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TESTIMONI DELLA GRANDE GUERRA
Un’iniziativa speciale dell’Amministrazione Comunale e del Gruppo Alpini Vimercate per celebrare il centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale
Il 4 novembre di quest'anno ricorrerà il centesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, la Grande Guerra, durante la quale persero la vita, tra militari e civili, più di quindici milioni di persone (più di un milione e duecentomila solo in Italia).
Per ricordare in modo adeguato i soldati vimercatesi caduti durante la Grande Guerra, l'Amministrazione Comunale e il Gruppo Alpini Vimercate hanno ideato una speciale iniziativa.
Proprio in questi giorni, alcuni cittadini di Vimercate hanno ricevuto una lettera nella quale il Sindaco li informa che uno dei caduti vimercatesi della Grande Guerra era nato esattamente cento anni prima di loro, nello stesso mese e nello stesso giorno, e li invita a presentarsi alla cerimonia commemorativa del 4 novembre a Palazzo Trotti come testimoni speciali del sacrificio di quel ragazzo, nato cento anni prima di loro.
L’iniziativa, resa possibile da un paziente lavoro di ricerca da parte del Gruppo Alpini Vimercate, vuole portare l’attenzione dei Cittadini sull’importanza di ciascuna delle singole vite distrutte dalla guerra.
Riportiamo un estratto della lettera del Sindaco:
Carissimo [...],
cento anni fa, il 4 novembre 1918, terminava per l’Italia la prima guerra mondiale. La grande guerra, come viene chiamata, rappresenta un passaggio drammatico e profondo nella storia del nostro continente. [...].
Quei tragici anni, dalla dichiarazione di guerra il 23 maggio 1915 dell’Italia all’impero Austro Ungarico, alla vittoria del 4 novembre 1918, videro la morte di tanti uomini e ragazzi, che combattevano in condizioni di sofferenza nelle trincee al fronte.
È commovente e toccante rileggere e ripensare al sacrificio di quei ragazzi, che [...] certamente speravano di poter contribuire a creare un mondo di pace. Anche per questo non vogliamo dimenticarli, perché sul loro sacrificio è stata costruita la storia del nostro paese in questi cento anni.
Grazie al lavoro appassionato degli Alpini, custodi di tante memorie di quel conflitto, conosciamo molti dei nomi di quei ragazzi che hanno perso la vita nella grande guerra, e vorremmo ricordarli chiedendo ai ragazzi di oggi, di portare per un giorno il testimone del loro sacrificio.
Il soldato [...] è morto il [...], ed era nato il [...], esattamente cento anni prima della tua data di nascita.
Vorrei quindi invitarti a ricordare con me questo ragazzo di 100 anni fa, partecipando alla commemorazione che organizzeremo per il 4 novembre 2018, chiedendoti di portarne idealmente il testimone, sapendo che alla fine della guerra, cento anni fa, avrebbe avuto la tua stessa età.
Vimercate, 20 settembre 2018
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Didattica Museale, finanziamento regionale di 15.000 euro
Un finanziamento regionale di 15.000 euro a sostegno dell’attività didattica museale e per continuare ad avvicinare gli alunni al MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone.
Il progetto didattico di Lissone rientra infatti fra le 55 richieste di finanziamento - su un totale 115 domande - approvate nei giorni scorsi da Regione Lombardia da cui risulta definita la graduatoria di finanziamento.
In graduatoria, il progetto didattico nel MAC di Lissone si è collocato al 13° posto con un contributo superiore di 1.000 euro rispetto a quello già ricevuto nel 2017.
Lissone riceverà complessivamente 15.000 euro da contributi regionali, pari al 70% dei 22.000 euro richiesti alla Regione, nell’ambito del bando “Avviso unico cultura 2018” riservato ai Musei, per sviluppare il progetto didattico in tutte le sue componenti per l’anno in corso.
La somma sarà interamente destinata a “Educazione e didattica museale presso il MAC di Lissone”, un progetto che comprende attività con le scuole primarie e secondarie, laboratori ad utenza libera, visite guidate, organizzazione di eventi culturali per una spesa complessiva di € 44.000, e rientra nell’ambito di valorizzazione di musei promosso da Regione Lombardia.
I soggetti individuati per il cofinanziamento sono 49 musei/raccolte museali, 5 sistemi museali locali e 1 rete regionale di musei. In particolare, contributi regionali in Provincia di Monza e Brianza, oltre che al MAC di Lissone, sono stati erogati alla Fondazione Casa natale Pio XI di Desio e al Museo Civico Carlo Verri di Biassono.
Lissone, 19 Settembre 2018
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Viabilità: chiuso il ponte sul Lambro di via C. Colombo
Una misura cautelare imposta dall’esito delle verifiche strutturali in corso
Monza, 19 settembre 2018. Il Comune di Monza ha emesso un’ordinanza urgente per chiudere al traffico veicolare e pedonale il ponte sul Lambro di via C. Colombo. Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei primi esiti delle indagini strutturali commissionate dal Settore Mobilità, Viabilità e Reti nel mese di luglio, con l’obiettivo di stabilire le priorità di intervento sui 35 manufatti ricadenti nella rete viabilistica comunale. L’unico ponte per il quale i professionisti hanno anticipato “gravi anomalie” – con una nota inviata agli uffici nel pomeriggio di oggi - è il ponte sul Lambro di via C. Colombo: un manufatto risalente agli anni ’50 e costituito da una campata composta da sei travi e cinque traversi in calcestruzzo. Le ispezioni effettuate e le fessurazioni rilevate dagli incaricati dal Comune, che hanno valutato il complessivo stato di degrado del manufatto, hanno imposto ai tecnici comunali la chiusura immediata dello stesso, in attesa del completamento delle indagini statiche e della realizzazione delle necessarie prove di carico.
“In attesa dei risultati completi delle indagini e in via precauzionale abbiamo deciso di chiedere completamente il ponte – spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore ai lavori Pubblici Simone Villa – Abbiamo già predisposto il piano della viabilità alternativa, pur trattandosi di area ZTL, mentre pedoni e bici potranno utilizzare la passerella ciclopedonale distante solo 180 metri”.
In questo momento, a poche ore dalla comunicazione ufficiale, il Comune sta predisponendo la necessaria cartellonistica per le deviazioni della viabilità e un piano di comunicazione per allertare i cittadini attraverso tutti i canali istituzionali a disposizione: display luminosi, sms, sito web e canali social.
Viabilità: chiuso il ponte sul Lambro di via C. Colombo
Una misura cautelare imposta dall’esito delle verifiche strutturali in corso
Monza, 19 settembre 2018. Il Comune di Monza ha emesso un’ordinanza urgente per chiudere al traffico veicolare e pedonale il ponte sul Lambro di via C. Colombo.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei primi esiti delle indagini strutturali commissionate dal Settore Mobilità, Viabilità e Reti nel mese di luglio, con l’obiettivo di stabilire le priorità di intervento sui 35 manufatti ricadenti nella rete viabilistica comunale.
L’unico ponte per il quale i professionisti hanno anticipato “gravi anomalie” – con una nota inviata agli uffici nel pomeriggio di oggi - è il ponte sul Lambro di via C. Colombo: un manufatto risalente agli anni ’50 e costituito da una campata composta da sei travi e cinque traversi in calcestruzzo.
Le ispezioni effettuate e le fessurazioni rilevate dagli incaricati dal Comune, che hanno valutato il complessivo stato di degrado del manufatto, hanno imposto ai tecnici comunali la chiusura immediata dello stesso, in attesa del completamento delle indagini statiche e della realizzazione delle necessarie prove di carico.
“In attesa dei risultati completi delle indagini e in via precauzionale abbiamo deciso
di chiedere completamente il ponte – spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore ai lavori Pubblici Simone Villa – Abbiamo già predisposto il piano della viabilità alternativa, pur trattandosi di area ZTL, mentre pedoni e bici potranno utilizzare la passerella ciclopedonale distante solo 180 metri”.
In questo momento, a poche ore dalla comunicazione ufficiale, il Comune sta predisponendo la necessaria cartellonistica per le deviazioni della viabilità e un piano di comunicazione per allertare i cittadini attraverso tutti i canali istituzionali a disposizione: display luminosi, sms, sito web e canali social.
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Nella giornata di ieri, presso Assolombarda Monza e Brianza, si è conclusa, con una ipotesi di accordo, la lunghissima trattativa sul rinnovo del contratto di secondo livello di St Microelettronics. Si sono riuniti a Monza tutte le rappresentanze sindacali italiane provenienti dai vari stabilimenti italiani, Agrate Brianza, Catania, Settimo Milanese, Arzano, Aosta, Palermo, Lecce.
Il rinnovo della contrattazione di secondo livello, che include sia il rinnovo delle normative interne che del premio di risultato, riguarderà circa 10.000 dipendenti. I principali elementi dell'accordo di secondo livello sono il nuovo premio di risultato, più ricco e raggiungibile, l'aumento dei permessi per conciliare tempi di vita e di lavoro e il miglioramento del piano di assistenza sanitaria integrativa.
In particolare, a regime, il PDR potrà redistribuire 3000 euro all'anno a dipendente. Ovviamente tra i punti fermi dell'accordo ci sono gli investimenti e le prospettive occupazionali. Ora la parola spetterà alle lavoratrici e lavoratori dei diversi siti.
Ha così commentato il Segretari@ Generale della Fiom Cgil Mb, Angela Mondellini: "Abbiamo raggiunto un'intesa importante, dopo anni di blocco della contrattazione nel colosso italiano francese. La redistribuzione della ricchezza era uno dei nostri obiettivi principali. Pensiamo di aver raggiunto un ottimo punto di equilibrio."
Ha altresì aggiunto Cosimo Ciminelli, rappresentante sindacale della Stm di Agrate "Punti importanti del nuovo contratto, se approvato, saranno: il miglioramento dei diritti delle lavoratrici madri e lavoratori padri, l'aumento della possibilità di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, la riapertura del confronto sui percorsi di crescita professionale. Illustreremo l'ipotesi in assemblea e poi la parola spetterà alle colleghe e colleghi".
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4 PIAZZE ALLA SCOPERTA DEL P.U.M.S.: SABATO 22 SETTEMBRE
In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Dopo la biciclettata alla scoperta del P.U.M.S. di domenica 16 settembre, proseguono gli eventi dedicati alla settimana europea della mobilità sostenibile. Sabato 22 settembre a partire dalle ore 10:00 in 4 piazze del centro città l’intera cittadinanza è invitata ad ascoltare le prime proposte di assessori, tecnici comunali e consulenti esterni su una visione di mobilità urbana attenta a un miglioramento generale della qualità della vita. In particolare, si parlerà di gradi di accessibilità delle varie alternative di trasporto per tutte le fasce della cittadinanza (bambini, anziani, adulti), di sicurezza, di qualità ambientale, di soluzioni low-cost e di infrastrutture sostenibili. Da quanto emerge dalle approfondite analisi condotte negli scorsi mesi nella costruzione del quadro conoscitivo, la città di Vimercate possiede infatti tutte le caratteristiche per poter ambire ad una visione di città a misura di persona che bilancia obiettivi di vivibilità, vivacità economica e sostenibilità ambientale. La modalità dei tavoli in piazza rappresenta la volontà dell’Amministrazione di far conoscere direttamente i propri piani e progetti per la città e di cercare di stimolare nei cittadini la voglia di partecipare, dialogare e confrontarsi su questi temi che non devono rimanere appannaggio dei soli tecnici o politici. Si partirà al mattino alle 10:00 con il tavolo dell’Amministrazione dove verranno illustrati gli obiettivi strategici a medio e lungo termine del Piano. Alle 11:00 si parlerà di esperienze già avviate con successo in altri contesti simili alla nostra città con l’intervento dei consulenti olandesi del PUMS. Nel primo pomeriggio, alle 14:00, i tecnici comunali spiegheranno quali passi un ente pubblico deve fare per passare dalle parole ai fatti, cioè alle opere. Infine, l’ultimo tavolo alle 15:00 sarà dedicato all’illustrazione di interventi già realizzati con pieno successo in Italia, nonostante le iniziali diffidenze. In caso di maltempo, gli stessi incontri saranno tenuti nella sala del consiglio comunale.
Comune di Vimercate
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COWO® SOVICO
presenta
venerdì 28 settembre, ore 18:30
IO COWORKING E TU?
Al Coworking Sovico l'evento di presentazione e networking tra professionisti.
Venerdì 28 settembre, alle 18:30, il coworking di Sovico apre i battenti per presentare al pubblico la comunità di professionisti che lo animano, gli spazi e le diverse attività che quotidianamente si susseguono nella sede di via Giovanni da Sovico 96. Uno degli aspetti più importanti del Coworking è la possibilità di "fare rete", di conoscere altri professionisti, di lavorare in ambiente favorevole alle collaborazioni. Infatti, se da un lato uno spazio di Coworking non è nulla più (e nulla meno) di una location professionale dove svolgere il proprio lavoro con la massima efficienza, con una proposta sostenibile in termini di costi e servizio, dall'altro non si può negare che laddove si ritrovano quotidianamente professionisti, freelance, imprese si creano le condizioni ideali per una sinergia. L’evento del 28 sarà l’occasione per conoscere un diverso stile di lavoro e i volti della realtà sovicese. Una decina i professionisti che presenteranno il loro lavoro: imprenditori, ingegneri, informatici, professionisti del benessere e della comunicazione; sarà presente anche la Fondazione Pistorio. A introdurre la serata il fondatore della rete COWO® Massimo Carraro, mentre la conduzione spetterà ad Alberto Mariani, anima del coworking, imprenditore e proprietario del sito sovicese. Dopo la presentazione, il coworking offrirà al pubblico un gustoso aperitivo.
Coworking Sovico:
L’ufficio di rappresentanza Mariani A&A di Sovico, Monza e Brianza, ospita il Cowo Sovico/Monza che si trova nel centro del paese. Il Cowo® è anche un punto di book-crossing molto frequentato, ed ha anche al suo interno un collaboratore che segue con successo un percorso di inclusione sociale e lavorativa. Last but not least: tutte le mattine alle 10 si va tutti a prendere un caffè al bar.
Coworking Sovico fa parte di COWO®, la rete dei Coworking indipendenti.
COWO® è un’idea di Laura Coppola e Massimo Carraro, i partner dell’agenzia di comunicazione Monkey Business che hanno deciso di aprire i loro uffici di Milano a un’esperienza di coworking il 1° aprile 2008 e da allora… non hanno più smesso. Pochi mesi dopo, sollecitati dalle richieste, hanno riformulato il concetto COWO® nel programma di affiliazione “Rete Cowo® – Coworking Network”, iniziativa aperta a chiunque voglia aprire un Coworking a marchio COWO® nell’ambito dei propri uffici; il Network ha superato, ad oggi, i 100 spazi in tutta Italia.
Evento gratuito e aperto al pubblico, per info:
Alberto Mariani - 335/26.80.99
Massimo Carraro - Fondatore Rete COWO® - Oltre 100 Coworking in Italia e Svizzera - +39 02 2151581
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Open Fiber cabla Monza, ma esclude San Fruttuoso Sulle loro mappe il quartiere è segnato come parte di Muggiò che avrà la banda larga tra diversi anni. Proteste.
A Monza è in fase di completamento la cablatura in fibra ottica da parte di Open Fiber, da San Rocco al Cazzaniga, ma inspiegabilmente è rimasto escluso il quartiere di San Fruttuoso, che tra l’altro è uno dei più popolosi di Monza e ospita alcune strutture industriali e terziarie anche di livello internazionale. Protestiamo fermamente per questa esclusione incomprensibile e inaccettabile che penalizza una zona della città rispetto a tutte le altre, e chiediamo che anche nel quartiere di San Fruttuoso venga iniziata in tempi brevi la posa della fibra ottica fino agli edifici (FTTH) prevista dal piano nazionale per le grandi e medie città italiane. Alle nostre richieste di chiarimenti, Open Fiber – da giugno ad oggi – non ha mai risposto ufficialmente. E durante le nostre ricerche (ancora in corso) per chiarire questa situazione, abbiamo fatto una scoperta a dir poco sorprendente: sulle mappe di Infratel, l’agenzia nazionale che coordina la cablatura dell’Italia, il quartiere San Fruttuoso è staccato da Monza ed è indicato come se facesse parte di Muggiò. E poiché Muggiò è un piccolo Comune, questo significherebbe che San Fruttuoso – al contrario del resto di Monza – verrebbe cablato solo dopo il 2021, esattamente in quale anno ancora non è stato definito. San Fruttuoso ha circa 33mila abitanti, il 28% del totale in città. Attualmente la velocità media di connessione nel quartiere arriva al massimo a 40 Mbit/secondo, in qualche raro caso a 80Mbit. La fibra ottica dovrebbe portare la velocità a 1Gbit, cioè 1.000 Mbit/secondo, come previsto dal piano nazionale. Nel quartiere transitano tra l’altro alcune dorsali in fibra ottica, anche la prima che sia mai stata posata a Monza, circa 15 anni fa, da Albacom. Ricordiamo che le reti di telecomunicazione (al pari delle altre reti) non possono essere, e non sono, di uso esclusivo delle singole società titolari, ma devono essere messe a disposizione di tutti i gestori. Insieme ad altre sette realtà di Monza e del quartiere, abbiamo chiesto al Sindaco Allevi di farsi portavoce della protesta dei cittadini e della richiesta di equità per San Fruttuoso, nella convinzione che non possano e non debbano esistere nella stessa comunità – specie per questi servizi infrastrutturali fondamentali – cittadini di serie A e cittadini di serie B. Hanno sottoscritto la lettera al Sindaco, insieme a noi, anche: Associazione Culturale San Fruttuoso, Confesercenti delegazione di Monza, Fondazione Franco Fossati, San Fruttuoso Basket, Associazione Cittadini Reporter, Turismonza, Comitato San Fruttuoso.
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Come ogni anno abbiamo analizzato il bilancio della Sias e quest’anno anche quello dell’Aci, l’azionista di maggioranza (75%) di Sias. Ne risulta, per il 2017 un utile d’esercizio di quasi 1.9 mln (milioni) di €, derivato non dal valore della produzione (ricavi delle vendite e delle prestazioni) – che anzi si sono ridotti del 2,1%,– bensì dalla riduzione dei costi (- 3,5 mln di €). Il che significa che non hanno avuto successo le ipotesi, sbandierate negli anni precedenti, di aumentare l’attività riportando a Monza le competizioni che se ne sono andate. Dal bilancio risulta chiaro che la Sias si mantiene a galla attraverso una drastica riduzione dei costi e grazie al sostegno di ACI. Quest’ultima ha deciso di organizzare in prima persona il GP di F1, intrattenendo direttamente i rapporti con la F.O.W.C. Ltd. (che esercita i diritti commerciali della F1) e stipulando un contratto di servizio con Sias. Il contratto prevede che Sias svolga le attività operative per la gestione del GP (organizzazione, vigilanza, biglietteria ecc.) e fatturi ad ACI il lavoro svolto; Sias incassa fisicamente i proventi della vendita dei biglietti, ma ne versa poi il valore ad ACI: 8.6 mln di credito di Sias verso ACI di contro a 12.3 mln di debito di Sias verso ACI.
Dai dati di bilancio di ACI si ricava altresì che il giro d'affari nel 2017 è stato pari a 423 mln, per l'84% provenienti da attività esattoriali (PRA e riscossione di altre tasse) e solo per 67 mln da attività "istituzionali", cioè sportive, turistiche, assicuratrici, etc., nonché 35 mln di perdita delle attività istituzionali.
Venendo al GP 2018, le fonti di stampa (Gazzetta dello sport del 4 settembre 2018) parlano di 16 mln di € di incassi a fronte di una spesa di 24,5 mln: una perdita netta di oltre 8 mln può essere considerata un affare?
Non è certamente un affare per la collettività il costo del mantenimento della titolarità del GP a Monza che scade il prossimo anno (2019): Liberty Media, che ha sostituito Bernie Ecclestone nella gestione del calendario dei GP a livello mondiale, ha preteso per il triennio 2017-2019, 68 mln di $ per poter essere inseriti nel calendario e si appresta alle trattative con i diversi circuiti, fra cui Monza, per i rinnovi.
Nel dopo GP 2018 Sticchi Damiani (presidente ACI) ha affermato che tratterà con Liberty Media per rivedere al ribasso il contratto, ma il fallimento di questa ipotesi è quasi certo vista la forza non solo economica del Gruppo americano che, al contrario, è probabile vorrà trattare al rialzo stante il calendario sempre più fitto di gare (21 con la probabile aggiunta del circuito ‘domestico’ di Miami) e, in ogni caso, non avrebbe motivi per privilegiare Monza rispetto agli altri circuiti.
Si dovrà, dunque, mettere mano al portafoglio dei cittadini e già ora il denaro pubblico coinvolto non è poco: 5 milioni di esborso da parte della Regione Lombardia, somma rientra in un finanziamento di 15 milioni (5 all’anno nel periodo 2017-19)., a cui si somma il contributo dell’ACI: l’importo netto (tenuto conto dei ricavi da biglietteria e dei costi organizzativi) versato lo scorso anno è stato pari a 11.126.000. Il totale complessivo di danaro pubblico è pari a 16.126.000.
Precisiamo che è legittimo parlare di denaro pubblico anche per quanto riguarda i soldi versati dall’ACI, considerando che il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) dell’ACI, costituisce un inutile doppione di un altro registro automobilistico nazionale; situazione questa a causa della quale i cittadini italiani pagano due enti invece di uno e subiscono un mancato introito per le casse statali, valutato attorno a circa 60 mln di euro. Non a caso l’ACI è stato ritenuto un ente inutile, dunque da abrogare, dall’ex- commissario Cottarelli.
Ci si obbietterà che vale la pena sborsare tanti quattrini (e di rischiare di versarne ancora di più) visto l’indotto per Monza e la provincia di Monza e Brianza generato dal GP e lo si potrebbe credere se fossero provate le cifre esorbitanti che ogni dopo GP vengono sbandierate.
Da tempo chiediamo che “ci facciano vedere gli scontrini” che confermino nei fatti le affermazioni, ma non l’hanno mai fatto. Per questo ci siamo impegnati direttamente ad analizzare i dati ricavati da: *stime fornite nel documento “Il turismo e l’immagine della Brianza – Sistema delle imprese, flussi turistici e percezione del territorio” (Uff. Studi CC MB, luglio 2011); *contatti diretti con esercenti di ristoranti, bar, alberghi, negozi di Monza nei due tre giorni che hanno preceduto il del GP di F1 del 2018; *numero di presenze durante il GP di F1 dal 2007, al 2018 come da dichiarazioni ufficiali (Sias, MBNews, Web, stampa). Ne emergono i seguenti dati (che potremmo ulteriormente dettagliare e che risultano arrotondati per eccesso):
Ricavi da pernottamenti in alberghi ed altre strutture ricettive: € 2.200.000
Ricavi per vitto nei quattro giorni di GP € 4.766.000
Ricavi per acquisti vari presso negozi € 1.674.000
Ricavi per spese nei BAR € 725.000
TOTALE € 9.365.000
Una cifra che è ben lontana dalle stime roboanti del dopo GP che variano, a seconda di chi se ne fa portavoce, dai 24 ai 27 ai 30 mln di euro €. Quel che è certo è che in quasi 100 anni di presenza sul territorio del circuito, il settore ricettivo e ricreativo non ha guadagnato, ma ha addirittura perso in esercizi, tanto che il dottor Riga, noto esponente del commercio cittadino, ha dichiarato alla stampa che da anni la settimana del gran premio è un periodo di magra per gli esercenti monzesi.
L’alternativa c’è ed è sotto gli occhi di tutti tranne di chi non la voglia vedere: il complesso monumentale Villa, Parco, Giardini e Boschetti che potrebbe essere recuperato, reso fruibile e collegato alle altre bellezze della città, come il Duomo, potrebbe generare un flusso turistico per tutto l’anno e non solo per i 3 giorni del GP.
Basterebbe rendersi conto che i tempi sono cambiati e che non vale la pena di alimentare un’attività che, a livello locale, oltre a confliggere naturalmente con il Parco, è fonte di un esborso ingente per la collettività a scapito di investimenti in altri settori, fra i quali quello culturale ed educativo: basterebbe quanto noi tutti versiamo ogni anno a Liberty Media per restaurare Villa Mirabellino o l’ala nord della Villa Reale o l’ex Borsa o,………scegliete voi quel che più vi interessa.
COMITATO PARCO A. CEDERNA
COMITATO LA VILLA REALE E' ANCHE MIA
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Mo.VE, da giovedì 20 settembre il secondo step del progetto di valorizzazione
Dopo l’evento inaugurale accompagnato da sperimentazioni sonore di musica elettronica dello scorso luglio, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera torneranno in città per approfondire il ruolo sociale, architettonico e urbanistico della struttura totemica di via Carducci.
Giovedì 20 settembre, l’area del Mo.VE sarà la location del secondo step di valorizzazione dell'Amministrazione Comunale in collaborazione con la direzione artistica del MAC, il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, in partnership con l'Accademia di Brera.
L'area del Mo.VE diventerà lo scenario di ricerche, sperimentazioni e applicazioni rivolte a una zona dalle ampie possibilità di sviluppo e impiego.
Il progetto, dal titolo “Leggere il territorio con l’arte”, si propone di contribuire a qualificare il contesto urbano del MOVE, sviluppando diverse fasi di lettura e interventi multidisciplinari di musica, danza, teatro e scultura nonché workshop con gli studenti.
Nella notte del 20 settembre, la delegazione di Brera che sta portando avanti la ricerca si ritroverà nell’area del Mo.VE è qui si metterà «in ascolto» del territorio. In particolare saranno osservate le luci del quartiere, monitorati i flussi di rumore e osservati i movimenti che contraddistinguono l’area collocata fra via Carducci e la Statale 36 dal tramonto all’alba.
Una notte per scoprire come cambia il quartiere al calar del sole e per “registrare” suoni e rumori. Un momento di osservazione per raccogliere informazioni utili ad indagare le potenzialità di sviluppo legate all'area del Mo.VE in considerazione della sua posizione in una zona cerniera tra il centro cittadino e la viabilità principale. Gli studenti si sistemeranno nell’area verde attigua al Mo.VE per essere realmente immersi nell’atmosfera cittadina.
A partire dal mese di ottobre, poi, proseguirà la fase di ricerca e raccolta dati che avrà come location sempre la struttura totemica posta all’ingresso della città. Si proseguirà nel 2019 con la rielaborazione degli elementi emersi presso il Museo d’Arte Contemporanea, la realizzazione di un intervento artistico multidisciplinare, per concludersi infine con la pubblicazione dei risultati.
"Prosegue l’iter di rilancio del Mo.VE con l’ausilio di un’eccellenza in campo artistico e culturale quale è l’Accademia di Brera il cui valore è riconosciuto a livello internazionale - sottolineano Alessandro Merlino e Alessia Tremolada, assessori del Comune di Lissone con delega rispettivamente al Marketing Territoriale e alla Cultura - attraverso idee innovative vogliamo comprendere il valore delle nostre strutture e delle zone nelle quali sono collate. Prosegue quindi l’iter che ci permetterà di ricevere un bagaglio di informazioni necessarie per ipotizzare altri progetti innovativi che coinvolgano la cittadinanza e facciano vivere i luoghi del nostro territorio".
Lissone, 17 Settembre 2018
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Ville Aperte in Brianza 2018
XVI edizione
San Gerardo: arte e architettura
Le aperture a cura dei nostri volontari
Con il Patrocinio del Comune di Monza.
Collaborazioni: Fondazione Oasi di San Gerardo, Parrocchia di San Gerardo al Corpo e la Cooperativa sociale La Meridiana e ASST di Monza.
3 iniziative culturali
2 giornate, il 23 e il 30 settembre
Visite guidate a cura dei volontari della Delegazione FAI Monza.
Domenica 23 settembre
Il complesso di San Gerardino:
la Chiesa, il ponte e i miracoli di Gerardo
Domenica 23 settembre sono previste visite al complesso di San Gerardino, alla scoperta della figura di Gerardo e della storia dell’antico ospedale, sulla riva sinistra del Lambro in prossimità dell’attuale ponte di San Gerardino, casa da lui adattata a ospedale verso la seconda metà del XII secolo.
In particolare le visite riguarderanno:
- la figura di Gerardo,
- la nascita e storia dell’antico ospedale civico fondato nel 1174,
- la Chiesa di San Gerardo Inframurano (San Gerardino) con i dipinti a fresco di Bernardino Luini,
- la struttura con corte, scalone e doppio loggiato,
- gli affreschi dei Miracoli di San Gerardo (nella Saletta dei Miracoli),
- l’edicola posta all’esterno del complesso,
- il ponte di San Gerardino (un tempo “ponte de Parazo”).
Il percorso durerà un’ora.
In collaborazione con la Fondazione Oasi di San Gerardo e la Cooperativa sociale La Meridiana.
Dalle 10 alle 18, un gruppo ogni mezz’ora, ultima visita ore 17.
Dove: via Gerardo dei Tintori, Monza.
Domenica 23 settembre
La Chiesa di San Gerardo al Corpo: storia e arte
Per il giorno domenica 23 settembre sono previste visite guidate alla Chiesa di San Gerardo Al Corpo.
Il santo venne sepolto nel cimitero annesso all’allora esistente chiesetta di Sant’Ambrogio, in seguito dedicata a Gerardo. Nel XVIII secolo la chiesa venne rinnovata in forme barocche con la realizzazione, nel 1735, della nuova cappella absidale destinata ad ospitare le spoglie del santo, ma nel 1835 si decise una totale ricostruzione e ingrandimento dell’edificio.
Fu incaricato l’architetto Giacomo Moraglia che progettò una grande chiesa neoclassica coperta da cupola centrale, preservando all’interno la cappella dove è sepolto il santo con i relativi arredi e affreschi.
Sarà possibile visitare la cripta ove per l’occasione saranno esposte alcune reliquie di San Gerardo nonché, all’esterno, il sarcofago ove si ritiene fosse stato sepolto.
Il percorso durerà un’ora.
In collaborazione con la Parrocchia di San Gerardo.
Dalle 14 alle 18, ultimo ingresso ore 17, un gruppo ogni ora.
Dove: Via San Gerardo 4, Monza.
Domenica 30 settembre
La collezione d’arte del San Gerardo racconta l’industria monzese e i suoi protagonisti
Una stagione di vertiginoso sviluppo economico e culturale della città di Monza e del suo territorio raccontata attraverso la storia dell’Ospedale San Gerardo e quella dell’industria monzese tra Otto e Novecento e di alcuni dei suoi protagonisti: i Fumagalli, i Valera, i Ricci, gli Antonietti, gli Henserbergher, i Cambiaghi per citarne alcuni.
Protagonisti che, figurando tra i benefattori dell’Ospedale, saranno presentati mostrando i ritratti eseguiti in forma gratulatoria dai maggiori rappresentanti della pittura monzese: da Giosuè Bianchi a Filippo Castelli, da Pietro Tremolada a Emilio Parma, parte della collezione d’arte del San Gerardo.
La visita sarà estesa al deposito con l’illustrazione del lavoro di ‘cura’ messo in atto negli ultimi anni per conservare e valorizzare il patrimonio culturale ospedaliero.
Le visite guidate alla collezione d’arte sono realizzate in collaborazione con ASST, Ospedale di Monza.
Visite dalle 10 alle 13 (ultima ingresso al mattino ore 12) e dalle 14.30 alle 17.30, ultimo ingresso 16.30.
Dove: Villa Serena, Via Pergolesi 33 – ingresso portineria est
Iscrizioni sul sito villeaperte.info