Limbite: l’Amministrazione comunale sceglie la linea dura e rischia gli scioperi

Linea dura dell’Amministrazione comunale di Limbiate che mantiene un comportamento intransigente anche davanti al Prefetto e minaccia l’applicazione unilaterale del Contratto Decentrato, il contratto “aziendale” scaduto a dicembre 2012.

L’incontro in Prefettura era stato richiesto dalle rappresentanze sindacali dopo il fallimento del tavolo che avrebbe dovuto portare sindacati e Amministrazione a chiudere il Contratto.

Il percorso sul contratto decentrato, scaduto a dicembre 2012, è congelato dal 19 aprile quando l’Amministrazione comunale ha detto stop alle trattative con i sindacati. Trattative “farsa” nelle quali ha negato spazi negoziali e chiarezza d’intenti.

Dopo una discussione durata parecchie ore i rappresentati dell’amministrazione hanno accettato di mettere a disposizione dati esplicativi dell’applicazione del contratto parte a metà luglio e parte non prima di metà settembre.

I rappresentanti sindacali hanno portato alla discussione anche le richieste  riguardanti le educatrici con l’intento di contrastare peggioramenti delle loro condizioni contrattuali e lavorative, sulle quali l’Amministrazione nega il confronto sindacale.

Ma il tentativo delle rappresentanze sindacali  di ricorrere alla conciliazione davanti al prefetto, procedura prevista dalla legge per evitare forme di protesta e di agitazione dei lavoratori, si è scontrato con l’indisponibilità dell’Amministrazione comunale. I rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno infatti detto no alle richieste riguardanti le educatrici. In questo modo, l’Amministrazione comunale ha preferito al confronto sindacale con i lavoratori, affrontare i rischi di sciopero delle educatrici a settembre se non sarà ripreso il dialogo con i lavoratori.

Ma tutto ciò sembra non bastare all’Amministrazione, ad alimentare il malcontento dei lavoratori vi è  per il secondo anno consecutivo l’esito della distribuzione dell’incentivo previsto dal contratto che evidenzia forti disparità tra i dipendenti nonostante il grosso lavoro fatto dai sindacati nella contrattazione di dicembre per creare condizioni più eque. L’applicazione del “modello performance” adottato dall’amministrazione lascia i dipendenti scontenti e demotivati e non traspare nessuna intenzione di porre in atto ragionamenti e/o correttivi per effettuare una più equa distribuzione fra i dipendenti. Si è chiesto di trovare nel rispetto delle norme  il modo per motivare, gratificare ed incentivare il personale del Comune di Limbiate che comunque continua ad offrire alla cittadinanza un servizio di eccellenza con un organico insufficiente al fabbisogno reale per la popolazione di Limbiate.  Dopo la pausa estiva non si esclude a questo punto una mobilitazione generale dei lavoratori.

Purtroppo la via del dialogo non ha trovato riscontro.

29 luglio  2013

Ufficio Segreteria e Comunicazione

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