Caponago: mistero sulla moria di uccelli.
In corso analisi per accertare le cause di morte.
Campi e cortili coperti di cadaveri di piccioni, corvi barcollanti, uccelli morti che letteralmente piovono dal cielo.
Questa la scena, quasi biblica, descritta dai residenti di Cascina Seregna di Caponago (MB) a Milena Rosellini, responsabile colonie feline per ENPA di Monza e Brianza, l'11 giugno durante una sua visita alla colonia ubicata proprio in quella minuscola frazione.
Lei stessa ha fotografato una decina di animali morti, raccogliendoli successivamente e consegnandoli al servizio veterinario dell'ATS (ex ASL) per le opportune analisi. Altri quattro volatili erano già stati buttati imprudentemente dai residenti nel vicino canale Villoresi prima di realizzare la gravità della situazione, molti altri sono finiti sul tetto parzialmente sfondato di una casa disabitata dove da tempo si è formata una colonia composta da decine di pennuti. Il fortissimo odore di cadaveri in putrefazione è stato confermato dai Carabinieri usciti per fare un sopralluogo sulla scena. Anche il Dr. Carlo Ferrari, medico veterinario del Servizio Veterinario dell'ATS di Monza e Brianza, si è recato a Cascina Seregna per verificare personalmente l'accaduto.
I residenti hanno raccontato, inoltre, di aver visto del liquido uscire dal becco degli uccelli morenti e di volatili in condizioni tali da non opporre alcuna resistenza all'aggressione di un gatto, un fenomeno alquanto anomalo.
Anche se è troppo presto per formulare un'ipotesi (sulla vicenda stanno ora indagando le autorità competenti), gli scenari possibili sarebbero un'intossicazione da pesticida utilizzato sui campi attorno alla cascina o, peggio, un avvelenamento intenzionale. In questo malaugurato caso ENPA di Monza e Brianza si riserva di sporgere denuncia contro ignoti per maltrattamento ex art. 544ter del Codice Penale.