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COMUNICATO STAMPA
Il torrente Seveso e le vasche di laminazione: sono necessarie o inutili?
I danni ambientali, la credibilità del progetto, le alternative.
Varedo, 13 Marzo 2012
Buongiorno!
Vi segnaliamo un’importante iniziativa organizzata congiuntamente da Lista Civica Varedo 5 Stelle, Comitato Senago Sostenibile e Onlus FiumeVivo: una serata dedicata al progetto di costruzione delle vasche di laminazione sui territori di Senago, Paderno, Varedo e Lentate sul Seveso.
Durante la serata i membri del Comitato Senago Sostenibile e della Onlus FiumeVivo ci illustreranno i rischi ambientali legati a questo progetto e le potenziali alternative che permetterebbero la risoluzione delle emergenze legate alle piene del torrente Seveso.
Vi aspettiamo pertanto NUMEROSI presso la Sala Civica Biraghi
venerdì 23 Marzo 2012 alle h 21 in piazza Biraghi a Varedo
Chi, non potendo intervenire alla serata, desidera rimanere informato sull’argomento e i suoi sviluppi, può iscriversi alle nostre mailing list.
Ancora una volta siamo di fronte a un progetto pieno di lacune, il cui risultato sarà lo spreco di milioni di euro e la devastazione del territorio col rischio che non venga neppure raggiunto lo scopo che il progetto si pone.
Ci auguriamo, pertanto, che siano in molti a voler cogliere questa opportunità di informazione e formazione.
Non mancate!
Un caloroso saluto.
Lista civica Varedo 5 stelle
C |
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Gentile Direttore, segnaliamo un evento culturale a Seregno che ameremmo potesse trovare spazio nelle vostre pagine.
Si tratta della proiezione del secondo film di un giovane autore comasco, Alberto Anzani, con una coproduzione italo/portoghese.
La pellicola Jogo Duplo, una commedia divertente ambientata tra il lago di Como, Campione d'Italia, Cantu, Lisbona e le isole Azzore conta con la partecipazione di attori comaschi William Angiuli e Pamela Cuffaro, napoletani Francesco Mandolese e portoghesi Walter Peres, Sandra Meneses e Raquel Pinheiro. Il lungometraggio 96' min narra le peripezie di due gemelli, un giocatore d'azzardo e un cuoco, che finiscono per innamorarsi della stessa donna.
GIOVEDI 22 MARZO
VENERDI 23 MARZO con la presenza del regista
SABATO 24 MARZO
H21.15
trailer JOGO DUPLO
Movie studio cineclub
Seregno - via Gandhi, 10 - Tel. 0362.860.280
informazioni sul programma: Tel. 0362.311.087
e-mail: moviestudio@virgilio.it
New e-mail: moviestudio@aruba.it
Ora anche su facebook
Ringraziandovi per lo spazio che vorrete accordare a questo evento salutiamo cordialmente
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L’impianto si trova in un contesto fortemente urbanizzato, contiguo ad abitazioni e a una cascina storica. La localizzazione, differente da strutture analoghe come gli impianti di Nosedo e Peschiera – lontani da centri abitati – determina problemi particolarmente rilevanti d’impatto ambientale tuttora irrisolti. Nel 1930 venne costituito un Consorzio dai Comuni di Seregno, Desio, Lissone, Muggiò, Nova Milanese, Monza e dall'Amministrazione Provinciale di Milano con lo scopo di raccogliere e di allontanare le acque nere, scarichi civili e industriali, e quelle bianche, di pioggia, dai territori dei Comuni citati, per risolvere problemi igienici e idraulici), per diventare poi il riferimento o ggi per 55 Comuni e 500.000 abitanti, e con la prospettiva di ulteriori 100.000 abitanti equivalenti.
Ci è stato comunicato che la gara per l’attuazione delle Fasi 2-5 del Masterplan è stata aggiudicata per un importo di 60 milioni, ma è tuttora bloccata per un ricorso al TAR;
solo se il ricorso verrà ritirato i lavori potranno partire nel gennaio 2013 per essere ultimati nel 2016. I cittadini di San Rocco vivono da anni una condizione di grave disagio e
attendono soluzioni definitive per le quali la politica ha l’obbligo di attivarsi in tempi rapidi. I consiglieri della lista civica Città Persone, sensibili alle istanze poste dai
cittadini, hanno incontrato i vertici di ALSI e Brianza Acque per porre una serie di quesiti e richieste di chiarimento in merito agli interventi di ammodernamento di un impianto degli Anni 60, che mostra la sua obsolescenza e le criticità legate alla sua collocazione in una parte del territorio molto abitata.
Alla luce di queste considerazioni riteniamo che debba essere valutata con grandissima attenzione l’ipotesi di potenziamento prospettata e soprattutto che debbano essere realizzati in tempi molto rapidi gli interventi previsti dal Masterplan, nell’ottica di una soluzione definitiva. Riprendendo e condividendo le considerazio ni conclusive del difensore civico al
Sindaco, ad ALSI e a Brianza Acque: “…il problema non riguarda soltanto i residenti della zona, ma si riverbera su tutta la cittadinanza, che osserva e giudica i propri amministratori sulla base della rapidità ed efficienza delle soluzioni che sanno dare alle loro più che legittime aspettative”.
Ufficio stampa Città Persone
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Monza, 16 marzo 2012. Giunge al termine la 29° edizione de “Le Immagini dellaFantasia” rassegna internazionale d’illustrazione dedicataall’infanzia tenutasi presso il Palazzo dell’Arengario. Siconcluderà infatti domenica 18 marzo la mostra ospitata con orgoglio dallacittà di Monza dedicata quest’anno all’Indiae alle sue magie.
“Il Grande Albero delle Rinascite, fiabe delle Terre d’India” questo il tema dell’edizione 2012 che anche quest’anno ha riscosso un grande successo di pubblico consentendo ai visitatori un viaggio fantastico attraverso le fiabe, le leggende ed i racconti narrati con le parole dell’arte nelle opere realizzate da 50 illustratori e 50 allievi della Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sàrmede.
Il Direttore della Biblioteca di Monza Giustino Pasciutti ha commentato con soddisfazione l’edizione di quest’anno: “E’stata riscontrata un’ottima affluenza nel periodo di apertura dellamostra: nei weekend, famiglie e cittadini si sono recati numerosi pressol’Arengario. Non è certo da meno la frequenza riscontrata durante lasettimana da parte delle scolaresche. Io stesso ho partecipato ad alcunilaboratori durante i quali ho potuto constatare vivo interesse ed entusiasmo daparte dei ragazzi nel vivere quest’esperienza. A testimoniare questol’esito positivo vi è anche il libro-firma, ricco di commenti eapprezzamenti da parte di tutti gli utenti che hanno visitatol’esposizione monzese”.
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Ict e High Tech, sviluppo necessario. Prevenire le crisi, rilanciare la politica industriale. La Fim sollecita un ruolo più incisivo della Regione e del ministero dello Sviluppo economico
Il settore dell'Ict e dell'High tech in generale è decisivo per lo sviluppo qualificato e sostenibile dell'industria lombarda. Il settore è attraversato da diverse situazioni di crisi, ed è inoltre caratterizzato da scelte di riposizionamento competitivo e di de-rilocalizzazione degli investimenti da parte delle multinazionali, che stanno condizionando pesantemente il tessuto industriale e produttivo della Lombardia. Sono aperte diverse vertenze occupazionali con numerose iniziative di mobilitazione, proposta e sensibilizzazione da parte dei lavoratori e delle Organizzazioni sindacali, per fronteggiare scelte di disinvestimento o chiusura decise dalle imprese.
Accanto alle situazioni di crisi e ai processi di ristrutturazione, convivono nel settore importanti eccellenze industriali impegnate nel consolidamento e nell'innovazione, che vedono un ruolo attivo delle Rsu e del Sindacato per la riconferma degli impegni di investimento e la individuazione dei percorsi di crescita. Il settore quindi si colloca tra crisi, ristrutturazione e sviluppo. La Regione e il Consiglio regionale hanno discusso negli ultimi mesi di queste tematiche, sono stati assunti impegni importanti in materia di coordinamento, di sostegno, di programmazione, che occorre però tradurre in scelte concrete e urgenti. Il ruolo della Regione Lombardia è necessario non solo per offrire risposte e sostegno alle diverse domande, ma anche per delineare una prospettiva ampia e un ambiente favorevole alle scelte di investimento, di innovazione produttiva, di rafforzamento della ricerca. L'obbiettivo di fondo è quello di progettare il futuro industriale della nostra Regione, facendo leva sul settore dell'alta tecnologia, dell'attivazione delle competenze, delle professionalità e delle specializzazioni, mettendo a sistema infrastrutture, energie e idee, con il coinvolgimento attivo di tutte le forze istituzionali, industriali e sociali.
La situazione industriale e occupazionale del settore.
Nel settore operano diverse imprese, soprattutto multinazionali, che vedono la presenza su tutto il territorio nazionale e che sono insediate nella nostra Regione in particolare nelle aree di Milano e Brianza, Bergamo, Lecco, con una occupazione complessiva in Lombardia di 11.444 lavoratori, per un totale dei gruppi a livello nazionale di 22.858.
L'occupazione a rischio in Lombardia, sulla base delle vertenze importanti aperte in questa fase, è pari a 1.981 posti di lavoro, Altri 1.230 posti di lavoro sono in discussione a livello nazionale. Le principali vertenze occupazionali attualmente aperte interessano imprese rilevanti quali Italtel, Alcatel, Agile, Jabil, Sem, Bames, Linkra. In alcune di queste aziende sono già in corso processi di sospensione (Cigs, Cds, Mobilità) con incognite rilevanti per il futuro, in altre vi sono dichiarazioni di esubero da parte delle imprese e di rilocalizzazione di attività in altri Paesi (è il caso di Alcatel).
In altre ancora si prefigurano riassetti e ristrutturazioni a livello internazionale, con probabili ricadute sul nostro territorio (è il caso di Nokia Siemens).
Il ruolo della Regione, delle Istituzioni locali e del ministero dello Sviluppo economico Diviene sempre più necessario un ruolo maggiormente incisivo e determinato della Regione e delle Istituzioni locali per guidare i cambiamenti, prevenire le crisi, adeguare le infrastrutture, favorire l'innovazione, creare un sistema di rete a supporto della ricerca, progettare lo sviluppo industriale del settore.
La Regione deve dare seguito e concretezza alle “Politiche per la competitività” deliberate il 25 febbraio 2011, assicurando la più ampia informazione sulle risorse utilizzabili, e la verifica dell'efficacia delle misure di finanziamento e sostegno previste. Occorre fare emergere le potenzialità e le opportunità del settore dell'alta tecnologia, per favorire gli
investimenti e gli insediamenti industriali, per accrescere l'occupazione di qualità e valorizzare il capitale umano e professionale dei lavoratori. In tal senso è decisivo il ruolo di indirizzo del ministero dello Sviluppo economico e le scelte di politica industriale da realizzare a livello nazionale.
Le proposte della Fim-Cisl:
1- Rilanciare i poli tecnologici, i distretti e gli insediamenti produttivi Per rilanciare il volano della capacita' innovativa dell'industria lombarda e' necessario scommettere
fortemente sul settore dell'Information and Comunication Tecnology, dell'High tech e dell'High tech Green, segmenti tra loro intrecciati e sempre più complementari.
Occorre progettare lo sviluppo a partire dal rilancio dei poli tecnologici di Vimercate e Agrate in Brianza, e di Cassina e Castelletto a Milano. Un progetto pubblico da proporre al territorio, cui contribuiscano imprese e centri tecnologici, che sappia far convergere idee e proposte, a partire dalla messa in rete di competenze tecniche e tecnologiche.
E' necessario sostenere e promuovere iniziative consortili su progetti e segmenti di attività per creare sinergie, fino a costruire vere e proprie reti tecnologiche tra le aziende, i centri di ricerca e sviluppo, i centri di progettazione e prototipazione, i rapporti con le università, per favorire la ricerca, la sperimentazione, lo sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi.
Occorre sostenere i progetti dei distretti e dei poli tecnologici, per attrarre investimenti, favorire gli insediamenti produttivi e reindustrializzare le aree territoriali.
2- Incrementare e dare certezza agli investimenti pubblici sulle infrastrutture tecnologiche. Le Istituzioni pubbliche e la Regione in particolare sono chiamate a svolgere un ruolo di guida e indirizzo, mettendo a disposizione scelte importanti di adeguamento e sviluppo delle infrastrutture delle reti di comunicazione, a partire dal rilancio del progetto e dalla realizzazione in tempi rapidi della banda larga e ultra larga, sia fissa che mobile, per offrire l'indispensabile infrastruttura tecnologica di rete per le imprese e i cittadini. E' possibile disporre delle risorse a disposizione per l'azzeramento del “digital divide”, facendo diventare l'area di Milano, Brianza, Lecco e Bergamo un'area di eccellenza per lo sviluppo del settore.
3- Sostenere i progetti di investimento delle imprese. La qualità dell'innovazione e delle scelte industriali insieme alla costante valorizzazione delle competenze professionali rappresentano un patrimonio decisivo per la solidità e lo sviluppo del settore. Occorre far leva innanzitutto sulle aree di eccellenza, sui “campioni” nazionali del settore, assicurando
sostegno ai progetti di investimento tecnologico, e rafforzando le scelte di impegno e sviluppo in corso di realizzazione (è il caso delle realtà di Micron e St Microelettronica di Agrate, del distretto High Tech Green di Vimercate e di Compel di Cornate, e di Siemens di Milano).
4- Aprire il confronto con le imprese per evitare la delocalizzazione. Un'ulteriore area di azione è quella di impedire la dispersione e la distruzione del patrimonio delle
professionalità e dei sistemi e centri di ricerca. E' necessario frenare la delocalizzazione degli investimenti e delle attività, impegnando le imprese in un
confronto stringente con la Regione e il territorio sugli impegni di insediamento e rafforzamento industriale, di investimenti innovativi, e sulle garanzie occupazionali e di responsabilità sociale. In questo ambito occorre la piena corresponsabilizzazione delle imprese nei progetti di reindustrializzazione. e nelle garanzie di stabilità occupazionale per i lavoratori, anche attraverso la diffusione dei Contratti di solidarietà.
5- Rafforzare le politiche attive per l'occupazione. La corresponsabilizzazione delle imprese è necessaria nella ricerca di imprenditori che possano subentrare nelle attività cessate o interessate da procedure concorsuali, e nel rendere efficace ed effettivo il sostegno alla ricollocazione occupazionale nelle situazioni di crisi, così come delineato nell'accordo con Cgil-Cisl-Uil sulle politiche attive del lavoro del 22 dicembre 2011, e ripreso nel recente progetto di legge regionale.
6- Creare una sede di confronto permanente sull'High Tech a livello regionale e nazionale Le linee di intervento e le azioni devono essere articolate su piani diversi, sulla base delle problematiche da affrontare, che siano di sostegno alla ricollocazione, di reindustrializzazione e rilancio dei poli tecnologici, di conferma degli investimenti pubblici, di confronto diretto con le imprese sulle scelte di localizzazione. L'insieme delle azioni deve trovare una sede permanente di confronto e raccordo che coinvolga le Istituzioni, le Organizzazioni sindacali, le Associazioni di impresa, le Università e le altre Istituzioni territoriali. L'attivazione positiva del confronto a livello regionale è importante anche in termini di raccordo e di
stimolo per le necessarie scelte del ministero dello Sviluppo economico in materia di politica industriale. E' necessario infatti aprire anche a livello nazionale un confronto sulle problematiche e le prospettive del settore.
I soggetti da coinvolgere nel confronto regionale
• Regione, Assessorati al Lavoro e all'Industria, enti regionali competenti
• IV Commissione attività produttive del Consiglio regionale
• Amministrazioni Provinciali e Comunali
• Organizzazioni Sindacali Confederali e categorie dei Metalmeccanici e delle Telecomunicazioni
• Organizzazioni delle imprese e loro Associazioni di settore
• Università e centri di ricerca
• Sistema bancario
Il tavolo permanente dell'High tech può costituire il luogo istituzionale e lo strumento attraverso cui Regione e Parti sociali monitorano la situazione del settore, confrontano proposte e offrono indirizzi di programmazione e intervento al territorio. Gli obbiettivi su cui impegnare il confronto
• monitoraggio della situazione del settore e delle imprese, mediante raccolta dati e aggiornamento schede
• individuazione delle criticità e delle aree di intervento
• confronto con le imprese interessate
• predisposizione di pareri e indirizzi comuni
• attivazione interventi da parte regionale e delle amministrazioni locali
• verifica dell'efficacia delle azioni e loro adeguamento
La Lombardia possiede tutte le potenzialità e le capacità per svolgere un forte ruolo di propulsione. Le Organizzazioni sindacali intendono operare in questa direzione, nello svolgere appieno il proprio ruolo di rappresentanza dei lavoratori, nel qualificare le relazioni sindacali e rafforzare le sedi di confronto, e nell'individuazione di proposte per il rilancio del settore dell'alta tecnologia e dell'industria nella nostra Regione.
Sesto S. Giovanni, 16 marzo 2012 Fim-Cisl Lombardia
Fim-Cisl Brianza
Fim-Cisl Milano
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Comunicato Stampa di Sel Monza rispetto al concerto studentesco organizzato da Sel che si terrà Domenica 25 Marzo dalle ore 21.00 al Circolo Libertà di Viale Libertà 33, a Monza.
Link all'evento facebook: http://www.facebook.com/events/119331874858079/
L’iniziativa parte dalla necessità di riconquistare il diritto alla felicità costruendo spazi di aggregazione dove poter mettere in atto nuove forme di azione politica.
Come Sel Monza e candidati al Consiglio Comunale intendiamo porre al centro del dibattito la creazione di spazi di confronto politico e sociale con l’intera cittadinanza.
E’ fondamentale che i giovani accedano alla Cultura e alla Politica, tramite forme e modalità innovative, che devono caratterizzare il nuovo corso della politica cittadina.
Sel Monza intende con questa e altre iniziative messe in campo per queste elezioni comunali di riscoprire quelle pratiche del fare politica che comportano il coinvolgimento proprio dei giovani.
Questa amministrazione alla voglia di vivere gioiosamente dei giovani ha solo saputo rispondere tramite divieti: noi crediamo che Monza possa divenire realmente viva, pulsante, solo se la partecipazione di una categoria sociale o anagrafica non si compia ai danni di altre o non venga asfissiata a nome di altre categorie. La partecipazione è positiva solo se frutto di una sintesi fra le modalità con cui ciascuno vive Monza.
Se non posso ballare non è la mia rivoluzione! per cominciare da ora a mettere in atto iniziative piccole ma diffuse sul territorio per quei giovani che hanno interesse e voglia
di agire sul contesto locale per svilupparlo, fecondarlo e quindi cambiarlo attraverso le loro idee nuove ed alternative. SEL lavora per ricreare un ricco tessuto di rapporti sociali per riscoprire quelle pratiche del far politica che puntano sul coinvolgimento gioioso, sulla freschezza, sull’entusiasmo, sulla creatività.
Creare partecipazione è il primo passo della nostra rivoluzione Monzese.
Maria Gabriella Mansi
Alessandro Gerosa
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Comunicato stampa
AUMENTA L’ADDIZIONALE REGIONALE ALL’IRPEF. PER RISANARE I CONTI PUBBLICI SI TASSINO ANCHE I GRANDI PATRIMONI.
La busta paga di gennaio 2012 ha visto crescere, per tutte le lavoratrici e i lavoratori, la trattenuta per l’addizionale regionale all’IRPEF: infatti l’articolo 28 della legge 214/2011 (cosiddetta “ Salva Italia”) ha aumentato l’aliquota minima nella misura dello 0, 33% del reddito imponibile, sia per l’anno in corso che per il precedente anno 2011.
Si sommano, quindi, la trattenuta aumentata per quest’anno e il recupero della differenza dovuta per l’anno precedente.
La tassazione annua, stimando una retribuzione teorica (senza considerare cioè gli oneri deducibili che si applicano ad ogni singola persona) crescerà in questo modo:
per un reddito da 15.000 € lordi: da 169 a 185 annui
per un reddito da 20.000 € lordi: da 232 a 264 annui
per un reddito da 25.000 € lordi: da 260 a 346 annui
per un reddito da 30.000 € lordi: da 317 a 427 annui
Maggiori trattenute che si uniscono alla prossima introduzione dell’IMU, all’aumento già avvenuto dell’IVA e dei drastici interventi sul sistema pensionistico.
Sull’aumento dell’addizionale regionale all’IRPEF, così come per tutti gli altri provvedimenti, non vi è stato confronto né accordo con il sindacato.
Si tratta di provvedimenti che NON CONDIVIDIAMO perché colpiscono solamente chi ha sempre pagato: i conti pubblici devono essere messi in sicurezza, ma per farlo si deve ricorrere, prima di tutto, ad un’ IMPOSTA SUI GRANDI PATRIMONI.
La CGIL continuerà a battersi per ottenere la PATRIMONIALE e far pagare chi più possiede e meno ha pagato, per ridurre il peso di queste nuove tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati, per riprendere in mano ed alleggerire le regole sul pensionamento
Lo faremo con determinazione, senza fermarci, per il tempo che sara’ necessario!!!
Monza, 16 marzo 2012
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PASSIONE E RESURREZIONE
Arte e musica per la Pasqua 2012
DAL 18 MARZO AL 14 APRILE
Auditorium Parrocchia Sacro Cuore
PASSIONE DI CRISTO
Mostra dell’artista Marco Carnà. Orario apertura: tutti i giorni, 15.30-19.00.
A cura del Decanato di Monza
25 MARZO
Chiesa Sacro Cuore - ore 21.00
QUADRI DELLA PASSIONE
Lettura con accompagnamento musicale dal “Libro della Passione” di José Miguel Ibanez Langlois nella traduzione ritmica di Cesare Cavalleri. Musiche originali di Gianmario Liuni.
A cura del Decanato di Monza
27 MARZO
Chiesa San Pietro Martire - ore 21.00
CONCERTO PER LA PASQUA
Brani dal “Messiah” di Haendel. Esecuzione del Coro Città di Desio. Fino al 8 aprile, esposizione del bassorilievo in bronzo “Deposizione” dell’artista Pericle Fazzini.
A cura dell’Associazione Amici dei Musei di Monza e della Brianza Onlus
31 MARZO
Duomo – ore 21.00
ANGELIS SUIS DEUS MANDAVIT
Concerto della Cappella Musicale del Duomo di Monza. Con la partecipazione del mezzosoprano Marta Fumagalli e del Coro San Biagio. Organista Matteo Riboldi. Musiche di Josef Gabriel Rheinberger.
A cura della Cappella Musicale del Duomo di Monza
Ingresso libero
Info: 039.230.21.92 - attivitaculturali@comune.monza.it
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20° EDIZIONE GIORNATA FAI DI PRIMAVERA
Sabato 24 e Domenica 2 5 marzo 2012
Delegazione di Monza
Sabato 24 e Domenica 25 marzo 2012, la 20° Giornata Fai di Primavera aprirà al pubblico 670 beni in tutte le Regioni italiane. È il momento dell’ anno in cui il FAI - Fondo
Ambiente Italiano incontra gli italiani, offrendo scen ari meravigliosi e sorprendenti abitualmente non accessibili al pubblico.
La Delegazione FAI di Monza quest’ anno aprirà al pubblico due beni situati nella verde Brianza, nei pressi del capoluogo monzese : Villa Mellerio (detta il Gernetto) a Gerno di Lesmo e Villa Taverna a Canonica di Triuggio. La Delegazione di Monza si avvarrà della collaborazione di oltre 60 studenti del Liceo Enriques di Lissone, il Collegio Villoresi San Giuseppe Monza e l’ Istituto Paritario Leone Dehon di Monza : gli stessi allievi delle scuole guideranno i visitatori attraverso percorsi che esaltano le caratteristiche storiche e artistiche degli edifici e aiuteranno i Delegati nell ’ accoglienza degli ospiti.
Villa Mellerio “ il Gernetto ”
La Villa sorge a Gerno di Lesmo, località da cui ha preso il suo celebre soprannome “Gernetto ”. Essa rappresenta un perfetto connubio tra razionalismo settecentesco e spirito romantico. L ’ edificio occupa una posizione elevata sulla valle del Lambro, là dove nell’ antichità sorgeva un insediamento difensivo di epoca romana. La villa fu inizialmente proprietà dei conti Rozzoni e, una volta estintasi la famiglia all ’ inizio del Seicento, passò ai marchesi Molinari per poi giungere nella seconda metà del XVIII secolo ai conti Mellerio.
Fu il conte Giacomo Mellerio a trasformare il Gernetto in un vero e proprio gioiello in cui architettura e natura si fondono fino a raggiungere un perfetto equilibrio e bellezza.
Dopo la morte di Giacomo Mellerio la proprietà della villa passò ai nipoti Cavazzi della Somaglia. Gli eredi di questi decisero nel Novecento di mettere in vendita il Gernett o, che fu prima acquistato dal Gruppo Unicredit e quindi dal Gruppo Fininvest, al quale si deve il completo intervento di ristrutturazione che ne ha restituito il f ascino e lo splendore originario.
Orari di apertura:
Villa Mellerio “ il Gernetto ” :
Via Volta 28, Gerno di Lesmo
Sabato 24 dalle 1 3.00 alle 17.00
Domenica 25 dalle 10.00 alle 17.00
Visita su prenotazione: Prenotazioni al numero: 335/7773144 (da lunedì a venerdì ore 9.00 – 21.00) entro mercoledì 21 marzo. Al telefono è necessario fornire nome, cognome, luogo e data di nascita di tutte le persone. E ’ necessario presentarsi con il documento di identità e presentarsi in anticipo di 45 m. per garantire le pr ocedure di verifica all’ ingresso. Visite guidate max 2 2 persone a gruppo.
Riservata agli aderenti FAI. Possibilità, in loco, di formalizzare solo la propria adesione al FAI.
Villa Taverna:
La Villa è un’ antica Canonica del XII sec. divenuta poi, dal 1525 fino ad oggi, dimora di villeggiatura dei Conti Taverna. Con la fine del XV secolo i Taverna acquisiscono un ruolo di
primaria importanza per Milano, testimoniato anche dalla fondazione delle “Scuole Taverna ”, una delle prime scuole pubbliche gratuite milanesi. Momento di svolta per il casato, pur in uno dei più drammatici momenti della guerra franco - spagnola, si ha con Francesco Taverna (1480 - 1560): gran cancelliere del ducato di Milano e soprattutto gran negoziatore dei più importanti trattati di pace. Fu proprio lui nel 1525 ad acquistare la Villa che da allora fino ad oggi è stata posseduta e abitata dalla famiglia Taverna. Agli inizi del XVII secolo la villa divenne tristemente famosa per aver ospitato Giampaolo Osio, omicida, che molti attraverso i racconti del Manzoni conoscono come Egidio, l ’ amante della Monaca di Monza. Osio, braccato dalle autorità, trovò rifugio presso la villa, ma venne in seguito arrestato e fatto sopprimere negli scantinati della villa stessa.
Orari di apertura:
Via Conte Paolo Taverna n. 2
Canonica di Triuggio
Domenica 25 dalle 10.00 alle 17.00
Visita a contributo libero
Con il patrocinio di:
Comune di Lesmo
Si ringrazia:
Famiglia Negrotto
Prof.ssa Anna Zolesi
Istituto Paritario “Leone Dehon ”
Collegio “Villoresi San Giuseppe ”
Istituto “F. Enriques ”
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COMUNICATO STAMPA
Lavoro somministrato sotto attacco:
NIdiL CGIL Monza e Brianza chiede un incontro alle agenzie
Il lavoro in somministrazione (ex interinale) può essere definito una forma “buona” (forse l’unica) di occupazione flessibile: un lavoratore assunto, anche a tempo determinato, da un’agenzia per il lavoro ha gli stessi diritti del lavoratore alle dirette dipendenze dell’azienda nella quale è mandato a svolgere la propria mansione.
Questa tipologia contrattuale, però, rischia di cambiare pelle, di essere stravolta, in peggio, a causa degli interventi compiuti nelle scorse settimane da Governo e Assolavoro, l’associazione che, a livello nazionale, rappresenta le agenzie per il lavoro. “Mentre il ministro Fornero assicura di volere ridurre i contratti atipici –spiega Simone Cereda, responsabile NIdiL CGIL Monza e Brianza-, il Consiglio dei Ministri approva un decreto legislativo, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con il quale, con la scusa di recepire una direttiva europea (la 104 del 2008) vengono eliminate le causali e i limiti quantitativi di utilizzo della somministrazione a tempo determinato, se i lavoratori in questione sono percettori di ammortizzatori sociali, anche in deroga, da almeno 6 mesi, oppure se risultano ‘svantaggiati’ ai sensi del regolamento CE del 6 agosto 2008 (chi lavora regolarmente da almeno 6 mesi; chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale; chi ha superato i 50 anni di età; adulti soli con familiare a carico; lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno il 25% della disparità media italiana; membri di una minoranza nazionale; lavoratori senza lavoro da almeno 24 mesi): una platea vastissima, che potrebbe allargarsi ulteriormente con la firma di contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali ad hoc. In poche parole, un’azienda potrà ricorrere al lavoro somministrato a suo piacimento, come e quando vorrà, senza nessuna prospettiva di stabilizzazione per i lavoratori coinvolti”.
Il pessimo decreto del Governo si aggiunge al vergognoso accordo stipulato lo scorso novembre tra Assolavoro e Italia Lavoro (Agenzia del Ministero del Lavoro) per l’applicazione dell’art.13 del Dlgs 276/2003 (la cosiddetta Legge Biagi), che consente di sottopagare i lavoratori somministrati “svantaggiati”, inquadrandoli fino a due livelli contrattuali inferiori. “Tale articolo –continua Cereda- in tutti questi anni è rimasto lettera morta: nessuna delle principali agenzie l’ha mai applicato. Nei giorni scorsi, invece, quasi tutte hanno ratificato, a livello nazionale, l’accordo firmato a novembre da Assolavoro. In questo modo si porta il lavoro somministrato al livello di altre forme di precarietà, come i contratti a progetto. Finora un lavoratore che firmava un contratto con un’agenzia poteva stare tranquillo, salvo rare eccezioni. Ora, con l’applicazione dell’articolo 13, non sarà più così. Una soluzione, però, c’è: chiediamo un incontro alle agenzie presenti sul territorio, per stipulare, a livello locale, protocolli di intesa che le impegnino a non applicare l’accordo promosso a livello nazionale da Assolavoro. Siamo certi che, se davvero credono nell’importanza e nella serietà del lavoro in somministrazione, accoglieranno il nostro invito”.
Monza, 15 marzo 2012