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Dopo l’annuncio della multinazionale di 490 esuberi in Italia (oltre a 200 lavoratori somministrati nella sede di Trieste) per non distruggere il patrimonio di Ricerca e Sviluppo che è oggi presente nel nostro Paese, martedì 14 febbraio i ricercatori, le lavoratrici ed i lavoratori Alcatel Lucent di Vimercate (dove gli esuberi annunciati sono 400 su 1.250 addetti) manifesteranno davanti alla sede del Consiglio Regionale della Lombardia.
Altre 550 persone hanno un futuro fosco davanti a se, sono le lavoratrici e i lavoratori di Bames e SEM che stanno lottando in difesa del loro posto di lavoro e per una vera e reale re-industrializzaione del sito ex Celestica di Vimercate. I lavoratori di Micron e di STMicroelectronics vogliono una prospettiva per la ricerca e sviluppo del sito di Agrate Brianza. Linkra e Compel stanno discutendo del piano degli esuberi.
Il settore delle fonti rinnovabili, del fotovoltaico necessita di una attenzione maggiore anche sul piano strategico e di prospettiva. E’ necessaria un intervento forte e mirato, non solo verso le aziende coinvolte direttamente, ma verso l’intero territorio che vede punti di criticità ma anche di eccellenza. Stiamo parlando di settori dove le aziende coinvolte, IBM, Bames, SEM, Alcatel Lucent, Compel, Linkra, STMicroelectronics, Micron, per citare quelle più note, da sole danno occupazione a circa 10.000 addetti.
Non possiamo disperdere un patrimonio di conoscenze presente nel vimercatese, nella provincia di Monza e Brianza, va favorito e rilanciato lo sviluppo del Distretto Green Hi-Tech della Brianza-Est, con particolare attenzione al sito di Vimercate eccellenza per l’intera Lombardia. Non possiamo permettere l’impoverimento industriale e sociale di una parte così importante della nostra provincia.
Serve un forte rilancio nell’area del Vimercatese in particolare nel settore dell’higt tech. Vogliamo risposte dalla Regione Lombardia. Non possiamo perdere le eccellenze. Diamo un futuro industriale a l nostro territorio. Sperando di incontrarvi martedì, invio cordiali saluti
Gigi Redaelli
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LA CITTÀ DI LISSONE RICORDA CON AFFETTO IL GRANDE MAESTRO CATALANO ANTONI TÀPIES, PREMIATO NELL’AMBITO DELLO STORICO PREMIO LISSONE 1957.
Scomparso lunedì scorso 6 febbraio, all’età di 88 anni, Antoni Tàpies è il padre riconosciuto della corrente artistica spagnola detta "informale internazionale”, sviluppatasi nel secondo dopoguerra.
Il maestro è noto per le sue tele e le sue composizioni realizzate spesso con materiali riciclati, in cui la materia e il segno si integrano in un linguaggio di forza straordinaria.
La sua opera “Terre sur marron foncé”, anno 1956, tecnica mista su tela, premiata per la giovane pittura internazionale nell’ambito del Premio Lissone storico del 1957, è visitabile presso la sede del Museo d’arte contemporanea di Lissone, nella sezione dedicata alle collezioni permanenti, fino alla fine di giugno 2012.
Proprio in memoria della sua partecipazione alla straordinaria edizione storica del Premio degli anni Cinquanta – edizione che ha visto quale segretario Guido Le Noci e quali componenti della giuria Umbro Apollonio, Guido Ballo, Pierre Janlet, Giuseppe Marchiori, Oto Mauer, Arnulf Neuwirth, Pierre Restany, Pierre Rouve, Franco Russoli, Wilhem Sandberg, George Schmidt e Herta Wescher - l’Assessorato alla Cultura di Lissone programmò nel 2005, presso la sede museale della città, una significativa mostra di un corpus di circa trenta opere, in particolare oli di grandi dimensioni, ai quali era stata affiancata una sezione dedicata ai celebri libri d’artista.
Come sottolinea Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura, Identità e Tradizionali locali, “Ricordo con affetto l’incontro con il grande Artista Catalano avvenuto nel 2005. Quando, insieme al critico Flaminio Gualdoni, consegnammo al grande maestro, a nome dell’intera Città di Lissone, il Premio alla Carriera attribuitogli dalla nostra comunità in occasione della sua mostra al Museo d’arte contemporanea. Esprimo il mio cordoglio per la morte di questo grande artista, che voglio ricordare serbava vividi ricordi della sua partecipazione al Premio Lissone. Tale avvenimento segna la scomparsa di uno dei più grandi nomi dell'arte informale a livello mondiale e tra i maggiori pittori spagnoli del XX secolo”.
Lissone, 9 febbraio 2012.
Museo d’arte contemporanea, Viale Padania 6, Lissone - MB
museo@comune.lissone.mb.it – tel. 0397397368 – 0392145174; www.museolissone.it
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COMUNICATO STAMPA
Quaresima 2012 - Settimana della Carità
Perseverare in tempi difficili
A Monza Claudia Nodari presidente nazionale San Vincenzo
Sono tempi difficili che richiedono passione, maggiore capacità, più coraggio, azioni virtuose, ma soprattutto costanza e perseveranza nell’ascoltare e nell’accompagnare chi vive il disagio. Da qualche anno, Caritas e san Vincenzo avevano lanciato l’allarme di un possibile aggravamento delle condizioni sociali e materiali. Purtroppo, come possiamo constatare, la situazione non è certo migliorata: crescono le disuguaglianze sociali e questa divario è la più grande preoccupazione di chi opera nel mondo sociale e della carità. Sappiamo infatti che proprio la disuguaglianza sociale e di reddito rappresenta una delle cause fondamentali della crisi finanziaria e industriale del mondo globalizzato. La nostra società difficilmente potrà mantenere e replicare il benessere materiale conquistato dai nostri padri. I nostri giorni, per molte persone, non sono incoraggianti: sempre più avvertiamo di essere entrati nella fase discendente, verso livelli e stili di vita ben lontani da quelli di qualche decennio fa. Inoltre vediamo che la solidarietà “non sfonda”, forse non siamo sufficientemente attrezzati, sia culturalmente sia spiritualmente, per affrontare adeguatamente la situazione. Oggi i volontari e gli operatori della carità rilanciano l’invito alla solidarietà, quella vera, meditata e realizzata con progetti virtuosi e non meramente assistenziale. Inoltre non sfuggono le difficoltà, le resistenze, e la poca convinzione nel preferire il “farsi prossimo” . Quello del “farsi prossimo” è un appello ancora attuale anzitutto rivolto alle comunità cristiane e a tutta la cittadinanza. Il titolo della Settimana della Carità, tradizionale appuntamento promosso da Caritas e San Vincenzo di Monza e che si svolge nella prima settimana di quaresima, è un invito alla solidarietà a continuare, appunto, a “Perseverare in tempi difficili”. Proprio su questo tema interverrà la sera del 1 marzo, presso la Parrocchia Sacro Cuore di Triante, via Vittorio Veneto a Monza, Claudia Nodari, presidente nazionale della San Vincenzo.
La settimana della Carità sarà anche occasione per riflettere e pregare sull’impegno caritativo in città anche alla luce dei 40 anni di vita di Caritas, che come è noto è stata voluta da Paolo VI con il compito di animare, sollecitare ed educare alla carità le comunità cristiane. Di seguito il programma completo della Settimana.
Lunedì 27 febbraio ore 21, Chiesa San Pietro Martire, Monza, Veglia di preghiera con l’Arciprete, Monsignor Silvano Provasi, dal titolo: “Caritas: 40 anni di impegno caritativo. Preghiere e riflessioni”
Giovedi 1 marzo, incontro dibattito dal titolo “Riflessioni sulla carità in tempi difficili” presso l’Auditorium della Parrocchia Sacro Cuore di via Vittorio Veneto a Monza. Intervengono: Giuseppe Colombo della San Vincenzo Monza che parlerà sulla “solidarietà che diventa Storia a Monza”; Stefano Buzzi, Segreteria Politiche Sociali Cisl Brianza, che tenterà di rispondere all’interrogativo “Siamo più poveri?”; e come detto sul “Perseverare in tempi difficili” ci sarà il contributo di Claudia Nodari Presidente Nazionale San Vincenzo. Nella stessa serata, sarà presentato il progetto “Obolo della Vedova, Mille famiglie per cento progetti”, una proposta concreta di solidarietà che continua l’opera del Fondo Famiglia Lavoro voluto dal Cardinale emerito Dionigi Tettamanzi. La presentazione sarà di Emanuele Patrini della Caritas di Monza. Conduce Fabrizio Annaro.
Monza, 10 febbraio 2012
Ufficio Stampa
Caritas Decanato di Monza
Responsabile Fabrizio Annaro
comunicazione@caritasmonza.org
ufficiostampa@novomillennio.it
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DIAMO FUTURO ALLA RICERCA: NO AI LICENZIAMENTI IN ALCATEL LUCENT
Alcatel Lucent è il più grande presidio tecnologico in Italia nel settore delle TELECOMUNICAZIONI.
Alcatel Lucent in Italia è l’unica azienda di TLC ad avere l’intera catena del valore dove si svolgono attività che vanno dalla progettazione hardware, software e di circuiti integrati per reti fotoniche di nuova generazione, alla produzione e vendita.
Grazie agli sviluppi realizzati in Italia, Alcatel Lucent è da anni leader mondiale in un mercato in crescita esponenziale per supportare la crescente richiesta di traffico internet, video e dati.
I prodotti sviluppati e gestiti in Italia, venduti a tutti i più grandi operatori di telecomunicazioni, contribuiscono con 470 milioni di euro pari al 37% del fatturato complessivo della divisione OPTICS a livello mondiale, con un margine del 39% largamente superiore al quello dell'intera divisione.
Nel corso del 2011 ben 15 dei 34 brevetti complessivi depositati dalla divisione OPTICS di Alcatel Lucent sono stati ottenuti in Italia e a Vimercate.
Alcatel Lucent Italia conta 2000 lavoratori dei quali 800 ricercatori.
MA NONOSTANTE QUESTO …
In data 24 Gennaio Alcatel Lucent Italia ha annunciato presso il Ministero dello sviluppo economico un piano di riorganizzazione che prevede 700 esuberi nel nostro paese:
490 personale Alcatel Lucent (25% dell’intera forza lavoro)
200 lavoratori somministrati (tutti nello stabilimento di Trieste)
360 ricercatori (45% della Ricerca e Sviluppo)
Questa è una dichiarazione di disimpegno della multinazionale verso le ultime attività di Ricerca e Sviluppo in Italia e segue, dalla fine dello scorso anno, le dismissioni dei siti di Bari e di Genova.
In Italia ci sono competenze, proprietà intellettuali e lunghissima esperienza per sviluppare prodotti strategici ed innovativi: tutto questo viene rubato e portato negli Stati Uniti e in Canada, con condizioni di costo del lavoro meno favorevoli per l’Azienda.
Questa scellerata strategia non colpisce solo la Ricerca e Sviluppo ma anche le attività commerciali, di supporto, amministrative e finanziarie che in Italia stanno già pagando duramente con la cassa integrazione e la riduzione del loro salario.
Negli ultimi anni anche l’apparato produttivo della multinazionale in Europa ha subito delocalizzazioni ed esternalizzazioni, determinando in Italia la perdita di centinaia di posti di lavoro.
Questo nuovo piano di tagli vede la messa in discussione anche di Trieste, ultimo stabilimento produttivo ALU in Italia con il taglio annunciato di 200 lavoratori somministrati.
Le attività gestionali e amministrative saranno oggetto di ulteriori delocalizzazioni.
Le lavoratrici ed i lavoratori di Alcatel Lucent in Italia sono contrari!
Lanciamo questo appello al governo, al Ministro dello Sviluppo Economico, alle istituzioni regionali, provinciali e comunali, alle forze politiche, alle istituzioni accademiche e scientifiche ed alla società civile affinché si IMPEGNINO a definire una politica industriale in questo settore, con investimenti che rimettano in moto nel nostro paese attività in un settore STRATEGICO per tutti, ma in AGONIA da troppo tempo.
DIFENDETE LA PRESENZA DI ALCATEL LUCENT IN ITALIA perché continui ad essere officina di innovazione, tecnologia ed occupazione, per chi già ci lavora, e motore di sviluppo ed occupazione per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
Per questi obiettivi,
le lavoratrici ed i lavoratori Alcatel Lucent di Vimercate
saranno in sciopero e manifesteranno
Martedì 14 Febbraio,
Palazzo della regione Lombardia (v. F.Filzi)
dalle ore 9:30 alle 12
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M’Illumino di Meno 2012
17 FEBBRAIO 2012
GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEI CONSUMI
Nova Milanese aderisce anche quest’anno alla campagna proposta dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar”, in onda su RAI 2.
Spegnerà le luci di 4 piazze, di 5 parchi comunali, della sede municipale e di tutti i plessi scolastici.
L’invito è però rivolto a tutti.
A tutti i cittadini si chiede di spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili dalle ore 18,00 alle ore 19,30 ed accendiamo luci virtuose alimentate a energia rinnovabile o dimostrazioni creative di consumo efficiente.
E’ importante promuovere una gestione più illuminata del nostro futuro, aiutiamo il nostro pianeta e risparmiamo energia pulita evitando gli sprechi anche attraverso piccoli gesti quotidiani come:
-Spegnere le luci quando non servono
-Spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
-Sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
-Mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola
-Se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
-Ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
-Utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, agli infissi e alle porte esterne
-Non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
-Inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
-Utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto
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COMUNICATO
Il 3 febbraio il comune di Vimercateha pubblicato nel proprio albo pretorio online un avviso pubblico dove dichiara esplicitamente di voler procedere alla cessione del servizio comunale di asilo nido ai sensi dell’art. 2112 del Codice Civile, ed invita gli operatori interessati a contattare l’Ufficio preposto al servizio.
Si tratta di una vera e propria cessione di ramo d’azienda che deresponsabilizza l’Ente rispetto ad un tema delicato come quello che attiene ai bambini.
Assistiamo ancora una volta ad un’operazione gestita unilateralmente senza una valutazione dell’impatto che tale scelta può avere sui servizi alla cittadinanza e sul personale dell’asilo.
Formalmente l’amministrazione comunale, su richiesta del sindacato, ha dato comunicazione alle OO.SS. e alla RSU di tale intento in un incontro svoltosi nel mese di dicembre del 2011. Nel corso di tale incontro, rispondendo alle argomentate motivazioni, alle perplessità ed alle rermore avanzate dal sindacato si era impegnata, prima di mettere in atto la procedura, a presentare il piano industriale dell’operazione per valutare congiuntamente nel merito la bontà dell’operazione, sia per quanto attiene la riduzione dei costi verificandone le conseguenze, sia per la qualità del servizio offerto, sia per l’effettiva necessità.
Ci spiace di dover denunciare che questo confronto, dovuto, nel merito non è mai avvenuto, nonostante l’impegno personale del Sindaco, e il piano di riorganizzazione del servizio non ci è mai pervenuto nonostante l’amministrazione abbia comunque avviato la procedura di esternalizzazione.
Nonostante le attuali difficoltà degli Enti Locali riteniamo che la strada da percorrere non sia quelle delle esternalizzazioni, ormai l’esperienza ventennale ha dimostrato che questo percorso nel medio termine non riduce affatto i costi a carico della collettività e i minori costi di gestione si pagano in termini di qualità del servizio oltre a mortificare la professionalità dei dipendenti e a peggiorarne le condizioni lavorative.
Se così non è, come ci ha tenuto a ribadire il sindaco nell’ultimo incontro di dicembre, si riapra il confronto con le organizzazioni sindacali e si entri seriamente nel merito.
Siamo disponibili a discutere ed a confrontarci, ma non daremo mai l’avvallo ad un progetto che ha come obbiettivo realizzare un risparmio sui costi di gestione magari dequalificando il servizio e mortificando il personale oltre al possibile aumento del costo di tale servizio a carico delle famiglie visto che l’Amministrazione Comunale ne garantisce l’invarianza solo per il primo anno.
FP CGIL – CISL FP-FPS
E. Messere – G. Leone
Monza, 10 Febbraio 2012
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Appello Al Ministro dei Beni Culturali, Dott. Lorenzo Ornaghi
Al Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Dott. Francesco Profumo
L’Istituto Statale d’Arte/Liceo Artistico di Monza ha avuto sede, sin dalle sua istituzione nel 1967, nell’ala
meridionale della Villa Reale. D’altra parte la destinazione scolastica rispecchiava quanto previsto nel lascito dei
Savoia, e la presenza dell’Istituto d’Arte ben rappresentava, negli stessi spazi, una prosecuzione della prestigiosa
attività dell’ISIA di Monza, che per venti anni aveva costituito un episodio fondamentale nella storia delle arti
applicate in Italia.
Per molti anni, e in particolare negli anni ’80, l’Istituto Statale d’Arte di Monza ebbe a misurarsi con difficoltà di
ordine edilizio, poiché, a una didattica attraente ed efficace (illustrata dalla presenza di personalità di assoluto
rilievo del design, della grafica della fotografia, della cinematografia ma anche delle lettere italiane) e al
conseguente forte afflusso di studenti, non corrispondeva una sufficiente disponibilità di spazi. Solo nei primi
anni 2000 questi problemi sembrarono risolti, dopo che un protocollo d’intesa tra l’Istituto e il Comune di
Monza, vistato anche dalla Provincia di Milano, previde che l’Istituto potesse disporre di tutta l’ala meridionale,
compreso l’edificio in cui era stata ospitata fino ad allora la civica scuola Borsa.
L’accordo prevedeva che l’Istituto, per ottenere i nuovi spazi, lasciasse proprio quelle aule che si trovavano nella
cosiddetta Cavallerizza, corpo di fabbrica attiguo agli spazi destinati alla scuola, ma pertinente al corpo centrale
della Villa Reale, in cui, a luglio del 2011, si sono installati gli uffici staccati dei ministeri della Semplificazione,
delle Riforme, del Turismo e dell’Economia, nonostante questo settore della Villa fosse ormai di competenza del
Ministero dei Beni Culturali.
Il fabbricato della scuola Borsa, di cui era stato previsto già allora un restauro completo, vide la sistemazione e
la messa norma solo delle prime otto aule, con i relativi servizi, consegnate alla scuola nel 2003 e subito
destinate alla didattica normale e di laboratorio.
Negli ultimi anni però, quel fabbricato (ex scuola Borsa), sia per la disattenzione dell’amministrazione
Comunale che ne è responsabile, sia per le ristrettezze in cui si dibattono gli enti locali, ha subito un grave
danneggiamento delle coperture, e l’incuria è giunta al punto da metterne in dubbio la sicurezza, tanto che ne è
stata recentemente dichiarata l’inagibilità.
Si noti peraltro, come per vari motivi, non chiaramente espressi o definiti, non sia mai stata stipulata, come si
sarebbe dovuto ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23, la convenzione tra Provincia (prima di Milano oggi
di Monza), che prevede l’intervento provinciale nella manutenzione degli edifici in uso alle scuole medie
superiori, e Comune, attuale proprietario dell’immobile.
Oggi l’Istituto Statale d’Arte – Liceo Artistico si trova quindi privo di otto aule e di un laboratorio, solo in parte
ricollocate con l’assegnazione, fino a giugno 2012 da parte del Comune di Monza, di 4 locali presso la cascina
S.Fedele nel Parco di Monza.
Aule che sarebbero indispensabili alla sua didattica, ma i tempi del restauro dell’ex edificio Borsa, per non dire
di un ipotetico trasferimento della scuola in una nuova sede da costruire ex-novo, appaiono incerti e
pregiudicano la necessaria previsione di un armonico e tranquillo sviluppo delle attività didattiche.
Peraltro in questi mesi, i locali della Cavallerizza, in cui avevano preso sede degli uffici staccati di ministeri che
dipendevano dalla Presidenza del Consiglio, sono, con il nuovo Governo, rimasti liberi.
Per questo, ben consapevoli che si tratta di locali di competenza del Ministero dei Beni Culturali, ci permettiamo
tuttavia di chiedere, in attesa del promesso restauro dell’edificio ex Borsa, che siano concessi, in via del tutto
eccezionale e provvisoria, all’Istituto, in modo da aiutare a risolverne i più urgenti problemi di spazio. Si potrà
così offrire ai giovani cittadini che frequentano l’Istituto un servizio decoroso ed efficiente, cui hanno
oggettivamente diritto.
Con una scelta, semplice, economica e razionale, si risponderebbe d’altra parte, a un’esigenza acuta e sentita
dall’intera cittadinanza monzese: è qui il caso di citare le oltre diecimila firme di solidarietà alla scuola per il
recupero dell’ex Borsa, raccolte a Monza in due soli giorni di mobilitazione.
E naturalmente con l’impegno di un’immediata restituzione di locali non appena risolti i problemi relativi
all’edificio ex Borsa.
Gli insegnanti, i genitori, gli studenti, il personale ata dell’ I.I.S. Liceo Artistico Istituto d’Arte di Monza
Monza, 10 Febbraio 2012
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Il Sindaco Marco Mariani smentisce: “Nessuna rinuncia al Contratto di Quartiere”
In relazione all’articolo pubblicato oggi sul quotidiano La Repubblica – edizione di Milano, dal titolo “No alla cittadella degli immigrati. E Monza rinuncia a 18 milioni di finanziamenti”, il Sindaco Marco Mariani è intervenuto oggi a margine di una conferenza stampa sottolineando:
“Non ho mai rilasciato dichiarazioni di alcun genere al giornalista de La Repubblica. Non solo: non ho firmato alcuna rinuncia al Contratto di Quartiere varato dalla Regione per rilanciare zone degradate tra cui l’area Cantalupo di Monza.
Giovedì scorso mi sono recato al Pirellone per sottoscrivere il Patto per la Casa insieme ad altri Sindaci. In precedenza ho avuto un incontro con i dirigenti regionali proprio per chiarire alcune modalità attuative del Contratto di Quartiere.
Diffido chiunque a riportare informazioni palesemente false. Il Sindaco di Monza non ha fatto alcun passo indietro rispetto a quanto a suo tempo sottoscritto con la Regione. Si tratta semplicemente di affrontare la questione nella sua reale dimensione con le varie problematiche connesse alla realizzazione di questo importante progetto di recupero; in particolare l’acquisizione di alcuni terreni che il Comune dovrebbe mettere a disposizione per la realizzazione del piano.
Mi meraviglia anche un virgolettato nel quale mi viene attribuita una dichiarazione in cui sosterrei la mia contrarietà al Contratto di Quartiere perché “porterebbe in città solo più extracomunitari”. Tutto questo è davvero assurdo anche in relazione a quanto abbiamo fatto in questi anni per una maggiore integrazione della popolazione straniera in città”.
Monza, 9 febbraio 2012
Ufficio Stampa del Comune di Monza
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Oggetto: IMPORTANTE Per favore falla girare!!
Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica Da lunedì tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme.
Vi invito a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro bene , per i nostri figli, per il nostro Paese.
Grazie ... Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:
«Adeguamento alla media europea degli stipendi,emolumenti,indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».
L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo:
"i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione per incarichi equivalenti"
La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare:
http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm
L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook
http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ o all'indirizzo di posta elettronica
50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più.
Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.
Per favore falla girare!!!!!!!!!!!!
Grazie!!!!!!!!!!!!
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LA MEGLIO GIOVENTU'
41 TESI DI LAUREA DEDICATE ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
Lunedì 13 febbraio, ore 20.30
Sala Lauree, Via Conservatorio 7, Facoltà di Scienze politiche
Sono in totale 41 le tesi di laurea (29 triennali e 12 magistrali)conseguite nel 2011 a Scienze Politiche e dedicate al tema dellacriminalità organizzata, alle quali il dipartimento di Studi sociali epolitici della Statale dedica una serata di presentazione al pubblico -il prossimo 13 febbraio - dal titolo “La meglio gioventù”.
Ognuna di questa tesi svela, descrive e denuncia aspetti, eventi epersone coinvolte nel fenomeno mafioso in ogni ambito della vita socialee politica e in ogni angolo del Pianeta.
Dal ruolo della donna nelle organizzazioni mafiose alle infiltrazionidella ‘ndrangheta in Lombardia, dalla mafia cinese a quella russa,albanese e dell’America Latina, sono numerosi gli ambiti e gli approcciche insieme compongono una descrizione dettagliata del fenomenomafioso.
E in tutte queste tesi - che si inseriscono in una sempre più riccaletteratura scientifica sulla materia - emerge l’uso della parola scrittacome arma per difendersi e fare luce sull’illegalità pervasiva edendemica nel nostro paese e non solo.
Partecipano all’evento esponenti della vita sociale e politica attivinella lotta alle mafie come Don Luigi Ciotti, presidente di LIBERAAntonino Caruso, membro della Commissione parlamentare antimafia,Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale di Milano,accompagnati da Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia dellacriminalità organizzata a Scienze Politiche.
Introduce il preside della Facoltà di Scienze Politiche, DanieleChecchi.
Dott.ssa Anna Cavagna
Capo Ufficio Stampa
Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono, 7 20122 Milano
tel. +39 02 50312983
anna.cavagna@unimi.it
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