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IL PARCO AGRICOLO NORD EST ATTIVA UN PUNTO DI INFORMAZIONE E PROGETTAZIONE PER INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE PRESENTANDO ISTANZA SU FINANZIAMENTI REGIONALI
Il Parco Agricolo Nord Est ha colto l’occasione offerta da Regione Lombardia e ERSAF nell’ambito del Progetto integrato LIFE IP Gestire 2020, che attua una strategia integrata per la Rete Natura 2000 e la biodiversità in Lombardia, per agevolare l’attività dei Tecnici Facilitatori Territoriali. Il progetto LIFE IP Gestire 2020 sta avviando diverse azioni di gestione e conservazione di specie e habitat particolarmente protetti e interventi di connessione ecologica per rafforzare la rete dei siti protetti lombardi, in collaborazione con tutti i soggetti territoriali impegnati nella tutela della biodiversità a livello locale. La novità del progetto è che prevede il supporto al territorio da parte dei Tecnici facilitatori, per il raccordo con le azioni di progetto e l'attivazione dei fondi complementari. In pratica, tutti i potenziali beneficiari di contributi sul Programma di Sviluppo Rurale e sui vari bandi di Regione Lombardia per interventi a marcata valenza naturalistica (rimboschimenti, aree umide, siepi, filari, prati stabili, etc.), siano essi enti pubblici o privati (semplici proprietari o agricoltori) potranno chiedere informazioni presso gli Uffici del Parco. In base agli interventi possibili, ai bandi aperti e comunque alle situazioni dei singoli, un professionista incaricato da ERSAF provvederà a vagliare l’istanza e fornire le indicazioni necessarie, fino ad accompagnare il beneficiario alla presentazione della domanda sul singolo bando. SEDE: CASCINA SOFIA, 1 – 20873 CAVENAGO DI BRIANZA – TEL. 02 95335235 – info@parcoagricoonordest.it Richieste di appuntamento e/o chiarimenti potranno essere presentate via mail al seguente indirizzo gestire2020@parcoagricolonordest.it Per maggiori informazioni su iniziative, eventi e opportunità del progetto LIFE IP GESTIRE2020 consultare il sito www.naturachevale.it
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Riciclare è importante, facciamolo bene!
Negli ultimi mesi la raccolta dei rifiuti ha subito un radicale cambiamento su tutto il territorio di Lissone. Sono state, infatti, introdotte alcune importanti novità riguardo la raccolta differenziata; una piccola “rivoluzione” che ha comportato alcune modifiche alle nostre normali abitudini.
Dalla fine di febbraio infatti, la città ha detto “addio” al sacco viola, sostituito dal «sacco giallo», nel quale devono essere inseriti imballaggi in plastica, recipienti in alluminio e acciaio e contenitori per bevande. Carta e cartone vengono invece raccolti separatamente nei pratici bidoni bianchi messi a disposizione da Gelsia.
La principale novità è stato però il cosiddetto «sacco blu» per i rifiuti secchi indifferenziati, munito di chip elettronico identificativo dell’ utenza.
Dopo i primi mesi di rodaggio il nuovo sistema si conferma efficace, i dati rilevati dal gestore dimostrano che quasi i tre quarti dei rifiuti raccolti vengono ora avviati al riciclo.
Nonostante l’incoraggiamento di questi risultati, non tutta l’utenza manifesta lo stesso grado di attenzione nella differenziazione dei rifiuti, nell’utilizzo dei nuovi contenitori e nell’esposizione di questi secondo il calendario delle varie zone: il risultato sotto gli occhi di tutti sono le strade a tratti costellate qua e là di sacchi.
Invitando ogni cittadino alla dovuta collaborazione, si raccomanda l’utilizzo dei nuovi sacchi gialli e blu e dei nuovi contenitori per la carta, che hanno sostituito il vecchio sistema di raccolta rifiuti con sacchi grigi e viola - i quali non verranno più ritirati - così come l'esatta differenziazione del rifiuto secondo le vari tipologie previste.
Sacchi e bidoni devono essere collocati sul bordo della strada, in corrispondenza del proprio numero civico, dalle 19.30 del giorno precedente la raccolta ed entro le 6.00 della giornata successiva; dopo essere stati svuotati, i bidoni vanno ritirati ed esposti nuovamente soltanto nei giorni destinati alla raccolta.
L’inadempienza a tali direttive comporta sanzioni amministrative pecuniarie. Per coloro che non si attengono alle disposizioni infatti un’ordinanza prevede multe fino a 450 euro, e per le infrazioni più gravi, come l’abbandono di rifiuti voluminosi, ingombranti o ritenuti pericolosi , sono previste sanzioni ancora più salate, da 300 a 3.000 euro; il trasgressore dovrà inoltre pagare le spese necessarie allo smaltimento del rifiuto abbandonato.
Lissone, 4 agosto 2017
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Fotovoltaico italiano 2016 in crescita: Lombardia e Monza-Brianza primeggiano nelle installazioni
In Lombardia il maggior numero di impianti, la Provincia di Monza e Brianza al primo posto in Italia per densità di numero impianti fotovoltaici presenti sul territorio.
il GSE ha recentemente pubblicato il rapporto di aggiornamento statistico 2016 sul fotovoltaico in Italia. Tale rapporto mostra che a fine 2016 risultavano in esercizio in Italia 732.053 impianti fotovoltaici, con una potenza installata di 19.283 MW (+382 MW rispetto al 2015) e una produzione annua di 22.100 GWh di energia elettrica. Nell’anno solare 2016, sono stati installati 44.294 nuovi impianti, quasi tutti di potenza inferiore ai 200 kW. Le installazioni con potenza inferiore a 20 kW costituiscono oltre il 90% degli impianti installati nel 2016. La taglia media degli impianti installati in Italia alla fine del 2016 è pari a 26,3 kW.
Tra le regioni italiane si rileva una forte eterogeneità in termini di numeri e potenza installata. La regione Lombardia ha il primato assoluto di numerosità con poco meno di 109.108 impianti, seguita dalla regione Veneto con 99.486 impianti. la Puglia è la prima regione per potenza installata con 2.623 MW, seguita dalla Lombardia con 2.178 kW. L’incremento della potenza nel 2016 ha portato il dato nazionale di potenza installata per km2 a 64 kW/km2.
E’ tuttavia a livello provinciale che emergono le maggiori sorprese, ove molte province lombarde primeggiano negli indicatori statistici (più sotto, i dati in tabella). Sulla base della elaborazione dei dati GSE effettuata da Energy Saving SpA, è la Provincia di Monza e della Brianza la più sorprendente delle Province italiane, in cui si trova il più alto livello di numero impianti per km quadrato di territorio: 16,5 impianti/km2, distanziando in tale indicatore di gran lunga la seconda Provincia classificata: Treviso, con 9,6 impianti per km2. In questa classifica Milano si colloca al 4° posto e Varese al 5° (con rispettivamente 9,2 e 8,8 impianti/km2).
E’ questo dato in particolare motivabile (oltre che da un’oggettiva non comune attenzione ambientale presente nel territorio brianzolo, che sfata molti falsi miti) dalla grande concentrazione abitativa e industriale della cosiddetta “Grande Brianza”, la quale ha probabilmente favorito e incentivato le installazioni a tetto (peraltro, le più rispettose del territorio). A riprova di ciò, si noti nella tabella sottostante come Monza e Brianza sia solo all’87° posto per taglia media di potenza per impianto (solo 15,2 kW/impianto, contro il valore massimo della provincia di Brindisi, 100,9 kW/impianto), il che indica come le installazioni siano soprattutto di piccola taglia, e quindi sostanzialmente su edificio. Altro elemento interessante: il primato della Provincia monzese per “densità numerica” di installazioni è registrato nonostante un livello di insolazione del territorio assai modesto, il penultimo tra le Province italiane: 946 ore equivalenti/anno in Monza-Brianza contro il massimo di 1.445 ore/anno di insolazione equivalente nella Provincia di Trapani.
Altri indicatori vedono la Provincia di Monza e Brianza primeggiare a livello assoluto italiano: il livello di potenza installata per km2 di territorio, che posiziona l’ambito brianzolo al 2° posto (250,4 kW installati/km2, a breve distanza dalla prima classificata: Brindisi, con 269,4 kW/ km2) e la produzione elettrica annua per km2 di territorio ove Monza e Brianza è al 4° posto in Italia (con 236.790 kWh anno/km2; la prima classificata è sempre Brindisi, con 378.140 kWh anno/ km2 prodotti).
In generale, è interessante rilevare a livello sia locale sia nazionale come, nonostante la scomparsa degli incentivi del cosiddetto “Conto Energia”, le installazioni fotovoltaiche sul territorio continuino a crescere, ciò grazie soprattutto a un prezzo unitario di installazione drasticamente calato rispetto agli scorsi anni.
La sfida del futuro sarà l’integrazione e il coordinamento di questo enorme parco di generazione elettrica diffuso su tutto il territorio nazionale all’interno della cosiddetta “Smart Grid”, e ciò soprattutto in vista dell’avvento di quello che sarà sicuramente il più grande cambiamento sociale negli utilizzi energetici futuri: il graduale e inevitabile passaggio nella mobilità dall’auto a benzina all’auto elettrica.
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Monza. Assestamento Bilancio Regione Lombardia: bocciata la proposta M5S di stanziare nuove risorse per la Villa Reale.
Nel corso della seduta sull'Assestamento di Bilancio di ieri, il Consiglio regionale ha bocciato la proposta del M5S Lombardia di stanziare risorse per il Complesso di Villa Reale e Parco di Monza. Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: "La Villa è sotto organico, mancano le risorse per una vera valorizzazione culturale del sito e latitano persino i dispositivi per garantire la sicurezza. Solo una piena valorizzazione culturale della Villa e del Parco può assicurare al nostro territorio un flusso continuativo di turisti e il relativo indotto per tutto l'anno. Ma Maroni vuole i grandi eventi - sportivi e musicali - che si esauriscono in una manciata di giorni, così come l'indotto che portano. Questa e tutte le altre richieste del M5S sono state bocciate senza discussione dalla maggioranza per "far pagare" al Movimento la protesta contro i 500mila euro "regalati" a un torneo di golf. Ricordatevi anche di questo, quando vi chiederanno di votarli ancora".
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La scorsa settimana una delegazione di sindacalisti lombardi, tra cui Casiraghi Matteo (Segretario generale della FLAI CGIL di Monza e Brianza), ha fatto parte delle BRIGATE DEL LAVORO – ANCORA IN CAMPO nella Provincia di Lecce. Un iniziativa organizzata a livello Nazionale e che vede decine di sindacalisti della CGIL impegnati in una attività di sindacalizzazione per la Legalità ed i Diritti nelle campagne della agricoltura pugliese. Negli scorsi mesi altri sindacalisti lombardi della FLAI CGIL avevano organizzato la stessa attività nella Franciacorta, nel Mantovano, nel Pavese ed in Valtellina. Uva, Anguria, Mele e Meloni nascono e crescono al Nord come al Sud. Ed anche l’Illegalità. Vogliamo segnalare due momenti importanti avvenuti in quei giorni: una assemblea con cittadini migranti in attesa di riconoscimento dello status di rifugiato politico presso una struttura gestita dall'ARCI e la seconda il momento di incontro con i lavoratori presso la tendopoli di Nardò presso la Masseria Boncuri già teatro di ribellione. “Ho accettato di partecipare a questa iniziativa – dice Casiraghi – inizialmente incuriosito dal capire cosa si provasse nel vedere realmente i drammi del CAPORALATO di cui ne sentivo parlare o ne vedevo immagini lontane”. “Poi dopo una settimana trascorsa con un furgone alla ricerca di lavoratori nei campi per dargli cappellini e acqua fresca ho capito una cosa – continua Casiraghi – e cioè che i meccanismi subdoli, vessatori e ricattatori del CAPORALATO non sono tanto diversi da quelli che troviamo quotidianamente nelle nostre Industrie soprattutto nel sistema degli APPALTI e delle “SPORCHE COOPERATIVE” che inquinano la Legalità”. Le testimonianze, i volti e le sofferenze descritte dalle persone incontrate in quei giorni rimarranno indelebili. Come ci insegna Giuseppe Di Vittorio, tra i padri fondatori della CGIL anch'esso bracciante agricolo pugliese, la parola darà dignità al Lavoro anche dei generosi Cafoni di Puglia. Ancora oggi nonostante l’iniziativa della CGIL abbia conquistato la Legge 199 (contro il Caporalato) .. noi siamo qui. Non ci arrendiamo.
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M5S Lombardia. Open Golf a Monza, Maroni chiede i 5 Stelle affossano.
Il Consiglio regionale ha bocciato l'emendamento dell'Assessore Garavaglia per finanziare con 500 mila euro il 74esimo Open d'Italia di golf. "E' una vergogna che non ci siano i soldi per gli investimenti, per la sicurezza, per le piccole e medie imprese e per la difesa dell'ambiente e Maroni pretenda di dare ben 500 mila euro a un solo torneo di golf. L'emendamento per il golf, bocciato grazie al M5S, dimostra che il bilancio di Maroni non risponde ai bisogni reali dei cittadini, ma ad altre logiche. E’ inaccettabile che la Lombardia sia in amministrata in modo dilettantesco e superficiale", così Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S Lombardia.
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IL PARCO AGRICOLO NORD EST HA OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO DI PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE
La Provincia di Monza e della Brianza ha riconosciuto con Decreto Deliberativo Presidenziale n. 83 del 20/07/2017 il perimetro del PLIS Parco Agricolo Nord Est per la porzione in provincia di Monza e della Brianza. Analoga istanza è in fase di istruttoria presso la Provincia di Lecco e la Città Metropolitana. Si rammenta che il Parco Agricolo Nord Est, nato poco più di un mese fa dalla fusione del Parco del Molgora e del Parco del Rio Vallone, ne ha ereditato i confini territoriali e tutte le funzioni. Ad oggi il Parco Agricolo coinvolge 21 comuni, di cui 15 in provincia di Monza, 1 in provincia di Lecco e 5 in Città Metropolitana. La superficie complessiva è di circa 29.300.000 mq di cui 22.479.935 mq nella provincia brianzola. I residenti nei comuni facenti parte del Parco ammontano a circa 160.000, ma di questi ben pochi abitano nel perimetro del Parco, per precisa scelta non si sono inclusi nel perimetro i centri abitati salvo qualche abitazione isolata, per il resto si tratta di campi agricoli, boschi e aree umide. Per il Presidente del Consiglio di Amministrazione Silvano Brambilla “Si tratta del primo riconoscimento di Parco Locale di interesse Sovracomunale, a cui si spera seguano analoghi atti da parte della Provincia di Lecco e della Città Metropolitana. Un passaggio formale indispensabile ma che non ci preoccupa in quanto siano la diretta evoluzione di due precedenti Parchi, ben strutturati e radicati sul territorio da quasi due decenni, e ai quali la Regione Lombardia aveva certificato l’autonomia gestionale”. Ancora il Presidente Brambilla “Stiamo uscendo dalla fase di messa a sistema della macchina amministrativa, nel frattempo abbiamo cercato di garantire la ordinaria funzionalità dell’Ente; sono stati predisposti e resi pubblici i programmi di educazione ambientale a favore delle scuole, in modo che da settembre i ragazzi possano continuare a usufruire del nostro servizio gratuito di didattica ambientale. Abbiamo organizzato eventi quali la caccia al tesoro notturna in bosco e stiamo patrocinando molti eventi. Nel frattempo stiamo confrontandoci con tutti i nostri Soci per capire quali siano le priorità e le aspettativa da parte loro nei confronti di questo nuovo Ente”.
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Dopo il volantinaggio delle scorse settimane destinato ai migranti (https://boccaccio.noblogs.org/post/2017/07/07/racists-at-the-head-of-the-city/), venerdì 28 luglio la FOA Boccaccio scende nuovamente in piazza presso la stazione di Monza con un vivace presidio dedicato ai temi "sicurezza" e "decoro". Centinaia di volantini distribuiti ai pendolari (fantomatico soggetto sociale a cui è facile attribuire a mezzo stampa malcontenti di ogni genere...) e alle persone che frequentano i giardini antistanti la stazione, portando un punto di vista che ribalta l'approccio di criminalizzazione delle compagnie multietniche di ragazzi più o meno giovani messo in atto dalle istituzioni e, in particolar modo, dall'attuale giunta fascioleghista del neosindaco Allevi.
Parallelamente al volantinaggio è stata allestita l'intera piazza accentuando la sua funzione naturale, ossia quella di spazio pubblico idoneo alla libera aggregazione degli individui, allestendo una mostra dedicata al fantomatico "Decreto Minniti Orlando" e alla pericolosità liberticida di questo provvedimento (che con il daspo urbano trasforma in norma ciò che prima era eccezionalità). Infine una performance teatrale ha intrattenuto i presenti, attraverso una tagliente parodia sul ruolo del nuovo presidio permanente della polizia locale dinanzi alla stazione.
In conclusione ci siamo cimentati in un taglio di capelli collettivo e gratuito per tutti, in solidarietà con il migrante aggredito e multato di 1000 euro per aver tagliato i capelli a un suo connazionale (parliamo di aggressione perché la macchinetta tagliacapelli non gli è stata sequestrata ma spaccata al suolo).
https://boccaccio.noblogs.org/post/2017/07/29/la-strada-e-la-soluzione-non-parte-del-problema/
Qui di seguito testo integrale del volantino distribuito:
LA STRADA È LA SOLUZIONE, NON PARTE DEL PROBLEMA
La loro retorica è semplice: Non trovi lavoro? L’affitto ti strozza? Il tuo stipendio è da fame? La colpa è di chi sta peggio di te, che farà di tutto per derubarti di ciò che hai.
La loro ricetta è antica: più polizia, più controllo, più violenza di Stato. Dalla guerra fra poveri, siamo passati alla guerra ai poveri.
Questo è solo l’inizio di tutto ciò a cui possono portare le idee securitarie che hanno contraddistinto l’ultima campagna elettorale (culminata a Monza con l’elezione dello sceriffo Allevi e della sua giunta fascioleghista) e il recente decreto Orlando-Minniti su “sicurezza e decoro”.
Sicurezza e decoro sono due termini che ci spaventano per l’estrema arbitrarietà con cui possono essere applicati. Chi stabilisce se la mia o la tua maglietta siano decorose? Chi stabilisce se il mitra tenuto in mano da un agente sia più o meno pericoloso dell’assenza totale dell’agente? Le misure adottate dai sindaci che decidono di avvalersi di questo decreto sono l’allontanamento temporaneo dei soggetti da luoghi specifici (Daspo urbano) o il foglio di via dalla città per i non residenti. E così tutti coloro che hanno la pelle troppo scura, o che per indigenza indossano abiti logori o mendicano per sfamare se stessi e i propri figli, che dormono su una panchina poiché non possiedono un letto, preferiscono una birra da asporto a una coca-cola al bar, diventano soggetti da allontanare, da portare lontano dalla vista delle “persone perbene”.
Crediamo fermamente che l’unica vera sicurezza non sia quella data da una città di orwelliana memoria le cui strade siano costantemente controllate da polizia e telecamere, ma dalla capacità di vivere realmente i territori interagendo con chi li attraversa, in modo tale che gli spazi pubblici non siano terra di nessuno ma luoghi di ciascuno. Il vero degrado è quello dei deserti sociali dei luoghi “riqualificati”; è quello della “città vetrina” che ci vuole solo consumatori e fruitori di servizi, non certo la presenza di un centro sociale che da 15 anni prova a lottare contro tutto ciò. Il vero degrado è quello che nel nome della paura ci fa vivere costantemente sotto la minaccia di perdere tutto, creandoci relazioni artificiali sui social network.
Vivere le strade e occupare i luoghi dismessi per riempirli di senso è il nostro antidoto contro tutto questo veleno.
Siamo e saremo in piazza e per le strade per contestare le ondate di razzismo, intolleranza e odio nei confronti degli “ultimi” che stanno travolgendo la nostra città e per contrastare le politiche repressive e securitarie che hanno come unico obiettivo quello di cavalcare la paura dei cittadini, e come unico risultato quello di desertificare e distruggere i luoghi di aggregazione (stazione, parchetti, etc.) attraverso la criminalizzazione sistematica soprattutto dei migranti e delle minoranze non utili al sistema.
Riteniamo tutto ciò inaccettabile e crediamo che l’unico ospite indesiderato sia chi, con la divisa dello Stato o con la minaccia malavitosa, si prenda con la forza il potere di gestire un territorio e determinare in maniera autoritaria comportamenti, desideri e quotidianità.
NE’ PAURA, NE’ CONTROLLO SOCIALE: LIBERTA’ E AUTOGESTIONE IN STRADE E QUARTIERI!
FOA Boccaccio 003
ps: tra le folgoranti operazioni di polizia a Monza ricordiamo le prepotenze attuate dagli agenti in stazione nei confronti di “pericolosi criminali” colti in fragranza mentre si rinfrescavano alla fontana, oppure si tagliavano i capelli o ancora giravano con cani al guinzaglio, ma senza museruola…
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L’Associazione di volontariato giovanile La Fabbrica con il contributo della Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus organizza la prima edizione del “Brianza Art-Music Contest”, iniziativa dedicata al protagonismo artistico e musicale dei giovani del territorio.
La partecipazione è del tutto libera e gratuita per giovani e adulti residenti nella provincia di Monza e Brianza che avranno a disposizione l’opportunità di diffondere le proprie passioni artistiche e musicali in contesti professionali e di alta visibilità.
Il concorso prevede due categorie: l’ambito musicale e cantautoriale e l’ambito artistico e fotografico. Dal primo agosto e fino al 30 settembre tutti gli artisti che vogliono partecipare all’iniziativa possono inviare ai referenti dell’Associazione La Fabbrica formale iscrizione dopo aver letto il regolamento pubblicato sul sito istituzionale.
Per la categoria musicisti e cantautori saranno selezionati otto artisti o gruppi musicali che accederanno alla finale che si terrà domenica 10 dicembre 2017 presso l’Auditorium Palazzo Terragni di Lissone (MB).
Per quanto riguarda invece la sezione artistica e fotografica ci saranno delle esposizioni permanenti presso la sede operativa dell’Associazione La Fabbrica in via Varese, 38 a Lissone della durata dei quattro giorni ciascuna. Fra tutte le mostre allestite nei mesi di ottobre e novembre saranno selezionati quattro finalisti che avranno l’opportunità di esporre nella giornata finale del 10 dicembre.
Il concorso prevede premiazioni per i primi classificati in ogni sezione oltre alla possibilità di avere ulteriori spazi di esposizione nelle numerose iniziative promosse dall’Associazione La Fabbrica nell’ambito della promozione musicale e artistica del territorio.
L’intento dell’iniziativa è quello di promuovere il protagonismo musicale e artistico dei giovani residenti nella provincia di Monza e Brianza. Incentivare e promuovere le loro passioni offrendo uno spazio espositivo e di esibizione, riconoscendo con delle premiazioni il loro valore.
Sostenere la musica e l’arte che nascono sul territorio come forma di unione di culture, passioni e interessi incentivando i giovani e gli adolescenti a credere nelle loro capacità innovative.
Beneficiari diretti saranno circa cinquanta giovani artisti o musicisti residenti sul territorio. Indirettamente vengono coinvolti nel progetto tutti gli adolescenti, giovani e adulti che potranno ammirare le esposizioni artistiche e fotografiche e assistere ai concerti degli otto gruppi finalisti del concorso.
Un’iniziativa che vuole coinvolgere i giovani alla partecipazione attiva del territorio ritrovando il piacere dell’incontrarsi per condividere le proprie specifiche passioni.
L’iniziativa sia nelle fasi di selezione sia nella finale del 10 dicembre a Palazzo Terragni a Lissone sarà supportata da un efficiente piano di comunicazione che fa leva sull’importante rete realizzata sul territorio dall’Associazione La Fabbrica negli ultimi anni di attività.
Per iscrizioni e per visionare il regolamento ufficiale del concorso visitare il sito dell’Associazione La Fabbrica al seguente link: www.lafabbrica.mi.it/brianza-art-music-contest-regolamento-fondazionecomunitamb/
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Ex SS 35 Milano – Meda: nel mese di agosto i lavori di manutenzione straordinaria
Rifacimento asfalti, pulizia e manutenzione verde, ripristino corticale dei ponti
il programma delle deviazioni e delle chiusure tra il 7 e il 25 agosto
Monza, 27 luglio 2017. E’ in programma per le settimane centrali di agosto il pacchetto più rilevante di manutenzioni straordinarie per la SSp35 Milano-Meda, nel tratto in competenza della Provincia MB, compreso tra l’uscita di Binzago (Cesano Maderno) e Varedo.
I lavori, che comporteranno anche la chiusura totale dell’arteria per più giorni, sono stati programmati nel periodo estivo proprio per limitare i disagi ai tanti automobilisti che quotidianamente percorrono la superstrada e rientrano nel programma di manutenzione straordinaria varato dalla Provincia per un importo di circa 1.800.000 euro.
Previsti, oltre al rifacimento di asfalti per circa 20.000 mq, la sistemazione di alcuni tratti delle banchine stradali, lo sfalcio del verde, potature e disboscamento totale delle banchine laterali, la parziale sistemazione delle barriere di protezione marginali incidentate, il rifacimento della segnaletica orizzontale, cui si aggiunge il ripristino corticale per le pile dei ponti di Binzago (Cesano M) e Varedo, interessati dal primo slot dell’operazione “ponti sicuri”.
Per riuscire a completare tutte le attività previste nei tempi stabiliti i lavori si svolgeranno nell’orario diurno e notturno. Il traffico verrà chiuso sulla intera tratta tra l’uscita di Varedo e l’uscita di Binzago dal 7 all’11 agosto e dal 21 al 25 agosto.
Tra il 12 e il 21 agosto, invece, è programmata una interruzione del traffico solo nei tratti interferenti con i lavori ai ponti di Binzago (Cesano M) e Varedo, con le conseguenti deviazioni lungo la viabilità comunale.
Tutte le deviazioni e percorsi consigliati in direzione nord/sud, con particolare riferimento ai mezzi con portata superiore a 3,5 T sono online su www.provincia.mb.it