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QUALITA INFORMATICA SPA – vinto il ricorso per attività antisindacale (ex art.28) e disposto il reintegro dei lavoratori licenziati.
In data 23 luglio 2019 il decreto emesso dal Giudice del Lavoro di Monza ha integralmente accolto il ricorso per attività antisindacale (ex art.28 ) presentato dalla FIOM CGIL di Monza e Brianza contro la QUALTA INFORMATICA SPA in liquidazione per violazione della procedura per i licenziamenti collettivi.
Una sentenza importante per la FIOM CGIL di Monza e Brianza e per il sindacato in generale, commenta Pietro Occhiuto segretario generale della FIOM CGIL di Monza e Brianza, in quanto si è ristabilita la legittimità dell'organizzazione sindacale di assistere i lavoratori licenziati.
Le leggi che dispongono e regolano le modalità di licenziamento collettivo ci sono e vanno rispettate dalle aziende, in questo caso da QUALTA INFORMATICA SPA, nell'interesse dei lavoratori coinvolti che hanno perso nel giro di 15 giorni il proprio posto di lavoro ed ai quali è stato impedito dall'azienda di accedere agli ammortizzatori sociali attivabili nei tempi previsti dalla legge per i licenziamenti collettivi (75 giorni).
Oltre alla antisindacalità il giudice ordina alla società l'immediato reintegro sul posto di lavoro di tutti i lavoratori licenziati, in applicazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori sui licenziamenti illegittimi.
Questo a dimostrazione dell'importanza e della legittima tutela dell'art.18 che deve essere ripristinato ed allargato all'insieme delle lavoratrici ed ei lavoratori nel nostro paese, dichiara la FIOM CGIL di Monza e Brianza, dopo l'attacco e le manomissioni che ha subito dai governi negli ultimi anni, in ultimo con il jobs act.
Il diritto alle lavoratrici ed ai lavoratori ingiustamente licenziati di essere reintegrati nel proprio posto di lavoro è una battaglia di civiltà e di dignità che bisogna continuare a combattere.
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VIMERCATE - COMUNE SOSTENIBILE SENZA PLASTICA USA E GETTA
La Giunta Comunale approva la delibera. La Giunta comunale nella seduta di lunedì 29 luglio ha approvato la delibera dal titolo “Vimercate - Comune sostenibile senza plastica usa e getta” un obiettivo fortemente voluto dall’Amministrazione comunale che fin dal suo insediamento sta portando avanti un’azione amministrativa volta al conseguimento di un reale grado di sostenibilità ambientale capace di incidere sulle economie e sui comportamenti sociali, promuovendo a tutti i livelli l’eco-efficienza. La Giunta comunale nella seduta di lunedì 29 luglio ha approvato la delibera dal titolo “Vimercate - Comune sostenibile senza plastica usa e getta”, un ulteriore passo nella direzione della strategia Rifiuti Zero abbracciata sin dall’inizio del suo mandato dall’Amministrazione comunale. L’idea questa volta è quella di sollecitare le attività commerciali e, in particolare, bar, trattorie e ristoranti a prendere iniziative volte alla riduzione dei rifiuti eliminando il più possibile prodotti usa e getta. Allo scopo il Comune ha pensato a una serie di azioni mirate a sostenere e pubblicizzare le iniziative più meritevoli come l’ideazione di una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della riduzione dei rifiuti e della plastica, l’istituzione e pubblicazione di un “albo delle buone pratiche” dove raccogliere tutte le iniziative che agiscono nell’ottica della sostenibilità ambientale, la distribuzione di vetrofanie come segnale distintivo di adesione a questo progetto. Dichiara l’assessore all’ecologia Maurizio Bertinelli: "Noi crediamo molto nelle iniziative dal basso soprattutto se si tratta di azioni e comportamenti verso la sostenibilità ambientale. Con questa delibera vogliamo riconoscerle e valorizzarle affinché possano diventare esse stesse un esempio o un modello da seguire perché tutti dobbiamo sentirci uniti e solidali nella salvaguardia del nostro ambiente e nella lotta ai cambiamenti climatici ormai così evidenti. Scriviamo insieme il nostro libro delle buone pratiche di Vimercate!" Il progetto sarà ufficialmente presentato in occasione della sigla di un patto di gemellaggio dedicato alla tematica dei rifiuti con i Sindaci di 5 Comuni europei che saranno presenti a Vimercate dal 18 al 21 settembre.
Vimercate, 31 luglio 2019
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“Lavoro Agile” al via: Monza tra le 15 Amministrazioni italiane chiamate alla sperimentazione
Monza, 30 luglio 2019. Il Comune di Monza è stato selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri tra le 15 pubbliche amministrazioni italiane presso cui sarà attivata una sperimentazione pilota per l’introduzione del Lavoro Agile. Una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata dall'assenza di vincoli orari o spaziali e da un'organizzazione del lavoro per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra il dipendente e il datore di lavoro. Tra le altre città coinvolte Firenze, Cagliari, Bologna, Reggio Calabria, Macerata, Roma, Catania e Napoli.
Gli step attuativi. Il Comune, che conta ad oggi circa 900 dipendenti, si prepara ora ad entrare nel vivo della sperimentazione: nel corso del 2019 già 10 lavoratori potranno lavorare in “Smart-Working”, con una formula che consente al dipendente di prestare la propria attività lavorativa da remoto un giorno alla settimana; altri 15 lavoratori agili sono previsti nel 2020 e ulteriori 20 nel 2021. Per individuare il primo gruppo di sperimentatori sarà pubblicato un Avviso interno rivolto al personale la cui attività può essere prestata anche in modalità agile. Oltre ai requisiti professionali previsti anche i criteri di priorità: tra questi la presenza di bimbi piccoli o disabili in famiglia e la distanza tra abitazione e sede di lavoro.
“Più agile meglio per tutti”. La nuova modalità di lavoro inciderà sull’intera organizzazione rispondendo a un bisogno di flessibilità in un contesto organizzativo talvolta ancora rigido, in termini di tempi e luoghi con uno sguardo rivolto all’innovazione e ai nuovi processi di digitalizzazione. Benefici sono attesi anche in termini economici ed ambientali.
Gli obiettivi. Rendere flessibili luoghi e tempi della prestazione lavorativa risponde al duplice obiettivo di aumentare la qualità dei servizi e la produttività e favorire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Il lavoro agile rappresenta una leva di innovazione organizzativa che consente - tra gli altri - la progressiva revisione dei processi organizzativi, l’aumento delle competenze di pianificazione, gestione e coordinamento, l’abbandono della logica dell’adempimento a favore di una attenzione all’obiettivo, l’accelerazione dei processi interni di digitalizzazione e l’aumento delle competenze tecnologiche e culturali.
Il quesito tra i dipendenti. All’inizio dell’anno la Direzione delle Risorse Umane ha somministrato un questionario ai 110 responsabili intermedi e apicali dell’Ente, compresi i Dirigenti, per indagare la propensione ad aderire allo Smart-Working: hanno risposto alla survey, dimostrando interesse al tema, 6 Dirigenti, 47 responsabili di servizio e 57 responsabili d’ufficio, per un totale di 110 persone delle 140 intervistate.
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«Il sapere non ha età»: al via le pre-iscrizioni per la 12^ edizione
Dalla storia locale alla letteratura, dal benessere olistico alla prevenzione dall’invecchiamento cognitivo, per arrivare al corso base della Lingua dei segni e alla Pupazzeria.
La 12^ edizione de “Il Sapere non ha età” è caratterizzata da un’offerta variegata, in grado di abbracciare curiosità e competenze trasversali in linea con la recente Raccomandazione del Consiglio Europeo del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
“Il Sapere non ha età” è la proposta formativa per l’annualità 2019-2020 organizzata dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo I di Lissone, il CPIA - Centro Provinciale Istruzione Adulti di Monza e Brianza e con 7 Associazioni del territorio: Athena, Club Donna Natalia Ginzburg, Auser, Circolo Culturale e Sociale don Bernasconi, QDonna, ARAL e MeC Musica e Canto.
Un ampio ventaglio di proposte formative per tutti i cittadini di Lissone - che già da questi giorni avranno la possibilità di pre-iscriversi ai corsi.
Tra le proposte di formazione e apprendimento permanente del Comune di Lissone rientrano corsi tradizionali, curati dall’associazione Athena, quali quelli di taglio e cucito, disegno e tecniche artistiche, laboratori creativi e pupazzeria nonché corsi tenuti dalle associazioni Auser, Club Donna Natalia Ginzburg e Circolo Culturale Don Bernasconi in materia di storia, letteratura, arte e filosofia.
Ci sarà però modo di spaziare verso materie innovative, fra cui “Mente in Forma” a cura di ARAL Onlus e “Storia delle donne” con l’associazione MeC Musica e Canto.
Tutti i corsi realizzati con le Associazioni avranno una tariffa standard di 40 euro, con riduzioni per under 25, over 65 e per iscrizioni a più corsi. I corsi, organizzati in collaborazione con le Associazioni, saranno attivati al raggiungimento del numero minimo di 12 iscritti. In caso di domande eccedenti i posti disponibili, priorità verrà data ai residenti a Lissone.
Verrà inoltre riproposto anche per l’anno formativo 2019-2020 il corso “Imparare l’Italiano per vivere meglio”, curato dall’Associazione QDonna e rivolto alle cittadine straniere. Il corso, questo l’unico interamente gratuito, è finalizzato alla conoscenza e alla gestione di situazioni legate alla quotidianità, quali la salute, il cibo, i servizi della città, il Comune, il lavoro, la scuola, la spesa e il tempo libero.
“Anche quest’anno il Comune di Lissone, in un’ottica di formazione diffusa, organizza per i propri cittadini momenti di apprendimento – sottolinea il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi – anche per l’annualità 2019/2020, la proposta de «Il sapere non ha età» permette di predisporre un calendario di corsi e lezioni di grande interesse, con docenti qualificati in grado di condividere le loro competenze”.
“Le associazioni del territorio sono il motore inesauribile de «Il sapere non ha età», giunto ormai alla dodicesima edizione e capace di venire sempre più incontro agli interessi e alle curiosità dei lissonesi - afferma Renzo Perego, Assessore all’Istruzione – anche per l’annualità 2019-2020, accanto a corsi tradizionali che da sempre riscuotono il favore dei cittadini, l’Amministrazione ha scelto di inserire alcune novità di sicuro interesse”.
Per pre-iscrizioni e informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Istruzione - piano terzo, via Gramsci 21, con i seguenti orari: martedì, giovedì e venerdì: 8,30/13,30; lunedì e mercoledì: 8,30-13,30 / 14,30-18,00. Tel. 039-7397.333 - e-mail: istruzione@comune.lissone.mb.it
Ai corsi organizzati in collaborazione con le Associazioni del territorio, si aggiunge l’offerta formativa proposta in collaborazione con il CPIA - Centro Provinciale Istruzione Adulti di Monza e Brianza: corsi di alfabetizzazione per stranieri di terzo livello e corsi di inglese.
Le iscrizioni ai corsi organizzati in collaborazione con il CPIA (corsi di alfabetizzazione e corsi di lingue straniere) devono essere effettuate on-line sul sito www.cpiamonza.gov.it, alla sezione Iscrizioni 2019/2020.
La tariffa dei corsi di italiano per stranieri, inglese e spagnolo viene effettuata direttamente a cura del CPIA sulla base delle tariffe applicate in tutti i Comuni con i quali l’Istituto collabora.
I corsi e le lezioni si svolgeranno presso la Scuola Media Croce, in via Mariani 1, a Lissone.
Lissone, 29 Luglio 2019
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Firma anche tu la petizione online!
Coordinamento Comitati e Associazioni di Monza
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COME, DOVE , QUANDO ANDRANNO I SOLDI PUBBLICI PREVISTI DALL’ADP?
Città Persone, fortemente preoccupata per lo stato di stallo che si protrae da troppo tempo nella gestione da parte del Consorzio dei fondi (55 milioni di euro) stanziati dalla Regione a favore di Parco e Villa nell’ambito dell’Accordo di Programma del 2017, ha partecipato, su invito, ed ha dato il proprio contributo all’audizione del 24 luglio con la VII Commissione Regionale – Cultura, ricerca e innovazione, sport e comunicazione - richiesta dai consiglieri regionali del PD Luigi Ponti e Paola Bocci.
Valutiamo positivamente l’annuncio del vice presidente e assessore, Fabrizio Sala, circa la recente approvazione dell’Atto integrativo che prevede modalità e tempi stabiliti e stringenti per superare la situazione di fermo degli appalti relativi alle opere prioritarie di 1a Fase, con affidamenti in parte al Consorzio stesso per 7,8 milioni e per i rimanenti 15,2 all’agenzia regionale ARIA (ex Infrastrutture Lombarde).
In audizione, abbiamo evidenziato le seguenti criticità, richiedendo interventi urgenti e integrativi:
- Che si potenzi nel più breve tempo possibile la struttura del Consorzio che soffre di nanismo congenito e che non è, ad oggi, in grado di affrontare con la necessaria dotazione di personale e di competenze le gravose responsabilità di tutela, gestionali e amministrative sia per la manutenzione ordinaria ed ancor più per la straordinaria, oltremodo implementata dalla positiva accelerazione imposta dall’Accordo di programma; fare questo, attuando significativi distaccamenti di personale qualificato da parte delle tre amministrazioni comproprietarie, Regione, Comune di Monza, Comune di Milano solo parzialmente verificatisi; ciò in coerenza con le finalità dell’Accordo di programma del 2017 che prevede “il rafforzamento del sistema di governance fondato sulla centralità del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza…”
- Che si preveda una fase partecipativa di consultazione pubblica delle risorse culturali e socio-economiche del territorio in grado di recepire idee, suggerimenti, proposte che siano recepite prima dell’ elaborazione del Master Plan, la cui gara internazionale , se condotta recependo anche le istanze del territorio e con modalità concorsuali, potrebbe sortire risultati maggiormente; ci risulta infatti che questa fondamentale fase consultiva non sia prevista né nel testo dell’Accordo di programma, né nell’allegato sulle Linee Guida per la definizione del Master Plan, né nell’Accordo di Collaborazione tra il Consorzio ed il Politecnico di Milano per l’elaborazione del bando di gara.
Ci preoccupa inoltre che altri fondi pubblici, previsti dall’Accordo di Programma per la 2a Fase, vengano investiti nell’Autodromo confidando in un Master Plan sottomesso alle necessità di adeguamento impiantistico della pista, anziché alla necessità di tutelare e preservare dal degrado l’immenso patrimonio arboreo, paesaggistico ed architettonico di Parco e Villa Reale.
Nostro compito, insieme ai cittadini e a tutte le realtà associative e di partecipazione attiva, sarà vigilare perché non vengano disattese le finalità dell’Accordo di programma stesso, ovvero “ la valorizzazione del Parco nell’interesse pubblico, come strumento di formazione ed educazione della persona, di prevenzione e tutela della salute e di trasferimento valoriale e orientamento ai corretti stili di vita…”.
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Fiom-Cgil Monza e Brianza: chiude Frigel e fallisce Stema. Nel vimercatese crescono le situazioni di crisi
Si conclude la trattativa con la Frigel CCS di Ronco Briantino, aperta il 5 giugno con una procedura di licenziamento collettivo per 29 persone a seguito della decisione di cessare l’attività.
L’azienda ha rifiutato le proposte di FIOM e FIM finalizzate all’apertura della Cassa Integrazione Straordinaria e pertanto ha imposto una forte accelerata alle trattative in corso che si sono quindi concentrate sulla necessità del mantenimento occupazionale.
Il 17 luglio è stato sottoscritto un accordo, dopo lunga discussione, che prevede la salvaguardia e il mantenimento di 11 posti di lavoro su 26 (3 dipendenti hanno rassegnato le proprie dimissioni nel frattempo). Questi lavoratori continueranno a lavorare per Frigel CCS in nuovi uffici di progettazione che saranno individuati nel territorio.
Per i rimanenti 15 lavoratori e lavoratrici oggetto di licenziamento (al termine dell’estate) sarà riconosciuto un incentivo economico all’esodo, dopo aver sondato l’eventuale disponibilità ad un trasferimento nella sede fiorentina del gruppo industriale.
Sempre a Ronco si apre un nuovo capitolo per la Stema Group, azienda storica del territorio che ha già affrontato in passato situazioni critiche.
Oggi, la nuova sfida è rappresentata dal fallimento, sopraggiunto dopo il mancato superamento del periodo concordatario.
FIOM e FIM hanno già richiesto al curatore fallimentare l’apertura della Cassa Integrazione Straordinaria, in modo da poter gestire le quasi 60 persone che stanno rischiando il posto di lavoro e che in questi giorni sono esentati dal prestare la loro attività lavorativa.
Sarà fondamentale sondare il terreno con potenziali soggetti interessati alla continuazione totale o parziale dell’attività produttiva.
In questa fase, per i lavoratori della Stema i tempi dovranno essere rapidi, sia per l’attivazione della Cassa, che deve passare dall’approvazione ministeriale, sia per l’eventuale possibilità di anticipazione sociale, ovvero l’accordo con gli istituti di credito garantito da Regione Lombardia (accordo scaduto nel 2017) per l’erogazione immediata degli assegni dell’INPS, i cui tempi di erogazione possono superare i 4 o 5 mesi (imponendo quindi periodi prolungati di assenza totale della retribuzione).
“Chiediamo alle istituzioni regionali di attivarsi – afferma Claudio Rendina, funzionario FIOM che ha seguito entrambe le vertenze - per tornare ad avere una convenzione valida e attiva nei territori in tempi brevi.”
Non solo Frigel e Stema, ma molte altre realtà – più o meno grandi e strutturate – stanno affrontando un nuovo periodo di crisi e rallentamento.
Proliferano richieste per casse integrazione ordinarie, contratti di solidarietà, riduzioni dell’orario e del personale, cessioni di rami d’azienda.
A questo si sommano crisi non economiche ma legate alla salute e alla sicurezza del luogo di lavoro, come il dramma avvenuto a Sulbiate in Silfa, dove la morte sul lavoro del giovane Gabriele ha sconvolto la comunità.
Pochi sono gli esempi di rilancio e di sviluppo.
La Fimer di Vimercate è uno di questi; con l’acquisizione infatti di un ramo di ABB, Fimer potrà spiccare nel panorama del mercato mondiale del settore fotovoltaico.
Passaggio che non ha visto però il coinvolgimento delle strutture sindacali. È necessario insistere per costruire relazioni stabili e costanti: i segnali ci sono ma servirà un impegno maggiore, nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici.
Monza, 24.07.2019
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Prolungamento di M5 da Milano a Monza: il Comune stanzia 27.500.000 Euro
Monza, 24 luglio 2019. In vista della sottoscrizione della convenzione tra tutti gli Enti finanziatori del prolungamento della linea M5 della metropolitana fino a Monza, la Giunta Comunale ha approvato la delibera che stanzia 27 milioni e 500.000 euro come quota parte di finanziamento dell’opera.
Le risorse. Gli enti territoriali convolti, infatti, si impegnano a sostenere la progettazione e i lavori per un importo di 365.000.000 di euro, pari al 28,85% del totale. Il resto è assicurato dal finanziamento statale già approvato. In base all’accordo concorrono pertanto alla realizzazione del prolungamento - oltre alla città di Monza - i Comuni di Milano, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni insieme a Regione Lombardia che stanzierà 283 milioni di euro.
“La metropolitana è l’investimento strategico più importante per la nostra città, un’opera che scommette in concreto sul futuro di Monza e sul potenziamento del trasporto pubblico – ha detto il Sindaco Dario Allevi al termine della seduta di Giunta – Ciò comporta uno sforzo finanziario straordinario che abbiamo stimato nei bilanci dell’Ente fino al 2027 e che richiede grande impegno: è una priorità assoluta da perseguire senza se e senza ma”.
L’iter. Il provvedimento passerà ora al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva, pronto per la sottoscrizione formale dell’Accordo con gli altri Enti, da inviare a Roma nelle prossime settimane.
All’orizzonte, per il Comune, anche la predisposizione di una variante al PGT e l’adeguamento degli strumenti urbanistici e di quanto necessario in vista del progetto definitivo.
Gli obiettivi. Il prolungamento della metropolitana – anche alla luce delle revisioni progettuali introdotte, che prevedono fermate in corrispondenza della stazione ferroviaria e della centrale Piazza Trento e Trieste - rappresenta per la città di Monza un asset strategico, in grado di costruire un sistema di trasporto pubblico sempre più integrato e sostenibile, anche attraverso il potenziamento di questo fondamentale asse portante in direzione nord-sud.
Le sette fermate previste in città consentono di connettere “polarità urbane di grande rilievo”, quali l’Ospedale San Gerardo, la Villa Reale e il Parco, l’Autodromo, il centro storico e la stazione FS, oltre al Polo Istituzionale al capolinea.
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AREA EX OSPEDALE DI VIMERCATE
Sala, Del Sorbo e Sartini presentano alla stampa l’accordo raggiunto
Si è svolta oggi, presso la sala riunioni della Direzione dell’Ospedale di Vimercate, la conferenza stampa nella quale il Direttore dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Nunzio Del Sorbo, il Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala e il Sindaco di Vimercate Francesco Sartini hanno riferito circa l’accordo raggiunto sulla riqualificazione dell’area ex Ospedale di Vimercate.
Ha esordito il Direttore Nunzio Del Sorbo, manifestando innanzitutto la propria soddisfazione per un accordo che porterà servizi essenziali (socio sanitari e non solo) nel cuore stesso della Città. Nell’area attualmente occupata dal vecchio ospedale sorgerà infatti un PRESST (Presidio Socio Sanitario Territoriale) che occuperà 4.000 mq invece dei 2.600 circa inizialmente ipotizzati, in modo da poter raggruppare tutta l’attività socio-sanitaria, comprendendo ambulatori medico specialistici, ostetrici e infermieristici e assumendo il ruolo di ideale collegamento tra il centro cittadino e l’ospedale nuovo. Il Direttore non ha nascosto una certa emozione, anche come cittadino di Vimercate, per il risultato conseguito.
Il Sindaco Francesco Sartini ha ringraziato tutti gli attori di un accordo la cui caratteristica principale egli ha individuato nella capacità di visione: si rigenera il centro della Città, si conservano edifici storici, dando loro funzioni sociali e culturali, si realizzano nuove residenze protette. Il Sindaco ha sottolineato l’importanza di avere trovato una soluzione tecnica (tre lotti, ma un progetto unico) in grado di sciogliere il nodo che teneva bloccata la situazione. Importante anche il fatto che la riqualificazione si inserisca perfettamente nelle linee guida del nuovo PGT, garantendo il recupero dell’edificato e dotando Vimercate di una grande disponibilità di parcheggi in pieno centro.
Conclude il Sindaco: “Abbiamo trasformato un’area che pareva senza futuro nel futuro di Vimercate”.
Ripetutamente ringraziato sia dal Sindaco sia dal Direttore Del Sorbo, il Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala ha iniziato il proprio intervento condividendo i meriti con i tecnici del proprio staff e sottolineando la difficoltà dell’accordo appena siglato: difficoltà legata al fatto che, quando fu sottoscritto l’originario accordo di programma, il mercato immobiliare viveva una fase di boom destinata a interrompersi poco dopo. Per questo motivo, ha sottolineato Sala, a un certo punto i numeri su cui si fondava quell’accordo non tornavano più. Per rendere di nuovo fattibile l’intervento, conciliando servizi per i cittadini e fattibilità economica, tutte le parti hanno dovuto rinunciare a qualcosa ed è proprio il fatto che nessuno si sia sottratto a questa necessità ad aver reso possibile l’accordo.
Anche Sala, come Sartini, ha ribadito l’importanza di avere suddiviso quello che pure rimane un unico progetto in lotti funzionali. Sala ha attribuito al Sindaco Sartini il merito di aver saputo concertare la situazione, affrontando anche scelte politicamente non semplici, a tutto vantaggio dei Cittadini di Vimercate, mentre ha attribuito al Direttore Del Sorbo il merito di avere dato con il proprio arrivo la spinta decisiva al raggiungimento dell’accordo. “Da oggi – ha concluso Sala – quella che era un’area dismessa è un’area in rivalutazione”.
Vimercate, 23 luglio 2019
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Dal mese di giugno i dipendenti dell’ASST Monza sono in stato di agitazione per denunciare le condizioni nelle quali lavorano, le carenze negli organici e il rischio concreto che il loro impegno non sia più sufficiente a garantire servizi sanitari di qualità.
Le sigle sindacali, rappresentate nella RSU aziendale, hanno deciso di promuovere una mobilitazione che vede, per la prima volta, tutte le organizzazioniimpegnate in modo unitario, con due obiettivi: tutelare i diritti e le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ASST Monza e difendere il diritto di tutti i cittadini di poter accedere ad una servizio sanitario dignitoso.
Dopo i volantinaggi e le assemblee, la scorsa settimana è stata varata anche la piattaforma sindacale con la quale la RSU e le segreterie sindacali territoriali chiedono un piano triennale di assunzioni, in aggiunta alla sostituzione del personale in uscita, che preveda almeno 80 infermieri, 100 operatori sociosanitari e 50 persone tra tecnici, assistenti sociali, educatori e personale amministrativo.
Inoltre viene chiesto un confronto con la Direzione per definire un progetto complessivo di gestione organizzativa del personale che preveda i criteri di prioritàper assegnare i nuovi assunti e per procedere ad eventuali spostamenti tra diverse unità operative.
Altri punti del documento sindacale riguardano la stabilizzazione dei contratti a termine e dei lavoratori assunti con contratti “flessibili” in posizioni che non sono temporanee od occasionali e l’introduzione della metodologia RN4cast, ampiamente utilizzata in Europa, per la definizione degli standard assistenziali e quindi del personale necessario nei vari servizi.
Proprio in occasione delle recenti assemblee sindacali (molto partecipate) e nei contenuti di alcune lettere sottoscritte dal personale di alcuni reparti, le lavoratrici ed i lavoratori hanno confermato una situazione critica, non solo riferibile ad un generico disagio, ma di allarme per la qualità delle prestazioni erogate.
Aumentano i rischi per la sicurezza degli operatori e dei pazienti e la probabilità di errori a causa dei carichi di lavoro, delle ore di straordinario richieste, della difficoltà a rispettare orari e turnistica, della necessità di saltare riposi, dell’impossibilità di recuperare i giorni di ferie accumulati.
In alcuni casi viene segnalato lo stato inadeguato o vetusto degli strumenti di lavoro e la mancanza di rispetto delle diverse professionalità e ruoli, con quotidiani episodi di demansionamento.
Il disagio per le crescenti difficoltà nel rapporto con l’utenza è diffuso: in molti hanno condiviso che il senso di appartenenza aziendale e lo storico orgoglio di lavorare per un servizio pubblico viene messo a dura prova dalle risposte che si è costretti a dare sulle liste di attesa.
La mobilitazione sindacale proseguirà con due presidi davanti agli ospedali di Desio e di Monza, rispettivamente il 23 e il 25 luglio con una manifestazione a Monza e con uno sciopero che vedrà impegnati i dipendenti di ASST Monza i primi giorni di ottobre.
Enza Manco - Coordinatrice RSU ASST Monza Tania Goldonetto - Segretaria Generale FP CGIL MB
Lucia Pezzuto - Segretaria Territoriale CISL MBL Massimo Bernabè – Segretario UIL FPL MB
Donato Cosi - Segretario Territoriale Nursind Vittorio Mauro - Dirigente Territoriale Nursing Up
Donata Di Nella - Referente Territoriale Cub Sanità Davide Scorzelli - Referente U.S.B. P.I.