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COMUNICATO STAMPA
del Coordinamento Ambientalista “OSSERVATORIO PTC”
PTCP DI MONZA BRIANZA
SERVE CONCRETIZZARE LE NOSTRE PROPOSTE
PER PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
Il consumo di suolo nella Provincia di Monza e Brianza ha raggiunto percentuali elevatissime e insostenibili.
La nascita della Provincia di Monza e Brianza è stata accompagnata da questo grido di allarme anche da parte degli amministratori provinciali.
Abbiamo ascoltato discorsi politici e proclami sulla tutela del suolo, abbiamo assistito al proliferare di Convegni indetti dalla stessa amministrazione provinciale sul tema del consumo di suolo.
A quali decisioni concrete corrispondono questi proclami?
Per il momento a nessuna.
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale avrebbe potuto essere un’ occasione per mettere l’ambiente al centro delle scelte urbanistiche in Brianza.
Il PTCP avrebbe permesso alla Provincia di esprimere un’ipotesi di tutela del territorio, anche al di sopra degli interessi particolari dei singoli Comuni, per lo più amministrati da uomini e donne (poche) che non si distinguono per l’attenzione alle problematiche ambientali.
Unica eccezione l’attuale amministrazione di Desio, che ha recentemente rivisto il proprio PGT con una variante che salva da progetti edificatori 1.400.000 mq di territorio.
Questa operazione avrebbe dovuto trovare anche un riconoscimento nel Piano Territoriale della Provincia di Monza e Brianza, ma di fatto ciò non è ancora accaduto.
Come associazioni e gruppi ambientalisti abbiamo scelto di essere soggetto PROPOSITIVO in un rapporto di confronto con la Provincia, disposti a entrare in tensione con quelle amministrazioni del territorio più ostili a comprendere la difficoltà del tempo presente.
Questo perché è più che mai importante intervenire per una responsabile gestione della cosa pubblica e dell’ambiente.
Per questo, ci si è costituiti in un coordinamento denominato OSSERVATORIO PTCP.
Il coordinamento ha prodotto una serie di proposte riunite in tre documenti presentati alla Provincia e in una serie di progetti ed osservazioni “dal basso”, mossi da una conoscenza dettagliata dei singoli ambiti territoriali ove questi soggetti agiscono.
Questo lavoro è confluito in un documento tecnico propositivo finale inoltrato alla Provincia di MB contenente OSSERVAZIONI E RICHIESTE ESPLICITE DI MODIFICA ED INTEGRAZIONE al PTCP sulle NORME APPLICATE, sulle AREE AGRICOLE STRATEGICHE, sulla RETE VERDE.
Modifiche sviluppate sulla base di segnalazioni arrivate da gruppi e associazioni dell’Osservatorio per ben 44 comuni della provincia.
Ci ha guidato una vision ambientalista sul nostro territorio che non è utopista ma è una visione concreta per salvaguardare il bene collettivo che ci rimane e di cui intendiamo assumerci a tutti gli effetti la responsabilità, contagiando altri cittadini e cittadine già sensibili in tal senso.
L’Assessore Antonino Brambilla non ha disdegnato l’interlocuzione con noi dell’ OSSERVATORIO PTCP.
Purtroppo, questa interlocuzione si è spesso limitata ad una semplice azione informativa, non cogliendo sinora gli elementi di condivisione a lui proposti.
Esiste quindi una contraddizione evidente tra le dichiarazioni verbali fatte dagli Amministratori Provinciali, lo stato dell’arte dell’attuale elaborazione del PTCP e la scarsa volontà sinora dimostrata nell’accettare le nostre proposte di tutela del territorio.
C’è una domanda cui vale la pena di tentare di dare una risposta: perché questa amministrazione ha allora parlato come se fosse ambientalista?
Alla base v’è una ricerca commissionata dalla stessa Provincia di Monza e Brianza all’illustre sociologo Mannheimer che ha messo in evidenza come per i cittadini e le cittadine di questo territorio il verde e l’ambiente, la riqualificazione degli spazi e dell’aria che respiriamo, sia al primo posto degli interessi e di quello che viene richiesto agli amministratori.
Forse anche per questo, nel suo discorso inaugurale della Provincia di Monza e Brianza il presidente Dario Allevi si era preso questo compito con i cittadini e le cittadine, le associazioni e i gruppi presenti.
Però, allo stato attuale d’elaborazione del PTCP, siamo ben lontani da una reale e fattiva VOLONTA’ DI ATTUARE, POLITICHE AMBIENTALI SERIE, CORAGGIOSE E FORTI PER TUTELARE IL TERRITORIO E QUANTO RESTA DEGLI AMBIENTI NATURALI DELLA BRIANZA.
Fino a questo momento abbiamo più la percezione che la Provincia si sia assunta semplicemente un ruolo “notarile”, prendendo atto dei “desiderata” delle Amministrazioni Comunali, senza tentare di avere un ruolo ATTIVO nel contrastare l’esasperato consumo di suolo brianzolo.
Di più, è stato ignorato e si è evitato di prendere posizioni definite contro situazioni che devasteranno ulteriormente la Brianza, quali lo scellerato piano edificatorio che a Monza sacrifica ai poteri forti, l’area verde della Cascinazza.
E ancora non è stato preso in considerazione l’ampliamento possibile del Bosco delle Querce verso la via della Roggia di Seveso, annettendo quest’area nella Rete Verde insieme alla zona delle Cave di Meda, dando vita a un progetto di possibile, per quanto minimo, contrasto alla devastante azione prevista dalla Regione Lombardia con lo sbancamento del Bosco delle Querce per il passaggio dell’Autostrada Pedemontana.
Non sono mancate incomprensibili amnesie sulla salvaguardia di alcuni ambiti agricoli destinati alle opere di compensazione ambientale di Pedemontana (Lissone, Macherio ecc..) così come su una efficace tutela di significative emergenze dall'alto valore naturale e paesistico insistenti nel settore collinare della provincia come, ad esempio, la porzione settentrionale della Torbiera dei Cariggi (tra Veduggio, Renate e Briosco).
Per non disturbare, s’è scelto di non osare, evitando d’inserire terreni liberi e verdi in quanto tali, nel PTCP.
Aree che proprio in virtù dell’assedio del cemento, SONO DA CONSIDERARE TUTTE STRATEGICHE per la vivibilità della Brianza.
Così, mentre amministrazioni coraggiose, come quella di DESIO, dimostrano che una nuova politica urbanistica e di tutela del territorio E’ POSSIBILE, la Provincia di MB perde un’occasione per DIMOSTRARE CON I FATTI la sua “dichiarata e sbandierata” sensibilità ambientale.
Si profila un’opportunità mancata.
Fatto questo che aggraverà ulteriormente la condizione di selvaggia urbanizzazione in cui versa il territorio provinciale.
L’attuale stesura del PTCP, sicuramente, non consente alla Provincia di fregiarsi di patenti ambientali a proprio uso e consumo.
Il documento di proposte ed osservazioni, che presentiamo al tavolo di confronto con l’Assessore Brambilla e agli estensori del PTCP, offre un’ulteriore possibilità di rilancio.
La revisione del PTCP con le nostre istanze darà la misura delle reali intenzioni della Provincia rispetto alla salvaguardia del territorio e allo stop all’indiscriminato consumo di suolo, e sarà la base del nostro giudizio politico finale su questa delicata partita di politica ambientale.
Desio 20/12/2011
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Interramento ferroviario Seveso: centrodestra in Regione continua con propaganda e ambiguità
Bocciato un emendamento al bilancio del Pd che chiedeva studio imparziale di fattibilità
Milano, 21 dicembre 2011 - La maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale oggi ha bocciato un emendamento al bilancio, proposto dal Pd, che chiedeva di finanziare uno studio di fattibilità per l’interramento della linea ferroviaria nel territorio del comune di Seveso, progetto su cui si discute e purtroppo si polemizza da più di 5 anni. Pdl, Lega e la giunta Formigoni continuano ad avere al riguardo una posizione contraddittoria: da un lato, sul territorio, sostengono il progetto, dall’altro, in Regione, da cui dovrebbe arrivare il necessario sostegno economico, continuano ad affossarlo, respingendo addirittura proposte che chiedono che sull’argomento vengano svolti studi imparziali che dicano una volta per tutte come sia meglio spendere i soldi pubblici. Su un tema molto sentito dalla comunità locale il centrodestra dovrebbe avere posizioni più chiare. Invece continua con propaganda e ambiguità.
Lo dichiarano i consiglieri regionali del Pd Enrico Brambilla e Giuseppe Civati.
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Da questa notte a Monza una tensostruttura
per il ricovero dei senzatetto
Sarà un Natale più caldo anche per i clochard monzesi che potranno beneficiare di una tensostruttura di rifugio in via Spallanzani dove passare la notte.
Il servizio di accoglienza sarà disponibile a partire da questa notte con il supporto di Comune di Monza, Croce Rossa italiana, Protezione Civile e Caritas.
“Dopo qualche giorno di attesa siamo riusciti a risolvere un problema che soprattutto nella stagione invernale meritava la massima attenzione per dare un minimo di sollievo a persone in grande difficoltà - afferma l’Assessore ai Servizi Sociali Pierfranco Maffè -. Possiamo ospitare una media di 10 persone che attualmente dormono in piazza Cambiaghi.
Chiediamo l’aiuto di volontari per svolgere al meglio questo servizio, importante soprattutto durante i giorni di festa.
L’area di ospitalità si affianca alle iniziative in campo da anni per l’assistenza ai senzatetto che, in questo momento di grande crisi economica e di instabilità famigliare, stanno aumentando anno dopo anno.
Il Comune di Monza svolge il ruolo importante ed essenziale di cabina di regia delle varie associazioni, come la San Vincenzo ed enti impegnati su questo fronte. A loro e soprattutto ai volontari che collaborano con grande impegno e passione va il nostro grazie”.
Monza, 21 dicembre 2011
Ufficio Stampa del Comune di Monza
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Saldi di fine stagione
Il sindaco fossati a soli 4 mesi dalle elezioni comunali di lissone ha nominato un nuovo assessore (economato e acquisti).
I cittadini di lissonesi non ne sentivano nessuna esigenza. La nomina é invece il riconoscimento ad un nuovo gruppo consiliare (composto da due consiglieri) sempre consenziente alle scelte della giunta, fedele ad ogni votazione in consiglio comunale.
- Il sindaco non trova il tempo per convocare una seduta di consiglio per affontare la crisi del mondo produttivo e degli artigiani, per dare risposte alle numerose istanze del commercio locale.
- Il sindaco si era impegnato a convocare un’assemblea pubblica a santa margherita per affrontare le problematiche relative alla costruzione della pedemontana.
di tutto ció, nulla é stato fatto!
E’ evidente che per la giunta pdl-lega sono altri gli interessi: solo il pgt ha impegnato il consiglio per circa un anno.
L’italia dei valori a lissone si sta impegnando con tutta la coalizione di centrosinistra per un programma di governo della città che dia risposte alle esigenze dei cittadini, per una nuova gestione della pubblica amministrazione locale, trasparente e partecipata.
alle prossime elezioni sosterremo il candidato sindaco scelto dai cittadini alle primarie del 22 gennaio, con una squadra motivata e capace per il bene di tutti i lissonesi.
Italia dei valori Lissone
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COMUNICATO STAMPA
Bilancio regionale 2012, Brambilla (PD): manca su equità e crescita, segna la fine del federalismo fiscale targato Lega
Un bilancio che non punta sull’equità e sulla crescita, che non riforma la spesa regionale e che segna la fine del federalismo fiscale targato Lega. È questo il giudizio che il gruppo regionale del PD dà del bilancio regionale 2012 approvato oggi in Consiglio regionale.
“Gli esiti della politica dei governi Lega PDL – dichiara il consigliere regionale del PD Enrico Brambilla - sono che la Regione Lombardia ha minori risorse e ulteriori tagli al tetto di spesa. Tutto è ridotto all’osso e alle spese obbligatorie. Da questo punto di vista è confortante che il Governo Monti in extremis sia riuscito a ripristinare quasi interamente le risorse per il trasporto pubblico locale tagliate in precedenza. In questo quadro avremmo voluto maggiore equità: all’applicazione indiscriminata e retroattiva dell’addizionale regionale Irpef si sarebbe potuta rimodulare l’aliquota decisa dalla Regione oppure, come ha chiesto con forza il PD, esentare dai ticket sui farmaci e dal superticket su visite ed esami i redditi fino a 30mila euro. Sul fronte dell’equità pesa anche il dimezzamento del fondo sociale destinato ai comuni. Il bilancio 2012 manca poi di iniziative che sostengano la crescita e lo sviluppo”.
Il PD insiste anche sul fronte delle uscite: “Occorreva, e non è stato fatto, riformare la spesa regionale e la razionalizzazione degli enti partecipati e delle sedi decentrate. E in un momento di contrazione delle risorse tutti gli sforzi avrebbero dovuto essere focalizzati verso le principali emergenze su cui la Regione può incidere: lavoro, famiglia e trasporti”.
Milano, 21 dicembre 2011
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Edizione 2011-2012 del bando “Diventare Tagesmutter”
"Ogni anno circa 240 bambini non riescono ad accedere ai nidi comunali- afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli – Questo dato ci ha portato, in questi anni, a sviluppare politiche innovative sul fronte della cura e dell'assistenza dei minori, in particolare per la fascia 0-3.
Tra queste, il servizio Tagesmutter é senza dubbio il primo esperimento sul quale ci siamo focalizzati come Assessorato alle Pari Opportunità. Un servizio che ha consentito, in questi primi due anni di promuovere una cultura diversa sul fronte della cura dei bambini e che, al contempo, ha permesso a molte donne di diventare vere e proprie imprenditrici".
In collaborazione con la Cooperativa Casa Bimbo Tagesmutter Monza e la Cooperativa Casa Bimbo Tagesmutter Bolzano, il Comune di Monza – Assessorato alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità e l’Azienda Speciale di formazione Scuola “Paolo Borsa” offrono la possibilità a 25 donne, residenti nella provincia di Monza e Brianza di prendere parte a un percorso formativo per diventare aspiranti Tagesmutter.
“Questa opportunità – prosegue l’Assessore Sassoli - nasce per affiancare i servizi già esistenti al fine di soddisfare la richiesta, sempre crescente, di un servizio di cura, rispondente in modo flessibile e differenziato ai bisogni dei genitori. Esso è rivolto ai piccoli da 0 a 3 anni e per i bambini fino agli 11 anni per servizi di cura integrativi a quelli scolastici."
CHI È’ LA TAGESMUTTER:
La Tagesmutter è un donna che svolge la funzione di assistente domiciliare per la prima infanzia presso il proprio domicilio, offrendo un servizio qualificato di cura e rispondente in modo flessibile e differenziato ai bisogni dei genitori.
Le Tagesmutter accolgono un numero limitato di bambini (al massimo 6). Il servizio è rivolto esclusivamente a bambini di età compresa tra 0 e 3 anni e per i bambini fino agli 11 anni per servizi di cura integrativi ai servizi scolastici.
IL PERCORSO PROPOSTO PREVEDE:
- Invio della domanda di partecipazione all’edizione 2011-2012 del bando scaricabile da www.monzagiovani.it e www.comune.monza.it;
- Valutazione dei requisiti richiesti a bando attraverso la documentazione presentata;
- Colloquio individuale motivazionale e per verificare le attitudini di cura e di imprenditorialità delle candidate stesse;
4. Frequenza obbligatoria di un corso di formazione di 250 ore (200 di aula e 50 di stage, presso le Tagesmutter di Monza);
5. Rilascio di un attestato di frequenza.
REQUISITI PER PARTECIPARE
Per accedere al percorso formativo è necessario:
-avere almeno 18 anni;
-essere residente all’interno della Provincia di Monza e Brianza;
-possedere un diploma di scuola superiore e ottima conoscenza della lingua italiana;
-avere a disposizione un appartamento di almeno 70 metri quadrati;
-avere una forte motivazione personale nel divenire Tagesmutter;
-aver acquisito competenze di cura dell’infanzia in ambito professionale, e/o non professionale nonché avere un’attitudine al lavoro autonomo;
- una forte flessibilità oraria.
Monza, 21 dicembre 2011
Ufficio Stampa del Comune di Monza
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Il Comune di Monza promotore del Servizio Volontario Europeo
Il Comune di Monza si è accreditato come ente di invio dei giovani volontari che vorranno prendere parte al progetto Sve – Servizio Volontario Europeo. Il progetto prevede la permanenza in un Paese europeo fino a un anno per partecipare ad un percorso di volontariato che può essere tra i più vari, dalla cultura all’ambiente.
Tutte le spese sono coperte dalla Commissione Europea e dall’ente ospitante.
“Abbiamo accolto con entusiasmo e convinzione questo progetto, con l'obiettivo di dare un’opportunità concreta di viaggiare, confrontarsi e conoscere altre realtà ai giovani del nostro territorio– afferma l’Assessore alle Politiche Giovanili Martina Sassoli -. I volontari, infatti, oltre a una grande occasione di apprendimento culturale, sociale e linguistico, attraverso il confronto con la quotidianità dei coetanei di altri paesi, avranno una straordinaria opportunità di crescita e maturazione personale.
La speranza è che progetti come questo, volti a incentivare la crescita di una coscienza civica sempre più europeista delle nuove generazioni, consenta il radicarsi di una cultura dell'accoglienza e della convivenza con altre culture, sempre nel pieno rispetto reciproco”.
Questi gli obiettivi del progetto SVE:
- Avvicinare i giovani al volontariato
- Fornire un'esperienza interculturale di APPRENDIMENTO non-formale per i giovani, incoraggiando la PARTECIPAZIONE ATTIVA, aumentando le loro potenzialità di impiego
- sostenere lo SVILUPPO delle COMUNITA' LOCALI Europee
- accrescere la mobilità giovanile sostenendo gli scambi tra paesi;
- sviluppare la cittadinanza dei giovani e la loro comprensione reciproca sostenendo iniziative, progetti ed attività attinenti alla partecipazione dei giovani alla vita democratica.
Per informazioni rivolgersi allo Sportello Giovani martedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 e giovedì dalle ore 13.00 alle ore 18.00 (mail giovani5@comune.monza.it">giovani5@comune.monza.it).
Per un colloquio conoscitivo, richiedere un appuntamento ai recapiti sopra citati oppure al numero 039/2374426.
Monza, 21 dicembre 2011
Ufficio Stampa
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Fonte: http://coopsociali.usb.it/index.php?id=20&;tx_ttnews[tt_news]=38332&cHash=06d7642ad9&MP=63-673
CCNL COOP SOCIALI: IL “PACCO” DI NATALE DI CGIL CISL E UIL
Un rinnovo che non dà nulla ai lavoratori ma che concede tutto a padroncini e dirigenti delle cooperative sociali
Nazionale – martedì, 20 dicembre 2011
Con il testo sottoscritto il 16 dicembre ’11 sul rinnovo del CCNL Cooperative Sociali, Cgil Cisl e Uil toccano uno dei punti più bassi nella tutela e nella “gestione” di questo settore in venti anni di contrattazione compiacente.
Dopo due anni di ritardo, infatti, viene siglata una pre intesa che, non prevedendo arretrati (chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato), elargisce agli addetti del settore UNA MANCIA DI 70€ SPALMATI IN 15 MESI per il C1 a tempo pieno, l’introduzione massiccia dell’APPRENDISTATO come strumento di compressione dei costi (in un settore già strutturato come precario, grazie ad appalti e convenzioni, e nel quale la professionalità di educatori ed OSS è già certificata da lauree e attestati sanitari), il potenziamento della CONTRATTAZIONE DECENTRATA (e già immaginiamo i ricchi premi e cotillons che le aziende, le provincie e le regioni istituiranno per i lavoratori del settore) con la deroga allo stesso CCNL, per l’applicazione degli incrementi salariali, alle “imprese” in difficoltà.
In sintesi, un trionfo di Cisl e Uil e dell’Accordo Quadro del 2009 sulla riforma degli assetti contrattuali, contro il quale allora la Cgil alzò le barricate, indisse consultazioni e referendum abrogativi, maledicendo il governo Berlusconi. Accordo Quadro che la stessa Cgil, molto pragmaticamente, non ha mai messo in discussione in sede di rinnovo di molti CCNL, per ultimo quello delle Cooperative Sociali.
Con questa intesa siamo al completo distacco dalla realtà di queste organizzazioni sindacali, al mero esercizio di dare fiato ai polmoni in sede di trattativa. Una complicità, questa, del sindacalismo collaborativo, che non parla, perché non li ascolta, dei lavoratori di questo settore che quando va bene guadagnano 900-1000€ al mese, nella maggioranza dei casi dai 500 ai 700€.
Usb chiede ai lavoratori del settore di togliere la delega a questi sindacati complici del massacro del salario e dei diritti, e invita le lavoratrici ed i lavoratori a votare un fermo NO a questo contratto nelle consultazioni che “dovrebbero” avere luogo fino al 20 gennaio nei posti di lavoro.
CONTRO L’ELEMOSINA DI CGIL CISL E UIL, CONTRO LA PRECARIETÀ PER I GIOVANI CON I CONTRATTI DI APPRENDISTATO, CONTRO LE GABBIE SALARIALI DEI CONTRATTI DI SECONDO LIVELLO, CONTRO LE DEROGHE AL CCNL E LA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE.
Per il salario e i diritti, per la democrazia sindacale, per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, per un welfare per tutti, da gennaio organizziamo presidi e iniziative per dire no a questo contratto di MERDA!!!
19/12/11 Usb Lavoro Privato
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ORDINE DEL GIORNO
Le lavoratrici ed i lavoratori di Alcatel Lucent Italia di Genova e Vimercate, riuniti in assemblea il giorno 20 Dicembre 2011
esprimono
la loro netta contrarietà alla strategia aziendale di taglio dei costi, sia della ricerca e sviluppo che delle attività di vendita e di supporto collegate.
Il cosiddetto processo di “consolidamento” della R&D è una pura azione di taglio dei costi, che sta portando la messa in discussione della permanenza nel nostro paese delle attività di R&D della multinazionale.
Le conseguenze di questa politica per noi lavoratrici e lavoratori sono disastrose: l’implementazione del programma 3C che nel giro di poco tempo ha portato alla vendita del sito di Bari ed oggi all’annuncio della cessione del sito di Genova e per il 2012 non sembra essere finito qui!
La semplificazione del portafoglio prodotti OPTICS porterà nel 2012 conseguenze pesanti sulle attività e sull’occupazione in R&D, con l’interruzione di sviluppi e la delocalizzazione di attività verso i paesi a basso costo.
I primi a pagare questa strategia sono, oltre ai colleghi di Bari e Genova, i colleghi precari, somministrati ed in sub-appalto che dopo ani di attività in ALU si trovano a casa senza tutele ed ammortizzatori sociali. Per dare risposta ad un diritto, che è il diritto al lavoro, non sono comprensibili le discussioni ed i dibattiti politici che si sono aperti in questi giorni sull’abolizione dell’art.18, che renderebbe tutti più precari, bisogna invece dare stabilizzazione a chi precario è già e lo è da molti anni, sostenendo che la normalità è il contratto a tempo indeterminato e che bisogna disincentivare il lavoro precario facendolo pagare di più.
La nuova organizzazione EMEA di ALU che di fatto confina l’Italia ad un ruolo marginale nella multinazionale, la centralizzazione dei processi delle attività di vendita e la delocalizzazione di attività di supporto verso i paesi a basso costo e fuori da Alcatel Lucent, ha portato e porterà pesanti conseguenze sull’occupazione nel nostro paese, a partire dai settori di ALU già duramente colpiti dalla cassa integrazione negli ultimi due anni.
L’assemblea delle lavoratrici e del lavoratori di Alcatel Lucent
reputa
necessario un cambio di strategi da parte della multinazionale.
L’innovazione dei prodotti OPTICS ed il supporto alle vendite finalizzato al presidio ed alla conquista di nuovi mercati sono la ricetta giusta per uscire da questa situazione e portare l’azienda a recuperare margini di guadagno e mantenere attività e occupazione.
L’assemblea delle lavoratrici e del lavoratori di Alcatel Lucent
chiede
al nuovo governo una seria politica di settore sulle TLC, destinando risorse agli investimenti, a tutela dei nostri posti di lavoro e dell’innovazione tecnologica.
Infine, a causa della difficile situazione aziendale ed a supporto delle richieste avanzate dal Coordinamento sindacale nell’ultimo incontro a MiSE, i lavoratori e le lavoratrici ALU di Vimercate e Genova,
sostengono
lo stato di agitazione e le iniziative di mobilitazione, lo sciopero degli straordinari ed il blocco delle flessibilità
Approvato all’unanimità
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Siamo lieti di invitraLa alla festa del Natale di solidarietà che si terrà mercoledì 21 dicembre alle ore 20.30 presso l'Aula Magna dell'isitituto (via Boccaccio 1, Monza)
il Dirigente Scolastico
http://www.isamonza.it/pdfVari/Locandina_natale.pdf
IIS Monza
Collaboratore del Dirigente
Via Boccaccio,1 - 20900 Monza
tel.039/326341 - fax. 039/324810
e-mailcollaboratorevicario@isamonza.it
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