Deli, Villa Reale di Monza, Cultura Domani, Anteo spazioCinema
Media Partner Lifegate, Il Cittadino, Mbnews
INFO
+39 331 451 99 22 | info@monzavisionaria.it
www.monzavisionaria.it
www.musicamorfosi.it
- Dettagli
Una giornata contro il tabacco: venerdì 31 maggio anche a Lissone si celebra il “World No Tobacco Day”
Un appello semplice e salutare: “Niente sigarette e niente tabacco per un giorno”. È l’invito rivolto alla cittadinanza dall’assessore con delega ai Servizi alla Persona, Anny Mariani, in occasione dell’edizione 2019 del “World No Tobacco Day”, dedicata al tema “Il tabacco e la salute dei polmoni”.
Una giornata di riflessione globale sui rischi associati al fumo che coinciderà con venerdì 31 maggio: l’Organizzazione Mondiale per la Sanità proporrà spunti di riflessione ed iniziative nelle maggiori città italiane ed internazionali con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sugli effetti nocivi del tabacco e dell’esposizione al fumo passivo.
Il tema scelto per il 2019 riguarda direttamente i rischi associati alle malattie polmonari, mettendo in evidenza l’impatto negativo che il tabacco ha sulla salute dei polmoni e sul ruolo che questo organo ha sul benessere dell’intero corpo umano.
“Una giornata che rappresenta l’occasione giusta per fermarsi a riflettere – sottolinea l’assessore Mariani – molto è stato fatti, ma non basta: occorre continuare a promuovere informazione sui danni derivanti dal fumo. È importante non solo sensibilizzare sulla riduzione di uso del tabacco e sull’esposizione al fumo passivo, ma ricordare che dati e statistiche dimostrano come ancora oggi molti fumatori non conoscano gli effetti negativi che di fumo e tabacco sui polmoni producono propria salute”.
Il 31 maggio dal Comune di Lissone si chiede allora di non accendere sigarette e di eliminare almeno per un giorno il fumo dalle nostre vite: sia di chi in prima persona fuma, sia di chi è costretto a respirarne le esalazioni.
Lissone, 15 Maggio 2019
- Dettagli
ARRIVANO I CORSI GRATUITI PER CANI EDUCATI
Tre fine settimana, da sabato 18 maggio a domenica 2 giugno, per educare il cane a una serena convivenza in casa e in città. Si inaugura la Dog School organizzata dal “Brugherio Shopping Center”e Ca’ Zampa, sotto la guida dell’esperto Mauro Ottolini
L’amico a quattro zampe va sui banchi di scuola per un ciclo di lezioni pensate appositamente per lui e il suo proprietario. L’obiettivo? Imparare le regole per vivere serenamente in città, e non solo, migliorando il rapporto di convivenza uomo-pet. È questa la finalità del corso di galateo metropolitano di Ca’ Zampa, il primo gruppo di cliniche veterinarie che offre servizi veterinari, e in una struttura adiacente tutti i servizi complementari per il benessere a 360 gradi degli animali da compagnia, insieme al Brugherio Shopping Center. Il calendario delle lezioni prevedono tre cicli di lezioni che si svolgono nell’area esterna del Brugherio Shopping Center dal 18 maggio al 2 giugno, solo nel week end.
I corsi sono gratuiti e saranno tenuti da un team di educatori cinofili, guidati da Mauro Ottolini, in sei giornate. Gli orari dei corsi sono dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,00 ed ogni seduta ha una durata di circa 50/60 minuti: al termine sarà possibile confrontarsi con l’educatore cinofilo per consigli su come comportarsi tutti i giorni con il proprio pet.
Tra gli argomenti che verranno trattati, la lettura dei segnali del cane, l’attenzione da fermo e in movimento, la conduzione al guinzaglio e il momento del gioco.
Coloro che parteciperanno ad almeno due lezioni riceveranno in omaggio un buono per un bagno ed una spazzolatura da poter utilizzare nell’area Toelettatura del Centro Ca’ Zampa di Brugherio.
E’ possibile iscriversi, insieme al proprio amico a quattro zampe, alla reception del Centro Ca’ Zampa di Brugherio oppure inviando una mail abrugherio@cazampa.it.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.cazampa.it.
Ca’ Zampa, viale Lombardia 264 Brugherio (MB).
- Dettagli
MUSICA IN ITALIA AL TEMPO DI LEONARDO (1452-1519)
Sabato 18 maggio, ore 20,30 / Palazzo Terragni/
Piazza Libertà / Lissone (MB)
ENSEMBLE DRAMSAM
Fabio Accurso - liuto
Alessandra Cossi - voce, percussioni e danza
Marco Rosa Salva - flauti diritti
Laura Pandolfo - arpa
IL BALLARINO & COMPAGNIA DEL BUONTEMPO
Bruna Gondoni, Marco Bendoni, Susanna Maraspin, Nadia Cecere,
Giada Agazzi - danza
A cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo Da Vinci, Brianza Classica porta il pubblico alla scoperta della musica ai tempi del maestro. Sabato 18 maggio 2019, alle ore 20,30, presso il Palazzo Terragni a Lissone, l’Ensemble Dramsam insieme a Il Ballarino & Compagnia Del Buontempo si esibiranno nel concerto Chiara Fontana: musica in Italia al tempo di Leonardo.
Per Leonardo la musica è sorella minore della pittura e, seppur destinata a morire nel momento stesso in cui si palesa, con essa condivide le medesime immutabili leggi dell’armonia e del bello. Per tutto il medioevo i grandi centri di produzione culturale erano nati e cresciuti sotto il controllo diretto della chiesa ed è solo nel XV secolo che l’asse culturale comincia a tendere verso l’area del potere nobiliare. L’interesse dell’uomo colto pare non poter essere più interamente soddisfatto dall’ascolto della musica liturgica, vengono così moltiplicandosi e creandosi, nelle corti, luoghi di ascolto e di esecuzione. Per la prima volta i musicisti, sia compositori, che esecutori si elevano dalla umile posizione del mestierante a quella di professionista e non di rado si trovano a godere di una vera e propria popolarità. Prima del concerto le allieve del corso di Musica Antica della Scuola Civica di Milano – il soprano Laia Blasco López e Priscila Gama Santana all’arpa doppia – si esibiranno in una mini jam session di 15 minuti.
Il concerto sarà preceduto da una mostra, con visita guidata, di strumenti storici dell’epoca di Leonardo
Al seguente link un video da un concerto, con danze: https://www.youtube.com/watch?v=Jw29JifuMME
- Dettagli
Torna a galla l’ipotesi di cementificare il Montagnone: un’idea già bocciata tre volte dal quartiere che invece ha chiesto di farne un vero bosco urbano.
Cittadini allarmati, a San Fruttuoso, per una proposta che vorrebbe cementificare l’area verde del Montagnone, costruendo una specie di “grotta” e alcune piattaforme, eliminando alberi ben sviluppati. Un’idea che non rispetta la volontà espressa dal quartiere, che con due petizioni e un referendum ha sempre chiesto un bosco urbano. La storia recente del Montagnone è semplice. L’area era di proprietà del Demanio Militare. Nel 1999, avuta notizia che era posta in vendita e che una catena di supermercati era interessata, questo comitato, raccogliendo 200 firme, aveva chiesto al Comune di acquisirla per mantenerla a verde. Cosa che è avvenuta. Nel 2010 era emersa l’ipotesi di costruire un bar e una pista da ballo. Una nuova raccolta di 380 firme si era espressa contro ed aveva anzi proposto di fare del Montagnone un vero bosco urbano, con ancora più alberi e cespugli. Un successivo referendum promosso dalla Circoscrizione 4 aveva confermato in via definitiva il “no” al cemento. Dunque, il quartiere non vuole che si costruisca e non vuole che si alteri l’ottima situazione attuale. Tra l’altro, ad una stima sommaria, la proposta che circola richiederebbe una spesa da parte del Comune di almeno 150 mila euro, somma rilevante che potrebbe essere piuttosto utilizzata per migliorare molte altre situazioni: marciapiedi e aiole degradati, verde e parcheggi alla Boscherona, alberi morti da rimpiazzare lungo viale Lombardia. Dice Andrea Seggioli, portavoce del Comitato San Fruttuoso: “Il Montagnone deve restare un’area verde e basta, centinaia di residenti si sono espressi più volte in modo inequivocabile. Chiediamo al Comune di rispettare la volontà popolare e di escludere una volta per tutte qualsiasi ipotesi diversa. Anzi, torniamo a domandare che il verde sia aumentato e che il Montagnone diventi un vero bosco urbano”.
Comitato San Fruttuoso - Monza
- Dettagli
MONZA – MATERA, ANDATA E RITORNO
Viaggio alla scoperta della Capitale europea della cultura 2019. Dal 20 al 23 maggio quattro giorni di cultura, musica, parole e fotografia nella Casa circondariale Sanquirico
Monza, 13 maggio 2019. «Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza». Carlo Levi, nel suo «Cristo si è fermato a Eboli» la descrive così. Un piccolo gioiello scavato nelle montagne. Un progetto della Casa circondariale Sanquirico unisce Monza alla Capitale europea della cultura 2019, fin dal titolo: «Sanquirico – Matera». Su indicazione del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e in collaborazione con l’associazione «Zeroconfini Onlus», la redazione di «Oltre i confini – Beyond Borders», il giornale della Casa circondariale monzese, ha pensato a quattro giorni di eventi per raccontare Matera: fotografie, note e parole dal 20 al 23 maggio.
Un ponte tra due mondi. Secondo il Sindaco «Sanquirico – Matera» è, prima di tutto, un «ponte» tra il carcere e la realtà che c’è «fuori». La sfida che i detenuti ci lanciano con questo progetto è chiara: dobbiamo superare barriere e pregiudizi. La cultura è lo strumento per farlo. E il sindaco indica la parola chiave: fiducia. Da qui, secondo il Primo Cittadino, bisogna partire per promuovere, nei fatti, il reinserimento sociale dei detenuti e per far parlare i due «mondi».
Integrazione con il territorio. «La realizzazione dell’iniziativa, voluta dall’Amministrazione Penitenziaria - spiga il Direttore della Casa Circondariale Maria Pitaniello - è l’evidente frutto di consolidata integrazione e di forte collaborazione tra la Casa Circondariale di Monza e il territorio cui l’Istituto appartiene. Con questo progetto si è voluto raccogliere la sfida lanciata dalla città di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, che - grazie all’impegno dei giovani lucani - ha recuperato la bellezza, la poesia e la vitalità dei suoi luoghi. Abbiamo voluto condividere questa stessa sfida, perché comuni gli obiettivi di crescita culturale e di riscatto».
La parola per «uscire» dal carcere. «Voltaire diceva che il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri. In queste città nelle città - spiega Antonetta Carrabs - la parola, la poesia, la narrazione e il loro esercizio possono avere valore autoeducativo e terapeutico e consentire una sorta di emancipazione anche in una situazione difficile come questa. Da qui è nata l’idea, sostenuta dal direttore Maria Pitaniello, di dare vita a un giornale: “Oltre i confini– Beyond Borders”, questo il nome della testata che una redazione formata da cinque detenuti pubblica, ogni due mesi e che rappresenta il collegamento tra la società reclusa a quella libera».
Il programma. Il «viaggio» nella città dei sassi comincia lunedì 20 maggio alle ore 10.30 con «Matera, la Gerusalemme del Sud», un racconto per immagini di «Pixcube», network di workshops e reportage fotografici, a cura di Francesca Ripamonti. Nata a Lecco nel 1972, diplomata all’Accademia di Belle Arti Brera Milano, Francesca Ripamonti è stata assistente di Maurizio Galimberti e ha lavorato alla Fondazione Industria con Fabrizio Ferri. Ha esposto a Siena, a Castel Sant’Angelo e al «Mac» («Museo Arte Contemporanea») di Lissone. Ogni fotografia è accompagnata da un testo della redazione di «Oltre i confini – Beyond Borders». La colonna sonora della mostra è affidata alle note jazz del duo Giovanni Hoffer e Davide Brillante. Già membro stabile dell’orchestra del Teatro alla Scala, Giovanni Hoffer è considerato un pioniere ed un punto di riferimento per il corno francese. Protagonista di importanti festival come «Umbria Jazz» e «Roma Jazz Festival», ha collaborato con alcuni «big» della musica internazionale: da Vasco Rossi a Quincy Jones passando per Paolo Fresu. Davide Brillante, chitarrista e compositore, ha lavorato a New York, Londra e Dublino con artisti jazz del calibro di Joe Cohn, Quincy Davis, Kengo Nakamura, Gordon Lane e Ali Jackson.
Secondo appuntamento martedì 21 maggio alle ore 10 con l’incontro con lo scrittore lucano Giuseppe Lupo. Docente di letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia, ha esordito nella narrativa con il romanzo «L'americano di Celenne» con cui nel 2001 ha vinto il Premio «Giuseppe Berto» e il Premio «Mondello». Con gli studenti della scuola del «CPIA» («Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti») di Monza e con i detenuti, «guidati» dalla moderatrice Elena Rausa, parlerà di Matera attraverso le pagine dei sui libri, «L'ultima sposa di Palmira» (Premio «Selezione Campiello» nel 2011) e la raccolta di scritti «Atlante immaginario». L’incontro è promosso in collaborazione con l’associazione «La biblioteca è una bella storia» che gestisce la biblioteca del carcere. Al termine saranno presentati i lavori dedicati a Matera svolti dai detenuti durante il corso di arteterapia.
Mercoledì 22 maggio alle ore 10.30 andranno in scena le «Musiche da Oscar», le più belle colonne sonore dei film. Sul «palco» il soprano Elena D’Angelo, il pianista Andrea Albertini e il baritono Matteo Mazzoli.
Si chiude giovedì 23 maggio con la magia della pizzica, la musica tradizionale salentina: «Suoni di festa dal Sud». Il gruppo pugliese «Ascanti» metterà in scena canti e danze della tradizione popolare, pizziche del basso e dell’alto Salento, stornelli, serenate e canti narrativi, fusi con altri linguaggi musicali. Uno spettacolo interattivo che farà ballare tutti a ritmo di pizzica.
- Dettagli
Dopo il “pokerissimo”, composto da tre delibere che prevedono sconti e monetizzazioni a favore dei i costruttori edili; dopo la creazione di un “dream team” comunale (un gruppo da sogno?) per accelerare l’iter di approvazione di nuove costruzioni; ecco che sbarca in città anche l’Archistar (il brand). Queste espressioni da telemarketing urbano mostrano da subito la loro vera realtà. Nuovo cemento in vista, soprattutto con edifici alti sulle aree dismesse, in zone densamente costruite e popolate.
Peraltro, non è una novità per Monza: nel corso del tempo sono stati realizzati in varie parti della città alcuni edifici alti fino a 50 metri (Corso Milano, Piazza Trento, San Gerardo), soprattutto negli anni ‘60 e ’70, quando il Piano Regolatore prevedeva una sviluppo residenziale per Monza di oltre 300 mila abitanti, cifra rimasta invece ferma, negli ultimi 40 anni, a 123 mila residenti. Ma anche più recentemente basta ricordare le 2 torri da 40 metri sulla ex IMA di via Messa, attualmente in costruzione, in seguito a un Piano di lottizzazione approvato dalla Giunta Mariani nel novembre del 2011. Oppure quello approvato dalla stessa Giunta nel dicembre del 2011, con un edificio ricettivo, alto ben 40 metri, sulla ex Diefenbach di via Borgazzi. Non dimentichiamo infine anche l’ecomostro di via Lario, costruito sulla prospettiva storica del vialone dalla Villa Reale.
Ma veniamo ai giorni nostri, con la Giunta guidata dal Sindaco Allevi. In febbraio e marzo sono state approvate 4 delibere di indirizzo, di cui tre riguardano Piani attuativi già approvati in precedenza.
Ex AutoMonza di via Foscolo: approvato dal Consiglio un Programma integrato di intervento (Pii) nel 2015, che prevedeva circa 29 mila metri cubi ad uso residenziale con edifici di 4, 5 e 6 piani, ecco invece in arrivo tre torri con altezze fino a 50 metri (16 piani). Si prevede poi un ulteriore aumento del volume di circa 6 mila mc (2.000 mq di nuova Slp). Così ha stabilito la Giunta con propria deliberazione n. 80 del 26 marzo scorso, di indirizzo agli uffici. Nuovo il progettista: Stefano Boeri, noto autore del “Bosco verticale” a Milano e recentemente, quasi identico, a Tirana (Albania), Nanchino (Cina) e Losanna (Svizzera). Secondo la stampa locale, Boeri riproporrebbe quella tipologia anche a Monza. Il luogo e il contesto urbanistico non contano nulla. Con la scusa di recuperare maggiori quantità di suolo libero e verde, viene ignorato il contesto urbanistico, le altezze degli edifici di 2/3 piani lungo il sistema lineare di via Foscolo, lo storico accesso al Cimitero urbano realizzato da Ulisse Stacchini (tra il 1920 e il 1930), già autore della Stazione centrale e del primo stadio Meazza di Milano. Si va così ad aggravare l’impatto urbanistico già pesantissimo di questo intervento sul quartiere. Già nel Pii approvato nel 2015, infatti, venivano stimati in 230 i nuovi veicoli che graviteranno su via Foscolo, arteria già oggi bloccata dal traffico nelle ore di punta del mattino e della sera. Avevamo esplicitato tutte queste considerazioni nelle osservazioni presentate dal nostro Coordinamento nel 2015 (con la precedente amministrazione e consultabili nel sito del Comune) rimaste peraltro inascoltate e respinte da quella maggioranza che oggi si trova all’opposizione (e che infatti oggi tace). Teniamo inoltre presente che quella dei due “boschi verticali” di Milano non è esattamente edilizia residenziale alla portata di tutti… avremmo anche qui appartamenti di lusso dove i fabbisogni cittadini di edilizia agevolata non avranno alcuno spazio. E ci auguriamo che non si tenti il giochetto di considerare i balconi come dotazione di verde pubblico!
Ex Buon Pastore di via Cavallotti: L’area del Buon Pastore, situata nel quartiere Triante, verso il centro di Monza, posta tra le vie F. Cavallotti e S.M. Pellettier, occupa una superficie territoriale di circa 30.000 mq. Rappresenta un complesso architettonico di notevole interesse storico, pur avendo subito nel tempo diverse alterazioni e versando, oggi, in uno stato di abbandono. Il complesso ruota attorno alla vecchia ‘Villa Angela’ (Uboldi), e alla Chiesa panottica, costruita nei primo anni del secolo scorso, vincolate dalla Soprintendenza. La cascina Porcellina, presente fino agli anni’80 in questa vasta area, probabilmente più antica della chiesa, anch’essa “protetta” dalle Belle Arti, è stata invece distrutta per far posto al centro commerciale, terziario e residenziale ‘Taneda’. Nel Piano di Governo del Territorio (PGT) approvato nel 2017 (Ambito AT_07), si prevedono circa 42 mila metri cubi di nuova edificazione, di cui 80% ad uso residenziale ed i restanti a terziario – commerciale, con un consumo di suolo di quasi 6.000 mq, su quello che era un giardino storico! Per il PGT l’altezza massima degli edifici deve essere uguale a quella della Villa storica (2 piani) e di 5 piani nel sito non vincolato. Ecco che ora, la Giunta, con propria deliberazione n. 81 del 26/3/2019, ha dato indicazione perché le altezze massime degli edifici possano essere aumentate fino a 32,50 metri (10 piani) e consentire un incremento del volume realizzabile in loco di altri 15.000 mc (mq 5.180 di Slp), oltre a un nuovo centro commerciale (MSV)! Ancora una volta si ignora il contesto urbano, sia dal punto di vista dell’impianto storico sia degli insediamenti posti vicino a quel sito. Uno scempio degno dei peggiori anni della storia monzese! Chiediamo che l’Ambito AT_07 venga rivisto in direzione di una forte riduzione se non un azzeramento delle nuove volumetrie consentite. Inoltre, come noto, quel raro spazio verde si colloca subito a ridosso del polo scolastico superiore (Hensemberger, Frisi, Mosè Bianchi), che potrebbe trovare parziale localizzazione in quegli immobili recuperati, in quanto in carenza di spazi.
Pii ex Feltrificio Scotti in viale Battisti: il 26/2/2019 è stato approvato dalla Giunta un atto di indirizzo per modificare il Pii in questione, approvato dal Consiglio comunale il 24/9/2015, con forti opposizioni al progetto. Il “Teatro della Musica” (auditorium) viene ora eliminato, aumentata la Slp residenziale e portate le altezze da 18 a 27 metri (da 6 a 9 piani). Come noto, anche quel Pii si trova in zona vincolata, sia per la presenza del vialone Battisti (fascia di 100 metri), sia per specifico vincolo sugli edifici di Villa Azzurra e sulla ex Casa delle Aste. Il progetto presentato dal privato è in corso di valutazione e, a quanto si legge nella delibera, avrà un iter non breve in quanto costituisce variante agli strumenti urbanistici. Quella del “Teatro della musica” è una questione annosa e tormentata: viene previsto nell’ex Feltrificio Scotti (con una forma cilindrica assai discutibile rispetto a quella zona urbana e senza considerare la carenza di parcheggi) quando si sarebbe potuto adeguare l’ex Cinema Maestoso, che invece viene demolito per costruire un altro supermercato, con un Pii approvato nel 2015 che non contempla più la realizzazione del Centro civico, previsto nel progetto iniziale approvato nel 2014. Parrebbe quasi che l’amministrazione stia facendo il “gioco delle tre tavolette”, in assenza di una visione d’insieme che consenta di valutare le presenze funzionali, storiche e gli impatti ambientali. In questa sciarada edilizia, perché invece non inserire in questo Pii il nuovo Centro civico, tolto dal progetto dell’ex Cinema Maestoso, considerato che quello attualmente in uso in via Bellini, oltre a essere inadeguato (es. sala riunioni seminterrata), è l’unico, su 10 Centri civici, che risulta ancora in affittanza? Inoltre, questa operazione all’amministrazione comunale non costerebbe nulla, ai sensi dell’art. 8 della nuova convezione sull’ex Cinema Maestoso, approvata da questa Giunta con delibera 341 del 30/10/2018, smettendo così ti pagare un affitto costoso. Salvo il caso che, con quella modifica alla primigenia convenzione, si voglia solo fare cassa (1.100.000 euro).
Pii in Piazzale Virgilio (ex Silvio Colombo): Con deliberazione n. 47 del 26/2/2019 la Giunta ha approvato gli indirizzi per la modifica al Pii approvato nel 2013. Si prevede una diminuzione della Slp residenziale, un aumento della superficie a servizi, però un aumento della superficie commerciale per una Media Struttura di Vendita e lo spostamento in quel sito del “Teatro della musica” previsto nel Pii dell’Ex Feltrificio Scotti. Ricordiamo che parte dell’area ricade nei vincoli di tutela paesistica del Codice dei beni culturali, posti con Decreto nel 1965 lungo i vialoni di accesso alla Villa Reale. Francamente non si comprende il motivo per cui inserire una superficie commerciale (MSV) a poche centinaia di metri dal grande Centro Commerciale Auchan di via Lario. Inoltre la scelta di dove localizzare il Teatro della musica non può dipendere dalle disponibilità dei singoli operatori privati: perché non scegliere piuttosto la chiesa panottica all’ex Buon Pastore per tale destinazione, in sinergia tra gli stessi operatori privati? Tale scelta scongiurerebbe un uso incongruo della chiesa (si parla anche di una discoteca…!!!) e, unitamente alla ricostruzione del giardino storico, potrebbe dar luogo ad un gioiello architettonico fruibile dall’intera cittadinanza.
Per ultimo, ma non ultimo per importanza, l’Ospedale vecchio.
Accordo di Programma (AdP) sul vecchio Ospedale di via Solferino: Come noto, con l’intento di finanziare la ristrutturazione del nuovo Ospedale San Gerardo nel quartiere Cazzaniga, era stato siglato nel 2008 dal Sindaco Mariani, tra Regione Lombardia, Azienda Ospedaliera e Comune di Monza un AdP riguardante l’Ospedale vecchio di via Solferino, il quale faceva riferimento al PGT approvato nel 2007 (Ambito 40). Corpose le quantità previste sui 63 mila mq di superficie territoriale di quell’immobile, con alcune parti storiche vincolate dalla Soprintendenza e altre ancora verdi: 129.000 mc residenziali (43.000 mq di Slp) e 19.500 mc di terziario – commerciale (possibile anche una media struttura di vendita). Messo all’asta, prima per 50 milioni di euro e poi per 37, il vecchio Ospedale però non ha mai visto acquirenti, tanto che nell’ottobre del 2018, dopo 10 anni, quell’Adp è scaduto senza alcun esito. Non contenti, quelle tre amministrazioni pubbliche, hanno poi approvato nel 2018 un atto integrativo all’Adp del 2008, prorogandone gli effetti, anche urbanistici (Ambito 40 del PGT 2007), senza alcuna scadenza, decisione di dubbia legittimità. Tre Comitati del nostro Coordinamento hanno presentato in Comune, al Coordinamento delle Consulte di quartiere e inviato anche alla Stampa, un documento di proposte che prevede per quell’area e i relativi immobili delle possibili destinazioni pubbliche e private che tengano conto del valore storico dell’immobile e dei suoi possibili usi. Tra queste: biblioteca digitale e spazio per mostre, hospice, reparti sanitari e di ricerca, sedi AST ora in affittanza, aule per le scuole e distaccamenti universitari, fondazioni assistenziali. Nessuna risposta è finora pervenuta. Di certo, il fatto che le aste di vendita siano andate deserte sconsiglia di ripercorrere quelle stesse quantità e funzioni del PGT 2007 (residenziali e commerciali) che neppure il mercato immobiliare potrebbe assorbire.
In conclusione, la cosiddetta “rigenerazione urbana”, se da un lato può servire per non occupare preziose e ormai rare aree libere, dall’altro rischia di trasformarsi in una sorta di “degenerazione urbana”, con tipologie edilizie slegate dai contesti urbani storici e consolidati, devastanti ricadute ambientali (densità edilizie, traffico e inquinamento indotto). E’ quanto mai necessario che i cittadini dei quartieri interessati da questi interventi si mobilitino per evitare fenomeni meramente speculativi ed economici (cassa per il Comune) che poi pagheranno ogni giorno sulla propria pelle con una città e quartieri sempre più invivibili.
Infine non dimentichiamo che il consumo di suolo continua ad avanzare nei quartieri (Cazzaniga, Triante, San Fruttuoso, Sant’Albino) e quindi si chiede all’Amministrazione Comunale un provvedimento di salvaguardia su tutte le aree libere, per evitare ulteriore cementificazione di aree attualmente verdi ed agricole, sino all’approvazione di una Variante al PGT a ZERO CONSUMO DI SUOLO che favorisca invece gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente.
Il Coordinamento di Associazioni e Comitati di Monza
Aderiscono al Coordinamento: Legambiente Circolo di Monza, CCR Gruppo ambiente e territorio, Comitato Parco di Monza A. Cederna, Comitato Bastacemento, Comitato via Boito-Monteverdi, Comitato via della Blandoria, Comitato Triante, Comitato quartiere S. Albino, Comitato quartiere San Donato, Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe, Comitato Buon Pastore
Monza, 11 maggio 2019