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Solidarietà al Consigliere Comunale Gianmarco Novi.
I sottoscritti, anche a nome dell’USB Monza Brianza in cui svolgono compiti di delegati territoriali, esprimpono la loro completa e incondizionata solidarietà al Consigliere Comunale di Monza Gianfranco Novi, per le vili e preoccupanti minacce ricevute.
I sottoscritti si rendono disponibili ad ogni azione che possa ritersi utile a concretizzare la nostra solidarietà e il nostro sostegno al Consigliere Novi in questo delicato momento.
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In data 30 aprile 2013 si è concluso il 3° concorso fotografico dal titolo “Segni del/nel paesaggio“, organizzato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Monza e della Brianza. La partecipazione al concorso, gratuita, era aperta a tutti i cittadini europei e stranieri appassionati di fotografia, iscritti e non all’OAMB.
Il concorso ha posto come tema centrale i “paesaggi”, soggetto che è stato esplorato dai numerosi partecipanti inmolte delle sue possibili letture: dall’eccezionalità del territorio, alla sua quotidianità, fino ad una più cruda manifestazione di denuncia rappresentata dal degrado urbano che spesso ci circonda.
La giuria, presieduta da Giovanna Calvenzi Basilico e composta da Darko Pandakovic, Francesco Zanot, Fabiola Molteni e Andrea Meregalli, ha inizialmente selezionato i 13 progetti più meritevoli fra i 101 ammessi al concorso, e infine premiato i tre partecipanti che hanno saputo meglio cogliere l'occasione di esprimere un’interpretazione personale rispetto alle multiformi identità del territorio.
All’unanimità è risultato vincitore il progetto fotografico di Allegra Martin, “Cartoline della Brianza”, con la seguente motivazione: “le immagini raccontano con un linguaggio contemporaneo e lucidamente analitico diverse realtà nelle quali lo spazio e l’architettura diventano teatro di episodiche presenze umane”. Allegra ha ritratto scorci di Desio, Lissone, Macherio, Meda e di tutta quella Brianza che, come lei stessa spiega, “ad un primo sguardo appare come uno spazio omologato e disomogeneo, ma che a una lettura più attenta rivela indizi e modi di abitare che costruiscono il paesaggio che percepiamo”.
Al secondo posto, il progetto fotografico di Nadia Battaglia, con la seguente motivazione: “l’affastellarsi dei segni e della confusa congestione urbana sono documentati in modo diretto e impietoso e tracciano uno spaccato reale di alcuni paesaggi brianzoli”. Nadia con il suo obiettivo ha inquadrato punti di confine e tessuto residenziale traMonza e Lissone, sottopassi, strutture porticate, linee del tram di Desio raccontando storie e segni dei paesaggi di questa parte della Brianza.
Il terzo premio è stato assegnato a Claudio Argentiero, con il progetto fotografico “Elementi nel paesaggio” e la seguente motivazione: “l’autore utilizza la fotografia ‘contributo al recupero della nostra identità’ e crea una sequenza di immagini nelle quali i cascinali abbandonati dialogano con il paesaggio. La meraviglia si ridesta grazie all’incontro della neve”. Claudio per le sue foto si è spostato nel vimercatese tra il paese stesso di Vimercate eOreno per “prendere in esame alcuni elementi architettonici che dialogano con il territorio circostante con l’intento di porre l’attenzione sulla possibilità di riuso di manufatti rurali che serbano stili distintivi e principi fondanti delle peculiarità ambientali tracciate dai nostri avi”.
In allegato il comunicato stampa completo. Tutte le fotografie dei tre vincitori sono disponibili a questo link https://www.dropbox.com/sh/glagelz2lyp36t4/S9GnrRFzwj
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LA VILLA REALE E’ ANCHE MIA!
Gentile Signor Sindaco,
in relazione a quanto apparso sui mezzi di comunicazione circa i lavori in corso sul fronte nord della Villa Reale per la realizzazione della centrale di termo refrigerazione, che sta suscitando l’allarme dei cittadini e di quanti hanno a cuore il monumento, onde evitare che ulteriori lavori danneggino questa parte della Villa, Le chiediamo di farsi espressione di questa preoccupazione sollecitando la sospensione dei lavori limitatamente a quest’area al fine di interrompere lo scempio e ripristinarla recuperando il progetto di costruzione di un labirinto per mascherare le griglie, come già suggerito peraltro da Soprintendenza, Corpo Forestale e Amministrazione Parco nel 2003.
La vicenda ripropone in modo allarmante la problematica relativa al controllo sui lavori in Villa. Nel caso è facile supporre che, attesi anche i tempi tecnici non brevi per la realizzazione della censurabile opera, o è stata oggetto di variante ovvero è stata eseguita senza i rituali passaggi autorizzativi. Nel primo caso apparirebbe grave l’eventuale assenso della Soprintendenza. Nel secondo caso è preoccupante che la Soprintendenza stessa non abbia esercitato i controlli che le competevano.
Pertanto, con più forza ancora riproponiamo alla Sua attenzione l’opportunità della costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico super partes che possa intervenire costantemente, non rimettendo così la tutela del monumento alla buona volontà del limitato controllo che i cittadini possono esercitare. A tale proposito desideriamo ribadire l’esigenza espressaLe e da Lei fatta propria di trasparenza sugli atti e i lavori in corso.
COMITATO “LA VILLA REALE E’ ANCHE MIA”
I delegati
Bianca Montrasio
Roberto D’Achille
Monza, 30 luglio 2013
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Monza, 30 luglio 2013 – Il Comune sostiene l’associazione Cancro Primo Aiuto, che mette gratuitamente a disposizione di donne che hanno la necessità di sottoporsi a cicli di chemioterapia parrucche di ottima fattura. Il progetto è già presente in diversi ospedali della Lombardia, dove le donne possono avvalersi anche della consulenza di acconciatori professionisti che, in maniera volontaria, le aiutano nella delicata scelta. Nel 2012 l’associazione ha distribuito 500 parrucche. Ora l'iniziativa viene attivata anche a Monza: Cancro Primo Aiuto ha allestito, nella propria sede di via Ambrosini 1, uno spazio dove, da settembre, le donne potranno rivolgersi e richiedere la parrucca. Per soddisfare al meglio le esigenze delle donne in terapia è stata creata anche una collezione ad hoc, chiamata “Le parrucche della solidarietà”, che offre una grande varietà di modelli di qualità. Da marzo, inoltre, l'associazione ha attivato la possibilità di ordinarle sul proprio sito internet e di riceverle a casa (www.cpaonlus.it).
“Il cammino verso la guarigione – commenta il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti - è lungo e complesso ma anche un piccolo aiuto come questo può essere di conforto. E’ intenzione del Comune proseguire sulla strada del sostegno alle realtà che promuovono iniziative in grado di contribuire, in diversi modi, ad alleviare il dolore e il disagio di persone costrette a lottare contro gravi malattie”.
“Regalare una parrucca di ottima fattura alle donne che si sottopongono alla chemioterapia – sostiene Massimo Manelli, presidente di Cancro Primo Aiuto Onlus - può aiutarle a ridurre il dramma della perdita dei capelli e a recuperare quella serenità necessaria per portare avanti una famiglia e una casa. Perché se è vero che il cammino verso la guarigione è spesso lungo, è altrettanto certo che con l'aiuto di tutti può essere meno duro e faticoso".
Ufficio stampa
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Interpellanza Interpellanza della consigliera Laura Morasso al Sig.Sindaco e alla Giunta dal titolo " Lavori di scavo e strutture invasive fronte nord Villa Reale”
A seguito dello scalpore tra i cittadini suscitato da alcune fotografie effettuate in tale sito e degli articoli apparsi sui giornali locali, siamo preoccupati su quanto si sta effettuando in area fronte nord della Villa, pur nella piena consapevolezza delle inevitabili necessità tecniche di installazione degli impianti termici e di refrigerazione , previste nel Progetto. Impianti che però debboo rispettare il monumento e il Giardino. Ci preme sottolineare che non è corretto in alcun modo parlare di “retro” della Villa Reale ma solo di "fronte", nord e sud, avendo entrambi i lati della Villa la medesima importanza e che si dovrebbe avere particolare riguardo al Giardino laterale nord ; gli interventi in queste parti devono essere coerenti tra diloro e uniformi all’ambiente verso il quale si protendono, in una visione di restauro complessiva e integrata, in modo armonico e congruo alla destinazione d'uso e al valore della Villa, dei Giardini e del Parco. Non troviamo però alcun riscontro in questo senso né corrispondenza nel medesimo Progetto relativamente alla struttura in cemento e ferro posta in superficie, davanti alla scalinata della Villa, posizionata per accedere ai suddetti impianti ma costituente scempio di notevole gravità. Lo stesso Direttore del Consorzio “Villa Reale e Parco” la definisce da “mitigare” con altre opere, ammettendo così l’errore di progetto e di esecuzione, dato che il progetto avrebbe dovuto essere di fatto compatibile e non da "mascherare" in fase successiva. Non possiamo non sottolineare che il progetto esecutivo non ha avuto alcun parere condiviso in sede comunale e cittadina e che, al di là degli obblighi o meno di legge, ciò sarebbe stato opportuno e avrebbe probabilmente avuto esiti diversi. Desideriamo sottolineare che abbiamo più volte richiesto, insieme ai cittadini e ai Comitati, di avere accesso continuo e trasparente su quanto concerne il progetto di restauro e ristrutturazione della Villa e varianti del medesimo, con aggiornamento sullo stato lavori in corso; il tutto da pubblicare sul Sito del Consorzio o sul sito “nuovavillareale.com”, con allegati progetti e varianti , schede tecniche e quant’altro si ritenga utile per una conoscenza completa di quanto si sta eseguendo, in tempi utili per poterne valutare esiti e conseguenze. Possiamo solo rilevare da una pur parziale visione del progetto esecutivo che il tutto avrebbe meritato ben altra attenzione e che probabilmente ci sono state varianti, ma ne vorremmo certezza e vorremmo conoscere quali siano stati i pareri della competente Soprintendenza.
Pertanto si chiede:
A quale progetto o variante di progetto rispondono i manufatti in oggetto e se trattasi di volume tecnico fuori terra, in maggiore o minore misura che sia, e quale qualità sia prevista per i particolari costruttivi;
Se tale progetto o variante sia stato valutato ed approvato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e se e quale progetto di “mitigazione “ si intenda attuare, tenuto anche conto della visione dall’alto e dalla Villa stessa;
Se i componenti il Consorzio “Villa Reale e Parco” siano a conoscenza di quanto in attuazione e se ne abbiano condiviso progetti e esiti;
Se non sarebbe opportuno interessare la Commissione Paesaggio del Comune di Monza in occasione di decisioni particolarmente invasive e/o importanti per quanto concerne i lavori esterni alla Villa, i cui esiti ricadono anche e non solo sull’area Parco prospicente;
Se si intenda realizzare il Labirinto verde di siepi di bosso, utile a mascherare questi interventi, la cui realizzazione sarebbe dovuta avvenire sotto terra, con coperture con griglie, e con scala d’accesso agli impianti interna alla Villa, similmente a come previsto nel progetto di restauro predisposto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano assieme all'Amministrazione Parco e al Corpo forestale dello Stato nel 2003.
Monza, 29 luglio 2013
Laura Morasso
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Comune di Monza aderisce a staffetta podistica “Milano-Brescia-Bologna” per ricordare le vittime delle stragi.
Monza, 29 luglio 2013 – L’associazione Gruppi Amatori Podistici (AGAP) promuove la “29ª Staffetta Milano-Brescia-Bologna”, a cui il comune di Monza partecipa con un gruppo sportivo formato dall’assessore alla mobilità Paolo Confalonieri e da alcuni membri della Polizia Locale. La corsa, in programma il 30 e 31 luglio e il 2 agosto, anniversario della strage avvenuta nella stazione ferroviaria di Bologna nel 1980, intende collegare idealmente la città emiliana alle altre due, teatro di stragi orrende perpetrate negli anni della strategia della tensione, e cioè Milano (piazza Fontana, 12 dicembre 1969) e Brescia (piazza della Loggia, 28 maggio 1974).
Il gruppo monzese, unendosi a quello in arrivo da Villasanta, punto di partenza della staffetta, prenderà il via dal Palazzo Comunale (piazza Trento e Trieste e largo IV Novembre) alle 14 di martedì 30 luglio, dopo che il sindaco Roberto Scanagatti avrà firmato e consegnato ai podisti i messaggi destinati ai sindaci delle città coinvolte e alle associazioni dei familiari delle vittime. La staffetta prevede una sosta in piazza Fontana nel pomeriggio del 30 luglio. Il 31 luglio intorno alle 18 farà tappa a Brescia e il 2 agosto di prima mattina arriverà a Bologna, dove si svolgeranno le celebrazioni ufficiali.
Ufficio stampa
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CORSI PROFESSIONALI Autunno / Inverno 2013-14
La Scuola Agraria del Parco di Monza opera come Centro di Formazione Professionale su scala regionale e nazionale per l'erogazione di corsi di formazione specialistica, riqualificazione e aggiornamento per tecnici e operatori del verde, giardinieri, arboricoltori e forestali, florovivaisti, fioristi, progettisti del verde ecc., anche con l'intento di favorire e incoraggiare l'accesso dei giovani al mercato del lavoro e la riconversione professionale Le aree tematiche in cui maggiormente si esplica l'attività formativa della Scuola sono: Giardinaggio, Progettazione del Verde, Arboricoltura e Tree climbing, Agricoltura multifunzionale, Ortoterapia - Terapia orticolturale, Composizione floreale.
Ritenendo di fare cosa gradita, segnaliamo e inviamo in allegato la lista aggiornata dei CORSI PROFESSIONALI in partenza nel periodo Autunno / Inverno 2013-14 con alcune anticipazioni sui corsi primaverili. Tutti i corsi professionali della Scuola sono sempre ricercabili e consultabili utilizzando il Motore di Ricerca Corsi disponibile sul sito internet alle pagine: Corsi professionali fino a 80 ore Corsi professionali di lunga durata Offerta formativa Corsi professionali La Segreteria Corsi Professionali è inoltre sempre disponibile per informazioni e iscrizioni: tel. 039 2302979 int. 0 - mail segreteriaprof@monzaflora.it
Ricordiamo che per agevolare l'utenza delle regioni del Centro-Sud, la Scuola Agraria realizza una ricca selezione dei propri corsi professionali anche a Roma,segnalata nella lista in allegato e sempre consultabile sul nostro sito alla pagina: Corsi nella tua regione
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Certezze per l'ospedale di Giussano
Noi non siamo tra quelli che hanno attribuito e continuano ad attribuire alla Direzione dell'azienda ospedaliera Desio Vimercate la volontà o il mandato di chiudere l'ospedale Borrella di Giussano. Se ci fosse quella volontà non sarebbe stato presentato, in Regione Lombardia, un progetto per trasferire il servizio materno infantile da Carate a Giussano e sarebbe bastato lasciare tutto come stava fino a due anni fa, con l'ospedale avvolto solo da un fumo di chiacchiere che ancora oggi, ogni tanto, si incontra e si ascolta anche tra i corridoi dell'ospedale.
Abbiamo già detto delle criticità che riteniamo accompagnino quel progetto, anche se rimane, oggi, l'unica concreta alternativa alla chiusura.
Eppure non siamo per niente soddisfatti.
La mancanza di un progetto condiviso con il territorio non garantisce una prospettiva certa al presidio ospedaliero, esponendolo ad una discussione più sensibile alle fibrillazioni e agli equilibri delle diverse parti politiche che al merito del servizio e della sua compatibilità con la struttura.
Le istituzioni locali, dopo aver annunciato progetti e "pressioni", senza aver mai ritenuto necessario confrontarsi anche con le rappresentanze sindacali, non pare ancora svolgano un ruolo attivo per facilitare una soluzione positiva.
Inoltre, al di là delle intenzioni, tutti i fatti prodotti anche dalla attuale Direzione dell'azienda ospedaliera, vanno oggettivamente nella direzione di una riduzione del ruolo e dei servizi erogati dal personale del Borrella. Il prossimo passo dovrebbe essere il definitivo trasferimento dell'endoscopia a Carate, deciso ormai diversi anni fa, con una precedente amministrazione.
È necessario un cambio di passo.
La CGIL ha sempre detto di essere contraria alla chiusura dell'ospedale Borrella.
I lavoratori e i cittadini di Giussano e dei Comuni circostanti hanno diritto di sapere se si intende effettivamente garantire un presidio ospedaliero specializzato di ricovero e cura sul territorio, nell'ambito di un servizio sanitario di qualità che comprende anche l'ospedale di Carate e gli altri presidi ospedalieri della Brianza. Un servizio che deve prevedere la degenza, oltre al potenziamento dei servizi ambulatoriali e diagnostici. Persino il destino del pronto soccorso e dei laboratori di analisi non può che essere legato alla destinazione funzionale dell'ospedale.
Lo abbiamo detto pubblicamente ad ottobre 2012 con un presidio davanti all'ospedale e lo abbiamo ripetuto in ogni assemblea ed in ogni occasione possibile.
Oggi deve essere fatta maggiore chiarezza sui costi prevedibili per la gestione corrente del polo materno infantile proposto, sui finanziamenti, sui tempi degli interventi, sulla collocazione del personale. Non bastano promesse o atti di fede.
Abbiamo chiesto e chiediamo segnali positivi, di poter toccare con mano fatti che affermino una direzione di marcia diversa, per scongiurare una crescente sfiducia da parte dei cittadini verso il servizio erogato e lo sfiancamento dei lavoratori che vedono impoverirsi progressivamente le attività che continuano a svolgere con professionalità, competenza e con orgoglio.
Una volta informati della intenzione della Direzione di ridurre parzialmente le attività dell'attuale pronto soccorso, abbiamo chiesto, ad esempio, di procedere solo in caso di avvio contestuale dei lavori di potenziamento di Carate e del cantiere di Giussano.
Non siamo stati, evidentemente, ascoltati.
Chiediamo ancora il rinvio di una decisione assolutamente discutibile e intempestiva come la chiusura del turno notturno del pronto soccorso, assunta dalla Direzione informando le rappresentanze sindacali, ma senza coinvolgerle in un percorso, seppur breve, di valutazione della situazione e dell'attività.
All'orizzonte si profilano nuovi tagli alla sanità. Dare una prospettiva all'ospedale di Giussano non è impresa facile. Soprattutto se continuerà ad essere confinata in un confronto tra pochi eletti, stretto solo tra le pagine dei giornali e i corridoi del Borrella.
La Funzione Pubblica CGIL continuerà ad esserci, a confrontarsi sul merito e a cercare soluzioni positive, partecipate e democratiche, nell'interesse collettivo, per garantire la sicurezza dei pazienti e dare certezze ai lavoratori.
Monza, 29 luglio 2013
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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Limbite: l’Amministrazione comunale sceglie la linea dura e rischia gli scioperi
Linea dura dell’Amministrazione comunale di Limbiate che mantiene un comportamento intransigente anche davanti al Prefetto e minaccia l’applicazione unilaterale del Contratto Decentrato, il contratto “aziendale” scaduto a dicembre 2012.
L’incontro in Prefettura era stato richiesto dalle rappresentanze sindacali dopo il fallimento del tavolo che avrebbe dovuto portare sindacati e Amministrazione a chiudere il Contratto.
Il percorso sul contratto decentrato, scaduto a dicembre 2012, è congelato dal 19 aprile quando l’Amministrazione comunale ha detto stop alle trattative con i sindacati. Trattative “farsa” nelle quali ha negato spazi negoziali e chiarezza d’intenti.
Dopo una discussione durata parecchie ore i rappresentati dell’amministrazione hanno accettato di mettere a disposizione dati esplicativi dell’applicazione del contratto parte a metà luglio e parte non prima di metà settembre.
I rappresentanti sindacali hanno portato alla discussione anche le richieste riguardanti le educatrici con l’intento di contrastare peggioramenti delle loro condizioni contrattuali e lavorative, sulle quali l’Amministrazione nega il confronto sindacale.
Ma il tentativo delle rappresentanze sindacali di ricorrere alla conciliazione davanti al prefetto, procedura prevista dalla legge per evitare forme di protesta e di agitazione dei lavoratori, si è scontrato con l’indisponibilità dell’Amministrazione comunale. I rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno infatti detto no alle richieste riguardanti le educatrici. In questo modo, l’Amministrazione comunale ha preferito al confronto sindacale con i lavoratori, affrontare i rischi di sciopero delle educatrici a settembre se non sarà ripreso il dialogo con i lavoratori.
Ma tutto ciò sembra non bastare all’Amministrazione, ad alimentare il malcontento dei lavoratori vi è per il secondo anno consecutivo l’esito della distribuzione dell’incentivo previsto dal contratto che evidenzia forti disparità tra i dipendenti nonostante il grosso lavoro fatto dai sindacati nella contrattazione di dicembre per creare condizioni più eque. L’applicazione del “modello performance” adottato dall’amministrazione lascia i dipendenti scontenti e demotivati e non traspare nessuna intenzione di porre in atto ragionamenti e/o correttivi per effettuare una più equa distribuzione fra i dipendenti. Si è chiesto di trovare nel rispetto delle norme il modo per motivare, gratificare ed incentivare il personale del Comune di Limbiate che comunque continua ad offrire alla cittadinanza un servizio di eccellenza con un organico insufficiente al fabbisogno reale per la popolazione di Limbiate. Dopo la pausa estiva non si esclude a questo punto una mobilitazione generale dei lavoratori.
Purtroppo la via del dialogo non ha trovato riscontro.
29 luglio 2013
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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Conclusa positivamente la vertenza aperta con NET il 3 gennaio scorso, dopo che la stessa, a seguito di minori trasferimenti da parte del comune di Monza , aveva aperto una procedura di licenziamento per 21 autisti del trasporto pubblico.
Dopo lunghi mesi di trattative, in data odierna, presso la Prefettura di Monza è stato siglato un accordo che prevede il RITIRO DEI VENTUNO LICENZIAMENTI ed il trasferimento su base volontaria, di sette autisti al deposito di Trezzo, oltre alla chiusura domenicale della mensa aziendale.
Restano le ombre sul futuro del Trasporto Pubblico a Monza dal momento che Net non è stata in grado di fornire alcuna indicazione, mentre dal Comune è stata ulteriormente esplicitata la volontà di dismettere il restante 6,7 % di azioni Net in suo possesso.
Monza 26/7/2013
Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti