- Dettagli
RIFORMA DEL TERZO SETTORE: QUALE FUTURO PER IL WELFARE DI COMUNITÀ? INCONTRO CON ZAMAGNI A MONZA
Quale futuro per il welfare di comunità alla luce della riforma del terzo settore? CSV Monza Lecco Sondrio, Fondazione della Comunità MB, Forum Terzo Settore MB e Confcooperative MI-MBLO si interrogano su quali scenari, modelli ed elementi innovativi abbia introdotto la riforma del terzo settore proponendo un momento di riflessione con l’intervento di Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna. Appuntamento lunedì 14 maggio dalle ore 9.00 alle 12.30 al Teatro Binario 7 di Monza. L’obiettivo è approfondire, a partire dalla riforma del terzo settore, quali nuovi modelli ed opportunità possono essere applicati per sviluppare un welfare di comunità efficiente, con particolare riferimento alla sussidiarietà circolare e all’alleanza istituzioni-terzo settore-settore profit. La riforma introduce, infatti, per le organizzazioni nuove prospettive. L’evento si aprirà con i saluti istituzionali e letture a cura del regista Chicco Roveris cui seguiranno l’intervento del professor Stefano Zamagni e una tavola rotonda moderata da Luigi Losa, giornalista e vice-presidente della Fondazione della Comunità MB. Sono previsti gli interventi di: Francesco Banzatti, referente Assolombarda - Area lavoro e previdenza, Carola Carazzone, segretario generale Assifero, Concetta Monguzzi, presidente Tavolo Sistema Welfare, Stefano Tassinari, componente del coordinamento nazionale Forum del Terzo Settore, Filippo Viganò, presidente CSV Monza Lecco Sondrio e portavoce del tavolo promotore dell'incontro. In programma anche la presentazione video di alcune esperienze significative di welfare di comunità del territorio brianteo come il Paese ritrovato, villaggio per persone affette da Alzheimer e demenza senile, Tikitaka, progetto sul valore sociale delle persone con disabilità, e Casa Francesco, centro diurno per servizi sociali. “In un periodo storico nel quale ben 17 milioni di Italiani, i cosidetti vulnerabili, vengono a trovarsi in una situazione di insicurezza sociale e sono a rischio di povertà, tutti i responsabili della comunità devono urgentemente mettere in pratica quello che la Costituzione e i numerosi studi di economia applicata al welfare dicono da tempo: un nuovo modo di costruire coesione sociale – sottolinea Filippo Viganò, presidente del CSV Monza Lecco Sondrio - . Questo va fatto attraverso patti locali tra i cittadini, il terzo settore, le amministrazioni ed il mondo produttivo. Anche con quanto illustrato nel convegno, si intende dare maggior vigore al percorso operativo già intrapreso nel nostro territorio, attraverso legami istituzionali e visioni strategiche comuni”. Luigi Losa, vice presidente della Fondazione Comunità MB, condivide l’importanza di promuovere iniziative culturali sulle opportunità introdotte dalla riforma del terzo settore e sulle nuove modalità di collaborazione tra enti non profit, enti pubblici, privati e aziende: “Missione della Fondazione è creare un ponte tra donatori e organizzazioni. Con questo incontro, insieme ai partner promotori, abbiamo voluto fissare un momento di riflessione per approfondire i diversi punti di vista dei mondi coinvolti; conoscere i nuovi meccanismi che regoleranno il nostro settore è importante affinché tutte le organizzazioni possano essere sempre più efficaci, trasparenti ed in grado di fare rete per affrontare insieme le nuove sfide per il benessere dalla nostra Comunità locale”. Marco Meregalli, coordinatore locale di Confcooperative Milano, Lodi e Monza Brianza pone l’accento sul terzo settore e sulla riforma in atto che definisce “un passo storico ed una opportunità di sviluppo e di regolamentazione di un comparto fondamentale negli assetti sociali ed economici del Paese e del nostro territorio, considerando che in tutti gli ambiti del Welfare c’è una forte richiesta di servizi. Come Confcooperative riteniamo che il dato di maggior valore che emerge dalla riforma è che finalmente viene riconosciuta piena identità giuridica agli enti del terzo settore: non più quindi solo soggetti socio-economici cui si applica un regime fiscale particolare (Onlus), ma soggetti che insieme a mercato e pubblico partecipano a una “responsabilità sociale condivisa”. L’impresa sociale, connessa alla cooperazione, ed il Codice del terzo settore offrono possibilità di partnership, di coprogrammazione e coprogettazione che devono essere approfondite. Occorre pertanto continuare l’analisi della riforma con la collaborazione di tutte le realtà locali che appartengono al terzo settore”.
- Dettagli
C'era una volta uno scrittore...
Incontri / laboratori di lettura per bambini sotto la scultura “Lo Scrittore” di Giancarlo Neri
Nell'ambito delle iniziative organizzate dagli Amici dei Musei di Monza e Brianza Onlus volte alla promozione e sensibilizzazione del nostro patrimonio storico e artistico, l'Associazione - in collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati , Cooperativa La Baracca di Monza e il patrocinio del Comune di Monza e della Reggia di Monza - organizza una serie di incontri di promozione della lettura per bambini al parco di Monza sotto la scultura “Lo scrittore”' di Giancarlo Neri. L’opera è stata donata nel 2005 proprio dalla famiglia Rovati in occasione del bicentenario della fondazione del parco di Monza.
La grande scultura (la sedia è alta 10 metri e il tavolo misura 7.5 x 11 metri) - come scrive lo stesso Giancarlo Neri - «celebra la solitudine dello scrittore» simboleggiando il processo creativo della scrittura, che “obbliga” a un isolamento totale dal mondo esterno. La sua collocazione all'interno di un parco cittadino fa superare i confini tra mondo esterno e interiore, tra luoghi aperti e chiusi e l’opera monumetale si inserisce armoniosamente in luoghi di frequentazione quotidiana, instaurando un legame profondo con la natura circostante.
Gli incontri sono condotti dalla Cooperativa la Baracca di Monza, attiva dal 1983 e molto conosciuta e apprezzata sul territorio per il proprio percorso di ricerca artistica e animazione culturale in particolare rivolto ai bambini. Durante i laboratori, oltre alla fruizione partecipata della scultura da parte dei più piccoli, i bambini avranno anche uno stimolo alla lettura, sottolineando l’importanza che assume, in particolare oggi, dove le nuove tecnologie sembrano voler mettere in secondo piano l'oggetto “libro”.
Una serie di 3 incontri / laboratori aperti a tutti I bambini : Domenica dalle ore 15.30 –
Domenica 13 maggio ore 15.30 “Biblioteca Mon Amour” età consigliata: 6-11 anni
Domenica 27 maggio ore 15.30 “Inventalibro” età consigliata: 5-8 anni
Domenica 10 giugno “In Arte IO” ore 15.30 età consigliata: 8-11 anni
In caso di pioggia l’appuntamento del 13 maggio è rinviato al 27 maggio
In caso di pioggia l’appuntamento del 27 maggio è rinviato al 10 giugno
Vi aspettiamo numerosi!
Ufficio Stampa
Associazione Amici dei Musei Monza e Brianza Onlus
- Dettagli
Sabato 5 maggio alle ore 17.00, presso l'Arengario di Monza, inaugurazione della mostra:
IL GIOIELLO FANTASIA. Le creazioni di Maria Vittoria Albani, in arte Ornella Bijoux
In esposizione oltre 200 creazioni della monzese Maria Vittora Albani Scala, tra le più rinomate firme del gioiello fantasia e icona del bijoux
Made in Italy.
A cura di Bianca Cappello.
Iniziativa di: Assessorato alla CulturaFino al 20 maggio 2018.Orari:
da martedì a venerdì, 15.00-19.00
sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00 / 15.00-19.00Ingresso libero.
- Dettagli
FAKE NEWS: SE NE PARLA A DESIO, CON PAOLO ATTIVISSIMO
Terzo ed ultimo incontro aperto alla cittadinanza per I-Tech, progetto promosso al fine di informare e formare i cittadini sui rischi del web e sulle tecniche e gli strumenti a disposizione per individuarli e combatterli Desio, 02 maggio 2018 – Si terrà martedì 8 maggio l’incontro “Difendiamoci dalle bufale” inserito nel più ampio percorso I_TECH – Azioni per un uso consapevole della rete e delle tecnologie per la comunicazione, progetto di cui è Capofila l’Associazione Culturale Puppenfesten, che ha scelto di indire tre appuntamenti pubblici dedicati ad alcune tematiche calde legate al mondo online. Alle ore 20:30, presso l’Aula Magna del Consorzio Desio – Brianza in Via Lombardia 59 a Desio parlerà in veste di relatore Paolo Attivissimo - Giornalista e consulente informatico, traduttore tecnico, divulgatore scientifico, cacciatore di bufale e studioso della disinformazione dei media. Fake news, bufale e leggende metropolitane saranno al centro dell’attenzione al fine di individuare gli strumenti per riuscire a distinguerle dalla verità, all’interno dei media moderni. Partendo da esempi concreti, verranno analizzate le ragioni psicologiche, sociali ed economiche che alimentano la creazione e immissioni nel web di bufale e fake news. Inoltre, ai partecipanti, verranno forniti gli strumenti più adatti al fine di orientarsi, riuscendo a scindere fandonie da verità, sia all’interno dei media tradizionali che digitali. I_TECH – Azioni per un uso consapevole della rete e delle tecnologie per la comunicazione, promosso dall’Associazione PuppenFesten, dal Consorzio Desio – Brianza, TeleMonzaBrianza, con il contributo della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, si è posto come obiettivo la creazione di occasioni di confronto diretto un pubblico quanto più eterogeneo.
- Dettagli
Scuola Alisei, al via la collaborazione con Radio Popolare
Gli allievi racconteranno la propria esperienza ai microfoni di Snooze, trasmissione del mattino
Un nuovo sodalizio per la Scuola di Formazione Politica Alisei. Grazie alla collaborazione attivata di recente con Radio Popolare, gli allievi della Scuola saranno ospiti della trasmissione del mattino Snooze: ai microfoni di Alessandro Braga e Disma Pestalozza, infatti, i corsisti della quarta edizione potranno dire la loro sui temi affrontati a lezione e, soprattutto, raccontare la propria esperienza diretta ai laboratori, vera occasione di confronto con casi concreti.
Le interviste andranno in onda ogni mercoledì mattina, alle 6:50 circa, a partire dal 9 maggio: per quattro settimane, i ragazzi di Alisei racconteranno in prima persona che cosa hanno imparato nei quattro laboratori “di sperimentazione pratica della buona politica”. Chi meglio di loro può dire come, facendo squadra e utilizzando i giusti strumenti, sia possibile agire per produrre un cambiamento? Tutti gli studenti della Scuola Alisei, infatti, sono stati chiamati ad intervenire in contesti specifici nell’ambito della gestione dei beni confiscati alle mafie, per la risoluzione di conflitti sociali, in attività di riqualificazione urbana e nel contrasto alle disuguaglianze sociali.
La serie di interviste è stata inaugurata da una presentazione complessiva del progetto proprio questa mattina, con un intervento in radio a cura di Ana Victoria Arruabarrena, responsabile della progettazione e della didattica.
“Quest’anno abbiamo costruito un programma didattico capace di avere uno sguardo sui grandi temi, ma che fosse anche molto radicato nell’esperienza territoriale, dando vita a una scuola in grado di uscire dall’aula per confrontarsi con i casi concreti in una sperimentazione di vera azione politica”, ha spiegato Arruabarrena a Snooze, intervistata da Alessandro Braga.
È possibile iscriversi ai laboratori entro il 4 maggio, chiamando il numero 039.2731212, oppure scrivendo all’indirizzo email info@alisei.tv.
Monza, 2 maggio 2018
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
- Dettagli
TEATRO MANZONI DI MONZA
(Sezione Altri Percorsi)
Venerdì 4 Aprile 2018, ore 21.00
Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa
in
LEAR, SCHIAVO D’AMORE
una riscrittura di Marco Isidori del Re Lear di William Shakespeare
con Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, Batty La Val, Francesca Rolli, Marzia Scarteddu, Vittorio Berger, Nevena Vujic, Eduardo Botto, l’Isi
Regia Marco Isidori
Scene e costumi Daniela Dal Cin
Tecniche Sabina Abate
Disegno luci Francesco Dell'Elba
Produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa
PRIMA REGIONALE (DOPO IL DEBUTTO AL TEATRO STABILE DI TORINO)!
Per la prima volta al Teatro Manzoni di Monza va in scena la compagnia dei Marcido Marcidoris – in prima regionale dopo il recente debutto a Torino - Prezioso appuntamento al Teatro Manzoni con il teatro d’arte dei Marcido Marcidoris, originalissima e pluripremiata (Premio della Critica 2009 e due volte premio Ubu per le scenografie nel 2003 e nel 2009) compagnia che presenta a Monza (in prima regionale dopo il debutto a Torino) il suo nuovissimo lavoro.
LA COMPAGNIA
Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa nasce nel 1984 dall'intesa fra Marco Isidori, barocco ideatore di drammaturgie e visionari percorsi, e Daniela Dal Cin, poliedrica artista visiva – scenografa, grafica, costumista – la quale decanta l'immaginario alla base degli spettacoli in figure e spazi che aderiscono come maschere ai performer, influenzandone corpi, voci e identità.
Il loro teatro si completa grazie al virtuosismo fonico/vocale e al radicale trasformismo di Maria Luisa Abate.
Dalla fondazione ad oggi i Marcido hanno realizzato 27 spettacoli ispirati a vari autori, ma sempre connotati dalla ricerca d'un “teatro ulteriore” dove – come scrisse Franco Quadri – «gli attori e i loro corpi, le scene, gli addobbi e i costumi, le luci e le ombre, la voce e la musica, le parole, i gesti, il respiro e il canto, e naturalmente anche gli spettatori fanno parte di un tutto unico, una macchina-corpo dai molteplici organi».
Pur non rappresentando vicende, gli spettacoli dei Marcido metabolizzano riferimenti figurativi, letterari e sonori, componendo storie che si incarnano nell'organismo scenico: storie evidenti, perché coincidenti con la realtà dello spettacolo, eppure cifrate, perché nascoste nell'impatto della sua visione. Storie che non narrano, ma sono piuttosto narrate da impasti di presenze in azione.
Ormai da trent'anni il processo creativo dei Marcido veicola letture, suggestioni e tematiche, che passano dai concepimenti mentali di Isidori alla partitura multisensoriale dello spettacolo.
(Gerardo Guccini)
NOTE DI REGIA
Re Lear dei Marcido: Shakespeare oggi, Shakespeare ancora e sempre “in love!” Grande metafora scenica degli inciampi ineludibili della vecchiezza umana, grande storia familiare, grande Teatro delle limitazioni intrinseche relative comunque alla sordità naturale della nostra condizione di viventi; tutto ciò è la tragedia del Lear. Lear, schiavo d’amore respira all’interno di una spazialità scenografica assai particolare, le cui contraddittorie caratteristiche strutturali (potremmo descriverne l’immagine come quella di un Sottomarino/Volante) sono esaltate e potenziate da un impegno drammaturgico che ha saputo privilegiare soprattutto la dimensione epica del racconto del Bardo. Le situazioni dello sviluppo storico vengono accompagnate in sequenza, sottolineandole e contrappuntandone le fasi climatiche, da una serie di trasformazioni di tutto il panorama scenografico, stupefacenti per effetto visivo, ma, quel che più conta, per l’estrema aderenza della loro misura iconica alle intenzioni/intuizioni generali della regia. I Marcido tengono molto a conferire alle imprese spettacolari che li hanno appassionati, non soltanto un forte marchio di bellezza figurale, ma durante i loro trent’anni di attività professionale, hanno potuto constatare come nessuna verticalità estetica da sola, possa giustificare in toto l’azione drammatica contemporanea; occorre prevedere, immettendolo nel piano di qualsivoglia tentativo di rappresentazione, il dispiegamento calcolato, determinato, quasi programmatico, di una precisa istanza etica: nel corso dell’imbastitura della pièce, seguendo uno dei precetti brechtiani a noi più cari, siamo stati trascinati, guidati dalla potente eloquenza del dettato poetico che avevamo tra le mani, verso un compimento del lavoro scenico, che proprio nella risposta a domande sulla necessità urgente di una “nuova alleanza” (ci sentiamo di definir tale ciò che per Brecht era l’empito rivoluzionario) tra i soggetti umani, ha trovato la sua miglior cadenza/sapienza teatrale; d’altro non eravamo alla ricerca. (Marco Isidori)
Recensione su Repubblica
Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa non è una compagnia, ma un corpo teatrale che ha una testa e una pancia pulsanti, per far diventare muscolo la poesia: non la poesia conclamata, ma una poesia “altra”, quella che avanza come una limatura, grattando i classici con la raspa di un’idea, con la tenacia di un’utopia - forse allucinatoria, ma salvifica - per dare attestazione al proprio senso dell’esistenza. Questo corpo teatrale, imperterrito e agguerrito, prosegue un cammino trentennale con sfrontatezza dell’adolescenza, dove i singoli spettacoli altri non sono che altrettanti capitoli di un ipotetico romanzo di formazione: passo dopo passo, macinando seduzioni del passato, per rispecchiarsi in presente che vuol essere superamento di sé. Superamento nello spasmo della parola, del ritmo, della fisicità dell’attore, dei limiti di uno spazio scenico piatto che anela alla verticalità. Questa ricerca dell’oltre è la cifra dei Marcido che visivamente si rivela a partire dalle creazioni scenografiche della geniale Daniela Dal Cin, parti fondanti dello stesso impianto drammaturgico che da l’avvio a un nuovo frammento del prosieguo dell’avventura. Si tratta di macchine sceniche totali che imbragano l’attore costretto a sbozzolarsi da quel cilicio tarpante per tendere a una metamorfosi. Anche l’ultimo parto, "Lear, schiavo d’amore" (una riscrittura del Re Lear shakesperiano dell’imaginifico Marco Isidori), muove come incipit da questa dimensione. Lear è come al centro di una ragnatela, vittima di se stesso carnefice. Ma la costrizione in questo caso dura il tempo di un varo. Poi la macchina in cui campeggia si rivela in tutta la sua forza allusiva, come una sorta di nave con cui solcare la tragedia sulla scia delle tante declinazioni d’amore che essa contiene, intrecciate all’ansia del potere o alla sua liberazione. I registri sono quelli cari ai Marcido, tra epica, clownesco, sfottò, straniamento e marionettume esasperato. La tragedia si fa viscerale, passa di pelle, gronda dai pori degli attori, in un gioco di doppi a volte intricato ma certo intrigante, quasi a voler sottolineare la disgregazione dei personaggi a favore del flusso scenico che altro non è che propagazione di quel Lear, protagonista suo malgrado, coacervo di scorza e di vecchiezza, di libertà negata o ostentata, di cecità e di veggenza.
Grande prova d’attore per tutti, come sempre, per nitore e rigore collettivo, e prova nella prova di Paolo Oricco, di un’energia folgorante che abbaglia.
(La Repubblica)
Info e biglietti
Info: Teatro Manzoni di Monza – Tel. 039 386500 www.teatromanzonimonza.it
Orari biglietteria: Martedì, giovedì, venerdì, sabato ore 11-13 e 15-18; Mercoledì 15–19
Biglietti acquistabili on line sul sito del teatro o al botteghino
- Dettagli
Dopo la serata, la colletta e la maglietta, per Esperanza arriva il picnic!
Picnic vegano al Parco di Monza, domenica 6 maggio
Volete trascorrere una domenica nel verde e allo stesso fare del bene? Noi un'idea ve la possiamo dare: domenica 6 maggio vi aspettiamo al Parco di Monza per un rilassante picnic per aiutare Esperanza, la dolce cagnolina che è stata trovata con le zampe spezzate e che ora viene curata dall’ Associazione Anime Randagie di Bovalino (Reggio Calabria).
L'appuntamento è per le 12.30, il picnic si svolgerà nel prato dell'ex ippodromo di Monza, di fianco al Chiosco della Montagnetta, nei pressi dell’ingresso dell’autodromo, a 100 metri dall'ingresso carraio di via Villa a Vedano. Per chi non è esperto del Parco, ci sono le indicazioni e una mappa in fondo!
Si tratta di un picnic vegano, fornito da Suraja Cafè (Via Teodolinda Regina, 8, a Monza) e sarà possibile scegliere fra i seguenti due menù vegani, entrambi dal costo di €12 di cui €4 verranno devoluti all'associazione che sta curando Esperanza:
- Menù panino: un panino con hamburger di ceci o spinaci e carote + maionese + verdure miste; 1 dolcetto: muffin di mele e cannella; 1 bottiglietta d’acqua oppure 1 tè al limone o pesca
- Menù piatto misto: un piatto misto con assaggi di cous cous di verdure + riso bianco con verdure + riso al curry con verdure; 1 dolcetto: muffin di mele e cannella; 1 bottiglietta d’acqua oppure 1 tè al limone o pesca
Come prenotarsi
Per partecipare è necessario prenotarsi entro giovedì sera 3 maggio al seguente indirizzo: picnicesperanza@gmail.com, segnalando il numero dei menù, la tipologia (panino o piatto misto e tipo di hamburger che preferite) e se desiderate acqua o tè freddo.
Il picnic è organizzato dal blog Monza Reale in collaborazione con Monza a 4 Zampe ed ENPA Sezione di Monza e Brianza. Vi aspettiamo numerosi per far sentire il nostro affetto a Esperanza e per contribuire a farla guarire al più presto.
Come raggiungere il picnic?
Il picnic si svolgerà nel prato di fronte al bar Chiosco della Montagnetta di Vedano, nel pratone dell’ex ippodromo. (Link del Chiosco: http://www.turismo.monza.it/it/dove-mangiare/1229-chiosco-della-montagnetta).
Se non siete esperti del Parco di Monza, ci si troverà alle ore 12:00 alla Porta di Vedano (segnalato nella mappa allegata dal punto rosso), poi verso le 12:30 ci si sposterà verso il pratone (a meno di 100 metri di distanza).
Una volta entrati dalla Porta di Vedano si gira a destra (Viale della Montagnetta), la strada farà una curva, troverete sulla sinistra la struttura dell’ex biglietteria dell’ippodromo e il Chiosco della Montagnetta di fronte a voi.
I vostri box menù arriveranno verso le ore 13:00, quindi vi chiediamo di non tardare per la consegna e il pagamento. Grazie!
N.B. In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato a domenica 27 maggio.
- Dettagli
Spettabile Redazione, non abbiamo ancora avuto una risposta ufficiale dall'assessore Arena riguardo la nostra richiesta di chiusura temporanea e sperimentale delle strade adiacenti ai plessi scolasticiTacoli, Don Milani e Munari di Monza, ma leggiamo sui giornali di questi giorni che l'assessore sarebbe contrario a questo provvedimento ritenuto poco fattibile.
Ci chiediamo se l'assessore ha valutato attentamente le nostre proposte. Queste infatti riguardano strade secondarie di quartiere che non aggraverebbero in nessun modo la viabilità locale, ma raggiungerebbero vantaggi importantissimi, perchè eviterebbero ai bambini che frequentano questi plessi scolastici di respirare alte concentrazioni di inquinanti dovuti alla massiccia presenza di auto dei genitori che li accompagnano.
Ci chiediamo inoltre se valutiamo più importante la salute dei bambini o la viabilità dei quartieri.
Ricordiamo anche che la nostra proposta è stata avanzata in via sperimentale e solo dopo un adeguato periodo si potrà decidere se rendere definitivo il provvedimento o no.
Stiamo coinvolgendo anche i presidi dei plessi scolastici interessati e a breve estenderemo la nostra proposta anche ai genitori stessi che siamo sicuri tengono moltissimo alla salute dei loro bambini e che crediamo siano anche disponibili ad un piccolo sacrificio (qualche metro a piedi) pur di tenerli lontani da fonti di inquinamento da motori a scoppio, già particolarmente alto nelle altre parti della città, ma concentrato a livelli alti vicino alle scuole.
Invitiamo pertanto l'assessore Arena ad un sopralluogo con noi per verificare nei particolari la fattibilità dell'eventuale provvedimento.
Uff. Stampa FIAB MonzainBici
- Dettagli
Il Reddito di cittadinanza M5S: cos’è e come si applica.
Serata informativa a Seregno, a cura dei gruppi 5 Stelle della Brianza.
Il Reddito di Cittadinanza, la misura di sostegno proposta dal Movimento 5 Stelle in tutti i propri programmi, sta facendo molto discutere. Non sempre però le informazioni che circolano sono corrette ed esaustive. Oltre alla proposta di legge a livello nazionale, presentata già nel 2013 dai parlamentari M5S, esistono delle esperienze a livello comunale e regionale che lavorano sul contrasto alla povertà.
I gruppi M5S della Brianza propongono quindi un incontro in cui fare chiarezza sulla misura a livello nazionale e illustrare le esperienze locali e il loro funzionamento.
A spiegare tutto sul Reddito di cittadinanza sono stati quindi invitati il Senatore (già Deputato) Daniele Pesco, primo firmatario della proposta di Legge "Disposizioni per l'introduzione del reddito di cittadinanza"; Cristian Sergo, consigliere regionale M5S in Friuli Venezia Giulia, regione in cui una forma di Sostegno al Reddito è stata introdotta dalla giunta Serracchiani, dopo che una proposta di legge sul tema era stata depositata dal gruppo consiliare M5S, e infine Carlo Colizza, Sindaco 5 Stelle di Marino, comune in provincia di Roma, la cui giunta poche settimane fa ha disposto l’adozione di un Reddito di cittadinanza comunale.
Una serata all’insegna dell’informazione e della chiarezza a cui tutti, attivisti, cittadini e amministratori locali sono invitati.
Coordinerà l’evento il Senatore brianzolo M5S Gianmarco Corbetta.
L’appuntamento è per Venerdì 4 maggio 2018
dalle ore 20:45 a Seregno, Sala Mons. Gandini
Via XXIV Maggio 1
- Dettagli
Binario 7 Sala Picasso
Venerdì 4 e sabato 5 maggio ore 21.00
Stagione L'altro Binario
L5-S1
Una storia naturale
*Prima Nazionale
di Michela Tilli, Alessia Vicardi
con Alessia Vicardi
regia Chiara Petruzzelli, Alessia Vicardi
musiche Fabio Aster Bissolati
Venerdì 4 maggio alle 21 e sabato 5 in replica straordinaria andrà in scena il decimo appuntamento della stagione L’Altro Binario, L5-S1. Una storia naturale, uno spettacolo che è confessione e al tempo stesso indagine, lo sforzo di un corpo che afferra il proprio limite per tradurlo in arte, sollevandolo a luogo d’incontro universale.
Binario 7 Sala Chaplin
Sabato 5 maggio ore 21.00
Stagione Terra. Musica, voci e paesaggi sonori
LET’S MUSICAL LIVE
con
Sabrina Olivieri, voce
Lela Cortesi, voce
Sara Cappelletti, voce
Antonio Accarino, voce
Antonio Torella, pianoforte
Marco Parano, batteria
Sabato 5 maggio alle 21:00, prosegue al Teatro Binario 7 la stagione Terra. Musica, voci e paesaggi sonori – diretta da Rachel O’Brien – con il suo penultimo appuntamento dedicato al musical.
Teatro Comunale di Nova Milanese
Sabato 5 maggio ore 21.00
Stagione Binario Nova
SEPARAZIONE
di Tom Tempinski
con Marina Thovez e Mario Zucca
regia e traduzione Marina Thovez
produzione Ludus in Fabula
Sabato 5 maggio alle 21:00 al Teatro Comunale di Nova Milanese andrà in scena l’ultimo spettacolo di stagione - Separazione - la storia di un rapporto telefonico tra Sarah, attrice newyorkese, e Joe, commediografo londinese, separati appunto da un oceano.