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Manifestazione nazionale “Ripartire dal lavoro”, una delegazione brianzola di Cgil, Cisl e Uil in piazza Duomo
Sul palco anche una delegata del distretto del mobile della Brianza
Ci sarà anche una nutrita delegazione brianzola alla manifestazione nazionale “Ripartire dal lavoro” di Cgil, Cisl e Uil. L’appuntamento è in piazza Duomo a Milano venerdì 18 settembre a partire dalle 9:30.
Tra gli interventi del mattino è previsto anche quello di Eliana Miozzo, delegata del B&B Italia di Novedrate, in rappresentanza del distretto del mobile della Brianza comasca e monzese.
Questa giornata di mobilitazione nazionale unitaria è stata organizzata per richiamare l’attenzione su temi che il sindacato ritiene fondamentali per la ripartenza del Paese: si discuterà, tra l’altro, di ammortizzatori sociali e delle vertenze aperte, di riforma fiscale e di lotta all’evasione, di rinnovo dei contratti pubblici e privati, di diritto all’istruzione, di investimenti, e, ovviamente, di sanità pubblica.
Elena Lattuata, segretaria generale Cgil Lombardia, e Danilo Margaritella, segretario generale Uil Milano e Lombardia, cureranno le relazioni introduttive, le conclusioni della manifestazione, invece, sono affidate ad Annamaria Furlan, segretario generale Cisl.
La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle regole anti-Covid, i posti saranno perciò limitati alle delegazioni delle tre sigle sindacali.
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NO ALLA CANTURINA BIS E NO A NUOVE STRADE
Il TERRITORIO E' IN ESAURIMENTO
Da più parti si leva un coro di richieste di strade senza le quali, sembra, non sia più possibile far funzionare questo territorio e le sue economie. La disponibilità di denaro, o la ricerca di finanziamenti regionali, stimola le proposte più audaci e assurde, spesso frutto di ipotesi progettuali vecchie e obsolete, mai realizzate, rimaste come righe rosse su fogli di carta.
Così appena Regione Lombardia annuncia supporto agli interventi sul territorio, questi progetti vengono riproposti come panacea risolutiva dei problemi del traffico.
Sempre richiamandosi ad una "mobilità sostenibile", che però rimane solo parola vuota.
Così l'incapacità della politica di vedere i problemi nella loro complessità e interezza genera solo pesanti ripercussioni su un territorio già fortemente urbanizzato e in continuo impoverimento, mentre la tanto enunciata “sostenibilità”, è ricercata sempre 'dopo' aver predisposto progetti e investimenti.
E' la totale incapacità di immaginare una differente mobilità che porta inevitabilmente a riproporre un modello consolidato e perdente: diluire il traffico costruendo una nuova strada!
C’è una totale mancanza di visione e programmazione generale in queste proposte di nuove strade, slegate da ogni logica e da ogni previsione. Sono scelte calate dall'alto in documenti di piano incapaci di dare forma alle reali necessità della comunità. Come si può pretendere di affrontare il problema del traffico e della mobilità se a Cantù nemmeno gli strumenti deputati (Piano Urbano Del Traffico del 2015) hanno tentato di farlo? Lo strumento di indirizzo elaborato, al di là di soluzioni che interessano esclusivamente il centro storico, non è stato in grado di leggere le interrelazioni con le aree periferiche e con il territorio, bacini da cui si sviluppano le problematiche legate alla mobilità canturina.
Come si può affermare che si vogliono risolvere i problemi di mobilità di Cantù quando non si conoscono nemmeno i dati aggiornati dei flussi di traffico, considerato che quel documento è stato approntato utilizzando i dati rilevati nel 2008?
La Canturina Bis è perfettamente coerente con questa logica: un'opera inutile perché pensata senza conoscere le reali dinamiche generate dal territorio.
Un progetto di carrozzabile che segue la logica della distribuzione casuale di residenza, attività produttive e commerciali, ossia di un modello disordinato e improvvisato di sviluppo: quello di uno sprawl, una dispersione urbana che impone continuamente nuovo aumento di suolo coperto per soddisfare bisogni di mobilità
La politica chiede di proporre alternative: non è pensabile, dopo le obiezioni sopra descritte, proporre un altro tracciato, magari con la stessa modalità di casualità per disegnare sulla carta un’altra riga rossa.
L’alternativa è una valutazione complessiva e complessa dei flussi di traffico, degli elementi attrattivi sul territorio, della distribuzione delle funzioni, delle interrelazioni con la viabilità alla scala più ampia, della distribuzione delle infrastrutture e della presenza delle alternative date dai mezzi pubblici e dalla mobilità dolce.
Questi secondo noi sono alcuni dei temi più importanti da affrontare, se si vuole risolvere seriamente il problema della mobilità nei nostri territori:
- guardare la città e il territorio nel suo complesso e soprattutto facendo riferimento alle reali esigenze odierne di spostamento delle persone e delle merci, leggerne le relazioni e le criticità valutando le risorse economiche e i dati a disposizione e le necessità effettive per affrontare in modo adeguato i problemi che hanno sempre implicazioni ad una scala ampia;
- studiare una mobilità sostenibile nei fatti, una mobilità che punti sull'utilizzo dei mezzi pubblici, treni e bus, il cui efficientamento garantisca un miglioramento del sevizio attraverso orari coerenti e compatibili, con l'obiettivo di renderli competitivi e garantire una efficiente intermodalità ferro-gomma per alleggerire il carico veicolare sulle strade;
- progettare e realizzare una rete di piste ciclabili e percorsi protetti per garantire la possibilità di circolazione di mezzi alternativi all'auto su strade interne, ma anche esterne agli abitati;
- rendere il sistema stradale più efficiente attraverso la razionalizzazione dei tracciati esistenti e una riduzione degli impatti attraverso mitigazioni efficaci per garantire migliore fruibilità e minore congestione;
- perseguire la tutela delle aree verdi quale garanzia anche per le future generazioni della qualità dell'aria, dell'acqua, del suolo, del paesaggio e della vivibilità e non ridurre quelle rimaste, peraltro sottoposte a tutela e inserite nel Parco Regionale delle Groane e della Brughiera Briantea.
Bisogna mettere in atto tutte le strategie possibili e le azioni per ridurre consumo di suolo, l’inquinamento acustico e dell'aria, il traffico, i costi e i tempi di percorrenza.
L’obbiettivo di tutti deve essere quello di favorire una migliore qualità delle aree per preservare il territorio e le sue preziose ricchezze senza aggiungere nuove colate di asfalto sugli ultimi prati e boschi rimasti!
I gruppi firmatari:
Amici della Brughiera - Mariano
Associazione Marianoduepuntozero - Mariano Comense
Cantù verde, Brughiera e dintorni - Cantù
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” - Alzate Brianza
Circolo ARCI Noerus aps - Como
Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera
Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale
Comitato Sentiero Pedemonte
Comitato Stop al consumo di Territorio - Mariano
Circolo Legambiente di Cantù - Green Station
Circolo Legambiente Laura Conti - Seveso
Fridays for Future - Como
Fridays for Future - Desio
Gruppo Naturalistico della Brianza - Canzo
Il Gambero - Capiago Intimiano
Impulsi - Sostenibilità e Solidarietà - Meda
L’Ontano - Montorfano
No alla strada nel Parco - Mariano Comense
Sinistra e Ambiente - Meda
WWF Insubria
12 settembre 2020
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16-22 SETTEMBRE: SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Venerdì 18 settembre, dalle 9 alle 12, di fronte a Villa Sottocasa, Sindaco e Assessori illustrano i progetti realizzati e quelli in via di realizzazione sul tema a Vimercate.
La settimana europea della mobilità sostenibile, giunta quest'anno alla diciannovesima edizione, è ormai diventata un appuntamento fisso e irrinunciabile per tutte le amministrazioni e per tutti i cittadini che si vogliono impegnare sulla strada della sostenibilità e del miglioramento della qualità della vita delle nostre città. Ogni anno, dal 16 al 22 settembre, migliaia di città e milioni di cittadini europei festeggiano la mobilità sostenibile e lanciano un messaggio di cambiamento e di rinnovamento dei nostri stili di vita.
L’Amministrazione di Vimercate ha da poco approvato il PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e non poteva mancare a questo appuntamento, seppur in forma ridotta a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria e degli impegni legati alle elezioni referendarie del 19-20 settembre. Vimercate vuole tuttavia accettare l'invito del ministero dell'Ambiente (undefined) a organizzare attività per i cittadini, mostrando quanto è stato fatto finora e quanto verrà fatto nei prossimi mesi. Venerdì 18 settembre, dalle 9 alle 12, di fronte a Villa Sottocasa, sarà presente un banchetto presso il quale Sindaco e Assessori si alterneranno per illustrare i progetti e le idee già realizzate e quelle in cantiere. Si parlerà di piazza Marconi, via Rota, delle ciclabili verso Arcore. Riusciremo anche a sperimentare per pochi giorni l'attesissima corsia ciclabile in senso opposto al senso di marcia di via Mazzini, che congiungerà la pista appena realizzata in via Valcamonica con il centro storico: centro storico che, secondo gli indirizzi del PUMS, dovrebbe diventare area a traffico moderato a 20/30 kmh. Sarà questa anche l'occasione per rilanciare il servizio del bus a chiamata, che tanto successo sta ottenendo sia tra i nostri cittadini sia tra i comuni italiani, che contattano Vimercate per avere informazioni sul progetto.
Infine, saranno illustrati i percorsi del pedibus (Allegripedi), che sono stati interamente ridisegnati attraverso simpatici e colorati cartelli distanziati di un minuto l'uno dall'altro, per rendere più allegro il percorso da casa a scuola.
Il tema dell’edizione 2020 della Settimana della Mobilità è "Emissioni zero, mobilità per tutti" e riflette l’ambizioso obiettivo di un continente che punta a diventare “carbon neutral” entro il 2050, così come dichiarato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, alla presentazione del Green Deal europeo. Il tema "Emissioni zero, mobilità per tutti" vuole sottolineare l'importanza dell'accessibilità al trasporto a emissioni zero e promuovere un quadro inclusivo che coinvolga tutta la cittadinanza, attraverso l’adozione di misure che promuovano un ambiente urbano inclusivo e privo di emissioni di carbonio. Anche per questo si parlerà del progetto assolutamente innovativo della rete di sensori in grado di misurare in tempo reale i valori della qualità dell'aria in tutta Vimercate, dal particolato (PM10, 2,5 e 1) ai gas inquinanti come ossido di azoto e biossido di azoto.
Vimercate, 11 settembre 2020
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MONOPATTINI IN SHARING, AL VIA LA CAMPAGNA INFORMATIVA
Il 12 e il 24 settembre i primi due eventi sulla sicurezza stradale e sulle regole per l’utilizzo e per la sosta dei dispositivi. Attivata una task force della Polizia Locale per punire l’uso in contrasto con le norme del codice della strada
Monza, 11 settembre 2020. Abbiamo chiesto la collaborazione di tutti - dagli operatori a Monza Mobilità - per far sì che la condivisione possa diffondersi in città in modo sicuro, ordinato e utile. La micromobilità elettrica è un’opportunità importante, complementare e sinergica al trasporto pubblico locale e a quello privato, ma si deve svolgere in condizioni di massima sicurezza”. Queste le parole del Sindaco Dario Allevi nella presentazione della campagna informativa sulle regole per l’utilizzo e per la sosta dei monopattini in sharing che partirà questo weekend.
12 settembre. Il primo appuntamento è previsto per sabato 12 settembre: due promoters di Wind Mobility dalle 15 alle 21 percorreranno le strade e le piazze del centro storico per spiegare alle persone come funziona il servizio, dove e come parcheggiare i monopattini e quali sono le regole di sicurezza da rispettare. All'ingresso del Parco, in prossimità di un punto parcheggio Wind, i cittadini potranno effettuare dei test-ride e ricevere informazioni pratiche di guida.
24 settembre. In occasione della Mobility Week, giovedì 24 settembre dalle 15 alle 17, è previsto un secondo appuntamento in via Italia dove Dott promuoverà un'attività dimostrativa. I cittadini potranno provare i monopattini e riceveranno tutte le informazioni su come comportarsi in strada e tutte le norme da rispettare: una sorta di scuola guida on the road che concilia teoria e pratica. Sarà inoltre presentato il programma Ambassador dove cinque testimonial si muoveranno nei diversi quartieri della città per sensibilizzare gli utenti a un uso consapevole del mezzo nel contesto urbano e che daranno una mano per correggere i comportamenti non corretti.
Educazione e rispetto delle regole. commenta l’Assessore alla Mobilità Federico Arena. Nel bando di affidamento del servizio, infatti, avevamo inserito l’obbligo per gli operatori di svolgere attività di educazione sull’utilizzo dei dispositivi. Siamo convinti che i monopattini in sharing siano una grande opportunità, ma devono essere usati con la massima prudenza e nel totale rispetto delle regole come tutti i mezzi che circolano sulle nostre strade. Questo è l’obiettivo della nostra campagna informativa che procederà insieme all’azione repressiva. Siamo la prima città della Lombardia ad aver attivato una task force dedicata a sanzionare l’uso pericoloso dei monopattini. E i primi risultati si vedono già: in meno di una settimana, dal 5 settembre a ieri, il Nucleo Mobile ha effettuato 101 controlli ed elevato 22 sanzioni per il mancato rispetto delle regole di conduzione e di sosta dei monopattini.
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Riparte domenica 13 settembre l'iniziativa di Legambiente Puliamo il mondo. Come ogni anno, sono tantissimi i cittadini che, ciascuno nella loro città, si danno da fare per rendere il mondo un luogo più sano e pulito.
Quest'anno poi, pensando che il senso di comunità di cui tanto abbiamo bisogno si costruisca anche collaborando con le altre realtà non profit della nostra città, abbiamo partecipato ad un bando promosso dal Progetto Freedom Up.
Tale progetto, avviato, tra gli altri, da ACRA e DESbri, nel quartiere Libertà di Monza, ha lo scopo di far fronte alle criticità ambientali del territorio con soluzioni territoriali sostenibili e inclusive, ed è cofinanziato da Fondazione Cariplo.
La nostra proposta è proprio di condividere attività di pulizia di spazi verdi cittadini, perché siamo convinti che siano un momento importante di sensibilizzazione e di attenzione verso le criticità ambientali: come sarebbe bello non vedere più rifiuti gettati in strada, nei prati, nelle sponde dei fiumi e dei canali! La terra, l’acqua dei fiumi e del mare e l’aria sarebbero più sani, con grande vantaggio per la salute di tutti noi!
Con nostra grande gioia, la proposta è stata accolta, e ringraziamo il Progetto Freedom Up che quest’anno sostiene economicamente la nostra giornata monzese.
Appuntamento quindi domenica mattina 13 settembre alle ore 10, al gazebo che allestiremo nei pressi della farmacia di via Buonarroti 58.
Raccoglieremo i rifiuti gettati lungo le sponde del Canale Villoresi e lungo la ciclabile di via Giotto.
Per rispettare le misure di sicurezza, tutti i partecipanti dovranno prendere visione del documento informativo di sintesi sui comportamenti da seguire per la corretta gestione del rischio da contagio e firmarlo per accettazione e indossare la propria mascherina portata da casa.
I guanti, il materiale necessario per la raccolta dei rifiuti e il dispenser con soluzione alcolica saranno messi a disposizione dal nostro circolo. Si consiglia di indossare calzature idonee per camminare nell’erba.
Legambiente - Circolo di Monza
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Sono passati mesi da quando siamo venuti a contatto con una nuova realtà che ha messo in discussione il nostro modo di vivere e le nostre certezze. A pochi giorni dalla ripartenza delle scuole Monza non ha affrontato come avrebbe dovuto fare, il tema della mobilità. I mezzi pubblici sono rimasti gli stessi con l'aggravante che il loro utilizzo potrebbe essere inferiore a quello già scarso . La mobilità ciclistica è ferma da anni e oltre ai numerosi annunci non si vedono ancora i cantieri delle ciclabili.
In particolare ci riferiamo a questi interventi annunciati:
- Ciclabile di Via Borgazzi/Bettola
Avvio lavori annunciati per il 18 maggio 2020, ma non ancora iniziati.
- Ciclabile Brumosa (Monza-Brugherio)
Fine lavori prevista per dicembre 2018, ora riprogrammata a gennaio 2021.
- Ciclabile di via Aquileia via Montesanto – viale Fermi
Annunciata dall'Assessore Arena in fase progettuale a giugno 2020.
- Nuove Corsie ciclabili Via Mentana, C.so Milano, Via Boito
Annunciate dal Sindaco Allevi il 30 giugno 2020. Lavori non ancora iniziati.
Questi interventi sarebbero utili anche per consentire spostamenti in sicurezza ai tanti monopattini recentemente comparsi in città.
Il decreto Rilancio 34 del 19 maggio 2020, ha aggiunto nuove possibilità di realizzazione di ciclabili rispetto a quelle già in essere nel codice della strada. Parliamo delle corsie ciclabili con linea tratteggiata che possono servire là dove le misure dei calibri stradali sono ridotti e che con una semplice linea di vernice si potrebbe dare spazio e sicurezza alle biciclette. Corsie che potrebbero venire alla luce in poco tempo, ma il tempo ormai sta per scadere e se, come annunciato, verranno fatte, poi dovremo arrancare con il traffico tornato purtroppoalla "normalità".
Vogliamo sperare che comunque il concetto di emergenza sia considerato esclusivamente per accelerare le loro realizzazioni, ma in un'ottica di renderle permanenti per non tornare velocemente a quella normalità di cui noi abbiamo molto timore e che ci ha portati a situazioni assurde e pericolose di inquinamento atmosferico.
Naturalmente le corsie ciclabili previste dal Decreto sono in aggiunta alle ciclabili già previste dal codice della strada e che permett da sempre di realizzare corsie con semplici strisce di vernice bianca e gialla. Quindi, dove non serve creare ciclabili protette, basterebbe ribilanciare gli spazi cittadini a favore delle mobilità ciclistica anche con semplici ed economici interventi.
Siamo peraltro molto contenti della decisione di chiudere viale Cavriga e di prolungare la chiusura fino al 30 settembre. Tempo fa la nostra Associazione aveva chiesto la sua chiusura sperimentale per un anno a fasce orarie, dalle 10.00 alle 17.00, per permettere a chi si reca al lavoro di percorrere ancora il viale al mattino e riaprirlo dopo le 17.00 sempre per consentire un agevole ritorno dal lavoro.
Ma la nostra proposta non era stata accettata. Ora le note vicende che ci hanno colpito potrebbero dare l'occasione per un ripensamento e tentare in via sperimentale questa soluzione. Crediamo che in modo progressivo sia necessario un diverso di vivere la città con meno auto e più spazi di socializzazione. Il Parco stesso ne trarrebbe vantaggio e anche i suoi frequentatori, che poi siamo sempre noi cittadini godere totalmente di questo meraviglioso Parco.
Confidiamo in una veloce ripresa dei lavori.
FIAB Monza
Lorenzo Brusadelli presidente
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Oltre 40 mila noleggi in poco più di un mese. Vengono usati soprattutto per percorsi brevi e spostamenti veloci. Federico Arena: «La nostra idea di mobilità: non scelte ideologiche, ma soluzioni concrete ed efficaci»
Monza, 2 settembre 2020. Più di mille noleggi al giorno: è boom dei monopattini elettrici in poco più di un mese dall’attivazione del servizio. In quaranta giorni sono stati 41.349 i noleggi registrati dai due operatori attivi sul territorio, Dott e Wind Mobility.
Alleggerire il traffico e la pressione sul trasporto pubblico. «Questo primo bilancio – commentano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore alla Mobilità Federico Arena - conferma l’altissimo interesse verso la new-mobility». La micromobilità è un settore strategico per l’Amministrazione Comunale, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria, come spiegano il Sindaco e l’Assessore: «Puntando su monopattini e biciclette, in sharing ma non solo, l’obiettivo è alleggerire il traffico delle auto private, soprattutto di chi risiede in città. Inoltre in questo modo puntiamo a ridurre la pressione sul trasporto pubblico che nei prossimi gironi dovrà affrontare il banco di prova della riapertura delle scuole e del rientro in ufficio di tutte le persone che erano ancora in smart working. Questi primi dati ci dicono che la scelta di puntare sui monopattini elettrici potrebbe essere vincente».
I numeri. Partito in estate, adesso il servizio può decollare in autunno, con il rientro dalle ferie e la ripartenza di scuola e lavoro. L’Amministrazione Comunale ipotizza che i numeri siano destinati a crescere ancora nei prossimi mesi quando saranno in tanti ad utilizzare i monopattini come mezzo alternativo al trasporto pubblico o all’auto per spostarsi in città. I noleggi di monopattini sono stati 41.349 dalla data del debutto del servizio – avvenuto lo scorso 22 luglio – con 450 utenti attivi ogni giorno e una crescita giornaliera in questo primo mese che si attesta intorno al 35%. Vengono usati soprattutto per percorsi brevi e spostamenti veloci: in media si prelevano per percorrere distanze comprese tra un chilometro e mezzo e due chilometri e mezzo e per un tempo di circa quindici minuti. I monopattini elettrici a disposizione degli utenti sono oggi 391.
L’analisi. Il noleggio dei monopattini raggiunge il picco durante i weekend e, in particolare, la domenica. Durante i giorni della settimana, invece, l’utilizzo è più intenso in corrispondenza con la fine dell’orario di lavoro e costante dal lunedì al venerdì. L’uso è diffuso su tutta la città, il centro storico e le immediate adiacenze del Parco sono le aree più «gettonate» dagli utenti. Un flusso interessante si nota lungo le principali direttrici che portano verso il centro con particolare intensità sul versante occidentale della città.
Un incentivo alla sostenibilità. «I monopattini – prosegue Federico Arena – sono molto utili per gli spostamenti brevi, agili, sostenibili, ben integrati con la rete del trasporto pubblico e sono un mezzo alternativo a quello privato, come mi hanno confermato diversi cittadini spiegandomi che la mattina, prima di andare in ufficio, guardano l’app e se è disponibile un monopattino in zona non prendono l’auto. Questo è il senso della nostra idea di mobilità: non scelte ideologiche, ma soluzioni concrete ed efficaci. Vogliamo favorire la sostenibilità attraverso l’offerta di differenti servizi integrati, senza la volontà di punire a tutti i costi chi - per esigenze personali - è costretto ad utilizzare l’auto».
Muoversi in sicurezza. «Questa è la mobilità del futuro e stiamo investendo per sostenerla -conclude Federico Arena - senza dimenticare che serve prudenza e attenzione. Bisogna rispettare le regole altrimenti si diventa un pericolo per se stessi e per gli altri ed è per questo che la Polizia Locale nelle prossime settimane intensificherà i controlli. L’Amministrazione ha progettato, inoltre, tre “corsie ciclabili” in corso Milano, via Boito e via Mentana che garantiranno più sicurezza a chi si muove in bici o in monopattino, senza tuttavia eliminare carreggiate per le auto o preziosi parcheggi». Il Comune sta lavorando anche al potenziamento della rete di piste ciclabili per garantire la connessione con alcuni punti «sensibili» della città, come la stazione ferroviaria, l’ospedale, il centro storico e la futura stazione della metropolitana di Monza Bettola: corso Milano – via Borgazzi per collegare il centro di Monza con il percorso ciclabile oggi in cantiere per raggiungere la futura stazione della metropolitana di Monza Bettola; via Mentana per collegare la parte est della città alla stazione ferroviaria; via Boito – via Pergolesi – via Ramazzotti per collegare il centro città con l’ospedale. Oggi a Monza abbiamo circa 40 chilometri di percorsi ciclabili, 4,2 chilometri in realizzazione e altri 40 chilometri potenziali su cui è possibile realizzare degli interventi con la sola segnaletica.
Modalità di noleggio e prezzi. Attraverso una app è possibile noleggiare i monopattini e geolocalizzare le aree dedicate. Il costo del servizio è 1 euro per lo sblocco e 15 centesimi per ogni minuto di utilizzo per i monopattini Wind, mentre Dott non prevede costi di prelievo ma solo d’uso (25 centesimi al minuto). Previste anche tariffe flat giornaliere (4,99 euro Wind e 14,99 euro Dott), settimanali (19,99 euro Wind e 29,99 Dott) e mensili (49,99 euro Wind e 89,99 euro Dott).
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Nella giornata di sabato 29 agosto, abbiamo svolto un censimento dei danni al patrimonio arboreo del Parco, causati dalla tromba d'aria del 28 agosto. Si tratta, ovviamente, di un lavoro parziale, svolto solo su una area del Parco e realizzato da personale non specializzato. Qui trovate una relazione
Ve la inviamo come nostro contributo, specificando che va preso con il classico beneficio di inventario. La relazione è stata inviata anche al Consorzio Parco e Villa Reale, accompagnata dalla richiesta di ricevere una loro relazione sui danni, e una documentazione sui lavori di ripristino.
Comitato per il Parco di Monza
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Come valorizzare un servizio di trasporto turistico nel rispetto delle persone, del parco e della qualità dell’aria
Visitare il nostro meraviglioso Parco di Monza è un’ottima abitudine che piace molto a tantissimi cittadini e turisti da tutto il mondo. Noi Verdi - Europa Verde di Monza e Brianza teniamo particolarmente al Parco ed è per questo che ci impegniamo a tenerlo pulito organizzando, periodicamente, iniziative di raccolta rifiuti. Ed è sempre per questo che abbiamo rivolto alcune domande al Consorzio Villa Reale circa il servizio di trasporto turistico.
1- Il servizio di trasporto pubblico dato in concessione con determinazione n. 50/2019 è stato affidato applicando esclusivamente il criterio del prezzo più alto. Come mai non è stato previsto un criterio con offerta economicamente vantaggiosa, prevalente nel codice degli appalti rispetto a quello sul prezzo, per comprendere anche una valorizzazione di offerte ambientalmente più convenienti ed adatte?
2- Ci risulta che l’attuale affidatario impiega un mezzo Euro 3 a gasolio, segnalato da alcuni cittadini come particolarmente fastidioso e inquinante. Considerato che il foglio patti e condizioni prevede la possibilità di apportare modifiche alle condizioni tecniche, previo accordo con il concessionario, per ragioni di interesse pubblico, perché non impiegare fin dalla prossima stagione (l’ultima dell’affidamento in corso) un mezzo elettrico o almeno meno inquinante?
3- Il Consorzio condivide l’opportunità di prevedere, per il prossimo affidamento del servizio, un bando che possa premiare società che dimostrino attenzione ai criteri ambientali e innovazione verso l’impiego di tecnologie più efficienti e pulite come è stato fatto ad esempio ad Arco (TN)?
Tale scelta a nostro avviso rispetta sia il contesto di riferimento del Parco (un’area dall’elevato valore storico ma anche un polmone verde dove i cittadini cercano un ambiente sano e vivibile) sia la crescente sensibilità ambientale nei confronti delle criticità sanitarie e climatiche fortemente collegate tra loro.
Grazie per l'attenzione.
Verdi - Europa Verde di Monza e Brianza
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Gentile lettrice, gentile lettore, sono passati quasi tre mesi da quando ti ho scritto la prima volta, per raccontarti il caso Asfalti Brianza.
Oggi possiamo registrare alcuni passi in avanti, che vorrei illustrare brevemente. Basta solo qualche minuto del tuo tempo: farò del mio meglio per darti un quadro d'insieme, sintetico e con qualche dettaglio utile.
La scorsa estate, quando abbiamo iniziato ad occuparci di Asfalti Brianza, eravamo nei fatti isolati. I cittadini colpiti dalle emissioni dell'azienda, in larga parte rappresentati dal Comitato di S. Albino, lamentavano l'assenza e l'inerzia delle autorità. Le posizioni che il mio gruppo politico, La Rondine Concorezzo, portava nelle sedi istituzionali venivano apostrofate come "irresponsabili", "talebane", "volte ad ottenere visibilità e farsi pubblicità".
Da tempo, un'ampia parte della politica preferiva un racconto confortante e autoassolutorio: si proponeva ai cittadini l'assurda retorica delle "armi spuntate". In altri termini, si affermava l'impossibilità, in linea di principio, di adottare provvedimenti amministrativi decisi e risolutivi. La risposta non poteva venire dalla politica. Questo era il messaggio che molti amministratori del territorio continuavano a proporre, con insopportabile monotonia.
Dopo nove mesi di decise insistenze, sempre appoggiandoci alla documentazione disponibile, abbiamo ottenuto che il Comune di Concorezzo si attivasse per commissionare una perizia tecnica sullo stato dello stabilimento. Questa perizia, acquisita agli atti il 15 giugno, ci ha consegnato uno spettro ampissimo di inadempienze, con conseguenti rischi sanitari e ambientali, prefigurando reati sanzionabili penalmente. Nonostante questo, la retorica delle armi spuntate continuava a resistere. Le autorità competenti, prime tra tutte il Comune di Concorezzo e la Provincia di Monza e Brianza, non sembravano disposte a riconoscere le proprie responsabilità. Si preferiva aspettare, esercitandosi nel consueto gioco dello scaricabarile.
Il 5 luglio, dopo notti durissime e centinaia di denunce, il Sindaco di Concorezzo decide di firmare un'ordinanza per fermare temporaneamente la produzione, cosa che si diceva impraticabile fino a qualche ora prima. Un primo risultato, destinato a sfumare rapidamente. Già la settimana successiva, l'azienda riprendeva a lavorare, chiedendo nuove autorizzazioni per aumentare la produzione e per utilizzare materiale fresato nel ciclo produttivo.
L'8 luglio, nonostante i seri rischi, il Comune di Concorezzo non esita a rilasciare un parere positivo nelle sedi ufficiali, a fronte delle richieste dell'azienda, parere ritirato a seguito delle proteste montate in quelle stesse ore. Abbiamo pubblicato i documenti che testimoniano questo passaggio vergognoso, mettendo un punto al curioso tentativo di screditare la nostra azione politica e di informazione.
Pochi giorni dopo, il mio gruppo decide di presentare un nuovo esposto in Procura, a fronte delle nuove evidenze disponibili. Parallelamente, settori sempre più ampi dell'opinione pubblica, oltre che un numero crescente di soggetti politici, iniziano a maturare un punto di vista coerente con quanto andavamo denunciando da tanti mesi, al fianco del Comitato di S. Albino e di tanti cittadini esasperati.
Siamo al 20 di luglio. Il costante lavoro di informazione e sensibilizzazione trova un'importante occasione di sintesi politica. Ben 47 consiglieri comunali di Monza, Concorezzo, Brugherio e Agrate sottoscrivono una lettera indirizzata alla Prefettura. L'obiettivo è chiaro: chiedere al Prefetto un'azione diretta e risolutiva, in sostituzione degli enti coinvolti. In allegato puoi trovare la lettera in questione: ne consiglio la lettura, per avere alcuni riferimenti precisi.
In quelle stesse ore, la Procura decide di attivarsi nuovamente: a fronte della violazione delle prescrizioni autorizzative, ora certificate anche da ARPA, la produzione viene interrotta. L'azienda, già sotto sequestro, può continuare il piano di smaltimento della montagna di rifiuti stoccata illegalmente nel sito, senza poter attivare il ciclo produttivo. Una settimana dopo, la Provincia, pur in grave ritardo e per effetto dell'azione della magistratura, sospende l'autorizzazione in essere. Permettimi di non commentare il comportamento, davvero maldestro, di chi ha provato ad intestarsi questo risultato, dopo tanti anni di soprusi ai danni dei cittadini. Il punto importante è un altro: nelle prossime settimane l'azienda dovrà presentare un piano di rientro e dimostrare di essere in grado di porre rimedio al quadro di inadempienze, entro il 30 settembre.
Ricordo bene il primo giorno in cui ebbi l'occasione di incontrare i cittadini del Comitato di S. Albino. Ricordo quando divenne chiaro che questa battaglia sarebbe durata a lungo, visto l'intrecciarsi di tante responsabilità. Oggi, possiamo fare un primo bilancio: un problema per anni taciuto e sottovalutato è diventato finalmente visibile; il punto di vista prima descritto come "talebano" e "irresponsabile" è ora ampiamente condiviso; la produzione è finalmente ferma, anche se temporaneamente.
Il nostro percorso non è ancora concluso. L'obiettivo resta sempre lo stesso: porre fine, definitivamente, a questa storia di soprusi. Spero potremo continuare a contare sulla tua attenzione, sul tuo interesse. Faremo in modo che questa vicenda diventi un esempio, un riferimento per quelle comunità che vivono le stesse difficoltà e le stesse preoccupazioni.
Non esitare a scrivermi per avere ulteriori informazioni, per proporre osservazioni e possibili contributi. Scrivimi anche se questa email non ha incontrato il tuo gradimento: farò in modo non riceva più comunicazioni di questo tipo dal mio indirizzo di posta.
Nella speranza di aver incontrato il tuo interesse e con l'augurio possa passare una serena estate, un saluto
La Rondine di Concorezzo
Francesco Facciuto