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A Nova Milanese, inaugurata l’ammiraglia delle vasche volano
Già in funzione l’opera pubblica anti allagamenti, grande come un campo da calcio.
Ricadute positive anche sul sistema fognario di Monza e Muggiò
Nova Milanese, 19 maggio 2018 – La vasca volano di Nova Milanese di BrianzAcque è pronta. E funzionante. In mattinata, la cerimonia inaugurale dell’infrastruttura idraulica, grande come un campo da calcio, ma invisibile perché interrata ad una profondità di nove metri, sopra cui sono stati creati parcheggi e aree verdi.
Il tradizionale taglio del nastro, oltre alla presenza dei vertici della local utility dell’idrico brianzolo, di quelli dell’ATO di Monza Brianza, della Provincia e dell’Amministrazione Comunale, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, che per anni hanno convissuto con il problema degli allagamenti e delle esondazioni, quelli a cui ora l’imponente invaso di laminazione delle acque, con i suoi 44 mila metri di volume, sta già facendo fronte.
Ha dichiarato il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Questa gigantesca vasca volano, opera ad alto impatto ingegneristico, realizzata a tempo di record in soli 19 mesi, rappresenta la risposta concreta a una precisa esigenza della comunità locale e agli effetti prodotti dai cambiamenti climatici e dai processi di urbanizzazione. E’ l’ammiraglia di una serie di interventi analoghi, realizzati anche in collaborazione con altri comuni della Brianza, che abbiamo programmato con una visione integrata e di ampio respiro, capace di risolvere problemi strutturali uscendo dalla logica della gestione delle emergenze”.
“E’ sicuramente una grande soddisfazione – ha commentato l’ing. Massimiliano Ferazzini, Direttore Tecnico del Settore Progettazione e Pianificazione Territoriale - Il mio ringraziamento va ai tecnici del settore , che con determinazione e impegno hanno seguito quotidianamente l’avanzamento dei lavori, verificando il buon operato dell’appaltatore e gestendo ogni aspetto del cantiere. Una bella sfida, che ci ha consentito di realizzare un’infrastruttura di importanza strategica per le reti fognarie di Nova Milanese, Muggiò e Monza.”
La costruzione del bacino artificiale di contenimento delle acque, un parallelepipedo di 72 metri per 70, profondo 8,8 metri, è iniziata il 29 settembre 2016 ed è proseguita ininterrottamente per diciannove mesi, esattamente fino al 27 aprile di quest’anno quando è entrato in esercizio, in regime di gestione iniziale. Quanto ai costi: dai 6,57 milioni previsti inizialmente, l’intervento si sta concludendo con una spesa che sfiora di pochissimo i 4 milioni, da attribuire ai ribassi in sede di gara senza che questi abbiamo inciso sulle qualità e sulle funzioni del manufatto. Per finanziare l’investimento, classificato come prioritario e urgente, sono stati impiegati fondi introitati con le bollette dell’acqua.
Situata in via per Cinisello, nella zona industriale della città, a lato dell’ingresso della tangenziale Nord, la “vasca” Novese, sta già funzionando come recapito temporaneo per le portate fognarie in caso di piena. Quando piove in modo violento o particolarmente intenso, il surplus di acque viene intrappolato e successivamente, rilasciato a evento meteorico esaurito attraverso nuovi e grandi condotti dal diametro di 1,6 metri. Ma il suo compito non si limita a contrastare gli allagamenti che da tempo interessavano la zona di via per Incirano e Garibaldi. L’opera è infatti stata pensata e progettata in un’ottica sovracomunale. Viene infatti utilizzata anche per alleggerire il sovraccarico idraulico del collettore principale Monza - Muggio, migliorandone la capacità di collettamento con benefici che si estendono ai due comuni confinanti, tra cui il capoluogo di provincia.
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70 anni di Costituzione Italiana: ricca rassegna di eventi a Lissone grazie alla partecipazione attiva di associazioni e scuole del territorio
Prenderanno il via sabato 26 maggio e proseguiranno sino al 18 novembre le iniziative programmate per riscoprire italiana i principi ed i diritti fondamentali della vita civile e democratica in occasione del 70° anniversario della Costituzione. Una manifestazione promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con numerose associazioni e vari istituti scolastici del territorio, articolata in una serie di incontri, mostre, conferenze, dibattiti ed eventi a tema.
“La Costituzione Italiana | 1948-2018 – Celebrazioni Lissonesi nel 70° anniversario” sarà il contenitore trasversale che si soffermerà su un pilastro fondamentale della Repubblica Italiana, firmata il 27 dicembre del 1947, dopo 18 mesi di lavoro dell'Assemblea Costituente, dall'allora Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, ed entrata in vigore il primo gennaio 1948.
Volti, parole, temi dei protagonisti e spirito dell’epoca saranno riproposti alla cittadinanza con eventi che avranno una durata complessiva di sei mesi, proprio per coinvolgere la cittadinanza ed offrire un ampio ventaglio di iniziative che avranno tutte come legame la fondamentale importanza della Costituzione italiana nello sviluppo della democrazia.
Le associazioni coinvolte saranno 15, ciascuna delle quali porrà l’accento su un diverso aspetto della Costituzione italiana. Parte attiva del progetto saranno – in ordine alfabetico – le seguenti: A.MUS.LI - Associazione Musicale Lissonum, A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Athena, Circolo Don Bernasconi, Club Natalia Ginzburg, Compagnia Teatro Instabile, Consonanza Musicale, Corpo Bandistico Santa Cecilia, F.A.L. – Famiglia Artistica Lissonese, Il Soffio di Artemisia, MeC – Musica e Canto, Musicarte, Pro Loco Città di Lissone, qDonna e Teatro dell’Elica. In un evento, parte attiva sarà il Liceo Scientifico Enriques di Lissone.
A riprova della bontà e della qualità dei contenuti delle iniziative in programma è stato richiesta al Ministero l’autorizzazione ad utilizzare il logo ufficiale che accompagna gli eventi celebrativi, concessa ufficialmente pochi giorni fa.
L’iniziativa sarà caratterizzata inoltre dalla presenza di un logo identificativo selezionato fra i 60 proposti dall’Istituto Giuseppe Meroni, cui è stato chiesto di rappresentare graficamente l’anniversario della Costituzione italiana.
L’adesione all’iniziativa è stata rilevante: i ragazzi delle classi coinvolte hanno mostrato le loro abilità grafico-creative nel pensare al logo che comparirà su tutti i supporti di comunicazione che veicoleranno il progetto culturale, caratterizzandosi come progetto di rete per il mondo associativo del territorio.
È risultato vincitore il logo ideato da Francesca Brivio: un logotipo dove spicca il numero zero composto da pallini, colorati come la bandiera italiana, che rappresentano l’Assemblea Costituente. Al secondo posto la grafica realizzata da Aurora La Fauci: ispirato al fiore della libertà, il numero 7 rappresenta il gambo del fiore e il numero 0 rappresenta la foglia in un connubio di colori che richiamano alla bandiera nazionale. Al terzo posto, ex aequo, Gaia Motta, nel cui logo spiccano due mani che racchiudono in modo affettuoso i primi 70 anni della Costituzione, e Edoardo Pergher, che ha utilizzato i colori della bandiera italiana per caratterizzare l’incrocio fra i due numeri che rappresentano il settantesimo.
Agli studenti primi 3 classificati, l’Amministrazione Comunale ha consegnato un riconoscimento nel corso di un momento di premiazione ospitato nella mattinata di sabato 19 maggio nella Biblioteca Bermani dell’Istituto Meroni. Presenti all’evento il sindaco Concettina Monguzzi, l’assessore alla Cultura Alessia Tremolada, il vice-preside Lucio Casciaro, gli studenti delle classi coinvolte e i loro insegnanti, che hanno avuto parte attiva nel progetto.
Gli studenti dell’Istituto Meroni sono anche stati coinvolti nella realizzazione grafica degli stendardi che verranno collocati dopo l’estate sulle colonne di Piazza Libertà, e che accompagneranno lo svolgersi dei vari eventi con la presentazione di un estratto degli articoli principali della Costituzione.
“La Costituzione italiana ha 70 anni e l’Amministrazione Comunale celebra la ricorrenza con un insieme di eventi dedicato alla Carta fondamentale – dichiara Alessia Tremolada, assessore alla Cultura - Il lavoro dei costituenti è partito da sentimenti di pace, libertà e democrazia necessari per dare un futuro al nostro Paese ed ancora attuali. La Costituzione è il simbolo della coesione del nostro popolo e dei suoi valori e così deve restare. Con questa iniziativa rinnoviamo l’impegno al rispetto di questi alti valori che ci uniscono. In quest’ottica l’Amministrazione ha voluto coinvolgere nel progetto associazioni e scuole lissonesi, per condividere con loro il filo narrativo di un percorso che valorizzi i diversi volti della Carta fondamentale, per regalare ai cittadini differenti ed interessanti spunti di riflessione sui diritti inviolabili ed i doveri inderogabili contenuti nella Costituzione”
Lissone, 19 Maggio 2018
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“A piedi nudi sul palco”. Lunedì 21 maggio una lezione aperta con i ragazzi della scuola Borsa
Monza, 18 maggio 2018. Si terrà al Teatro Manzoni lunedì 21 maggio alle ore 18.30 la lezione aperta “A piedi nudi sul palco”, l’evento finale del laboratorio di teatro realizzato dagli studenti della scuola Borsa di Monza.
La lezione aperta. “A piedi nudi sul palco” è il momento conclusivo del lavoro svolto dalle tre classi coinvolte nel laboratorio teatrale condotto dall’”educattore” Max Pensa. Non uno spettacolo, ma il semplice assaggio dell’esperienza che ogni classe ha vissuto nel corso dei dieci incontri: giochi teatrali, improvvisazioni e training fisico, il tutto ricalibrato nella complessità dei tre gruppi impegnati a lavorare all’unisono. A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale interverrà l’Assessore alle Politiche Sociali Désirée Merlini.
Il laboratorio teatrale “Investi in BORSA”. Durante l’anno scolastico 2017-2018 i tre gruppi di ragazzi hanno partecipato alla proposta teatrale “Investi in Borsa”, sfruttando la possibilità di mettersi in gioco e di offrire al resto del gruppo un modo diverso di stare in relazione.
Il lavoro si è focalizzato sulla acquisizione di una grammatica teatrale che mette al centro il lavoro sul corpo e sulla presenza scenica: piccoli passaggi verso una maggior consapevolezza di sé in rapporto allo spazio e al gruppo di appartenenza.
Preziosa la disponibilità e la partecipazione ai laboratori delle tutor e delle diverse assistenze educative, che hanno potuto maturare uno sguardo sui “propri” ragazzi attraverso un’altra prospettiva, che è riuscita in alcune occasioni a far emergere e scoprire aspetti inediti e risorse inespresse.
Il progetto è stato realizzato grazie all’Associazione “Amici della Santa Caterina” di Sesto San Giovanni.
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Lissone aderisce alla «Settimana della Celiachia»: menu speciale all’asilo nido Tiglio
Un menu «speciale» senza contaminazioni da glutine per i bambini, materiale informativo distribuito ai genitori per sensibilizzare le famiglie.
Venerdì 18 maggio, tutti i piatti proposti ai piccoli dell’Asilo Nido Tiglio sono stati realizzati senza contaminazioni da glutine: il Comune di Lissone ha infatti aderito alla proposta presentata dall’Associazione Italiana Celiachia, per la promozione di una giornata senza glutine all'interno della mensa dell’Asilo Nido Tiglio.
Tale proposta, sostenuta anche da ATS Brianza, si inserisce all'interno del programma nazionale "Settimana della Celiachia", in programma dal 12 al 20 maggio 2018.
In accordo con CAMST e senza alcun aggravio economico, ai bambini è stato servito risotto al pomodoro (anziché pasta) cucinato senza glutine, frittata accompagnata da carote julienne e gallette di mais.
L’iniziativa si pone come obiettivo quello di diffondere la conoscenza della celiachia e dell’alimentazione senza glutine per consentire una corretta integrazione dei bambini celiaci nel contesto educativo e scolastico.
“L’Asilo Nido, in qualità di servizio educativo, è molto sensibile a questi temi e da sempre ha un’attenzione particolare al momento del pranzo, vivendolo soprattutto come momento educativo e sociale - dichiara Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone - tenendo sempre conto anche delle diverse esigenze attraverso l’elaborazione di menù personalizzati per diete particolari o legati a esigenze etico-religiose”.
La celiachia è una malattia autoimmune di cui soffre fino all’1% della popolazione e che viene provocata dal glutine, una proteina collante. Si manifesta al consumo di varietà di cereali contenenti glutine, come il frumento, la segale, il farro e l’orzo, l’intestino tenue si infiamma causando un’infiammazione cronica, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Il glutine è una sostanza proteica presente in alcuni cereali, quali tutte le varietà di grano o frumento, compresi il farro e il kamut, la segale, la spelta e il triticale. Inoltre devono anche fare attenzione a numerosi alimenti che potrebbero contenere glutine anche in forma nascosta.
La celiachia si manifesta in modi molto diversi. Spesso, ma non sempre, si presentano disturbi gastro-intestinali quali: diarrea - gonfiore addominale - dolori addominali – nausea – vomito, uniti ad altri sintomi fra i quali i più evidenti sono la perdita di peso unita a debolezza e inappetenza.
Nei bambini la celiachia si manifesta solitamente a distanza di circa qualche mese dalla prima introduzione del glutine nella dieta ma può presentarsi anche dopo il 2°-3° anno di vita. Tuttavia esistono anche forme di insorgenza in età adulta. Talvolta, la celiachia è addirittura silente, quindi, per molto tempo non provoca sintomi eclatanti e viene scoperta per caso.
Lissone, 18 Maggio 2018
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Il ’68 cinquant’anni dopo: un Mito?
ne parlano Massimo Fini, Luciano Pellicani, Quirino Principe e Paolo Sensini
giovedì 24 maggio in Sala Maddalena
Monza, 18 maggio 2018. Ricorre quest’anno un anniversario che non smette di fare discutere da mezzo secolo esatto. E così, nella ricorrenza del ’68, il Comune di Monza organizza un incontro per trarre un bilancio complessivo di quanto accaduto e delle sue conseguenze storiche e sociologiche: ne discuteranno giovedì 24 maggio h. 20,30 (Sala Maddalena, via Santa Maddalena, 7 – Monza) alcuni tra i più acuti pensatori contemporanei come Massimo Fini, Luciano Pellicani, Quirino Principe e Paolo Sensini. Nel corso della serata si terrà anche una breve lettura teatrale dal poema di Lidia Sella, dal titolo: Eros, il dio lontano.
“Trascorsi 50 anni da questo avvenimento storico è giunto il momento di analizzare a fondo i fatti per formulare delle valutazioni più oggettive – spiega l’Assessore Massimiliano Longo - Personalmente riconosco che accanto alle grandi conquiste sociali che derivano da quel preciso momento storico, c’è stata una stagione dedicata troppo ai diritti e troppo poco ai doveri”.
“L’atmosfera odierna, grazie alla demagogia del politicamente corretto, è tale che solo i reduci hanno facoltà di parola per esaltare uno dei momenti più gravidi di conseguenze della storia italiana dal secondo dopoguerra. Anche perché parliamo di un evento che rappresenta una sorta di lapide fissata sul percorso della storia. Che sancisce un prima e un dopo”, aggiunge l’Assessore.
Che significato possiamo dunque attribuire a un evento come il ’68? L’esplodere della contestazione, che in altri Paesi è durata poche settimane mentre da noi si è trascinata per quasi un decennio, non ha raggiunto significativi scopi politici ma ha ottenuto risultati più diffusi e pervasivi incidendo nel profondo della società: sul costume, le abitudini, il modo di vivere, di essere e di pensare, sulla morale, la famiglia, i rapporti interpersonali, la sessualità, addirittura le buone maniere, come sui concetti d’autorità e disciplina.
“L’errore d’origine fu la scissione tra diritti e doveri, tra libertà e responsabilità, tra risultati e meriti, e il predominio assoluto dei desideri su ogni altra considerazione - aggiunge Paolo Sensini - Il ’68 fu inoltre il movimento del “parricidio gioioso” che portò a compimento quella tendenza parricida insita nella modernità e più volte manifestatasi nel Novecento. Ma la società senza padre del ’68 produsse anche la società senza figli, con una denatalità record e con l’idea che il sessantottino sia un adolescente permanente che non si proietta in nessun figlio perché è lui stesso un eterno Peter Pan. Una rivoluzione sociale, insomma, che si è fatta rivoluzione sessuale. Con tutto ciò che ne è seguito”
Secondo il punto di vista dei pensatori che parteciperanno alla serata quella stagione rappresentò anche la passione per l’illimitato, la libertà come “vietato vietare”, come desiderio di creazione e di autocreazione permanente, senza alcun confine. Ma dietro la promessa della liberazione da tutto, dietro la marcusiana denuncia della tolleranza repressiva, si celava nel ’68 anche il suo rovescio arrogante: l’intolleranza permissiva. Ovvero permissivismo estremo ma guai a chi non accetta il nuovo comandamento della liberazione e della contestazione. E così da tale “caos creativo” si sono avvantaggiati soprattutto quei sessantottini che hanno sostituito la loro casta baronale a quella vecchia, scalzandola e insediandosi al suo posto facendo il lavaggio del cervello alle giovani generazioni che sono seguite. “Tutto ciò ha lasciato un segno particolarmente visibile nella scuola, nell’università e sul modo di fare istruzione: e questo combinandosi con l’abbandono del principio d’autorità ha condotto all’abisso d’incultura e inciviltà che pone l’Italia negli ultimi gradini della classifica europea. Insomma, un disastro che ci porta dritti alla situazione attuale”, conclude Sensini.
Comune di Monza - Servizio comunicazione
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Il progetto “Tutti giù per terra – Accolti e raccolti” si sta realizzando sul terreno di proprietà della Fondazione Tavecchio in via Papini, angolo Località della Gera q.reLibertà a Monza grazie al contributo di Regione Lombardia, del Bilancio Partecipativo del Comune di Monza, del Bando Volontariato 2018, della Fondazione Cariplo, della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, e di Freedom Up – Quartiere Libertà in Transizione.
E’ promosso dalla Fondazione Alessio Tavecchio, dal CSV Monza Lecco Sondrio e dal Desbri quali primi attori dell’idea progettuale a cui poi si sono aggiunti la Fondazione Acra, la Scuola di Agraria del Parco di Monza, il Consorzio Comunità Brianza, Manitese –un impegno di giustizia, l’Arte di Amarsi, Socialtime onlus, l’Associazione Paraplegici Lombardia Onlus, IL Salto Asd in collaborazione con Il gruppo Meregalli, Brianza Acque, Enerxenia, Acsm Agam, L’Erba Voglio e Leroy Merlin. MediaPartner: Il Cittadimo ed MW Radio.
Il progetto promuove il rafforzamento delle pratiche di agricoltura sociale per l’inclusione di soggetti svantaggiati e per l’accrescimento della resilienza della comunità locale e può avere un ruolo chiave diventando modello replicabile di tecniche di agroecologia in una logica di valorizzazione di un’enclave naturale in un insediamento urbano:
- Con obiettivi sociali e comunitari, volti ad assicurare lavoro a un coordinatore tecnico e a persone disabili o svantaggiate
- Con obiettivi ecologici per mantenere la biodiversità in un ambiente artificiale cittadino
- Con obiettivi produttivi per assicurare alimenti sani a km zero
Grazie al contributo dei cittadini stessi e con la collaborazione di altri enti del terzo settore e istituzioni si individueranno le necessità reali e si realizzeranno proposte concrete e condivise per soddisfarle sia in termini ambientali (recupero aree dismesse), sia in termini sociali ed economici (sbocchi formativi, lavorativi per l’inserimento nel contesto sociale di persone svantaggiate).
L’intervento prevede sostanzialmente due fasi.
I fase. Rafforzamento dell’esperienza pilota dell’Orto di via Papini con ampliamento e sistematizzazione delle pratiche agroecologiche e avvio di iniziative specifiche per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
II fase. Azioni di ampliamento dell’attività sul terreno di via Papini con un vigneto di uve barbera, una zona boschiva che andrà ripulita e resa sostenibile con piante da piccoli frutti, funghi e percorsi vita, l’attivazione di alveari di città per favorire il processo naturale dell’impollinazione, con l’allestimenti di un giardino con fiori, erbe spontanee ed aromatiche.
“Questo è un progetto vincente, positivo, un progetto che unisce due grandi eccellenze del territorio: la sostenibilità e la solidarietà. E’ proprio vero che in nostro terzo settore non ha eguali nel mondo e rappresenta a pieno quel senso di comunità che ci rende grandi. Grazie alla Fondazione Alessio e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere Tutti giù per terra, una bellissima realtà” – contributo del Vice Governatore della Regione Lombardia Fabrizio Sala.
Anche il gruppo Meregalli è orgoglioso d partecipare al progetto Orto e Vigneto Solidale offendo il proprio Know how in ambito vinicolo. Paolo Rivella enologo di tenuta Fertuna, azienda vinicola del gruppo, si occuperà della realizzazione del progetto, della scelta della varietà delle uve, fino all’imbottigliamento del vino, guidando passo per passo la gestione del vigneto. Tutto il team del Gruppo Meregalli è a disposizione nella realizzazione di questo progetto, desiderosi di apportare un contributo tangibile in ambito sociale. “Dall’amicizia con Alessio Tavecchio e consapevoli dell’importanza del lavoro della sua onlus nasce questo progetto, con il fine di fare bene alla città e ai più bisognosi” (Marcello Meregalli).
L’intero progetto si nutre della filosofia del Desbri e del supporto promozionale del CSV Monza Lecco Sondrio
“Si potrà adottare una pianta o una vite (barbatella) a cui potrà essere abbinato il proprio nome. Per chi vorrà, potrà provare il piacere di piantarla personalmente” (Alessio Tavecchio)
La cittadinanza è invitata all’inaugurazione di “TUTTI GIU’ PER TERRA” fissata per domenica 20 maggio alle ore 10,00 con il taglio del nastro, con percorsi guidati dai nostri esperti, laboratori per bambini e per finire un aperitivo con prodotti green.
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«Mettiamo le idee in Piazza»: assemblea pubblica sul rinnovamento del Centro storico spostata a venerdì 1 giugno
Per sopraggiunti impegni istituzionali e per assicurare massima partecipazione a tutte le associazioni del territorio, l’assemblea pubblica sul Centro storico dal titolo “Mettiamo le idee in Piazza” si terrà venerdì 1 giugno alle ore 21 a Palazzo Terragni (Piazza Libertà).
La data precedentemente comunicata è da ritenersi a tutti gli effetti annullata.
Lissone, 17 Maggio 2018
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Contro la mafia, la Scuola di Formazione Politica
Gli allievi di Alisei in visita a Casa Nostra
“Nuova vita per un bene confiscato alla mafia”, questo il nome dell’iniziativa della Scuola di Formazione Politica Alisei che avrà luogo sabato 19 maggio dalle 9 alle 16:30presso la sede dell’associazione Il Mosaico di Giussano.
È uno dei quattro laboratori di “sperimentazione pratica della buona politica” che Alisei ha organizzato per la fase finale della quarta edizione della Scuola: occasione irrinunciabile per i corsisti dell’edizione 2018 che a lezione si sono confrontati con il tema dell’etica pubblica e hanno potuto conoscere meglio il fenomeno mafioso grazie all’incontro con Valerio D’Ippolito di Libera Monza e Brianza e Mattia Maestri dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano.
Le ragazze e i ragazzi di Alisei sabato visiteranno Casa Nostra, il bene confiscato alla mafia gestito dall’associazione Il Mosaico, e proveranno a redigere un progetto per la riconversione di un bene, scegliendo tra tre diverse tipologie: un bar, un appartamento e un terreno agricolo.
Al mattino, Vincenzo Moriello della Cgil Lombardia si occuperà di fornire ai presenti un inquadramento teorico della materia, sia in merito alla normativa che regola il sequestro e la confisca dei beni, sia per quanto riguarda la regolamentazione della fase di gestione di quei beni che, un tempo proprietà dei clan mafiosi, lo Stato vorrebbe restituire alla collettività a fini socialmente utili.
Successivamente, i partecipanti andranno a visitare il bene confiscato e, dopo il pranzo con i prodotti di Libera Terra, nel pomeriggio lavoreranno alla redazione di un progetto per la riconversione di un bene.
Il progetto è sostenuto da una fitta rete di collaborazioni: oltre alla Cgil di Monza e Brianza, partner ufficiale della Scuola Alisei, l’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno dell’associazione Il Mosaico, la Cooperativa Sociale Solaris, Libera Monza e Brianza, il Caffè Visconti e le botteghe di commercio equo e solidale Xapurì eMacondo.
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Nuove regole per l’utilizzo delle aree riservate ai cani in città
Siglato oggi il patto di collaborazione per l’area cani di via Adigrat
Monza, 17 maggio 2018. E’ stato approvato dalla Giunta comunale il documento che disciplina l’utilizzo delle aree verdi riservate ai cani in città. La delibera è in attuazione dell’art. 26 del Regolamento Comunale per il benessere degli Animali, già in vigore da alcuni anni. Gli otto articoli che compongono il provvedimento, istituiscono regole di comportamento precise per i proprietari che accedono alle aree cani pubbliche.
I proprietari. In particolare i proprietari sono espressamente identificati nelle “persone fisiche che a qualsiasi titolo hanno in custodia e conducono uno o più cani, a cui fanno capo tutte le responsabilità civili e penali derivanti dal comportamento degli animali in affidamento, anche temporaneo, all’interno e all’esterno delle aree verdi riservate ai cani”.
Oneri e obblighi. Il cuore della disciplina - redatta in collaborazione con i componenti del Tavolo Diritti degli Animali - è costituito dagli articoli che stabiliscono oneri e obblighi. In particolare è compito dei proprietari verificare che i cancelli siano chiusi correttamente sia in entrata che in uscita; avere con sé guinzaglio e museruola a attrezzatura idonea a raccogliere le deiezioni. Inoltre i cani che accedono alle aree pubbliche devono essere identificati con microchip e registrati all’anagrafe regionale canina. Infine cuccioli di età inferiore a tre mesi, femmine in calore, cani malati o convalescenti e aggressivi possono accedere all’area solo in assenza di altri cani.
Il tempo massimo di permanenza consentito se altri cani incompatibili sono in attesa di entrare è fissato in 20 minuti. Infine i cani che accedono all’area devono essere in regola con le profilassi vaccinali contro le malattie infettive e trattati contro i parassiti.
E’ sconsigliato, inoltre, l’ingresso ai minorenni, anche considerando che le responsabilità attribuite al comportamento dei loro cani, sia nei confronti delle persone che degli altri animali. E’ compito di ogni proprietario o conduttore, infatti, “adoperarsi per favorire la socializzazione tra i cani, evitando con cura ogni comportamento che possa scatenare aggressività o competizione, tra cui distribuire alimenti o introdurre giochi”.
Queste regole sono il frutto di un lavoro di squadra — spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli — Non si tratta di introdurre divieti, ma di stabilire comportamenti ispirati prima di tutto al buon senso. Monza conta una significativa presenza di animali domestici, il nostro lavoro è farla diventare una vera e propria città “pet friendly”, in cui trovare il giusto punto di equilibrio tra diritti degli animali e doveri dei proprietari.”
Il compito di far rispettare le regole spetta alla polizia locale, alle guardie ecologiche volontarie e alla Polizia di Stato. Le sanzioni – già introdotte dal regolamento comunale per il Benessere degli Animali - vanno da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro.
Area cani di via Adigrat: siglato il patto di collaborazione. Oggi è stato siglato inoltre nuovo patto di collaborazione tra il Comune un gruppo di cittadini per la realizzazione del progetto “Monza a 4 zampe-sgambatura cani”: per l’area cani di via Adigrat, in particolare, il gruppo si impegna a mantenere pulita e controllata l’area e segnalare all’Amministrazione eventuali danneggiamenti o utilizzi impropri, per creare un modello di gestione condivisa riproducibile anche in altre aree cani cittadine.
Il progetto si inserisce nell’attività di rigenerazione e gestione in forma condivisa dei beni comuni urbani.
SCHEDA
16 aree cani in città. Sono 16 le aree cani presenti a Monza: Via Fiume; via Adigrat; Montagnone S. Fruttuoso; via Canesi; via Modigliani; via dei Capuccini; via Debussy; via Milazzo; Via Gramsci-Artigianelli; via –Tirso-via Po; via Dolone; via Visconti-Via Grassi; via Guardini; via Giocosa; via Vecellio – Canale Villoresi; via Borsa – Via Maroncelli.
Il tavolo dei diritti degli animali. I componenti del tavolo dei diritti degli animali della città di Monza: Amico gatto; Associazione Randagi per Caso; E.N.P.A; Gattolandia; La Collina dei Conigli; LAV; Le.I.D.A.A; Frida’s Friends; Movimento Animalista; Spazio BAU; The new dog spark; Monza 4 zampe.
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Politiche sociali dei Comuni: quali scelte nei piani di zona 2018-2020?
Con il 2017 si è esaurita la programmazione triennale dei piani di zona anche in Brianza (gli strumenti di programmazione in ambito locale con i quali i Comuni, coordinati in ambiti e attraverso gli Uffici di Piano, promuovono reti integrate di servizi e di unità d’offerta per rispondere ai bisogni sociali delle famiglie). Ora inizia la discussione e l’impegno per predisporre i piani di zona per il triennio 2018-2020.
Partendo da una riflessione e una valutazione sulla passata triennalità dei piani di zona, su eventuali limiti e possibili aree di sviluppo, CGIL CISL e UIL di Monza e Brianza, insieme con i sindacati delle pensionate e dei pensionati, organizzano un seminario di confronto e di proposta per venerdì 18 maggio dalle ore 9,15 presso “Binario 7” a Monza.
“Vogliamo fare un primo bilancio generale con gli attori impegnati nella progettazione e nella realizzazione dei piani, quelli passati e quelli futuri” spiega Mirco Scaccabarozzi, segretario della CISL Monza Brianza e Lecco.
“Il sindacato da anni partecipa attivamente alla discussione su quali servizi promuovere per rispondere ai nuovi bisogni sociali, insieme alla rete territoriale dei soggetti istituzionali, degli erogatori pubblici, privati e del terzo settore” ricorda ancora Scaccabarozzi.
“Nel passato triennio è stato fatto certamente un lavoro importante e riteniamo si debba iniziare da qui per ragionare sui nuovi piani di zona” prosegue Walter Palvarini, responsabile welfare della CGIL provinciale, “in un contesto che deve fare i conti con la nuova legge sanitaria regionale del 2015 e con le linee guida lombarde sui piani di zona. Regione Lombardia interviene sugli azzonamenti e sui soggetti che hanno governato questi processi, indicando un modello che mette a rischio esperienze positive come quelle radicate in Brianza. Vogliamo poter partecipare alla discussione che si è aperta sulla prossima triennalità proprio sulla base del lavoro serio e concreto fatto insieme ad altri soggetti negli anni passati”.
Monza, 17 maggio 2018
Giovanna Fassi
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza