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il Bice Bugatti Club è lieto di comunicarvi il calendario del II ciclo di
lezioni del corso di storia dell'arte.
8 FEBBRAIO
Gli anni '20/'30 tra "ritorno all'ordine", Surrealismo e Razionalismo.
22 FEBBRAIO
Tutte le forme dell'Informale.
8 MARZO
L'eredità Dadaista della metà del '900.
22 MARZO
Le Neoavanguardie.
12 APRILE
Il Postmoderno.
SEDE E ORA DEI CORSI:
Sala Gio.I.A.
Nova Milanese
Ore 21.00-22.00.
Potete prenotarvi scrivendo al nostro indirizzo:
info@bicebugatticlub.eu
Sarà possibile iscriversi presentandosi poco prima delle 21,00 in sala GioIA
martedì 26 gennaio, in occasione del recupero della quinta lezione del I
ciclo, o lunedì 8 febbraio, in occasione della prima lezione del II ciclo.
Vi attendiamo numerosi.
Cordiali saluti
Bice Bugatti Club
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L’ASSOCIAZIONE CULTURALE OLIS E BAR CENTRALE , con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale – Organizzano:
AL…….BAR DEI LETTORI - incontriamo i libri, i loro autori e autrici
Programma:
Giovedi 28 gennaio - ore 21.00 – Bar Centrale P.zza Marconi
Marco Fusi e Giovanni Beduschi
Re di coppia e due di picche
E' un libro molto divertente scritto da due autori satirici, premiati in numerosi concorsi. Non è facile, come scrive nella prefazione Maurizio Mosca, far ridere giocando sui sentimenti. Loro ci sono riusciti con un'ironia pungente, parente stretta della freddura, nelle tante leggi e nelle vignette che troverete in questo libro e che, a mio modesto parere- continua Mosca- sono oltre che divertenti, azzeccate. Perché analizzano, smitizzano e a volte distruggono in poche micidiali parole, situazioni, sensazioni, pensieri che tutti hanno vissuto e che nella coppia costituiscono l'essenza.
Venerdi 26 febbraio - ore 21.00 - Bar Centrale P.zza Marconi
Giustina Porcelli
101 motivi per non smettere di guardare Beautiful
Chi non ha mai guardato almeno una puntata di beautiful, la soap che narra le avventure della famiglia Forrester e dei suoi amici? Anche per sbaglio ognuno, su canale 5, poco dopo il telegiornale, deve esserci capitato e deve essersi, anche solo momentaneamente, appassionato agli intrecci, per nulla semplici che Brooke, Eric, Stephanie, Ridge e tanti altri, sono letteralmente pronti a metterci in tavola.
Come imparare a dire NO e vivere meglio
Quando non vuoi fare qualcosa, No è la prima risposta che ti viene in mente, ma non riesci a dirlo. No. Quante volte uccidiamo i no più genuini e sinceri che nascono dentro di noi in favore di grigi e rassegnati Sì? Per chi non riesce a pronunciare un NO a pieni polmoni di fronte a richieste che manderebbero in bestia anche un maestro zen, quando ci viene chiesto non di 'collaborare' ma di 'fare', quando arriva la milionesima pretesa, quando chi ci sta di fronte non capisce che è arrivato il momento di smettere di chiedere o di imparare un po' di buona educazione... "Come imparare a dire no ...e vivere meglio" ti insegnerà a sfoderare quel liberatorio e sano no che rinchiuso come una bestia feroce in gabbia ti avvelena (e ti invecchia anche!).
Martedi 9 marzo - ore 21.00 - Bar Centrale P.zza Marconi
Marika Pensa
Al fratello
Queste poesie si proiettano nel sociale. Una musica interna, come un solfeggio o una nenia, dà vita a versi che animano un pensare razionale. Dove il colore è luce con la sua “perenne caduta sulle cose
Venerdi 26 marzo - ore 21.00 - Bar Centrale P.zza Marconi
Giusy Taglia
Novesi
I personaggi che hanno contribuito a cambiare il volto della città
Raccolta di trenta interviste fatte a novesi che hanno segnato la recente storia locale raccolte in un volume pubblicato dalla casa editrice Franco Angeli, realizzato con il contributo dell'Amministrazione Comunale e di Sviluppo Brianza.
Ingresso libero
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L’attuale situazione generale e il contesto nel quale si inserisce l’attività delle 70.000 imprese della Provincia di Monza e Brianza (che userò come osservatorio per questa riflessione) offre uno scenario che deve essere valutato con rinnovate attenzioni dal PRC.
L’analisi mi è stata sollecitata da quella che è stata la composizione della lista Comunista, Socialista e Ambientalista con la quale abbiamo ottenuto un ottimo risultato nella cattolicissima Brianza alle ultime elezioni: lavoratori autonomi, liberi professionisti, consulenti, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. Si può tranquillamente affermare che tra le 12.500 persone che ci hanno votato i lavoratori dipendenti sono solo una parte, l’altra non meno importante, è composta da donne e uomini (molti giovani) che hanno scelto per amore o per forza di dedicarsi ad attività “in proprio”.
Appare chiaro quanto il popolo delle cosiddette partite iva, che ha una composizione variegata quanto precaria, sia una moltitudine che opera nel campo di un profit, quasi sempre pulito e che lo fa in completa solitudine.
Non è raro, che questi lavoratori abbiano una spiccata predisposizione alle relazioni con soggetto pubblici e privati improntate su percorsi che potremmo definire etici, responsabili e sostenibili. Lo fanno perché sono “bravi” ancor prima che “buoni” e sanno che oggi per competere - se non simpatizzi con chi falsa le regole del gioco in senso criminale – devi assumere la qualità, l’attenzione all’ambiente e la sicurezza come biglietti da visita da esibire sui mercati globali.
La moltitudine “indipendente” (tra questi spicca l’area del cosiddetto terziario avanzato, dei servizi, dei lavori intellettuali) non gode di posizioni di rendita né presso i le lobby di potere delle associazioni imprenditoriali, né presso la famiglia della “grande” cooperazione, ma neppure (purtroppo) presso i sindacati che non hanno una dimensione reale di questo spaccato della società. La massa “autonoma” vede le Istituzioni come il luogo di compensazione di una macchina burocratica che li opprime e le parti sociali come una parte del “carrozzone” assistito e protetto.
Si sentono soli di fronte a ritardi nei pagamenti insopportabili, che limitano la liquidità e quindi la possibilità di fare fronte alle necessità quotidiane. Si sentono vittime di meccanismi assurdi di cui si rende protagonista una Pubblica amministrazione che non facilita i rapporti territoriali e chiede tanto senza nulla dare in cambio. Si trovano a combattere con un sistema bancario che “apre l’obrello quando c’è il sole” ma è sordo alle richieste di quanti assillati dai debiti sono costretti a chiudere.
Il PRC non può più permettersi di appoggiare solo politiche di natura assistenziale, pur necessarie in tempi di difficoltà, ma che rischiano di entrare più in competizione con le azioni caritatatevoli della curia che di risolvere in modo duraturo i problemi di chi rischia di precipitare nell’indigenza. Rifondazione non può esimersi da pensare a prospettive nuove per quella platea sempre più ampia di lavoratrici e lavoratori che espulsi dalle fabbriche cercano nuovi percorsi per collocarsi e che spesso si tuffano nel mare in burrasca di un’attività di micro-impresa “destinata a soccombere alla crisi.
Il nostro Partito non può non ritenere parte del suo popolo, tale quantità di persone esposta a percorsi borderline con l’illegalità e le sirene delle mafie, degli strozzini; con la tentazione costante di scorciatoie che cerchino soluzioni ai problemi tramite risposte che alimentano l’incultura dell’evasione fiscale.
Oggi cominciano ad affiorare ambiti di autonvocazione di queste soggettività all’interno dei quali anche noi dobbiamo avere un ruolo attivo per evitare che prevalga una deriva genericamente ribellistica, che spesso coltiva il germe del razzismo e dell’egoismo.
Dobbiamo essere una sponda credibile e dobbiamo farlo con proposte concrete che rappresentino una reale alternativa ai corporativismi alimentati dalla Lega Nord. Messaggi chiari e rinnovati anche nella forma, per questa gente che si oppone alla rottamazione di sé stessi e che mal accolglie i prepensionamenti forzati.
Imperativo assoluto dovra essere l’attenzione sia ai processi locali e che agfli sviluppi globali. L’internazionalizzazione va vista come un’opportunità anche contro la delocalizzazione; l’attivazione di percorsi formativi e gli investimenti sulla ricerca dovranno essere assunti come perte integrante dei nostri programmi.
Dobbiamo essere motore di nuovo lavoro, attraverso progetti di sviluppo sostenibile e alternativi a quelli che hanno creato devastazione ambientale. Bisogna favorire nuove intese territoriali, dove le parti sociali rinnovino il proprio ruolo in chiave propositiva in modo da essere percepiti come soggetti attivi.
Quindi, mutualismo, economia verde, bioarchitettura, edilizia sociale saranno le parole d’ordine per un mercato veramente equo e solidale.
Un Nuova Economia alla quale chiamiamo a collaborare il popolo delle partite iva e al quale ci impegnamo in 7 punti mirati di programma politico:
1. Migliore l’accesso al credito
2. Sburocratizzazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione
3. Proporre sgravi fiscali per chi non chiude, non licenzia, non delocalizza e dà lavoro stabile
4. Formazione e ricerca
5. Sicurezza sui posti di lavoro come marchio di qualità
6. Lotta alla concorrenza sleale e alle infiltrazioni mafiose
7. adozione di reti solidaristiche fondate su progetti etici e bilanci trasparenti
Un impegno particolare dovremo riservare alla piccola impresa femminile, alle donne che anche in questo campo sommano impegno lavorativo ad impegno famigliare.
Indagare senza preconcetti la cosiddetta questione settentrionale ci servirà per conoscere meglio l’Italia, per capire meglio cosa è avvenuto che ha prodotto l’involuzione culturale che a volte sembra sovrastarci.
Cerchiamo di capire che volto hanno queste donne e questi uomini, “micro imprenditori” che lavorano da soli o spalla a spalla con pochi collaboratori con i quali, di questi tempi, condividono poche gioie e tanti dolori.
Facciamo inchiesta sulle piccolissime imprese (in Brianza la stragrande maggioranza) dove il sindacato non entra, dove il rapporto col padrone è di tipo paternalistico, dove puoi finire sulla strada da un giorno all’altro senza nessun preavviso.
Appropriamoci, di uno spazio che non è mai stato, neppur parzialmente, nostro. Allora, troveremo il terzista che lavora con tutta la famiglia nel sottoscala, che ha comprato la macchina utensile per vivere all’ombra di una multinazionale e che ora è come se si fosse comprata una croce. Parliamogli senza tatticismi o bizantinismi, usiamo il linguaggio della gente comune e non quello del ceto politico. Facciamolo all’estremo nord, che è purtroppo la metafora di un Paese che va a destra, e facciamolo nel resto d’Italia sapendo trovare i linguaggi adatti ai diversi luoghi, alle diverse categorie sociali diversamente distribuite sui territori, ma così unificate dalla crisi.
Facciamolo anche nei confronti del lavoro autonomo, proprio noi che dell’autonomia di pensiero abbiamo fatto una bandiera; cerchiamo con questi mondi un patto per il progresso, senza esitazioni o tentennamenti, forti delle nostre idee.
Se ci riusciremo, dimostreremo che la Rifondazione di un pensiero Comunista è anche questo.
Vincenzo Ascrizzi
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Testimoni del Tempo
Rassegna a cura di Associazione Culturale La nave dei folli, La Danza Immobile e Comune di Monza
Terza tappa del viaggio di Testimoni del Tempo: dopo la poesia di Alda Merini e il racconto dell'impegno politico di Gabriele Albertini ora i Testimoni indagano la magia del teatro.
Il 10 gennaio alle ore 16, sul palco di Binario7, un ospite d'eccezione, Alessandro Preziosi, condurrà la platea attraverso una storia d'arte: dal teatro alla televisione. E poi ancora al teatro. Oggi, infatti, Preziosi è impegnato con il suo Amleto in tour per Khora Teatro, regia di Armando Pugliese.
La rassegna Testimoni del tempo, che vede la collaborazione tra La Nave dei Folli, La Danza Immobile e il Comune di Monza, ospiterà prossimamente sul placo del Binario7 altri due grandi protagonisti del nostro tempo:
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Giuseppe Masera, oncologo primario dell'ospedale San Gerardo di Monza
Mercoledì 10 febbraio 2010 ore 18.30 -
Tiziano Scarpa, scrittore e vincitore del Premio Strega 2009
Venerdì 12 marzo 2010 ore 18.30
Abbiamo un progetto culturale che vogliamo far vivere e crescere in questa città, chiedendo a tutti quelli che lo vogliono di contribuire con noi alla sua costruzione.
Ci auguriamo che in questo periodo di difficoltà economiche la nascita di soggetti culturali diffusi sia capillare, la culturale, l’arte, la socialità, l'amore possono aiutare…
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L'ente ci ripensa e comunica di aver avviato la procedura per passare da agenzia complessa a sede provinciale
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“Sono soddisfatto dell’edizione che si è appena conclusa – afferma l’Assessore all’Educazione Pierfranco Maffè - sia per l’elevato numero di partecipanti, sia per i risultati di gradimento evidenziati dai questionari che hanno compilato ragazzi e genitori. Un riscontro positivo anche per quanto riguarda l’affluenza ai due incontri formativi, vera e propria novità di quest’anno, a cui gli studenti hanno preso parte con grande entusiasmo.
Abbiamo dovuto rinunciare al palazzetto dello sport ma la Fiera si è dimostrata comunque un location all’altezza della situazione che ha saputo accogliere centinaia di persone.
Una nota positiva riguarda i ragazzi che rappresentavano le varie scuole: è stato bello vedere l’entusiasmo nelle loro parole e nei loro volti nello spiegare ai più giovani, con chiarezza e semplicità, le peculiarità dei vari istituti scolastici locali”.
Settore Comunicazione, Turismo, Spettacolo, Pari Opportunità,
Politiche Giovanili e Sistemi Informativi
Ufficio Informazione/Stampa
REPORT CAMPUS 2009
QUESTIONARI DISTRIBUITI 800 (l’afflusso stimato è dunque di oltre 2400 persone poiché praticamente tutti i questionari sono stati compilati da famiglie o studenti con famiglia).
L’afflusso dei visitatori è aumentato rispetto all’anno passato, probabilmente perché in vista della riforma delle scuole superiori le famiglie hanno ritenuto importante approfondire la conoscenza dell’offerta di istruzione e formazione presente sul territorio.
QUESTIONARI RESTITUITI COMPILATI 416, di cui:
N. 200 dalle 9.00 alle 13.00
N. 216 dalle 13.00 alle 18.00
RELATIVAMENTE AI QUESTIONARI RESTITUITI:
TIPOLOGIA UTENZA:
359 studenti con famiglia
38 familiari
14 studenti non accompagnati
3 docenti
1 altro
1 non dichiarato
COMUNE DI PROVENIENZA
168 Monza
39 Lissone
24 Vedano al Lambro
23 Villasanta
15 Arcore
15 Concorezzo
14 Biassono
13 Muggiò
11 Sovico
11 Agrate
8 Lesmo
7 Brugherio
5 Albiate
5 Ornago
5 Nova Milanese
41 Altri comuni (con valori inferiori oppure = a 4)
12 Non dichiarato
Risulta confermato il ruolo di capoluogo rivestito da Monza nel campo dell’istruzione.
PARTECIPAZIONE INCONTRI FORMATIVI
Circa 150 persone all’incontro del mattino (prof. Mazzeo)
Scuole presenti: tutte le scuole superiori statali e paritarie di Monza e tutti i Centri di Formazione Professionale; inoltre tutte le superiori di Lissone e diversi altri istituti che sono stati invitati in quanto la loro offerta formativa non è presente a Monza: in totale 30 tra scuole e centri di formazione professionale.
Erano inoltre presenti realtà del volontariato, lo Snodo Brianza Handicap (che si occupa tra l’altro di sostenere l’orientamento degli studenti disabili), il “Tavolo per lo sviluppo del sistema legno-mobile-arredo-design della Brianza”. L’istituto Olivetti di Monza ha collaborato sia allestendo un rinfresco per gli organizzatori, sia curando l’accoglienza; l’Istituto Meroni di Lissone va segnalato per il contributo all’organizzazione degli spazi.
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Presentazione del bando “Tu ci dai un’idea, noi ti regaliamo un’impresa”
e del progetto Hub Young
Dal 15 al 17 dicembre dalle 8.30 alle 17.30, presso la stazione ferroviaria di Monza, sarà allestito un info-point dove personale dedicato illustrerà le modalità di partecipazione al concorso “Tu ci dai un’idea, noi ti regaliamo un’impresa”, nato per incentivare i giovani talenti imprenditoriali del territorio monzese.
Il bando, in scadenza il 15 gennaio, è riservato ai residenti o domiciliati della Provincia di Monza e Brianza di età compresa tra i 17 e 30 anni e fa parte del progetto Hub Young, piattaforma sussidiaria di valorizzazione del capitale umano dei giovani. L’iniziativa è stata ideata e promossa dal Comune di Monza, in collaborazione con altri partner del territorio e finanziato da Ministero della Gioventù e Regione Lombardia.
Per la promozione del concorso di idee e di Hub Young, è stata scelta la stazione di Monza che fa parte del network Centostazioni, società impegnata nella riqualificazione e valorizzazione di 103 stazioni ferroviarie e partner ideale dell'iniziativa.
“Sul fronte delle politiche giovanili, abbiamo promosso iniziative per valorizzare i giovani e soprattutto per creare con loro un percorso verso la vita adulta, la dimensione lavorativa e sociale, l’autonomia e la responsabilità. Hub Young – afferma l’Assessore alle Politiche Giovanili Martina Sassoli - rappresenta un esempio di questo lavoro, un progetto articolato nato per tutti i giovani del nostro territorio. La scelta di essere presenti in stazione risponde invece al nostro desiderio di andare incontro ai ragazzi in un luogo di grande passaggio molto frequentato dai giovani”.
Presso l’info-point sarà possibile chiedere informazioni e raccogliere materiale anche su tutte le altre iniziative promosse dal progetto Hub Young.
Tutte le informazioni e il bando del concorso “Tu ci dai un’idea, noi ti regaliamo un’impresa” sono disponibili sul sito www.hubyoung.it.
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Cosa serve davvero alla qualita' della vita di Brugherio? Decathlon, nuove costruzioni, consumo di territorio, riduzione delle aree verdi: opportunita' o devastazione?
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Dal 12 AL 20 dicembre 2009
Villa Cusani Tittoni Traversi
Desio (Milano)
Mostra fotografica profili: cinquanta ritratti di adolescenti realizzati dal fotografo Alessandro Ruffini.
Sabato 12 dicembre 2009 alle ore 16.00 inaugura la mostra fotografica profili, promossa dal Centro Paolo Alberto Del Bue Onlus presso VILLA CUSANI TITTONI TRAVERSI a Desio (MI).
L’evento, organizzato in collaborazione con il Collegio Arcivescovile Pio XI di Desio e con il patrocinio dei Comuni di Desio, Seregno, Nova Milanese e Lissone, della Provincia Monza e Brianza e della Fondazione Monza Brianza, proporrà all’interno della Villa uno scenografico allestimento di 50 scatti in grande formato del fotografo Alessandro Ruffini che, con la collaborazione della factory creativa Dieciemezzo, ha ritratto 50 ragazzi under 23.
Attraverso un insolito percorso ritratto-nickname-sogno profili ha offerto ai ragazzi un micro-spazio visivo ideale in cui dichiararsi liberamente. Un limbo da riempire d’immagini, usando il Ritratto come uno spazio personale simile ad un blog o un diario.
È questo lo strumento scelto dal Centro Paolo Alberto, Associazione milanese di volontari a supporto di ragazzi che vivono momenti di disagio, da un lato per mediare la relazione tra lo spettatore e una fascia di età, quella adolescenziale, che ama spesso nascondersi, dall’altro per stimolare nei ragazzi la coscienza civile ad operare per il bene comune.
La scelta di un partner come il Collegio Arcivescovile Pio XI di Desio si inserisce in un progetto comune di apertura ai giovani e alla loro creatività attraverso l’ideazione di progetti culturali e di solidarietà sociale capaci di coinvolgere ampie fasce di pubblico.
È stato realizzato il catalogo della mostra, disponibile anche su richiesta chiamando il Centro Paolo Alberto Del Bue al numero 02 26145609.
Le fotografie in mostra sono state realizzate con tecnologia Epson.
Il Centro Paolo Alberto Del Bue ONLUS
Il Centro Paolo Alberto Del Bue ONLUS è una Associazione di volontari, indipendente e laica.
La mission dell’Associazione è prevenire il disadattamento giovanile, combattere l’abbandono scolastico e l’emarginazione, favorire l’integrazione dei giovani nella società civile.
www.centropaoloalberto.org
profili
da sabato 12 a domenica 20 Dicembre 2009
Villa Cusani Tittoni Traversi
Via Giovanni Maria Lampugnani 66
Desio (Milano)
INAUGURAZIONE: SABATO 12 DICEMBRE – ORE 16.00
Orario di apertura mostra:
Sabato e Domenica: 11.00 – 17.00
Feriali: su appuntamento
Ingresso libero
Ufficio Stampa:
Gabrio Rognoni
02/26145609 – 349/6342486
centropaoloalbertodb@tin.it
gabrio.rognoni@libero.it
www.centropaoloalberto.org
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MOBILITA’ INTERNAZIONALE, NUOVA MEDIA ED ESPERIENZE SUL CAMPO: IL MIX CHE PIACE AI GIOVANI E PROMUOVE I PIU’ ALTI LIVELLI DI BENESSERE E APPRENDIMENTO.
L’UNIONE EUROPEA E LA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA RICONOSCONO L’INNOVAZIONE E LA QUALITA’ DEL LAVORO SVOLTO DA SPAZIO GIOVANI ONLUS
L’Assessore all’Istruzione della Provincia di Monza e Brianza Giuliana Colombo e il Vice Sindaco di Solaro Rosaria Fusi con lo staff di Spazio Giovani e le delegazioni straniere nel corso degli eventi finali del progetto NON VIRTUAL YOUTH CITIZENSHIP in a VIRTUAL WORLD (giovani cittadini non-virtuali del mondo virtuale!) presso il Tambourine di Seregno
Giovani, operatori e ricercatori italiani, spagnoli, romeni e belgi hanno presentato all’Assessore all’Istruzione della Provincia di Monza e Brianza Giuliana Colombo, al Vice Sindaco di Solaro, Rosaria Fusi, ai giornalisti, ai politici locali, e ai responsabili dei servizi di prevenzione della Asl i risultati del progetto e della ricerca www.nonvirtualyouth.eu nel corso di un happy hour con performance teatrale e conferenza stampa. “Quando il progetto mi è stato presentato da Spazio Giovani, mi è sembrato subito interessante, e ne ho apprezzato tutta la ricchezza e l’importanza per la crescita dei giovani. L’ente pubblico deve promuovere progetti come questi”, ha dichiarato l’Assessore Provinciale Giuliana Colombo. “Il Comune di Solaro” – ha precisato il Vice Sindaco Fusi – “ha voluto sostenere il progetto perché sul suo territorio c’era un gruppo di giovani che stava fondando una web radio. I Comuni devono cogliere le opportunità per promuovere l’agio giovanile”. Solaro si è fatta così coinvolgere con grande generosità mobilitando le risorse comunali e le famiglie, che hanno ospitato i giovani che provenivano dagli altri paesi europei. E’ stata un’esperienza significativa per tutti.
L’UNIONE EUROPEA HA RICONOSCIUTO PER PRIMA AL PROGETTO DI SPAZIO GIOVANI INNOVAZIONE E QUALITA’
NON VIRTUAL YOUTH CITIZENSHIP, promosso dalla Commissione Europea tramite il programma Gioventù in Azione (az. 4.4), ha ottenuto riconoscimenti per innovazione metodologica, qualità del lavoro con i giovani, e utilizzo di tecnologie multimediali, attraverso una particolare segnalazione nel Compendio europeo dei progetti più creativi e innovativi: http://ec.europa.eu/youth/sharing-experience/doc/thematic_compendia/good_practices_creativity.pdf
MONDI REALI E MONDI VIRTUALI
Che rapporto hanno i giovani con i mondi virtuali? Come vengono utilizzate le tecnologie dai ragazzi? Che impatto hanno sul loro sviluppo cognitivo ed emotivo, sulle loro vite, nella quotidianità, nelle loro relazioni sociali? Quando e come i giovani fanno ricorso alle evoluzioni web.2 di Internet (Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, Wordpress, Tripadivisor,...)? C’è un limite oltre il quale la frequentazione delle realtà virtuali diventa patologico? Che forme di divertimento e di piacere ricercano?
Sono solo alcune delle domande che genitori, insegnanti ed educatori si pongono ormai da più di un lustro e a cui molti esperti rispondono con analisi, prove e consigli a volte contrapposti.
Il progetto NON VIRTUAL YOUTH CITIZENSHIP più che cercare risposte, ha messo in campo l’azione, su scala europea, osservando i ragazzi nel confronto fra le esperienze virtuali e la vita reale.
Nell’arco di 2 anni (gennaio 2008-dicembre 2009), sono state realizzate attività sulle quali si è svolta un’ osservazione scientifica e un protocollo di ricerca ispirato alla teoria del flow, elaborata negli USA nel ’90 e applicata allo studio degli stati di benessere in età evolutiva e all’analisi delle performance sportive o artistiche dei giovani talenti.
GLI APPRENDIMENTI DELLA RICERCA
Le comunicazione virtuali hanno le potenzialità per prolungare, estendere (nello spazio e nel tempo) attività ed esperienze educative?
La tecnologia può rappresentare un elemento di continuità di un’esperienza live?
Possiamo anticipare che i dati di ricerca suggeriscono a educatori, istituzioni, famiglie e scuola di lavorare sulla promozione prima che sulla prevenzione: il viaggio, l’incontro, la scoperta di abilità impensate, le sfide positive ed equilibrate alle proprie capacità, fanno sentire i giovani in condizioni ottimali di benessere (flow) che essi cercheranno di conservare e riprodurre, trasformandole automaticamente in fattori protettivi di possibili abusi. Se le proposte rivolte ai ragazzi sono interessanti e coinvolgenti, le esperienze reali vincono su quelle virtuali, in quanto rappresentano solo dei beni di consumo, non più di sofisticati elettrodomestici. Al contrario di quanto viene rappresentato da un crescente allarme sociale, i fenomeni di dipendenza patologica da videotecnologie possono essere contenuti, qualora si propongano, o semplicemente si favoriscano, alternative valide e accattivanti, in grado di valorizzare e promuovere le life skills (competenze di vita) di ciascuno, facendo emergere le potenzialità delle esperienze quotidiane.
LE ATTIVITA’ SVOLTE
PRIMA AZIONE - MALAGA (Spagna) luglio 2008: laboratorio formativo internazionale per i coordinatori e gli educatori delle organizzazioni partner sui concetti di esperienza /comunicazione/educazione.
SECONDA AZIONE – Protocollo di ricerca: messa a punto di un protocollo di ricerca ad hoc per osservare le attività di progetto. Sono state create le condizioni affinché ogni gruppo europeo di ragazzi potesse sperimentare uno “schema esperienziale” reale –virtuale- reale.
TERZA AZIONE - TAMINES (Belgio) ottobre 2008 - SOLARO (Italia) aprile 2009 – RESITA (Romania) – estate 2009: workshops con i ragazzi attraverso incontri internazionali in cui sono state attivate sperimentazioni real life e virtual life (Piattaforma Second Life, creazione di una web radio e di un sito internet del progetto, attività nella natura - trekking, arrampicate - e attività espressive e creative.
QUARTA AZIONE – SEREGNO (Italia) novembre 2009: dal 27 novembre al 1 dicembre lo staff di Spazio Giovani ha condotto, insieme a 20 ragazzi provenienti da Spagna, Romania, Belgio, Italia, il workshop conclusivo del progetto NON VIRTUAL YOUTH. Una performance teatrale ha concluso il percorso che per due anni, più di 100 ragazzi europei hanno realizzato, fra mondi virtuali e mondi reali, identità e protagonismo delle loro vite quotidiane.
I 100 GIOVANI PROTAGONISTI DEL PROGETTO E DELLA RICERCA
Per la buona riuscita del progetto e della ricerca, sono stati costituiti due gruppi di giovani. Il primo è il GRUPPO TRAINER composto da 15/20 ragazzi, da 3 a 5 per ogni partner, con un “ ingaggio/patto forte”: partecipare a tutti i workshops nazionali e al workshop finale e, insieme agli educatori, coinvolgere altri ragazzi ad almeno un workshop e alle attività locali/nazionali, collegate al progetto (la radio, il sito, l’esperienza su Second Life) come continuum fra esperienza vissuta e il suo prolungamento virtuale. Il secondo è il GRUPPO ALLARGATO costituito tramite adesione spontanea e occasionale alle attività progettuali locali e ai workshops internazionali; a rotazione, per prossimità al luogo del workshop, o vocazione al tema. Con entrambi i gruppi, sono stati realizzati degli incontri in ogni round del percorso. In tutto, 100 giovani italiani da quattro paesi europei: Italia, Spagna, Romania e Belgio.
I PARTNER DEL PROGETTO
Spazio Giovani – Monza (www.spaziogiovani.it)
Capofila del progetto – ideazione, progettazione, coordinamento tecnico e organizzazione delle attività, della logistica, del rapporto tra i partners e con l'UE.
Codici | Agenzia di Ricerca sociale – Milano (www.codiciricerche.it/ita/)
Agenzia di ricerca sociale, responsabile della ricerca e valutazione partecipata, attraverso protocolli e strumenti ispirati alla metodologia del flow (esperienza ottimale).
Comune di Solaro e Associazione W.I.P.
Partner istituzionale per la realizzazione del workshop svolto in Italia - gruppo italiano coinvolto nel progetto.
Maison des jeunes de Tamines / Sambreville
Centro giovani del comune di Tamines / Sambreville (Belgio) - gruppo belga partecipante al progetto e partner per la realizzazione delle attività in Belgio
Associacion juvenil Intercambia / Malaga
Associazione giovanile di Malaga, attiva nel campo degli scambi e dei progetti europei - gruppo spagnolo partecipante al progetto e partner per la realizzazione delle attività in Spagna
Centrul Voluntariat Resita / Resita
Associazione giovanile di Resita, titolare di un centro giovani molto attivo in progetti ambientali, di educazione alla natura ecc - gruppo rumeno partecipante al progetto e partner per la realizzazione delle attività in Romania
Informazioni e materiali sono sul sito del progetto http://www.nonvirtualyouth.eu e possono essere richieste anche a Spazio Giovani: nonvirtual@spaziogiovani.it, tel.: 039 23 01 133
per contatti con la stampa (si prega di non pubblicare questi recapiti):
Michele Di Paola
Spazio Giovani Onlus
039 23 01 133
Matteo Fiani
Spazio Giovani Onlus
039 23 01 133