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“L’INCA-CGIL di Monza vince un ricorso “storico” sul caso della signora Bianca”
La Signora Bianca, dopo 20 anni di lavoro nel privato e una decina di anni nella scuola, avrebbe potuto accedere al pensionamento, già dal 2006, senza dover pagare alcuna ricongiunzione per trasferire i suoi contributi previdenziali dall'Inpdap all'INPS.
Bianca decise di proseguire l'attività lavorativa nella scuola a causa dell’esiguo importo della pensione che non considerava sufficiente a garantirle una vecchiaia dignitosa.
L’INCA- CGIL della Brianza presentò la domanda di ricongiunzione alla signora Bianca il 30 luglio 2010, senza attendere la cessazione dell’attività lavorativa che sarebbe avvenuta solo qualche mese dopo: il 31 agosto 2010. L’Inps, però, applicando alla lettera le nuove disposizioni, il 5 settembre 2010 rispose con la richiesta di un versamento di 84.498,45 euro, in applicazione dell’art. 12, comma 12-septies, del d.l. n. 78 del 2010, che già a decorrere dal 1° luglio 2010 ha tramutato il regime di ricongiunzione in oneroso.
L'assenza di un periodo transitorio per l'attuazione delle norme citate ha letteralmente stravolto il destino pensionistico di migliaia di lavoratori con posizioni contributive maturate in più gestioni che avevano già posto in essere scelte irreversibili come cessazione del rapporto di lavoro, adesione a procedure di mobilità, dimissioni irrevocabili, contribuzione volontaria ecc..
Il legale del Patronato Inca di Monza, in coordinamento con i legali di Inca nazionale, ha sempre sostenuto che la retroattività del termine ultimo entro cui poter presentare domanda di ricongiunzione gratuita dei contributi (1° luglio 2010) fosse irrazionale e in nessun modo giustificata perché crea una discriminazione fra soggetti che abbiano del tutto casualmente presentato la domanda prima e dopo tale data e l’irragionevolezza della disposizione sarebbe ancora più stridente in considerazione della gravosità dell’onere imposto.
Grazie al ricorso dell’INCA-CGIL MB la Corte Costituzionale ha cancellato alla fine la retroattività della norma. Chi ha presentato domanda di ricongiunzione contributiva tra il 1° e il 30 luglio 2010 ha diritto a completare l’operazione di trasferimento dei contributi da una gestione esclusiva all’Inps in modo totalmente gratuito.
E’ quanto ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 147/2017 del 23 maggio scorso dichiarando illegittima la retroattività della norma che ha reso onerosa la ricongiunzione dei contributi da Inpdap a Inps. Si tratta cioè dell'art.12 comma 12-septies del decreto legge n. 78, convertito con modificazioni, dalla Legge n. 122 del 30 luglio 2010, entrata in vigore il 31 luglio, ma con efficacia retroattiva a partire dal 1° luglio 2010.
Una scelta quella del legislatore già all’origine fortemente criticata dall’Inca che spinse la sede monzese del Patronato INCA a proporre ad una propria assistita il contenzioso giudiziario.
Il caso della signora Bianca, alla luce della citata sentenza, diviene emblematico e rappresenta uno di quei tanti casi che la Legge 122/2010, prima, e la Legge Fornero, dopo, hanno prodotto nel nostro paese.
Si è dovuto attendere anni fino al pronunciamento della Corte Costituzionale che con la sentenza 147/2017 ha sanato un vuoto normativo che la Legge 122/2010 ha creato.
“Giustizia è fatta”, dichiara Davide Cappelletti, Direttore del Patronato Inca Cgil in Brianza “La signora da settembre 2010 percepisce una pensione di sole poche centinaia di euro perché non poteva permettersi i costi della ricongiunzione. Nel lavoro che svolgiamo quotidianamente, l’intuizione del singolo Funzionario di Patronato, supportata dalla preziosa collaborazione dei legali di cui INCA si avvale, è in grado di garantire tutele che norme o circolari troppo spesso tendono a limitare. Bianca avrà quindi diritto al ricalcolo della sua pensione che includerà anche la contribuzione versata all’Inpdap che sino ad oggi non ha dato titolo ad alcun trattamento pensionistico”.
Monza, 6 luglio 2017
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
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Presso il muro della ex fabbrica Icmesa – Ciclodromo – via Icmesa – Meda (MB)
Linguaggi della memoria
Proiezioni ecosostenibili con CinemAmbulante
Ore 21.00 LA ZONA Italia 18 minuti. Documentario
“La Zona è la Zona, la Zona è la vita: attraversandola l’uomo si spezza o resiste. Se l’uomo resisterà dipende dal suo sentimento della sua dignità, dalla sua capacità di distinguere il fondamentale dal passeggero. (Andrej Tarkovskij)
Documentario realizzato dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Iris Versari” di Cesano Maderno. Attraverso le interviste a testimoni diretti sulle conseguenze dell’inquinamento da diossina dopo il disastro ICMESA, approfondisce gli aspetti principali di quegli eventi in un modo originale, basato anche sul lavoro di ricerca e documentazione svolto dai ragazzi.
Ore 21.20 DIOXIN NO NATSU: L’ESTATE DELLA DIOSSINA. Giappone 2001; 80 minuti. Film di animazione
Film di animazione ispirato alla vicenda del disastro ICMESA e dell’inquinamento a Seveso, attraverso gli occhi di un gruppo di ragazzini che decidono di scoprire che cosa è veramente accaduto e perché. Un operaio e un giornalista sono i loro alleati.
Il film è in lingua originale CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO curati da “Chokoreto fansub” (Blog dedicato ai film di animazione giapponesi).
Organizzano:
Associazione BMovies, CinemAmbulante, Associazione Seveso Memoria di Parte, Coordinamento No Pedemontana e con il Patrocinio del Comune di Meda
Ingresso libero
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M5S Lombardia. Pedemontana, PD e Lega la finiscano con la soap opera e cerchino una via d'uscita
"Su Pedemontana Pd e Lega Nord sono indistinguibili e in aula hanno inscenato una soap opera strappalacrime, tra sospiri e dichiarazioni d'affetto per l'infrastruttura, concentrandosi sulla necessità di finire l'autostrada più inutile della Lombardia. Spiace interrompere il loro scambio di affettuosi sensi e riportarli alla realtà: i fatti, al di là delle azioni della Procura di Milano, parlano di un'opera nata vecchia e inadeguata alle esigenze di mobilità dei cittadini lombardi e devastante per il territorio. Stupisce che il Pd in Regione spinga Maroni a fare di più e meglio per il completamento dell'opera, nonostante vari loro sindaci, che evidentemente contano come il due di picche all'interno del partito, siano su posizioni ben diverse", così Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l'interrogazione su Pedemontana discussa oggi dal Consiglio regionale. "Dal canto suo la Giunta Regionale, al di là delle dichiarazioni di rito, nei fatti se ne lava le mani, scaricando le responsabilità sul Governo e non trova nulla di meglio da fare che sperare in decisioni positive da parte del Tribunale di Milano. Lo diciamo da anni e vale ancora di più oggi: l'unica cosa sensata da fare è studiare il modo di fermare l'opera nel modo più indolore possibile per le casse pubbliche; ma si sa, l'amore rende ciechi e quello di Pd e Lega per l'asfalto è un amore indistruttibile", conclude Corbetta.
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Profit e non profit alleati per la cultura
28 giugno Belvedere Villa Reale di Monza
organizzato da Cis Centro Studi Impresa e Camera di Commercio di MB
Hanno partecipato ai lavori:
il Direttore del Consorzio Villa Reale e Parco Piero Addis, il Direttore della Triennale Andrea Cancellato, il Direttore della Comunicazione del Piccolo Teatro di Milano Alessandro Borchini e Marta Petenzi della Fondazione della Comunità Monza e Brianza e Consigliere nazionale dell'Associazione Italiana per la Filantropia Istituzionale.Sono intervenuti anche gli Igers Brianza sul ruolo dei social e la regista Cristina Maurelli per Liberi svincoli, un gruppo di artisti del nostro territorio che propone progetti di Cinema e Teatro per il sociale e che ha presentato alcuni suggestivi trailer: Straniero io? sulle problematiche dell'accoglienza dei migranti e Il corpo negatocontro la violenza sulle donne.
Dopo i saluti istituzionali il dibattito è iniziato con la dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio:
Oltre 45MILA TRA IMPRESE E enti NON PROFIT IN LOMBARDIA LAVORANO PER LA CULTURA.
Le imprese culturali e creative attive in Lombardia sono 30.30 e 14.559 le istituzioni attive non profit in Lombardia in attività culturali e artistiche, ricreative e di socializzazione.
Relazioni di enti importanti hanno ribadito la necessità di promuovere in Brianza la cultura in sinergia fra imprese e terzo settore.
Il prof. Fabio Corno della Bicocca ha posto l'attenzione sulle Misure fiscali che agevolino la partecipazione di privati alla diffusione di cultura: Chi effettua erogazioni liberali a favore della cultura può godere di importanti benefici fiscali.Per gli enti pubblici l'Art Bonus è uno strumento ormai entrato a pieno regime come possibilità per sostenere il patrimonio culturale. E' importante che anche il fisco si schieri con più incentivi per la cultura.
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Domenica 25 giugno lo stadio Sada di Monza ha ospitato le finali della XII Edizione del Trofeo della Pace, un torneo interetnico di calcio a 7 organizzato dalla UPF - Universal Peace Federation Monza, insieme al Comitato brianzolo della UISP - l'Unione Italiana Sport per Tutti.
Lo sport si fa veicolo di integrazione e coesione sociale, confermandosi linguaggio universale in grado di promuovere messaggi di pace fondamentali per una sana convivenza civile. In campo si sono visti giovani calciatori delle più disparate nazionalità e provenienze. Una festa di colori che va oltre il risultato sportivo, capace di trasformare un semplice pallone in un messaggio di fratellanza e solidarietà.
Carlo Chierico, responsabile UPF Monza, ha dato il via alla manifestazione intorno alle ore 15, con il calcio d’inizio del triangolare valido per la Freedom Cup. I ragazzi dello Sprar di Pavia hanno avuto la meglio sulla Squadra dei Colori e sugli All Stars, conquistando la coppa della libertà.
Il Trofeo della Pace è entrato nel vivo con la gara valida per il 5° posto tra Real Monza e Atletico XX Settembre. Una sfida divertente terminata 1 a 1 e poi con la vittoria, 4 a 3 ai tiri di rigore, da parte del Real. Nonostante l’atmosfera conciliante, i ragazzi in campo dimostrano di prendere sul serio ogni partita. Molto importante infatti è stato il lavoro dei direttori di gara del comitato brianzolo dell UISP, che hanno cercato di mantenere ad un giusto livello il tasso di agonismo espresso in campo.
Alle 17:30 circa è iniziata invece la finale terzo-quarto posto tra CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Monza e UPF Sport for Peace. Un match che si è risolto con il risultato di 4-2 in favore dei ragazzi del CPIA, che hanno battuto i campioni in carica della passata edizione.
Il culmine della manifestazione è stato raggiunto intorno alle 18 e 30 con la finalissima tra Black United e CMR 50 (Centro Mamma Rita). La partita ha dato ragione ai ragazzi in maglia arancione del Centro Mamma Rita, che dopo diversi tentativi negli ultimi anni, hanno saputo finalmente imporsi in finale grazie al risultato schiacciante di 4-1. Un verdetto che non lascia spazio ad interpretazioni ed incorona la squadra più forte della dodicesima edizione del Trofeo della Pace.
“Una manifestazione che ci ha regalato moltissime emozioni- commenta Carlo Chierico- Abbiamo visto partite davvero combattute e con un livello tecnico superiore alle aspettative. Ma soprattutto, è stato un meraviglioso pomeriggio all’insegna dello sport e dell’amicizia”.
I campioni del trofeo della Pace e i vincitori dei riconoscimenti individuali sono stati infine premiati dall’ormai ex Sindaco Scanagatti, che a poche ore dal responso del ballottaggio, ha scelto di rispettare fino all’ultimo gli impegni istituzionali di competenza del primo cittadino.
L’appuntamento è fissato per il prossimo anno con la XIII^ edizione del Trofeo della Pace. Un appuntamento imperdibile che focalizza l’attenzione di tutti noi sull’importanza dello sport inteso come veicolo di vicinanza tra i popoli e integrazione sociale. Luca Giovannoni, da MBnews
Il successo della manifestazione è dimostrato anche dal numeroso pubblico presente alla giornata finale e dallo spazio nei giornali in edicola, con vari articoli sui quotidiani Avvenire e Il Giorno, sui settimanali Giornale di Monza e Il Cittadino, e sui giornali online:
Il Dialogo di Monza: http://www.ildialogodimonza.it/trofeo-della-pace-la-vittoria-del-centro-mamma-rita/
Brianza Channel TV ha realizzato un breve ma interessante video, visibile al link: http://www.brianzanews.it/2017/06/trofeo-della-pace-vince-la-solidarieta/
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Domani, giovedì 29 giugno, inizia il Vimercate Festival con un omaggio a Totò. Alle 21, nella corte di Palazzo Trotti, va in scena Miseria & Nobiltà, della compagnia Elsinor diretta da Michele Sinisi. La commedia di Scarpetta, divenuta famosa per il film di Mattioli con Totò, nella regia di Michele Sinisi torna al testo del 1888, con una straordinaria squadra di attori.
Le prevendite sono ancora aperte e i biglietti si potranno acquistare anche sul posto, a partire da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo. Sempre domani, alle 18.30, Michele Sinisi incontra i Cittadini presso la piazzetta di Via Vittorio Emanuele, 1. L'incontro è aperto a tutti ed è organizzato da alcuni esercizi commerciali della via. Una bella occasione per incontrare da vicino un importante esponente del teatro italiano contemporaneo.
Alleghiamo la presentazione dello spettacolo Miseria & Nobiltà, mentre il link seguente vi permetterà di accedere alla pagina del sito comunale dedicata al festival, con tutte le informazioni su orari, sedi e costi degli spettacoli.
http://www.comune.vimercate.mb.it/eventi/estate-2017/vimercate-festival.html
Ufficio Stampa del Comune di Vimercate
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Ristrutturazione del depuratore di Monza: conclusa a tempo la copertura della seconda vasca di sedimentazione primaria
Inaugurazione ufficiale e sopralluogo al cantiere, mercoledì 12 luglio, alla presenza delle autorità istituzionali, dei 55 sindaci soci, del comitato del quartiere San Rocco e delle maestranze impegnate nella riqualificazione del grande impianto.
Monza 28 giugno 2017 – E due! I lavori per la chiusura della seconda vasca di sedimentazione primaria del depuratore San Rocco, sono terminati. Finiti, nel pieno rispetto del cronoprogramma e della tempistica monitorata dal count down. Anzi, in anticipo di tre giorni rispetto alla data fissata del 30 giugno. A undici mesi dal completamento del bacino più grande da 60 metri, anche quello “gemello” da 52 metri , si è così trasformato in un edificio dal design avveniristico, dove i miasmi che affliggevano il quartiere, verranno aspirati e trattati, senza più la possibilità di finire in atmosfera.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente di BrianzAcque Enrico Boerci: “Per la seconda volta, abbiamo rispettato gli impegni e centrato l’obiettivo. Siamo orgogliosi di questo risultato, che prima di tutto si traduce in un’operazione a vantaggio dei cittadini di San Rocco e della zone limitrofe. Siamo orgogliosi perché è un traguardo raggiunto da un’azienda pubblica, partecipata dai Comuni della Brianza,che ha saputo mostrarsi efficiente e capace di rispettare e contenere costi e tempi”.
L’inaugurazione ufficiale del completamento della seconda fase della riqualificazione del depuratore monzese con le sue vasche circolari coperte, che risultano le più grandi d’Italia e tra le più grandi d’Europa, si terrà mercoledì 12 luglio, alle ore 17.30, alla presenza delle autorità istituzionali, dei 55 sindaci soci, del comitato di quartiere, delle maestranze e degli organi di informazione. Nel corso dell’evento, che prevede la vista alle porzioni di impianto interessate dalla ristrutturazione, verranno illustrati tutti i dettagli e particolari del “Quartiere che cambia il Quartiere”, l’operazione di adeguamento della mega infrastruttura idraulica per la depurazione dei reflui, partita nel dicembre 2015 e destinata a concludersi tra la fine del 2017 e i primi del 2018.
A tutt’oggi, i lavori sono ancora in corso nella sezione di ossidazione biologica, cuore dell’impianto. L’intervento di modernizzazione sul comparto, in fase esecutiva avanzata, consiste nell’applicazione alle 16 vasche rettangolari della cosiddetta tecnologia a fasi alternate. Apparecchiature e metodologie ormai superate, vengono man mano sostituite con nuovi compressori compatti ad alta efficacia energetica con la tripla finalità di abbassare i limiti di scarico più restrittivi imposti dal regolamento di Regione Lombardia , contrarre i costi di gestione e mitigare le esalazioni.
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M5S Lombardia. Su Pedemontana inascoltati, stop immediato e investire su trasporto pubblico. Gravi responsabilità di Maroni
"La richiesta di fallimento di Pedemontana non è un fulmine a ciel sereno. Sono almeno tre anni e mezzo, dai tempi della nostra prima mozione su Pedemontana in Consiglio Regionale, che parliamo della crisi finanziaria della società, purtroppo totalmente inascoltati da parte della giunta regionale. Da tempo immemore chiediamo di studiare una exit strategy a fronte di un project financing sballato che è stato sonoramente bocciato dal mercato", così Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia commenta la richiesta di fallimento della Procura di Milano della società autostradale Pedemontana.
"Nemmeno le banche – continua il consigliere - credono più nella redditività di Pedemontana, le cui flebili speranze di vita rimanevano attaccate a garanzie regionali insufficienti, alle defiscalizzazioni statali ancora pendenti e alle speranze di un ennesimo intervento pubblico, questa volta da parte della Banca Europea degli Investimenti.
Insomma come nelle migliori tradizioni italiche dovevano essere i soldi dei cittadini a tenere in piedi la baracca. Le responsabilità di Maroni sono gravissime: ha difeso l'indifendibile, tappandosi gli occhi di fronte all'evidenza e appoggiando ideologicamente l'ennesima opera inutile e devastante per il territorio, fedele alla sua concezione obsoleta della mobilità e dei trasporti, ormai del tutto inadeguata ai tempi che corrono".
"Si prenda finalmente atto che non esistono alternative allo stop di Pedemontana e si punti finalmente sul potenziamento del trasporto pubblico e della rete stradale ordinaria esistente. Finiamola una buona volta con questa indecente farsa", conclude il Consigliere regionale.
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Cambio al vertice della Provincia MB:
termina l’incarico di Gigi Ponti, subentra il Vicepresidente Roberto Invernizzi
Monza, 26 giugno 2017. Con la chiusura del mandato amministrativo di Sindaco a Cesano Maderno Gigi Ponti termina oggi anche l’incarico di Presidente della Provincia di Monza e della Brianza, secondo quanto stabilito dalla Legge Delrio 56/2014.
Al suo posto - in attesa di indire e svolgere nuove elezioni entro 90 giorni - il Vicepresidente Roberto Invernizzi, Sindaco di Bellusco, eserciterà le funzioni fino alla proclamazione di un nuovo Presidente.
“Essere Presidente di questa Provincia è stata un’esperienza bella e difficilissima – commenta Gigi Ponti – per l’impegno quotidiano nel rispondere al meglio ai bisogni delle nostre comunità, nonostante i pesanti vincoli finanziari imposti alle Province in questi anni”.
Ponti ricorda con soddisfazione gli obiettivi raggiunti nonostante tutto, a partire dalle risorse sempre garantite per il diritto allo studio degli alunni disabili del territorio. Di rilievo anche la cantierizzazione di importanti opere viabilistiche, tra cui il completamento della tangenziale dell’Ospedale di Monza SP6 i cui lavori si concluderanno entro il 2017, e i lavori di manutenzione straordinaria sulla Milano-Meda, per 1 milione e 800.000 euro, “che la Provincia si è accollata per senso di responsabilità, dopo un periodo troppo lungo di mancate manutenzioni che minavano la sicurezza della circolazione per i 100.000 utenti giornalieri della tratta brianzola della superstrada”.
“Anche grazie al lavoro del Consiglio Provinciale e dell’Assemblea dei Sindaci siamo riusciti a trasformare questa Provincia nella Casa dei Comuni, in grado di consolidare l’importante ruolo di regia per lo sviluppo del territorio e facendone l’unico luogo privilegiato per la costruzione di progettualità utili e condivise della Brianza”, aggiunge il Presidente.
Ora la Provincia MB, come le altre, si trova al centro di una difficile fase di rivendicazione di risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie per svolgere compiutamente le funzioni assegnate e per mantenere l’erogazione dei servizi. Trasporto pubblico, manutenzione degli edifici scolastici e della rete stradale e tutela dell’ambiente sono le priorità sulle quali proseguire il lavoro dei prossimi mesi.
“A nome di tutti i Sindaci della Provincia di Monza e Brianza mi sento di ringraziare Gigi Ponti per l’enorme lavoro svolto in un periodo di transizione sicuramente difficile è stato in grado di dare un volto nuovo all’Ente, di definirne il nuovo ruolo e di portarlo avanti” - aggiunge il Vicepresidente Roberto Invernizzi – “Tutti riconoscono a Gigi passione e competenza, grandi capacità gestionali e relazionali. Grazie a lui siamo davvero la Provincia dei Comuni, una realtà addirittura più avanzata della normativa”.
“Personalmente ringrazio Gigi per tutto quello che mi ha insegnato, come amministratore e non solo, in questo periodo nel quale ho avuto l’onore di essere stato suo vice. E’ da persone innamorate del proprio territorio e coscienti del proprio ruolo che bisogna trarre ispirazione ed insegnamenti in questo periodo sicuramente difficile”.
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Caponago: mistero sulla moria di uccelli.
In corso analisi per accertare le cause di morte.
Campi e cortili coperti di cadaveri di piccioni, corvi barcollanti, uccelli morti che letteralmente piovono dal cielo.
Questa la scena, quasi biblica, descritta dai residenti di Cascina Seregna di Caponago (MB) a Milena Rosellini, responsabile colonie feline per ENPA di Monza e Brianza, l'11 giugno durante una sua visita alla colonia ubicata proprio in quella minuscola frazione.
Lei stessa ha fotografato una decina di animali morti, raccogliendoli successivamente e consegnandoli al servizio veterinario dell'ATS (ex ASL) per le opportune analisi. Altri quattro volatili erano già stati buttati imprudentemente dai residenti nel vicino canale Villoresi prima di realizzare la gravità della situazione, molti altri sono finiti sul tetto parzialmente sfondato di una casa disabitata dove da tempo si è formata una colonia composta da decine di pennuti. Il fortissimo odore di cadaveri in putrefazione è stato confermato dai Carabinieri usciti per fare un sopralluogo sulla scena. Anche il Dr. Carlo Ferrari, medico veterinario del Servizio Veterinario dell'ATS di Monza e Brianza, si è recato a Cascina Seregna per verificare personalmente l'accaduto.
I residenti hanno raccontato, inoltre, di aver visto del liquido uscire dal becco degli uccelli morenti e di volatili in condizioni tali da non opporre alcuna resistenza all'aggressione di un gatto, un fenomeno alquanto anomalo.
Anche se è troppo presto per formulare un'ipotesi (sulla vicenda stanno ora indagando le autorità competenti), gli scenari possibili sarebbero un'intossicazione da pesticida utilizzato sui campi attorno alla cascina o, peggio, un avvelenamento intenzionale. In questo malaugurato caso ENPA di Monza e Brianza si riserva di sporgere denuncia contro ignoti per maltrattamento ex art. 544ter del Codice Penale.