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- Di Antonetta Carrabs
Si sono suicidati, diventando un simbolo per l’umanità. Lui torturato e violentato con l’unica colpa di essere amico di un oppositore. Lei, dopo la morte del suo amato Behnam beve una dose di veleno e dà l'addio su facebook.
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- Di Ivan Commisso
Una festa natalizia aziendale, “allietata” dalla filosofia di un Babbo Natale dall’accento inconfondibile.
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- Di Adamo Calabrese
«Lei era di una classe avanti a me, aveva dieci in latino ( io sei meno meno), aveva i pattini, aveva un gatto che si chiamava Fifì, gli alberi si inchinavano al suo passaggio.»
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- Di Marilena Chierico
L'iniziativa del Comitato Don Peppe Diana di Casal di Principe: in un pacco così, ci sono storie bellissime. Da assaporare, leggere, donare. C’è la ricchezza di una terra che non si rassegna, la forza di persone speciali, la tenacia di donne e di uomini, la bontà di sapori che rinascono su terreni che puzzavano di criminalità.
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- Di Adamo Calabrese
Ubbidienti alla richiesta affissa sulla porta gli studenti hanno portato qualche testimonianza della loro solitudine.
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- Di Antonetta Carrabs
Serata-evento a Monza presso il teatro Binario 7, martedi 15 novembre 2011. Molti i presenti accorsi soprattutto per lo scrittore e direttore de La Stampa, autore del libro “Cosa tiene acceso le stelle”
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- Di Greta Gandini
I due candidati al governo hanno dato il miglior peggio di sè durante l'atteso faccia a faccia televisivo: nulla du nuovo sotto il sole e si confermano le nefande previsioni
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- Di Adamo Calabrese
Ora che la guerra è finita la Luisa Ramaioli è la maestra del paese. Siede affettuosamente in cattedra rivolgendosi ai bambini come se fossero figli suoi, figli di lei e del suo Mario.
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- Di Marilena Chierico
“Qui la natura entra prepotente nella crescita del bambino - spiega Marcella Alberini, di “Fattoria casa mia”, in provincia di Verona. “Un bambino – continua - che si ritrova nel piatto quello che ha visto crescere nell’orto, che fa merenda con i frutti di stagione e assaggia quelli che abbiamo ricominciato a coltivare, nonostante siano tagliati fuori dal mercato della grande distribuzione, impara a mangiar sano sin da piccolo”.
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- Di Adamo Calabrese
Il cuore di Pietro il Grande si schianta. Sta per chiamare: “Azzurro Destino”, ma si trattiene. Se non fosse lei? Difatti l’ombra è un cinghiale, un bestione che passa lentamente lasciando un sentore di erbe selvatiche.
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- Di Antonetta Carrabs
Lydia Cacho, giornalista e attivista dei diritti umani vive a Cancùn, nel sud del Messico. Si teme per la sua incolumità.
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- Di Andrea Rota Nodari
Andiamo con ordine.
Anni, ormai, di disagi per i lavori infiniti di Viale Lombardia. Chissà quando finiranno, visti i ritmi e i ritardi; intanto, TIR, rumore, clacsonate e inquinamento alle stelle (il record europeo, da vantarsene quasi).
Via Cavallotti chiusa e file epocali in via Vittorio Veneto. Quando sarà viceversa la situazione non cambierà. Uscire dal quartiere e dirigersi verso Milano o semplicemente S. Fruttuoso? Tempi biblici, sempre.
Di sera/notte, prostitute ad ogni angolo del quartiere, sempre più numerose nonostante il ridicolo divieto d’accesso ai non residenti che causa solo assurde multe a chi, ignaro dei suddetti divieti (sfido chiunque ad accorgersi dei cartelli, anche i residenti stessi), passa per le vie nella zona interessata. Al posto di punire i “clienti” si puniscono i cittadini, tanto per cambiare.
Non bastasse, ecco progetti per gettare cemento in ogni angolo di verde rimasto, di abbattere cinema (cultura) per fare condomini (soldi) e chi più ne ha più ne metta.
Mi sarà risposto di rivolgermi ai Ministeri monzesi?
Nel frattempo, mai risolto o almeno alleviato, il risolvibilissimo fracasso mattutino dovuto ai rumorosissimi camion della spazzatura. In maniera sistematica. Tutte le mattine, sabato compreso (è forse il giorno peggiore, che bisogno c’è di passare così presto almeno in un giorno di “riposo”) alle sei (a volte anche prima) ecco l'insopportabile rumore tornare puntuale: altro che mezzi silenziosi promessi dal Comune (precedenti risposte dello Sportello e di Sangalli), altro che diritto al riposo, nonostante doppi vetri e tappi per le orecchie. Avevo raccolto firme tra i cittadini della zona, inviate a chi di dovere, ma inutilmente – chiaro. Eppure basterebbe spostare di un paio d'ore il ritiro della spazzatura, che avviene tra l'altro con procedure che richiedono diversi passaggi di questi mezzi rumorosissimi (la pattumiera, a differenza di un tempo, viene “pressata” sul posto) - a pochi minuti l'uno dall'altro. Tempo di riaddormentarsi, riecco il baccano. Mi si è detto che si tratta di una programmazione ormai blindata, manco fossimo una metropoli come New York.
Insomma, che Monza sia davvero la “città della gioia” (come ha riportato la stampa, ma si parla, anche qui, di classifiche basate sul denaro circolante) è tutto da vedere. Mi basterebbe poter riposare come mio diritto.
Saluti
Andrea Rota Nodari
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- Di Vorrei
Per conoscenza, un articolo di monzagiovani.org sulla situazione dell'ISA - Istituto d'Arte di Monza.Saluti
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- Di Adamo Calabrese
Il Maestro vorrebbe parlare con loro. Fa un cenno. Ma loro si ritraggono. Sono stranieri, parlano un’altra lingua. C’è imbarazzo. I due sconosciuti si schermiscono, purtroppo non riescono a imbastire una conversazione. Il Maestro fa segno che pagherà il loro caffè. Loro scuotono la testa. Pur nel diniego sorridono. Anzi saranno loro ad offrire il caffè al Maestro.
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- Di Antonetta Carrabs
Serata di solidarietà in arrivo per la comunità alloggio per minori di Monza