Contro la mafia, la Scuola di Formazione Politica
Gli allievi di Alisei in visita a Casa Nostra
“Nuova vita per un bene confiscato alla mafia”, questo il nome dell’iniziativa della Scuola di Formazione Politica Alisei che avrà luogo sabato 19 maggio dalle 9 alle 16:30presso la sede dell’associazione Il Mosaico di Giussano.
È uno dei quattro laboratori di “sperimentazione pratica della buona politica” che Alisei ha organizzato per la fase finale della quarta edizione della Scuola: occasione irrinunciabile per i corsisti dell’edizione 2018 che a lezione si sono confrontati con il tema dell’etica pubblica e hanno potuto conoscere meglio il fenomeno mafioso grazie all’incontro con Valerio D’Ippolito di Libera Monza e Brianza e Mattia Maestri dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano.
Le ragazze e i ragazzi di Alisei sabato visiteranno Casa Nostra, il bene confiscato alla mafia gestito dall’associazione Il Mosaico, e proveranno a redigere un progetto per la riconversione di un bene, scegliendo tra tre diverse tipologie: un bar, un appartamento e un terreno agricolo.
Al mattino, Vincenzo Moriello della Cgil Lombardia si occuperà di fornire ai presenti un inquadramento teorico della materia, sia in merito alla normativa che regola il sequestro e la confisca dei beni, sia per quanto riguarda la regolamentazione della fase di gestione di quei beni che, un tempo proprietà dei clan mafiosi, lo Stato vorrebbe restituire alla collettività a fini socialmente utili.
Successivamente, i partecipanti andranno a visitare il bene confiscato e, dopo il pranzo con i prodotti di Libera Terra, nel pomeriggio lavoreranno alla redazione di un progetto per la riconversione di un bene.
Il progetto è sostenuto da una fitta rete di collaborazioni: oltre alla Cgil di Monza e Brianza, partner ufficiale della Scuola Alisei, l’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno dell’associazione Il Mosaico, la Cooperativa Sociale Solaris, Libera Monza e Brianza, il Caffè Visconti e le botteghe di commercio equo e solidale Xapurì eMacondo.