Torna a galla l’ipotesi di cementificare il Montagnone: un’idea già bocciata tre volte dal quartiere che invece ha chiesto di farne un vero bosco urbano.
Cittadini allarmati, a San Fruttuoso, per una proposta che vorrebbe cementificare l’area verde del Montagnone, costruendo una specie di “grotta” e alcune piattaforme, eliminando alberi ben sviluppati. Un’idea che non rispetta la volontà espressa dal quartiere, che con due petizioni e un referendum ha sempre chiesto un bosco urbano. La storia recente del Montagnone è semplice. L’area era di proprietà del Demanio Militare. Nel 1999, avuta notizia che era posta in vendita e che una catena di supermercati era interessata, questo comitato, raccogliendo 200 firme, aveva chiesto al Comune di acquisirla per mantenerla a verde. Cosa che è avvenuta. Nel 2010 era emersa l’ipotesi di costruire un bar e una pista da ballo. Una nuova raccolta di 380 firme si era espressa contro ed aveva anzi proposto di fare del Montagnone un vero bosco urbano, con ancora più alberi e cespugli. Un successivo referendum promosso dalla Circoscrizione 4 aveva confermato in via definitiva il “no” al cemento. Dunque, il quartiere non vuole che si costruisca e non vuole che si alteri l’ottima situazione attuale. Tra l’altro, ad una stima sommaria, la proposta che circola richiederebbe una spesa da parte del Comune di almeno 150 mila euro, somma rilevante che potrebbe essere piuttosto utilizzata per migliorare molte altre situazioni: marciapiedi e aiole degradati, verde e parcheggi alla Boscherona, alberi morti da rimpiazzare lungo viale Lombardia. Dice Andrea Seggioli, portavoce del Comitato San Fruttuoso: “Il Montagnone deve restare un’area verde e basta, centinaia di residenti si sono espressi più volte in modo inequivocabile. Chiediamo al Comune di rispettare la volontà popolare e di escludere una volta per tutte qualsiasi ipotesi diversa. Anzi, torniamo a domandare che il verde sia aumentato e che il Montagnone diventi un vero bosco urbano”.
Comitato San Fruttuoso - Monza