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«Reddito di cittadinanza», un pomeriggio di formazione per i dipendenti comunali
Un pomeriggio di formazione sul Reddito di Cittadinanza per conoscere in modo ancora più approfondito il contenuto del Decreto Legge del 28 gennaio 2019, le responsabilità in capo ai Comuni e il compito di «verifica» delle domande pervenute.
Promosso da ANUSCA (Associazione Nazionale Ufficiali Stato civile Anagrafe), patrocinato dal comune di Lissone e ospitato nella sala del Consiglio Comunale di Lissone, lunedì pomeriggio a Lissone si è svolto un incontro di formazione alla presenza di numerosi dipendenti comunali appartenenti ai Servizi Demografici e dei Servizi Sociali di Comuni della provincia di Monza e della Brianza.
Dopo il saluto iniziale del Sindaco Concettina Monguzzi, il Comitato provinciale e i relatori sono entrati nel merito delle questioni tecniche.
Fra queste, la responsabilità in capo ai Comuni dei controlli anagrafici e di regolarità di soggiorno dei richiedenti il reddito di cittadinanza, i concetti di "famiglia anagrafica" e di "nucleo familiare", l'impatto sulla regolare tenuta dell'anagrafe con il rischio delle scissioni di famiglia fittizie e le verifiche della composizione del nucleo familiare ai fini ISEE.
Lissone, 20 Febbraio 2020
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ACCORDO A2A – AEB: PER UN CONFRONTO PUBBLICO E TRASPARENTE
Da anni, come esponenti della politica locale, affermiamo la necessità di tutelare l’insieme di società partecipate che hanno finora garantito i servizi ai cittadini rappresentando un patrimonio pubblico. Da alcuni giorni si è aperto il dibattito sulla possibile partnership territoriale tra A2A e AEB ed anche noi ne abbiamo discusso esaminandone i diversi aspetti e rilevandone le criticità più evidenti. Chiediamo anzitutto che sulla questione si apra un confronto pubblico e trasparente per approfondire, sin da subito, le seguenti questioni che riteniamo fondamentali ed altre che potrebbero sorgere nel corso del dibattito:
1. Trasparenza e partecipazione. Chiediamo che tutti i soci, a prescindere dalle quote detenute, siano coinvolti fattivamente nella costruzione del percorso che dovrebbe portare alla definizione della partnership. E che tutti i consiglieri comunali che dovranno esprimersi siano pienamente informati e coinvolti per tempo. Chiediamo anche si apra un tavolo di confronto generale all’interno del territorio e che comprenda le forze politiche e sociali e che perciò nessuno tenti di ottenere il consenso operando comune per comune.
2. Livelli occupazionali. La nostra preoccupazione maggiore è rivolta alla piena occupazione di quanti oggi operano in AEB e nelle società controllate con l’obiettivo di “esternalizzazioni zero” e “precariato zero”.
3. Costi e qualità del servizio. Ci chiediamo quali ricadute avrà l’operazione sull’utenza. Chiediamo garanzie nei confronti dei cittadini che oggi usufruiscono dei servizi delle società pubbliche sia sul fronte dei costi che sulla qualità e la puntualità dell’erogazione dei servizi.
4. Sostenibilità. Riteniamo fondamentale conoscere, da subito, gli obiettivi che la nuova gestione si darà per raggiungere risultati importanti sul fronte della sostenibilità ambientale, sociale e territoriale nell’ambito dei servizi erogati attraverso la ricerca e l'investimento nelle energie rinnovabili.
5. Ciclo integrato dei rifiuti. Tra gli obiettivi di sostenibilità, non si può prescindere da quelli legati al ciclo integrato dei rifiuti, che secondo noi dovrebbe essere un obiettivo da perseguire per realizzare un ambito di gestione territoriale che coinvolga BEA con l’obiettivo di “rifiuti zero”. Chiediamo, in particolare, maggiore trasparenza sul piano industriale che riguarderà la società Gelsia Ambiente, considerato il peso importante che la stessa riveste all'interno del Gruppo.
6. Governance e rappresentanza. Chiediamo chiarezza sul modello di coinvolgimento degli enti locali nei processi decisionali della nuova governance. Non siamo d’accordo sulla proposta di consiglio di amministrazione avanzata secondo la quale all’insieme dei comuni che assommerebbero al 30% delle quote viene assegnato un solo consigliere (su 10), a Seregno (col 36%) 4 consiglieri mentre A2A (col 33%) avrebbe sia l’Amministratore delegato che 5 consiglieri. Bisogna perciò studiare una soluzione che permetta contemporaneamente di eliminare gli attriti tra Seregno e gli altri comuni e di raggruppare il capitale dei comuni in modo da metterlo al sicuro e contare il giusto nel CDA. Considerato il forte impatto sul territorio e i suoi cittadini, riteniamo necessarie garanzie per la tutela del controllo pubblico del territorio.
È bene che questo dibattito sia ampio e coinvolga pienamente tutti i soggetti interessati.
Per parte nostra, ci dichiariamo fin d’ora disponibili al confronto e all'approfondimento e a facilitare il dialogo tra tutte le parti.
Per un’Altra Seregno a Sinistra, Sinistra per Desio, PRC Muggiò, Sinistra e Ambiente (Meda), Impulsi (Meda), PRC Nova Milanese.
16 febbraio 2020
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"COSTITUENTI PER CASO”: INCONTRO PUBBLICO SULL'ATTUALITÀ DELLLA CARTA COSTITUZIONALE
MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO AL BINARIO 7 MONZA.
Mercoledì 26 febbraio 2020 alle ore 14,30 al Binario7, via Turati 7 Monza, il, Sindacato Pensionati della Cgil Monza e Brianza, in collaborazione con Anpi e Camera del Lavoro provinciale, organizzano l'iniziativa pubblica "COSTITUENTI PER CASO”.
L'incontro sarà l'occasione per presentare un interessante lavoro svolto da un gruppo di donne del Sindacato Pensionati della Cgil che rivisita alcuni articoli della Carta Costituzionale, offrendone una lettura originale legata all'attualità dei tempi che stiamo vivendo.
Dopo l'introduzione ai lavori di Pietro Albergoni dello Spi Cgil Brianza, Tullio Montanari, Presidente regionale ANPI, tratterà i principi della Carta Costituzionale e Angela Mondellini, Segretaria Generale Cgil Monza Brianza, gli articoli riguardanti il lavoro. Roberto D’Alessio, Rete Bonvena Monza Brianza, affronterà i temi dell’integrazione e dell'accoglienza, mentre il magistrato Augusta Tognoni tratterà il tema della famiglia.
Concluderà Anna Bonanomi, Segretaria Generale Spi Cgil Monza Brianza.
Spi Cgil Monza e Brianza
Monza 19 febbraio 2020
Locandina dell’evento scaricabile a questo indirizzo: https://spicgilbrianza.it/wp-content/uploads/2020/02/004-COSTITUENTI-PER-CASO.pdf
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Martedì 25 febbraio alle 20.30 le Sardine si Monza Brianza tornano in Piazza Roma all'Arengario di Monza per chiedere la liberazione di Patrick Zaky.
Illuminiamo la notte con accedini, candele, torce del telefonino per dimostrare le nostra vicinanza a Patrick. Portiamo striscioni e cartelloni a sostegno. Vi chiediamo di non portare simboli di partito in piazza.
Patrick è uno studente dell'Università di Bologna, vincitore di una prestigiosa borsa di studio dell'Unione Europea per due anni.
La mattina del 7 febbraio è partito da Bologna per una breve vacanza a casa. Ma appena atterrato al Cairo, è stato fermato dalla polizia: un mandato d’arresto che lo descriveva come un pericolo per lo Stato egiziano, sulla base di alcuni post su FB. Durante la carcerazione è stato sottoposto a soprusi e torture. Il 15 febbraio il tribunale di Mansoura ha respinto la richiesta di scarcerazione.
Le nostre richieste sono tre:
- L’immediato rilascio di Patrick e la caduta di tutte le accuse a suo carico.
- La garanzia che il governo egiziano in futuro non perseguiterà né lui né la sua famiglia, e che gli sia permesso di proseguire con i suoi studi qui in Italia.
- L’apertura di un’indagine trasparente sotto supervisione internazionale sulle circostanze del suo arresto e sulle torture subite.
6000 Sardine Monza Brianza
Facebook
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Gruppo
https://www.facebook.com/groups/sardinemonzabrianza
Instagram @sardinemonzabrianza
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Giovedì 20 Febbraio, ore 21
Sala Maddalena (via Santa Maddalena 7)
Conferenza: "L’ARENGARIO DI MONZA - MEMORIA E BELLEZZA"
Intervengono:
Dott. Stefano Pruneri, archeologo
Dott.ssa Valeriana Maspero, storica e scrittrice
Arch. Giulia Iurcotta, ricercatrice
Geom. Gianni Selvatico, ricercatore
Info: 039.2302192
Ingresso libero fino esaurimento posti
Domenica 23 febbraio, ore 10
VISITA GUIDATA
agli esterni del monumento a cura di Stefania Castiglione
Partecipazione gratuita
Prenotazione obbligatoria
Tel: 335 842 1717
Email: Stefania-castiglione@virgilio.it
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Due azioni per monitorare la qualità dell’aria
Monitoraggio delle emissioni attraverso il posizionamento delle centraline di ARPA e adesione alla campagna “N02 NO Grazie” con l’installazione di 4 rilevatori sul territorio comunale. Sono queste le due azioni messe in atto dal Comune di Lissone per monitorare la qualità dell’aria respirata dai cittadini lissonesi, con l’obiettivo di acquisire dati statistici puntuali e decisivi per intraprendere ulteriori azioni a tutela della salute della cittadinanza. Su richiesta dell’Amministrazione Comunale ed anche a seguito di dibattito avvenuto in Consiglio Comunale, Lissone nei prossimi mesi sarà al centro di un monitoraggio specifico da parte di ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) col posizionamento di centraline mobili nei mesi di maggio e di novembre.
Il Sindaco Concettina Monguzzi e il dirigente del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Paola Taglietti, con una nota dello scorso anno avevano richiesto lo svolgimento di una campagna sulla qualità dell’aria da effettuarsi sul territorio di Lissone, manifestando l’interesse alla verifica degli standard ambientali. A seguito di tale richiesta, nei giorni scorsi ARPA ha comunicato l’inserimento del Comune di Lissone nel programma delle campagne di misura per l’anno 2020. Le centraline di rilevazione collocate su unità mobili saranno posizionate (salvo modifiche logistico-organizzative) nel cortile del Magazzino Comunale di Via Leopardi, in modo tale da garantire un posizionamento centrale sul territorio e consentire di rilevare la qualità dell’aria anche correlata al traffico veicolare lungo l’arteria di attraversamento di Viale della Repubblica.
La Campagna di rilevazione ARPA su Lissone prevede per ora il posizionamento di una sola centralina e la rilevazione su due periodi, dal 12 maggio al 20 giugno e dal 12 novembre al 17 dicembre. La Giunta Comunale ha inoltre aderito alla campagna promossa dall’associazione “Cittadini per l’aria Onlus”, un progetto di scienza partecipata per coinvolgere anche i cittadini nella misurazione della qualità dell’aria nei luoghi maggiormente frequentati.
Il Sindaco Concettina Monguzzi ha distribuito 3 campionatori passivi per la rilevazione del Biossido di Azoto (NO2) agli Istituti Comprensivi del territorio che hanno aderito al monitoraggio. Un quarto verrà collocato nell’area delimitata dalla Zona a Traffico Limitato. La campagna si concluderà l’8 marzo 2020, a seguire i dati raccolti saranno elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto dando vita ad un database condiviso con Enti e cittadini.
“Pur essendo una tematica evidentemente sovracomunale, il Comune sta attivamente facendo la propria parte per monitorare la qualità dell’aria che i lissonesi respirano sul territorio in cui vivono - sottolinea Antonio Erba, assessore con delega all’Ambiente - la massima attenzione ai temi ambientali è confermata dalle due azioni intraprese dall’Amministrazione Comunale. In particolare, grazie alla collaborazione con Arpa, potremo avere a disposizione un monitoraggio con dati precisi che orienteranno anche le scelte amministrative future”.
Lissone, 12 Febbraio 2020
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Sabato 15 Febbraio, ore 21:00, Sede Minerva, via Santa Marta (Concorezzo)
Referendum Costituzionale 29 marzo - Invito ai giovani. Incontro con Felice Besostri
L'incontro è rivolto in particolare ai giovani del territorio che desiderano intraprendere un percorso di approfondimento in vista del Referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari previsto per il 29 marzo. Avremo la possibilità di parlarne con l'Avvocato Besostri, ex parlamentare ed esperto in materia di leggi elettorali.
Mercoledì 26 Febbraio, ore 21:00, Auditorium della Biblioteca di Vimercate (Piazza Unità d'Italia 2)
Giulio Sapelli - La crisi dell'ordine liberale
Discuteremo con il Professor Giulio Sapelli, accademico di rilievo internazionale e dirigente d'azienda, di temi d'attualità politica ed economica.
Venerdì 28 Febbraio, ore 21:00, Sede Minerva, via Santa Marta (Concorezzo)
'Wapiti' di Gianluca Alzati - Incontro con l'autore
Lo scrittore Gianluca Alzati ci parlerà del suo romanzo 'Wapiti - La foresta del cervo rosso'. Il libro si basa su un fatto di cronaca reale e racconta di un gruppo di nativi americani che si battono per dei terreni contro una multinazionale.
In seguito i nomi degli eletti e delle elette, con le rispettive cariche:
Marco Stucchi (Presidente), Luca Brambilla (Probi Viri), Giacomo Cassano (Probi Viri), Alessio Fumagalli (Probi Viri), Francesco Monzani (Probi Viri), Isacco Beretta (Segretario), Leonardo Stucchi (Vice-Segretario), Nicola Viganò (Tesoriere), Luca Villa (Vice-Segretario), Isabella Ceravolo (Consigliera), Gabriele Lena (Consigliere), Giulia Pozzi (Consigliera), Mauro Sala (Consigliere), Giorgio Stucchi (Consigliere).
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COMUNICATO DEL COORDINAMENTO DI ASSOCIAZIONI E COMITATI DI CITTADINI DI MONZA IN MERITO AL RIGETTO DELLA RICHIESTA DI ASSOGGETTARE A VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) IL PII IN VIA FOSCOLO-PASCOLI-PELLICO
Apprendiamo con disappunto che ancora una volta l’Amministrazione Comunale si dimostra sorda alle preoccupazioni che emergono in città su alcune scelte urbanistiche controproducenti della Giunta, come la realizzazione di residenziale superfluo (nonostante a Monza vi siano diverse migliaia di alloggi non occupati) e la costruzione di nuove Medie Strutture di Vendita che stanno mettendo in difficoltà i piccoli negozi di vicinato.
Ultima di una lunga serie, la decisione dell’AC tramite un provvedimento (datato 16 gennaio 2020) che ha escluso la VAS, ed ha rigettato il documento di suggerimenti del Coordinamento alla proposta di modifica del PII di viale Foscolo-Pascoli-Pellico, dove, a fronte dell’ulteriore incremento delle volumetrie e delle altezze degli edifici, già sciaguratamente approvate in via preliminare con atto di indirizzo della Giunta (n. 80 del 26 marzo 2019), in una situazione critica dal punto di vista viabilistico, del traffico, dell’inquinamento, si chiedeva semplicemente di assoggettare a VAS la proposta di modifica del PII, per verificare compiutamente tali criticità.
La stessa Provincia di Monza e Brianza ha espresso “la necessità di condurre approfondimenti più puntuali in merito alla compatibilità al PTCP attraverso l’esame specifico dello Studio della Mobilità, da espletare in sede di procedimento di approvazione dell’istanza di modifica del Piano” (di fatto confermando l’esistenza di una possibile criticità). A tali obiezioni nelle controdeduzioni l’AC si limita a dire: “… si ritiene che il nuovo carico urbanistico/veicolare non generi un aumento di emissione in atmosfera significativo.” salvo poi decretare anche: “Di sottoporre la modifica ad approfondimenti più puntuali relativamente all’aspetto viabilistico …”.
Facciamo notare che, nel provvedimento, all’interno del parere allegato della Provincia di Monza e Brianza manca (!) la Pagina 2, e che comunque le conclusioni della stessa Provincia sono le seguenti: “… in assenza di analisi dettagliate sulle condizioni del contesto, le affermazioni secondo cui le nuove funzioni previste dall’intervento non vengono ad incidere significativamente sul traffico veicolare esistente sono solo in parte condivisibili; pertanto ci si riserva di condurre eventuali successivi approfondimenti più puntuali in sede di valutazione di compatibilità al Ptcp mediante l’esame dello specifico Studio della Mobilità che accompagna la Variante al PII, non incluso nella documentazione ora resa disponibile.”
La proposta di modifica del PII poteva essere l’occasione per correggere le storture del precedente progetto, rinunciando alla quantità in favore della qualità: quindi non solo la riduzione delle superfici occupate dai corpi di fabbrica in favore di maggiori superfici filtranti e a verde, ma anche il ridimensionamento delle volumetrie e delle altezze in un contesto denso e caratterizzato da fabbricati di 2-3 piani, una maggiore articolazione funzionale, il contenimento della problematica traffico-inquinamento.
E’ ora di finirla con una visione obsoleta del mercato immobiliare che ha sempre puntato nei decenni passati sulla quantità, mentre invece bisogna favorire una visione che punti attraverso l’intervento sulle aree dismesse, alla riqualificazione dell’intero tessuto cittadino oggi afflitto dai problemi che tutti hanno sotto gli occhi e provocati proprio da quella visione miope e privatistica dello sviluppo immobiliare.
In assenza di queste scelte ragionevoli e coraggiose la proposta di “bosco verticale” dello studio Boeri rischia invece di essere lo specchietto per le allodole che fa digerire alla cittadinanza aumento di volumetrie, mancanza di mixitè funzionale e aumento di traffico e inquinamento.
Infine facciamo notare il grave refuso a pagina 6 del provvedimento, ove riguardo le 3 torri (residenziali) si attribuisce erroneamente al Coordinamento l’affermazione “massima altezza di 50 piani; …” (!) mentre invece quella corretta è: “fino a 50 m di altezza” riportata a pagina 23 (comunque un’altezza esagerata fino a sedici piani!) In questo modo si prefigura uno scenario cupo soprattutto per gli abitanti delle case di fronte, quando sole e luce diventeranno solo un ricordo.
Nonostante l’esclusione della VAS, il Coordinamento ritiene doveroso proseguire con altre iniziative per cercare di eliminare le criticità presenti nella proposta di modifica del PII, e sostituirla con un progetto alternativo di recupero qualitativo dell’area dismessa, a beneficio innanzitutto degli abitanti di quella zona.
Il Coordinamento di Associazioni e Comitati di cittadini di Monza
Legambiente Circolo di Monza, CCR Gruppo ambiente e territorio, Comitato Parco di Monza A. Cederna, Comitato Bastacemento, Comitato via Boito-Monteverdi, Comitato via della Blandoria, Comitato Triante, Comitato quartiere S. Albino, Comitato quartiere San Donato, Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe, Comitato Buon Pastore.
Monza, 4 febbraio 2020
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Scuola Primaria Casati, installate luci «intelligenti» in tutte le classi
Si attivano alla presenza degli alunni, terminati anche i lavori per anti-incendio alla “Renzi”
Luci «intelligenti» che si attivano solo in presenza di persone, un sofisticato sistema di adeguamento dell’illuminazione rapportato alla luce esterna. Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori voluti dall’Amministrazione Comunale all’interno della Scuola Primaria Casati: un corposo intervento costato circa 70.000 euro che ha permesso di rivedere interamente l’illuminotecnica all’interno delle aule assicurando così ambienti meglio illuminati in cui far lezione.
In particolare, la scelta del Comune è ricaduta su corpi luce «intelligenti», in grado di attivarsi autonomamente nel momento in cui il sensore collocato all’ingresso dell’aula percepisce la presenza delle persone. Niente più pulsanti per l’accensione e lo spegnimento delle luci, evitando inutili sprechi e contribuendo all’efficientamento dell’edificio. Al tempo stesso, i corpi luce sono in grado di dosare la propria potenza in base alle condizioni ambientali esterne o possono essere modificati manualmente in caso di proiezioni o utilizzo delle lavagne multimediali.
Infine, sempre nella scuola Casati, nuova illuminazione per la sala mensa con l’inserimento dei punti-luce nei vani del soffitto già adeguato all’ammortamento del rumore generato dai ragazzi durante la pausa per il pranzo. In questo caso, l’intervento è stato interamente sostenuto finanziariamente da Camst, società che ha in carico la ristorazione scolastica.
“Un investimento economicamente importante, ma doveroso per far sì che i nostri ragazzi facciano lezione in ambienti confortevoli ed anche tecnologicamente all’avanguardia – sottolineano Lisa Mandelli, sindaco di Usmate Velate e Mario Ravasi, assessore ai Lavori Pubblici – questa spesa, poi, verrà recuperata nel corso degli anni con una drastica riduzione delle manutenzioni necessarie e con minori spese di gestione. Un intervento che guarda al futuro”.
Il rifacimento dei punti luce non è l’unico lavoro che ha riguardato, nelle scorse settimane, gli istituti del territorio: nella scuola “Renzi”, per adeguarsi alla normativa anti-incendio, sono state installate porte tagliafuoco nei locali in uso al personale docente e non docente.
“L’attenzione verso la scuola rimane alta, con interventi che stanno interessando a turnazione tutti i plessi scolastici di Usmate Velate – aggiunge il Sindaco Mandelli – le strutture scolastiche sono una delle nostre priorità del nostro mandato amministrativo ed abbiamo ritenuto di intervenire già nei primi mesi del nostro insediamento, dando precedenza ed attuando gli interventi nel periodo delle vacanze invernali per inficiare il meno possibile sul regolare svolgimento delle lezioni”.
Usmate Velate, 4 Febbraio 2020
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APPROVATO IL PIANO ANTICORRUZIONE 2020 – 2022
Monza, 4 febbraio 2020. E’ stato approvato dalla Giunta il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: il documento, totalmente aggiornato rispetto alle prescrizioni introdotte dal nuovo PNA, Piano Nazionale Anticorruzione dello scorso novembre 2019 - è preceduto da una sezione introduttiva che illustra il fenomeno e i relativi strumenti di misurazione. Il Piano rafforza in particolare la correlazione diretta fra misure anticorruzione e performance, aggiunge misure specifiche sull’organizzazione e sui comportamenti ed introduce una nuova metodologia di valutazione del rischio corruttivo.
L’approccio organizzativo. L’Amministrazione ha scelto, fin dall’anno scorso, di adottare un approccio di tipo organizzativo, che incida sui procedimenti e le attività, piuttosto che sui controlli; ciò ha comportato l’introduzione di nuove misure di standardizzazione, trasparenza e governance. Con il PNA 2019 ANAC stessa ha individuato questa modalità attuativa anche a livello nazionale.
Anticorruzione e Performance individuale. Il Piano, la cui attuazione è in capo al Segretario Generale, Avv. Giuseppina Cruso, prevede che il grado di attuazione delle misure anticorruzione e degli adempimenti di trasparenza concorra alla valutazione dei dipendenti: infatti il mancato raggiungimento degli obiettivi esecutivi anticorruzione e degli standard di servizio sulla trasparenza comporterà una ricaduta concreta in termini di erogazione del trattamento economico accessorio.
Qualità e sostenibilità. “Il nuovo Piano si configura come strumento di presidio della qualità e del miglioramento dei servizi – ha spiegato l’Assessore alla Legalità e alla Digitalizzazione Annamaria Di Oreste - Per questo abbiamo posto un’attenzione particolare alle misure che incidono sulla definizione, modellizzazione e digitalizzazione delle procedure: un modo per attribuire maggiore valore e utilità alle attività anticorruzione al di là dell’obiettivo quotidiano legato all’etica e alla prevenzione dei fenomeni corruttivi”. La nuova misurazione del rischio. ANAC ha introdotto una nuova metodologia di valutazione del rischio corruttivo di ogni processo, attività e procedimento: anche per il Comune di Monza si è provveduto, pertanto, a declinare nuovi criteri di valutazione e insieme ai dirigenti ad una nuova misurazione del rischio, sostituendo quella di tipo quantitativo con una di tipo qualitativo.
Positività e Criticità. Da un primo test condotto sugli operatori dei processi a più elevato rischio, si rileva un aumento di consapevolezza e attenzione sui temi dell’anticorruzione, che vengono percepiti non più solo come adempimenti che interferiscono sull’attività dell’ente appesantendola, ma come modalità di lavoro, comportamento e tutela.
L’introduzione di “misure di segregazione dei poteri” - volte a limitare la concentrazione di funzioni in capo a responsabili che da anni ricoprono tale incarico presso il medesimo servizio/ufficio - è una delle soluzioni perseguite per sopperire alla difficoltà di attuare la rotazione del personale senza influire sull’efficienza degli uffici, problematicità dovuta al numero limitato di personale tecnico e alla progressiva specializzazione. Specifici momenti di incontro e formazione, svolti nel quadro delle misure per la formazione anticorruzione, saranno organizzati per aumentare la conoscenza del Codice di Comportamento e la consapevolezza delle conseguenze che alcune condotte possono arrecare all’immagine del Comune.