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Dall'Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L'Informazione in Movimento n.5 -2013
BARRICATE- L'Informazione in Movimento- Memoria, Costituzione e Antifascismo
Con il contributo di PeaceLink-Telematica per la Pace e Pressenza-International Press Agency
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Dall'Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L'Informazione in Movimento n.5 -2013
Le Città di Nova Milanese e Bolzano per la Memoria Storica e la Pace.
Il Progetto “Per Non Dimenticare” raccoglie le memorie dei Lager.
Il lavoro di ricerca e di comunicazione dell'Amministrazione Comunale di Nova Milanese e della Città di Bolzano, sul tema della deportazione nazifascista.
“Per Non Dimenticare”
Referenti:
Laura Barzaghi, Consiliere Regione Lombardia
Rosaria Longoni, Sindaco di Nova Milanese -MB
Carla Giacomozzi, Archivio Storico Città di Bolzano
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese-MB
Laura Tussi, Promotrice Progetto “Per Non Dimenticare”
Il Progetto “Per Non Dimenticare” è stato intrapreso, a partire dagli anni '70, dall'Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste, biografie e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti.
Tutto questo importante materiale documentalistico e audiovisivo è contenuto nel sitohttp://www.lageredeportazione.org
Nel 2000 la Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, nella persona del Responsabile Giuseppe Paleari, in collaborazione con l'Archivio Storico della città di Bolzano, ha realizzato con la RAI e RAI EDUCATIONAL, le trasmissioni televisive dal titolo Testimonianze dai Lager, inerenti la deportazione politica e razziale, condotta da importanti personalità della società civile, tra cui Gino Strada, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Alex Zanotelli e molti altri.
Queste trasmissioni, contenute in sintesi nel sito http://www.testimonianzedailager.rai.it sono state realizzate sotto la Presidenza RAI di Roberto Zaccaria, tuttora sostenitore del progetto.
"Per non dimenticare" è anche diventato attualmente un Progetto di promozione e valorizzazione del Patrimonio documentalistico e culturale delle Città di Nova Milanese e Bolzano, in collaborazione con l’ANPI.
Gli incontri culturali del Progetto "PER NON DIMENTICARE" sono itineranti e si svolgono nelle scuole e nelle sedi ANPI e ARCI, negli ambiti istituzionali, con la partecipazione di testimoni diretti e indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.
Risulta importante sottolineare l'ingente lavoro di rete e di relazione che viene svolto con tutte le realtà istituzionali che si occupano di Pace, dialogo interculturale e interreligioso, Nonviolenza e Memoria Storica e con le varie Amministrazioni Comunali.
La presentazione di Moni Ovadia del libro "Memorie e Olocausto" (Aracne, Roma 2009) di Laura Tussi, svoltasi a Senago, ha dato inizio al ciclo di iniziative volte a promuovere l’importante Archivio Storico Audiovisivo delle Città di Nova Milanese e Bolzano. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.
L'iniziativa "Per Non Dimenticare" è sostenuta anche da personalità impegnate del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, da Moni Ovadia ad Antonio Pizzinato, a Don Andrea Gallo e molti altri, con cui abbiamo realizzato alcuni video per la Campagna di tesseramento ANPI.
In questi video sono visibili gli incontri del Progetto “PER NON DIMENTICARE”
http://www.youtube.com/lauratussi
MEMORIA E ANTIFASCISMO.
Oggi come ieri per la Costituzione: No alla modifica dell'Articolo 138.
di Laura Tussi, PeaceLink
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lí, o giovani, col pensiero perché lí è nata la nostra Costituzione"
Piero Calamandrei
Il significato e il valore della memoria storica dell'Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione si tramandano tra generazioni.
Come società Antifascista, dobbiamo essere attivi nella tutela della nostra Carta Costituzionale nel suo punto più sensibile: "quell’articolo 138 che blinda la nostra Costituzione, impedendo che sia modificata fino al punto di stravolgerne il significato”: lo annuncia il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro). “L’articolo 138 è sacro - spiega Goracci - perché impedisce che la Costituzione possa essere facilmente e liberamente manomessa al di fuori della complessaprocedura costituzionale. Prescrive due volte il voto di ciascuna camera e prevede anche la possibilità di un referendum popolare di approvazione finale".
Di cosa parla l'articolo 138? E' quello che stabilisce le regole con cui si può cambiare la Costituzione.
Attualmente l'Articolo 138 è sotto attacco. Questo articolo fornisce le piene garanzie al futuro del nostro Paese.
La banca d'affari statunitense JP Morgan denuncia: "I sistemi politici dei paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l'integrazione. C'è forte influenza delle idee socialiste". E cita, tra gli aspetti problematici, la tutela garantita ai diritti dei lavoratori. Il suo consiglio ai governi nazionali d’Europa per sopravvivere alla crisi del debito è: “liberatevi al più presto delle vostre costituzioni antifasciste!”.
Al contrario tutta la società civile antifascista ritiene un'offesa e un grave danno queste affermazioni. La politica conservatrice dei mercati dell'alta finanza impone restrizioni economiche, frutto di manovre speculative e di logiche di mercato iperliberiste e capitaliste, che acconsentono e danno spazio ai raduni neofascisti e neonazisti in Europa, ai movimenti Nazifascisti, alla riemergenza degli estremismi delle nuove destre, alle istituzioni razziste e ai partiti contro le Costituzioni Antifasciste. Attualmente la situazione di grave crisi strutturale ed economica deve motivare le nuove generazioni ad una forte presa di coscienza e di impegno sociale e civile.
L’ANPI vuole essere la casa dove tutti si trovano, si confrontano, discutono su cosa è stata la Resistenza, non solo per far rivivere la memoria, ma per tradurre in pratica contemporanea i valori della Costituzione.
Grazie agli scioperi del 1943 e del 1944 si è ricostruita l'Unità d'Italia su basi democratiche, con una Repubblica fondata sul lavoro e sulle pari dignità. I nostri Padri Costituenti, in seguito alla Resistenza Antifascista, hanno donato al mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana del 1948. La Costituzione è un progetto da realizzare costantemente, quindi dobbiamo onorare la memoria dei nostri Padri e anche delle nostre Madri partigiane, perché nella Resistenza Antifascista la presenza militante e attiva femminile ha avuto un ruolo prioritario. Quindi è necessario onorare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà, la pace, la giustizia, la dignità sociale e per rendere attuale la Costituzione.
L’ANPI è impegnata nella risoluzione dei problemi attuali, per difendere la qualità della democrazia e i diritti delle persone che lavorano, per tutelare tutti gli esseri umani che non devono subire limitazioni e discriminazioni in base alla loro appartenenza etnica, di censo e sociale. La Costituzione non è uno strumento del passato, ma è un mezzo per vivere la società attuale ed affrontare e risolvere i problemi sociali impellenti. L'ANPI di Nova Milanese e PeaceLink auspicano un mondo caratterizzato da contesti di pace, affinché gli orrori del passato non possano mai più ripetersi nell'attualità del presente. Per questo, ci sentiamo attivi rispetto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla condivisione del nostro patrimonio umano e culturale, allontanando gli spettri della guerra e del fascismo, orientandoci su processi di giustizia ed equità, non basati sulla forza delle armi, ma con propositi di apertura all'altro, nell'accoglienza degli ultimi, dei migranti, degli oppressi, dei diseredati di tutto il pianeta in prospettive mondiali di pace di cooperazione, collaborazione e di interazione tra culture, opinioni politiche e religioni differenti.
Tutti i movimenti Antifascisti reputano necessario ripercorrere l'analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale.
Riteniamo necessario sia tutelata la persona nella sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l'intolleranza per le differenze e contro ogni razzismo e discriminazione, contro l'oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell'ambiente circostante e dell'ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della Pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.
Gli ideali della Resistenza europea e delle Costituzioni Antifasciste sono ancora validi e vanno attuati!
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IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA MOZIONE
SU PEDEMONTANA E RISCHIO DIOSSINA
Martedì 17/09/013, è andata finalmente in discussione e in votazione la mozione su Pedemontana e Rischio Diossina sul cui testo ha lavorato INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, in collaborazione con l'M5S e il PD. La mozione è stata approvata all'unanimità dall'intero Consiglio Regionale. L'Assessore Del Tenno ha però richiesto due modifiche al testo originale (frasi in rosso), modifiche che cambiano un po' il "peso" della mozione (invece di "imporre" ed "esigere" un più morbido "chiedere") e tendono a sminuire il ruolo che Regione Lombardia esercita su Pedemontana. In ogni caso, ora c'è una mozione che impegna il Presidente della Giunta Regionale, la Giunta e il Consiglio ad attivarsi sulla criticità Diossina ancora presente lungo il tracciato di Pedemontana. Sotto, il testo della mozione.
MOZIONE
Oggetto: Autostrada Pedemontana
Il Consiglio regionale
Vista l’interrogazione parlamentare, del 5 giugno 2013, con risposta in Commissione 5-00267 presentata da De Rosa et al;
Vista la risposta alla succitata interrogazione, data il 6 giugno 2013 in Commissione Ambiente, Territori e Lavori Pubblici (VIII) dal Sottosegretario di Stato dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Marco Flavio Cirillo;
Vista l’interrogazione al Senato atto n. 4-00303 del 4 giugno 2013, presentata da Ricchiuti et al;
Viste le lettere, datate 10/06/2013, dei Sindaci dei comune di Lentate Sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso, Cesano Maderno, Desio e Bovisio Masciago inviate rispettivamente una a: APL, (e p.c. ad ARPA, all’Assessorato Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia e all’Assessorato Opere Pubbliche, Viabilità e Trasporti della Provincia di Monza-Brianza) e l’altra all’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia (e p.c. alla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia);
Premesso che il 10 luglio 1976 dallo stabilimento Icmesa di Meda (MB), uscì una nube altamente tossica, contenente varie sostante tra cui la molecola di tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD), che contaminò 1810 ettari di territorio nei comuni di Seveso, Cesano Maderno, Meda, Bovisio Masciago, Desio e su una piccola porzione, Barlassina, costringendo la popolazione dei territori interessati al domicilio coatto in altri luoghi;
Premesso che l’area colpita venne divisa in tre zone, A, B, R, a contaminazione del suolo decrescente;
Negli anni successivi al disastro si susseguirono interventi di bonifica, limitatamente alla zona A, e studi epidemiologici sulla popolazione residente, nonché studi di valutazione dei rischi per la stessa popolazione;
Nell’area B furono realizzati trattamenti di tipo agricolo al fine di diluire la diossina e favorire la fotodegradazione;
L’area B restava tuttavia inquinata con livelli di diossina superiori ai limiti previsti per i siti con destinazione d’uso verde pubblico-residenziale, ma anche industriale, e per tale motivo nuovi interventi su quelle aree richiedono l’effettuazione di indagini ed interventi previsti dal d.lgs. 152/06, richiesti anche specificatamente da CIPE, con la prescrizione n. 3 al progetto definitivo di Pedemontana, pure ai fini dell’art. 5 D.M. 3 agosto 2005;
Regione Lombardia, con Dgr Tutela Ambientale n. 8350 (31/03/2000) e Ddg Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità n. 2933 (28/02/2002) istituì un Gruppo di Lavoro tra Regione Lombardia, Fondazione Lombardia Ambiente (FLA), ARPA, ARF (ora ERSAF) e i comuni di Seveso, Cesano Maderno, Desio e Meda;
Nel 2011 è stato pubblicato uno studio: “Dioxin Exposur and Cancer Risk in the Seveso Women’s Health Study”. Warmer M., Mocarelli P. et al; Environ Health Perspect. 2011 Dec. Per la prima volta un’indagine epidemiologica dimostra che l’esposizione a diossina nel passato è significativamente relazionata all’incidenza di ogni tipo di cancro;
La Pedemontana Lombarda, detto anche Sistema Viabilistico Pedemontano, è un insieme di tratte autostradali che passa attraverso le province di Varese, Como, Monza-Brianza, Milano e Bergamo, un’infrastruttura autostradale di complessivi 86,7 Km.. I comuni di Seveso, Meda, Barlassina, Cesano Maderno, (tratta B2) e Desio e Bovisio Masciago (tratta C) sono interessati dal progetto autostradale e dalle opere di viabilità complementare connesse;
Pedemontana, con la supervisione di Regione Lombardia, ARPA e in accordo con i Comuni, ha effettuato campionamenti ed analisi a supporto del progetto definitivo:nella primavera 2008 e nell’autunno 2008. La prima campagna ha evidenziato (su 127 campioni) ben 52 superamenti dei livelli di legge di cui 10 superamenti del limite industriale (10 volte più alto) e il rimanente con superamento del livello per accesso a verde pubblico con una distruzione prevalentemente superficiale degli inquinanti. Intorno ai punti di superamento si è condotto l’approfondimento nell’ottobre 2008 che ha confermato i precedenti risultati, portando ad affermare la necessità di una maggior attenzione nella movimentazione dei terreni in fasi di cantiere (http://www.pedemontana.com/comunicati_view.php?id=59);
Il CIPE (Comitato Internazionale per la Programmazione Economica) ha approvato, con deliberazione n. 97 del 6 novembre 2009, il progetto definitivo impartendo nuove prescrizioni da ottemperare durante la progettazione esecutiva e la fase di realizzazione: “Tratta B2 – in corrispondenza dell’interferenza del tracciato con le aree influenzate dall’incidente Icmesa dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Bovisio Masciago dovranno essere realizzate ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione da diossina, poiché nel corso delle indagini preliminari per la verifica della concentrazione residua sono stati riscontrati superamenti dei valori limite per questo parametro, ai fini della gestione secondo l’articolo 5 del Decreto Ministeriale 3 agosto 2005”;
Il progetto esecutivo della tratta B2 del collegamento autostradale è attualmente in fase di redazione e sono in corso di esecuzione anche le ulteriori indagini dettagliate sui terreni interessati da contaminazione di diossina nei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, il Comune di Desio, con nota del 12 marzo 2013 ha richiesto al CIPE l’estensione al proprio territorio delle ulteriori indagini volte alla presenza di diossina (Sottosegretario di Stato dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Marco Flavio Cirillo, 6/6/2013);
ARPA riferisce che, otre a quelli del 2008, non sono stati effettuati, in contradditorio con l’Agenzia stessa, ulteriori rilievi di diossine nelle aree interessate dall’incidenze del 1976 (Marco Flavio Cirillo 6/6/2013); lettera del Direttore Generale di ARPA Umberto Benezzoli;
Ad oggi non si ha alcuna notizia in merito ai risultati ed alle tematiche delle indagini sopra indicate;
Impegna il Presidente della Giunta Regionale,La Giunta Regionale e il Consiglio Regionale
1 - Ad acquisire da Pedemontana Spa, verificandone la correttezza d’esecuzione a messo contradditorio di validazione con ARPA, le risultanze delle indagini di caratterizzazione dei siti interessati dai sedimi di progetto dell’infrastruttura condotte in ottemperanza alla prescrizione n. 3 del CIPE;
2 - A provvedere alle necessarie tutele di salute pubblica ed ambientale in caso di sbancamenti di aree inquinate da diossina non bonificate, nonché chiedere alla società concessionaria la redazione di un piano di caratterizzazione imposto secondo requisiti di legge (D. Lgs. 152/06) e, a valle di questo, la bonifica delle aree che risultano inquinate e il corretto smaltimento delle terre contaminate in siti idonei a riceverle;
3 - A chiedere ad APL, a titolo collaborativo, l’estensione delle indagini, anche al territorio del Comune di Desio del piano di indagini di cui alla prescrizione n° 3;
4 - Richiedere alla società concessionaria, prima che vangano aperti i cantieri dell’autostrada Pedemontana nelle tratte B e C, l’analisi di rischio sito specifica del D. Lgs. 152/06, da sviluppare in contradditorio con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente e con il coinvolgimento di enti e istituzioni terze e tecnici indicati delle amministrazioni locali.
Milano, 17 settembre 2013
FIRMATARI:
PD
Barzaghi, Alfieri, Valmaggi, Brambilla, Barboni, Gaffuri, Pizzul
M5S
Casalino, Corbetta, Violi, Macchi, Buffagni, Maccabiani, Fiasconaro
Patto Civico
Micheli, Castellano, Ambrosoli
Lega Nord
Romeo
APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO REGIONALE IL 17/09/013
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L'Associazione Diritti Insieme incontra il Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge
Mercoledì 18 Settembre 2013 alle ore 15 si è svolto presso la Camera del Lavoro di Monza un incontro con il Ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. Il Ministroha visitato i locali dell'Associazione Diritti Insieme e le aule attrezzate per l'insegnamento della lingua italiana.
Il Ministro, accolta da Annunziata Ziliani, Segretario Confederale della CGIL Monza e Brianza, e da Luciana Spagnoli, Presidente dell'Associazione Diritti Insieme, ha ascoltato gli interventi dei migranti presenti nella gremita sala “Trentin” e ha portato il proprio contributo rispondendo alle sollecitazioni poste riferite in particolare al riconoscimento della cittadinanza e al legame tra permesso di soggiorno e lavoro.
Il Ministro ha illustrato i punti fondamentali del suo mandato sottolineando anche quanto sia importante per il migrante impadronirsi degli strumenti linguistici per esprimere i propri sentimenti e rivendicare i propri diritti: “L'insegnamento della lingua italiana è anche una mia priorità. Quando sono arrivata in Italia a soli 19 anni ero sola e non esistevano scuole o corsi di lingua italiana come adesso. Per questo ringrazio la vostra organizzazione per aver messo a disposizione questo importante servizio che è fondamentale per un dialogo interculturale” .
Ricordando i molteplici impegni assunti dal proprio Ministero la Kyenge ha ribadito di voler aprire a breve un tavolo sull'immigrazione con l'intento di proporre una normativa volta all'affermazione del principio dello ius soli, del riconoscimento da parte dell'Inps dei contributi versati in Italia dai migranti in caso di ritorno al proprio paese d'origine e di una legislazione non più d'ostacolo ma a tutela dei migranti presenti sul territorio.
La Ministra ha inoltre ribadito il suo impegno nella lotta al razzismo: “Il razzismo è una patologia. Questo lunedì incontrerò undici ministri europei per proporre insieme atti concreti contro il crescente fenomeno di xenofobia.”
La presenza del Ministro è stata per l’Associazione Diritti Insieme un grande riconoscimento al lavoro svolto in collaborazione con la CGIL di Monza e uno stimolo a proseguire l’impegno nella tutela dei migranti sul nostro territorio .
Monza, 18 settembre 2013
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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Dall'Antifascismo alla Costituzione alla tutela del Diritto alla Salute: questi i temi di BARRICATE- L'Informazione in Movimento n.5 -2013
Le Città di Nova Milanese e Bolzano per la Memoria Storica e la Pace.
Il Progetto “Per Non Dimenticare” raccoglie le memorie dei Lager.
Il lavoro di ricerca e di comunicazione dell'Amministrazione Comunale di Nova Milanese e della Città di Bolzano, sul tema della deportazione nazifascista.
“Per Non Dimenticare”
Referenti:
Laura Barzaghi, Consiliere Regione Lombardia
Rosaria Longoni, Sindaco di Nova Milanese -MB
Carla Giacomozzi, Archivio Storico Città di Bolzano
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese-MB
Laura Tussi, Promotrice Progetto “Per Non Dimenticare”
Il Progetto “Per Non Dimenticare” è stato intrapreso, a partire dagli anni '70, dall'Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste, biografie e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti.
Tutto questo importante materiale documentalistico e audiovisivo è contenuto nel sitohttp://www.lageredeportazione.org
Nel 2000 la Biblioteca Civica Popolare di Nova Milanese, nella persona del Responsabile Giuseppe Paleari, in collaborazione con l'Archivio Storico della città di Bolzano, ha realizzato con la RAI e RAI EDUCATIONAL, le trasmissioni televisive dal titolo Testimonianze dai Lager, inerenti la deportazione politica e razziale, condotta da importanti personalità della società civile, tra cui Gino Strada, Roberto Vecchioni, Moni Ovadia, Massimo Cacciari, Tina Anselmi, Alex Zanotelli e molti altri.
Queste trasmissioni, contenute in sintesi nel sito http://www.testimonianzedailager.rai.it sono state realizzate sotto la Presidenza RAI di Roberto Zaccaria, tuttora sostenitore del progetto.
"Per non dimenticare" è anche diventato attualmente un Progetto di promozione e valorizzazione del Patrimonio documentalistico e culturale delle Città di Nova Milanese e Bolzano, in collaborazione con l’ANPI.
Gli incontri culturali del Progetto "PER NON DIMENTICARE" sono itineranti e si svolgono nelle scuole e nelle sedi ANPI e ARCI, negli ambiti istituzionali, con la partecipazione di testimoni diretti e indiretti della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione.
Risulta importante sottolineare l'ingente lavoro di rete e di relazione che viene svolto con tutte le realtà istituzionali che si occupano di Pace, dialogo interculturale e interreligioso, Nonviolenza e Memoria Storica e con le varie Amministrazioni Comunali.
La presentazione di Moni Ovadia del libro "Memorie e Olocausto" (Aracne, Roma 2009) di Laura Tussi, svoltasi a Senago, ha dato inizio al ciclo di iniziative volte a promuovere l’importante Archivio Storico Audiovisivo delle Città di Nova Milanese e Bolzano. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.
L'iniziativa "Per Non Dimenticare" è sostenuta anche da personalità impegnate del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica, da Moni Ovadia ad Antonio Pizzinato, a Don Andrea Gallo e molti altri, con cui abbiamo realizzato alcuni video per la Campagna di tesseramento ANPI.
In questi video sono visibili gli incontri del Progetto “PER NON DIMENTICARE”
http://www.youtube.com/lauratussi
MEMORIA E ANTIFASCISMO.
Oggi come ieri per la Costituzione: No alla modifica dell'Articolo 138.
di Laura Tussi, PeaceLink
Fabrizio Cracolici, Presidente ANPI di Nova Milanese
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lí, o giovani, col pensiero perché lí è nata la nostra Costituzione" Piero Calamandrei
Il significato e il valore della memoria storica dell'Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione si tramandano tra generazioni.
Come società Antifascista, dobbiamo essere attivi nella tutela della nostra Carta Costituzionale nel suo punto più sensibile: "quell’articolo 138 che blinda la nostra Costituzione, impedendo che sia modificata fino al punto di stravolgerne il significato”: lo annuncia il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro). “L’articolo 138 è sacro - spiega Goracci - perché impedisce che la Costituzione possa essere facilmente e liberamente manomessa al di fuori della complessaprocedura costituzionale. Prescrive due volte il voto di ciascuna camera e prevede anche la possibilità di un referendum popolare di approvazione finale".
Di cosa parla l'articolo 138? E' quello che stabilisce le regole con cui si può cambiare la Costituzione.
Attualmente l'Articolo 138 è sotto attacco. Questo articolo fornisce le piene garanzie al futuro del nostro Paese.
La banca d'affari statunitense JP Morgan denuncia: "I sistemi politici dei paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l'integrazione. C'è forte influenza delle idee socialiste". E cita, tra gli aspetti problematici, la tutela garantita ai diritti dei lavoratori. Il suo consiglio ai governi nazionali d’Europa per sopravvivere alla crisi del debito è: “liberatevi al più presto delle vostre costituzioni antifasciste!”.
Al contrario tutta la società civile antifascista ritiene un'offesa e un grave danno queste affermazioni. La politica conservatrice dei mercati dell'alta finanza impone restrizioni economiche, frutto di manovre speculative e di logiche di mercato iperliberiste e capitaliste, che acconsentono e danno spazio ai raduni neofascisti e neonazisti in Europa, ai movimenti Nazifascisti, alla riemergenza degli estremismi delle nuove destre, alle istituzioni razziste e ai partiti contro le Costituzioni Antifasciste. Attualmente la situazione di grave crisi strutturale ed economica deve motivare le nuove generazioni ad una forte presa di coscienza e di impegno sociale e civile.
L’ANPI vuole essere la casa dove tutti si trovano, si confrontano, discutono su cosa è stata la Resistenza, non solo per far rivivere la memoria, ma per tradurre in pratica contemporanea i valori della Costituzione.
Grazie agli scioperi del 1943 e del 1944 si è ricostruita l'Unità d'Italia su basi democratiche, con una Repubblica fondata sul lavoro e sulle pari dignità. I nostri Padri Costituenti, in seguito alla Resistenza Antifascista, hanno donato al mondo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione Italiana del 1948. La Costituzione è un progetto da realizzare costantemente, quindi dobbiamo onorare la memoria dei nostri Padri e anche delle nostre Madri partigiane, perché nella Resistenza Antifascista la presenza militante e attiva femminile ha avuto un ruolo prioritario. Quindi è necessario onorare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà, la pace, la giustizia, la dignità sociale e per rendere attuale la Costituzione.
L’ANPI è impegnata nella risoluzione dei problemi attuali, per difendere la qualità della democrazia e i diritti delle persone che lavorano, per tutelare tutti gli esseri umani che non devono subire limitazioni e discriminazioni in base alla loro appartenenza etnica, di censo e sociale. La Costituzione non è uno strumento del passato, ma è un mezzo per vivere la società attuale ed affrontare e risolvere i problemi sociali impellenti. L'ANPI di Nova Milanese e PeaceLink auspicano un mondo caratterizzato da contesti di pace, affinché gli orrori del passato non possano mai più ripetersi nell'attualità del presente. Per questo, ci sentiamo attivi rispetto alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla condivisione del nostro patrimonio umano e culturale, allontanando gli spettri della guerra e del fascismo, orientandoci su processi di giustizia ed equità, non basati sulla forza delle armi, ma con propositi di apertura all'altro, nell'accoglienza degli ultimi, dei migranti, degli oppressi, dei diseredati di tutto il pianeta in prospettive mondiali di pace di cooperazione, collaborazione e di interazione tra culture, opinioni politiche e religioni differenti.
Tutti i movimenti Antifascisti reputano necessario ripercorrere l'analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale.
Riteniamo necessario sia tutelata la persona nella sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l'intolleranza per le differenze e contro ogni razzismo e discriminazione, contro l'oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell'ambiente circostante e dell'ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della Pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.
Gli ideali della Resistenza europea e delle Costituzioni Antifasciste sono ancora validi e vanno attuati!
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CO.DE.BRI: UN SETTEMBRE RICCO DI NOVITA'
Il Consorzio Desio-Brianza ha adottato un sistema di valutazione premiale che valorizzerà le risorse umane
La campanella scolastica è tornata a suonare anche nei Centri di Formazione gestiti dal Co.De.Bri., che hanno iniziato da tempo un processo di crescita, confermato anche per quest'anno scolastico dalle iscrizioni ricevute le quali, tra il percorso di elettronica e quello di meccanica, sfiorano i 210 iscritti e segnano un aumento del 5% dei ragazzi stranieri, provenienti principalmente da Pakistan e Marocco.
"Un esempio di pacifica convivenza e integrazione, segno che attraverso la cultura è possibile arricchirsi e trasformare il "diverso" in un momento di arricchimento personale" ha dichiarato il Presidente Mariano Piazzalunga.
Tra le novità che caratterizzano l'autunno del Consorzio Desio-Brianza, anche importanti investimenti aziendali in materia di sviluppo delle risorse umane che coinvolgeranno l'intero organico. L'adozione di un sistema di valutazione e misurazione si configura come un reale investimento sulle persone e, come peraltro da CCNL enti locali adottato dal Consorzio, servirà anche a premiare la produttività.
Un'occasione di sviluppo, dunque, con la quale il Co.De.Bri. vuole incentivare quei dipendenti che, meglio di altri, sappiano spendere non solo la loro professionalità, ma anche le loro doti umane e collaborative nel servizio per gli altri.
Il Direttore Dario Colombo e il Direttore Risorse Umane Rossana Grazioli dichiarano: "Il sistema risponde all'obbiettivo di dotarci di un sistema che sia oggettivamente fondato e che permetta di valutare i risultati raggiunti nel suo insieme dall'ente e nel dettaglio dalle persone che vi lavorano. In tale modo potremo essere trasparenti verso i cittadini e omogenei rispetto ai Comuni, che pure hanno l’obbligo di dotarsi di sistemi di valutazione. Al di là dell'incentivo economico, è importante sottolineare che il sistema vuole proporsi in primis come momento di crescita e valorizzazione delle risorse umane a tutti i livelli".
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Il Consorzio Desio-Brianza è un ente pubblico che si occupa di formazione professionale, di orientamento e dei servizi al lavoro, compresi quelli per persone con disabilità. Gestisce quattro Centri Diurni per Disabili, una Comunità Socio-Sanitaria per disabili e il servizio SID (Servizio Integrazione Disabili nelle scuole del territorio e di Assistenza domiciliare). Punto di riferimento fondamentale per il territorio, il Consorzio eroga i suoi servizi basandosi sulla riservatezza, l'uguaglianza, l'imparzialità, la continuità e la massima trasparenza. Il Consorzio Desio-Brianza si preoccupa inoltre di migliorare continuamente, perseguendo efficienza ed innovazione, sia per quanto riguarda strutture e strumenti, sia per quanto riguarda l'aggiornamento degli operatori.
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Per l'audizione del 19/09/013 presso la V Commissione Territorio e Infrastrutture, verranno presentate una serie di richieste all'Istituzione Regione Lombardia. INSIEME IN RETE ha definito e formulato in un documento le proprie, da illustrare in sede di audizione.
Oltre a quelle che possono essere comuni con gli altri gruppi, la nostra elaborazione contiene richieste più estese.
Abbiamo, infatti, preso in considerazione e proporremo a Regione Lombardia, alcuni meccanismi di tutela per il territorio e l'ambiente laddove le tratte autostradali di Pedemontana sono, purtroppo, già realizzate o di prossima realizzazione. In sostanza, ribadendo la nostra contrarietà all'infrastruttura, non vogliamo abdicare, qualora le decisioni politiche sulla realizzazione dell'autostrada non vengano riviste e ripensate.
Intendiamo invece essere continuamente presenti, esercitando il ruolo di un soggetto critico e contrario, chiedendo vincoli e rispetto delle normative anche sul progetto, per evitare scempi ambientali.
19/09/013 - Audizione in V Commissione Territorio e Infrastrutture
LE RICHIESTE DEL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA
“INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE” ALLA REGIONE LOMBARDIA
1. Fermare la realizzazione dell'opera autostradale Pedemontana alle tratte attualmente in fase di realizzazione e completamento che hanno copertura finanziaria. Spostare gli investimenti previsti sulle altre tratte in interventi di messa in sicurezza o riqualificazione della rete stradale esistente (Mi-Meda in primis) e per investimenti forti sul potenziamento delle linee ferroviarie e sul trasporto pubblico.
2. Individuare una soluzione viabilistica per la quale il traffico, drenato dalla tratta A, tratta da fermare in corrispondenza dello svincolo di Cassano Magnago sull’A8 e svincolo Lomazzo sull’A9, non sia interamente "recapitato" in direzione Lentate. Soluzione possibile con un collegamento con la Milano - Laghi.
3. Abrogazione del comma 9 dell’articolo 4 della legge regionale n. 15/2008 di deroga che consente il passaggio dell’autostrada Pedemontana nel Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce.
4. Ampliamento del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce, con l’inserimento nei suoi confini delle porzioni verdi di territorio del Comune di Seveso in prossimità di via della Roggia a est dell’attuale SP 35 e loro collegamento con il Bosco delle Querce.
5. Al fine di rafforzare il grado di tutela su di un territorio fortemente edificato e costantemente minacciato, istituzione di nuovi Parchi Regionali, a partire da quello della Brughiera, il cui iter era quasi in fase di completamento già a fine anni ’90, e da quello definito dall'unione dei Plis della Brianza Centrale e del Grugnotorto - Villoresi.
6. Sulle tratte già realizzate o che saranno realizzate, elaborazione di un Piano d'Area che preveda un buffer di inedificabilità sui due lati dell’infrastruttura, degli svincoli, delle opere di viabilità accessoria e conseguente eliminazione del comma 3 dell’articolo 10 della legge regionale n. 15/2008 che consente previsioni edificatorie.
7. Verifica dell'ottemperanza da parte di Pedemontana alle prescrizioni CIPE anche con l'attivazione specifica su questo tema dell'Osservatorio Ambientale e con l’incarico e il coinvolgimento di ARPA in una campagna certificata di analisi ambientali di caratterizzazione dei terreni ancora contaminati da TCDD (ex zone A-B-R di tutti i Comuni interessati dal disastro ICMESA e a integrazione delle analisi del 2008). Campagna vincolante ai fini delle scelte del progetto esecutivo e delle bonifiche da effettuare.
8. Cancellazione dell’opera di viabilità complementare e della vasca di laminazione prevista nell’area di via della Roggia a Seveso (ex zona A e B) tuttora contaminata negli strati superficiali da TCDD.
9. Per le tratte esistenti, realizzazione di tutte le Compensazioni Ambientali previste, con tavolo di verifica delle stesse.
INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
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Gianluigi Redaelli
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Sindaco e neo presidente Monza calcio consegnano a ministro Kyenge maglia con scritta Stop Racism. Domani, mercoledì 18 settembre - ore 12.30 circa - Teatro Villoresi (Piazza Carrobiolo, Monza)
Monza, 17 settembre 2013 - Il Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e il neo Presidente del Monza Calcio, Anthony Emery Armstrong, consegneranno domani al Ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge, la nuova maglia della squadra di calcio cittadina, sulla quale quest’anno, al posto dello sponsor, ci sarà la scritta “Stop Racism”. La consegna della maglia avverrà domani, mercoledì 18 settembre alle 12.30 circa, al termine di un convegno sull’interculturalità promosso e organizzato dal Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) al quale parteciperà il Ministro Kyenge e che si svolgerà a Monza, al Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo, dalle ore 10.30 alle 12.30.
Ufficio stampa del Comune
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n contemporanea con la manifestazione nazionale di Palermo.
Presidio davanti al Consolato USA di Milano
28 settembre 2013 ore 15.30
http://www.peacelink.it/pace/a/39054.html
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=437
Appello per una mobilitazione Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo, la pace, la tutela della salute
Appello per una mobilitazione
Contro l’installazione del MUOS, per il disarmo,la pace, la tutela della salute
28 settembre h. 15.30
Giornata Nazionale Contro la Guerra
In contemporanea con la manifestazione nazionale di Palermo
Presidio davanti al Consolato USA
Via Principe Amedeo, 2/10 Milano (metro Turati)
Il M.U.O.S. ( Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazioni satellitari della marina militare americana ad altissima frequenza, dotato di cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra di cui una in Sicilia, a Niscemi (CL). Sarà utilizzato per coordinare in modo capillare i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota protagonisti delle guerre del nuovo millennio.
La costruzione di questo sistema non ha lasciato indifferente il popolo siciliano, che oggi lancia un grido d’allarme all’Italia intera. I cittadini di Niscemi lottano da tempo contro l’installazione della base militare nel silenzio delle Istituzioni, affermando il loro diritto alla pace, alla salute e all’autodeterminazione (si, le onde elettromagnetiche dei satelliti fanno male!). Negli ultimi due anni la lotta si è generalizzata ed estesa, dalla Sicilia alla Penisola, assumendo quei caratteri antimilitaristi che sono - o meglio, che dovrebbero essere - sanciti dalla Costituzione. Eppure, nonostante l’art. 11preveda “il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, l’Italia è stata, e continua ad essere, la base strategica per le guerre del XXI secolo nel Mediterraneo.
La lotta non riguarda pertanto solo la Sicilia. Per chiunque creda che l’Italia non debba essere un Paese NATO per fare la guerra, la questione MUOS non può più essere liquidata come questione territoriale. Occorre prendere una netta posizione rispetto ad esso e, contro l'asservimento dei media e dei governi, esprimere un chiaro dissenso contro scelte che, come questa, condizionano il nostro futuro e quello dei popoli a noi vicini.
Questo appello è rivolto ai Cittadini, ai Sindacati, alle Associazioni democratiche e pacifiste, al mondo dei Movimenti, della Cultura e delle Arti perché si dia un segnale fortecontro la presenza militare USA e NATO in Italia, contro i vari governi che con continuità e in contiguità hanno moltiplicato gli interventi bellici all’estero e le spese militari, perché si possa costruire un Mediterraneo Mare di Pace.
IL 28 SETTEMBRE SAREMO DAVANTI AL CONSOLATO AMERICANO PER RIBADIRE LE NOSTRE POSIZIONI:
CONTRO L'INSTALLAZIONE DEL MUOS E PER LO SMANTELLAMENTO DELLE 46 ANTENNE NRTF A NISCEMI
· PER LA SMILITARIZZAZIONE DELLA BASE DI SIGONELLA, OGGI PIATTAFORMA STRATEGICA USA
· CONTRO LE SPESE MILITARI, PERCHÉ S’IMPEDISCA L'ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F35 DAL COSTO DI CIRCA 15 MILIARDI DI EURO, SOTTRATTI ALLE SPESE NECESSARIE ALL’OCCUPAZIONE, ALL’ISTRUZIONE, ALLA SANITA’ E AI SERVIZI SOCIALI
Invitiamo tutt* alla mobilitazione
Comitato NO MUOS Milano
per adesioni:
FB: https://www.facebook.com/nomuosmilano
email: nomuosmilano@gmail.com
sito internet ufficiale: www.nomuos.info
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In data 19/09/013 alle ore 16:30, presso la V Commissione Regionale Territorio ed Infrastrutture di Regione Lombardia (grattacielo Pirelli, via F. Filzi, 22, Milano), si terrà una audizione, avente come tema l’infrastruttura autostradale Pedemontana.
In detta audizione, i gruppi, le associazioni e i coordinamenti ambientalisti che lavorano sul territorio della Provincia di Monza e Brianza (Circolo LEGAMBIENTE “R. Giussani” Desio, Comitati CIVES di Seveso, Desio, Bovisio Masciago e Cesano Maderno, COMITATO BENI COMUNI Monza e Brianza e Coordinamento INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE), illustreranno le anomalie procedurali, le criticità e i rischi per l’ambiente e la salute derivanti dal progetto di realizzazione dell’autostrada Pedemontana, con particolare riferimento alla tratta B2 e C.
Verranno altresì evidenziate le motivazioni della nostra contrarietà alla realizzazione dell’autostrada e avanzate formali richieste alla Regione Lombardia.
Le tematiche dell’audizione, saranno così definite e illustrate:
- Aspetto trasportistico e finanziario a cura del dott. Dario Balotta Legambiente Lombardia
- Aspetti procedurali a cura dell’ Arch. Patricio Enriquez
- Pedemontana e rischio Diossina: aspetti bonifica e rispondenza alle prescrizioni CIPE a cura del geologo Dott. Gianni Del Pero-WWF
- Pedemontana e rischio Diossina: aspetti medici e rischi sanitari a cura del Dott. Edoardo Bai medico ISDE
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All’audizione sono stati invitati a partecipare tutti i consiglieri brianzoli eletti in regione Lombardia e saranno presenti: un rappresentante dell’amministrazione comunale di Desio (da confermare), il sindaco di Seveso (portavoce dei sindaci della tratta B2), Radice, Assessore di Barlassina, Ghioni, Cons. Prov. MB
ULTIMO APPUNTAMENTO PRIMA DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE DEL 22/09/2013 CHE SI TERRA' A DESIO CONTRO LA REALIZZAZIONE DI PEDEMONTANA
QUESTE LE RICHIESTE CHE I GRUPPI ADERENTI ALLA MANIFESTAZIONE PORTERANNO IN REGIONE E POI IN PIAZZA
- Fermare la realizzazione dell'opera infrastrutturale “Collegamento autostradale tra Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere connesse” - Pedemontana Lombarda - alla tratta A (tra lo svincolo di Cassano Magnago sulla A8 e lo svincolo di Lomazzo sulla A9) e le tangenziale di Varese e Como così come individuate nel contratto sottoscritto il 26 agosto 2008 tra società Autostrada Pedemontana Lombarda e la società di progetto denominata Pedelombarda Scpa. Spostando le risorse economiche destinate alle tratte B1, B2, C e D verso investimenti di messa in sicurezza del territorio, potenziamento del trasporto pubblico su ferro (tra cui le opere previste nel protocollo del ferro per l’area della Brianza) o messa in sicurezza/risanamento della rete stradale esistente (fonico/atmosferico).
- Abrogazione dell’intero comma 9 dell’articolo 4 della legge regionale n. 15/2008 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale” pubblicata sul BURL n. 22 del 30 Maggio 2008, che consente “in deroga” all'articolo 1, comma 1, della legge regionale 27 maggio 1985, n. 60 il passaggio nel Parco naturale del Bosco delle Querce del “Collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo” e delle opere ad esso connesse.
- Abrogazione dell’intero comma 3 dell’articolo 10 della legge regionale n. 15/2008 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale” pubblicata sul BURL n. 22 del 30 Maggio 2008, che concede la possibilità di realizzare interventi di carattere insediativo e territoriale al servizio degli utenti delle infrastrutture stradali (infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale ricomprese nel territorio regionale), ovvero a servizio delle funzioni e delle attività del territorio, che produrrano ulteriori incrementi di congestione insediativa, indebolimento della qualità ambientale e ulteriore innalzamento dei già elevati livelli di consumo di suolo, oggi pesantemente compromessi.
- Ampliamento dei confini del Parco naturale regionale del Bosco delle Querce verso est rispetto il sedime della SP 35 Milano-Meda, sulle aree site nel Comune di Seveso prospicienti a via della Roggia .
- Dato che le più recenti analisi sul suolo soggetto alle contaminazioni derivanti dall’incidente sull’impianto industriale Icmesa del 1976 hanno accertato la presenza, oltre i limiti consentiti per legge, di sostanze contaminanti, si chiedono provvedimenti precauzionali diretti alla tutela della salute pubblica attraverso il monitoraggio dal punto di vista sanitario e urbanistico delle modalità di trasformazione e trattamento dei suoli, intervenendo con opportuni atti sugli strumenti di pianificazione regionale, provinciale e comunale, sulla base di rinnovate campagne di caratterizzazione sui terreni delle ex zone A-B ed R che dovranno essere condotte direttamente dagli enti pubblici sovraordinati (Regione - Provincia) in coordinamento con tutti gli enti locali interessati.
- Istituzione di nuovi parchi regionali (Brianza Centrale, Brughiera Briantea, Nord Milano e Brianza centro occidentale) al fine di realizzare e tutelare la rete ecologica regionale (in particolare il corridoio ecologico n. 28) e contenere l’eccessivo consumo di suolo.