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Venerdi 27 ottobre , alle ore 20,30 presso la sede di via Annoni 14 - Monza
si terrà la conferenza su L'Economia dei Cistercensi, a cura di Maurizio Boerci.
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Pedemontana: via libera dalla Provincia MB all’apertura della bretella che collega Ceriano Laghetto a Bregnano
Monza, 18 ottobre 2017. Il Presidente Roberto Invernizzi ha siglato il decreto che autorizza ufficialmente la presa in consegna da parte della Provincia MB del tratto di competenza dell’opera TRCO11- che collega Ceriano Laghetto con Bregnano - connessa a Pedemontana. Si tratta dell’ultimo tassello di un iter amministrativo che permetterà di aprire l’intera bretella da domani.
“Nonostante le ben note difficoltà finanziarie siamo riusciti a portare a termine un impegno preso con Società Pedemontana concludendo tutti i passaggi amministrativi necessari per poter dare il via libera all’apertura di questa nuova bretella che sarà denominata SP 31 BIS – spiega il Presidente della Provincia MB Roberto Invernizzi – Con grande senso di responsabilità verso i cittadini che attendono l’apertura di questa arteria abbiamo verificato tutte le condizioni per garantire la gestione in sicurezza, nonostante le condizioni operative dell'Ente sono sicuramente diverse da quando sono stati presi accordi sulle opere connesse di Pedemontana.”
La convenzione: Provincia MB ha siglato lo scorso 29 settembre una convenzione con le Province di Lecco e Como che impegna li enti nella gestione della nuova viabilità che collega i Comuni di Ceriano Laghetto e Bregnano passando attraverso Saronno, Rovello Porro, Misinto, Rovellasca, Lazzate. L’accordo stabilisce che ogni ente si farà carico, nei rispettivi tratti di competenza, della manutenzione ordinaria, straordinaria e del servizio di viabilità invernale.
Alla Provincia di Monza e Brianza compete la gestione del tratto che unisce Misinto e Lazzate per un totale di circa 3.8 Km.
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SULLE RIVE DEL DANUBIO: DA VIENNA A BUDAPEST
Roberto Metro – pianoforte
Elvira Foti – pianoforte
domenica 22 ottobre – ore 17 / Auditorium Comunale, Via Carlo Porta 2 / Ornago (MB)
Dopo il primo evento a Cesano Maderno, Brianza Classica vi d. appuntamento a Ornago, il 22 ottobre, con il secondo concerto di questa rassegna autunnale: “Sulle rive del Danubio: da Vienna a Budapest”, concerto pianistico con Roberto Metro ed Elvira Foti. Il Duo condurr. il pubblico in un viaggio musicale che omaggia la musica viennese di Johann Strauss e il virtuosismo del compositore ungherese Franz Liszt.
Del primo ascolteremo i valzer pi. noti, tra i quali: “Rose del Sud”, “Voci di Primavera” e l’immancabile “Sul bel Danubio blu”; del secondo verranno eseguite le celebri “Rapsodie Ungheresi”, nella rarissima trascrizione per pianoforte a quattro mani effettuate dallo stesso autore.
Programma
J.STRAUSS jr.:
Rosen ausdem Süden – Walzer op. 388; Rose del sud; Auf der Jagd – Polka schnell op. 373
A caccia – Polka veloce; Tritsch-Tratsch Polka op. 214; Frühlingsstimmen – Walzer op. 410
Voci di Primavera; Unter Donner und Blitz – Polka schnell op. 324; Sotto tuoni e fulmini – Polka veloce; Ander sch.nen blauen Donau – Walzer op. 314; Sul bel Danubio blu
LISZT:
Rapsodia ungherese n. 12
Rapsodia ungherese n. 6
Rapsodia ungherese n. 2
Il concerto . organizzato da Early Music Italia in collaborazione con il Comune di Ornago (MB). Gode del patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, della Provincia di Lecco, della Provincia di Monza e Brianza e del Touring Club Italiano. SPI CGIL Lombardia . Main Sponsor. Ha inoltre il sostegno di Banca Popolare di Sondrio, Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus, Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, FNP Cisl Pensionati Monza Brianza Lecco.
Top Music Center . sponsor tecnico.
INFORMAZIONI
Il concerto è ad ingresso gratuito con prenotazione consigliata sul sito www.brianzaclassica.it. Le prenotazioni si aprono il lunedì e si chiudono il giorno prima del concerto, salvo esaurimento dei posti disponibili: in quest’occasione le prenotazioni online si apriranno lunedì 16 ottobre. Sono garantiti posti nelle prime file per i Sostenitori e posti a sedere per i Residenti di Ornago, previa prenotazione telefonica al numero 339 8862993 o via email: info@brianzaclassica.it. Le modalità per diventare un Sostenitore del Festival sono presenti sul sito www.brianzaclassica.it, nella sezione “dona ora”. Per chiunque è possibile presentarsi il giorno stesso dello spettacolo e usufruire
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In relazione alla variante di tracciato per la futura Monza Metropolitana (M5) annunciata oggi dal sindaco Dario Allevi, il portavoce dell'Associazione HQMonza Isabella Tavazzi dice: "Il nuovo tracciato urbano del metrò in Monza risponde ad una logica comprensibile e positiva. Il fatto di incrociare la stazione FS rende più efficienti le due dorsali di trasporto di massa, ferrovia stessa emetrò. Lo diciamo con trasparenza e onestà, anche se questo tracciato allontana la M5 ancora di più dai quartieri più densamente abitati di Monza, cioè San Fruttuoso e Triante." "L'importante è che le analisi sulla capacità di raccogliere passeggeri direttamente, senza che usino l'auto per raggiungere le fermate, siano migliori di prima. E che sin da ora si inizi a pensare ad una rete di superifice con bus piccoli ed elettrici da sviluppare intorno ai due assi fondamentali, ferrovia e M5." "Però, è davvero l'ora di stringere i tempi: dopo le belle parole e gli studi preliminari, bisogna passare rapidamente alla progettazione e al reperimento dei fondi (lo Stato, come è abitudine, ci metterà al massimo il 60 percento). I veri passi avanti saranno questi".
Associazione HQMonza
www.hqmonza.it
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Domenica 15 ottobre, all'interno del mese di campagna “Ricordiamoci di salvare l'Italia”, i Gruppi Giovani, i Gruppi Territoriali e le Delegazioni del FAI erano presenti in 185 città in tutta Italia per la Giornata FAI d'Autunno.
Per questa edizione sono due le città del nostro territorio interessate dalla Giornata FAI: Seregno con un itinerario tematico e 3 aperture straordinarie e Oreno con un itinerario tematico e un’apertura esclusiva per i soli iscritti FAI.
URBS SERENA - Seregno, itinerari nella storia
Il Gruppo FAI Giovani Monza, con il supporto della Delegazione, ha scelto di raccontare alcuni luoghi simbolo della città di Seregno attraverso un percorso storico-culturale-artistico tra le vie del vecchio borgo e tre aperture straordinarie:
- Le tre piazze del borgo antico per raccontare le architetture civili e religiose, i personaggi storici, aneddoti e curiosità;
- l’Abbazia e Monastero di San Benedetto, con la straordinaria biblioteca dove sono conservati volumi rari che i visitatori hanno potuto ammirare, oltre alle produzioni dei monaci;
- l’Antico Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano con gli affreschi del XVI secolo che custodisce al suo interno;
- e la Sede Storica dei Vigili del Fuoco - mai aperta prima al pubblico prima di questa occasione, ancora oggi sede operativa.
I visitatori sono stati complessivamente oltre 1.600, hanno potuto conoscere aspetti della storia, dell’arte, della cultura della città di Seregno.
Collaborazioni e Patrocini
Fondamentale è stata la stretta collaborazione sul territorio con il circolo culturale “Seregn de la Memoria” che da anni studia la storia di Seregno con lo scopo di conservare l’identità della città e dei suoi abitanti.
Coinvolti anche gli Apprendisti Ciceroni del Liceo Parini di Seregno nell’illustrazione della Biblioteca del monastero e delle produzioni dei monaci.
L’iniziativa è stata effettuata in collaborazione con il Comune di Seregno, Confcommercio Seregno, Vivi Seregno.
ORENO TRA CONVENTI, CASCINE E NOBILI PRESENZE
Storie e protagonisti di un borgo in Brianza
Il Gruppo FAI del Vimercatese ha scelto di raccontare il borgo di Oreno, magnifico esempio di centro storico egregiamente conservato, dove le strade tortuose e i bassi edifici nascondono le tracce della sua storia antica.
Abbiamo ripercorso fatti e avvenimenti storici partendo dalle mura medievali del convento di San Francesco, raccontato affreschi dimenticati sulle orme di Gian Giacomo Caprotti, detto Salaino, allievo prediletto di Leonardo da Vinci. Davanti al maestoso prospetto di Villa Gallarati Scotti abbiamo raccontato le vicende di nobili casati e del fenomeno tutto brianzolo delle “ville di delizia”, e visitato, infine, le corti rurali ristrutturate, che custodiscono storie e aneddoti di un recente passato.
I tesserati FAI hanno proseguito a fine visita verso la Cascina Lodovica per ammirare un’importante collezione di copie di codici vinciani.
La Giornata FAI d'Autunno, patrocinata dal Comune di Vimercate, ha proposto la riscoperta di un borgo da un punto di vista ancora poco indagato, ovvero quello delle figure storiche che l’hanno reso tale.
I visitatori sono stati 680: hanno potuto conoscere aspetti della storia, dell’arte, della cultura del Borgo di Oreno.
Collaborazioni e Patrocini
L’iniziativa si è svolta in collaborazione con il Circolo Culturale Orenese, Alessandro Borromeo, Massimo Elli, Maria Elena Nodari, la Libreria Il Gabbiano e con il patrocinio del Comune di Vimercate.
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“INCONTRIAMOCI AL MUSEO”
MUSEO CIVICO CASA DEGLI UMILIATI
VIA TEODOLINDA 4 MONZA
INGRESSO PORTA A VETRI
MERCOLEDI' 25 OTTOBRE ORE 18.00
GIOVANNA FORLANELLI- FONDAZIONE ROVATI
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DEL MUSEO DI ARTE ETRUSCA A MILANO
Fondazione Luigi Rovati progetto di un nuovo Museo di Arte Etrusca.
Ubicato nello storico Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro in Corso Venezia 52 a Milano, il museo verrà inaugurato a fine 2018 dopo un’articolata operazione di restauro affidata allo studio Mario Cucinella Architects.
Il progetto prevede la ristrutturazione e l’ampliamento della storica proprietà immobiliare di Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, situata a Milano in Corso Venezia 52, dove prenderà vita un nuovo Museo di Arte Etrusca.
Il palazzo è costituito da cinque piani per una superficie totale di circa 3.300 metri quadrati. Un palazzo storico, in cui il lavoro di conservazione sarà importante, così come lo saranno gli elementi di novità affidati alla guida creativa e rigorosa dell’architetto Mario Cucinella.
Il progetto architettonico prevede tre macro interventi. Il primo riguarda l’ampliamento del livello interrato dell’immobile e la realizzazione del museo ipogeo che ospiterà la collezione di vasi e reperti etruschi. Il secondo è rappresentato dalla operazione di conservazione e restauro del piano nobile, progettato negli anni ‘60 dall’architetto Filippo Perego, una “casa ritrovata” pensata per esporre altri oggetti d’arte appartenenti alla Fondazione. Gli altri piani dell’edificio sono dedicati a ospitare gli uffici, la biblioteca, i laboratori, la sala conferenze e gli spazi per esposizioni temporanee; al piano terra, trovano invece posto la biglietteria, l’area bookshop, la caffetteria.
Il terzo intervento progettuale interessa la riqualificazione del grande giardino sul retro dell’immobile, progetto sviluppato in accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Si tratta di un o spazio nascosto dalle mura perimetrali che lo racchiudono su tre lati, un’area verde privata che sarà aperta al pubblico e potrà essere fruita senza necessariamente visitare il Museo.
Il corpus cardine dell’esposizione museale sarà un’importante collezione di buccheri e impasti etruschi, la Collezione Cottier-Angeli, che nel suo insieme di oltre 700 reperti, è considerata dagli esperti la più completa raccolta di vasi del periodo arcaico, presa a riferimento dai grandi musei del mondo.
La vocazione per la ricerca e l’innovazione, la contaminazione tra i saperi, l’apertura al mondo, la dedizione allo studio e al lavoro, l’impegno civile sono i valori che guidano la nostra famiglia, dichiara Giovanna Forlanelli Rovati, Vicepresidente della Fondazione Luigi Rovati.
La Fondazione è intitolata a mio suocero, Luigi Rovati, medico, ricercatore e imprenditore farmaceutico, che ha sempre accompagnato il costante impegno per la crescita dell’azienda da lui fondata con la passione per l’arte classica. Contaminare la cultura d’impresa con l’arte ha generato un’esperienza che trova oggi continuità nelle nuove generazioni della famiglia.
La collezione è stata acquistata quest’anno in Svizzera ed è rientrata in Italia in virtù di un lungimirante accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la collaborazione con le Soprintendenze e i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. L’operazione rientra nel tema fondamentale della restituzione e reintegrazione del patrimonio archeologico del nostro Paese da parte di privati: riportare in Italia reperti liberamente disponibili sul mercato antiquario internazionale, operazione tuttavia spesso vista con diffidenza e considerata un incentivo agli scavi clandestini.
Il museo, che accoglierà altre opere di collezioni private che la Fondazione raccoglierà rendendone possibile la fruizione, vuole proporsi come centro di eccellenza nel campo della conservazione, dello studio e della valorizzazione dei reperti antichi, configurandosi, in virtù della centralità di Milano, come un polo d’attrazione per le realtà legate all’archeologia etrusca dislocate sul territorio nazionale.
La scelta di Milano per la sede museale è legata alla visione di città metropolitana, dove Milano, nodo centrale di afflusso, si apre verso l’esterno e i flussi turistico-culturali si muovono in un territorio sempre più esteso e integrato.
La sfida sarà realizzare un museo archeologico che non si limiti a esporre oggetti, ma faccia rivivere le nostre origini in modo moderno e dinamico, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie che possono contribuire in modo suggestivo a contestualizzare il singolo reperto all’interno di un percorso storico e culturale più ampio, un luogo dove dare spazio alle idee e farle girare.
Il nuovo museo ambisce appunto all’eccellenza proprio perché vuol fare dello studio, del pensiero, del dialogo il suo presupposto e il suo punto d’arrivo: vuole essere un laboratorio in cui sperimentare attività nuove, creare importanti partnership internazionali, organizzare convegni e seminari, diventare un centro di ricerca e un punto di riferimento per il restauro, ma anche un punto di incontro e di diffusione del sapere e della bellezza per la comunità, con un’attenzione particolare alla scuola, all’educational e al multimediale.
Questo progetto vuole contrapporsi all’approccio che vede spesso le attività filantropiche come un “hobby” o interpretate come il risultato di “buona volontà” legata a un interesse individuale. Occorre invece aprirsi al cambiamento ed essere disponibili a sperimentare, caratteristiche ben radicate nella cultura della imprenditoria familiare italiana, e intraprendere un percorso filantropico innovativo, che implichi progettualità, professionalità e partecipazione diretta.
Il compito specifico della filantropia è quello pionieristico: sperimentare nuovi modelli, con la rapidità e l’indipendenza che nessuna istituzione pubblica potrà mai mettere in campo.
Il privato può permettersi di sbagliare e di imparare dai propri errori, può inventare nuovi paradigmi di intervento che, una volta testati in scala più piccola, starà poi al pubblico applicare su scale maggiori, in un circolo virtuoso che li veda entrambi collaborare attraverso uno scambio costruttivo.
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ABOLIZIONE DELLA CACCIA E DIFESA DEGLI ANIMALI SELVATICI GLI OBIETTIVI DELLA MOBILITAZIONE LAV: A PARTIRE DA SABATO 21 E DOMENICA 22 OTTOBRE IN DECINE DI CITTA’ D’ITALIA. TUTTI POTRANNO CONTRIBUIRE FIRMANDO LA PETIZIONE: “UN PASSO DECISIVO PERCHÉ QUESTA SIA L’ULTIMA STAGIONE DI CACCIA” A MONZA VIENI A FIRMARE IN VIA ITALIA/RINASCENTE
A partire da sabato 21 e domenica 22 ottobre la LAV (www.lav.it) sarà nelle principali città d’Italia con una petizione a sostegno di una Proposta di legge per l’abolizione della caccia e a difesa degli animali selvatici, da presentare al nuovo Governo, che si insedierà verosimilmente nella primavera 2018. A Monza puoi firmare presso i tavoli LAV allestiti in via Italia/Rinascente dalle 10,00 alle 18,00 Un obiettivo semplice e chiaro, per porre fine al massacro legale di milioni di animali: sono, infatti, 464 milioni l’anno, circa 500.000 ogni ora di ogni giornata venatoria, gli animali che i poco più di 600.000 cacciatori italiani (stima ISPRA) sono legittimati a uccidere con il fucile, ma anche utilizzando l’arco oppure i falchi. Un numero all’apparenza esageratamente enorme, però realistico, che deriva da una stima eseguita a partire dai dati raccolti in quattro regioni campione e poi rapportati a tutti i cacciatori nazionali. Un numero che non tiene conto, però, degli animali vittime della caccia “gestionale”, che indica gli interventi eseguiti per prevenire i conflitti derivanti dalla presenza delle attività umane sul territorio, e del bracconaggio, troppo spesso praticato anche da cacciatori con regolare licenza di caccia, come dimostrano diverse sentenze di condanna. La caccia, quindi, è una delle principali cause di morte violenta per gli animali, vittime di un’attività di esclusivo divertimento, percepita sempre con maggiore contrarietà dall’80% dei cittadini italiani che, secondo numerosi sondaggi, ne chiede l’abolizione. “Purtroppo non basta essere contrari alla caccia per fermarla, occorre l’impegno di tutti per far arrivare la nostra vastissima voce nelle Sedi istituzionali – afferma Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali selvatici – firmare la nostra petizione a sostegno della Proposta di Legge per fermare il massacro venatorio (scopri dove su www.lav.it) è un passo decisivo che tutti possono fare, in pochi minuti, perché questa sia l’ultima stagione di caccia”. LAV – Sede Territoriale di Monza e Brianza Ufficio Stampa LAV nazionale – www.lav.it
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M5S Lombardia. Carate Brianza. Canali Spa in audizione, "scongiurare chiusura e tutelare i lavoratori"
Il M5S Lombardia ha richiesto un'audizione in Commissione regionale Attività Produttive e Occupazione sulla crisi occupazionale della Canali S.p.A. che ha aperto una procedura di licenziamento collettivo nei confronti di 134 lavoratori dello stabilimento di Carate Brianza. Si richiede che vengano convocati la direzione aziendale, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il Comune di Carate Brianza e la Provincia di Monza Brianza. "Regione Lombardia non può restare con le mani in mano di fronte a un licenziamento di questa portata, stiamo parlando di decine famiglie che avevano già dovuto fare il sacrificio di rivedere le loro condizioni contrattuali. Ora si ritroveranno da un giorno all'altro senza stipendio e un territorio già colpito dalla crisi si impoverirà ulteriormente. La Regione deve fare di tutto per cercare di mantenere i livelli occupazionali e scongiurare la chiusura dello stabilimento mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispone. E' prioritario essere al fianco dei lavoratori con l'obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro", spiega Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del M5S Lombardia.
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CANALI VERGOGNA!!!
NO AI 134 LICENZIAMENTI
della sede di Carate
Condanniamo fermamente il Vergognoso comportamento della. Azienda Canali, Azienda che produce abiti da uomo di alta moda e si vanta di esportare il Made in Italy in tutto il mondo!
Solo un mese fa si chiudeva un periodo di utilizzo di un anno del contratto di solidarietà e con la successiva uscita attraverso una procedura di mobilità di 75 lavoratori e la riduzione dell'orario per altri 39. Eravamo Convinti che questo percorso di riorganizzazione doloroso per tutte le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento avesse raggiunto l'obiettivo del risanamento del sito - stante anche le dichiarazione della direzione aziendale.
Ieri come una doccia fredda, contraddicendo tutto il lavoro svolto finora l'azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento tramite L’avvio di una procedura di licenziamento collettivo dei 134 lavoratori del sito di cui 130 donne. Nell’ incontro odierno le scriverti OOSS e la RSU hanno chiesto l'immediato ritiro della procedura di licenziamento collettivo e la contestuale apertura di un tavolo di discussione per trovare soluzioni per il mantenimento dei posti di lavoro.
L'azienda ha negato tale possibilità continuando irresponsabilmente con la volontà licenziare 134 lavoratori di cui 130 donne.
Le OOSS, la RSU e le lavoratrici chiedono all'azienda di fare un passo indietro e di cambiare rotta, e a sostegno di tale richiesta proclamiamo 8 ore di sciopero per la giornata di domani mercoledì 18 ottobre .
Giudichiamo estremamente negative le modalità brutali con cui l'azienda ha deciso di affrontare il problema e ci vediamo costretti ad aprire un percorso di mobilitazione con tutte le conseguenze che comporta e che è ancora possibile evitare.
Richiamiamo con forza l'azienda alla propria responsabilità sociale, verso il territorio che ha garantito il suo sviluppo e siamo sconcertati dalla scelta drammatica che in particolare colpisce L’occupazione femminile.
E’ evidente che percorreremo tutte le iniziative idonee e non lasceremo nulla di intentato per raggiungere una soluzione della vertenza che possa evitare la chiusura del sito canali di Carate Brianza. Coinvolgeremo la cittadinanza, le Istituzioni e i mass media con il massimo impegno.
DOMANI 18 OTTOBRE 2017 DALLE ORE 8:00
PRESIDIO DELLE LAVORATRICI IN SCIOPERO
DAVANTI AI CANCELLI DELLO STABILIMENTO CANALI
CARATE BRIANZA VIA DEL VALA’ 18
FILCTEM CGIL MB FEMCA CISL MBL
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BrianzAcque ottiene 50 milioni dall’Europa
La BEI concede un finanziamento a sostegno degli investimenti idrici sul territorio. Il Presidente Boerci: “Grande risultato per tutta la Brianza. Primi a beneficiare di un prestito specifico che rappresenta una provvista finanziaria a basso costo per estendere e migliorare reti e impianti anche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici"
Monza, 17 ottobre 2017 - La Banca Europea degli Investimenti ha erogato un finanziamento da 50 milioni a BrianzAcque per la realizzazione di investimenti nel servizio idrico integrato. L’azienda pubblica dell’acqua brianzola è la prima società ad aver chiesto e ottenuto il prestito nell’ambito di un programma varato “ad hoc” per l’Italia del valore complessivo di 200 milioni, che prende in considerazione anche la resilienza ai cambiamenti climatici. Il finanziamento servirà a coprire quasi il 40% del piano di investimenti della societànel quinquennio 2017-2021 con un ammortamento in 13 anni. Per la parte residua, corrispondente a 76 milioni, verranno utilizzati i proventi introitati con le bollette del servizio idrico integrato.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci: “E’ un grande risultato, non solo per l’azienda ma per la Brianza tutta. Le infrastrutture idriche locali, come quelle del resto d’Italia, hanno bisogno di cospicui investimenti per essere estese e migliorate. In questo contesto, il prestito BEI rappresenta una grossa opportunità per costruire una provvista finanziaria a basso costo, in grado di coprire il fabbisogno del territorio per i prossimi cinque anni”. E ha aggiunto: “BrianzAcque per prima ha accolto l’opportunità di un finanziamento specifico dell’Unione Europea grazie alla validità e all’affidabilità dei suoi progetti, in buona parte finalizzati a contrastare gli effetti dei mutamenti climatici e, più in generale, un programma di investimenti, giudicato meritevole di essere sostenuto”.
Per accedere al finanziamento europeo, BrianzAcque ha affrontato e superato con successo un percorso complesso e impegnativo con BEI.
I 50 milioni ottenuti a condizioni del tutto agevolate, consentiranno a BrianzAcque, gestore unico del servizio idrico integrato nell’ambito della Provincia di Monza e della Brianza, un approvvigionamento di fondi per interventi e lavori che miglioreranno servizi e infrastrutturazione di opere idriche, sistemi fognari e impianti di trattamento delle acque reflue. In dettaglio, le risorse economiche serviranno per realizzare 9 nuovi pozzi d’acqua, per riabilitarne altri 75, per estendere le reti acquedottistiche di 5 chilometri e per riqualificarne altri 8. Sul versante fognature ci sono 21 chilometri di condutture da costruire ex novo e altri 20 da risanare. Le prestazioni dei due depuratori di Monza San Rocco e Vimercate saranno efficientate grazie all’installazione di impianti di cogenerazione. Da ultimo, ma importantissimo, per contrastare le conseguenze delle “bombe d’acqua”, c’è in programma la costruzione di 5 nuove vasche volano per un totale di 72 mila metri cubi di invaso, pari al volume di circa 30 piscine olimpioniche.
Nell’ambito del Program Loan riservato all’Italia, la Banque Européenne d'Investissement finanzia metà del progetto fino a un massimo di 50 milioni, esattamente l’importo ottenuto da BrianzAcque.
In Italia esistono più di 2.700 operatori che erogano servizi idrici a quasi 7.700 comuni. In questo settore, il divario d’investimento esistente tra il bisogno di opere e quelle effettivamente realizzate è in continuo aumento ormai da anni. Attualmente, ammonta a quasi 5 miliardi. Il programma della BEI è teso a colmare questo gap.