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Stazione, Monza Possibile: la polizia non basta, serve una radicale lotta alla povertà e all'esclusione, chiediamo ancora una volta l'intervento dell'Assessora alle Politiche Sociali Bertola
La questione della sicurezza della Stazione di Monza continua a essere centrale. Da una parte, si susseguono ininterrottamente episodi di violenza, arresti e perquisizioni da parte delle forze dell'ordine, dall'altra abbiamo visto le peggiori strumentalizzazioni di questa situazione: lo striscione appeso dall'estrema destra in Piazza Castello dimostra come i movimenti neofascisti facciano leva sulla paura partendo da queste situazioni di degrado e di abbandono.
Come comitato monzese di Possibile da tempo seguiamo la vicenda: abbiamo chiesto più volte all'Amministrazione un intervento, già nel 2016, anche per evitare strumentalizzazioni da parte delle destre. Per troppo tempo l'Amministrazione Comunale ha chiuso gli occhi, non ha voluto ascoltare le nostre proposte, ha evitato il confronto con Possibile.
Adesso è intervenuto addirittura il Ministro Minniti, che promette misure straordinarie. Ma l'Amministrazione non può pensare di risolvere tutti i problemi con l'intervento della polizia. Soprattutto non bastano i blitz e i controlli occasionali: occorre che i pendolari percepiscano di essere protetti a qualsiasi ora, che la zona sia presidiata anche con attività commerciali o concedendo gli spazi della Stazione, per esempio l'atrio dell'ingresso di Piazza Castello, in locazione alle associazioni che ne fanno da tempo richiesta.
Ma ciò che chiediamo con forza è che siano risolti i problemi alla base di questa situazione, come la povertà, la mancanza di integrazione, il disagio giovanile. A volte si vedono in Piazza Castello ragazzi che giocano a pallone: l'Assessora Bertola pensa davvero che l'unica risposta possibile sia l'intervento della polizia? C'è un problema di carattere sociale alla base. Da tempo diciamo che occorrono politiche di integrazione adeguate: chiediamo di coinvolgere educatori, assistenti sociali e mediatori culturali. Per questo ci rivolgiamo all'Assessora Bertola, facendo appello ai valori di solidarietà e di accoglienza che pensiamo condivida con noi, chiedendole di metterli in pratica anche in una situazione complessa come quella della Stazione.
Possibile a Monza non è in campagna elettorale, ma teniamo alta l'attenzione sui temi sentiti dalla gente e sui valori di solidarietà, di accoglienza e di giustizia sociale in cui crediamo.
Per quanto riguarda i c.d. “decreti Minniti”, non ne condividiamo i valori di fondo, sembrano fatti per inseguire la destra. Possibile, anche a livello nazionale, ha denunciato come le misure sulla sicurezza delegittimino prefetti e questori (indipendenti perché sottratti ai condizionamenti della politica, dando invece potere ai sindaci, che sono condizionabili dalle vicende politiche), criminalizza il disagio sociale e sacrifica le libertà dei cittadini in nome del decoro urbano e dell’ordine pubblico. Nella parte sull'immigrazione riduce invece i diritti dei richiedenti asilo, eliminando un grado di appello, e prevedendo, di fatto, la riapertura dei CIE.
Possibile crede invece che la povertà non si contrasti con ordinanze e sanzioni, ma con il welfare, e che si debba incentivare il sistema dell'accoglienza diffusa, perché l'immigrazione ben gestita costituisce una risorsa per i territori. Per questo nei prossimi giorni lanceremo un appello alle forze politiche e alle associazioni di volontariato per chiedere che il Decreto Minniti non sia applicato nel territorio del Comune.
Il Comitato monzese di Possibile
Email: monzapossibile@gmail.com
Fb: https://www.facebook.com/monzapossibile?ref=hl
Tutte le informazioni su Possibile sono disponibili sul sito possibile.com
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Nella giornata di oggi si è svolto il presidio dei lavoratori della Nuova Panem sotto il Tribunale di Monza, al quale hanno partecipato un centinaio di persone tra cui i lavoratori dell’appalto. Il motivo che ci ha portato a questa iniziativa è l’ennesima mancanza di certezza sul futuro occupazionale del sito produttivo dove, circa 150 famiglie ne subiranno le conseguenze. L’esito dell’incontro col giudice, ci ha lasciato con più dubbi che certezze, motivo per il quale nella giornata di oggi abbiamo deciso di fare una richiesta d’incontro urgente sia presso la prefettura che presso ARIFL. E’ evidente che in questa situazione disperata, le istituzioni devono assumersi la responsabilità del futuro di 150 famiglie a partire dal MISE che si è fatto garante di questi imprenditori d’avventura, considerando che il giorno 4 gennaio nel bel mezzo delle festività questi stessi imprenditori brindavano al lavoro alla presenza del prete, carabinieri ,sindaco e dei lavoratori tutti.
FAI CISL |
FLAI CGIL |
UILA UIL |
Stefano Bosisio |
Matteo Casiraghi |
Paolo Castiglioni |
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Famiglia: a Monza iniziativa sui padri separati
Affrontare la paternità dopo la fine di un legame coniugale, i profili della famiglia e il rapporto genitori-figli. Sono questi gli argomenti che saranno al centro dell’iniziativa del prossimo 6 maggio, alle 18:30, presso l’Urban Center di Monza in via Turati, durante la quale verrà proiettato il cortometraggio “Mamma non vuole” prodotto da Amedeo Gagliardi, promotore dell'incontro. A seguire si terrà il dibattito “Papà separati: il muro dell’indifferenza”. Interverranno Elena Centemero, Presidente della Commissione Equality and Non discrimination del Consiglio d’Europa, che illustrerà i contenuti della mozione Hetto Gaasch per la pari responsabilità genitoriale nei casi di separazione, Ernesto Emanuele, Presidente dell’Associazione Papà Separati Milano-vice presidente del Movimento per la famiglia e il giurista Giorgio Vaccaro. A moderare sarà Guido Bandera, responsabile direzione del Giorno per Monza e Brianza.
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Approvato il Regolamento del Verde, un ulteriore strumento in difesa e valorizzazione del patrimonio cittadino
Garantire la tutela del verde quale bene fondamentale della comunità, disciplinandone la formazione, la gestione, la manutenzione e l’uso.
È questa la premessa del Regolamento del verde e d’uso degli spazi verdi, approvato dal Consiglio comunale nell’intento di riconoscere la valenza del verde urbano nella sua complessità, compresi gli aspetti culturali e ricreativi.
In quest’ottica, anche il verde di proprietà privata diventa oggetto di rispetto e tutela: il Regolamento infatti si applica al patrimonio arboreo e arbustivo pubblico e privato posto nel territorio comunale.
Particolare tutela è prevista per alberi con circonferenza del tronco di almeno 80 centimetri e per piante di qualsiasi dimensione facenti parte di architetture vegetali con più di 50 anni. Prevista una protezione specifica per gli alberi monumentali e per formazioni in macchie arboree.
Prima di procedere con abbattimento - nel caso di alberi con circonferenza di almeno 80 cm - i proprietari sono tenuti a richiedere autorizzazione all’ufficio ecologia inserendo descrizione della specie botanica, della sua altezza e della circonferenza del fusto, motivazione dell’abbattimento e documentazione fotografica. Nel caso di alberi con circonferenza superiore a 250 cm è richiesta anche una perizia tecnica a firma di tecnico abilitato con competenza in arboricoltura.
L’abbattimento in assenza di autorizzazione comporta sanzione pecuniaria e spese per procedere alla compensazione. A compensazione degli alberi abbattuti il richiedente dovrà reimpiantare un numero uguale di esemplari arborei su proprietà privata. In alternativa potrà versare al Comune, per ogni alberatura da abbattere, la somma necessaria a sopportare i costi di ripiantumazione in area pubblica e di posa per 3 annualità dalla messa a dimora.
Non è prevista alcuna compensazione in caso di abbattimenti di alberature morte, di abbattimento a seguito di sentenze giudiziarie, per evidenti ragioni di pubblica incolumità o nel caso di intervento di diradamento su un popolamento arboreo eccessivamente denso, previo assenso dell’ufficio competente.
In caso di potatura, le operazioni dovranno essere svolte nell’ottica della preservazione degli esemplari arborei, da eseguire preferibilmente durante il periodo di riposo vegetativo dell’albero, e comunque entro il 20 marzo.
Per la potature di alberi aventi un diametro pari o superiore a 50 cm (circonferenza 157 cm), è necessaria la segnalazione dell’inizio dei lavori ai competenti uffici comunali. E’ vietato in ogni caso l’intervento di capitozzatura della chioma, ammessa solo per le piante di salice e gelso.
Anche i progetti edilizi dovranno tenere in massimo conto il verde esistente con particolare attenzione a non danneggiare gli apparati radicali. Nel caso di nuove costruzioni, la documentazione relativa dovrà essere sempre corredata di planimetria in scala 1:500 riportante gli alberi presenti sull’area oggetto di intervento, nonché l’indicazione degli alberi da abbattere per i quali dovrà essere inoltrata l’apposita autorizzazione subordinata alla reintegrazione di nuovi alberi in sostituzione di quelli rimossi.
I proprietari di aree a verde sono tenuti ad effettuare periodicamente interventi di pulizia dell’area, taglio dell’erba, rimonda delle porzioni di chioma secche, difesa da parassiti e interventi necessari a tutela della pubblica incolumità. La vegetazione può oltrepassare il limite fra la proprietà privata ed il sedime stradale solo quando l’aggetto dei rami sia a quota superiore a m. 4,50.
Tutte le piante colpite da patologie devono essere prontamente segnalate agli Organi Fitosanitari Regionali competenti. Deve altresì essere segnalata ogni altra manifestazione anomala che per virulenza o velocità di diffusione o estensione possa pregiudicare o compromettere popolamenti arborei o diffondersi ampiamente.
Per quanto riguarda le Aree verdi, il Regolamento ricorda che è vietato raccogliere fiori e frutti, appendere cartelli segnaletici agli alberi, sostare per pic-nic tranne dove specificatamente permesso, campeggiare e pernottare. Nelle aree verdi è vietato accendere fuochi e abbandonare mozziconi accesi. Sono, inoltre, proibiti i fuochi artificiali, salvo specifica autorizzazione dell’Amministrazione.
Sono previste sanzioni pecuniarie, in caso di violazioni al Regolamento, che vanno da un minimo di 50 ad un massimo di 480 euro.
Lissone, 2 Maggio 2017
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CON I LAVORATORI E LE LAVORATRICI K-FLEX
Dal 24 gennaio 2017 le lavoratrici e i lavoratori della ISOLANTE K-FLEX di Roncello (MB) sono in sciopero e senza stipendio. Un lunga e durissima lotta. Una lunga e durissima vertenza sindacale. Giorno e notte dal 24 gennaio i lavoratori e le lavoratrici K-FLEX sono davanti ai cancelli della fabbrica, in presidio permanente per impedire la de-localizzazione di impianti e produzione in Polonia, per bloccare gli annunciati 187 licenziamenti e contro la volontà aziendale di trasformare l'attuale sito produttivo in una unità logistica-gestionale, con una cinquantina di lavoratori che poi potrebbero essere ulteriormente esternalizzati e licenziati.
K-FLEX di Roncello è una multinazionale brianzola leader mondiale in isolanti in gomma termici e acustici, presente in 60 Paesi con 27 società e 11 siti produttivi. Duemila lavoratori e 300 milioni di fatturato con un obiettivo annunciato di raggiungere i 500 entro il 2018. Dieci milioni di utile annuo. Un’ azienda dunque in salute ed espansione che è ricorsa spesso agli straordinari e che adotta orari a ciclo continuo per utilizzare appieno gli impianti e per fare fronte alla richieste del mercato.
Un’ azienda che negli anni ha ricevuto ingenti contributi dallo Stato nella misura di 12 milioni di euro di finanziamento pubblico (1 milione di euro dei contributi ricevuti a fondo perduto) e 23 milioni di euro dalla Simest spa , una società dalla Cassa Depositi e Prestiti che è azionista di 5 aziende KFLEX in Asia in base alla L.100 del 1990. La Legge 80 del 2005 art. 1 comma 12 prevede che i progetti di finanziamento della SIMEST debbano prevedere il mantenimento sostanziale delle attività produttive in Italia.
Ora a fronte di ciò, questa eccellenza produttiva decide di delocalizzare dove la manodopera costa meno con il solo scopo di fare ulteriori profitti e senza farsi alcuno scrupolo del danno sociale ed economico che crea ai propri dipendenti e al tessuto produttivo del nostro territorio.
Il nostro territorio ha pagato un prezzo durissimo a questa crisi, alle speculazioni ed alle discutibili scelte industriali. L'intero territorio della Brianza è pieno di aziende piccole grandi o multinazionali, conosciute e sconosciute alle cronache che sono state tutte pesantemente toccate da processi di de-industrializzazione e de-localizzazione che hanno portato a chiusure, esuberi, licenziamenti e cassa integrazione. Numeri drammatici, resi ancora più drammatici perché dietro ad ogni numero troviamo un lavoratore, una lavoratrice e una famiglia.
Il territorio della Brianza si è trasformato in un vero deserto produttivo con un tessuto sociale in difficoltà ed in disgregazione. L’assenza di una politica industriale coerente nei diversi comparti produttivi; l’assenza di una legislazione che imponga alla aziende che ricevono contributi il mantenimento della produzione o almeno la restituzione di quanto ricevuto; la volontà imprenditoriale di spostare le produzioni dove la manodopera costa meno per fare maggiori profitti, generano atteggiamenti di arroganza di molti imprenditori ai diversi livelli che non si fanno scrupoli nel non rispetto delle regole.
E’ quanto avviene anche alla K-FLEX di fronte alle richiesta dei lavoratori e lavoratrici e ad accordi sindacali sottoscritti, la direzione ha alzato un muro, una chiusura completa, non partecipando ad alcuni incontri al MISE e presso la Regione Lombardia, mantenendo un atteggiamento arrogante e antisindacale.
Le Federazioni provinciali Monza-Brianza di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Possibile Monza e Brianza,
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pensano che sia sempre più necessario non spegnere i riflettori su questa ed altre crisi aziendali e che sia fondamentale rimettere al centro della discussione sociale e dell’agenda politica territoriale e nazionale il tema del lavoro e la sua dignità.
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Credono sia doveroso opporsi a leggi che permettono licenziamenti collettivi senza validi motivi e senza mettere in atto ammortizzatori sociali.
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Chiedono che il governo Nazionale e quello Regionale percorrano tutti i passi possibili affinché si riapra un tavolo di discussione e di trattativa con le parti sociali
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Chiedono che i Comuni del vimercatese mettano in atto politiche di sostegno verso le famiglie colpite dai licenziamenti
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Chiedono alle forze politiche democratiche e progressiste e ai propri rappresentati in Parlamento che si attivino da subito per mettere all’ordine del giorno la discussione di una legge contro le delocalizzazioni e che nelle procedure di finanziamento venga introdotto il principio che le aziende che ricevono soldi pubblici devono mantenere e sviluppare i livelli occupazionali in Italia anche oltre i termini di erogazione e restituzione dei finanziamenti e inoltre se delocalizzano devono restituire quanto ricevuto con sanzioni pesantissime economiche e amministrative tali da rendere questi percorsi insostenibili per un'impresa.
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Esprimono ancora una volta con forza tutta la propria solidarietà ai lavoratori ed alle lavoratrici di K-FLEX e li ringraziano per il grande insegnamento che stanno offrendo al mondo della politica, al tessuto sociale e ai lavoratori tutti nel resistere, nel rivendicare i propri diritti e la propria dignità.
La lotta dei lavoratori della K-FLEX è la nostra lotta, i loro obiettivi sono i nostri obiettivi. Il sito produttivo di Roncello non deve chiudere.
Roncello 27 aprile 2017
Federazione Provinciale Monza e Brianza Sinistra Italiana
Federazione Provinciale Monza e Brianza Rifondazione Comunista
Possibile Monza e Brianza
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Il Settore Servizi Scolastici e Culturali del Comune di Verano Brianza ha il grande piacere di presentare,
dal 6 al 20 maggio, la I° Edizione del Verano Guitar’s Festival.
L’evento musicale vuole ripercorrere la storia e la vita della chitarra elettrica dagli albori ai giorni nostri.
Questo evento sarà caratterizzato da:
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una mostra di chitarre appartenenti al Tatanka Guitar’s Collection, collezione di Stefano Cesana (40 pezzi di prestigio dalla GIBSON LES PAUL BURST 1959 alla FENDER STRATOCASTER 1956) con possibilità di visite guidate
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esibizioni di musicisti professionisti (Bazzarri, Magni, Parravicini, Soria…) che “daranno voce” a questo strumento che ha fatto la storia della musica
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musica dal vivo no stop con band di artisti
Inaugurazione SABATO 6 MAGGIO ore 17.00 – seguirà rinfresco.
L’entrata alla mostra e a tutti gli eventi sarà ad INGRESSO GRATUITO.
visita il sito: www.
Facebook: Biblioteca Verano Brianza
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Quinto anno di “sCambiamo!”
la Festa del Baratto e del Riuso a Monza
con “Spezzoni di Co-Scienza”, “Mi Fido di Noi” e molto altro ancora
Sabato 6 Maggio 2017
h 10.00-18.00 @ Liberthub – viale Libertà 144
Monza, 13 aprile 2017
Hai già fatto il cambio di stagione? Hai trovato un abito estivo che adoravi ma che non fa più per te?
Tuo figlio è cresciuto, anche per i suoi giochi, ma ti spiace farli finire in discarica?
Hai un soprammobile che non si addice più ai nuovi arredi della tua casa?
Portali con te il 6 maggio e scambiali con qualcosa che può esserti utile!
Alla sua quinta edizione torna "sCambiamo!", l’unica originale festa del baratto e del riuso monzese, che sarà per tutto il giorno al centro civico Liberthub di viale Libertà 144.
Come nelle precedenti edizioni ogni partecipante, previa iscrizione (anche sul sito www.scambiamo.org, scaricando il modulo d’adesione alla sezione “partecipa”), può portare con sè gli oggetti in buono stato che non usa più (al massimo cinque pezzi a persona) e ricevere in cambio un gettone da utilizzare come moneta per accaparrarsi il vestito più congeniale, il libro mai letto, il gioco ideale per il proprio bambino…. Tutto questo negli stand tematici che verranno allestiti nel cortile di fronte al bar (spazio all’aperto situato sul retro del centro civico).
“Il valore del bene sta nella sua utilità: ciò che a me non serve più può essere interessante per qualcun altro e viceversa. In questo modo non lo butto nella spazzatura e contribuisco alla riduzione dei rifiuti".
Durante la giornata, presso il Centro Civico, ci saranno anche i seguenti tre eventi a tema:
“SPEZZONI DI CO-SCIENZA”
L’associazione monzese Progetto Co-Scienza organizza il secondo dei tre eventi della rassegna “Spezzoni di Co-Scienza” per discutere, confrontarsi e progettare, insieme alla comunità locale, soluzioni per una società più sostenibile.
Alle ore 17:00 inizierà un confronto aperto e dinamico, legato alle tematiche di “Rifiuti e Riciclo”, gestito attraverso tecniche di facilitazione ed ispirato dalla visione di brevi filmatitratti da documentari che affronteranno di volta in volta i vari temi trattati: “Piccole perle in video per ispirarci e progettare insieme soluzioni locali”.
Tra le altre associazioni che collaborano al secondo evento su “Rifiuti e Riciclo” troviamo anche DESBRI, MonzaBrianzaIN, Legambiente Monza, Mi Fido di Noi, Transition Italia, Banca Popolare Etica, Rete Rifiuti Zero Lombardia.
Sito internet dell'evento: www.progettoco-
per info: progetto.coscienza@
“MI FIDO DI NOI”
Il Desbri (Distretto per l’Economia Solidale della Brianza) organizza durante la giornata dei momenti informativi sul “Fido”, moneta virtuale per rifondare l'economia dei luoghi in transizione, attraverso legami comunitari, resilienti.
L’utilizzo della piattaforma “Mi fido di noi”, dove i soci potranno “scambiarsi" oggetti e servizi utilizzando il Fido, verrà illustrata dalle 10,30 alle 12 e dalle 15,00 alle 16,30.
Sarà presente un banchetto per info ed iscrizioni a “Mi fido di noi” allo stand dedicato.
Sito internet del progetto: http://desbri.org/progetti/
per info: mifidodinoi@desbri.org
“COM'E' IN FORMA LA PRIMAVERA!” ed altra animazione
Il Servizio Infanzia Liberthub - Il Villaggio delle Scoperte organizza, per bambini fino a 10 anni, un laboratorio di riuso creativo a tema primaverile.
Orario: h. 10,30 – 12,00 nel giardino di Infanzia Liberthub
Il pomeriggio l’offerta per intrattenere i più piccoli sarà completata da un servizio truccabimbi e da altra animazione gestita da volontari, soprattutto nella fascia oraria h. 15.30-17; a seguire, dalle 17 per tutta la durata di “Spezzoni di Co-Scienza”, sarà fruibile un servizio babysitting offerto dall’associazione, su prenotazione (scrivendo aprogetto.coscienza@gmail.com).
Per il programma completo dell’evento e il regolamento del baratto è possibile consultare il sito internet dell’evento: www.scambiamo.org
Email: festivalriuso@gmail.com
Le associazioni aderenti:
DESBRI Distretto di Economia Solidale della Brianza www.des.desbri.org (capofila)
Africa 70 www.africa70.org
Arci Scuotivento http://www.arciscuotivento.it/
Associazione MonzaBrianzaIN www.club-in.mb.it
Il Carretto dell’Usatowww.
Il Villaggio Globale Bottega del Commercio Equo e Solidale www.ilvillaggioglobalemonza.it
Joomla!lombardia www.joomlalombardia.org
Operazione Mato Grossowww.
Professionisti solidali www.professionistisolidali.org
Progetto Co-Scienza www.progettoco-scienza.it
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Una tavola rotonda per parlare di sicurezza urbana e welfare locale. LabMonza lancia la sua terza iniziativa pubblica, secondo la consueta modalità: un incontro aperto, in cui tutti possano prendere la parola, che vedrà tra i suoi ospiti personalità di rilievo sul piano locale ed esperti del settore, pronti a interloquire direttamente coi partecipanti.
Tanti i temi previsti per la serata, a partire dal welfare comunale come strumento di contrasto alla paura e al senso d'insicurezza del cittadino, specialmente per quanto riguarda le periferie e i quartieri più degradati. Verranno approfondite quelle modalità di sorveglianza e tutela del territorio che vanno al di là dei pattugliamenti della polizia - efficaci, ma spesso insufficienti - e la lotta contro il disagio sociale come prima risposta alla delinquenza. Ambiti a cui i giovanissimi componenti della lista civica hanno dedicato ampio spazio nel programma che presenteranno alle elezioni.
A parlarne assieme a loro saranno Viviana Veltre del Centro Servizi di Volontariato di Monza, e Lorella Brusa per la CGIL Monza e Brianza, Ennio Ripamonti, professore di psicologia presso l'Università Milano-Bicocca, l'avv. Antonella Cavaiuolo dell'Associazione Avvocati di Strada e Mirko Mazzali, delegato alle periferie del Comune di Milano.
Interverranno, accanto a questi, diversi rappresentanti dell'amministrazione uscente, compreso il Sindaco Roberto Scanagatti. Presenti inoltre l'Assessore ai Servizi Sociali Cherubina Bertola, l'Assessore al Decentramento Egidio Longoni e il consigliere comunale Alessandro Gerosa, che parlerà anche a nome di LabMonza.
L'appuntamento è per mercoledì 10 maggio al Centro civico di S. Albino (via Mameli 6) alle 20,30
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Da RFI ok a inizio lavori per fermata Monza Est Parco. Via libera al progetto del sottopasso
Monza, 28 aprile 2017 – RFI ha dato il via libera al progetto di sottopasso ciclopedonale tra le vie De Marchi e Einstein. Prende così avvio la fase di realizzazione della nuova fermata ferroviaria Monza Est Parco. “Si tratta di un via libera importante a un’opera – commenta l’assessore alla Mobilità Paolo Confalonieri - che il Comune ha progettato attraverso risorse interne e che ha richiesto il rispetto di tutte le rigide specifiche imposte da RFI, dato che in superficie transita un’importante linea ferroviaria che dovrà rimanere in esercizio per tutta la durata dei lavori”.
Ufficio stampa del Comune
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Lavoro: K-Flex; Mandelli (FI), governo non sia spettatore licenziamenti
"Il governo non sia spettatore di quanto sta accadendo nel territorio monzese, con il licenziamento da parte di K-Flex di 187 lavoratori. E' necessario che l'esecutivo assuma ogni iniziativa utile a salvaguardare i livelli occupazionali dell’azienda". Lo dichiara il senatore monzese di Forza Italia Andrea Mandelli, firmatario di una mozione sul tema. "La K-Flex ha utilizzato milioni di euro di contributi pubblici, eppure questo non ha fermato la delocalizzazione. Ecco perché chiediamo all'esecutivo di verificare se le modalità e le finalità con le quali l'azienda ha impiegato tali contributi siano congruenti con quanto previsto dalla normativa vigente e di assumere iniziative urgenti per far sì che i fondi pubblici percepiti da aziende che successivamente procedono alla delocalizzazione della produzione, anche solo parziale, vengano restituiti. Casi del genere non devono più ripetersi", conclude.