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Il Coordinamento regionale Acqua pubblica chiede una nuova norma regionale sui servizi idrici
Una nuova legge per l’acqua pubblica in Lombardia!
Già 500 adesioni all’Appello per cambiare l’attuale legge regionale sull’acqua
Milano, 20 marzo 2012 – “In Lombardia serve al più presto una nuova legge regionale per l’acqua pubblica!”. In vista della Giornata Mondiale per l’Acqua (che si celebra il 22 marzo), alzano la voce i Comitati per l’acqua pubblica della Lombardia, che da sempre contestano i contenuti dell’attuale legge lombarda (la n. 26 del 2003), che di fatto prevede ancora la privatizzazione dell’acqua, ignorando la vittoria dei Referendum nazionali del giugno 2011, che hanno abrogato la norma nazionale (il Decreto Ronchi) che obbligava a mettere a gara la gestione degli acquedotti.
I Comitati chiedono appunto di modificare le “storture” contenute nella vigente norma regionale, ovvero cancellare il riferimento al Decreto Ronchi (che obbliga a privatizzare l'acqua), e adeguarsi alle sentenze della Corte Costituzionale che in due occasioni ha sancito l’incostituzionalità della medesima norma regionale fortemente voluta da Formigoni.
A tal proposito, il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica, ha lanciato un Appello per l'acqua pubblica in Lombardia (www.contrattoacqua.it/public/up//News%202011/Acqua_Lombardia_Appello%202011.pdf), per chiedere le modifiche alla legge regionale. L’Appello ha già ricevuto più di 500 adesioni, tra cui molti sindaci, assessori, consiglieri comunali e provinciali, oltre che associazioni e comitati (le nuove adesioni vanno inviate a: info@contrattoacqua.it">info@contrattoacqua.it).
Come si legge nell’Appello, i Comitati per l’acqua pubblica chiedono di:
- salvaguardare la titolarità dei Comuni nel governo dei servizi idrici, prevedendo forme di partecipazione della cittadinanza alle scelte sulla gestione dell’acqua;
- garantire la gestione totalmente pubblica dell’acqua, attraverso l’affidamento ad aziende di diritto pubblico di proprietà dei Comuni;
- avviare un confronto politico per la riorganizzazione complessiva del servizio idrico, che va ridefinito quale “servizio di interesse pubblico generale, privo di rilevanza economica”, attraverso la valorizzazione dei bacini idrografici esistenti in Lombardia, che devono essere amministrati dai Comuni e affidati in gestione ad aziende di diritto pubblico, garantendo il diritto all’acqua secondo principi di solidarietà.
L’attuale legge regionale rischia di diventare un pretesto per quelle province che, ignorando l’esito dei Referendum di giugno 2011, vogliono privatizzare la gestione dell’acqua. In particolare sono le province di Cremona, Mantova e Monza che, con modalità diverse, vorrebbero far entrare i privati nella gestione dei servizi idrici.
Per tutte queste ragioni i Comitati sollecitano il Consiglio Regionale ad approvare una nuova legge che garantisca la gestione totalmente pubblica degli acquedotti!
Coordinamento Comitati Acqua Pubblica Lombardia
Allegato: Appello per l’acqua pubblica in Lombardia (www.contrattoacqua.it/public/up//News%202011/Acqua_Lombardia_Appello%202011.pdf ).
Per informazioni:
Roberto Fumagalli, coordinatore regionale Comitati Acqua Lombardia
email: roberto@circoloambiente.org">roberto@circoloambiente.org
skype: robertofuma
cell. 338 8294970
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MARCO MOGGIO & CARLA VOLPATI
Like A Rolling Stone
a cura di Stefano Bianchi
In mostra dal 24 Marzo al 28 Luglio 2012
IL GABBIANO estetica
Piazza Risorgimento, 4 - VI strada
20841 Carate Brianza (MB) - tel. 0362990388
www.ilgabbianoestetica.it
Orario: da martedì a sabato, dalle 9.00 alle 19.30, orario continuato
Ingresso libero
Inaugurazione: sabato 24 Marzo 2012 dalle ore 15 .00 alle ore 18.00
Incredibile ma vero: L’Arte in una “spa”. Con la mostra Like A Rolling Stone allestita da Ponti x l’Arte, si inaugura la nuova location e si festeggiano i 25 anni di attività de IL GABBIANO estetica. L’elemento pietra e i suoi effetti terapeutici sul corpo umano, sono noti fin dall’antichità. Il lavoro con le pietre, porta l'elemento Terra alle terapie a cui viene affiancato. Le pietre rappresentano le ossa di Gaia, la grande madre terrestre, e veicolano la sua energia che è portatrice di stabilità e solidità.
Il progetto de IL GABBIANO estetica, realizzato dallo studio Neri Architetti Milano (www. neriarchitettimilano.it), ha preso forma da una luminosa area centrale che indirizza la clientela nelle cabine tramite un sistema di pannelli scorrevoli in metacrilato. L’ingresso del centro estetico, viene svelato da un gioco di simmetrie e divertenti dettagli.
Il rotolante titolo della famosa canzone di Bob Dylan, è l’ideale chiave di lettura delle opere di Carla Volpati e Marco Moggio. Tecniche miste per la prima, fotografie per il secondo, identificano nei sassi – intesi come “still life”: della memoria e del tempo – il loro denominatore comune.
Sono frammenti di vita millenaria raccolti viaggiando in terre vicine e lontane, i sassi che Carla Volpati ha minuziosamente catalogato e quindi racchiuso nella leggerezza trasparente del plexiglass. Arrotondati, smussati e appuntiti, si fronteggiano, cercano e inseguono su vibranti sfondi cromatici che somigliano a cieli stellati, acque marine, albe soffuse. Impreziosite dai ricordi e dai sentimenti, queste schegge della natura che l’acqua ha levigato vengono il più delle volte affiancate dall’artista a lembi di stoffa, bottoni, conchiglie, foglie e piccole trame di tessuto che equivalgono a tracce di vita vissuta, memorie d’infanzia. Ecco allora che quei piccoli sassi collocati uno accanto all’altro, filtrati dai nostri occhi che li osservano, si trasformano magicamente in poesie visive, stati d’animo e romanticismi, delineando l’arte sublime dell’assemblaggio.
In un suggestivo accavallarsi di luci e ombre, di bianchi e neri, gli scatti fotografici di Marco Moggio catturano sassi senza peso che un alito di vento potrebbe all’improvviso disperdere nell’aria. Sassi posizionati teatralmente in scena con lo scopo di far scoccare la scintilla del paradosso, di visualizzare l’incognita della non-realtà. Legati fra loro da una sottile linea bianca che rappresenta per l’artista il motivo, la scelta, 4 sassi volanti proiettano a terra le loro ombre virtuali e viaggiano trasportati dallo spazio anziché dalle onde del mare. Una piccola roccia islandese, d’origine vulcanica, spaccata in 2 parti, viene in sequenza ricomposta e di nuovo scomposta senza però negare la natura del ritrovamento. Staticità e calma assoluta, infine, scandiscono il 3: numero perfetto, ma al servizio di una composizione geometrica tutt’altro che perfetta. Però vincente, dal punto di vista puramente estetico.
Stefano Bianchi
Ponti x l’Arte (http://pontixarte.myblog.it) è un progetto curato da Eleonora Tarantino (giornalista pubblicista/art consultant) e Stefano Bianchi (giornalista professionista/critico d’arte). Lo scopo è organizzare mostre (personali e collettive) riservate a tutti coloro che desiderano conoscere e collezionare Arte Contemporanea, portando le opere anche in locations inconsuete, fuori dagli abituali circuiti di gallerie e musei.
La realizzazione delle stampe fotografiche di Marco Moggio sono a cura di CARTALUCE (www.cartaluce.it): STAMPE INKJET su CARTA COTONE 100% MOAB ENTRADA.
Per informazioni:
Press&Media/Art Consultant Eleonora Tarantino
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Comunicato stampa LAV
VIVISEZIONE, UN MALE DA CURARE:
NEI WEEK-END DEL 17-18 E 24-25 MARZO
GIORNATE NAZIONALI DELLA LAV (www.lav.it) PER
CHIEDERE A GOVERNO E PARLAMENTO
UN RECEPIMENTO RIGOROSO DELLA DIRETTIVA UE
E IL DIVIETO DEFINITIVO DEI TEST COSMETICI SU ANIMALI
A VIMERCATE SABATO 24 TAVOLI LAV IN
PIAZZA ROMA, A MONZA DOMENICA 25 IN
PIAZZA CARROBIOLO, DALLE 9,30 ALLE 18,30.
“Lo sviluppo dell’Italia e la sua capacità di imporsi nello scenario scientifico ed economico internazionale passa anche attraverso l’implementazione dei metodi di ricerca che non fanno uso di animali: una scelta di responsabilità scientifica, etica e politica”. Lo afferma la LAV che nei week-end del 17–18 e del 24-25 marzo sarà presente in centinaia di piazze
italiane per chiedere a Governo e Parlamento, attraverso due distinte raccolte-firme, emendamenti sostanziali e rigorosi al recepimento della Direttiva 2010/63UE sulla vivisezione e di opporsi alle pressioni in atto per posticipare lo stop definitivo europeo ai test cosmetici su animali. A Vimercate sabato 24 tavoli LAV in Piazza Roma, a Monza
domenica 25 in piazza Carrobiolo.
Tra le sperimentazioni più invasive recentemente autorizzate in Italia, che per questo scopo ogni anno manda a morte circa 800 mila animali e l’UE ben 12 milioni, ricordiamo: investigazioni nel cervello di scimmie per studiare il movimento degli arti, valutazioni elettrofisiologiche per indagini psichiatriche e rigenerazioni dei nervi senza anestesia,
studi su sostanze d’abuso e xenotrapianti tra maiali e scimmie utilizzati come bacini di organi. Sperimentazioni che non hanno prodotto alcun avanzamento per la ricerca, ma rappresentano solo costi per la nazione e morte per le centinaia di migliaia di animali uccisi ogni anno.
Entro il 10 novembre, Governo e Parlamento nazionali sono chiamati ad apportare modifiche sostanziali alla normativa che consente la sperimentazione in vivo, oggi regolata dal dettato comunitario: se gli emendamenti proposti dalla LAV in fase di recepimento, con particolare riferimento agli esperimenti in deroga (test su cani, gatti, primati, senza anestesia), al divieto d’allevamento di animali “da laboratorio” e all’implementazione dei metodi alternativi, fossero accettati, le maglie della vivisezione nel nostro Paese sarebbero senz'altro molto, molto più strette.
Dall'altro lato c’è la difesa del bando definitivo e totale ai test cosmetici su animali: previsto a partire dal 2013, rischia di essere posticipato di almeno altri dieci anni, consentendo ancora la commercializzazione in Europa di prodotti cosmetici come shampoo, deodoranti o rossetti che possono essere stati testati su topi, conigli o cavie. Esistono centinaia di metodi alternativi di grande efficacia (modelli informatici, analisi chimiche, indagini statistiche come l’epidemiologia e la metanalisi, organi bioartificiali, microchip al DNA, microcircuiti con cellule umane), peraltro validati a differenza dei modelli animali che non hanno mai subito alcun processo di validazione, eppure in Italia il principio, stabilito per legge (116/92) di preferire i metodi alternativi viene spesso ignorato, lasciando che si perpetui un modello di ricerca, quello su animali, crudele, obsoleto e pericolosamente fuorviante. Basti pensare che il numero dei lobbisti farmaceutici supera quello dei ricercatori e la quota economica investita per operazioni di marketing e comunicazione è maggiore di quella versata per la ricerca, per capire che farci ammalare può essere più remunerativo che farci guarire. Se diventassimo un popolo sano, culturalmente conscio di una corretta alimentazione e stile di vita,
dell’importanza della prevenzione, chi veicola gli interessi sulla sperimentazione animale perderebbe il loro maggior cliente.
E’ noto che il 90% dei farmaci non supera le prove cliniche (test su volontari), mostrando effetti avversi che sulle prove precliniche (su animali) non erano stati rilevati: una ulteriore conferma della non affidabilità scientifica del modello animale a fini di ricerca. "Sono circa 197mila gli europei che muoiono ogni anno a causa di reazioni indesiderate dei farmaci, ossia la quinta causa di morte negli ospedali”, riferiscono le stime pubblicate dall'Ufficio dei consumatori nell'Ue (Beuc). Per l’Italia il quadro non è più rassicurante, infatti, nel 2009 il numero totale di reazioni avverse agli antibiotici è stato pari a 1643, contro le 1303 del 2008.
"Le altre specie non possono essere da modello per l’uomo, a causa delle differenze genetiche, fisiologiche, anatomiche, risposta immunitaria e comportamentale, un’ovvietà che chiunque guardi un bambino e un ratto ha ben presente, ma che fatica ad essere visibile per i molti ricercatori che credono nell’utilità della sperimentazione su animali", afferma la
biologa Michela Kuan, responsabile nazionale LAV settore Vivisezione. Alcuni esempi, tra i più eclatanti: a differenza dell’uomo, i roditori non sono in grado di vomitare le tossine; l’uomo può accumulare agenti nocivi dal naso e dalla bocca mentre i roditori respirano solo dal naso; ratti, topi e criceti sintetiz-zano la Vitamina C all’interno del loro corpo ottenendo così naturalmente un potente agente anticancerogeno mentre l’uomo non è in grado di farlo; i ratti hanno una elevata capacità enzimatica di non accumulare massa grassa (che in
loro si accumula nel fegato) a differenza dell’uomo nel quale si accumula nelle arterie, diventando una potenziale causa di patologie; i ratti vivono solo 2-3 anni; un’altra differenza è che i ratti femmina hanno una salute migliore se possono continuamente restare gravide; inoltre è diverso l’assorbimento del ferro nelle diverse specie.
“La ricerca ci riguarda tutti e tutti dobbiamo pretendere una ricerca davvero efficace, all’avanguardia, non crudele: firmare le due petizioni della LAV ci aiuterà ad andare in questa direzione - prosegue la biologa Michela Kuan, responsabile LAV settore Vivisezione - In campo cosmetico, ogni giorno è possibile preferire ottimi prodotti aderenti allo standard “stop ai test su animali”, certificati da ICEA per LAV: per scoprire quali sono le aziende di cosmetici che non sacrificano animali si può consultare la Guida al non testato costantemente aggiornata su www.lav.it”.
Nei week-end del 17–18 e del 24-25 marzo 2012 sarà possibile sostenere questa campagna portando a casa le uova di Pasqua della LAV, realizzate in cioccolato equosolidale. Per scoprire qual è la piazza più vicina e “metterci la firma”, basta visitare il sito www.lav.it o telefonare allo 06 4461325.
17 Marzo 2012
LAV Sede di Monza
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Monza,15 marzo 2012
BRIANZACQUE PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2012
Dal 22 marzo, “Rubinetti trasparenti” e “Certificato Blu” on line sul sito istituzionale
Parametri dell’acqua del rubinetto a portata di clic. E un “certificato blu” per scoprire quanta anidride carbonica si può risparmiare bevendo l’H2O di rete. Sono le due iniziative varate da Brianzacque in occasione del 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite.
Basterà collegarsi al sito web www.brianzacque.it e una pagina copertina (splash page) creata appositamente per il WORLD WATER DAY 2012, offrirà ai cittadini sia la possibilità di conoscere le caratteristiche dell’acqua erogata nel comune di appartenenza sia, per chi beve “l’ oro blu”in brocca , di calcolare il taglio annuo di emissioni di C02.
“Quest’anno, in Italia la Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con una rinnovata attenzione dell’opinione pubblica verso un bene, indispensabile ma non inesauribile –commenta Oronzo Raho, Presidente della società che gestisce il servizio idrico integrato in Brianza e nel Nord Est Milanese- Essa è dunque un momento significativo sia per una riflessione generale sul tema dell’oro blu, sia per lanciare messaggi che stimolino comportamenti virtuosi, capaci di incidere sugli stili di vita delle persone, rendendoli sempre più ecosostenibili”.
RUBINETTI TRASPARENTI
Aderendo all’invito lanciato da Federutility, la federazione che su tutto il territorio nazionale riunisce le aziende dei servizi pubblici locali nei settori dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua, Brianzacque per il 22 marzo, pubblica sul proprio sito istituzionale i parametri dell’acqua dei 23 comuni di cui gestisce gli acquedotti.
Un servizio che, in realtà, la public company briantea, fedele al principio della trasparenza, effettua già da quattro anni ma che ora intende rilanciare in modo più incisivo, come spiega il Presidente Raho: “Lo scopo è di contribuire alla realizzazione della mappa italiana della trasparenza dell’acqua voluta da Federutility e, nel contempo, di sottolineare il valore dell’attività svolta quotidianamente da noi gestori per rendere l’H2O del rubinetto buona, sicura, controllata”.
Sarà sufficiente un clic sul banner “Parametri dell’acqua” per visualizzare le caratteristiche della risorsa idrica in due distinti format. Il primo, chiamato “bollettino” riporta i risultati, appena aggiornati, dei controlli di oltre 50 parametri suddivisi in microbiologici, chimici e indicatori, così come richiesto dalla normativa vigente. L’altro, denominato “etichetta” ( priva di valore commerciale), con una forma grafica e stampabile così da poterla apporre su brocche e caraffe, indica invece un numero di parametri chimico fisici più ristretto coincidente, in linea di massima, con quello che normalmente compare sulle bottiglie di minerale.
CERTIFICATO BLU: BEVI ACQUA DI RETE E TAGLIA CO2
Ormai, e’ risaputo: in tempi di crisi economica ed ecologica, l’utilizzo di acqua di rete a uso alimentare fa bene al portafoglio, ma ancor più all’ambiente. Costi inferiori e salvaguardia del pianeta.
Chi beve “a chilometro zero” perché preleva la risorsa idrica direttamente dal rubinetto, al posto che dalle bottiglie di plastica in contenitori P.E.T., contribuisce ad abbattere la quantità di anidride carbonica, tra i principali gas responsabili dell’effetto serra.
Con il semplice “game” proposto sul sito di Brianzacque per il WWD 2012, viene calcolata una stima di quanta CO2 si riesce a evitare di riversare nell’atmosfera in un anno, a seconda del numero di bicchieri di acqua bevuti mediamente in un giorno.
Infine, è possibile ottenere direttamente al proprio indirizzo di posta elettronica, il “Certificato blu”, un attestato che simbolicamente premia il comportamento di chi, indicato con nome e cognome, ha concorso sia pure con una minima quota a ridurre la propria impronta ecologica.
Due anni fa, Brianzacque, aveva condotto un’iniziativa analoga in nove scuole della Brianza, coinvolgendo 4 mila ragazzi che grazie al mancato uso delle bottiglie d’acqua “griffata” in mensa, erano riusciti ad abbattere 103 tonnellate di CO2 nell’arco di un solo anno scolastico.
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Vi invitiamo a trascorrere con noi, i vostri bambini, amici e nonni la festa della primavera che si terrà il 24 marzo dalle ore 15.00 (programma dettagliato in allegato)
certi di incontrarvi
distinti saluti
le maestre dell'asilo ed i genitori
Centro Studi Politeama Artiterapie onlus
via Madonnina, 54 - 20039 Varedo
telfax 0362.544477 info@cspartiterapie.it - www.cspartiterapie.it
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COMUNICATO STAMPA
Ma è così difficile vivere la solidarietà?
La testimonianza della Caritas di Atene
Convegno Caritas Zona Pastorale di Monza
Sabato 24 marzo – Seregno sala XXIV maggio
Sonotempi difficili che richiedono passione, più coraggio, azioni virtuose, ma soprattutto costanza e perseveranza nell’ascoltare e nell’accompagnare chi vive il disagio. Da qualche anno Caritas non perde occasione per lanciare l’allarme di un possibile aggravamento delle condizioni sociali e materiali. Purtroppo, come possiamo constatare, la situazione non è certo migliorata: cresce la disuguaglianza sociale e questo divario è la più grande preoccupazione di chi opera nel mondo sociale e della carità. Sappiamo, infatti, che proprio la disuguaglianza sociale e di reddito rappresenta una delle cause fondamentali della crisi finanziaria e industriale del mondo globalizzato. La nostra società difficilmente potrà mantenere e replicare il benessere materiale conquistato dai nostri padri. I nostri giorni, per molte persone, non sono incoraggianti: sempre più avvertiamo di essere entrati nella fase discendente, verso livelli e stili di vita ben lontani da quelli di qualche decennio fa. Inoltre vediamo che la solidarietà “non sfonda”, forse non siamo sufficientemente attrezzati, sia culturalmente sia spiritualmente, per affrontare adeguatamente la situazione. Oggi i volontari e gli operatori della carità rilanciano l’invito alla solidarietà, quella vera, meditata e realizzata con progetti virtuosi e non meramente assistenziale. Inoltre non sfuggono le difficoltà, le resistenze, e la poca convinzione nel preferire il “farsi prossimo” . Quello del “farsi prossimo” è un appello ancora attuale anzitutto rivolto alle comunità cristiane e a tutta la cittadinanza. Il titolo di questo convegno, “Ma è così difficile vivere la solidarietà” mostra la consapevolezza dei volontari e degli operatori caritas nell’operare in tempi difficili e nel voler perseverare nelle opere umanitarie e di solidarietà. Cosa significhi “lavorare per gli altri in tempi difficili” è il motivo per il quale è stata invitata Ennia Daniela Dall’Ora volontariadella Caritas di Atene per raccontare la sua testimonianza su quanto sta accadendo in Grecia, sul disagio dovuto alla crisi e sul preoccupante aggravarsi della situazione. La prima parte del convegno, invece, è dedicato alla riflessioni degli operatori della caritas della nostra zona.
Ilconvegno, dunque, sarà anche occasione per meditare sull’impegno caritativo in Brianza anche alla luce dei 40 anni di vita di Caritas, che come è noto è stata voluta da Paolo VI con il compito di animare, sollecitare ed educare alla carità le comunità cristiane. Il convegno si terrà sabato 24 marzo dalle 9 alle 13 circa a Seregno presso la sala XXIV maggio. Di seguito il programma completo.
9,00 Accoglienza e Saluti
Monsignor Armando Cattaneo VicarioEpiscopale
Monsignor Silvano Motta Prevosto di Seregno,
Rappresentante amministrazione comunale
La carità difficile: paure, insuccessi, speranze …
9,30 Il disagio, l’ascoltoLiliana Zanaga esperienze dai Centri di Ascolto
L’aiuto Rita Galimberti L’esperienza del Fondo Famiglia Lavoro di Desio.
Laura Borgonovo Caritas di Seregno La Scuola di Italiano per stranieri
L’accoglienza “Siamo tutti profughi?” video con immagini, voci, racconti dei profughi dalla Libia ospiti in Brianza Armanda Santamaria Caritas di Lissone
10,45 Coffee break
Impensabile:dal benessere alla povertà!
11,00 Ennia Daniela Dall’Ora volontaria della Caritas di Atene
12,00 Dibattito e conclusioni con Luciano Gualzetti vice direttore
Caritas Ambrosiana e Don Augusto Panzeri Responsabile Caritas di Monza
Moderatore Fabrizio Annaro
Monza, 5 marzo 2012
Ufficio Stampa
Caritas Decanato di Monza
Responsabile Fabrizio Annaro
comunicazione@caritasmonza.org
ufficiostampa@novomillennio.it
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COMUNICATO STAMPA
ARTE E DESIGN
le buone pratiche
MICHELANGELO
PISTOLETTO
cittadellarte design
25 MARZO - 27 MAGGIO 2012
Inaugurazione: 24 marzo - ore 18
Museo d’arte contemporanea Lissone
viale padania 6 - fronte stazione FF SS
martedì, mercoledì e venerdì 15-19 / giovedì 15-23
sabato e domenica 10-12/15-19 / lunedì chiuso
www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 2145174
Sabato 24 marzo, presso il Museo d’arte contemporanea di Lissone si inaugura la mostra MICHELANGELO PISTOLETTO cittadellarte design che, nella città del mobile, focalizza il punto di vista dell'artista torinese sul design.
Dall'idea del Maestro per cui “ogni prodotto assume responsabilità sociale” scaturisce una ricerca che crea oggetti che non perdano di vista l'essere umano, evitando di perdersi in un autoreferenzialità sterile che allontani l'atto creativo del designer tanto dall'arte da cui trae origine, quanto dall'umanità, intesa come punto di partenza e di arrivo dell'atto creativo.
La manifestazione ARTE E DESIGN – le buone pratiche, di cui la rassegna e il workshop in programma a fine mese sono parte centrale, si innesta sull’attività sviluppata negli oltre dieci anni della sua storia dal Museo d’arte contemporanea di Lissone che, mentre persegue un progetto specifico sull’arte e la pittura in particolare - avendo come illustre presupposto l’esperienza storica del Premio Lissone (1946-1967) - propone un percorso interno alle specificità del territorio nel tentativo di valorizzare la cultura dell’artigianato e del design che da sempre caratterizza il sistema produttivo brianzolo.
Al Premio Lissone di pittura, rinato nel 2002 e alle altre rilevanti attività, si affianca nel 2006 il Premio Lissone Design, che richiama ogni due anni i giovani designer di tutto il mondo e propone corsi, incontri e riflessioni focalizzati sul design.
Attraverso il progetto di ampio respiro internazionale “Arte e Design – Le buone pratiche”, sottolinea Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali della Città di Lissone, la tematica del design, strettamente correlata alle radici storiche di Lissone e dell’intera Brianza, nonché protagonista del biennale Premio Lissone Design, diviene dunque focus nonché volano per valorizzare e promuovere la ricchezza e le potenzialità del territorio in cui viviamo, non solo a livello artistico-culturale, ma soprattutto a livello economico-produttivo,educativo e sociale.
Fulcro della mostra MICHELANGELO PISTOLETTO cittadellarte design è la documentazione delle varie fasi della ricerca condotta da Michelangelo Pistoletto attraverso quattro decenni di storia dell'arte italiana a partire dalle opere dei primi anni Sessanta. Lo sviluppo artistico del Maestro rende centrale l’intento di coinvolgere direttamente il pubblico all'interno delle opere, così come evidenziato nei quadri specchianti e in altri materiali esposti quali Quadro da pranzo o Struttura per parlare in piedi, nati per essere agìti dal visitatore che arriva a diventarne vero protagonista.
Fondamentale è il confronto diretto che si attiva con le opere del Segno Arte, in cui l'artista contemporaneamente stimola le persone a ricercare una propria forma originale e unica per varcare la soglia dell'arte e con cui, con lo sviluppo del proprio personale segno, Michelangelo Pistoletto rappresenta la “massima estensione del corpo umano”, creando un equilibrio nella rappresentazione della figura umana, attraverso cui intuire la necessità di un nuovo rapporto tra l'essere umano e l'ambiente che lo circonda e creando i presupposti per far nascere il “Terzo Paradiso”, ponendo l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile e l'essere umano al centro del processo di cambiamento.
L'intento di Michelangelo Pistoletto è quindi, dichiaratamente, quello di slegare l'opera dell'artista, e del designer, da un autocompiacimento che porti alla sola soddisfazione dell'autore attraverso un esercizio di maniera, collegando invece l'atto creativo alla responsabilità nel migliorare il benessere nel rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui vive.
Come proclamato nel manifesto programmatico Progetto Arte del 1994, il creativo deve “porre l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile”.
In tale contesto si inseriscono la nascita di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e di Love Difference, laboratori in cui il pubblico viene coinvolto, stimolando il senso di responsabilità individuale attraverso l'attività di artisti e creativi. Esempio di tale processo sono tanto il Tavolo Love Difference attorno a cui l'ufficio politica sviluppa gli incontri di promozione del dialogo InterMediterraneo, quanto il percorso individuato dalla mostra, che presenta alcune delle attività che Cittadellarte ha sviluppato negli oltre dieci anni dalla propria fondazione.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica. Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza un ciclo di dodici mostre consecutive nella stessa galleria di Torino, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”. Nel 1978 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società.
Nel 2002 è Direttore Artistico a Torino di BIG Biennale Giovani.
Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l'artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2010 è stato pubblicato il suo libro Il Terzo Paradiso. Nel 2011 è stato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux. Nel 2013 terrà una mostra personale al Museo del Louvre di Parigi.
Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea, tra i quali: MOMA, New York; Guggenheim Museum, New York; Beaubourg, Parigi; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; Museo d'Arte Contemporanea, Seul; Contemporary Art Museum, Toyota; Museo Reina Sophia, Madrid; MACBA, Barcellona; Smithsonian Institute Hirschhorn Museum, Washington; Museo d'Arte contemporanea, Rivoli; Tate Modern, Londra.
Ha partecipato a dodici edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1968, 1976, 1978, 1984, 1986, 1993, 1995, 2003, 2005, 2009, 2011) e a quattro della Documenta di Kassel (1968, 1982, 1992, 1997).
Principali mostre personali nei musei
1966: Walker Art Center, Minneapolis; 1967: Palais des Beaux Arts, Brussels; 1969: Boymans van Beuningen Museum, Rotterdam; 1973: Kestner Gesellschaft, Hannover; 1974: Matildenhohe, Darmstadt; 1976: Palazzo Grassi, Venezia; 1978: Nationalgalerie, Berlin; 1979: Rice Demenil Museum, Houston; 1983: Palacio de Cristal, Madrid; 1984: Forte di Belvedere, Firenze; 1988: P.S.1 Museum, New York; Staatliche Kunsthalle, Baden Baden; 1989: Kunsthalle, Bern; Secession, Wien; 1990: Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; 1991: Museet for Samditkunst, Oslo; 1993: Deichtorhallen, Hamburg; 1994: National Museum of Contemporary Art, Seoul; 1995: Museum des 20. Jahrhunderts, Wien; 1996: Lenbachhaus, Munich; 1997: Museo Pecci, Prato; 1999: MMAO, Oxford; Henry Moore Foundation, Halifax; Galerie Taxispalais, Innsbruch; 2000: GAM, Torino; MACBA, Barcelona; Fondazione Burri, Città di Castello; 2001: Contemporary Museum of Bosnia, Sarajevo; Ludwig Museum, Budapest; 2003: MuHKA, Antwerpen; 2005: Galleria Civica, Modena; 2007: MAMAC, Nice; NCCA, Mosca; 2010: Philadelphia Museum of Art, Philadelphia; 2011: MAXXI, Roma.
Informazioni: museo@comune.lissone.mb.it">museo@comune.lissone.mb.it; tel. 039 7397368
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Enti promotori
Comune di Monza
U.S.T. Monza e Brianza
Ente organizzatore
Polizia Locale Monza
Soggetto attuatore
Associazione LA STRADA
In collaborazione con
Polizia Locale Monza
118 Monza
Visione e Sport
Progetto
Villaggio della Sicurezza Stradale 2012 – Monza
Quadro di riferimento
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Monza, in
collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Monza e Brianza, si inscrive in un
più ampio complesso di azioni che rappresentano una risposta concreta
dell’Amministrazione Comunale di Monza al problema degli incidenti stradali che
interessano le fasce giovanili, diventato ormai una vera e propria emergenza sociale .
Descrizione dell’intervento
Il progetto “VILLAGGIO DELLA SICUREZZA STRADALE 2012 - MONZA”, oltre ad
un’autentica campagna di sensibilizzazione incentrata sulla costruzione di una
“Cultura della Sicurezza Stradale”, si propone di coinvolgere i giovani stude nti
monzesi in attività di educazione e formazione finalizzate ad accrescere la
preparazione dei giovani conducenti, in termini di perizia nella guida e di corretta
percezione del rischio, attraverso lo stimolo del sistema propriocettivo e
l’acquisizione della consapevolezza dei propri limiti psicofisici e dei limiti del veicolo
nel comportame nto stradale.
Finalità
In sintonia con gli obiettivi posti dal Committente, finalità prioritaria del nostro
intervento è fornire una cornice di riferimento all’interno della quale realizzare
percorsi formativi “evolvibili” da pura educazione stradale ad un concetto più ampio
di educazione alla legalità, che sviluppino nei giovani una chiara consapevolezza delle
regole della strada, intesa non solo come luogo di circolazione di veicoli, ma come
luogo di incontro e comunicazione nel rispetto di sé e degli altri.
Metodologia
Gli incidenti stradali sono identificabili come “ fenomeni ad eziologia multifattoriale ”,
determinati cioè da diverse cause che tra loro int eragiscono, ciascuna con una sua
specifica importanza, ma tutte riconducibili al complesso “ conducente -veicolo-strada ” ,
Enti promotori
Comune di Monza
U.S.T. Monza e Brianza
Ente organizzatore
Polizia Locale Monza
Soggetto attuatore
Associazione LA STRADA
In collaborazione con
Polizia Locale Monza
118 Monza
Visione e Sport
All’interno del quale il “ fattore umano” assume certamente un ruolo determinante.
Pertanto, il metodo formativo proposto, caratterizzandosi non solo e non tanto come
conoscenza tecnica e/o addestramento, ma più che altro come “attività educativa”
sulla “ persona”, è volto a creare condizioni di stimolo allo sviluppo di abilità logiche ,
capacità cognitive e dell’attenzione selettiva, al fine di favorire positive modificazioni
comportamentali e valoriali nei ragazzi.
Contenuti
L’organizzazione dell’intervento , curata dal nostro staff psico -tecnico, fonde le linee
guida e gli orientamenti del committente con le attività caratteristiche della nostra
formazione, che per altro sono alla base del nostro impegno intrapreso nei confronti
dell a European Road Safety Charter .
Seguendo un modello organizzativo già sperimentato, l’intervento si fonda su di una
strategia di cooperazione tra i diversi enti locali, istituzioni pubbliche ed
organizzazioni del privato sociale che svolgono precise competenze nel settore
dell’educazione e della sicurezza stradale.
Nello specifico, l’Amministrazione Comunale metterà a disposizione l’area di Piazza
Trento e Trieste e l’adiacente parcheggio di Largo IV Novembre , dove sarà allestito un
vero e proprio “ campus” , all’interno del quale gli stude nti delle classi 3 ° delle Scuole
Secondarie di Primo grado del Comune di Monza saranno chiamati ad attuare un
percorso formativo curricolare ed una prova pratica di guida con veicoli impiegati
nelle diverse età e su circuiti opportunamente disegnati da esp erti istruttori di guida,
secondo il seguente programma:
Teoria di guida difensiva : incontro frontale gestito da un insegnante di guida con
esperienza didattica nella preparazione al conseguimento del CIGC. Il modulo
tratterà il tema della “guida difensiva”, ovvero l’insieme di attenzioni ed
accorgimenti che il giovane conducente deve adottare per prevenire o
fronteggiare i rischi tipici occorrenti nella circolazione stradale, sia i n ambito
urbano che extraurbano ed i criteri per una opportuna scelta ed uso dei sistemi di
protezione per la guida dei ciclomotori e le tecniche base per la cura ed il
mantenimento in efficienza del veicolo;
Il Primo Soccorso : modulo a cura dei monitori del 118, i quali intratterranno i
ragazzi sulle più idonee modalità di comportamento da tenersi in caso di incidente
stradale, anche attraverso dimostrazioni sulle principali tecniche di “primo
soccorso”;
La Polizia Locale: un momento questo, gestito dagli agenti della Polizia Locale di
Monza, che oltre a permettere ai ragazzi di prendere conoscenza delle più
moderne tecniche di controllo del traffico e coscienza dei più recenti riflessi
normativi sulle conseguenze dei diversi comportamenti sulla strada, contribuirà a
fare degli Agenti, fino ad oggi troppo sp esso identificati con lo stereotipo del
“nemico in agguato” o dell’”ostacolo da evitare”, persone con cui dialogare, nonché
sinonimo di assistenza e di tutela sulla strada;
Enti promotori
Comune di Monza
U.S.T. Monza e Brianza
Ente organizzatore
Polizia Locale Monza
Soggetto attuatore
Associazione LA STRADA
In collaborazione con
Polizia Locale Monza
118 Monza
Visione e Sport
Testimonianze di vita : il modulo, realizzato in collaborazione con il Comitato
Italiano Paralimpico, consentirà ai giovani studenti di confrontarsi con le possibili
conseguenze di un incidente stradale, attraverso la toccante testimonianza di
alcuni ragazzi diversamente abili, che sono stati protagonisti, nella maggior parte
dei casi incolpevoli, di incidenti stradali ;
Laboratorio “Risk- test”: nel primo dei tre laboratori un’ équipe di psicologi
sottoporrà i ragazzi a un test di valutazione della personale propensione al
rischio, nel quale vengono presi in considerazione gli aspetti tipici della fase
adolescenziale ed i comportamenti che da questi scaturiscono nella ricerca della
propria identità;
Laboratorio “Drive Vision” : nello specifico laboratorio specialisti in “drive vision”
sottoporranno i ragazzi a un protocollo - assolutamente no n invasivo - di
valutazione di importanti abilità specifiche per la guida, tra le quali: la velocità di
percezione, il coordinamento oculo-motorio e la visione laterale;
Laboratorio di guida : l’attività, assistita da esperti istruttori di guida, consiste
nell’affrontare un percorso strutturato sulle difficoltà previste dalla prova pratica
di guida recentemente introdotta dal legislatore per il conseguimento del CIGC. La
prova si articolerà su cinque esercizi che i ragazzi dovranno compiere alla guida di
un ciclomotore: efficienza del mezzo, slalom, otto, passaggio stretto, prova di
frenata;
Simulazione dinamica d’incidente: l ’intervento terminerà con una simulazione
dinamica di incidente tra una vettura ed un ciclomotore, un manichino mostrerà
le conseguenze dirette dell’urto su di un giovane conducente. A ttraverso la
simulazione saranno riprodotte le diverse fasi di un incidente stradale nella sua
“dinamicità” e, in collaborazione con la Polizia Locale ed il 118 , sarà proposto il
corretto approccio alle divers e necessità di prim o intervento e di gestione del
sinistro stradal e.
Agenda
La realizzazione dell’intervento è prevista per la giornata di mercoledì 21 Marzo 2012 ,
nella fascia oraria tra le 8,30 e le 16,30. I n caso di avverse condizioni atmosferiche,
l’evento potrà essere rinviato a mercoledì 28 Marzo 2012 , nelle stesse fasce orarie.
Organizzazione delle attività e struttura dell’intervento
Fase pre intervento
Facendo seguito alla manifestazione di interesse, i singoli Istituti scolastici
dovranno preventivamente compilare una “ Scheda di Adesione ” (allegato 1) nella
quale fornire tutti i riferimenti dell’Istituto, del Referente al progetto ed una stima
quantitativa degli studenti che parteciperanno all’intervento.
Enti promotori
Comune di Monza
U.S.T. Monza e Brianza
Ente organizzatore
Polizia Locale Monza
Soggetto attuatore
Associazione LA STRADA
In collaborazione con
Polizia Locale Monza
118 Monza
Visione e Sport
Contestualmente, gli Istituti interessati dovranno compilare le liste degli studenti
partecipanti, attraverso un processo di comunicazione agli allievi e di raccolta dei
documenti di autorizzazione e malleva firmato dai genitori (allegato 2).
Le liste dovranno essere redatte suddividendo i partecipanti in gruppi di massimo
30 unità e dovranno evidenziare i ragazzi che, sulla base delle pronunzie dei
rispettivi genitori, non risultano autorizzati alla prova pratica di guida.
Le liste così definite dovranno essere quindi trasmesse alla Scrivente, entro 7
giorni dall’evento, ciò al fine di consentire all’Organizzazione di pianificare le
attività e di convenire con i singoli Istituti le modalità di accesso all’evento stesso .
Accoglienza
L’accoglienza dei partecipanti, in base a llo schema convenuto , sarà gestita in loco
dall’Organizzazione. Una volta registrati, i gruppi saranno accompagnati ai diversi
stand per lo svolgimento delle attiv ità. L’accesso al percorso formativo avrà inizio
da uno qualsiasi degli stand presenti e proseguirà a rotazione.
Risorse umane
Nell’insieme delle attività in precedenza descritte saranno impegnate le seguenti
risorse:
• nr. 1 coordinatore generale con compiti di responsabilità, gestione
dell’organizzazione e d esecuzione dell’intervento;
• nr. 1 tutor qualificato esperto di educazione stradale
• nr. 1 pilota professionista
• nr. 3 istruttori di guida;
• nr. 2 psicologi ;
• nr. 2 esperti in “drive vision”;
Strutture e materiali
Nell’insieme delle attività in precedenza descritte saranno impegnate le seguenti
strutture:
• nr. 1 motorhome attrezzato;
• nr. 7 strutture mobili a gazebo ;
• nr. 2 generatori 220V per una potenza complessiva di 8kW;
• nr. 100 sedie oltre ad allestimenti specifici;
• nr. 2 monitor 32” ed attrezzature multimediali per la proiezione di
fono audiovisivi;
• nr. 4 ciclomotori;
• nr. 6 caschi omologati di diverse misure , oltre a guanti e protezioni
specifiche per i conducenti.
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COMUNICATO STAMPA
Cornate d’Adda: approda in Italia il “viaggio” tra i diritti umani
Cornate d’Adda, 19 marzo 2012. Si conclude inItalia il percorso cinematografico proposto dalla rassegna “Dignitàriventicate”, organizzata dal Comune di Cornate d’Adda e dai Gruppi AmnestyInternational di Merate e di Vimercate. Il terzo ed ultimo appuntamento,previsto per venerdì 23 marzo alle ore21.00 presso la Sala Pontiggia della Biblioteca Civica di Cornate d’Adda (VillaSandroni, Via Manzoni, 2 - Fraz. Colnago), vedrà infatti la proiezione del filmIl Sangue Verde, documentario diAndrea Segre (Italia, 2010) che raccoglie le testimonianze dei bracciantiafricani di Rosarno e che sposterà i riflettori sulle violazioni dei dirittiumani nel nostro Paese.
Partendo dallarivolta del gennaio 2010, esplosa dopo l’ennesimo episodio di violenza controquattro immigrati, Andrea Segre presenta le storie di sette protagonisti diquelle manifestazioni di protesta, per dare voce a chi chiede dignità e dirittie mettere in luce le condizioni di sfruttamento e discriminazione in cuilavorano i braccianti africani e dell’Est Europa in alcune aree del Sud Italia,con la complicità delle organizzazioni mafiose locali.
Chiuderà la serataun dibattito con il pubblico, che sarà l’occasione per dedicare uno spazio diriflessione ai diritti dei rifugiati e dei migranti. A margine della manifestazioneverrà inoltre presentata una raccolta firme incentrata su uno dei paesiprotagonisti della Primavera Araba, la Libia, per sollecitare le autoritàlibiche ad imprimere una svolta democratica nella costruzione del futuro delpaese.
“Dignità rivendicate. Viaggio tra i diritti umani nel mondo” è un percorso di scoperta edi riflessione sulle condizioni dei diritti umani, lontane e vicine a noi,attraverso tre film patrocinati da Amnesty International. Tutte le serate sono ad ingresso libero.
AMNESTY INTERNATIONAL
AmnestyInternational è un'organizzazione non governativa indipendente, una comunitàglobale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi dellasolidarietà internazionale. Fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson,che lanciò una campagna per l'amnistia dei prigionieri di coscienza, l’associazioneconta attualmente due milioni e ottocentomila soci, sostenitori e donatori inpiù di 150 paesi. Amnesty International gode inoltre di status consultivopresso le Nazioni Unite e nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
L’associazione sibatte per un mondo in cui ogni persona goda di tutti i diritti sanciti dallaDichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e dagli altri standard internazionalirelativi ai diritti umani, svolgendo attività di ricerca e di informazione emobilitando i cittadini di tutto il mondo contro ogni violazione di talidiritti.
La Sezione Italianaconta attualmente oltre 80.000 soci, di cui 18.000 nella Circoscrizione Lombardia.Due i gruppi presenti nel nord-est della Brianza: il Gruppo Italia 108 diVimercate (MB) e il Gruppo Italia 126 di Merate (LC), che organizzano tavoli diraccolta firme e di sensibilizzazione sulle campagne di Amnesty International,proiezioni, concerti, spettacoli, mostre fotografiche e incontri nelle scuoledel territorio.
Per ulterioriinformazioni:
Biblioteca CivicaCornate d’Adda
tel.039 6885004
Gruppo Italia 108 -Vimercate (MB)
www.amnestygr108.org
Gruppo Italia 126 - Merate(LC)
www.amnesty-merate.org
www.facebook.com/amnestymerate