- Dettagli
Premio di Laurea
della Fondazione dell’Ordine degli Architetti e P.P. e C. di Monza e Brianza
MOSLO in BRIANZA.
VERSO UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE.
Nell’ambito del progetto MOSLO - MObilità Sostenibile in LOmbardia- presentato dalla Consulta Regionale Lombarda al Concorso “Expo dei Territori: Verso il 2015”, l’Ordine degli Architetti, P. P. e C. della provincia di Monza e della Brianza ha avviato un processo di analisi ed approfondimento delle tematiche legate alle infrastrutture ferroviarie presenti sul territorio di Monza e Brianza e alla loro possibilità di sviluppo ed intersezione con percorsi ciclopedonali, turistici, enogastronomici esistenti da potenziare e promuovere in modo organico e sinergico.
Da questa analisi è emerso, quale ambito particolarmente degno di attenzione e approfondimento per le sue peculiarità storico - culturali - artistiche - paesistiche, il territorio caratterizzato dalla infrastruttura ferroviaria MONZA - MOLTENO - OGGIONO.
Con l’obiettivo di creare le basi per una riflessione più approfondita sulla mobilità sostenibile, legata al tema della valorizzazione di questa tratta ferroviaria e alla riqualificazione del territorio circostante, caratterizzato anche dal Parco della Valle del Lambro, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti, P. P. e C. della provincia di Monza e della Brianza, bandisce il premio Tesi di Laurea MOSLO IN BRIANZA.VERSO UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE.
Informiamo che l’Ordine degli Architetti, P. P. e C. della provincia di Monza e della Brianza ha concesso una proroga dei termini di presentazione della domanda di partecipazione alle ore 12.30 del 27 gennaio 2012. Le modalità di presentazione restano invariate.
- Dettagli
COMUNICATO STAMPA di APRIRE AL CAMBIAMENTO
Perchè non partecipiamo alle primarie.
Aprire al Cambiamento è un movimento di opinione voluto da cittadini monzesi, stanchi di un sistema dei partiti che oggi non dà risposte concrete ai loro bisogni reali. Nasce dall'idea di un gruppo di simpatizzanti del centrosinistra cittadino ma trova subito terreno fertile nell’aggregare persone di diverse estrazioni culturali e sociali.
Promuove la candidatura di Vincenzo Ascrizzi a Sindaco di Monza.
Aprire al Cambiamento vuole rifondare il quadro politico istituzionale monzese, mettendo al centro un’idea di “Città Intelligente” per costruire le condizioni, economico-sociali, per fare diventare, nei prossimi cinque anni, Monza punto di riferimento dell’intero sistema paese di un nuovo modello di sviluppo etico e sostenibile.
Le primarie sono un importantissimo momento di partecipazione, ma riteniamo che a Monza il procrastinarsi di una fase propedeutica alle stesse, rischia di danneggiare un movimento come il nostro. Quindi non parteciperemo a questo momento di consultazione che seguiremo con il massimo interesse.
Il quadro politico nazionale influenza le scelte locali e in questi giorni avvengono cose di portata storica: cade Berlusconi ma arriva un governo in mano ai poteri forti, ai banchieri.
Noi saremo l’alternativa sia al berlusconismo, sia allo strapotere dei tecnocrati.
Rimane inteso, fin da ora, che il nostro campo d’azione è nell’ambito del centrosinistra, che vogliamo inclusivo di realtà come la nostra, che operano una scelta di autonomia utile per chi vuole essere riferimento di fasce di popolazione che vanno oltre lo schieramento di sinistra.
"Aprire al Cambiamento" per Ascrizzi Sindaco
- Dettagli
PROSEGUE LA VERTENZA ANTOLOGIA
Sono passate ormai alcune settimane dall’inasprirsi della vertenza che riguarda i 68 dipendenti dell’Azienda Antologia.
Non vi sono certezze sul futuro e con il passare del tempo le preoccupazioni aumentano. Sono ormai tre settimane che la produzione di nuove piante è ferma, non è quindi possibile capire quali prospettive ci aspettano.
Nelle prossime ore sono già previsti una serie di incontri e di iniziative per rendere pubblica tutta la nostra indignazione:
MARTEDI’ 22 NOVEMBRE ORE 21
CONSIGLIO COMUNALE APERTO di BURAGO DI MOLGORA
GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE ORE 9
PRESIDIO AI CANCELLI DELL’AZIENDA con delegazioni delle Aziende del territorio
VENERDI’ 25 NOVEMBRE ORE 15
INCONTRO ISTITUZIONALE PRESSO LA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Breve
RESOCONTO SITUAZIONE AZIENDA AGRICOLA ANTOLOGIA
L’ Antologia è una delle più importanti realtà vivaistiche d’Italia.
Il vivaio consiste in circa 55 ettari presso la sede di Burago Molgora, più alcuni altri terreni nei comuni adiacenti.
Dopo aver raggiunto il periodo di massima espansione alla fine degli anni 90 con un occupazione che, nella fase stagionale più alta, è arrivata a circa 150 lavoratori.
Oggi una lenta discesa ha portato ad un totale di 68 dipendenti suddivisi in due società ANTOLOGIA SNC e ANTOLOGIA SS, una commerciale e l’altra agricola. Circa il 50% dei lavoratori sono di origine Marocchina e in età avanzata.
Già nel 2006 abbiamo provato ad affrontare le difficoltà dell’azienda provando a costruire un accordo per ridurre il costo del lavoro rispondendo alle esigenze di stagionalità. Dopo una lunga trattativa, trovata la soluzione, gli imprenditori hanno abbandonato il tavolo affermando non fosse più necessario l’intervento.
Ora la situazione debitoria dei proprietari sembra essere insostenibile, debiti con lo Stato e con gli istituti di credito.
Un pool di consulenti stà cercando di uscire dall’emergenza prospettando una soluzione che prevede un taglio del 50% dell’occupazione.
La situazione è critica avendo ritardi nel pagamento delle retribuzione e una copertura molto limitata degli ammortizzatori sociali. Inoltre parte del vivaio è già stato destinato, dai PGT dei comuni, ad area residenziale.
FLAI CGIL BRIANZA
Tel. 039/2731219
Cell. 335/7497871
Simone.pulici@cgil.lombardia.it
Monza, 16/11/2011
- Dettagli
Venerdì18 novembre 11
NEVERLAND: SAKEE SED + HIBAGON + POLPI DJ SET
Apertura porte: 22.00 - Inizio spettacoli: 23.00 - Ingresso libero
Ultima data per i Sakee Sed che presentano il loro nuovissimo BACCO EP.
Un disco che spiazza e riceve subito ottimi consensi dalla critica.
Ora i due, Ghezzi e Perucchini, vengono a chiudere il loro lungo tour con la family e gli amici,
a riproporre i tutti i loro brani che gli ha consacrati come il gruppo
(totalmente) indipendente più attivo nel panorama italiano
FESTA DI CHIUSURA TOUR
www.myspace.com/sakeesedfamily
- Dettagli
Invito all'VIII Congresso del Partito della Rifondazione Comunista.
Completato lo svolgimento di tutti i Congressi dei sette Circoli territoriali della Brianza, la nostra prossima importante scadenza politica è il Congresso della Federazione Monza e Brianza cui parteciperanno i/le trentasei delegati/e eletti/e in rappresentanza dei 180 iscritti al PRC relativi al 2010.
Un Congresso molto importante per la definizione della linea politica del Partito della Rifondazione Comunista non solo a livello nazionale ma anche a livello provinciale. Il Congresso cade infatti in un momento particolare e drammatico della vita politica e sociale del nostro paese.
Il Governo Berlusconi è caduto, il nuovo governo Monti espressione diretta di BCE ed FMI è cosa fatta. E’ la soluzione più gradita ai mercati.
Attorno a lui si inchina un unanime e silente Parlamento.
Del resto se la vicenda è guardata con gli occhi di Marx, non ci sono misteri: se è vero che il governo è il gabinetto d'affari della borghesia, questa quando annusa pericoli per sè stessa spazza via il velo politico e gestisce direttamente il potere. Si preannunciano dunque manovre lacrime e sangue di sostegno diretto agli stessi mercati finanziari che sono la vera causa di questa crisi.
I punti dettagliati della BCE diventeranno il programma di governo.
La possibilita' di esprimesi attraverso il voto, le grandi attese di cambiamento e di giustizia sociale,sono sacrificate sull'altare del mercato.
Occorre perciò costruire un fronte ed una vera opposizione sociale e politica in grado di contrastare le politiche liberiste e le scelte drammatiche che già il governo Monti preannuncia.
Sul territorio della nostra Provincia il Partito della Rifondazione Comunista è attivo ed organizzato con i suoi circoli territoriali e con i suoi eletti nelle amministrazioni comunali.
E' presente e propositivo nei diversi comitati, lotte, campagne referendarie, lotte operaie e nel mondo della scuola.
Non ultima la nostra presenza attiva alle elezioni amministrative 2012 che ci vede presenti in diverse elezioni amministrative.
Tra queste, ricordiamo Monza dove saremo presenti sin dalle primarie di coalizione di centro sinistra (del 22 gennaio 2012) con il nostro candidato della FDS Francesco Beretta.
VIII Congresso Federale della Federazione Monza e Brianza
Sabato 19 Novembre 2011 ore 14.00 - 20.00
presso il Circolo Libertà, Viale Libertà 33, Monza
La giornata congressuale e’ organizzata come segue:
ore 14:30 apertura lavori congressuali, commemorazione della compagna partigiana Norina Brambilla Pesce, nomina Presidenza e commissioni e relazione della segretaria uscente Anita Giuriato.
ore 15:30 saluti e contributi da parte di associazioni, forze politiche e sindacali
ore 16:30 confronto e discussione dei delegati e delle delegate sui documenti congressuali.
ore 19:00 votazione dei componenti del Comitato Politico Federale e dei delegati al congresso Nazionale di Napoli 2-4 dicembre.
Ai lavori congressuali parteciperà il compagno Augusto Rocchi in rappresentanza della Direzione Nazionale del PRC
La Segretaria della Federazione Monza e Brianza
Partito della Rifondazione Comunista
Anita Giuriato
Monza, 15 Novembre 2011
Partitodella Rifondazione Comunista - Federazione Provinciale di Monza e Brianza
Via Borgazzi 9 - Monza
www.prcbrianza.it
www.brianzapopolare.it
segreteria@prcbrianza.it
- Dettagli
cari amici, pochi giorni fa vi scrivevo:
" come sapete si stanno organizzando le primarie del PD per la candidatura a sindaco di monza per il centro sinistra.
Con una decisione che a dire il vero non condivido, il partito (dopo una iniziale determinazione di altro genere) ha deciso una sorta di pre-selezione, richiedendo che chi si è dichiarato disponibile trovi la sottoscrizione di un certo numero di iscritti.
Non sono d'accordo, sia perché chi ha "messo fuori la faccia" lo ha fatto pensando alle regole iniziali e in tale prospettiva si è mosso, sia perchè la scelta di una persona da candidare non ad una carica interna, ma ad una posizione pubblica secondo me dovrebbe essere affidata agli elettori e non agli iscritti ad un partito.
che si fa?
mi butto a inseguire le firme?
lascio perdere e passo alla fase 2, cioé la raccolta tra i cittadini di 250 firme? altre possibilità?"
ho ricevuto una certa quantità di telefonate e scritti, alcuni aperti, altri ad personam, con vari consigli.
La maggior parte delle persone che potrebbero appoggiarmi, pur non essendo già nel partito, mi ha incoraggiato a proseguire, proprio in considerazione che la mia candidatira era stata avanzata con la clausiola di non dover sottostare a prelezioni da parte di iscritti.
Dopo tali considerazioni:
sospendo ogni raccolta di firme, liberando da ulteriori sforzi gli amici che si stavano impegnando e chiedendo loro di ritirare le firma già apposte o "prenotate", in modo che restino comunque a disposizione di altri candidati.
comunico che intendo raccogliere le 250 firme di elettori (segretario e/o esecutivo: basta questa dichiarazione o devo fare qualcosa di ulteriore? attendo risposta e modulistica varia)
da ultimo, ma proprio di striscio e senza alcuna polemica: per carità non fatemi più sentir dire che in realtà le candidature sono in qualche modo fittizie, volte ad ottenere posti in lista o in Giunta.
buon lavoro a tutti
Marco Riboldi
- Dettagli
Il prossimo 26 novembre, a Monza, presso la sala conferenze de “Il Cittadino”, Via Longhi, 3, dalle ore 9.00 alle 13.00, avrà luogo il Convegno organizzato dal Comitato Verso il DES Brianza, avente titolo: “IL LAVORO CHE CAMBIA, IL LAVORO CHE MANCA: OPPORTUNITA’ O MINACCE?”
L'idea di riflettere sul tema del lavoro all'inizio di questo millennio richiede disincanto, coraggio, ed un pizzico di utopia. Se si potesse uscire dal campo delle certezze consolidate, sul piano economico, valoriale ed antropologico, avremmo una nuova chance per guardare al tema del lavoro “decostruendo” da un lato la sua sacralità ed ineluttabilità e tornando ad abitare gli spazi interiori ma anche sociali della felicità, della realizzazione dell'uomo e, soprattutto, della sua dignità. Per questo siamo rimasti colpiti dalla riflessione che ci viene dal Blog “Il volo del calabrone”, nella quale un gruppo di amici, alcuni sindacalisti di lungo corso, si interroga in maniera inedita sul tema del lavoro oggi e dei suoi annessi, in primis la globalizzazione.
Pensiamo ad un utile confronto tra due mondi in crisi:
· L'Economia Solidale, che in Italia è ancora residuale, pressochè una testimonianza, vive una CRISI DI CRESCITA: i GAS si moltiplicano in modo spesso tumultuoso ed ambiguo, i media spesso confondono il mondo del consumo critico e consapevole come una scorciatoia per scampare la crisi ed il caro vita; da un lato si attivano progetti e percorsi altamente innovativi, che prefigurano nuovi stili di vita ed un diverso modello di sviluppo; d'altro canto questo mondo fatica a confrontarsi con i macro-temi ed i macro-numeri ad essi legati (si pensi alla crisi, la disoccupazione, la coesione sociale, povertà e vulnerabilità crescenti, la fiscalità, il welfare,......)
· Il Sindacato, che da un lato è portatore di grandi narrazioni e di una grande capacità organizzativa, dall'altro perde, come sabbia che scivola tra le dita, l'oggetto principale della sua missione, il lavoro. Un lavoro che si fa precario, indefinito, sfuggevole e non più vettore di speranza, di sicurezza e di futuro. Si trova a gestire un conflitto generazionale neanche troppo latente tra il mondo dei “diritti acquisiti” (che, peraltro, gli garantisce il sostentamento ed esige una coerente rappresentanza) e quello dei “diritti mancati”, a cominciare dal lavoro stesso. La difficile opera di tessitura di una solidarietà tra questi mondi unita alla difficoltà di aprire un profondo ripensamento sul modello di sviluppo, mantiene le grandi organizzazioni Sindacali del '900 ancorate ai miti della crescita illimitata e della difesa dell'occupazione, anche a prescindere dall'output, dai costi sociali ed ambientali dei frutti, spesso velenosi, del lavoro oggi.
Due difficoltà, Reti di Economia Solidale (DES Brianza) e Sindacato, che si incontrano, si confrontano e si lasciano interrogare da qualche pensiero alto, per capire se vi possano essere percorsi comuni o almeno paralleli per cominciare a “Vivere DEL lavoro, non PER il lavoro”.
Per DES Brianza:
Sergio Venezia e Danilo Villa
- Dettagli
Farinone (Pd) su Grimoldi: "Da Lega ormai solo propaganda scaduta"
"In grave difficoltà dopo il fallimento del governo Berlusconi, al quale non ha fatto mancare il consenso sino alla fine, ora la Lega ripiega sulle vecchie e superate parole d'ordine del tempo che fu. Non conseguito il federalismo, peraltro assai vacuo anche nella versione Calderoli, si torna all'indipendenza della Padania: detta in altro modo, alla secessione. Si riapre un "Parlamento del Nord" mai veramente esistito e accantonato da anni dagli stessi leghisti. Si tornano ad alzare i toni contro l'Europa e l'Euro, nella speranza di recuperare facili consensi popolari. La verita' pero' e' un'altra, e cioè che il movimento fondato tanti anni fa da Bossi mostra i segni dell'affaticamento, non solo del suo leader ma anche del suo dato indentitario fondativo. E così cerca di tornare alle origini, ma senza più la freschezza delle origini. E chiedere di mantenere aperti gli uffici "governativi" a Monza e' segnale evidente di una crisi di idee e di prospettiva. Oggi i problemi veri sono altri e li ha indicati con grande lucidità e chiarezza il Presidente della Repubblica, cui va il consenso del 90% degli italiani. Quella della Lega, ormai, e' solo propaganda. E per di più scaduta"
Enrico Farinone, deputato Pd
- Dettagli
Pd Brianza a Grimoldi: “Non servono minacce secessioniste, serve responsabilità soprattutto da chi ha fallito missione di governo”
Monza, 15 novembre 2011 – “Al nostro territorio e al nostro paese non servono le provocazioni e le minacce secessioniste della Lega. In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo serve responsabilità. Ai cittadini non interessano l’autodeterminazione, i parlamenti del nord, la difesa di fantomatici uffici ministeriali che hanno suscitato l’interesse solo di chi li ha aperti. Soprattutto se a proporli sono esponenti di un movimento che ha fallito la sua missione dopo lunghi anni passati al governo. Ai cittadini ora interessa solo uscire da una grave emergenza economica e finanziaria con iniziative che siano eque, sostenibili e capaci di rimettere in moto l’Italia”
Lo dichiara il segretario provinciale del Pd brianzolo Gigi Ponti, rispondendo a una dichiarazione del deputato della Lega Nord Paolo Grimoldi, che, tra l’altro, ha detto che se saranno chiusi i ministeri a Monza “si darà ulteriore sostanza alla nostra voglia di indipendenza” della Padania.
- Dettagli
caro Prof. Mario Monti
Tornare ad essere Noi.
Equità e solidarietà per superare la crisi.
E finalmente il cambiamento è arrivato. Ciò che sta avvenendo in questi giorni in Italia non può essere solo l’avvio di
un “governo tecnico”, di “emergenza nazionale” che affronti la crisi economico-finanziaria internazionale. Deve essere
l’avvio di una fase di ricostruzione insieme sociale, culturale ed etica che investa e coinvolga tutte le forze politiche, la
società civile, le parti sociali e imprenditoriali, tutto il Paese.
Il Capo dello Stato ha avuto la forza di concretizzare questo avvio, prendendo l’iniziativa di fronte a una situazione di
stallo politico e di disastro economico.
L’indicazione da parte del Presidente Napolitano prima e il conferimento poi dell’incarico di Presidente del Consiglio
ad un illustre economista come il prof. Mario Monti, appena nominato Senatore a vita, sono un validissimo tentativo di
rispondere alla crisi economico-finanziaria.
Ma la crisi non è solo economica: riguarda la vita di una moltitudine di persone, sempre più elevata; riguarda milioni e
milioni di giovani, oltre che senza casa e lavoro, senza più speranza. Anche dire “giovani” non è più esaustivo: si è
giovani - precari, flessibili e impotenti -non solo a 20 anni, ma a 30, a 40, a 50 anni. Qualcuno, chi può, emigra in
Europa e nel mondo; tanti semplicemente abbandonano la cittadinanza scomparendo in una terra di nessuno: altro che
riempire i ristoranti, andate a vedere le mense dei poveri della Caritas o dei banchi alimentari. E insieme ai giovani,
emigrano pure i migranti: tolta la tara mass-mediatica, anch’essi pare stiano girando altrove la prua dei barconi: senza
tema di smentite, questo di fronte a un paese sterile e sempre più vecchio, è un pessimo e pericoloso segnale: senza
nuova linfa vitale l’Italia muore.
Le prime parole del neo incaricato Presidente del Consiglio sono incoraggianti: Mario Monti, infatti, descrivendo il suo
mandato ha parlato di "sforzi per risanare la situazione finanziaria e promuovere la crescita, con attenzione all'equità
sociale".
Rinforziamo il concetto, caro Prof. Monti, altro che attenzione: non c’è crescita senza equità sociale e l’unica crescita
possibile è quella che salvaguardi il territorio, l’ambiente e i diritti umani.
Diventa sempre più realistico pensare a forme socioeconomiche come il salario sociale e concrete iniziative atte a
garantire la salute, l’istruzione, la casa quali motori di rilancio economico.
Occorre ridare al nostro Paese quel senso della misura nelle cose, nei comportamenti, negli stili di vita, nei costumi e
nei consumi che sono andati smarriti negli ultimi decenni: questo è il compito di una classe dirigente: dare l’esempio
con sobrietà e responsabilità.
E solidarietà concreta: l’esempio deve diventare programma di governo e misure effettive; vuol dire, per essere espliciti,
che chi ha di più – patrimoni mobiliari e immobiliari, rendite e privilegi, stipendi e pensioni d’oro – contribuisca di più
al risanamento del Paese, garantendo a chi non lo ha più il minimo per una esistenza dignitosa.
Caro prof. Mario Monti, ci perdoni la battuta, non ci attendiamo da Lei “mari e monti” : stiamo pagando a caro prezzo
quel “nuovo miracolo italiano” durato 17 anni e la precedente dissennatezza dell'Italia degli anni '80 e '90. Ci aspettiamo
però equità e solidarietà nell'affrontare e superare la crisi.
Solo così giovani e non giovani, donne e uomini, potranno ritrovare nei diritti e nei doveri il vero senso della
cittadinanza. Solo così possiamo “tornare ad essere Noi”: forse è questa una giusta e semplice definizione di quella
“coesione sociale” alla quale tutti si appellano.
Michele Papagna
direttore responsabile Consumietici.it
Milano, 15/11/2011