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Siamo felici di comunicarvi che in data 15/01/2020, la pagina FB nazionale ufficiale "6000 sardine" PUBBLICIZZA tra i suoi eventi il flashmob "Nei Panni dell'Altro" che si terrà sabato 18 in Piazza Roma a Monza.
L'evento brianzolo è SUPPORTATO A LIVELLO NAZIONALE e coinciderà con una delle iniziative che fanno da corollario al raduno delle Sardine a Bologna. Le Sardine di Monza e Brianza raggiungeranno le altre sardine italiane domenica 19 in occasione dell'evento nazionale "Benvenuti in Mare Aperto", che si terrà in Piazza VIII Agosto, in cui figureranno diverse personalità di spicco del panorama artistico e culturale italiano.
Con l'occasione diffondiamo ancora una volta il comunicato riguardante il flashmob con alcune specifiche: Le sardine Brianzole tornano con un flashmob in piazza dell'Arengario (piazza Roma) sabato 18 gennaio ore 15:30.Dopo il primo appuntamento che sabato 14 dicembre ha contato oltre 700 partecipanti, le sardine tornano a Monza con un flashmob dal titolo "Nei Panni dell'Altro"."Riconosciamo che i temi da affrontare sono molti e complessi. Per questo vogliamo creare una piazza senza simboli o bandiere di partito ma a favore dell'inclusione sociale delle categorie di persone di cui una certa politica non si sta occupando. Esodato, disoccupato, richiedente asilo, omosessuale...Vogliamo dar loro visibilità e riportare le condizioni sociali più delicate sulla bocca di tutti, non solo nelle aule e nelle riunioni di pochi.
Siamo stati accusati di non fare e di essere poco concreti: è per questo che al flashmob raccoglieremo anche INDUMENTI E COPERTE da donare ad alcuni enti benefici della provincia: CITY ANGELS di Monza e COOPERATIVA LE STELLE di Cesano Maderno. Una azione concreta a favore dei più deboli."Il gruppo brianzolo delle Sardine si riunisce in Assemblee pubbliche aperte a tutta la cittadinanza, due finora, tenutesi in via Aspromonte a Monza ed è contattabile all'indirizzo sardinemonzabrianza@gmail.com o sui social @sardinemonzabrianza (Instagram) 6000 Sardine Monza Brianza (Facebook).
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I NONNI SONO CIVICI
Riparte il progetto per «reclutare» volontari che si occuperanno del servizio di sorveglianza davanti alle scuole della città
Monza, 15 gennaio 2020. È pronto a ripartire il progetto «Nonni Civici» per «reclutare» volontari che, muniti di apposita pettorina e tessera di riconoscimento, garantiranno la sicurezza degli alunni durante l’ingresso e l’uscita dalle scuole
Un’opportunità di «cittadinanza attiva». «Con il rilancio di questa iniziativa - spiega l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena – miriamo a rendere più sicuro l’ingresso e l’uscita dei bambini delle nostre scuole, rafforzando anche il senso di comunità della nostra città. I nonni fuori dalle scuole rappresentano una figura di riferimento, conosciuta e affidabile, per i bambini, famiglie e insegnanti. In questo senso il progetto “nonni civici” è anche un’importante opportunità di “cittadinanza attiva” che, sono certo, contribuirà a migliorare la vivibilità e la sicurezza di Monza».
I compiti. Il compito dei «nonni civici», coordinati dal Comando di via Marsala, sarà quello di accompagnare gli alunni delle scuole durante la fase di attraversamento della strada per prevenire possibili situazioni di pericolo che possono mettere a rischio la loro sicurezza durante l'ingresso e l'uscita da scuola. I «nonni civici» saranno impegnati nella scuola più vicina alla loro residenza o, comunque, nel quartiere in cui vivono.
La formazione. I «nonni civici», prima di diventare operativi, dovranno frequentare presso la sede della Polizia Locale un corso di formazione di 16 ore durante il quale saranno date tutte le informazioni in merito al servizio di svolgere. A tutti i «nonni civici» è garantita la copertura assicurativa contro gli infortuni.
Tempi e modi. L’avviso pubblico è rivolto a tutti i cittadini tra i 50 ed i 75 anni, residenti o domiciliati a Monza. Per iscriversi bisogna recarsi presso lo Sportello al cittadino in piazza Carducci (da lunedì a mercoledì dalle 8.30 alle 13, giovedì dalle 8.30 alle 16, venerdì dalle 8.30 alle 13 e sabato dalle 8.30 alle 12) oppure nelle sedi delle Consulte di quartiere presso i centri civici cittadini. C’è tempo fino al 30 marzo.
Informazioni – Centri civici
Cederna (via Cederna, 19): tel. 039/2841261 – centrocivico.cederna@comune.monza.it; San Gerardo (via Lecco, 12): tel. 039/2374402 – centrocivico.lecco@comune.monza.it; Libertà (viale Libertà, 144): tel. 039/2020529 – centrocivico.liberta@comune.monza.it; Regina Pacis - San Donato (via Buonarroti, 115): tel. 039/830327 -centrocivico.buonarroti@comune.monza.it; San Biagio - Cazzaniga (via Bellini, 10): tel. 039/3949303 - centrocivico.bellini@comune.monza.it; San Fruttuoso (via Iseo, 18): tel. 039/736592 - centrocivico.iseo@comune.monza.it; San Rocco (via D’Annunzio, 35): tel. 039/2374320 - centrocivico.dannunzio@comune.monza.it; San Carlo – San Giuseppe (via Silva, 26): tel. 3667767918 – centrocivico.silva@comune.monza.it; Sant’Albino (via Mameli, 6): tel. 039/204331 - centrocivico.mameli@comune.monza.it; Triante (via Monte Amiata, 21): – tel. 039/2141110 – centrocivico.monteamiata@comune.monza.it.
Informazioni: tramite mail all’indirizzo: plstaff@comune.monza.it o al telefonico 039 2816207 – Commissario Rossano Venitucci.
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Le sardine Brianzole tornano con un flashmob in piazza dell'Arengario (piazza Roma) sabato 18 gennaio ore 15:30. Dopo il primo appuntamento che sabato 14 dicembre ha contato oltre 700 partecipanti, le sardine tornano a Monza con un flashmob dal titolo "Nei Panni dell'Altro".
"Riconosciamo che i temi da affrontare sono molti e complessi. Per questo vogliamo creare una piazza senza simboli o bandiere di partito ma a favore dell'inclusione sociale delle categorie di persone di cui una certa politica non si sta occupando. Esodato, disoccupato, richiedente asilo, omosessuale...
Vogliamo dar loro visibilità e riportare le condizioni sociali più delicate sulla bocca di tutti, non solo nelle aule e nelle riunioni di pochi.
Siamo stati accusati di non fare e di essere poco concreti: è per questo che al flashmob raccoglieremo anche INDUMENTI E COPERTE da donare a delle cooperative del territorio. Una azione concreta a favore dei più deboli."
Il gruppo brianzolo delle Sardine si riunisce in Assemblee pubbliche aperte a tutta la cittadinanza, due finora, tenutesi in via Aspromonte a Monza ed è contattabile all'indirizzo sardinemonzabrianza@gmail.com o sui social @sardinemonzabrianza (Instagram) 6000 Sardine Monza Brianza (Facebook).
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DOV’ E FINITO L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE MEDESE PER TUTELARE L’AREA LIBERA DI MEDA SUD ?
Nell'incontro con l'amministrazione comunale del 29 aprile 2019 avevamo colto nelle parole del sindaco Santambrogio e degli assessori presenti (Bonacina e Mariani) la volontà di accogliere la proposta di Impulsi per l'inserimento dell'area verde agricola di Meda Sud nel PLIS GruBria con l’impegno per avviarne l'iter d’inclusione.
All’oggi, non vi è nessuna azione formale nè tantomeno nessuna comunicazione in merito.
Dal primo confronto del 29 di aprile e da una nostra seconda richiesta di incontro del 26-09-2019 il tempo è passato e non ci risulta vi sia stato neppure l’inoltro di una lettera preliminare d'intenti all'ente parco con la quale costruire un percorso di avvicinamento e conoscenza.
In data 17/12/019 abbiamo tuttavia rinnovato all’Amministrazione la richiesta per un momento di confronto rispetto alle azioni allora proposte dal nostro gruppo ma ancora non v’è alcun riscontro di merito.
Constatiamo, con amarezza, come ancora una volta si disattendano le istanze, anche quando, paradossalmente queste richieste sono condivise e volte a tutelare un territorio e un paesaggio che ha subito da parte dell'uomo un processo, ancora in atto, di profonda trasformazione. Cambiamenti che hanno consumato pesantemente il suolo libero e compromesso la relazione con l'ambiente di cui è una risorsa fondamentale.
Non conosciamo i motivi di questa inerzia.
Non sappiamo se l’amministrazione ritiene complesso l’iter visto che, con ogni probabilità, l'individuazione di aree da aggregare al PLIS dovrebbe passare con una variante – semplificata o ordinaria al PGT - e concluso con una deliberazione del consiglio comunale o se perchè ci troviamo di fronte al caso di una politica che non è semplicemente in grado o non vuole di gestire e programmare l'operatività degli uffici competenti.
Qualunque siano le ragioni, noi d'Impulsi - Sostenibilità e Solidarietà riteniamo che il Municipio rimane lo spazio in cui i cittadini possano concretamente partecipare alla realizzazione del proprio futuro per il fatto che si tratta del livello istituzionale non solo a loro più prossimo ma perchè decisamente appropriato.
Certo è essenziale che le amministrazioni vadano oltre i meri annunci e le promesse che tali rimangono e che l’Istituzione e la macchina amministrativa smettano di porsi solo come autorità e centro di potere tradizionale, relegando la tutela dell’ambiente e degli ultimi spazi liberi quasi a fastidiose incombenze.
Meda 11-01-2020
Per il gruppo di IMPULSI – SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ
I portavoce
Gianluigi Cambiaghi
Alberto Colombo
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Enrico Lo Verso in scena a Monza con “Uno Nessuno Centomila”
Il 28 gennaio al Teatro Binario7.
Il 28 gennaio, in scena al Teatro Binario 7 di Monza "Uno Nessuno Centomila" con Enrico Lo Verso. In occasione del 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello, uno spettacolo sull’ultimo romanzo dell’autore di Girgenti, quello che riesce a sintetizzare il pensiero dell’autore nel modo più completo.
Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del SÉ autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno.
“UNO NESSUNO CENTOMILA, nel riadattamento del testo reso in forma di monologo, che ho voluto dargli, diventa il presupposto per un teatro che “informa”,che supera la funzione dell’intrattenimento e diventa pretesto, occasione, spunto per la conoscenza – scrive la regista, Alessandra Pizzi - La messa in scena di UNO NESSUNO CENTOMILA, affidata alla magistrale bravura di Enrico Lo Verso, è come una seduta psicoterapeutica: tutti ne sono attratti, ma in pochi sono consapevoli degli scenari che possono profilarsi.”
Per informazioni sullo spettacolo: 327 9097113
Info e prevendite:
CARTOLIBRERIA SOFIA | Prevendita Autorizzata Ciaotickets
Via Gaetana Agnesi,7, 20900, Monza (MB)
20900 Monza (MB) +39 039 327813
AGENZIA QUIPOSTE MONZA | Prevendita Autorizzata Ciaotickets
Via Felice Cavallotti, 104 , 20900, Monza (MB)
20900 Monza (MB) +39 039 2916864
Biglietti disponibili online sul sito www.ciaotickets.com.
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Lissone rinnova l’adesione ad «Avviso Pubblico contro le mafie»
Con delibera di Giunta di mercoledì 8 gennaio 2020, l’Amministrazione Comunale di Lissone ha rinnovato l’adesione all’associazione "Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la Formazione Civile contro le mafie". Dopo avervi aderito già nel 2012 approvando gli scopi che l'Associazione si prefigge, è stata confermata anche per l’anno in corso la volontà dell’esecutivo di proseguire nella collaborazione anche nel 2020, confermando il versamento della quota associativa annua pari a mille euro. L’impegno del Comune sul territorio si tradurrà nella formazione civile contro le mafie e nella promozione della legalità, alla luce del fatto che “le mafie non sono solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali - come specificato nella delibera di Giunta - Impediscono lo sviluppo della democrazia e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini”. Avviso Pubblico è un’associazione di Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, nata nel 1996 per collegare gli amministratori che promuovono la cultura della legalità democratica nella politica e nella pubblica amministrazione. Avviso Pubblico collabora con Libera per la realizzazione della Giornata della Memoria. “Il diritto al lavoro, all'istruzione, alla sicurezza e alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l'illegalità organizzata – è specificato nelle motivazioni dell’adesione - In questa battaglia, in prima fila, vi sono i corpi dello Stato, impegnati nell'azione di repressione. Ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata gran parte della società civile, giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e cattolico. Un vasto variegato mondo dell'impegno civile che chiama le istituzioni, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all'azione di contrasto alla criminalità”.
Lissone, 10 Gennaio 2020
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Lissone ricorda Attilio Mazzi, vittima dell’orrore nazifascista: il 25 gennaio la posa della pietra d’inciampo in via Matteotti
Una pietra con una piccola targa in ottone, collocata in modo da sporgere dall’asfalto in prossimità del civico 8 di via Matteotti. Una pietra su cui «inciampare» per non dimenticare il passato. Sulla targa, delle dimensioni di un sanpietrino, sarà visibile il nome di Attilio Mazzi, vittima dell’orrore nazifascista, morto nel campo di concentramento di Gusen il 9 aprile 1945.
In occasione del Giorno della Memoria, sabato 25 gennaio alle ore 10 il Comune di Lissone - insieme al Comitato per le Pietre d’inciampo della Provincia di Monza e Brianza e all’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) - ricorderà Attilio Mazzi con una cerimonia pubblica che sarà solo il primo dei momenti promossi dall’Amministrazione Comunale e aperti alla cittadinanza per non dimenticare la tragedia del secolo scorso.
Alla cerimonia del 25 gennaio sarà presente Milena Bracesco, in veste di presidente del Comitato pietre d'inciampo, costituito l'anno scorso da Aned, Anpi, dai Comuni di Lissone, Cesano Maderno e Seregno e dall’associazione Senza confini di Seveso.
Il Comune di Lissone, allo scopo di mantenere viva la memoria di tutti i deportati durante la Seconda Guerra Mondiale, poserà la seconda pietra d’inciampo dopo quella posata lo scorso anno in memoria di Mario Bettega all’esterno dello stadio “Luigino Brugola” di via Dante.
Il programma della giornata di sabato 25 gennaio prevede alle ore 10 la posa della pietra d’inciampo nei pressi del civico 8 di via Matteotti.
Per ricordarne la figura, sarà collocata una pietra d’inciampo realizzata dall’artista tedesco Gunter Demnig e munita di una piccola targa in ottone, della dimensione di un sanpietrino (10x10 cm) sulla quale sono incisi il nome, l’anno di nascita, la data e il luogo di deportazione e la data di morte.
Il programma delle attività in occasione del Giorno della Memoria 2020 proseguirà sabato 25 gennaio alle 21 a Palazzo Terragni con la proiezione del film di László Nemes “Il figlio di Saul”, ad ingresso gratuito.
Lunedì 27 gennaio a Palazzo Terragni verrà rappresentato “Il lavoro rende liberi”, spettacolo teatrale rivolto ai ragazzi delle classi terze medie dei 3 Istituti Comprensivi lissonesi a cura della Compagnia Teatro Instabile
Venerdì 31 gennaio alle 21 a Palazzo Terragni andrà in scena “Il segreto degli invincibili”, spettacolo teatrale di Simone Dini Gandini per la regia di Manuel Renga, inserito nella rassegna “Lissone a teatro 2020”.
Nel programma degli eventi proposti dal Comune di Lissone rientra anche l’iniziativa dal titolo “Ricordando Venanzio”, in ricordo di Venanzio Gibillini, deportato nei lager di Flossenbürg e di Dachau, ad un anno dalla sua scomparsa. Proposto dall’Associazione Culturale GPG di Lissone per giovedì 16 gennaio (ore 21, Palazzo Terragni), il ricordo si snoderà attraverso testimonianze e la proiezione del docufilm “KZ”, alla presenza della famiglia Gibillini e di tutto il cast del film.
“Come già avvenuto lo scorso anno, la posa della pietra d’inciampo in memoria di Attilio Mazzi vuole essere un’ulteriore proposta alla città per condividere momenti di riflessione su eventi tragici che hanno sconvolto il Novecento - afferma il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi - il compito dell’Amministrazione Comunale deve, instancabilmente, continuare ad essere quello di operare al fine di sensibilizzare i cittadini e i giovani su fatti che hanno sconvolto il nostro passato, affinché questi non si ripetano mai più. Questa pietra, una volta posata, colpirà per il suo aspetto metallico, emergerà dal selciato circostante e ci colpirà per la dicitura dell’incisione. Sarà un intralcio alla nostra memoria, ci obbligherà a riflettere su chi ha perso la propria vita per difendere la libertà di tutti. E nel ricordare, come ho avuto modo di dire anche lo scorso anno, abbiamo una responsabilità personale: fare delle scelte con coscienza”.
“Il percorso delle Pietre d’inciampo, iniziato nel 2019, si espande quest’anno a numerose realtà della Provincia di Monza e Brianza e conferma che per evitare che la tragedia delle deportazioni si ripeta occorre ricordare e soprattutto capire - afferma Alessia Tremolada, assessore alla Cultura del Comune di Lissone - il ricco programma di eventi promossi dal Comune di Lissone in occasione del Giorno della Memoria vuole abbracciare tutte le fasce di popolazione. La posa della pietra mi auguro sia un modo per far riflettere tutti coloro che ci inciamperanno, offrendo lo spunto per comprendere quanti siano i privilegi di cui godiamo e con quali fatiche siano stati raggiunti. Non da ultimo, mi piace ricordare come il logo identificativo del Comitato sia stato realizzato da una studentessa dell’istituto Meroni di Lissone, che ha vinto il concorso tra i licei del territorio”.
CHI ERA ATTILIO MAZZI
Come ricostruito dalla sezione lissonese “Emilio Diligenti” dell’ANPI, Attilio Mazzi nasce a Verona il 27 aprile 1885. Residente a Milano, sposato con Augusta Guaita, ha quattro figli: Alberto, Aldo, Alma e Alfredo. A Lissone aveva aperto uno stabilimento per la tranciatura del legno.
Il 25 luglio 1943, nella riunione del Gran Consiglio del fascismo, Mussolini è messo in minoranza: la caduta del regime è decretata. Il radiogiornale della sera informa gli italiani dell'accaduto.
L’indomani, Attilio Mazzi sfila per le vie di Lissone, innalzando un cartello con l’immagine di Badoglio, mettendosi a capo di un breve corteo. Percorre Via Sant'Antonio, attraversa Piazza Vittorio Emanuele III (l’attuale Piazza Libertà) sino alla Casa del Fascio, dove vengono strappate le immagini di Mussolini e distrutti i simboli del fascismo.
Passano 45 giorni e l’8 settembre 1943 l’Italia firma l’armistizio con gli Alleati. I tedeschi occupano nel giro di pochi giorni tutte le principali città del nord e del centro Italia.
Per il suo dichiarato antifascismo, Attilio Mazzi verrà arrestato. Inizia per lui il tragico viaggio verso i lager nazisti: prima il carcere di Monza, poi quello di San Vittore a Milano. Il 27 aprile 1944 giunge al campo di concentramento di Fossoli. Viene poi trasferito al campo di concentramento di Bolzano, dal quale parte il 4 agosto con destinazione Gusen, sottocampo di Mauthausen.
Sottoposto a lavori faticosi, resi ancor più pesanti dalla scarsa alimentazione, Attilio Mazzi muore a Gusen il 9 aprile 1945.
Lissone, 9 Gennaio 2020
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Mentre il Consiglio regionale della Lombardia vota l’emendamento con il quale, dal primo luglio del 2020, l’ex distretto di Desio viene riassociato a Vimercate, CGIL CISL e UIL intervengono sulla vicenda degli assetti della sanità in Brianza scrivendo una lettera aperta direttamente all’Assessore al Welfare Giulio Gallera.
CGIL, CISL e UIL di Monza e Brianza hanno provato più volte, nei mesi passati, a chiedere l’apertura di un confronto che non si fermasse solo ai confini delle aziende sanitarie e alla situazione degli ospedali.
“Non ci pare vi sia stata quella discussione aperta e partecipata che avevamo chiesto”, dice Walter Palvarini della segreteria provinciale della CGIL. “Siamo sempre più convinti che sia necessario cambiare il modello di organizzazione della sanità. Per ora abbiamo sentito parlare quasi sempre della situazione in cui versano gli ospedali. C’è un vizio di origine: se non si parte a ragionare dal territorio gli ospedali non si salvano. Se non si cambia schema di ragionamento corriamo il rischio di continuare a veder logorare il sistema sanitario della Lombardia. In Brianza riteniamo vi siano le condizioni per provare a fare cambiamenti importanti, per sperimentare nuove esperienze e nuovi percorsi. Con lo schema attuale si sono persi altri quattro anni. Alcuni principi condivisibili, contenuti nella legge 23/2015, sono rimasti sulla carta e le criticità del sistema sono ancora tutte da affrontare”.
Secondo Rina Del Pero della UIL Brianza “non basta reclamare qualche risorsa in più, di qua o di là, magari sulla base di qualche convenienza elettorale. Le risorse devono essere investite con una idea chiara di dove si vuole andare. Questa idea c’è? Se esiste un nuovo scenario sarebbe importante venisse condiviso, anche per poter comprendere come vengono investite le risorse”.
Non mancano certo gli esempi, come ricorda Mirco Scaccabarozzi, segretario della CISL Monza, Brianza e Lecco: “L’integrazione tra servizi sociali e sanitari era un punto importante della legge regionale 23 del 2015. Ad oggi, però, assistiamo solo ad una ulteriore perdita di ‘identità’, di ruolo e di peso dei distretti e dei vecchi ambiti. Se i luoghi dell’integrazione sono i Presidi Socio sanitari territoriali (i PreSST) è necessario definire a quali dimensioni territoriali debbano fare riferimento, a quali servizi ‘uguali per tutti’ si possa accedere, quali le competenze necessarie”.
I tre segretari confederali insistono molto nel sostenere che “i PreSST devono essere i luoghi del decentramento e della prevenzione, della continuità di cura e di assistenza, della presa in carico delle cronicità, delle fragilità e dei soggetti non autosufficienti, in particolare delle persone anziane. Intorno a loro deve esserci una rete di punti di accesso, la regia e l’organizzazione delle cure domiciliari e il potenziamento dei consultori”.
In questo quadro, quindi, anche le strutture ospedaliere dovranno e potranno cambiare, specializzandosi. “Non possiamo continuare a pensare che tutti gli ospedali fanno tutto, pena una crisi che rischia di essere irreversibile”, dicono i sindacalisti. “Si decida quali sono le prestazioni di alta qualità erogate e si consolidi l’organizzazione che permette loro di essere tali, cioè tutto quello che c’è ‘dietro’ la produzione del servizio di alta specialità”. Se non cambiamo lo “schema”, sostengono i segretari, difficilmente verranno risolti i problemi che determinano le attuali liste di attesa e il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. “La necessaria appropriatezza degli esami è un obiettivo fondamentale, ma serve anche più personale, servizi e luoghi pubblici alternativi per la prevenzione, la diagnostica e la cura”.
La lettera delle segreterie sindacali provinciali contiene un invito e una proposta all’Assessorato al Welfare, anche per uscire dalle eventuali logiche di campanile. “Per fare tutto questo ci vuole una regia e un confronto vero con i Comuni, con la Medicina generale, con gli operatori, con le parti sociali. Chiediamo all’Assessore di dare mandato all’ATS Brianza di convocare una sorta di ‘Stati Generali’ del servizio sanitario, del settore sociosanitario, dei servizi sociali, con l’obiettivo di esplicitare problemi e priorità e condividere le ipotesi di soluzione”.
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Bilancio partecipato 2020: entro il 28 febbraio
la presentazione dei progetti da parte della cittadinanza
Al via la quarta edizione promossa dall’Amministrazione Comunale, a disposizione 50mila euro
Ci sarà tempo fino al 28 febbraio per presentare la propria idea, l’iter vedrà poi coinvolti gli uffici comunali, le Consulte e la Giunta per arrivare alla votazione e alla realizzazione dell’opera. Con l’inizio del nuovo anno, è ufficialmente entrata nel vivo la prima fase del Bilancio Partecipato 2020, strumento che consentirà a tutti cittadini di Usmate Velate di decidere come destinare una parte delle risorse del bilancio comunale, pari come negli anni scorsi a 50.000 euro, attraverso la presentazione di idee che potranno poi essere realizzate dal Comune.
Il percorso prenderà il via in queste settimane, con la possibilità di presentare la propria proposta tramite un’apposita scheda presente sul Notiziario comunale distribuito nel mese di dicembre o scaricabile dall’apposita pagina del sito internet comunale. Tutte le idee raccolte, nel mese di marzo, verranno vagliate dagli uffici comunali competenti per una valutazione della fattibilità tecnica anche in relazione al budget previsto; entro la fine del mese di aprile è prevista la terza fase, ovvero il passaggio nelle Consulte Comunali per la raccolta di pareri e giudizi sulle idee presentate dalla cittadinanza.
La quarta fase vedrà, da parte della Giunta Comunale, la selezione – in numero massimo di 5 – dei progetti da sottoporre al voto della cittadinanza.
Come negli anni scorsi, la consultazione coinciderà con le settimane a cavallo fra la fine di maggio e l’inizio del mese di giugno, e comunque prima delle vacanze estive per favorire la maggior partecipazione possibile della cittadinanza. I progetti ammessi al voto finale potranno essere votati da tutti i cittadini residenti a Usmate Velate che abbiano compiuto i 16 anni d’età al momento del voto.
L’esito del voto sarà seguito, a livello istituzionale, dall’impegno di spesa dei 50.000 euro già previsti a bilancio per la specifica realizzazione dell’opera prescelta dalla cittadinanza, con l’obiettivo di concluderlo entro la fine dell’anno.
La prima edizione del Bilancio Partecipato del comune di Usmate Velate si è tenuta nel 2016, con la cittadinanza che scelse di realizzare una nuova pensilina per la scuola elementare Casati e la sistemazione dei vialetti interni alla scuola dell’infanzia Rodari. L’anno successivo i 50.000 euro servirono per un nuovo laboratorio-creativo sempre all’interno della scuola dell’infanzia Rodari, nel 2018 fu invece attuata la completa riqualificazione dei percorsi piedibus sia di Usmate che di Velate.
“Questo strumento di democrazia partecipata, attuato dal Comune di Usmate Velate per il quarto anno consecutivo, è sempre in grado di suscitare un particolare interesse nella comunità locale – afferma Lisa Mandelli, sindaco di Usmate Velate – ci aspettiamo progetti interessanti per il nostro territorio, idee che possano contribuire allo sviluppo dell’intera collettività fornendo un servizio importante per la cittadinanza”.
“Il Bilancio partecipato è ormai uno dei momenti più attesi da parte della cittadinanza, che si ritrova a poter destinare un’importante somma di risorse economiche verso un progetto specifico che le sta particolarmente a cuore – afferma Marcello Ripamonti, assessore al Bilancio – come negli anni scorsi, mi piace ricordare come sia importante partecipare a questa forma di democrazia partecipata, prima ancora che darsi da fare per far vincere il proprio progetto. Come avvenuto con la riqualificazione dei vialetti interni di Villa Scaccabarozzi, l’Amministrazione Comunale farà proprie tutte le idee e le vaglierà con attenzione, con l’obiettivo di comprendere a fondo le esigenze della cittadinanza. In quel caso, fu il Comune a trovare ulteriori fondi per realizzare il progetto classificatosi al secondo posto nella prima edizione del Bilancio partecipato del 2016”.
Usmate Velate, 9 Gennaio 2020
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La fisiologia delle marcature canine
Seminario domenica 19 gennaio presso il canile di Monza
Quando i cani annusano sul territorio trovano sempre informazioni sui propri simili che sono passati di lì e a loro volta lasciano informazioni per quelli che passeranno. Non si tratta semplicemente di svuotare la vescica o l’intestino: lasciando urina o feci, infatti, il cane fornisce segnali che contengono informazioni sullo stato d’animo, il sesso e l’età. Attraverso le marcature avviene quella che viene chiamata “comunicazione olfattiva”.
Come noi comunichiamo parlando con chi incontriamo per strada o al parco, così per il cane l’atto di marcare costituisce un modo per comunicare molto importante.
Per approfondire l’argomento, domenica 19 gennaio è in programma presso il parco canile-gattile Monza in via San Damiano 21 il seminario teorico/pratico “Fisiologia delle marcature”. Relatrice è Elisabetta Mariani, biologa e istruttrice cinofila.
Rivolto in particolare a veterinari, educatori e istruttori cinofili, operatori e volontari di canile, il corso è comunque aperto a tutti coloro che desiderano capire di più sul comportamento e sull'etologia del cane.
Il programma
Il seminario si pone come obiettivo di valutare e analizzare le strutture posturali di marcatura canina attraverso una conoscenza dei meccanismi fisiologici che stanno alla base della comunicazione olfattiva e paraolfattiva. Conosceremo insieme l'anatomia e le parti del cervello che sono coinvolte in questo tipo di comunicazione, e le differenze tra maschi e femmine nell'espressione di comportamenti marcatori. Ci sarà anche una breve introduzione alle neuroscienze e alle strutture di risposta allo stress.
Un viaggio, insomma, per scoprire il misterioso mondo della percezione e della comunicazione canina.
Il corso, organizzato da ENPA di Monza e Brianza a cui sarà devoluta parte del ricavato, ha un costo di €60 ed è diviso in due parti:
- una teorica (dalle 9 alle 13)
- una pratica con i cani del canile di Monza (dalle 14 alle 18).
Prenotazione
Per prenotare scrivere a prenotazioni@enpamonza.it o mandare un messaggio (WhatsApp o SMS) a Ilaria 328-4528309.