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In memoria dei 700 migranti morti, veglia di testimonianza stasera lunedì 20 aprile alle ore 20.30 all'Arengario a Monza
Hanno risposto davvero in tanti al nostro appello lanciato ieri sera, e sotto riportato, per una veglia in memoria dell'ennesima tragedia dei migranti a due passi di casa nostra. Per questo vi confermo che questa sera con inizio alle 20.30 presso l'arengario di Monza terremo una veglia di testimonianza in memoria delle più di 700 vittime della nostra indifferenza. Se l'Europa, che con i suoi 450 milioni di abitanti è l'area più ricca del mondo non è in grado di affrontare il primo diritto in assoluto: QUELLO ALLA VITA, a chi fugge dalla fame, guerre, dittature, persecuzioni ecc. Su quali fondamenti allora si vuole costruire l'Europa?
Questa sera vi chiedo di portare, più che bandiere di parte, tante persone e lumini da accendersi per formare nella piazza una grande scritta luminosa con il numero dei migranti che hanno perso la vita, e attorno alla quale ci stringeremo per testimoniare alle istituzioni l'assoluta priorità di questo tema:
Più saranno i lumini che porterete più grande sarà il numero che tracceremo sulla piazza.
"NON ESISTONO LE RAZZE, ESISTE IL RAZZISMO" Rita Levi Montalcini
Ogg: 700 morti: ne zitti ne fermi proposta per una veglia di testimonianza
E' uno stillicidio ormai insopportabile quello dei migranti che muoiono in mare. Quello di oggi è numericamente il più grande. Non possiamo stare ne zitti ne fermi davanti a 700 persone: IN CERCA DI VITA, che vengono inghiottite dal mare. Propongo a tutti quanti voi di portare settecento candele domani sera all' arengario di Monza per una veglia di testimonianza dalle 20.30 in poi che chiede alle istituzioni tutte.
PRIMA DI TUTTO LA VITA!
Chiedo a tutti quanti voi: amministratori, sindacalisti, associazioni, volontari delle varie associazioni, simpatizzanti, giornalisti, lavoratori, studenti, esponenti di partiti politici, ecc. ecc. domani non possiamo stare ne fermi ne zitti. Aspetto vostro riscontro tra stasera e le prime ore di domattina, anche telefonico.
Valerio D'Ippolito
Referente Libera Monza-Brianza
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«PIANTALA»:LE FAMIGLIE PROTAGONISTE AL FRUTTETO MATEMATICO DELLA VILLA REALE DI MONZA PER L’APPUNTAMENTO DI EXPO’ 2015
Domenica 17 maggio sono in programma tre workshop dedicate ai bambini, durante i quali potranno materialmente piantare gli alberi da frutto che andranno a comporre il disegno originario del Canonica. Circa 200 le piante che verranno messe a dimora all’interno della Scuola Agraria del Parco di Monza
MONZA, 16 Aprile 2015 – Sono state posate le prime piante del Frutteto Matematico (Gelsi Neri) e per completare il progetto serve una mano da parte di tutti i bambini delle scuole di Monza e Brianza. Domenica 26 aprile, in tre sessioni alle 11, alle 15 e alle 16, sono in programma due workshop, che si terranno presso la Scuola Agraria del Parco di Monza (in viale Cavriga, 3), per coinvolgere nell’iniziativa i più piccoli e le loro famiglie. Alle 10 invece è previsto la presentazione sul campo alla cittadinanza del progetto del «Frutteto Matematico». Per partecipare basta prenotarsi, perché i posti sono limitati a circa 200 piante, contattando il numero di telefono della Scuola Agraria di Monza al 039-2302979 o l’indirizzo e-mail segreteriacorsi@monzaflora.it.
IL PROGETTO – Prevede la ricostruzione originale secondo l’impianto storico, del Frutteto Matematico elemento architettonico vegetale ideato dal Canonica nel disegno originario del Parco di Monza nell’ 800 con un’impostazione rigorosa, a filari che andranno a creare forme geometriche precise. Uno sviluppo pari a 3.100 metri e ben 600 alberi, utilizzando per la piantumazione delle varietà antiche, verificando la scelta varietale mediante analisi degli studi storici e delle serie botaniche descritte nell’800 oltre al posizionamento di un impianto di irrigazione a goccia e le manutenzioni. L’obiettivo è quello di costituire in un ampio ambito produttivo un vero e proprio frutteto nell’area della omonima cascina: elemento produttivo e paesaggistico con al cuore la Cascina Frutteto all’interno del Parco di Monza. Il progetto - della durata di 22 mesi - è partito nel marzo 2014 e si concluderà a dicembre 2015. L’iniziativa è portata avanti della Scuola Agraria del Parco di Monza con il Parco Regionale della Valle del Lambro e vede coinvolti la Fondazione della Comunità Monza e Brianza con Bando Emblematici minori 2013, Fondazione Cariplo e il sostegno di Regione Lombardia con la Direzione Generale Agricoltura, la Provincia di Monza e Brianza, la Camera di Commercio di Monza e Brianza e Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Con la manifestazione in programma domenica 26 aprile, si entra nella fase di ricostruzione del Frutteto Matematico. Oltre agli Enti promotori, rappresentati dall’Avv. Eleonora Frigerio, Presidente del Parco della Valle del Lambro e Massimo Ceruti, Presidente della Scuola Agraria di Monza, saranno presenti alla giornata di «Piantala», l’assessore Regionale Fabrizio Sala, Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e il Presidente della Provincia Mb Gigi Ponti.
LA STORIA - I Frutteti Matematici erano molto in voga nel ‘700 e ‘800 nei parchi delle maggiori capitali europee e avevano molteplici valenze, soprattutto di carattere rappresentativo di una agricoltura moderna, nella gestione, e di promozione e valorizzazione di nuove - per quei tempi - varietà. Questo elemento architettonico rimase fino ai primi del novecento, probabilmente fino alla prima guerra mondiale, già durante la seconda guerra mondiale l’area era oramai priva di piantumazioni dato che venne utilizzata come accampamento militare. All’interno dello sviluppo del progetto sono effettuate ricerche storico documentali sulle varietà vegetali presenti in origine e di integrare con varietà dell’area Brianzola (e in alternativa del Nord Italia), al fine di ricostituire le caratteristiche originarie e di creare una collezione in pieno campo di specie antiche o vetuste di frutta.
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Associazione IRENE, Iniziative Ricerche Esperienze per una Nuova Europa , in collaborazione con CIS _Centro Studi Imprese organizza a Lissone (presso il CIS - via Mameli 11) due giornate di formazione sulle Tecniche di Progettazione indirizzato in particolare alle realtà del Terzo settore. Il corso si terrà nelle giornate di giovedì 23 e 30 aprile, dalle h. 9.00 alle 17.00. Fino al 15 Aprile il costo promozionale è di € 160, 00 + IVA, dopo tale data € 180,00 (+ IVA)
ASSOCIAZIONE IRENE - web. www.irene.mi.it
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FRUTTETO MATEMATICO E ORTO ACCESSIBILE
Apprendiamo dagli organi di stampa che all’interno del Parco di Monza, nell’area antistante la Cascina Frutteto, si intende riproporre il “Frutteto Matematico”. Una struttura didattico-agricola sperimentale presente già nelle carte dell’architetto Canonica e, probabilmente, espiantata all’inizio del novecento.
L'imminente lavoro di ripristino del Frutteto Matematico nel Parco di Monza può significare un'occasione per un recupero di una porzione del Parco, che riacquisterebbe parte della configurazione che aveva nel passato sostituendosi a due anonimi prati.
La ricostruzione del Frutteto Matematico prevede la eliminazione di una parte dell’orto realizzato ad Est della scuola: l'Orto Accessibile. Il nome indica una porzione dell'area su cui è stato realizzato, dalla Scuola di Agraria (ente che ha in concessione la Cascina) e con finanziamenti provinciali, un orto con finalità soprattutto sociali . L'Orto Accessibile è stato studiato e realizzato per essere utilizzato dalle persone con disagi di tipo psichico e fisico. Molti gruppi di disabili trovano qui, ogni anno, una importante risorsa dal punto di vista terapeutico. La superficie dell'Orto Accessibile passerebbe da 915,7mq a 520,9mq. Non solo: verrebbe sollevata la pavimentazione che garantisce accessibilità e spostamenti a persone con problemi di deambulazione. Verrebbe altresì interrotta la continuità di alcuni percorsi.
La faccenda sarebbe risolvibile con semplice buon senso. Basterebbe ridurre la lunghezza di qualche filare nella parte Nord dello stesso senza un’apprezzabile modifica dell’impianto.
Chiediamo quindi che i progettisti e i responsabili della gestione del Parco, Consorzio in primis, intervengano sul progetto - che andrà in breve in porto - e si permetta all'orto didattico di continuare a svolgere a pieno la sua valenza sociale ed a mantenerne la sua interezza.
Inoltre, ci rimane il dubbio di come e con quali fondi, terminato il progetto, verrebbe gestita la nuova struttura all’interno del Parco. Sarà difficile sostenerla con solo le azioni di volontariato degli alunni e dei volontari della Scuola. E’ quindi necessario, fin da ora, prevedere i fondi necessari per la sua manutenzione, fondi che molto spesso vengono reperiti per mantenere invece strutture incompatibili con il Parco storico di Monza.
Monza: 19.04.2015
LEGAMBIENTE MONZA
Il presidente
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La Sagra degli Asparagi di Mezzago è alle porte: si comincia l’1 maggio con numerose conferme all’altezza della tradizione (se la memoria non inganna, siamo arrivati alla 56esima edizione) e con novità tutte da scoprire. Gastronomia, musica, cultura e arte sono solo alcuni degli ingredienti che rendono il calendario del Maggio mezzaghese ricco di eventi di elevato interesse.
La prima grande novità riguarda PAMM – Pink Asparagus Made in Mezzago.
Ovvero un progetto ideato per promuovere un prodotto locale tradizionale, un valore territoriale condiviso e un importante elemento comunitario. Quale è l’Asparago Rosa di Mezzago, vicino di ca(u)sa di Expo Milano 2015.
Considerata la condivisione di temi tra le caratteristiche del Progetto Asparago Rosa e le finalità di Expo Milano 2015 (strutturata attorno alla tematica “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”), PAMM sviluppa iniziative che possano collocare l’esperienza locale del quadro degli eventi correlati a Expo 2015.
Sono previsti eventi (convegni, workshop, mostre, laboratori…) durante la Sagra degli Asparagi, nonché occasioni per presentare l’Asparago Rosa in Expo (Cascina Triulza, Supermercato del futuro di Lega Coop, Enjoy the table).
Appuntamento riconfermato con il RISTORANTE DELLA SAGRA, collocato nella storica e suggestiva cornice di palazzo Archinti che da sempre ospita questa manifestazione. L’opera di ristrutturazione e riqualificazione che, negli ultimi mesi, ha interessato la struttura del palazzo nel suo complesso è quasi giunta al termine. In particolare, grazie al supporto di Coop Mezzago, le cucine e la sala ristorante sono state ampiamente rinnovate e sono pronte per sfornare le prelibatezze a base di Asparago Rosa.
E da quest’anno il Ristorante si fa in quattro. I giorni di apertura sono stati ampliati: sarà infatti possibile cenare anche il giovedì sera – solo su prenotazione – oltre che nei giorni dell’offerta abituale del venerdì sera, sabato sera e domenica mezzogiorno.
Ricordiamo che sono più di 90 i volontari che fanno funzionare il ristorante, e che tutti i piatti offerti sono cucinati con prodotti biologici e di provenienza garantita. Gli Asparagi Rosa si potranno degustare anche presso
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Bloom (via Curiel 39), sabato 16 e domenica 17 Maggio dalle 19.30
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Oratorio San Luigi (Piazzale della chiesa), sabato 2 e 16 maggio dalle 19.30. Prenotazione obbligatoria a 3381359456 / 3385298540.
Osservando il calendario della Sagra si nota l’eterogeneità degli EVENTI proposti e la costante collaborazione con le realtà del territorio. Oltre agli eventi che rientrano nel progetto PAMM, segnaliamo in particolare:
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“Musica in accademia”, la tradizionale rassegna musicale organizzata da Amici della musica e Accademia Mozzati. Quest’anno dedicata a Robert Schumann, accoglie musicisti di chiara fama e giovani emergenti
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“Terra”, una mostra del progetto Elementi a cura dell’associazione “Heart – Pulsazioni culturali”. Verrà inaugurata il 30 aprile, ore 18.30, presso la biblioteca civica. Curata da Simona Bartolena e Armando Fettolini, sarà aperta fino al 17 maggio.
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“Autori a km 0”, ciclo di incontri con autori brianzoli curato dalla Biblioteca civica. La seconda edizione dell’iniziativa vedrà l’intervento di scrittori di un certo peso, come Elena Rausa (che ha pubblicato con Neri Pozza) e Fabio Deotto (che ha pubblicato con Einaudi). Primi 3 incontri, moderati da Saul Stucchi, presidente degli Amici della biblioteca e direttore di Alibi online.
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Iniziative di carattere sportivo
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La grande (e per ora misteriosa) novità prevista per il 17 maggio. Il classico Spaventamaggio è stato definitivamente salutato nella scorsa edizione della Sagra. E ora? Una grossa sorpresa nella giornata di piazza con associazioni, produttori agricoli e artisti.
Come nelle passate edizioni, la Sagra degli Asparagi è una festa attenta ad AMBIENTE e TERRITORIO.
Al Ristorante viene servita solo “Acqua del sindaco”, proveniente direttamente dal nostro acquedotto (garantita in freschezza e salubrità dai costanti controlli Cap) e servita in caraffe.
Il Maggio mezzaghese è una “Ecofesta”, dove il divertimento è sempre affiancato alla salvaguardia dell’ambiente. I rifiuti prodotti in tutti gli eventi sono gestiti in maniera corretta e sostenibile: limitando la produzione di rifiuti, aumentando la raccolta differenziata, diminuendo il ricorso a materie prime non rinnovabili. Al Ristorante solo stoviglie lavabili e riutilizzabili, niente bottiglie di plastica, attenzione agli imballaggi in fase di acquisto.
La Sagra aderisce al progetto “Il buono che avanza” dell’associazione “Cena dell’amicizia onlus”. Per limitare lo spreco, chiedi di portare a casa la “doggy bag” con il cibo che non consumi al Ristorante.
Credits
La Sagra degli Asparagi è organizzata da Pro Loco Mezzago con la collaborazione dell’amministrazione comunale e dell’Associazione volontari.
In collaborazione con Provincia di Monza e della Brianza. Con il contributo di Camera di Commercio Monza Brianza, Meet – Brianza Expo, Regione Lombardia.
Si ringrazia COOP Mezzago per il sostegno all’iniziativa.
Info
www.prolocomezzago.it – facebook/prolocomezzago
www.asparagorosa.it – facebook/asparagorosa
Per il Calendario completo della Sagra degli Asparagi (contiene anche le indicazioni sul dove comprare o mangiare l’Asparago Rosa), cliccare il seguente link: http://www.prolocomezzago.it/images/Allegati/pdf_maggio/Programma_MaggioMezz_2015.pdf
Per alcune Foto, cliccare il seguente link: http://bit.ly/1IqiEFW
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3200 volontari in 88 cantieri cittadini: grande successo di partecipazione per la terza edizione delle Pulizie di Primavera. Sistemate aule scolastiche, ripuliti muri, piantumati fiori e arbusti. Iniziative in città, nelle scuole e nel Parco.
Monza, 19 aprile 2015 – 15 tonnellate di rifiuti raccolti, gran parte ingombranti; 1,5 tonnellate di vernici utilizzate per ripulire muri imbrattati, colorare panchine dei giardinetti, cancellate delle scuole; 4 tonnellate tra terriccio, corteccia e concime, 2000 tra fiori, piante stagionali, alberature e arbusti messi a dimora in pochissime ore. E poi 1500 sacchi, 600 tra scope e rastrelli e 650 tra rulli e pennelli, 150 tra trapiantatori e cesoie.
Questo il prodotto dell’attività svolta questa mattina da 3200 volontari che hanno risposto all’appello del Comune di Monza partecipando alla terza edizione delle Pulizie di Primavera.Attività si sono svolte in 88 “cantieri”, distribuiti in città (37 cantieri), nelle scuole (36 in tutto, comprese tre scuole superiori in collaborazione con la Provincia di Monza) e nel Parco di Monza (15).
Le operazioni sono state coordinate e sostenute da un centinaio di dipendenti comunali, tra cui Protezione civile e Guardie ecologiche volontarie. Particolarmente partecipate le iniziative che si sono svolte nelle scuole cittadine, che hanno visto la partecipazione non solo dei bambini ma anche di genitori, nonni, e insegnanti. Molti i volontari anche nel Parco di Monza, dove sono stati messi a dimora decine di alberi e ripulite le sponde del Lambro. Attività si sono svolte anche nei Giardini reali, mentre gli studenti dell’ISA hanno cambiato volto alla facciata esterna che si affaccia sulla via Boccaccio, cancellando le brutte scritte. Ripulitura dei muri anche lungo il viale Cesare Battisti, dove si sono dati da fare decine di volontari di Fight the writers.
Le attività in città hanno in generale riguardato la ripulitura da rifiuti e abbellimento di luoghi pubblici, la piantumazione di fiori nelle aiuole e la sistemazione di arredi pubblici. Molto soddisfatto per la partecipazione, soprattutto di centinaia di bambini, il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. “Una partecipazione straordinaria. L’iniziativa sta diventando una positiva tradizione per contribuire a promuovere il senso civico. Un gesto di amore verso la propria città e, come dimostrano i numeri, risultati concreti tangibili che a pochi giorni dall’inizio di Expo contribuiscono a rendere Monza più bella e più accogliente”.
Il materiale per tutte le iniziative e gli interventi è stato messo a disposizione dal Comune grazie anche agli sponsor che hanno sostenuto la manifestazione. Il prossimo 10 maggio, in occasione della festa di primavera, in piazza Roma sotto i portici dell’Arengario il Comune di Monza promuoverà una festa di restituzione alla città e alle migliaia di volontari dei risultati della giornata di oggi, con video, immagini e musica.
Ufficio stampa del Comune
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Vorrei portare a vostra conoscenza che il Lambro, qualche volta, riesce ancora a essere il fiume che ha gestito il territorio lombardo. Durante la piena del Novembre scorso, nella parte Sud della Cascinazza e in corrispondenza di un'ansa verso destra, le acque del fiume hanno eroso l'argine sinistro, invaso il campo retrostante e sono riconfluite nell'alveo originale, creandosi così un nuovo alveo. Alleghiamo 2 foto e 1 disegno a conferma. Questo è quanto tutti i fiumi hanno fatto nei millenni passati, prima che l'uomo li regimasse per sfruttarne i terreni ricchi di nutrienti. Ma la divagazione di un fiume nelle compagne permette la realizzazione di nuovi habitat, implementando la biodiversità dell'area. Se nessuno interverrà per ripristinare l'artificialità iniziale del corso d'acqua, il Lambro avrà un nuovo tratto di fiume dal fondo ghiaioso invece di quello melmoso precedente; inoltre il vecchio ramo andrà progressivamente riducendo lo scorrimento dell'acqua, creando così una lanca fluviale che è, in natura, uno degli habitat con il più alto indice di biodiversità. Mentre gli enti pubblici, a Monza, stanno pensando a come contenere, regimare e artificializzare il fiume, lui, appena può, si riprende un pezzo del suo territorio.
Atos Scandellari
Presidente Circolo Legambiente di Monza
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Monza si “dimentica” del deposito convogli per M5 e riserva l’area a un mega centro commerciale. Così perderemo un’altra volta il treno, ecco perchè.
Ma la Giunta Scanagatti la metropolitana a Monza la vuole o no? Non si capisce, perché al di là delle parole, i passi concreti che dovrebbe e potrebbe fare non li fa. Un esempio su tutti: prevedere negli strumenti urbanistici dove vada collocato il deposito treni, che è indispensabile e richiede circa 66mila metri quadrati. Ebbene: nel Documento di Piano del territorio che è stato licenziato proprio in questi giorni dall’Amministrazione comunale di Monza, quella struttura non è prevista. Eppure, in Comune sanno bene che è un elemento indispensabile e irrinunciabile per poter avere la metropolitana prolungata sino in città. Sono dieci anni che i tecnici, anche quelli del ministero, chiedono di prevedere la costruzione del deposito, e sono dieci anni che il Comune tentenna. Come sempre, fondiamo le nostre osservazioni su basi molto solide e poco discutibili: i documenti ufficiali (il resto sono chiacchiere). Già nello studio di fattibilità del 2005 per il prolungamento della “lilla” da Bignami a Bettola, il progettista indica chiaramente la necessità di realizzare un deposito treni (vedasi mappa allegata). Nella nostra area densamente urbanizzata – dice lo studio – l’unico luogo possibile è a sud di Monza, in uno spazio adiacente alla Tangenziale Nord, luogo che per la quasi totalità si trova sul territorio del Comune di Monza. Lo studio avverte che il deposito è fondamentale e che si devono “porre con urgenza le opportune salvaguardie di vincolo funzionale”, il che significa inserire la previsione nei piani urbanistici della nostra città. Cosa che non è mai stata fatta, né con la giunta Faglia, in carica all’epoca, né successivamente. Al contrario, nel nuovo documento di piano che oggi la giunta Scanagatti sta presentando alla città, l’area interessata diventa riservata a uffici e commercio con esplicito riferimento ai piani di Cinisello.
Così, là dove ci sarebbe l’unico posto utile per il deposito treni della M5, Monza si allinea alle strategie di Cinisello e manifesta invece la volontà di ampliare il centro commerciale, cioè in pratica raddoppiare le strutture attualmente occupate dall’Auchan, che è già il più grande d’Europa. Addentrarsi nel labirinto delle carte ufficiali significa cercare di capire come si muovono le cose per davvero. Ma nulla appare mai chiaro e lineare come i cittadini si aspetterebbero. E’ vero che l’Amministrazione comunale di Monza ha chiesto alla Regione Lombardia di inserire la Metropolitana di Monza nel Piano Territoriale Regionale (PTR), ma questa è una mossa del tutto insufficiente rispetto alle spinte forti che vorrebbero invece il prolungamento della M5 verso Figino/Settimo Milanese, dove – al contrario che da noi – l’area per un eventuale deposito treni è già stata messa a disposizione, e da tempo. Se si dovesse fare prima il prolungamento della M5 da San Siro verso ovest anziché da Bignami verso nord, per Monza si finirebbe per riparlare di metropolitana nell’anno 2030 o giù di lì. Insomma, se non si dà una mossa finalmente nella giusta direzione, l’Amministrazione comunale di Monza rischia di perdere per l’ennesima volta il treno. Un treno che interessa migliaia di cittadini, stanchi di un trasporto pubblico inadeguato alla terza città della Lombardia (nell’area più densamente urbanizzata d’Italia insieme a Napoli).
Associazione di cittadini per la qualità della vita nelle aree urbane
Via Tazzoli 37, 20052 Monza MB - hqmonza.info@gmail.com - www.hqmonza.it
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WORKSHOP FOTOGRAFICO/CULTURALE "SULLE ORME DEL GENIO"
di Massimo Grassi e Stefano Pedrelli
in collaborazione con l´Associazione Culturale Leonardo
con il patrocinio del Comune di Vaprio d’Adda
SABATO 9 - DOMENICA 10 MAGGIO 2015
Casa del Custode delle Acque (via Alzaia Sud - Vaprio d´Adda)
Percorsi lungo l’Adda e il Naviglio
Massimo Grassi e Stefano Pedrelli hanno ideato il Workshop partendo dall’esperienza della loro mostra “Dell’Adda di Leonardo” (http://delladdadileonardo.wix.com/enter) presentata alla Casa del Custode delle Acque nel 2013 durante i “500 anni di Leonardo a Vaprio” e in precedenza ospitata al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano (2013), alla Casa dell’Energia di Milano (2012), al Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda (2012) e all’Area Cazzaniga di Merate (2012). La mostra era composta da 43 fotografie in bianco e nero frutto di un itinerario di ricerca bibliografica e artistica in grado di far rivivere le osservazioni e la suggestione che l’acqua ha esercitato su Leonardo, indagando i luoghi che cinquecento anni fa il Maestro ha visto e vissuto elaborando delle immagini che riassumono in sé il mondo che tanto lo aveva affascinato.
La ricerca svolta dai due fotografi si estende con questo Workshop ad altri fotografi in un passaggio di consegna ideale, il nucleo della mostra si può così estendere all’infinito secondo le suggestioni di ciascuno sulle orme delle ricerche lasciateci da Leonardo. Il Workshop propone un percorso per scoprire e catturare in immagini i percorsi e gli studi sull’acqua che Leonardo fece sul fiume Adda, sotto la guida dei due fotografi e il supporto di un esperto dell’Associazione Leonardo che fornisce approfondimenti culturali sulle tematiche affrontate dal Maestro nel territorio e finalizzati al lavoro fotografico in essere: dal trattato Della Natura, peso e moto delle Acque fino agli studi sul Naviglio della Martesana. Inoltre, grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie (photogallery, social network, blog) la vasta diffusione delle immagini contribuirà alla promozione del patrimonio visitato; questo spingerà possibili nuovi fruitori a ripetere i tour di persona, avviando un processo che replicherà esponenzialmente la visibilità dei luoghi. In novembre l’esperienza si chiuderà con una mostra collettiva dei lavori dei partecipanti alla Casa del Custode delle Acque.
Programma:
Sabato
• Ore 9.00 ritrovo presso la Casa del Custode, saluti e introduzione generale
• Spostamento con le proprie auto a Paderno
• Camminata lungo il Naviglio di Paderno, Madonna della Rocchetta, Tre Corni, Conche vinciane, dintorni della Centrale Esterle (6 km totali circa), con sessioni di fotografia accompagnate dalle nozioni storico culturali date dall’Associazione Culturale Leonardo
Pranzo al sacco lungo il percorso
• Rientro a Vaprio – serata in pizzeria
Domenica
• Ore 9.00 ritrovo alla Casa del Custode
• Camminata lungo l’Adda nell’area di Vaprio d’Adda e dintorni, (4 km totali circa) con sessioni di fotografia accompagnate dalle nozioni storico-culturali date dall’Associazione Culturale Leonardo
Pranzo al sacco lungo il percorso
• Rientro alla Casa del Custode e inizio lavori di editing e preparazione dei lavori fotografici Iscrizione:
130,00 € a partecipante (min. 8 - max. 15 partecipanti)
110,00 € soci dell’Associazione Leonardo e fotografi del Gruppo Fotoamatori del CAI di Vaprio
La quota comprende, per chi non ancora tesserato,
l’iscrizione annuale all’Associale Leonardo.
Info:
Stefano Pedrelli: +39 347 7572080 / klas@libero.it
Massimo Grassi: +39 348 7721433 / fiorucci.grassi@alice.it
http://delladdadileonardo.wix.com/enter
Secondo appuntamento:
sabato 24 - domenica 25 ottobre 2015
Su richiesta è possibile aggiungere altre date