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La “Dichiarazione per l’adattamento climatico” sottoscritta dal Comune di Monza e la sua politica urbanistica.
Lo scorso 30 Luglio la Giunta comunale ha aderito al manifesto, proposto da “Green City Network”, per adattare la sua iniziativa politica ai cambiamenti climatici. Dieci importanti punti, consigliati dalla “Fondazione Sviluppo Sostenibile”, per ridurre l’impatto ambientale nella gestione e nello sviluppo di un territorio comunale. Tra questo vogliamo porre l’attenzione su:
2: Integrare le politiche e le misure di adattamento con quelle di mitigazione del cambiamento climatico
6: Puntare di più sulle soluzioni basate sulla natura
8: Affrontare le ondate e le isole di calore
e nello specifico l’affermazione, riportata nel comunicato stampa del Comune, dell’Assessore all’Ambiente e al PGT: “O ancora lo sconto del 50% per . . . il rimboschimento di aree verdi in collaborazione con il privato in caso di convenzione urbanistiche, . ..”
Ci domandiamo come mai questa dichiarazione e questi principi non siano stati applicati in diversi Piani Attuativi approvati. Ricordiamo quello di Viale Stucchi e di diversi altri in cui la cessione di aree e le compensazioni ambientali sono state monetizzate e non convertite in opere di: realizzazione di aree verdi, riduzione delle oasi di calore, nella de-impermeabilizzazione del suolo, ecc..
Come sempre i buoni propositi sono, nella pratica, disattesi.
Monza, 14.09.19
LEGAMBIENTE MONZA
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Dichiarazione di Emergenza Ciclabile
Al Comune di Monza, ai Comuni della Brianza, alla Provincia di Monza e Brianza, con il presente documento chiediamo di includere la Dichiarazione di Emergenza Ciclabile all’interno della Dichiarazione di Emergenza Climatica (e Ambientale) che chiediamo come Fridays For Future - Monza dal 24 maggio. Chiediamo infatti alle amministrazioni brianzole di agire in sinergia con i cittadini seguendo queste proposte concrete per un territorio più sicuro, meno inquinato, più intelligente: 1. Bicipolitana cittadina La Bicipolitana è una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette. Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (rossa, verde, gialla...) che collegano diverse zone della città, permettendo uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress. Chiediamo al Comune di Monza di seguire il modello del Comune di Pesaro ideando un progetto di Bicipolitana che veda la compartecipazione dei cittadini. Qui di seguito la proposta per Monza di Andrea D’Ambrosio, che ha utilizzato ciclabili già presenti e ciclabili che sarebbero da realizzare: https://www.facebook.com/fridaysforfuturemonza/photos/gm.518642888703945/7190707252238 33/. Per saperne di più: ➤ Bicipolitana del Comune di Pesaro http://www.comune.pesaro.pu.it/viabilitaemobilita/citta-della-bicicletta/bicipolitana/ ➤ La proposta di Bicipolitana di Andrea D’Ambrosio https://www.facebook.com/fridaysforfuturemonza/photos/gm.518642888703945/7190707252238 33/ 2. Connessione ciclabile con Milano e la Brianza Riteniamo fondamentale l’interconnessione ciclabile non solo con il resto della Brianza, ma anche con la città di Milano, da cui per altro Monza potrebbe imparare molto per quanto riguarda l’accessibilità per Tpl, sharing mobility e bici (Milano al 64%, Monza solo al 33% - Dati Legambiente). Per far aumentare la percentuale dal 27% di trasporti a zero emissioni di Monza al 52% di Milano, la strada da percorrere è anche quella dell’implementazione delle vie di collegamento sostenibili rispetto al sistema di trasporti del capoluogo di Regione. Accogliamo quindi la proposta di FIAB - Monza in bici chiedendo al Comune di Monza la creazione di una corsia in corso Milano, vista di buon occhio dagli stessi commercianti lì operanti, che favorisca i percorsi di bus e biciclette fino alla fermata della metro di Bettola (in costruzione al confine con Cinisello). Così facendo sarà possibile da un lato combattere la sosta vietata e prolungata dei veicoli in questo tratto, dall’altro abbattere l’inquinamento urbano in un modo veloce, sostenibile e razionale per il trasporto pubblico. I cittadini brianzoli hanno bisogno di una rete ciclabile provinciale intelligente, perciò riteniamo necessario che venga al più presto formato un tavolo tra Comuni della provincia di Monza e Brianza per la ciclabilità brianzola, con la sigla di un Protocollo d’intesa tra enti come già attuato nel lecchese per la mobilità dolce. Dalla Regione, stando agli annunci di inizio anno sui giornali, sarebbero arrivati ingenti finanziamenti da spendere entro l’anno corrente ai Comuni di Monza, Giussano e Lissone per sistemare le ciclabili in rovina e per costruirne di nuove. Al momento non è ancora stato chiarito ai cittadini se questi interventi a Monza saranno attuati o se i finanziamenti verranno sprecati, ma rimane forte il nostro appello alle amministrazioni affinché l’interconnessione ciclabile sul territorio monzese e tra Monza e i comuni limitrofi divenga realtà. Non possiamo più accettare il ritardo di oltre 2 anni della Brumosa (Monza-Brugherio), né i collegamenti mancati o non sufficienti come Malcantone-Monza-Concorezzo, il raccordo dal ponte tra Sant'Albino e Brugherio, gli attraversamenti tra Arcore e Villasanta, tra Usmate e Arcore, tra Concorezzo e Villasanta, ecc. Per saperne di più: ➤Rapporto di Legambiente sulla mobilità sostenibile https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/rapporto-di-legambiente-sulla-mobilita-sostenibile-mil ano-spicca-monza-insegu_1307713_11/ ➤La ciclabile di corso Milano - Bettola https://www.monzainbici.it/materiali-e-documenti/proposte-e-richieste-al-comune/562-la-ciclabiledi-corso-milano-bettola ➤ Collegamenti Villasanta-Arcore, Concorezzo-Villasanta https://www.mbnews.it/2018/02/i-ciclisti-di-villasanta-voglio-migliori-collegamenti-con-arcore-e-co ncorezzo/ ➤ Protocollo d’intesa per la mobilità dolce nel lecchese https://giornaledimonza.it/attualita/il-protocollo-dintesa-per-la-promozione-della-mobilita-dolce-e-r ealta-foto/ 3. Urbanismo tattico, riprogettazione spazi urbani, introduzione aree a 30 km/h Per favorire la mobilità dolce e lo spazio pedonale si può pensare la strada "non più soltanto come asse viario - sostiene l’architetto Matteo Dondè - ma come luogo delle persone, spazio pubblico del gioco, dell'incontro, della relazione". È nell’interesse della comunità infatti progettare la città secondo pratiche di urbanismo tattico che, attraverso interventi a costo contenuto e di veloce realizzazione, restituiscano lo spazio ai ciclisti e ai pedoni. Se oggi Monza detiene il record come terza città d’Italia per inquinamento dell’aria (dossier “Mal’Aria” Legambiente, 2019), ha il 61% di spostamenti in auto, ed è tra i 3 capoluoghi lombardi col rapporto auto – abitanti più alto della Lombardia (¾ della popolazione residente ne possiede una), uno degli obiettivi primari dell’amministrazione dev’essere quello di individuare assetti urbanistici che permettano l’abbattimento dei livelli di inquinamento dell’aria e che inducano la cittadinanza a percorrere le vie pedonali o ciclabili e a preferire il mezzo pubblico al privato. Evitando la classica automobile privata, la CO2 prodotta diminuisce e lo spazio urbano a disposizione degli abitanti aumenta (https://twitter.com/grescoe/status/1050392107725262848). Senza contare il fatto che i costi sociali di usare l’automobile come mezzo principale per la mobilità sono elevatissimi: secondo una ricerca di Deloitte (https://www2.deloitte.com/au/en/blog/shaping-future-cities/2019/divorcing-growth-car.html#), andare al lavoro in auto costa alla società 52$ per viaggio, andare in bici 2,8$. Anche se le cifre cambiano dal livello di tassazione e delle infrastrutture, la differenza di costi sociali fra pendolarismo in auto e in bici è molto probabilmente altrettanto elevata anche nel resto del mondo, in Italia e a Monza. Perché la città sia vivibile e sostenibile, però, non occorrono necessariamente migliaia chilometri di piste ciclabili. Come scrive Marilena Chierico, bisogna in primis “rendere il mezzo a due ruote competitivo davvero, facendo in modo che sia invece scomodo, complicato, inefficiente, usare l'auto”. E soprattutto bello e sicuro pedalare, camminare o usare i mezzi pubblici. Chiediamo quindi al Comune di riprogettare gli spazi urbani secondo i criteri sopracitati, e, unendoci alle richieste di FIAB - Monza in bici, di introdurre strategie per la moderazione del traffico, con un numero sempre maggiore di zone con limite a 30km/h. Per evitare elevati livelli di smog direttamente sui più piccoli, chiediamo anche di vietare la sosta di auto per 20 minuti all’ingresso e 20 minuti all’uscita davanti ad ogni plesso scolastico monzese, a partire, in via sperimentale, dalla scuola “Tacoli” di via Pisani. Per saperne di più: ➤I padroni della strada e della città, di Marilena Chierico https://www.vorrei.org/ambiente/12574-i-padroni-della-strada-e-della-citta.html ➤Le strade davanti alle scuole di Monza, tra eccessi di velocità e guidatori distratti dai cellulari https://www.bikeitalia.it/2019/04/22/le-strade-davanti-alle-scuole-di-monza-tra-eccessi-di-velocita -e-guidatori-distratti-dai-cellulari/ ➤ FIAB MonzainBici, basta auto fuori dalle scuole. La proposta anti smog https://www.mbnews.it/2019/03/fiab-monza-in-bici-inquinamento-auto-scuole-bambini-sicurezzamonza/ ➤ https://twitter.com/grescoe/status/1050392107725262848 ➤ https://www2.deloitte.com/au/en/blog/shaping-future-cities/2019/divorcing-growth-car.html# 4. Nuovi km di piste ciclabili, in concomitanza con la messa in sicurezza dei manti stradali disastrati. Realizzare nuovi kilometri di piste ciclabili deve andare di pari passo con la manutenzione dei manti stradali. Ciò che auspichiamo è una rete ciclabile interconnessa per poi passare ad una moderazione del traffico. In molti casi si possono disegnare semplicemente le bike lane a costi molto contenuti ma che possono dare sicurezza ai ciclisti. Secondo le elaborazioni del Centro Studi Continental su dati Istat, fra il 2008 e il 2015 le ciclabili monzesi sono passate da oltre 26 km a 23, facendo registrare una diminuzione del -13,2%. Dal 2011 al 2016 invece non c’è stato né aumento né decrescita, con un +0% che attesta Monza come 8a provincia della Lombardia (su 12) per kilometri di piste ciclabili. Promuovere la ciclabilità cittadina significa non solo avere una città meno inquinata e più attrattiva dal punto di vista del cicloturismo, ma vuol dire anche più sicurezza stradale. Più circolano ciclisti nelle nostre città, infatti, e più le strade vengono adattate alla ciclabilità, più aumenta il livello di sicurezza stradale. In Olanda, per esempio, nel periodo 1980-2005 è stato registrato un aumento dei ciclisti del 45% a fronte di una riduzione del 58% della mortalità, anche per gli utenti motorizzati (http://www.fiab-onlus.it/bici/images/fiabsafetyinnumbers2017.jpg). Al Comune chiediamo di intervenire secondo le seguenti considerazioni sulle piste: 1 - Via Vittorio Veneto - Gli attraversamenti con le strade che incrocia la ciclabile sono mal fatti e la ciclabile stessa presenta numerose irregolarità del fondo. Collegabile realizzando di nuovo la ciclabile di Via Cervino/Monte Bianco eliminata dalla giunta Mariani. Dovrebbe poi congiungersi con via Sempione e da li con opportuna segnaletica raggiungere la via Cortelonga e il centro storico. Collegherebbe i quartieri di San Fruttuoso e Triante con il centro della città. 2 - ciclabile di viale Lombardia - Manca ancora un collegamento con la ciclabile del Villoresi e con viale Campania. 3 - via Europa - Questo breve spezzone ciclabile non va da nessuna parte: è in mezzo al quartiere ma inizia e finisce nel nulla. Si potrebbe congiungere con Via Cervino attraversando p.zza Giovanni XXIII°. 4 - Viale Campania - Segnaliamo i continui balzelli di alcuni centimetri negli attraversamenti che non consentono una pedalata lineare. Collegabile con via Monte Santo. 5 - Via Monte Santo - Si potrebbe facilmente unire con la ciclabile di via Carnia da una parte e nell'altro senso con viale Campania attraverso via Aquileia. 6 - Ciclabile del Villoresi - Questa ciclabile necessita di una nuova segnaletica orizzontale dal momento che l'originale di 10 anni fa è quasi sparita. Nel tratto a monte, dopo viale Lombardia (direzione Muggiò) presenta numerosi tombini profondi pericolosi che costringono la marcia delle biciclette più al centro della corsia compromettendo l'incrocio con altre biciclette. La corsia è già particolarmente stretta. Manca l’illuminazione nella parte che va da via Buonarroti verso il cimitero, e la pista scompare dopo il ponte su viale delle industrie, che permetterebbe un reale collegamento ciclopedonale per il quartiere Sant'Albino. 7 - Via Buonarroti - Collegabile con il sottopasso di via Rota prolungando la ciclabile dall'incrocio di via Mentana. 8 - Via Foscolo - Presenta numerose buche, segnaletica da rinforzare. 9 - via Tiepolo/Correggio - La ciclabile presenta un andamento a "montagne russe" e viene quindi spesso evitata. Il suo naturale collegamento potrebbe essere con la ciclabile proveniente da Concorezzo da una parte e verso Monza, con la ciclabile di Viale Libertà che supera il sottopasso della ferrovia. Da qui il collegamento con via Vittorio Emanuele attraverso via Lecco. 10 - Via Azzone Visconti - Chiediamo il congiungimento, attraversando in modo corretto largo Mazzini, con una costruenda ciclabile di C.so Milano per raggiungere da Via Borgazzi, la metropolitana di Bettola. 11 - Via Bergamo - Il collegamento auspicabile è in via Canova fino a via Lecco. 12 - Via Turati - La breve ciclabile dovrebbe rappresentare l'ultimo tratto di una ciclabile che supera il cavalcavia di Largo Mazzini e che si dovrebbe collegare con via Mentana alla ciclabile di via Buonarroti/Foscolo. 13 - Via Caduti del Lavoro - Da collegare con via Turati/Via Azzone Visconti attraversando Largo Mazzini senza interruzioni di sorta. 14 - Via Lecco - Termina troppo presto e andrebbe fatta proseguire fino ad intersecare Via Canova per poi proseguire fino a Via Vittorio Emanuele. 15 - Via Regina Margherita/Viale Brianza - Sono da rivedere tutti gli attraversamenti e rifatti con i quadrotti per dare precedenza alle biciclette. 16 - Via C. Battisti - Fondo irregolare. Da rivedere anche qui tutti gli attraversamenti come per via Margherita/Viale Brianza. 17 - Viale Elvezia - Da realizzare il collegamento con la ciclabile della Valassina. 18 - Via Lario - Dopo la realizzazione del centro commerciale Auchan, la ciclabile esistente è stata deviata all'interno dello stesso e per raggiungere Muggiò si deve fare una lunga e scomoda deviazione. Da riprogettare la pista verso Muggiò. 19 - Via Adda - Anche questa ciclabile è fuori da ogni contesto ma si potrebbe collegare alla la ciclabile del cimitero attraverso il quartiere di Sant. Albino e con un attraversamento a raso su viale delle Industrie. 20 - C.so Milano - La ciclabile verso la futura metropolitana di Bettola potrebbe costituire un significativo servizio alla città di Monza. 21 - Viale Romagna - Ciclabile da realizzare per la connessione con il centro da San Fruttuoso/Triante. Per saperne di più: ➤ Le piste ciclabili aumentano ovunque tranne che a Monza https://giornaledimonza.it/cronaca/le-piste-ciclabili-aumentano-ovunque-tranne-che-a-monza/ ➤ Piste ciclabili. Monza -13% in 8 anni, ma in Lombardia aumentano https://www.mbnews.it/2016/12/piste-ciclabili-monza-13-di-in-8-anni-ma-in-lombardia-aumentano / ➤ Safety in numbers - più ciclisti significa più sicurezza http://www.fiab-onlus.it/bici/images/fiabsafetyinnumbers2017.jpg 5. Migliorare la portabilità della bici sui mezzi pubblici Per favorire il cicloturismo e la mobilità a zero emissioni sulle lunghe distanze, è indispensabile per una città come Monza l’intermodalità treno+bici, bus+bici, ecc. Sviluppando e favorendo questa modalità di trasporto pulito inevitabilmente si assisterà ad uno sviluppo del cicloturismo e del pendolarismo su lunga tratta, evitandogli lunghe tratte (interprovinciali) o tratti pericolosi (statali). Chiediamo al Comune e alle autorità competenti di dialogare con le società che gestiscono il trasporto pubblico per un miglior servizio sul trasporto di cicloveicoli sui mezzi pubblici. Per quanto riguarda le stazioni dei treni, sarebbe da esportare in tutte le stazioni della Brianza il sistema a “canaline” presente sulle scale di MONZA FS. La maggior parte dei treni Trenord, però, non presentano spazi appositi dove caricare in sicurezza la propria bicicletta, nonostante la maggiorazione del biglietto dovuta. Per quanto riguarda invece i bus, strutturando il servizio solo in certe fermate, dove le vetture hanno la possibilità di sostare agevolmente, si potrebbe dare la possibilità di caricare le bici sul retro del pullman in appositi porta-bici, per i quali sarà compito degli utenti fornire un sistema di sicurezza adeguato. Lo scarico e il carico dei veicoli sarà permesso solo in fermate adibite di modo da non causare disagi alla viabilità. 6. Rimozione transenne lungo le ciclabili, con eventuale sostituzione con semafori per velocipedi. Rigettiamo la logica urbanistica secondo cui l’auto è un mezzo superiore alla bici. La scelta infatti di installare vere e proprie transenne lungo le ciclabili denota un’attenzione maggiore nei confronti della viabilità automobilistica rispetto a quella ciclistica dolce e sostenibile. Chi va in bici è costretto a rallentare e ad arrestarsi in prossimità di queste barriere, chi va in auto si arresta solo in caso di semaforo rosso. A questo si aggiunga che le bici con carrello, oltre che le carrozzine e le sedie a rotelle fanno fatica a passare attraverso quegli ostacoli. Per una viabilità più inclusiva e adatta alla bici, chiediamo di rimuovere queste transenne ed eventualmente sostituirle con semafori per velocipedi e pedoni. Per saperne di più: ➤ Viabilità, Monza in bici al Comune: «Togliete quelle transenne lungo le ciclabili» - https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/viabilita-monza-in-bici-al-comune-togliete-quelle-tran senne-lungo-le-ciclabil_1296055_11/ 7. Modifica regolamento edilizio per parcheggio bici nei cortili condominiali Nelle rastrelliere o appoggiate al muro, gli inquilini hanno il diritto di parcheggiare il proprio mezzo dentro il cortile condominiale. Non ci si può nascondere dietro la scusa dell’ambito di competenza, perché è una questione di scelta politica. In Italia ci sono molte regioni che hanno legiferato per favorire il parcheggio delle biciclette nei condomini, e Comuni che hanno deciso in autonomia. La regola generale è che siano sempre rispettate le norme di sicurezza, e che le biciclette non diventino una barriera architettonica per i pedoni o i mezzi di soccorso. Esiste però la Legge Regionale n.7 del 30 aprile 2009, che impegna i Comuni a inserire nei regolamenti edilizi da essi approvati norme per la realizzazione di appositi spazi comuni da destinare al deposito delle bici, sia all’interno degli edifici residenziali, sia di quelli destinati ad attività terziarie. Monza al momento non ha adottato queste direttive regionali. Dobbiamo tutelare il cittadino. Chiediamo quindi l'applicazione dei commi 4, 5 e 6 dell'art.6 della già citata Legge Regionale, nell’ottica di una Monza più ciclabile e quindi più sana. Per saperne di più: ➤ Parcheggiare la bici nel cortile è un mio diritto. https://www.wired.it/lifestyle/mobilita/2015/04/08/parcheggiare-bici-nel-cortile-mio-diritto/ 8. Nuove rastrelliere in città dove poter legare la bici in sicurezza In un piano di riqualificazione della città, dove la bici punta ad avere un ruolo sempre più centrale, un altro servizio necessariamente efficiente ed efficace deve essere quello del parcheggio-bici. Premesso che la quantità di furti registrati nelle città non può essere completamente arginato dalle istituzioni e che i cittadini hanno il principale compito di attrezzarsi con sistemi adeguati alle loro necessità, le istituzioni devono fornire delle rastrelliere strutturalmente solide, progettate in modo da permettere di assicurare sia telaio che ruota, posizionate in punti strategici dopo uno studio del traffico cittadino e soprattutto numericamente adeguate alla quantità di utenza. 9. Colonnine per la manutenzione della bici Nell’ottica di una città più vivibile, che promuova l’utilizzo senza preoccupazioni della bici o altri mezzo sostenibili, è doveroso fornire un servizio base per gestire le problematiche comuni a quasi tutti i ciclisti (gomme sgonfie, bulloni allentati, problemi di trasmissione, ecc). Sarebbe pertanto interessare installare delle colonnine multifunzione per la manutenzione delle bici, in cui saranno presenti tutti gli strumenti base per piccoli interventi sui mezzi. Le colonnine potranno poi essere convenzionate con la ciclofficine più vicine, in modo da fornire sul lato della colonnina stessa i recapiti telefonici e gli indirizzi delle officine. Il posizionamento del servizio in punti strategici della città garantirebbe una copertura efficiente nei confronti dei ciclisti che incappano in problemi ordinari e potrebbe essere anche strumento di rilancio della rete delle ciclofficine locali per problemi più complessi. Per saperne di più: ➤ Colonnine a Monaco https://www.facebook.com/groups/seidimonzase.info/permalink/1213975108774024/ 10. Apertura di un tavolo sulla redazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), viste anche le proposte del Coordinamento dei Comitati e Associazioni di Monza, per il miglioramento della sicurezza della mobilità ciclopedonale. Secondo i dati del del rapporto "Città MEZ (Mobilità Emissioni Zero" (2019) di Legambiente e Motus-E, Monza è valutata con un voto di 2/5 nella programmazione di politiche sostenibili (Pum, Pums e altri) contro un 4/5 per Milano. Chiediamo quindi al Comune e alla società partecipata Monza Mobilità di aprire un tavolo di confronto aperto sul PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) includendo i comitati di quartiere, le richieste dei Bilanci Partecipativi, le realtà associative che si occupano di mobilità sostenibile da anni. Testo importante, in quest’ottica, è il Libro bianco 2.0 del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni di Monza, in cui sono state redatte, in collaborazione con il Comitato Bastacementi, alcune proposte (elaborabili) per "aumentare la sicurezza della mobilità ciclopedonale a Monza" all’interno del parco di Monza, dei boschetti reali, e del centro storico. Ricordiamo anche che Monza Mobilità ha, come riportato nel decreto 4 agosto 2017 (Ministero dei Trasporti) massimo 24 mesi per adottare il nuovo PUMS dall’entrata in vigore del decreto. Temiamo infatti che le recenti dimissioni dell’amministratore delegato di Monza Mobilità possano ritardare ulteriormente l’adozione del PUMS stesso. Monza infatti, con il suo territorio prevalentemente pianeggiante, e dunque adatto ad uno sviluppo capillare della mobilità sostenibile, ha una necessità estrema di un Piano Urbano che guardi al futuro. Vogliamo una città con maggiore sicurezza stradale per gli utenti della mobilità sostenibile, con una qualità dell’aria nettamente superiore, con una strategia intelligente per ridurre le emissioni. Per saperne di più: ➤ "Città MEZ (Mobilità Emissioni Zero" (2019) di Legambiente e Motus-E https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/Cita_MEZ_report.pdf ➤ "Libro bianco 2.0" (novembre 2018) del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni di Monza - proposte per "aumentare la sicurezza della mobilità ciclopedonale a Monza" (da pag.60 a 64) https://onedrive.live.com/?authkey=%21AM5rgNV0bQvbC-A&cid=30013CB724B39D1A&id=300 13CB724B39D1A%21242
Fridays For Future - Monza
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Continua la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ASST Monza che coinvolge i presidi dell’ospedale San Gerardo, dell’ospedale di Desio, del Corberi di Limbiate e di tutti i servizi territoriali, gli sportelli e i consultori del Distretto di Monza.
Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione proclamato a metà giugno per contestare la carenza di organici, dopo le assemblee del personale che hanno confermato la gravità della situazione, dopo le tante segnalazioni arrivate alla Direzione e alla RSU in merito alle difficoltà organizzative che mettono a rischio produzione e qualità dei servizi, dopo aver denunciato pubblicamente le condizioni di lavoro dei colleghi, nulla di nuovo è accaduto. Anzi, l’estate ha portato un peggioramento della situazione in molti reparti e servizi.
La RSU e le segreterie provinciali di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, NurSind, CUB, USB e NursingUP hanno atteso per un mese e mezzo notizie dalla Direzione. Attendevano un aggiornamento dei dati forniti ai primi di giugno, informazioni, un confronto per risolvere almeno le situazioni più gravi. Invece la Direzione ha proceduto con alcuni interventi organizzativi chiaramente orientati dalla mancanza di personale, mentre pubblicamente ha continuato a negare la stessa esistenza di un problema evidente a livello aziendale (anche grazie ad una sottostima delle dotazioni organiche fatta negli anni scorsi, in particolare a Monza) così come a livello regionale e nazionale.
Per questi motivi la RSU e le segreterie sindacali provinciali hanno deciso di indire una giornata di sciopero aziendale per il prossimo 4 ottobre con due presidi davanti alle sedi ospedaliere di Monza e Desio.
Lo sciopero è convocato per chiedere un piano di assunzioni per i prossimi tre anni, la stabilizzazione dei lavoratori con contatto a termine, l’avvio di un confronto su un progetto complessivo di gestione organizzativa del personale e l’utilizzo di metodologie per la definizione degli standard assistenziali che non siano il parametro ormai logoro dei tempi di assistenza.
In gioco ci sono i livelli di produzione e la qualità dei servizi che rischiano di peggiorare sensibilmente la risposta ai bisogni di salute della cittadinanza.
FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, NurSind, CUB, USB e NursingUP
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BRIANZA CLASSICA E BRIANZA SACRA: I FESTIVAL DI EARLY MUSIC ITALIA NELLA BRIANZA MONZESE E LECCHESE PER LA SECONDA PARTE DEL 2019
In occasione dell’inizio del secondo tempo della XVI edizione del festival cameristico Brianza Classica, l’Associazione Early Music Italia diretta dal Maestro Giorgio Matteoli presenta anche Brianza Sacra, primo festival di musica antica e sacra nei luoghi dello spirito e del silenzio della Brianza monzese. 10 i concerti in cartellone per Brianza Classica che si terranno in altrettanti Comuni delle Province di Monza e Brianza e di Lecco; 3 gli appuntamenti in programma per Brianza Sacra. Al via la stagione autunnale dell’Associazione Early Music Italia diretta dal Maestro Giorgio Matteoli che presenta gli appuntamenti di due festival coordinati ma distinti: la prima edizione di Brianza Sacra, festival di musica antica e sacra nei luoghi dello spirito e del silenzio della Brianza monzese, e il secondo tempo della XVI edizione del festival cameristico Brianza Classica che coinvolge i Comuni delle Province di Monza e Brianza e di Lecco. I concerti di entrambi i cartelloni sono ad ingresso gratuito, al fine di promuovere la diffusione e la conoscenza del repertorio musicale classico.
BRIANZA SACRA È dedicata alla musica antica e sacra, preferibilmente eseguita su copie di strumenti originali, il cartellone di Brianza Sacra, realizzato grazie al contributo della Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus e dei Comuni di Bernareggio, Carate e Seveso. Dopo le due anteprime di maggio e luglio a Seregno e Seveso, sono tre i concerti attesi: La musica del Barocco europeo tra sacro e profano con l’Ensemble Graziosi Ardimenti (Monza, 14 settembre, ore 18, Oasi San Gerardo); Viaggio nel Barocco tra Italia e Germania con il duo formato dal violoncellista barocco Marco Dalsass e Manuel Tomadin all’organo e clavicembalo (Carate Brianza, 12 ottobre, ore 21, Basilica di Agliate); Tra cielo e terra: sonate, notturni, meditazioni con il flautista Giuseppe Nova in duo con l’arpista Marta Facchera (Bernareggio, 21 dicembre, ore 20:30, Chiesa di Santa Maria Nascente). In programma, l’esecuzione di opere sacre, vocali e strumentali, di compositori a cavallo del XVII e XVIII secolo come Vivaldi, Bach, Haendel, Corelli, Porpora e autori meno noti al grande pubblico. “Sosteniamo con piacere la nuova edizione della rassegna promossa da Early Music Italia, con cui collaboriamo già da diversi anni e di cui abbiamo avuto modo di conoscere, nel tempo, qualità e professionalità – ha commentato il vicepresidente della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Luigi Losa – La rassegna è sempre stata in grado di creare importanti connessioni tra i diversi comuni e le realtà del territorio, rafforzando senso di comunità e spirito di appartenenza nel nome della musica antica. Di rilievo, quest’anno, la presenza di alcuni studenti delle scuole superiori coinvolti in un progetto di alternanza scuola lavoro che li ha portati a conoscere e approfondire la storia del territorio e dei diversi luoghi di cultura e di arte: spetterà a loro accompagnare il pubblico in una serie di visite guidate gratuite alla scoperta dei luoghi che ospiteranno i concerti”.
BRIANZA CLASSICA “Uno strumento per svelare la musica che è in te” è il titolo della XVI edizione di Brianza Classica il cui secondo tempo comprende 10 concerti (6 in Provincia di Monza e Brianza, 4 in Provincia di Lecco) che si svolgono in altrettanti Comuni tra settembre e dicembre 2019. Si parte da Desio il 22 settembre (ore 18, Villa Cusani Tittoni Traversi) con Da Napoli a Vienna: la musica al tempo del Piermarini, concerto dedicato alla musica all’epoca dell’architetto Giuseppe Piermarini che, tra i suoi lavori, annovera il Teatro alla Scala di Milano e la stessa Villa Tittoni dove ha luogo il concerto. In programma brani di Mozart, Paisiello, Haydn e Cimarosa eseguiti dal quartetto composto dal flautista Fabio Ceccarelli, la violinista Sara Montani, la viola barocca di Marco Palmigiani e il violoncello barocco di Giorgio Matteoli. Il concerto è preceduto da visite guidate alla villa a cura del Comune di Desio. Due gli appuntamenti di ottobre: sabato 5 ottobre, alle 20:30, presso l’Auditorium comunale di Nova Milanese, Una soave melodia per Margit, reading in memoria della scrittrice e poetessa Maria Giuditta Seregni, realizzato grazie alla collaborazione con l’Associazione Amici di Margit. Protagonista della serata il trio composto da Ubaldo Rosso al flauto traversiere, il liuto di Leopoldo Saracino ed Elena Zegna come voce recitante. Domenica 27 ottobre, alle 17, l’appuntamento è all’Auditorium Comunale di Ornago con il concerto Skies of America eseguito da Enrico Di Felice (flauto traverso) in duo con Riccardo Leone (pianoforte): i due musicisti presentano un repertorio di brani made in USA e in Sud America, partendo da Gershwin fino ad Astor Piazzolla. Novembre ha inizio a Lesmo (con data e orario da definire), presso Villa Mattioli, con il Recital del Guitalian Quartet composto dalla chitarre di Guido Fichtner, Claudio Marcotulli, Stefano Palamidessi e Adriano Walter Rullo. Sabato 9 novembre tappa a Cremella (ore 20:30, Sala Parrocchiale Giovanni Paolo II) con il concerto Amor sacro, Amor profano dedicato al tema amoroso nelle musiche tra Cinque e Settecento. Protagonista della serata l’Ensemble Dolci Accenti con Daniele Cernuto (viola da gamba e voce) e Calogero Sportato (tiorba, chitarra alla spagnola e arciliuto). Domenica 17 novembre, alle 17, presso l’Auditorium Paolo e Davide di Cesano Maderno, l’Art Arianna Ensemble & Giorgio Matteoli eseguono Il colore dei suoni: i concerti da camera senza orchestra di Antonio Vivaldi dedicato al grande compositore e violinista veneto; prima del concerto, le visite guidate a Palazzo Arese Borromeo, a cura del Comune di Cesano Maderno. L’ultimo appuntamento di novembre è a Verderio (20:30, Chiesa dei SS. Giuseppe e Floriano) con il concerto Per voce e organo eseguito dal mezzosoprano Elisabetta Pallucchi e Maurizio Maffezzoli all’organo: un programma vario che spazia dal Cinquecento all’Ottocento, non tralasciando i brani di ispirazione sacra. 3 gli appuntamenti di dicembre che chiudono il secondo tempo di questa XVI edizione: l’8 dicembre a Viganò (ore 20:30, Chiesa Parrocchiale San Vincenzo), Anima slava con il duo composto da Marko Zupan, flautista sloveno, e Minka Popovic, pianista serba. I due musicisti presentano brani del compositore boemo Antonin Dvořak, del compositore ceco Bohuslav Martinů e di Béla Viktor János Bartók. Sabato 14 dicembre a Paderno D’Adda (ore 20:30, Chiesa Parrocchiale Santa Maria Assunta) è la volta di Crazy Breathes, con l’insolito duo formato da Enrico Di Felice e Raffaele Bertolini che accostano il flauto traverso al clarinetto. Gran finale il 30 dicembre, ore 20:30, al Cinepax di Macherio con Film musica: guardando al futuro, con le delizie della nostra memoria, un viaggio attraverso le musiche nel cinema per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Protagonista sul palco, il BossoConcept Ensemble capitanato dal clarinetto di Ivana Zecca, insieme a Davide Vendramin (fisarmonica/bandoneón), Jorge A. Bosso (violoncello) e Paolo Badiini al contrabbasso. Proseguono le attività di Brianza Classica dedicate al tema degli strumenti musicali e rivolte al pubblico: l’Intervista all’Artista, momento di confronto tra musicisti e pubblico per approfondire la conoscenza dello strumento musicale e il percorso professionale degli artisti in scena; l’Artigianato della Musica, dedicato all’illustrazione delle tecniche di costruzione e degli artigiani che nei secoli hanno prodotto gli strumenti musicali; la Mini Jam Session, per dare l’opportunità a giovani musicisti di esibirsi attraverso brevi rappresentazioni musicali prima dei concerti. Tutti gli appuntamenti di Brianza Sacra e Brianza Classica sono ad ingresso gratuito, ma con prenotazione consigliata, specie per concerti che si svolgono in location di capienza limitata (come Villa Mattioli a Lesmo o Villa Tittoni Traversi a Desio). Ulteriori informazioni su www.brianzaclassica.it
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Il prolungamento della M5 è fermo, ma il governo non c’entra: la direzione del ministero tira in lungo sulla Convenzione mentre a Cinisello maggioranza e opposizione puntano i piedi.
L’iter amministrativo per il prolungamento della M5 sino al nord di Monza è fermo ormai da mesi, ma non c’entra il cambio di governo. E’ fermo perché Ministero Infrastrutture ed Enti locali, Regione Lombardia e Comuni, non hanno ancora siglato la convenzione con la quale i 900 milioni di finanziamento statale sono definitivamente assegnati. Intanto, il Comune di Cinisello non ha ancora perfezionato l’adesione definitiva al progetto con un voto in Consiglio Comunale, dopo il sì della Giunta. Alla firma della Convenzione basta comunque la decisione della Giunta, che segue un atto di indirizzo del Consiglio del novembre 2018. La Convenzione tra Stato ed Enti locali è un atto burocratico tanto indispensabile quanto elementare. Tocca alla direzione generale del Ministero Infrastrutture convocare gli interessati. E’ un passaggio dovuto, che non richiede né pareri del Ministro in carica o del Governo, né ulteriori analisi o studi. Non si capisce, sinceramente, che cosa si stia aspettando. A Cinisello Balsamo, invece, sia la maggioranza di centrodestra che l’opposizione di centrosinistra tirano in lungo e stanno scalpitando perché vorrebbero tre cose: cambiare l’itinerario all’interno della città, quell’itinerario noto (e ampiamente discusso) ormai da diversi anni, già analizzato e verificato in termini di costi/benefici e di fattibilità tecnica; avere la certezza che si farà anche un altro prolungamento, una deviazione sbinata, verso Bresso e altri quartieri di Cinisello stessa; infine partecipare ai costi con molti meno soldi, dimenticando che l’ampliamento del centro commerciale di Bettola (dove M1 e M5 si incroceranno), causa certa di molti problemi di traffico e mobilità nella zona, rende proprio a Cinisello quasi 25 milioni di oneri di urbanizzazione. Sarebbe ora che tutti si mettessero seriamente al lavoro per accelerare, anziché frenare, la realizzazione di questa linea del trasporto pubblico molto attesa dai cittadini e sostenuta dai rappresentanti di tutte le forze politiche, nessuna esclusa.
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Cambiamenti climatici: la Cgil fa il punto. A pochi giorni dal terzo sciopero globale del Fridays For Future Monza
“Cambiamenti climatici. Verso il terzo sciopero globale”. Questo il titolo dell’iniziativa pubblica della Cgil di Monza e Brianza che mette nuovamente al centro del dibattito l’emergenza ambientale. L’appuntamento è per giovedì 19 settembre alle 17:30 in Camera del Lavoro a Monza, in via Premuda. Una tavola rotonda con Simona Fabiani dell’Area delle Politiche di Sviluppo della Cgil nazionale, il vicepresidente di Legambiente Lombardia Marzio Marzorati e Nicolas Torri, coordinatore di Fridays For Future di Monza e Brianza. A coordinare il tavolo ci penserà Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza. Massimo Balzarini della segreteria regionale della Cgil, invece, curerà le conclusioni della giornata seminariale. Tra pochi giorni, infatti, in tutto il mondo ci sarà la terza manifestazione organizzata dal movimento degli studenti ispirato dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg. L’obiettivo è sempre lo stesso: sensibilizzare la cittadinanza mondiale a una vita sostenibile e chiedere ai governi di tutto il mondo misure urgenti per dimezzare le emissioni di CO2 ed evitare, così, l’innalzamento della temperatura terrestre. E anche il mondo del lavoro, dunque, si interroga sul come conciliare sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Nulla di nuovo, in realtà, la Cgil da tempo afferma la necessità di una riconversione profonda del sistema energetico, industriale e sociale dell’economia, a patto di investire anche nelle politiche attive per evitare ricadute sull’occupazione: non devono essere i lavoratori a pagare il prezzo della necessaria rivoluzione ecologica. “Pensiamo sia importante che le organizzazioni sindacali diano un loro contributo al terzo sciopero globale per il clima – fa sapere la segretaria della Cgil brianzola Angela Mondellini –. Il possibile cambiamento delle politiche globali a favore del clima passa anche dal contributo che sapranno dare le lavoratrici e i lavoratori e i loro rappresentanti. Occorre costruire una comune pressione politica e soprattutto occorre far crescere sempre più una consapevolezza sociale”.
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IL TRASPORTO PUBBLICO A CHIAMATA RADDOPPIA
Dal 9 settembre due mezzi a disposizione per i cittadini Torna il trasporto pubblico a chiamata. Dal 9 settembre riparte il servizio con percorsi e orari variabili, adattabili alle richieste spazio-temporali di mobilità degli utenti. Dopo l’interruzione estiva il servizio, gestito dall’autoservizi Zani già titolare della concessione del trasporto pubblico locale, ripartirà con la collaudata formula precedente ma con importanti novità. I mezzi disponibili per i cittadini saranno due che effettueranno il servizio dal lunedì al venerdì nei seguenti orari. Il primo mezzo dalle ore 7 alle ore 9 e dalle ore 12 alle ore 19 il secondo mezzo dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00. In questo modo si estende l’orario di due ore e mezza rispetto al precedente e al tempo stesso raddoppiano i posti a disposizione che passano da 6 a 12; ricordiamo che il servizio sarà effettuato da pulmini a 6 posti. Rimane confermata la metodologia di prenotazione del servizio che sarà possibile esclusivamente attraverso l’utilizzo della app “shotl”. Sarà possibile prenotare la chiamata ed, una volta presa in carico, il sistema prevederà l’invio della conferma di accettazione della prenotazione e circa 15 minuti prima della richiesta avviserà l’utente con l’indicazione dell’orario e del luogo. Il pulmino sarà attivo solo sul territorio di Vimercate e nelle sue frazioni sia per la fermata di salita che di discesa: sarà possibile scendere/salire solo nelle fermate autorizzate del trasporto pubblico locale ed extraurbano (l’elenco delle fermate è disponibile sul sito comunale nella sezione dedicata al trasporto pubblico a chiamata). Questo significa che il cittadino una volta effettuata la prenotazione e indicato il luogo dal quale partire sarà avvisato sul ritrovo corrispondente alla fermata più vicina. Da sottolineare che entro fine mese saranno autorizzate ed attivate nuove fermate in città, tra cui anche una fermata nel quartiere di cascina del Bruno sempre nel territorio di Vimercate, questo per venire incontro alle esigenze emerse dai cittadini dopo la chiusura della strada della Santa. In base alla richieste l’applicazione crea il viaggio che sarà assegnato all'autista con l’indicazione della sequenza delle fermate di salita e discesa degli utenti, incluso l'orario e il percorso tra le fermate. Il costo del servizio è di € 1,00 per ogni singola corsa da pagare direttamente al conducente. Non sarà più attivo il servizio tramite prenotazione telefonica, perché il funzionamento del servizio è garantito proprio dal software gestito dall’app (che tra l’altro garantisce all’utente utili informazioni di ritorno sullo stesso servizio richiesto) e inoltre tale opzione ha una incidenza economica non trascurabile, attualmente non sostenibile. Il servizio di trasporto pubblico a chiamata è stato raddoppiato grazie alla razionalizzazione della gestione della concessione che a parità di costi ha permesso l‘attivazione di questo servizio. È grazie al costante monitoraggio sull’utilizzo da parte degli utenti delle varie corse urbane del trasporto pubblico locale che si è potuto razionalizzare il servizio impegnando sul territorio un bus in meno (da 5 a 4). Le economie ricavate hanno così permesso il mantenimento e raddoppio del trasporto pubblico a chiamata.
Vimercate, 6 settembre 2019
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Comunità in Festival:
“Diversità umana e piacere di conoscersi”
A Giussano tre giorni dedicati all’inclusione:
20, 21 e 22 settembre 2019
Giussano, 4 settembre 2019 – Nato a ottobre, il percorso sta per culminare in un festival di tre giorni: a Giussano è tempo di “Dire, fare, progettare Comunità”, grazie alla rete di organizzazioni e di privati cittadini che si è attivata per ideare una Comunità più inclusiva. Da un percorso di confronto e di riflessione sul tema sono nate idee diverse e originali: negli ultimi mesi un gruppo ristretto di progettazione ha lavorato per renderle concrete e attuabili attraverso un progetto condiviso promosso e sostenuto dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, dal Comune di Giussano e da tante altre realtà e privati cittadini che hanno desiderato partecipare.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Viva la filantropia, viva!”, realizzato in partnership tra le Fondazioni di Comunità di Monza e Brianza e del Verbano Cusio Ossola per sperimentare un nuovo modello di approccio e di attivazione della Comunità in differenti territori. Un modello che parte dal basso, dalle idee dei soggetti coinvolti.
“La Fondazione ha voluto sperimentare una logica tutta nuova, in grado di affiancarsi ai bandi di finanziamento: ha voluto partecipare concretamente alla condivisione di idee progettuali dal basso e alla loro realizzazione – ha spiegato il segretario della Fondazione MB Marta Petenzi - La Fondazione ha fortemente desiderato costruire un nuovo progetto insieme all’intera Comunità: l’ha fatto senza proporre una ricetta o regole precostituite. Si è trattato di una modalità di lavoro condivisa che ha previsto fasi di ascolto, di messa in sinergia di competenze e di punti di vista, di confronto e di costruzione comune di iniziative. Per questo non possiamo che ringraziare tutte le realtà e i cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco in questi mesi fino ad arrivare alla realizzazione del Festival: siamo sicuri di aver messo, tutti insieme, le basi per qualcosa che possa continuare a crescere nel tempo. Senza dubbio per la Fondazione questa esperienza rappresenta una modalità di lavoro da replicare in nuovi contesti”.
Il Festival. “Diversità umana e piacere di conoscersi” prenderà il via il 20 settembre, venerdì alle 21, con una tavola rotonda dedicata a “Inclusione? Tutto è possibile”, un evento arricchito da testimonianze, letture e musiche. Sabato 21, mattina e pomeriggio, sono previste diverse attività sportive (calcio integrato, attività inclusive, yoga, tai-chi) al parco Nicholas Green e all’oratorio di Paina. Domenica 22, alle 9.30, è in programma l’iniziativa “Teniamoci per mano”: i partecipanti si terranno per mano per “esprimere la condivisione e il sostegno verso quei progetti e quelle persone che in vario modo si rivolgono alle fasce più deboli della cittadinanza”: si cercherà di abbracciare l’intera città. A seguire sarà organizzato un pranzo solidale (appuntamento alle 12.30 al parco Nicholas Green – oppure, in caso di pioggia, all’oratorio di Robbiano) e di, sera, alle 21, è previsto un concerto negli spazi della basilica santi Filippo e Giacomo di Giussano: pronta a esibirsi l’orchestra sinfonica Esagramma di Milano. Il programma comprende però anche eventi permanenti che anticiperanno l’inaugurazione del festival, come mostre fotografiche e artistiche, incontri e momenti formativi: tutti i dettagli nell’allegato.
Ma non ci si ferma qui: con l’intenzione tenere alta l’attenzione sulle tematiche dell’inclusione, è stato organizzato anche un post Festival che prevede, tra gli altri, momenti di Teatro Forum nel mese di novembre.
Il Festival conta sull’adesione e sulla partecipazione di associazione il Mosaico, cooperativa sociale Solaris, Macondo, Proloco Giussano, Aido Giussano, aps olistica Indian Relax, Kokoro La retta via, Gruppo acquisto solidale, Gruppo Alpini Giussano, Banco di Solidarietà Madre Teresa, Centro di Aiuto alla Vita, Centro culturale Gaudì, cooperativa sociale Comin, cooperativa sociale Meta, cooperativa sociale Sociosfera, cooperativa sociale Spazio Giovani, Croce Bianca sezione di Giussano, Fondazione Aliprandi, Ginnastica ritmica Virtus di Giussano, Calcio integrato Paina, La Rete di Emma Onlus, Libera, Team Triangolo Lariano asd.
Il Festival è promosso e sostenuto dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus e gode del patrocinio del Comune di Giussano. È realizzato con il contributo di Carrefour e di Gelsia Ambiente.
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MONOPATTINI, STOP ALLA GIUNGLA
L’Amministrazione comunale diffida la società «GoVolt»: dovrà rimuovere i mezzi elettrici dalle strade della città.
Federico Arena: «Riteniamo che la micromobilità debba essere sicura, ordinata e utile»
Monza, 04 settembre 2019. Via i monopattini dalle strade di Monza entro ventiquattro ore. Così dice la diffida che il Comune invierà tra oggi e domani alla «GoVolt», l’azienda che offre monopattini elettrici in condivisione. Il documento vieta all’operatore di continuare l’attività di noleggio dei mezzi finché non sarà pronto il necessario bando e saranno posizionati i cartelli previsti dalla legge. Una linea già seguita da altri Comuni capoluogo.
Una micromobilità sicura, ordinata e utile. «Siamo convinti che la sharing mobility debba diffondersi in città, ma lo debba fare in modo sicuro, ordinato e utile – ha chiarito Federico Arena, Assessore alla Mobilità. La micromobilità elettrica è un’opportunità importante, complementare e sinergica al trasporto pubblico locale e alle altre forme di mobilità sostenibile. Ma non dobbiamo dimenticarci che questi mezzi non sono un giocattolo e l’utilizzo deve essere subordinato a regole chiare e precise, nel rispetto del codice della strada».
La sperimentazione delle aree per i monopattini elettrici. Secondo il decreto sulla micro-mobilità elettrica firmato lo scorso giugno dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, i monopattini potranno circolare in ambito urbano su aree e percorsi pedonali, piste ciclabili, zone ZTL e aree con limite a 30 chilometri l’ora. Ciò può avvenire solo in aree individuate dai Comuni. Pertanto in assenza di uno specifico atto comunale che avvii la fase di sperimentazione restano in vigore le regole del codice della strada e chi utilizza i monopattini va incontro a sanzioni amministrative. L’idea del Comune di Monza è promuovere una fase di sperimentazione in un’area di test che potrebbe coinvolgere la stazione ferroviaria, il centro storico, il parco e l’autodromo.
Verso la sperimentazione. «L’obiettivo è quello di giungere quanto prima alla fase di sperimentazione - conclude Federico Arena – in vista di un possibile inserimento dei mezzi di micromobilità elettrica nella legislazione nazionale e nel codice della Strada. Nelle prossime settimane metteremo nero su bianco con un atto le regole per Monza».
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Sport & Sport, edizione 2019: domenica 15 settembre festa delle associazioni sportive in via don Minzoni
Ventinove associazioni sportive pronte a mettersi in mostra con esibizioni, dimostrazioni e presentazioni dei corsi. Come sempre, discipline conosciute e i cosiddetti “sport minori” saranno gli uni accanto agli altri, mettendo al centro i valori educativi oltre a quelli prettamente agonistici.
Domenica 15 settembre sarà la giornata dell’ormai consueto appuntamento con Sport & Sport, la grande festa delle associazioni e delle società sportive lissonesi, promosso dall’Amministrazione Comunale nell’ambito di Territori di Sport, il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2014 da numerosi assessorati allo Sport della Provincia di Monza e Brianza.
L’undicesima edizione della manifestazione sarà contraddistinta dal consueto format consolidatosi nell’arco degli anni con un susseguirsi di dimostrazioni, esibizioni, stand informativi, mini-gare e la possibilità di provare - seppur per una breve durata di tempo - anche le discipline più insolite sotto l’attento sguardo di allenatori ed istruttori specializzati.
Via don Minzoni si conferma location dell’edizione 2019, con tante associazioni che troveranno poi spazio nelle adiacenti via Mariani, Largo Arturo Arosio e Largo Lea Garofalo dove potranno accogliere bambini e ragazzi e «introdurli» al loro mondo sportivo.
Dalle 10 alle 19, le associazioni saranno presenti con i propri associati e tesserati, distribuiranno materiale informativo e comunicheranno le modalità per iscriversi e prendere parte ai corsi, avvicinando così la popolazione alle realtà locali.
La manifestazione si aprirà alle 10 con “Partiamo di corsa”, una breve manifestazione podistica aperta a tutti a cura dell’Atletica Team Brianza.
A seguire, il via alla grande festa con l’apertura ufficiale di un Campo Multisport con parete d’arrampicata ad uso gratuito.
“Dalle varie arti marziali alle attività sportive praticate nelle palestre, dal calcio alla pallavolo e alla pallacanestro, Sport&Sport vuole essere un modo per avvicinare la popolazione lissonese alla variegata offerta sportiva che caratterizza da sempre la città di Lissone e si rivolge tanto ai bambini quanto agli adulti - dichiarano il sindaco Concettina Monguzzi e l’assessore allo Sport Renzo Perego - Per questo, oltre alle più tradizionali discipline, saranno presenti le tante attività praticate nelle palestre e i cosiddetti sport “di nicchia”, a cui sarà possibile avvicinarsi per curiosità scoprendo la passione che caratterizza chi le pratica”.
Queste le 29 associazioni che hanno confermato la loro presenza:
- ACADEMY DANCE & FITNESS
- A.S.C.O. PROMOTION
- ASSOCIAZIONE PALLACANESTRO LISSONE
- CAI LISSONE
- EVENTS DANZA ACQUA FITNESS
- FIREFIT LISSONE
- GINNASTICA ARTISTICA LISSONESE
- GINNASTICA LIXIO
- G&T DANCE MOMA STUDIOS
- HAKA BIRBE
- JUDO CLUB LISSONE
- KARATE SHOTOKAN TRADIZIONALE
- KARATE WA YU KAI
- L’OASI KINESIOLOGIA
- LISSONE MTB
- LISSONE VOLLEY TEAM
- MC WELLNESS CLUB
- NEW SKATE LISSONE
- POLISPORTIVA CAMPAGNOLA DON BOSCO
- POLISPORTIVA TEAM BRIANZA
- POLISPORTIVA VIRTUS
- PRO LISSONE CALCIO
- PRO LISSONE GINNASTICA
- ROLLER MACHERIO
- SCACCHI 2000
- SOCIETA’ DI SCHERMIDORI
- SPORT CLUB MOBILI LISSONE
- VOVINAM VIET VO DAO
- YOUNG VOLLEY LISSONE
Lissone, 4 Settembre 2019