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Nove anni di attività: presentati i risultati del Centro Polifunzionale Maria Bambina di Bellusco.
Cosa cambia dopo l’approvazione della legge regionale 2942 (ex d.g.r. 856) grazie al contributo della Fondazione Maria Bambina e del Comune di Bellusco. Ridotte le spese per gli utenti del Centro Diurno:
da 24 a 20 euro al giorno Bellusco,17 aprile 2015. Unanime commento positivo per i primi nove anni di attività del Centro Polifunzionale Maria Bambina di Bellusco, centro di servizi per anziani e di sostegno alle famiglie. Queste le opinioni espresse dai relatori all’incontro di mercoledì 15 aprile svoltosi presso la sede del Centro. “Una struttura d’eccellenza - ha affermato il Sindaco di Bellusco, Roberto
Invernizzi - perché è riuscita a offrire risposte convincenti riguardo le necessità degli anziani, delle famiglie, ma soprattutto un sostegno alle donne, le quali, come è noto, sono le più coinvolte nell’assistenza dei propri cari.”
Durante la serata sono stati presentati i dati ed è stato compiuto un primo bilancio sociale. “In questi nove anni quasi 600 anziani (fra Centro Diurno, 210, e Comunità Residenziale, 375) sono transitati dal Maria Bambina - ha illustrato, Luca Pozzi, coordinatore del Centro –. 86 anni, l’età media, in maggioranza donne, il 90% residente nei paesi del distretto dell’’ASL di Monza e Brianza con una forte presenza dei paesi del vimercatese. Dei 375 anziani della comunità residenziale più del 70% è rientrato al proprio domicilio.” Un dato che mostra la peculiarità del Maria Bambina: un pronto e flessibile sostegno ad anziani e famiglie di fronte a emergenze o a fasi difficili della vita familiare. La residenzialità temporanea infatti ha supportato la famiglia in diverse casistiche come ad esempio il caso della badante che usufruisce, come suo diritto, di ferie o di periodi di aspettativa; oppure quando diventa momentaneamente impossibile assistere i propri cari; oppure ancora quando l’anziano ha bisogno di un’assistenza più ampia ed intensa che necessita di lasciare temporaneamente la propria abitazione. Grazie a questo servizio di residenzialità temporanea, più del 70%, dei 375 anziani, come visto, è riuscita a superare la fase acuta e tornare al proprio domicilio.
“Sono dati ha commentato Roberto Mauri – direttore della Cooperativa La Meridiana, cooperativa che gestisce il Maria Bambina, che confermano come l’idea iniziale di offrire un servizio flessibile ed intermedio fra il domicilio e la RSA abbia funzionato e rappresenti un’ importante innovazione che risponde ad una duplice esigenza: da un lato ritardare il più possibile se non evitare l’inserimento dell’anziano in casa di riposo, dall’altro consentire un risparmio significativo alla spesa sanitaria. Infatti strutture come queste di Bellusco costano molto meno rispetto alle RSA.”
Un’altra conferma arriva dalle parole espresse da Roberto Calia, direttore sociale di ASL Monza MB. “Il Maria Bambina rappresenta una struttura intermedia e flessibile che si proietta e anticipa il futuro dell’assistenza. Questo Centro infatti garantisce una risposta efficace ai bisogni di una certa fase della vita dell’anziano.” Non mancano i problemi, però. Le nuove normative volute dalla Regione Lombardia, come la legge 2942 (ex. D.g.r. 856), regole che hanno l’obiettivo di dare ordine e chiarezza all’assistenza anziani, hanno imposto alla parte residenziale del Maria Bambina alcuni cambiamenti, soprattutto in merito alla tipologia d’utenti.“E’ stato faticoso, ma bello lavorare insieme - ha aggiunto Mauri – perché si è riusciti a realizzare un clima di lavoro positivo e una giusta sinergia fra pubblico, (ASL, Comuni), privato sociale (Fondazione Maria Bambina, Cooperativa La Meridiana) e cittadini di Bellusco e dei paesi limitrofi. Un metodo che, come dimostrano i dati, rappresenta un modello in grado di affrontare le problematiche e indicare soluzioni.”
Infine le considerazioni di Sergio Lorenzini presidente della Fondazione Maria Bambina proprietaria della struttura che ospita gli anziani. Anzitutto un aiuto significativo alle famiglie di Bellusco che vedono ridursi la spesa del Centro Diurno da 24 a 20 euro al giorno. Un contributo di 4 euro offerto dalla Fondazione e dal Comune di Bellusco. Ma la domanda principale che Lorenzini si è posto, è: “cosa intende essere la Fondazione e quali servizi dovranno essere attivati per famiglie e anziani nel prossimo futuro.” Una considerazione anche alla luce di eventuali ed ulteriori cambiamenti normativi. “La speranza - ha concluso Lorenzini - è che possiamo individuare nuove formule in grado di adeguarsi alle presenti e future esigenze di anziani e famiglie.”
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I mestieri della tradizione in scena con “I contadini della Brianza”
L’Associazione di Arte Folclorica animerà con danze e canti popolari - le tre giornate di Agrinatura 2015
Erba, 16 aprile 2015 – Gli antichi mestieri della tradizione rurale prendono vita alla 14^ edizione di Agrinatura grazie al Gruppo di Arte Folclorica “I contadini della Brianza” di Albavilla, che animeranno la tre giorni erbese con danze, canti popolari, riti propiziatori e poesie in dialetto: dall’arrotino all’allevatore di bachi da seta, dalla ricamatrice a maglia al “firel” che fila la lana, dal maniscalco a chi produce il pizzo, tante figure professionali dimenticate saranno rappresentate nei loro costumi tipici, realizzati ispirandosi ai vecchi album di famiglia.
«Fino ai primi decenni del Novecento le donne brianzole erano solite fare il bucato con la cenere di gelso – dichiara Dionigi Garofoli, Presidente dell’Associazione “I contadini della Brianza” –. Queste piante erano molto diffuse all’epoca dei nostri nonni in quanto le foglie venivano utilizzate per l’allevamento dei bachi da seta; i rami secchi, invece, erano bruciati a fine stagione e se ne ricavava la preziosa cenere».
L’obiettivo dell’Associazione di Nibionno è quello di rievocare, attraverso la rappresentazione itinerante, la vita di una Brianza dimenticata, favorendo la memoria storica delle giovani generazioni, spesso ignare dei costumi e delle usanze dei loro antenati. «In soli otto anni di vita siamo stati protagonisti di ben 310 esibizioni in tutta la Lombardia – continua il Signor Garofoli -. Da qualche tempo, inoltre, stiamo lavorando con la scuola primaria di Crevenna, frazione di Erba, ad un progetto di recupero del nostro dialetto che passa dai canti popolari e dalla messa in scena degli antichi mestieri, a cui i bambini partecipano in prima persona affiancati dagli insegnanti».
I volontari dell’Associazione “I contadini della Brianza” coinvolgeranno i visitatori di Agrinatura – The Rural Expo con spettacoli dal vivo da venerdì primo maggio a domenica 3 maggio.
Scheda tecnica
Dove: Erba (CO)
Quando: da venerdì 1 a domenica 3 maggio 2015
Orari: dalle ore 9.30 alle ore 19.00
Facebook: www.facebook.com/Agrinatura
Web: www.agrinatura.org
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Nell’anno di Expo, la manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, affronterà il tema dell’alimentazione attraverso un format innovativo che esplorerà argomenti legati al cibo, partendo dalla terra, dall’orto, dall’architettura rurale e urbana. Previsti corsi, seminari e laboratori rivolti ad adulti e ragazzi, incontri, show cooking, esposizioni e molto altro ancora. |
Dal 13 al 24 maggio 2015, alle Serre della Villa Reale di Monza, torna il Festival degli Orti organizzato da Terralab3.0 associazione di promozione sociale, in collaborazione con il Comune di Monza e il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, affronterà nell’anno di Expo il tema dell’alimentazione, attraverso un format innovativo che esplorerà argomenti legati al cibo, come la terra, l’orto, l’architettura rurale, all’interno di un’area – la Villa Reale di Monza - che rappresenta uno dei poli culturali collegati ad Expo 2015. Il Festival, suddiviso in varie sezioni, costituirà un’opportunità per parlare di alimentazione, agricoltura, paesaggio, ma anche di architettura ecologica, di natura intesa come ‘cura’ ed educazione green nelle scuole. Corsi, seminari e laboratori rivolti a bambini, ragazzi e adulti offriranno diverse opportunità di sperimentare l’orticoltura, il giardinaggio e la cucina. Un’occasione per vivere in prima persona le tematiche di valorizzazione dell’ambiente e dell’alimentazione naturale. Nella sezione Green speech, esperti internazionali si confronteranno sul tema dell’agricoltura in città, attraverso contributi e testimonianze che analizzeranno l'impatto sull'alimentazione ed il benessere, sulla produttività e le filiere corte, sul paesaggio e la rigenerazione urbana; una sessione con vari ospiti sarà inoltre dedicata al Food Design, a cura dell’omonima rivista (Food Design, Design Diffusion Word). Show cooking, degustazioni, prodotti del territorio, scuole di cucina saranno gli ingredienti del Polo del gusto dove si potranno scegliere differenti percorsi gastronomici. Una cucina installata nell’area aperta in prossimità delle serre ospiterà performance di cuochi e maestri della ristorazione provenienti dal territorio, da realtà formative e sperimentali, che realizzeranno piatti e ricette con i prodotti dell’orto, valorizzando anche le ricette tradizionali brianzole. Una serie di degustazioni all’insegna dell’identità e del rispetto del territorio faranno conoscere i vini dei migliori produttori che operano nel tentativo di mantenere vivo il dialogo tra cultura e natura. Evento serale, la Cena di gala Green Dinner, con menù selezionato tramite un concorso interno alla Scuola di cucina Food Genius Academy; le preparazioni saranno effettuate in collaborazione con gli istituti professionali del territorio e parte del ricavato sarà devoluto al progetto di Ortoterapia ‘LOrto di San Gerardo’. L’orto in tavola è il titolo di un concorso di idee rivolto a progettisti del settore, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Monza e Brianza, la Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti PPC e il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, per la realizzazione di un allestimento vegetale: i progetti selezionati dalla giuria faranno parte della mostra allestita nel prato dei Giardini delle Serre durante l’evento. Le installazioni dovranno riferirsi al tema dell'orto, quale forma di nuova agricoltura urbana in grado di influire sullo sviluppo della città come elemento di rigenerazione sociale e paesaggistica del territorio e rappresentare congiuntamente le tematiche connesse al tema dell’alimentazione. I progetti dovranno prevedere soluzioni sostenibili, innovative, a basso costo e removibili alla fine della manifestazione. Ai visitatori sarà offerta l’opportunità di trovare prodotti e articoli specifici grazie alla mostra mercato di piante e fiori, prodotti biologici, orticultura, attrezzature e accessori per l'orticoltura e il giardinaggio, energie alternative, benessere, artigianato e riciclo, mobilità sostenibile e cosmesi naturale. Sabato 16 e domenica 17 maggio, espositori florovivaistici presenteranno un’anteprima di ‘Frutti rari alla Santa – 3a edizione’, (settembre 2015, Villasanta) a cura di Thuja Lab; inoltre, sabato 23 e domenica 24 mercato di prodotti alimentari a cura di Slow Food. Il Festival degli Orti è un progetto di Terralab3.0 curato da Michela Genghini - presidente e coordinamento generale, Cristina Molteni - progettazione evento e gestione partner, Andrea Trentini - relazioni esterne, Giulia Minghetti - assistente all’organizzazione. Monza, febbraio 2015 FESTIVAL DEGLI ORTI IV edizione Special edition “Expo a Monza” Monza, Villa Reale, Giardini delle Serre 13 - 24 maggio 2015 Orari: dalle 10.00 alle 21.00 Ingresso libero Ingresso pedonale: viale Regina Margherita Parcheggio: viale Cavriga, Porta Monza Informazioni: Terralab3.0 Associazione di Promozione Sociale Tel. +39 039 9363795; info@festivaldegliorti.it - www.festivaldegliorti.it – press@terralabtrepuntozero.org |
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Siamo davvero stupefatti che il sindaco di Monza, nonché presidente del Consorzio che dovrebbe tutelare e valorizzare il Parco di Monza, non solo abbia autorizzato l' Asus Electric Run – una manifestazione in netto contrasto con il regolamento del Parco – ma addirittura, a quanto riportano i giornali, se ne faccia acceso sostenitore. L'impressione netta è che il Parco sia sempre più considerato un contenitore vuoto che si possa riempire delle manifestazioni più disparate, anziché un luogo pieno di storia e di vita, che può senz'altro accogliere eventi organizzati, che siano però compatibili con il rispetto della flora, della fauna e dell'intero contesto. Leggiamo che nell'evento saranno diffusi luci e rumori idonei ad una discoteca e non ad un parco storico. Ci chiediamo quindi come sia possibile che il Primo Cittadino, da cui spereremmo di avere una smentita e un pronunciamento fermo contro un uso assolutamente improprio e svilente del Parco, non si sia opposto alla collocazione di questo evento nel Parco di Monza. Tra l'altro abbiamo saputo che il costo per partecipare sarà : 34 € da 1001 a 5000 partecipanti e 37€ da 5001 in su. Chiediamo al Presidente e al Direttore del Consorzio:
> chi intascherà i proventi?
> come pensano di garantire la sicurezza del Parco e degli stessi partecipanti visto che si parla di centinaia e centinaia di persone?
> perché non c'è nessuna informazione chiara sul sito del Consorzio riguardo a questa iniziativa?
CHE VANTAGGIO NE TRARRÀ IL PARCO CHE I SUDDETTI DOVREBBERO TUTELARE PER DOVERE ISTITUZIONALE?
Comitato per il Parco A. Cederna
Il presidente, Bianca Montrasio
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DOMENICHE IN COLLINA 2015 a Cavenago Brianza II Edizione
Nella ex discarica, oggi oasi verde, 5 aperture straordinarie, con tante iniziative all’aria aperta per famiglie e bambini
Inaugurazione domenica 26 aprile, ore 15.30 - ex discarica di Cem Ambiente
In occasione della prima apertura verrà presentato il neonato ORTO BOTANICO sui rifiuti
Al via la seconda edizione delle “Domeniche in Collina”, l’iniziativa organizzata da Cem Ambiente nella Collinetta di Cavenago, un’area naturalistica di 30 ettari recuperata ai rifiuti (era una discarica solo 20 anni fa) situata in località Cascina Sofia (proseguimento di via Manzoni) a Cavenago Brianza.
Tante le iniziative in programma, dalle gare di pesca ai laboratori per bambini, dalle passeggiate a piedi e in bici alle visite guidate agli impianti, fino alla particolarissima dimostrazione dei falconieri.
Aperture previste nelle seguenti domeniche: 26 aprile, 10 e 24 maggio, 7 e 21 giugno
Novità dell’edizione 2015, la visita guidata al neonato orto botanico di 1500 metri quadrati. Un percorso didattico attraverso una selezione di 50 essenze arbustive ed erbacee da fiore perenni, tipiche autoctone dell’area (15 tipi di rose tra cui la Dama di cuori e la Queen Elizabeth e 36 arbustive tra cui la Salvia superba e la Salvia lavanda). Dalla sperimentazione si andranno a individuare le specie che meglio si adattano alla rinaturalizzazione della ex discarica.
Tutte le attività sono gratuite
Possibilità di visite guidate alla ex discarica, su richiesta
Per info: tel 02.95241919
“Una bella iniziativa di cui andiamo orgogliosi, anche per il risultato ottenuto nella precedente edizione - dice Virginio Pedrazzi, Amministratore unico di Cem Ambiente Spa. Grazie alle Domeniche in collina desideriamo finalmente valorizzare l’oasi di 30 ettari sorta in un’area che per oltre 20 anni ha fornito un’importante servizio alla collettività come deposito dei rifiuti e che ora puo offrire un servizio diverso, dando la possibilità alla gente di trascorrere ore di svago in un posto bello e tutto da scoprire. Una vera immersione nella natura e nel verde”.
Il programma completo delle cinque aperture
26 aprile, dalle ore 15,30
*chiuso la mattina
Ore 15,30 – inaugurazione con la partecipazione delle autorità
Ore 16,15 – visita guidata alla Collinetta di Cavenago, all’orto botanico e agli impianti
10 Maggio, dalle ore 10.00 alle 18.30
Ore 11 “Giornata della Trasparenza”
Ore 15.00 - 18.00 Pesca sportiva, per bambini e ragazzi fino a 14 anni; Incontro a cavallo, cura e avvicinamento per i bambini dai 5 ai 12 anni); Passeggiata con asini, in sella tra boschi, pianure e laghetti, per bambini
24 Maggio, dalle ore 10.00 alle 18.30
Ore 10.00 - 12 e 15.00 - 18.00 Laboratorio per bambini “Una mascotte da mangiare”, ispirandosi alla mascotte Foody di EXPO 2015
Ore 15.00 - 18.00 Passeggiata con asini, in sella tra boschi, pianure e laghetti, per bambini
Ore 14.30 - 18.30 Esibizione dei falconieri con i rapaci. Alle ore 17.30 dimostrazione in volo di tecniche di caccia
07 Giugno, dalle ore 10.00 alle 18,30
Ore 10.00 - 12 e 15.00 - 18.00 Laboratorio per bambini “La terra e i suoi odori” e percorso olfattivo. Si preparerà anche un piccolo campione di profumo
Ore 15.00 - 18.00 Tiro con l’arco, grandi e piccini potranno imparare i primi rudimenti della disciplina; Passeggiata con asini, in sella tra boschi, pianure e laghetti, per bambini
21 Giugno, dalle ore 10.00 alle 18,30
Ore 10.00- 12 e 15.00 - 18.00 Laboratorio per bambini “L’orto dei piccoli”, con la realizzazione di un orto in cassetta
Ore 15.00 - 18.00 Incontro a cavallo, cura e avvicinamento per i bambini dai 5 ai 12 anni
Per tutte le aperture: passeggiate libere nell’area naturalistica di 30 ettari, e nei suoi tanti habitat (lago, radura, collina, bosco), stand delle associazioni di volontariato, trenino per visitare l’oasi.
Possibilità di visite guidate a richiesta
Tutte le attività sono gratuite
Per informazioni: Cem Ambiente Spa, per info tel 02.95241919
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Tunnel ciclopedonale di via Bergamo a Monza. Sabato 18 inaugurazione
Monza, 16 aprile 2015 – Si terrà sabato mattina, 18 aprile alle ore 11.30, l’inaugurazione del tunnel ciclopedonale di via Bergamo, che permetterà di mettere in collegamento in totale sicurezza pedoni e ciclisti diretti dalle vie Amati e Rota e dintorni verso il centro cittadino. Costato 3,9 milioni di euro, per realizzarlo sono stati necessari complessi interventi per quel che riguarda lo spostamento dei sottoservizi e soprattutto per la posa di grandi sostegni necessari alla tenuta della linea ferroviaria sovrastante e al passaggio dei convogli ferroviari, operazione quest’ultima che ha richiesto anche verifiche e collaudi da parte di RFI. All’inaugurazione di sabato saranno presenti il sindaco, Roberto Scanagatti e l’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Marrazzo. Grazie all’accesso ciclopedonale saranno più facilmente raggiungibili i locali di via Bergamo anche dalle vie Amati e Rota, presso le quali, da lunedì 20 aprile, sarà attivo il nuovo Monza Sobborghi Park gestito da TPM, nel quale saranno utilizzabili 50 posti auto a sosta tariffata.
Ufficio stampa del Comune
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QUANDO GIOVEDÍ 23, LUNEDÍ 27, MERCOLEDÍ 29 APRILE ORE 10.00 matinée per le scuole
VENERDÍ 24 APRILE ORE 21.00 serale fuori abbonamento
Lo spettacolo, intrecciando la narrazione del romanzo I Promessi Sposi alla biografia famigliare del Manzoni, affronta il tema della sofferenza umana quale “provvida sventura”. Mette in scena i personaggi principali (Renzo, Lucia, Don Abbondio, Fra’ Cristoforo, Don Rodrigo, L’innominato, il Cardinale Borromeo) e allo stesso tempo rappresenta l’autore con la moglie Enrichetta Blondel durante la lunga elaborazione del suo capolavoro. Continua a leggere →
BIGLIETTI da € 9 a € 14 (+prevendita)
Il regista e gli attori sono disponibili per interviste telefoniche e dal vivo a ridosso delle repliche.
Per scaricare fotografie di scena: http://www.teatromanzonimonza.it/news/renzo-e-lucia-promessi-sposi-2/
Per visualizzare la presentazione alle scuole: http://www.teatromanzonimonza.it/manzoni-per-la-scuola/renzo-e-lucia-promessi-sposi/
TEATRO MANZONI MONZA
Ufficio Stampa e Comunicazione
Indirizzo: via A. Manzoni 23, 20900 Monza (MB)
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Finanziamenti del DEF non riguardano prolungamento M5 verso Monza
I sindaci di Monza e Cinisello Balsamo: “Prosegue comunque il nostro impegno per riposizionare tra le pianificazioni regionali e di area metropolitana l’importante opera. Chiederemo incontro con neoministro Delrio per condividere la priorità”
15 aprile 2015 - Il prolungamento della M5 verso Cinisello Balsamo (Bettola) e Monza non è tra le 25 grandi opere sostenute dal Governo. Il finanziamento di 790 milioni di euro presente nel Def, il Documento di economia e finanza varato dal Consiglio dei Ministri, riguarda infatti la tratta della M5 già in costruzione verso San Siro. Lo riferiscono i sindaci di Monza e Cinisello Balsamo, Roberto Scanagatti e Siria Trezzi, che comunque ribadiscono l’impegno delle due amministrazioni per riportare l’opera di prolungamento nelle pianificazioni regionale e della città metropolitana, viste soprattutto l’importanza di una delle aree più strategiche per lo sviluppo economico del Paese, a forte concentrazione di lavoratori e studenti pendolari, di imprese e di grandi poli attrattori dal punto di vista culturale, della ricerca scientifica, dell’innovazione, sanitario e ambientale. Per rilanciare la richiesta anche al governo, i due primi cittadini sono al lavoro per promuovere un incontro con il neoministro alle Infrastrutture Graziano Delrio.
“Continueremo a impegnarci sul progetto – dicono Scanagatti e Trezzi -, già da tempo previsto nei nostri strumenti urbanistici, e ribadiamo il nostro forte interesse per il prolungamento della M5 da Bignami, dove è attualmente attestata l’infrastruttura, fino a Bettola, prossimo capolinea anche della M1, snodo fondamentale per uno sviluppo del sistema metropolitano nel territorio di Monza che dovrà collegare importanti sedi di funzioni istituzionali, dell'innovazione e della ricerca, sanitarie e storico - ambientali di importanza regionale e nazionale”.
Di recente le Amministrazioni di Cinisello Balsamo e Monza, in collaborazione con il comune di Sesto San Giovanni, hanno predisposto delle osservazioni al PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Milano, per rimettere in campo l’intervento. In particolare, nel documento si sottolinea che il prolungamento della M5 da Bignami a Monza attraverso il nodo di Bettola, potrà essere realizzato in superficie per il tratto del Viale Fulvio Testi con rilevante risparmio di risorse, e che il deposito dei treni potrà essere realizzato sul territorio monzese.
In quest’ottica i comuni coinvolti, sempre insieme al Comune di Sesto San Giovanni, stanno lavorando nell’ambito del Piano Integrato di Intervento del comune di Cinisello Balsamo per la realizzazione dell’Hub intermodale con soluzioni innovative e all’altezza di un’area strategica tra l’area milanese e quella brianzola. L’intervento ha l’obiettivo di assicurare non solo la realizzazione del parcheggio di interscambio di 1.500 posti auto a totale carico dell’operatore privato, ma anche quella di garantire una moderna stazione (Cinisello - Monza) su modello europeo per l’interscambio ferro - gomma della rete della metropolitana e del trasporto pubblico locale, che conterrà inoltre la bicistazione, la ciclofficina e un sistema integrato di servizi per i ciclisti urbani.
Inoltre la valenza dell’intervento dell’Hub intermodale è stata riconosciuta nell’ambito del Piano Operativo Nazionale 2014/2020 che, grazie all’intervento dei Comuni di Cinisello Balsamo, Monza e Sesto Sesto San Giovanni, porterà ai territori del Nord Milano risorse per 1,5 milioni di euro finalizzate alla realizzazione di piste ciclabili e sistemi di info mobilità.
Ufficio stampa Comune di Monza
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70esimo Liberazione, Comune di Monza risponde a invito ANPI: esposto striscione celebrativo da balcone palazzo
Monza, 15 aprile 2015 – E’ esposto da un balcone del Palazzo comunale di piazza Trento e Trieste lo stendardo celebrativo del 70esimo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista. Il Comune di Monza ha deciso di raccogliere l’invito che l’ANPI di Monza e Brianza ha rivolto a tutti i comuni della provincia per sottolineare l’importanza della ricorrenza, a pochi giorni dalle celebrazioni ufficiali che si terranno il 25 aprile, e per ricordare i caduti della Resistenza monzesi e brianzoli. “E’ un gesto importante, dal significato simbolico – commenta il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti -, che vuole tra l’altro rendere omaggio all’impegno e al sacrificio del nostro territorio nella lotta di Liberazione, un tributo doveroso alle persone che hanno sacrificato la propria vita per la libertà dalla violenza, dalla dittatura e per la democrazia. Un sacrificio che tutti abbiamo il dovere di ricordare, soprattutto ai più giovani, individuando le iniziative migliori perché questa importante ricorrenza sia sempre vissuta con grande partecipazione”.
Ufficio stampa del Comune
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PEDEMONTANA: VALUTAZIONI DI INSIEME IN RETE SULLA CARATTERIZZAZIONE
La proposta di piano di caratterizzazione delle aree influenzate dall'incidente Icmesa, presentato dall’Associazione Temporanea d’imprese con capofila Strabag, è stato analizzato in modo approfondito dal coordinamento “Insieme In Rete Per Uno Sviluppo Sostenibile”. Riteniamo sia indispensabile conoscere nel dettaglio i contenuti della proposta di Piano di Caratterizzazione per poterlo valutare, con l’obiettivo di evidenziare i rischi che potrebbero richiedere la necessità di fermare la dannosa avanzata dell’autostrada pedemontana.
L’azione di Insieme in Rete ha messo a fuoco la criticità DIOSSINA sulla tratta B2 e su parte della C e ha indotto, quantomeno, la Soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), all’imprescindibile rispetto delle leggi vigenti.
Sulla proposta di Piano di Caratterizzazione, Insieme in Rete non può che esprimere perplessità per le valutazioni di merito e i criteri prescelti nella redazione del Piano. Perplessità che abbiamo già comunicato ad ARPA nell’incontro tenutosi il 23/03/2015 auspicando che tali questioni siano affrontate in modo puntuale dai soggetti competenti.
Vediamone le criticità più evidenti.
Il primo punto che non condividiamo si evidenzia già nelle prime pagine della relazione che introduce la proposta di piano di caratterizzazione: sono elencate sia le indagini del 2008 realizzate in contraddittorio con ARPA che avevano rilevato la presenza di diossina (TCDD) nella zona di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Bovisio Masciago sia le indagini realizzate nel 2012 dalla società Strabag, per conto di APL. Nel documento introduttivo di APL questi carotaggi di Strabag vengono considerati come “adempimento alla prescrizione Cipe n° 3”.
Ma queste ultime analisi non sono utilizzabili perché non sono state validate da ARPA, come invece lo furono quelle del 2008 e sono state effettuate con metodi non condivisi con ARPA.
Vanno quindi definiti nuovi sondaggi anche laddove queste analisi “non certificate” furono effettuate.
APL considera la caratterizzazione solo per il tracciato dell’autostrada localizzato nelle ex aree A, B, R del disastro Icmesa mentre esclude sondaggi ambientali sulle connessioni, le opere di viabilità complementare e accessoria, per quanto si trovino nelle medesime aree (A, B, R).
E’ una limitazione non accettabile poiché anche per la realizzazione di tali interventi viabilistici si andrà a scavare. Il piano va quindi implementato con analisi anche su queste aree (es. tangenzialina di Meda sud, connessioni di Bovisio e Desio etc).
Il Piano propone una maglia di campionamento, cioè l’indicazione dei punti dove si preleverebbero i campioni da analizzare, con passo 100x100 metri per le ex zone B e R , criterio che fa riferimento alla tipologia per “indagini preliminari” nei SIN (Siti Interesse Nazionale). Sarebbe opportuno, invece, aumentare la densità dei punti di campionamento per descrivere adeguatamente la situazione in tutto l’areale interessato dalla ricaduta di diossina nel quale si vuole realizzare la Pedemontana.
L’ubicazione di alcuni sondaggi non rispetta, peraltro, neanche questo criterio geometrico, vedi la zona distributore di Desio e lo svincolo di Bovisio M., dove addirittura mancano i sondaggi sul lato sinistro del progetto autostradale. Qui, la linea di demarcazione della zona R corre esattamente al centro della pedemontana.
Ricordiamo, soprattutto ai Sindaci, che sono i responsabili ultimi della salute dei cittadini, che la delimitazione delle aree in A, B e R fu un accorgimento istituzionale, decisamente approssimativo effettuato sulla base di analisi fatte con la tecnologia disponibile nel 1976. La diossina si depositò in modo più esteso e “capriccioso”, come avviene normalmente nei fenomeni che hanno a che fare con gli agenti atmosferici (il vento, diceva Laura Conti, non segue le linee di demarcazione tracciate dalla Regione Lombardia).
Il principio di cautela, quindi richiederebbe di approfondire le analisi anche oltre questi limiti “artificiosi”.
Negli anni successivi all’incidente ICMESA, in alcune zone fu effettuata una ricopertura con terreno nuovo, mentre in altre furono effettuate arature. Quindi, il solo campione superficiale, proposto da Strabag, non basta perché il primo spessore di terreno non e’ quello contaminato essendo nuovo, riportato o rivoltato.
Su questo punto, ci risulta che il 9-04-015, in sede di Conferenza dei Servizi gli Enti di controllo hanno già definito che tale modalità operativa non è adeguata e che si dovrà procedere ad un campionamento più profondo ed accurato.
Anche nel caso di superamenti del “solo” limite di diossina previsti per la destinazione d’uso verde, le indagini e le analisi devono essere adeguatamente approfonditi, perché la diossina è pericolosa anche in quantità infinitesimali.
Molte di queste nostre valutazioni sono state oggetto di confronto nella Conferenza dei Servizi, lì riportate anche dagli enti chiamati a dare il loro parere e contributo. Questo ha sortito la richiesta a Strabag e ad APL di un’implementazione del documento di Piano di Caratterizzazione.
INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE