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Con una serie di colpi di mano -che gli organi competenti valuteranno se e quanto legittimi- nella tarda notte di mercoledì 22 marzo la Giunta Mariani ha legiferato per riadottare la variante al PGT. Questo non significa che la variante sia stata approvata; significa che la maggioranza che uscirà dalle urne di maggio si ritroverà tra le mani questo identico progetto urbanistico, il cui iter è stato di fatto congelato fino a dopo l'8 maggio.
Dunque, né approvata né fatta decadere, la variante al PGT rimane come una pesante minaccia sopra la città, influenzando definitivamente tutta la campagna elettorale.
Tralasciando le questioni tecniche e legali, scegliamo di commentare la questione da un punto di vista prettamente politico, punto nel quale ci ritroviamo fianco a fianco con tutte le cittadine e i cittadini, le associazioni e i comitati che in questi mesi hanno speso con noi tempo ed energie sul questo progetto urbanistico.
Andiamo con ordine, perché gli eventi sono stati davvero contraddittori.
Domenica 18 la maggioranza non aveva i numeri per votare e governare, era cioé minoranza; l'approvazione della variante si è dimostrata impossibile anche al di là di tutti i cavilli e le infrazioni che la Giunta ha messo in campo in questi mesi per proseguire sulla sua strada. Ci hanno provato fino all'ultimo minuto, ma la loro incapacità, i loro dissensi interni e la nostra determinazione hanno avuto la meglio su tutti i loro sotterfugi: la tanto contestata variante non passa.
La maggioranza però ha provato in ogni modo a negare questa sconfitta politica pesantissima, che avrebbe dovuto portare automaticamente alla sua caduta: infatti domenica 18 marzo la crisi non viene formalizzata.
All'opposto, lunedì 19 marzo ha cominciato a girare la voce che volessero procedere alla riadozione della variante, aggirando la decadenza degli atti, che vorrebbero nella data del 18 marzo l'ultima disponibile per approvare la variante.
Mercoledì 21 marzo, nell'ultimo Consiglio serale disponibile prima del suo scioglimento e dell'inizio del periodo della campagna elettorale,pare che stia per ripetersi lo stesso copione di domenica, quando provvidamente, ricorrendo la maggioranza a un paio d'ore di pausa della seduta, i consiglieri di Forza Lombarda, Scotti e Brioschi, da sempre contrari alla variante, ravvedono le loro opinioni e si rendono responsabili della sua riadozione, quindi salvandola in extremis.
Non sappiamo quale contropartita essi abbiano potuto ottenere, ma sicuramente sapremo a chi attribuire la responsabilità di un’eventuale approvazione di questa stessa variante, da parte della prossima giunta.
Proprio questi ultimi eventi sono la riconferma di tutta l’arroganza e l’autoreferenzialità della Giunta Mariani, di questo potere amministrativo e dei potentati affaristici che dietro di esso si nascondono: mesi e mesi di mobilitazione da parte di centinaia di cittadini in numerose iniziative pubbliche non hanno smosso la giunta dalla difesa a oltranza della variante.
Aggiungiamo che nemmeno è stata considerata la contrarietà,formalizzata in diversi documenti ufficiali, da parte di organi politici amici-regione Lombardia, provincia di Monza, 4 circoscrizioni di cui tre in mano alle destre- e i passi indietro di alcuni consiglieri della maggioranza, che hanno forse percepito la pericolosità ecologica, urbanistica e democratica della variante e il peso che questo progetto avrà nell'atto di voto, essendo buona parte della cittadinanza contraria.
Restiamo molto perplessi anche davanti al comportamento dell'opposizione, di cui non risulta chiara né la strategia scelta per quest'ultima seduta né la valutazione del risultato finale.Perché decidono di temporeggiare fino alle due e trenta del mattino, aspettare che il grosso dei cittadini e dei comitati presenti in aula vada legittimamente a dormire e come se nulla fosse abbandonare l'aula prima della votazione scambiandosi trasversali pacche sulle spalle?
Questi episodi però ci danno l'ennesimo segnale di raccomandazione: la mobilitazione popolare deve continuare anche dopo il periodo elettorale, indipendentemente dai vincitori.
Capiamo il fastidio che possono dare i cittadini a chi è solito amministrare la città dall'alto del palazzo, salvo poi mischiarsi tra i comuni mortali in periodo elettorale.
Solo il nostro occhio attento può vigilare, affinché infiltrazioni di interessi affaristici, elettorali e personali non prevalgano sull’utilità pubblica, in un tema dirimente come l’urbanistica.
Potere al popolo!
F.O.A. Boccaccio 003
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COMUNICATO STAMPA
Il Lupo perde il pelo, ma non il vizio. L’attuale Amministrazione di centro destra non è riuscita ad approvare, dopo cinque anni, il nuovo PGT ed ha dovuto revocare la delibera di approvazione perché non conforme alla legge, al Piano Territoriale Regionale, bocciata dalla Commissione Urbanistica e contraria agli interessi dei cittadini che si sono espressi negativamente nelle Circoscrizioni e nei numerosi Comitati, nati per opporsi alla Variante.
Come surrogato e nel tentativo di non “perdere la faccia” ha adottato una nuova Variante al PGT che fa finta di modificare il Piano, dato che la Regione l’ha di fatto bocciato, avviando una procedura di ripubblicazione, nuove osservazioni, nuovi pareri di Regione e Provincia.
Questa nuova adozione notturna è una farsa ed è viziata per molti aspetti nel contenuto e nella procedura. All’ultimo momento poi con un Emendamento , persino sbagliato nel testo, ha inteso escludere dalla Variante le Osservazioni dei Cittadini, calpestando un loro preciso diritto e mantenendo invece in essere privilegi di alcuni interessi mirati per centinaia di migliaia di metri cubi, in zone agricole e inedificate di cui la Regione ha chiesto il rispetto ai sensi di legge.
Noi della Lista Civica Città Persone, congiuntamente a tutte le altre forze di opposizione, abbiamo deciso : di non votare e di non assecondare, con la nostra presenza, un atto che riteniamo illegittimo, grave e pericoloso per Monza; di procedere ai doverosi esposti alle autorità competenti per denunciare questo grave comportamento e per i danni che ne derivano alla Città.
Il 6 maggio si vota a Monza e i Cittadini potranno scegliere un nuovo Sindaco e una nuova Amministrazione: una scelta che dovrà tenere in conto lo scempio e il malgoverno della Giunta Mariani e che dovrà rappresentare un momento di riscatto civico per Monza e per i suoi cittadini .
Ufficio stampa Città Persone lista civica Faglia
Monza, 23 marzo 2012
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Moni Ovadia per la Pace e la Memoria con le scuole di Paderno Dugnano (Milano)
Il Dovere di Ricordare. Riflessioni sulla Shoah: Moni Ovadia per la Pace
Moni Ovadia narra agli studenti delle scuole di Paderno Dugnano le innumerevoli pulizie etniche, i genocidi passati e presenti, dal Rwanda alla Cambogia, dall'Argentina al Vietnam, che dobbiamo sempre commemorare al fine di evitarne la ripetizione nell'attualità del nostro presente, con il Dovere di Ricordare, di fronte alla Storia, di generazione in generazione... Per Non Dimenticare
http://www.peacelink.it/pace/a/35947.html
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437
IL DOVERE DI RICORDARE
La Didattica dell’Olocausto
“Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah” è il DVD ideato e narrato da Moni Ovadia e curato da Elisa Savi, con la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, per affrontare il tema della Shoah, ricostruendo, in chiave narrativa e documentaristica, il clima culturale e sociale da cui si è sviluppato lo sterminio, alimentato da atteggiamenti collettivi, come il razzismo e le discriminazioni che esistono e si rafforzano ancora nelle società attuali.
“Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah”, prodotto da G. B. Palumbo editore, è allegato all'opera “Di fronte alla storia”, manuale di storia per la scuola secondaria di secondo grado, perché la giornata della memoria, dedicata alla rievocazione critica dell'Olocausto, non si riduca ad un rituale celebrativo e vacuo, ma riesca a reagire a tutte le forme di revisionismo e negazionismo, in quanto oltre ad essere un dovere verso il passato, la memoria della Shoah deve sorvegliare i rischi presenti nelle nostre società.
Il totalitarismo nazifascista ha imposto la volontà di annientamento degli oppositori politici, dei comunisti, degli zingari, degli asociali, degli omosessuali, dei malati di mente, degli ebrei, colpevoli solo di esistere in quanto tali, perché portatori di una diversità, rispetto ai diabolici schemi omologanti, di annientamento delle differenze, imposti dal sistema nazifascista.
Insegnare Auschwitz, significa trasmettere consapevolezza alle giovani generazioni di quelle mostruosità che l'homo faber ha perpetrato, guidato da un potere diabolico, perché sappiamo che determinate situazioni possono ripetersi, forse non identiche, ma con esiti altrettanto devastanti, e per questo il sistema formativo, le comunità educanti, devono indurre i giovani a riflettere sul tema delle minoranze, sulla pericolosità delle estremizzazioni, mettendo a contatto tutte le generazioni con i testimoni e avviando un processo di trasmissione della memoria storica che abbia come base un insegnamento etico e civile e responsabile.
La scuola italiana si basa su un impianto organizzativo e didattico che risale ancora alla riforma Gentile.
Alcune innovazioni cominciarono a profilarsi dagli anni ‘60 con l'emanazione di nuovi programmi scolastici, ma la situazione non è mutata sostanzialmente, neppure dopo la transizione verso la democrazia e le lotte di rivendicazione studentesche per una scuola diversa, che scoppiarono in Italia e in tutto il mondo.
La didattica della storia, al contrario di altre discipline, non ha goduto dell'attenzione e del favore del ministero della pubblica istruzione nel corso del tempo: le tematiche dell'antifascismo, della resistenza e della costituzione sono rimaste ignorate.
Molti docenti ritengono che trattare di questi temi significhi fare politica, dedicando a questi argomenti, ambiti molto marginali.
Nell'insegnamento della resistenza ai giovani, risulta necessario evitare un approccio agiografico e celebrativo, ma occorre invece agevolare uno studio ed un'analisi critici, attivando predisposizioni mentali analitiche, aperte e critiche.
Troppo spesso i libri di testo trattano la storia della resistenza in maniera approssimativa e frettolosa, dove il processo storico si rivela in una successione di eventi, avvenimenti, guerre e paci, trattati, istituzioni e personaggi, in una concezione storica che a livello apprenditivo richiede soprattutto uno sforzo mnemonico, dove i canali tra storia e formazione civile sono esclusi.
I giovani che negli anni ‘60 si sono ribellati alla scuola autoritaria, reagiscono con stupore alla chiusura didattica, trasmissiva e dialogica, di testimonianza, di alcuni docenti che pure avevano partecipato agli eventi della resistenza.
Per questi motivi è necessario riprendere il dialogo con le giovani generazioni, cercando di ricomporre i tasselli della memoria storica che rischia di essere trascurata e dimenticata, a causa di un apporto scolastico impreciso e lacunoso.
Da un'indagine riguardante i bisogni formativi degli insegnanti di storia, compiuta dal Provveditorato agli studi di Milano nel 1997, emerge che la maggioranza degli insegnanti utilizza come strumento fondamentale la lezione frontale e il libro di testo e, inoltre, gli avvenimenti della storia contemporanea vengono trattati in modo limitato, compreso l'Olocausto.
Con il decreto Berlinguer, questa situazione cambia radicalmente.
Il decreto Berlinguer prevede lo studio del ‘900 durante l'ultimo anno di ogni segmento di scuola, ponendo le basi della didattica della storia e innescando una serie di riflessioni da parte di storici, docenti, associazioni professionali, anche attraverso gli istituti storici della resistenza che hanno avuto un ruolo significativo nel promuovere tali cambiamenti, con la ricerca di percorsi più significativi nell'ambito della storia del ‘900, che per la sua grande ricchezza e complessità si offre a una pluralità di interpretazioni e tematizzazioni ed è stata oggetto di un ampio e variegato dibattito che ha coinvolto insegnanti, associazioni professionali e disciplinari e riviste specializzate.
Nel corso degli anni ‘70, nelle scuole medie, gli insegnanti trattavano e spiegavano tematiche collegate alla deportazione e allo sterminio degli ebrei, con la lettura di testi canonici come Il diario di Anna Frank, Se questo è un uomo e La tregua di Primo Levi e collane di volumetti per la scuola media, dove sono commentate molte opere di scrittori del ‘900.
Tali collane di testi hanno avuto una grande diffusione che ha permesso alle tematiche storiche di entrare nella scuola.
Nel 1975, con la celebrazione del trentennale della resistenza, molti insegnanti trattarono in classe degli aspetti più cruenti della storia del ‘900 come l'Olocausto.
Lo sceneggiato televisivo dal titolo Olocausto, di produzione americana, racconta la storia di due famiglie tedesche, una ebraica che subisce le persecuzioni, mentre l'altra si nazifica.
Questo sceneggiato propone tutte le tappe dello sterminio ebraico in Europa, suscitando un ampio dibattito che ha attribuito nuovo impulso alla ricerca storica.
La Regione Piemonte, in collaborazione con l’Aned e il comitato regionale, hanno condotto esperienze durante gli anni ’80 e ‘90, volte all'affermazione dei valori della resistenza e dei principi sanciti dalla carta costituzionale repubblicana e democratica, promuovendo visite di studio nei campi nazisti per le scuole superiori e proponendo tematiche sulle manovre concentrazionarie e sulla deportazione per motivi politici e razziali.
Con il decreto 681, conosciuto come decreto Berlinguer, cresce l'interesse per l'Olocausto e la storia resistenziale.
In questo contesto, le singole istituzioni scolastiche promossero studi e ricerche inerenti la promulgazione delle leggi razziali del 1938 e riguardanti l'espulsione di insegnanti e studenti di origine ebraica da ogni ordine di scuola.
Queste ricerche si basano sull'analisi di documenti d'archivio, conservati nelle scuole stesse e aprono una stagione di rilancio delle tematiche riguardanti la resistenza e la deportazione per ragioni politiche e razziali.
Le ricerche, basate sull’analisi delle documentazioni degli archivi scolastici, hanno riscontrato notevole successo, contribuendo a suscitare un ampio e articolato dibattito storiografico.
A partire dal 1998, il Ministero della Pubblica Istruzione, ha promosso, a livello nazionale, il progetto I giovani, il Novecento e la Memoria e in tutto il territorio nazionale, insegnanti e studenti hanno iniziato un lavoro di notevoli dimensioni, raccogliendo gli esiti dei loro progetti in testi e dattiloscritti, con il supporto di varie agenzie educative presenti nell’ambito territoriale come il CDEC, l’ANED e l’INSMLI.
I percorsi elaborati si sviluppavano attraverso l'incontro con i testimoni delle deportazioni e dei Lager.
In questo contesto di attenzione sull'insegnamento della Shoah, nasce la Task force for international cooperation on holocaust education, remembrance and research, un organismo internazionale costituito nel 1998, finalizzato ad istituire progetti di educazione all'Olocausto e alla memoria, anche nei paesi dell'Est, che dopo il crollo delle ideologie, si trovano impegnati in un difficile processo di ricostruzione della storia.
La Task Force si prefigge come obiettivi principali la formazione degli insegnanti sul tema dell'Olocausto, la traduzione di testi scolastici inerenti tali tematiche, e il recupero e la conservazione dei luoghi della memoria.
La Task Force ha presenziato a livello internazionale al forum sull'Olocausto che si è tenuto a Stoccolma nel 2000, a cui hanno partecipato capi di governo e delegazioni da tutto il mondo, che hanno sottoscritto la dichiarazione di Stoccolma, tramite cui tutti i singoli paesi si sono impegnati a promuovere ed implementare l'educazione all'Olocausto, istituendo in ogni paese un giorno della memoria, per preservare e mantenere la memoria della Shoah e promuovere l'apertura di tutti gli archivi storici.
In base a questi impegni, in Italia, è stato istituito, con una legge del 2000, il giorno della memoria, il 27 gennaio.
Bibliografia:
“Il dovere di ricordare. Riflessioni sulla Shoah”: DVD ideato e narrato da Moni Ovadia e curato da Elisa Savi, con la partecipazione di Antonio Albanese, Nicoletta Braschi, Lorenzo Cherubini, Luciano Ligabue, Luciana Littizzetto, Shel Shapiro, Palumbo Editore 2009.
Chiappano A., Minazzi F., Il presente ha un cuore antico. Atti del Seminario residenziale per insegnanti, Quaderno 1, MIUR 2002
http://www.peacelink.it/pace/a/35947.html
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437
Vedi anche
Radio24: PeaceLink e Radio24 promuovono e condividono il Progetto "Per Non Dimenticare" della Città di Nova Milanese e Bolzano
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Radio24: il Progetto "Per Non Dimenticare" sulla Memoria Storica della Resistenza, delle Deportazioni e dell'Antifascismo è condiviso da PeaceLink e da molti Centri di Studio e Istituti di Ricerca che si occupano di Pace, Nonviolenza, obiezione di coscienza alle spese militari, disarmo, diritti umani ed ecopacifismo.
18 marzo 2012 - Laura Tussi
RADIO24- Italia in controluce- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi
Radio24: Progetto "Per Non Dimenticare"
RADIO24- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi.
Progetto "PER NON DIMENTICARE"
Con il patrocinio:
Città di Nova Milanese
Comune di Cesate - Medaglia d'argento al Valore Civile
Comune di Cologno Monzese
Comune di Cormano
Città di Desio
Città di Bresso
Città di Cinisello Balsamo (Milano)
Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria
ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA'- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, TEMPI DI FRATERNITA', LAVORATORI METALLI PREZIOSI....e tanti altri.
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1331912747.htm
RADIO24- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi.
Trasmissione "Italia in controluce"- RADIO 24, condotta da Daniele Biacchessi.
Laura Tussi racconta il Progetto "Per Non Dimenticare" della Città di Nova Milanese e Bolzano.
Note:
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1331912747.htm
Allegati
Radio24- Daniele Biacchessi intervista Laura Tussi (4434 Kb - Formato mp2)
Radio24: il Progetto "Per Non Dimenticare" sulla Memoria Storica della Resistenza, delle Deportazioni e dell'Antifascismo è condiviso da PeaceLink e da molti Centri di Studio e Istituti di Ricerca che si occupano di Pace, Nonviolenza, obiezione di coscienza alle spese militari, disarmo, diritti umani ed ecopacifismo
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Da lunedì il sistema di infoparking attivo in via sperimentale
E’ stata ultimata a Monza l’installazione del sistema infoparking che fornirà informazioni in tempo reale sulla disponibilità dei posti auto nei parcheggi cittadini per evitare inutili code e traffico parassitario in città. La misura è inserita nel progetto CIVITAS ARCHIMEDES, al quale il Comune di Monza partecipa ormai da tre anni con altre cinque città europee.
Il sistema è costituito da 55 pannelli, 26 dei quali elettronici, dislocati sulle principali vie cittadine che guideranno gli automobilisti verso i parcheggi, consentendone un riempimento graduale ed equilibrato. Quattro cartelli (in via Foscolo, via Borgazzi, via Cavallotti e piazza Citterio) sono stati muniti di pannelli a messaggio variabile sui quali potranno essere inviate informazioni relative al traffico e alla viabilità.
A partire da lunedì 26 marzo l’infoparking sarà attivato in via sperimentale per alcuni giorni allo scopo di verificare il funzionamento del sistema di trasmissione dei dati dai parcheggi al sistema centrale di gestione.
“La sperimentazione – afferma l’Assessore alla Mobilità Simone Villa - si inserisce in un più ampio progetto per la gestione e l’ottimizzazione della mobilità a Monza. I dati trasmessi in questa fase dell’attivazione dell’infoparking potrebbero risultare incompleti o imprecisi. Si tratta evidentemente di una fase transitoria necessaria prima del collaudo definitivo del sistema. Quando tutti i parcheggi avranno ultimato le attività di interfacciamento sarà possibile procedere all’attivazione definitiva del sistema”.
Monza, 23 marzo 2011
Ufficio Stampa del Comune di Monza
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15° CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - 2011
CHIUSURA AL PUBBLICO DEL CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA DI VIA APPIANI, 17
Le attività di rilevazione legate alla realizzazione del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni si stanno avviando alla conclusione. Il Centro Comunale di Raccolta di via Appiani, 17 rimarrà aperto al pubblico fino a venerdì 30 marzo compreso, con il consueto orario dalle 9.00 alle 18.00.
Da lunedì 2 aprile, chi ancora deve restituire il questionario compilato o necessita di informazioni a riguardo, dovrà rivolgersi esclusivamente all’Ufficio Comunale di Censimento presso il palazzo comunale di Piazza Trento e Trieste, da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 16.00 (tel. 039.2372276).
Si ricorda che la compilazione e la restituzione del questionario censuario sono obbligatorie per legge; per gli inadempienti sono previste sanzioni pecuniarie fino a € 2.000 e l’eventuale cancellazione dai registri anagrafici della popolazione residente, fatto che potrebbe comportare notevoli disagi (per esempio la perdita dell’assistenza sanitaria).
MONITORAGGIO CONSEGNA QUESTIONARI PER CANALE DI RESTITUZIONE AL 19.03.2012
MODALITA' |
TOTALE |
PERCENTUALE SUL TOTALE 54.000 FAMIGLIE |
Consegna al rilevatore |
1.978 |
4% |
Centri Comunali di Raccolta |
18.231 |
34% |
Uffici Postali |
16.732 |
31% |
Compilazione online |
15.566 |
29% |
TOTALE |
52.507 |
97% |
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Io voto Roberto./05
Il nuovo appuntamento per i Cantieri delle idee
Domani, sabato 24 marzo alle 10,30 tutti i partecipanti ai Cantieri delle idee e tutti quelli che desiderano collaborare alla costruzione delprogetto per Roberto Scanagatti Sindaco per Monza, sono invitati nella sala conferenze della CGIL (in via Premuda 17) per avviare la fase disintesi ed armonizzazione delle proposte pervenute.
Vi aspettiamo numerosi per condividere le idee raccolte e per discuterne insieme.
Egidio Longoni
Coordinatore dei Cantieri delle Idee
Da oggi troverete per le vie di Monza i nostri nuovi manifesti.
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Sul sito del Comitato PedeLontana, nella sezione dedicata alle news, puoi trovare il comunicato con l'esito dell'incontro avuto con il Sindaco di Vedano mercoledi 21/03. Incontro dal quale sono emerse alcune importanti novità. A partire dalla (non) disponibilità finanziaria a mantenere gli impegni presi con il Comitato in campagna elettorale. Per passare alla situazione del tunnel di via Boito. Senza trascurare l'esito dell'azione esercitata con gli altri comuni al livello sovralocale.
Segnaliamo inoltre che SABATO 24 alle ore 23 e DOMENICA 25 alle ore 15 vanno in onda su Monza e Brianza TV le repliche de LA PARLERA, con dibattito in studio sul tema Pedemontana, condotto da Luigi Losa.
Riportiamo infine la segnalazione fattaci pervenire da alcuni cittadini di Vedano, secondo cui Sabato mattina 24.03 (domani) dalle 10,00 alle 12,00 il Sindaco sarà al mercato per incontrare i cittadini. Potrebbe essere una buona occasione per sentire dalla viva voce del Sindaco quanto da noi interpretato e riferito, e per chiedere lumi circa le iniziative intraprese dalla nostra amministrazione in proposito (ricordando ovviamente le promesse elettorali).
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VENERDI 30 marzo
Galleria Civica - ore 18.00
IL LIMITE
Inaugurazione della mostra degli artisti Mauro Calvi, Stefano Migliorini e Eleonora Pozzi.
Installazioni, dipinti, sculture e opere fotografiche per indagare il tema del limite
nella quotidianità.
Apertura fino al 7 aprile.
Orari: da martedì a venerdì, 15-18;
sabato, domenica e festivi, 10-12 / 15-18.
Ingresso libero.
A cura dell'Associazione Fare Occidente
In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura
Info: 039.366.381 - mostre@comune.monza.it
Ufficio Stampa
Comune di Monza
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Festival della Fotografia Etica 2012
Il Festival
Il Festival della Fotografia Etica nasce da un'idea del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e rappresenta un’iniziativa unica nel suo genere: non esistono, né in ambito nazionale né internazionale, festival fotografici dedicati all’approfondimento della relazione tra etica, comunicazione e fotografia.
L’evento si svolgerà a Lodi dal 12 al 15 aprile 2012 e proporrà luoghi e momenti d’incontro e discussione, e mostre fotografiche internazionali, indagando contenuti di grande rilevanza etica attraverso la fotografia, promossa a strumento di conoscenza e di approfondimento con modalità e declinazioni differenti.
Il Festival valorizza, in un suo spazio specifico, la comunicazione fotografica delle ONG, dedicando un’area alle mostre da esse commissionate e promosse.
Nelle sue precedenti edizioni, la manifestazione ha superato ogni aspettativa sia in termini di visite che di visibilità mediatica: nel 2011 ha visto oltre 4.000 visitatori unici e la diffusione dell’evento sui principali canali comunicativi a livello locale e nazionale.
Mostre
Lo sguardo fotografico declinato sulla visione personale, lenta e intimistica di una fotografa si confronta e contrappone a una tematica mondiale, complessa e variegata, affrontata da un team di fotografi membri di un’agenzia planetaria.
- Darcy Padilla sarà presente con “The Julie Project”, lavoro che si pone l’obiettivo di raccontare diciotto anni della travagliata vita di una ragazza americana tra droga, abusi e povertà, vincitore di prestigiosi premi tra cui il World Press Photo 2011 e il Eugene Smith Grant 2010.
- NOOR, prestigiosa agenzia fotogiornalistica internazionale, esporrà “Climate Change by NOOR”, lavoro collettivo che affronta le problematiche ambientali in diverse zone del pianeta e le possibili soluzioni.
- Il Festival committente di progetti fotografici
Da questa edizione il Festival aiuta e supporta attivamente la fotografia, commissionando un progetto a un’agenzia per dare un nuovo sguardo su un paese emergente.
L'agenzia fotogiornalistica Metrography, composta da fotografi iracheni e nata dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, presenterà “Iraq, oltre la notizia”, un lavoro curato da Gianmarco Maraviglia (ParalleloZero), finanziato dal Festival e realizzato in Iraq, che offre uno sguardo diverso e lontano dai nostri stereotipi sul paese mediorientale.
Mostre ONG
Dati i rilevanti risvolti etici, sia per quanto attiene ai contenuti dei progetti e agli ambiti operativi, sia per ciò che riguarda il rapporto professionale tra la ONG committente e il fotoreporter, saranno presenti le seguenti mostre:
- CESVI - Dopo un corso di formazione fotografica, un gruppo di migranti racconta per immagini la propria vita in Italia nella mostra “You, me and everyone we know”.
- Aiutare i bambini - “Mama Bissau”, progetto e fotografie a cura di Giampaolo Musumeci.
- In cammino con Suor Marcella - “Waf Jeremie, l’inizio della Speranza”, un lavoro fotografico di Marco Baroncini dedicato ad Haiti.
- MSF - In collaborazione con l’agenzia fotogiornalistica NOOR, verrà presentata in anteprima italiana la mostra fotografica “Urban Survivors”, che intende documentare la vita negli slum delle più grandi megalopoli mondiali.
- Emergency presenta “Qui Emergency Italia” un lavoro fotografico di Mario Dondero sul poliambulatorio che l’Ong ha aperto a Palermo.
World.Report Award | Premio Italiano di Fotogiornalismo
Il Festival della Fotografia Etica promuove la seconda edizione del World.Report Award | Premio Italiano di Fotogiornalismo, il cui tema è il
fotoreportage sociale, inteso come documentazione di vicende e tematiche legate all’uomo e ai fenomeni sociali.
La premiazione dell’autore avverrà durante il Festival e il vincitore riceverà un premio di 3.000 Euro oltre alla stampa della mostra che sarà esposta durante le giornate del Festival.
Il vincitore della prima edizione è stato Fausto Podavini con “MiRelLa”, in mostra a marzo presso il teatro Franco Parenti di Milano.
Le serate del Festival
Nelle quattro serate verranno approfondite varie tematiche:
- Invision Images, photocollective greco, racconterà attraverso le immagini dei suoi lavori l’attualità della Grecia.
- “E - Il mensile”, la nuova rivista dell’ONG Emergency, presenterà i servizi, le tematiche e i linguaggi della rivista con particolare attenzione alla comunicazione multimediale.
- Franco Pagetti, noto fotogiornalista di guerra italiano, presente da oltre vent’anni nei principali luoghi di conflitto mondiali, porterà attraverso le sue immagini la propria testimonianza.
- Cesuralab, il photocollective italiano noto per la sua sperimentazione della comunicazione e attento alle nuove estetiche fotografiche, propone una serie di interessanti videoproiezioni.
Spazio libri
Per la prima volta il Festival dedicherà uno sguardo particolare al mondo dei libri fotografici.
- L’agenzia fotografica VII presenta il nuovo libro “Questions Without Answers”, una storia potente fatta di immagini che racconta il mondo dalla fine della Guerra Fredda ad oggi.
- Robert Knoth - Il fotogiornalista olandese, in collaborazione con la giornalista Antoinette de Jong, presenta il loro ultimo libro “Poppy - Trails of Afghan Heroin”, incentrato sui percorsi, l'impatto e la globalizzazione dell'eroina proveniente dall’Afghanistan.
- “Stato d’Italia” - Tre anni nella quotidianità dell’Italia in crisi, vista da Emiliano Mancuso: il progetto sarà esposto presso la Fnac di Milano dal 28 marzo all’8 maggio.
Spazio giovani
Con questo nuovo spazio il Festival vuole introdurre al grande pubblico giovani fotografi.
Alberto Maretti presenterà “Gyumri il terremoto che continua”, un fotoreportage realizzato in Armenia che mostra la città di Gyumri un quarto di secolo dopo il terremoto.
In collaborazione con l'associazione culturale Su Palatu_Fotografia e il progetto “Menotrentuno_03” curato da Salvatore Ligios e Sonia Borsato, saranno presenti le mostre di:
- Bieke Depoorter, vincitrice nel 2009 del Premio "Magnum expression" e del Photo Academy Award nella categoria GUP, e nel 2010 del "Sony World Photography Awards", esporrà “Forse domani”, uno sguardo sulla vita quotidiana delle persone che passa per il ritratto del loro ambiente di vita.
- João Pina, finalista nel 2010 per il premio “Henri Nannen”, premio “Cura” e “Alexandra Boulat Grant”; pubblica su testate di fama mondiale quali New York Times, The New Yorker, Time Magazine. Con “Bande giovanili” documenta le realtà giovanili difficili di alcune città del Brasile.
- Marin Hock, premiato nel 2010 alla Photobiennale de Thessalonique e nel 2011 al concorso Prix SFR Jeunes Talents Photo, presenta con “Tristezza altra” un lavoro che affronta il delicato tema della malattia mentale e della vita nel centro residenziale La Devinière.
Workshop
Anche in questa edizione il Festival propone dei workshop, rivolti a professionisti e amatori del mondo della fotografia.
- Franco Pagetti. Il workshop, di due giorni, tratterà i vari momenti della produzione di un lavoro fotogiornalistico, dalla progettazione alla pratica e dall’editing alla post produzione.
- ParalleloZero. Un workshop che si pone come obiettivo la ricerca di storie “diverse e positive” in luoghi difficili, come Gaza e l’Afganistan.
Spazio approfondimento
Durante i quattro giorni del Festival saranno presentati dibattiti e incontri di approfondimento sulle tematiche legate all’uso dell’immagine fotografica e al volontariato culturale delle associazioni fotografiche.
In particolare, Sandro Iovine, dopo il grande successo di pubblico e il forte apprezzamento che il suo intervento ha visto nella scorsa edizione, proporrà una particolare lezione sulla lettura della fotografia, presentando e spiegando il documentario “San Clemente” di Raymond Depardon, una delle più belle indagini mai condotte sul mondo della psichiatria.
Letture portfolio
Esperti di comunicazione visiva, direttori di testate del settore, editor internazionali e rappresentanti della FIAF, saranno presenti per letture portfolio.
Una speciale lettura portfolio verrà dedicata a chi intende auto produrre un libro fotografico.
Altre mostre
Il festival propone inoltre il progetto fotografico “Ludesan Life” del Gruppo Fotografico Progetto Immagine.
La mostra coinciderà con l’uscita del “numero 0” della nuova rivista fotografica on-line che si propone di raccontare le storie della provincia lodigiana attraverso la fotografia.
Book point
Il Festival, in collaborazione con MiCamera, noto negozio e centro culturale per la fotografia, organizza uno spazio in cui sarà possibile acquistare libri di fotografia.
Fuori Festival
In aggiunta al circuito ufficiale, il Festival propone un circuito off all’interno di bar e negozi della città.
Educational week
Con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla fotografia e ai temi affrontati nei lavori esposti dal Festival, si propongono alle scuole visite guidate alle principali mostre.
Festa
È previsto infine un momento informale: una serata di festa, un’occasione in più di incontro tra fotografi e visitatori.
INGRESSO GRATUITO A MOSTRE ED EVENTI
Le Sedi del Festival
Tutta la città di Lodi sarà coinvolta, in particolare le seguenti sedi:
- Sede espositiva della Banca Popolare di Lodi - via Polenghi Lombardo 13;
- Chiostro del Museo Paolo Gorini - via Bassi 1;
- Sede del Gruppo Fotografico Progetto Immagine - via Vistarini 30;
- Ex Chiesa di San Cristoforo - via Fanfulla 14;
- Ex Chiesa dell’Angelo - via Fanfulla 22;
- Piazza del Broletto;
- Collegio San Francesco - via San Francesco 21;
- Sezione giovani della Bioblioteca Laudense - via Solferino 72;
- Sede della Provincia di Lodi - via Falfulla 14.
Le serate del festival e i dibattiti saranno presentati presso:
- Teatro alle Vigne - via Cavour 66;
- Ridotto del teatro alle Vigne - via Cavour 66.
Tutti i dettagli: www.festivaldellafotografiaetica.it
Info: info@festivaldellafotografiaetica.it
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- Dettagli
COMUNICATO
Non si fermano gli scioperi e le mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici della Brianza contro la riforma del mercato del lavoro che nel merito cancella ammortizzatori sociali e articolo 18 e nel metodo deciso dal governo che elimina la parola “trattativa”.
Venerdì 23 aprile alla PEG PEREGO di Arcore sciopero di un'ora
Lunedì 26 aprile alla PEG PEREGO di Arcore sciopero dalle 14.00 alle 15 con presidio davanti all'azienda
Martedi 27 aprile alla VRV di Ornago sciopero dalle 8.30 alle 10.30 con presidio davanti all'azienda
Guzzi Antonio
FIOM CGIL Monza Brianza
Zona di Vimercate