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Il C.A.DO.M. ODV (Centro Aiuto Donne Maltrattate ) è stato escluso dai finanziamenti regionali per il prossimo semestre dopo aver confermato al Comune di Monza - in qualità di ente capofila della Rete Artemide di contrasto alla violenza di genere - la posizione già espressa con lettera del 4 marzo u.s. per cui, persistendo la richiesta della Regione Lombardia di ottenere il codice fiscale e i dati personali delle donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza, non avrebbe firmato la proroga della convenzione relativa ai finanziamenti regionali per il prossimo semestre e relativi all’operatività degli sportelli di Brugherio, Lissone, Monza e Seregno.
La nostra associazione non concorda con tali richieste per i seguenti motivi:
- violano la legge sulla privacy, volendo imporre ai centri antiviolenza una raccolta di dati sensibili, con il consenso della donna, senza tenere conto che tale consenso potrebbe non essere espresso validamente nel momento in cui la donna è in una condizione di massima vulnerabilità, come rilevato dai Centri antiviolenza della rete nazionale D.i.Re, di cui facciamo parte e riconosciuto espressamente anche dal Garante della privacy;
- violano la metodologia dell’accoglienza che prevede il rispetto dell’anonimato e della segretezza, espressamente richiamata dall’Intesa Stato – Regioni del 27 novembre 2014;
- richiedono dati sensibili delle donne che non sono “necessari” per l’analisi statistica del fenomeno prevista dalla normativa nazionale ed internazionale;
- rappresentano una forma di ‘violenza economica’ inaccettabile per le donne di un’organizzazione che mette a disposizione del territorio ogni anno 7900 ore di volontariato per combattere ogni forma di violenza oltre che discriminatorio verso le donne che chiedono aiuto e che vogliono rimanere anonime.
La mancata sottoscrizione della Convenzione comporterà per C.A.DO.M. lasciare, dopo 18 mesi di intenso lavoro e con rammarico di tutti gli amministratori comunali, gli sportelli di Lissone, Brugherio e Seregno che verranno affidati e finanziati agli altri due Centri Antiviolenza di Rete Artemide che hanno firmato la Convenzione, non gestire più direttamente né la messa in protezione delle donne a rischio, né i progetti di autonomia abitativa.
A differenza di altre reti territoriali, la completa dipendenza della Rete interistituzionale Artemide dalle risorse e dalle imposizioni tecniche di Regione Lombardia, la sottovalutazione da parte del Comune Capofila della serietà e delle conseguenze della
nostra posizione da tempo nota oltre che della complessità del tema, comporteranno, almeno fino a fine anno, il non pieno utilizzo delle competenze e delle risorse che da 25 anni C.A.DO.M. mette a disposizione delle centinaia di donne che hanno chiesto aiuto ed avrà un impatto sui meccanismi di funzionamento della Rete interistituzionale che vanno ben al di là dal problema di presidiare uno sportello cambiando nome sulla porta: il centro antiviolenza non è un luogo per le sole emergenze ma piuttosto uno spazio sicuro cui affidarsi per affrontare un lungo e paziente percorso di uscita dalla violenza.
180 donne accolte nel primo semestre 2019, 123 le donne che hanno avviato un percorso di uscita, 371 i colloqui individuali di accoglienza: questo lavoro non si improvvisa su un territorio.
Per la progettualità 2020/2021 chiediamo che, persistendo l’atteggiamento vessatorio di Regione Lombardia, i 55 Comuni della Brianza possano dedicare risorse proprie per la Rete territoriale di contrasto alla violenza di genere e permettere a C.A.DO.M. di tornare a pieno titolo sul territorio senza ricatti da parte delle Istituzioni.
Chiarita la posizione a tutela, anche futura, delle donne in stato di temporanea difficoltà,
il C.A.DO.M. ribadisce che:
- continuerà la sua attività di accoglienza e supporto delle donne in situazione di violenza presso la sede storica di Via Mentana 43 a Monza e a far parte della Rete Interistituzionale Artemide, di cui è tra le fondatrici
- rilancerà nuovi progetti di prevenzione nelle scuole, di sensibilizzazione sul territorio, di formazione di nuove volontarie, di creazione di gruppi di auto-mutuo aiuto e di percorsi di autostima
- celebrerà i 25 anni di attività a Monza e nella Provincia nel periodo Settembre – Novembre 2019 con iniziative ad hoc, tra cui l’inaugurazione a Limbiate di “Casa Grazia”, in collaborazione con una associazione storica del territorio e destinata ad ospitare donne in temporaneo stato di disagio
- rimarrà a disposizione dei Comuni di Monza, Brugherio, Lissone e Seregno per trovare forme idonee di collaborazione e supporto.
C.A.DO.M. Via Mentana 43, Monza - Tel. 039-2840006 - www.cadom.it
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Lissone sempre più free Wi-Fi
Diciotto nuove zone del territorio coperte dal servizio Wì-Fì pubblico sul territorio comunale. È ufficialmente entrata a regime l’estensione della connettività free a Lissone, ampliando così un progetto avviato nel 2016 che vede oggi iscritti 13.750 utenti che possono “navigare” a costo zero collegandosi agli hotspot pubblici previa registrazione. All’estensione delle zone coperte dal Wi-Fi, sono proseguite di pari passo anche tutte le azioni connesse per garantire un ulteriore potenziamento del segnale diffuso, così da assicurare una adeguata velocità di navigazione.
L’estensione del Wi-Fi pubblico riguarda le seguenti aree:
- V.le Ancona - Museo d’Arte Contemporanea (interno)
- V.le Ancona - Ex Osservatorio Colore – ex Scalo Merci (interno)
- Via Fiume 3 - Villa Reati (interno)
- P.za Sandro Pertini - Villa Magatti (interno)
- P.le stazione - Ciclofficina
- P.za S. Antonio M Zaccaria - Centro Civico Bareggia e ambulatori
- Via Savio - Centro civico Santa Margherita e ambulatori medici
- P.zza Don Camporelli - Area Mercato di Santa Margherita
- Via Beltrame - Centro sportivo “Edoardo Mauri”
- Via Cilea - Centro sportivo
- Via Mariani Felice - Area di ingresso scuole Croce e Dante
- Viale dei Platani - Fronte scuola Buonarroti e Centro sportivo
- Via Deledda - Campo sportivo Campagnola Don Bosco
- Via Deledda/via Tarra - Palazzetto sportivo Ripamonti
- Via Dante - Centro sportivo “Brugola” e palestra
- Via Ferrucci - Palazzetto sportivo Scuola Moro
- Via Fermi - Palazzetto sportivo Scuola San Mauro
- Via Giotto – Giardini pubblici
Tutte le nuove zone coperte da free Wi-Fi sono già attive e funzionanti per l’utenza, solo per il Centro sportivo di via Beltrame occorrerà attendere il mese di settembre.
“Prosegue la svolta digitale del Comune di Lissone – afferma Domenico Colnaghi, assessore all’Innovazione Tecnologica – con questa ulteriore estensione del free wi-fi, oltre ad assicurare la possibilità di navigare gratuitamente nei principali luoghi di ritrovo e di aggregazione del territorio, consentiamo ai cittadini di poter accedere a costo zero ai servizi digitali del Comune. In questo modo, l’Amministrazione Comunale lavora per creare i presupposti per l’effettiva attuazione dello Sportello telematico rivolto al cittadino, con una gamma di servizi offerti che eliminano barriere fisiche, code allo sportello e orario di apertura del Municipio”.
Per accedere al wi-fi pubblico ed usufruire del servizio, i cittadini non devono far altro che registrarsi con un numero di cellulare, sul quale riceveranno tramite SMS una password personale. In questo modo sarà possibile navigare senza limitazioni in tutte le aree comunali dotate di connessione. Unico limite: ciascuna sessione avrà una durata massima di 60 minuti, allo scadere dei quali però basterà loggarsi nuovamente per poter proseguire la navigazione.
Le nuove aree Wi-Fi si aggiungono a quelle già in essere, dislocate in più punti del territorio.
È attiva la navigazione “free” in Piazza Libertà e all’interno di Palazzo Terragni, all’esterno del Museo e nelle immediate vicinanze della stazione, dentro e fuori la Biblioteca civica di Piazza IV Novembre. Wi-fi attivo all’esterno e all’interno del centro giovanile Cubotto e nei locali dell’ex Asml.
Si naviga con wi-fi poi in alcune delle aree verdi più importanti del territorio: nei giardini di via don Minzoni, in quelli di piazza Caduti di via Fani e nell’area verde attigua alla Casa di riposo RSA Agostoni. Rete “free” operativa anche nei giardini di via Piermarini, nell’area giochi di viale della Repubblica limitrofa alla caserma dei Vigili del fuoco, nei giardinetti all’esterno del cimitero e nello spiazzo del Mercato di Santa Margherita.
Lissone, 20 Luglio 2019
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COMMERCIO LOCALE, DUE BANDI PER IL RILANCIO
Sul piatto 200.000 euro per l’apertura di nuovi negozi di vicinato e per l’investimento su beni strumentali Riqualificare, sostenere e promuovere il commercio di vicinato quale fonte di reddito, di occupazione e anche di controllo sociale per il territorio è l’obiettivo di questa amministrazione che attraverso l’apertura di due bandi vuole aiutare i negozi di vicinato e le botteghe sottocasa. Disponibili 200.000 mila euro del bilancio comunale che saranno destinati sotto forma di contributo a fondo perduto a sostegno del commercio locale. Il primo bando pubblicato il 15 luglio aiuterà l’apertura di negozi di vicinato e di botteghe sotto casa mentre il secondo che sarà pubblicato dal 25 luglio sarà dedicato all’apertura di nuove attività, di seguito i dettagli: - bando per l’apertura di nuove attività Per questo bando le risorse, che ricordiamo sono a fondo perduto, sono pari a 150mila euro che saranno erogati per un terzo della somma, pari a 50mila euro nel 2019 e in due successive rate a saldo nel 2020 e 2021. I destinatari del bando sono le persone e le società che intendono aprire nuove attività nel centro storico di Vimercate e di Oreno e più precisamente nelle vie Via Vittorio Emanuele, Piazza Roma, Via Leonardo da Vinci, Piazza Santo Stefano, Piazza Castellana e vie adiacenti, Via Mazzini, Via Cavour, Via Garibaldi, e nel centro storico di Oreno in Via Madonna e Via Borromeo. L’obiettivo è quello di riqualificare il tessuto commerciale cittadino partendo dallo sviluppo omogeneo delle vetrine dei negozi ed esercizi commerciali che affacciano lungo questi fronti commerciali, dando quindi continuità alla presenza di attività commerciali lungo le vie principali. Il contributo erogato, che sarà al massimo di 15.000 euro, potrà essere utilizzato per spese di investimento; prevedendo in graduatoria un punteggio maggiore per i negozi con almeno un socio di età inferiore ai 35 anni. Le attività ammesse devono essere situate al piano terreno ed avere accesso direttamente dalla strada/marciapiede, con possibilità dell’uso dei piani superiori purché collegati ai locali al piano terra. Sono ammissibili le spese sostenute tra il 01/01/2019 e il 31/10/2021, per interventi finalizzati all’avvio delle nuove attività commerciali, e dovranno riguardare per esempio i costi relativi alla costituzione dell’attività (start up); spese per affitto locali, per organizzazione di iniziative e di campagne di promozione, per la realizzazione di brochure e materiali editoriali, per leasing o contratti di manutenzione, spese sostenute per la gestione ordinaria dell’attività; per l’acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi, strutture non in muratura e rimovibili, acquisto e sviluppo di software gestionali, professionali, installazione e/o adeguamento degli impianti (elettrico, idraulico, sanitario, riscaldamento, raffrescamento) e interventi edilizi strettamente funzionali all’attività. Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di contributo. Scaduto il termine di presentazione delle domande , l’Amministrazione comunale e la Confcommercio Vimercate, esamineranno le domande e stileranno una graduatoria che sarà pubblicata il 15 ottobre 2019. L’assegnazione dei punteggi sarà determinata da una commissione secondo i criteri indicati nel bando. Le domande potranno essere presentate in Comune dal 1 al 30 settembre, solo via posta elettronica certificata all’indirizzo vimercate@pec.comune.vimercate.mb.it I moduli e bando sono disponibili sul sito comunale.
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Morti sul lavoro, sette vittime in sette mesi. Cgil, Cisl e Uil: “La Brianza mostra la sua faccia peggiore. È arrivato il momento di agire!”
Sette morti sul lavoro in sette mesi. Questo il bilancio inaccettabile del 2019 del lavoro in Brianza. Non ce l’ha fatta l’operaio caduto dal tetto di un cascinale in demolizione a Varedo. Il settore delle costruzioni è il più colpito in Brianza dalle morti bianche. Alla sua famiglia va il cordoglio delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza che più volte in questi mesi si sono mobilitate per chiedere maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, più formazione ai lavoratori e più controlli nelle aziende e nei cantieri.
Il 7 giugno scorso i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) si erano dati appuntamento per una marcia unitaria: una manifestazione che aveva sfilato per le vie del centro città al grido “basta morti sul lavoro” che si è conclusa in prefettura. E proprio con la prefettura i sindacati stanno costruendo un nuovo protocollo a livello provinciale con l’obiettivo di aumentare la capacità di fare sistema di tutti i soggetti territoriali per migliorare la prevenzione degli infortuni.
“Un altro lavoratore non farà ritorno a casa in Brianza – è il commento amaro delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e delle categorie degli edili –. Laboriosa e ricca, la nostra provincia sta mostrando la sua faccia peggiore nella sicurezza sul lavoro. Sette morti dall'inizio dell'anno mostrano l'esigenza di un maggior numero di ispettori e di controlli, oltre alla necessità di un avanzamento culturale”. “Il tempo delle discussioni deve essere sostituito con l’agire di tutti i soggetti preposti”, hanno concluso unitariamente le rappresentanze sindacali.
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Tavolo regionale sulla Strada Statale 36: per Monza occhi puntati sugli svincoli di viale Elvezia
Monza, 17 luglio 2019. “Un incontro proficuo, che può segnare un cambio di passo significativo per l’ammodernamento della Strada Statale 36, anche in vista dell’appuntamento con le Olimpiadi del 2026”.Così il Vice Sindaco Simone Villa ha commentato l’insediamento del Tavolo Istituzionale sulla SS36, convocato ieri in Regione Lombardia e coordinato dall’Assessore Claudia Maria Terzi, alla presenza di tutti i Comuni che insistono sull’infrastruttura – più di 40 – le Province coinvolte e i rappresentanti di ANAS, che gestisce la competenza sulla strada. All’ordine del giorno i progetti di adeguamento dell’infrastruttura – una delle strade più trafficate del Nord Italia – e l’esame delle criticità locali e dei nodi da risolvere.
Il Vice Sindaco Villa ha illustrato, in particolare, l’impatto sulla viabilità cittadina del tunnel di Monza ricordando che le connessioni tra il Rondò dei Pini e l’Uscita Lissone Sud costituiscono una “grande incompiuta” dei lavori svolti negli anni scorsi su viale Lombardia: “Il sistema di svincoli e il troncone di Viale Elvezia devono essere gestiti compiutamente da ANAS – spiega il Vicesindaco – Lì serve un progetto complessivo non solo di manutenzione della strada e del guard-rail, ma anche di riordino degli spazi, dei marciapiedi e dei percorsi ciclabili: è una delle grandi arterie di immissione in città, che collega direttamente alla Villa Reale e al nuovo Polo Istituzionale: per questo merita più attenzione”.
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Candy, nell'incontro al MISE l'azienda presenta un piano industriale insufficiente. Si è svolto questa mattina presso il Ministero dello Sviluppo economico l'incontro con la Direzione aziendale del gruppo Candy Haier Europe. All'incontro era presente l'Amministratore delegato del Gruppo, Yannick Fierling, che ha presentato il piano industriale per il rilancio del sito produttivo di Brugherio. Il piano prevede un programma di investimenti, da attuarsi entro il 2020, che interesseranno la fabbrica e la palazzina uffici di circa 9 milioni di Euro; la metà di questi investimenti verranno fatti nel 2020. A questi si dovranno aggiungere altri 17 milioni di Euro che andranno a potenziare progetti di ricerca e sviluppo. Per quanto concerne i volumi di produzione le previsioni fatte dall'azienda portano ad arrivare al 2021 ai 500 mila pezzi prodotti, a fronte degli attuali 350 mila. La delegazione sindacale, composta dalle strutture territoriali e nazionali della Fim Cisl e Fiom Cgil nonché dalla Rsu aziendale, ha ribadito che il piano industriale è assolutamente insufficiente per risolvere l'annoso problema degli esuberi. Abbiamo chiesto all'azienda un maggiore impegno sia sul versante degli investimenti sia su quello dei volumi di produzione. Bisogna intervenire per aumentare la quantità delle lavatrici prodotte prevedendo anche la realizzazione di prodotti di alta gamma. Al Governo ed alla Regione Lombardia abbiamo chiesto garanzie a tutela dell'occupazione favorendo la fruizione degli ammortizzatori sociali. Di tutto ciò parleremo con i lavoratori nelle assemblee programmate per giovedì 18 luglio prossimo.
Monza 16 luglio 2019
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VIMERCATE ECCELLENZA VERDE: LO DICE IL COMITATO DI GARANZIA NAZIONALE ZERO WASTE ITALY
Un altro importante riconoscimento per la nostra città, un cammino che prosegue nella direzione “verso rifiuti zero”. Un importante riconoscimento per la Città di Vimercate e i suoi cittadini che hanno ottenuto il titolo di “eccellenza verde” assegnato dal comitato nazionale Zero Waste Italy per la capacità di sviluppare pienamente il percorso secondo i criteri di efficienza ma anche di promozione della formazione, informazione e partecipazione. Vimercate è stato inserito nella fascia di eccellenza, quella ristretta contrassegnata da 2 aquiloni, dei 290 comuni italiani che hanno aderito a Rifiuti Zero in virtù della percentuale di raccolta differenziata, dell’avvio dell’ applicazione della tariffa puntuale e dei servizi ambientali offerti ai cittadini del territorio e delle buone pratiche come il neonato centro dei riuso Panta Rei. Diversi i criteri esaminati dal Comitato nazionale per stilare la classifica e attribuire i relativi punteggi come per esempio l’applicazione o meno della tariffazione puntuale, la realizzazione di significative “buone pratiche” in termini di promozione di centri di riparazione-riuso e/o di promozione della riduzione dei rifiuti (compostaggio di comunità, autocompostaggio, uso di pannolini lavabili, mercatini del riuso, agevolazione dei negozi alla spina, eventi plastic free, ecc) ed ancora iniziative di coinvolgimento dei produttori per avviare forme di riprogettazione di beni e/o prodotti per renderli riciclabili, l’istituzione dell’osservatorio Rifiuti Zero ai fini di un monitoraggio imparziale e partecipato del percorso verso Rifiuti Zero Dichiara il Sindaco Francesco Sartini: “Sono soddisfatto che Vimercate sia stata riconosciuta come uno degli 80 comuni più virtuosi nel percorso verso rifiuti zero. Il merito va all’Amministrazione che da sempre ha creduto in questo obiettivo, al CEM che si dimostra una società capace di procedere in questa direzione, ma soprattutto a quei cittadini che hanno compreso che non abbiamo altra scelta che rispettare l’ambiente e gestire i nostri rifiuti in modo sostenibile, ovvero cercare di azzerarli. Iniziative come i metodi di misura dei conferimenti per l’introduzione della tariffa puntuale e il centro del riuso vanno nella direzione giusta. La strada da fare è sicuramente lunga ed è impossibile pensare di percorrerla senza il contributo attivo di tutti i cittadini che hanno a cuore l’ambiente”
Vimercate, 16 luglio 2019
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PROGETTO NUOVA BIBLIOTECA CIVICA E CENTRO CULTURALE AREA EX BUON PASTORE DI MONZA
Le ragioni di una proposta
La necessità di una adeguata sede per la biblioteca civica centrale di Monza non nasce certo oggi, se già più di dieci anni fa l’allora amministrazione comunale decise di bandire un concorso di idee per la sua realizzazione nella ex caserma San Paolo. Concorso che come è noto non ebbe un seguito concreto, per diverse vicende. Oggi, ancora più di allora, sarebbe opportuno individuare un luogo che non solo fornisca una ampiezza degli spazi consona alle attuali esigenze, ma che possa incrementare la qualità e la tipologia dei servizi offerti alla città e a tutto il territorio della Brianza. Le biblioteche civiche di moderna concezione sono, infatti, luoghi dove trovano posto molte e diversificate attività, condotte da tipologie di utenti assai diverse da quelle che usufruiscono delle sole funzioni di base, consultazione e prestito; sono diventati luoghi di servizio e supporto alla collettività. Uno spazio di questo genere, in grado di catalizzare e dare una sede alle diverse iniziative sparse sul territorio provinciale sarebbe una grande opportunità per la città di affermarsi non solo come centro produttivo e commerciale – qual è già – ma anche culturale e di intrattenimento a diversi livelli.
Per queste ragioni, l’area dell’ex Istituto Buon Pastore in via Cavallotti ang. via Pellettier aprirebbe innumerevoli possibilità d’uso del complesso, di incremento di attività e di supporto a quelle già in essere potendo annoverare
numerosi elementi a suo vantaggio come: una posizione decisamente centrale appena a ridosso della ZTL e facilmente accessibile sia con mezzi pubblici che privati, essendo collocata su uno dei principali assi di accesso al centro storico, ad una distanza percorribile a piedi dalla stazione ferroviaria; la qualità architettonica ed il valore storico degli edifici che lo compongono – il settecentesco nucleo di Villa Angela, i corpi di fabbrica ottocenteschi e la pregevole Chiesa dei primissimi anni del ‘900 dal caratteristico impianto panottico – ed il giardino storico che lo completa, opportunità unica nel tessuto ormai totalmente costruito del centro urbano; la prossimità ad alcune tra le più importanti sedi di istruzione superiore della città con una non trascurabile percentuale di studenti provenienti anche dal territorio extraurbano.
Grazie a queste potenzialità si potrebbe realizzare un polo di attrazione culturale (nel senso più ampio del termine) di respiro quantomeno provinciale formato da una grande biblioteca a scaffale aperto, spazi liberi per la lettura, lo studio e la consultazione, un’adeguata biblioteca per bambini e ragazzi che oltre a spazi dedicati potrebbe usufruire della splendida area verde del parco storico, di un info-point urbano crocevia di scambio e conoscenza tra iniziative pubbliche e/o private e i cittadini.
Un ruolo di sicuro rilievo sarebbe quello interpretato dal parco in sinergia e complementarietà con le diverse iniziative del centro civico, rendendo visibile e vivibile concretamente, anche se in altri modi, l’antico legame tra le ville monzesi ed il territorio che presidiavano e contribuivano a vivificare.
Gli edifici esistenti offrono inoltre una ulteriore possibilità, anche qualitativa, di fruizione a diversi livelli: partendo infatti dal semplice porticato (di epoche differenti, ma ben integrato) che fronteggia tutta la parte storica del giardino, ideale filtro tra spazi interni dedicati allo studio e lo spazio esterno a vocazione forse maggiormente ludica o di piacere; passando per Villa Angela, con il suo antico nucleo di ambienti di rappresentanza al piano terreno sempre molto legati funzionalmente e figurativamente al giardino (che sarebbero ad esempio uno spazio per la biblioteca dei bambini con grandissime potenzialità di utilizzo anche per laboratori tematici, corsi, scuole, ecc.); non dimenticando l’edificio sobrio e composto che “accompagna” la via Felice Cavallotti verso il centro e che si fa segno tangibile della memoria dell’antico asse viario che portava, allora in mezzo a campi coltivati, al centro della città; per giungere infine all’edificio più significativo dal punto di vista tipologico e dello spazio architettonico che è la chiesa panottica. Un esempio raro, per impianto e concezione nel panorama lombardo, e non certo privo di qualità spaziale e forte suggestione che sarebbe in grado di accogliere molteplici funzioni, aggiungendo loro una specificità e unicità difficili da trovare altrove. Nel corso della formulazione delle prime ipotesi di intervento infatti si è ipotizzato potesse divenire sia una straordinaria sala di lettura che un punto di accoglienza delle istituzioni cittadine alla collettività: un luogo di incontro, scambio di informazioni, svolgimento di eventi e perché no, anche di concerti e/o esposizioni temporanee.
Le opportunità di quest’area non si limiterebbero alle funzioni fin qui descritte - già molto in verità – ma potrebbero trovare casa altre attività che oggi in città sono per così dire senza fissa dimora sul territorio come l’auditorium della musica e/o teatro contemporaneo che possa funzionare in sinergia con lo storico Manzoni. Il vantaggio di concentrare in unico organismo diverse attività sarebbe evidente nel contenimento dei costi di partenza, ma soprattutto nel medio e lungo periodo per quanto riguarda i costi di gestione e la possibilità di rendere sempre viva e utilizzata la struttura. La fruizione degli spazi da parte di soggetti diversi nelle diverse giornate ma addirittura anche nelle diverse fasce orarie contribuirebbe in modo determinante al successo di tutto il complesso.
Una operazione di tale importanza e impegno avrebbe certo il pregio di non disperdere in molti piccoli e poco incisivi interventi, ma di condensare in un unico sforzo le energie migliori perché divengano moltiplicatrici di funzioni ed esperienze come moltissimi esempi contemporanei ci insegnano. In particolare, in una città come Monza che da qualche anno ha avviato un processo di trasformazione e crescita considerevole un intervento di questa natura potrebbe innescare ulteriori dinamiche di crescita e di attrattiva, non solo verso il suo territorio storicamente di riferimento della Brianza ma anche nei confronti della città di Milano e di tutti coloro che vi gravitano (con ulteriori possibilità una volta realizzato il collegamento con la linea metropolitana). Un altro elemento da sottolineare ancora con forza è la posizione centrale dell’area poiché sempre di più il centro città, e soprattutto in una realtà come quella
monzese, attraverso il suo consolidamento funzionale ed alta accessibilità attraverso il trasporto pubblico è l’unico che possa arginare la disgregazione e la frammentazione urbana operata dai grandi centri commerciali e/o di intrattenimento che però non costruiscono territorio e identità. Inoltre, come insegnano esperienze anche a noi
vicine per alcune funzioni pubbliche la collocazione nel centro città è non solo vocazione ma condizione necessaria alla sopravvivenza; e ciò è certamente ancora più vero per una cittadinanza come quella monzese fortemente legata al proprio centro storico. A rafforzare ulteriormente questa tesi concorre il fatto che vi sia già nel territorio cittadino un forte polo attrattivo extra moenia come la Villa Reale, in grado di intercettare visitatori anche dai percorsi turistici più noti, e che dunque altre attività culturali – in senso lato – debbano necessariamente unirsi facendo sistema per poter generare “un altro campo di attrattività”.
Sarebbe certo una grande sfida che richiederebbe un considerevole impegno da più parti, ma spesso nel ridisegno della città il coraggioso salto di scala e di livello qualitativo nell’individuare gli obiettivi genera un reale e duraturo impulso ad ulteriore crescita economica, culturale, sociale, più semplicemente (nella accezione più alta del termine) civile.
Paola Galbiati
Nasce a Milano nel 1972. Si laurea a pieni voti nel 1999 alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano con il Prof. Guido Canella, con cui collabora alla didattica come cultore della materia e correlatore di tesi di laurea. Consegue nel 2006 il titolo di Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica con lode presso il Politecnico di Milano. Dal 2000 a oggi svolge attività di ricerca con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura (oggi ABC - Department of Architecture, Built environment and Construction engineering) del Politecnico di Milano, partecipando a mostre, seminari, workshop, con saggi e pubblicazioni. Dal 2009 è docente a contratto alla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano e all’Università degli Studi di Parma dal 2007 al 2010. Dal 2006 al 2009 è membro della Commissione Cultura e Concorsi dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Monza e Brianza. Dal 2000 svolge la libera professione di architetto.
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LA «CENA NEL BORGO»
Giovedì 18 luglio una notte di food, drink, musica e shopping in via Bergamo
Monza, 12 luglio 2019. «Luglio col bene che ti voglio» e in via Bergamo esplode l’estate. Come il titolo della hit di Riccardo Del Turco della fine degli anni Sessanta, l’associazione «Borgo Bergamo» giovedì 18 luglio organizza con il Comune di Monza la «Cena nel Borgo».
Il programma. Dalle ore 20 via Bergamo diventerà un unico grande «contenitore» in cui troveranno spazio la musica, il cibo e i drink con i ristoranti che proporranno allestimenti «estivi» e, naturalmente, lo «shopping by night» con i negozi aperti in occasione dei saldi e delle promozioni: un mix di cultura, divertimento e commercio con un occhio all’ambiente per portare un po’ di atmosfera «vacanziera» in città.
«Eventi come questi – spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore alle Attività Produttive e alla Cultura Massimiliano Longo – servono a migliorare la qualità della vita anche fuori dal centro storico e non solo per chi ci vive. Siamo sempre stati convinti del ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo economico e crescita sociale per la nostra città. In questo percorso gli imprenditori e i commercianti non si devono sentire isolati, ma sostenuti dall’Amministrazione nell’impegno e nella voglia di crescere. Con questo spirito abbiamo sostenuto l’evento».
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ANALISI INTEGRATIVE ALLA CARATTERIZZAZIONE:
COME PREVISTO, DIOSSINA CON VALORI INFERIORI ALLE SOGLIE DI LEGGE
SOTTO L'ASFALTO DELLA SUPERSTRADA MA NON ALTROVE
E' passato un po’ di tempo da quando li abbiamo richiesti, ma finalmente, con pazienza e un'attività di costruzione e mantenimento di buone relazioni, abbiamo potuto avere accesso ai dati relativi alle analisi chimiche integrative alla Caratterizzazione eseguite da Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) in contraddittorio con ARPA e localizzate nei Comuni di Meda, Seveso e Cesano Maderno.
La Caratterizzazione del 2016, unitamente alle precedenti indagini, aveva già certificato 129 superamenti del limite verde e 21 superamenti del limite industriale.
Le attuali analisi integrative sono state volute dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), autorizzate il 31/8/2018 da Regione Lombardia e assoggettate ad un protocollo tecnico definito con ARPA. L'attività di prelievo dei campioni s'è tenuta nei giorni dal 5-2-019 all'8-2-019.
Il Consigliere Regionale Marco Fumagalli, del M5S, in un rapporto d'interlocuzione reciproca e nel rispetto dei propri ruoli, si è reso disponibile per una richiesta di accesso agli atti e ora c'è contezza dei risultati, relazionati sia da ARPA sia dalla stessa APL.
Il gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda, insieme a Legambiente Circolo "Laura Conti" di Seveso li rende noti, come da sempre fa con il materiale in suo possesso.
Sono 19 i campioni che sono stati sottoposti ad analisi da parte di APL (15 provenienti dai punti inizialmente previsti + 1 punto aggiuntivo con stessa metodologia di prelievo + 1 altro punto con prelievo su tre livelli di suolo -Top-Soil, Intermedio, Profondo-) e successivi 4 campioni effettuati successivamente da ARPA per il contraddittorio.
Occorre ricordare che, per APL, lo scopo di queste analisi integrative era ed è quello di escludere il suolo sotto l'asfalto dell'attuale superstrada ex SS35 dalle aree perimetrate da sottoporre a bonifica. Tratti del sedime d'asfalto risultava infatti incluso nella perimetrazione (frutto di elaborazione secondo il principio geometrico dei "poligoni di Thiessen") poiché compreso tra due punti contaminati ai suoi lati o in sua prossimità.
Per maggiori dettagli, ce ne siamo occupati su: AGGIORNAMENTI SULL'INUTILE AUTOSTRADA PEDEMONTANA.
Come era prevedibile, nei 16 punti sotto l'asfalto, che ha fatto da barriera fisica, non sono stati registrati superamenti delle soglie di legge stabilite la categoria Dibenzidiossine e Furani, di cui fa parte la TCDD.
Altrettanto prevedibilmente il risultato è differente per il campionamento denominato IND.INT.17, effettuato direttamente sul terreno, localizzato nella zona degli svincoli di Meda.
Nel Top Soil cioè nei primi 20 cm di terreno, è stata rilevata una quantità di Diossina di 122,9 ng/kg, un valore addirittura superiore al livello industriale della tabella B, contemplato nel DL 152/06.
Si tratta della stessa area dove, già nel 2008 e successivamente con le analisi della Caratterizzazione, vennero rilevati livelli alti di presenza di Diossina, con un massimo pari a ben 547 ng/kg. |
Relazione di APL al link: https://drive.google.com/file/d/1a0yiqDEJWDC3547loPxY2T0u2fyhhC96/view?usp=sharing
Nel panorama riguardante la presenza di Diossina TCDD nelle aree interferite dal tracciato autostradale e l'iter corrispondente all'applicazione del DL 152/06 per le zone contaminate, continua ad essere sconosciuto il nuovo progetto definitivo 2018 (realizzazione affidata ad aprile 2018 alla Conteco Check srl) e a maggior ragione ancora non esiste un esecutivo.
Questi due progetti sono comunque imprescindibili per la stesura del Piano Operativo di Bonifica (messo a gara e affidato il 12/2/019 a HPC Italia) i cui contenuti sono ancora ignoti. Un Piano Operativo di Bonifica che dovrà essere approvato dalla Conferenza dei Servizi.
Oltre alla mancanza di fondi per il completamento dell'autostrada, molte sono quindi le incognite legate alla presenza di Diossina TCDD lungo il tracciato B2 da Meda a Bovisio Masciago.
A partire dalla stessa perimetrazione delle aree con le “sorgenti di potenziale contaminazione” da assoggettare a bonifica, presentata da APL e approvata il 23-11-2017 con Decreto Regionale 14300 dalla DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che si basa sui dati delle analisi chimiche e sul progetto Definitivo Revisionato del 27-4-2012 e non sul nuovo progetto definitivo né tantomeno su un esecutivo che ancora non esiste.
La perimetrazione lascia altresì fuori molte zone dove i valori di TCDD superano i limiti delle Concentrazioni di Soglia di Contaminazione (CSC) e dove non è noto se avverrà o meno movimentazione di terra.
Continueremo ad operare e ad agire per la diffusione del sapere e perché si rinunci al completamento di questa inutile, dispendiosa e impattante autostrada.
Meda/Seveso 11 luglio 2019
Sinistra e Ambiente Meda
Legambiente circolo Laura Conti Seveso