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SILVIO VIAGLIATURO
Progetto di luce
A partire da sabato 14 settembre 2013, la cinquecentesca Villa Casati Stampa di Soncino, a Muggiò, ospiterà una personale dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo, reduce dalla partecipazione alla mostra Contemporary Glass Art, presso il Museo d’Arte di Orlando, Florida, che ha raccolto, per la prima volta, un’ampia collezione di opere realizzate dagli artisti più importanti dell’arte del vetro degli ultimi cinquant’anni.
La nuova mostra – promossa dalla Cooperativa Edificatrice di Muggiò –, che troverà spazio nelle sale dello splendido edificio neoclassico, oggi Monumento Nazionale, seppur di breve durata, è ricca di oltre cinquanta opere, tra dipinti e sculture in vetro di grandi dimensioni, a testimonianza della fecondità creativa dell’artista, e troverà la sua ideale e dilatata prosecuzione nel mese di dicembre, presso il Centro di Cultura Villa Brivio di Nova Milanese.
Il Progetto di luce, che da il titolo alla rassegna, ideato da Vigliaturo insieme al curatore Vittorio Amedeo Sacco, prende origine dalla naturale brillantezza della superfice vitrea delle opere scultoree create dall’artista, in grado di esaltare i limpidi accostamenti cromatici facendoli risplendere al contatto con la luce in un’esplosione cromatica dal forte impatto visivo. Il Progetto estende poi la sua luminosità all’interno dei luoghi che ospitano le opere, colmandone il vuoto attraverso una serie di installazioni sperimentali in cui il magistrale uso dei colori, coadiuvato dall’affascinante tersa sinuosità del segno che da vita alla figurazione astratta tipica dell’artista, trasforma la percezione modificando le coordinate visive dell’ambiente reale.
Caratteristica principale dell’arte di Vigliaturo è quella di coniugare abilmente l’accattivante forma delle sue opere, sia pittoriche che scultoree, con un contenuto forte e spiazzante che si sviluppa in tanti messaggi rivolti allo spettatore quanti sono i lavori in mostra. Il Progetto di luce, allora, assume un ulteriore valore etico che si scontra con la tragica realtà quotidiana che, nelle parole del curatore Vittorio Amedeo Sacco, si traduce in una « resistenza intesa come opposizione, ma anche come affermazione, come denuncia e lotta quotidiana, ma anche come atto propositivo, rivendicazione e persistenza nel fare, nonostante tutto ».
SILVIO VIGLIATURO
Progetto di Luce
luogo: Centro Culturale Pasolini - Villa Casati Stampa di Soncino
Piazza Matteotti 1, Muggiò (MB)
periodo: 14 - 22 settembre 2013
orario: lunedì-venerdì 16/19; sabato e domenica 10/12,30 – 15/19
inaugurazione: sabato 14 settembre, ore 17,00
curatore: Vittorio Amedeo Sacco
mostra promossa da: Cooperativa Edificatrice di Muggiò
contatti: arte.contemporanea@fastwebnet.it;
tel. 0119422568, info@silviovigliaturo.it
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Questa edizione del 54º Premio Internazionale Bice Bugatti organizzato in occasione del 60º della libera accademia di pittura è caratterizzato da significative novità. La prima, forse la più significativa, è quella legata al patrocinio e alla collaborazione con l'Accademia di Brera e della diretta partecipazione di suoi autorevoli rappresentanti nel comitato scientifico del premio e nel coordinamento delle mostre delle sezioni nazionali e internazionali. La seconda importante novità è la formula adottata in quest'edizione che prevede l'assegnazione di un premio alla carriera e l'organizzazione di una sezione specifica, Last Young, dedicata a giovani artisti fino a 35 anni curata da tre giovani curatori coordinati dal Prof. Meneguzzo anch'essi ex studenti dell'istituzione milanese. La sezione internazionale vede quest'anno per la seconda volta la presenza di artisti selezionati da Adc & Building Bridge e curati da Marisa Caichiolo e Anna Dusi e di un gruppo di artisti sudamericani curati da Fernando García Barros che sono stati selezionati nell'ambito della partecipanti alla edizione della mostra internazionale di street art che si è' tenuta a Cochabamba sempre organizzata da Martadero.
A Nova Milanese (MB) dal 13 al 27 ottobre 2013.
http://www.premiobicebugattisegantini.com
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LA MANIFESTAZIONE SCAMBIAMO
E' STATA RINVIATA
(da domenica 29 settembre)
A DOMENICA 13 OTTOBRE 2013
Sarà a disposizione un luogo al coperto nel caso in cui fosse ancora brutto tempo per cui la Festa si terrà comunque !
Prima Festa del Baratto e del Riuso
a Monza
h 10.00-18.00 piazza S. Paolo, Monza
h 10.00-18.00 piazza S. Paolo, Monza
Una giornata dedicata alla promozione di un'economia più sostenibile e a basso impatto ambientale attraverso il baratto e l’educazione al riuso e al riciclo.
Monza, 5 settembre 2013. Le associazioni di Monza e Brianza raccolgono la proposta della Commissione Comunale Attività Produttive e danno vita alla prima festa dedicata alla forma di scambio commerciale più antica che si conosca: il baratto. Una giornata in cui sarà possibile portare i propri oggetti (massimo 5 pezzi a partecipante) che non si utilizzano più e ricevere in cambio qualcosa di più utile alle proprie esigenze. Lo scambio avverrà senza tenere conto del valore economico del bene scambiato perché, come spiegano gli organizzatori, "Il valore del bene sta nella sua utilità: ciò che a me non serve più e giace inutilizzato nella mia cantina può essere interessante per qualcun altro e viceversa. In questo modo l'oggetto non viene gettato nella spazzatura e contribuisco alla riduzione dei rifiuti".
Si potranno scambiare dall’abbigliamento (si richiede che i capi siano lavati ed in ottimo stato) agli oggetti per la casa, dai libri ai giocattoli, dalle borse/scarpe ai piccoli elettrodomestici; non saranno accettati oggetti rotti o in cattivo stato, materiali deperibili, oggetti di grandi dimensioni (mobili, grandi elettrodomestici, ecc.) o minuterie (bottoni, sorpresine ovetti, ecc.). Consegnando gli articoli agli appositi stand si riceverà un gettone, unica moneta di scambio all'interno dell'iniziativa.
Il baratto come forma di economia sostenibile ma anche come strumento educativo: uno stimolo per le nuove generazioni a trovare soluzioni creative per il riutilizzo di oggetti apparentemente di nessuna utilità, una provocazione contro lo spreco e il consumismo. Durante la giornata non mancheranno quindi momenti dedicati ai più piccoli, animazione e laboratori ludico-ricreativi. Spazio anche alle associazioni del territorio da sempre impegnate sui temi dell'educazione ambientale, dell'economia etica e sostenibile.
Questo il programma della giornata:
dalle h 10.00 apertura stand di accoglienza e e inizio scambi (che proseguiranno in modo continuativo fino alle 18.00)
dalle 15.30 alle 16.30 e dalle 16.30 alle 17.30 laboratori per bambini "Tu baratti, io riciclo": creare con i rifiuti. A cura di Africa 70 e Arci Scuotivento (ingresso libero)
h 18.00 chiusura stand
In piazza: animazione e giocoleria a cura di Gruppo Romania, postazione Byke Energy System (energia prodotta tramite biciclette).
In caso di maltempo, il Festival sarà rinviato a domenica 13 ottobre (stessi orari e luogo).
Sito internet dell’evento: www.scambiamo.org
per info: festivalriuso@gmail.com
Roberto Orizio (coordinatore organizzazzione) 347/5986985
Le associazioni aderenti:
Il Carretto dell’Usato http://www.ilcarrettodellusato.org/
Operazione Mato Grosso http://www.operazionematogrosso.it/
Il Villaggio Globale Bottega del Commercio Equo e Solidale http://www.ilvillaggioglobalemonza.it/
Joomlalombardia http://www.joomlalombardia.org/
Africa 70 http://www.africa70.org/
DESBRI Distretto di Economia Solidale della Brianza http://des.desbri.org/
Arci Scuotivento
Gruppo Romania http://www.grupporomania.it/
Informatica solidale: http://www.informatica-solidale.net
Associazione MonzaBrianzaIN: http://www.club-in.mb.it
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Il Comitato per il Parco rilancia: Parco di Monza, Parco d’Europa
Dalle interviste rilasciate da vari personaggi nel pre e dopo g.p. emergono chiaramente i pericoli che incombono sul Parco a causa della presenza dell’autodromo e delle sue incessanti esigenze: si prospetta la possibilità di ulteriori modifiche al circuito come ricatto per mantenere il gp a Monza anche dopo il 2016. Invitiamo a visionare questo filmato: http://www.parcomonza.org/manifestazione-online2008.htm, che riporta tutte le modifiche al circuito e di conseguenza tutti i danni arrecati al Parco nel corso dei decenni.
Vogliamo continuare cosi? Siamo sicuri che la cittadinanza sia disponibile ad accettare una nuova erosione del Parco che, ricordiamo, è un monumento che ha più di duecento anni, non un qualsiasi prato di periferia?
E mentre altri circuiti si dichiarano disposti a soddisfare l’avidità del patron della formula uno, Maroni, si dice disponibile ad accettare in toto il ricatto di Ecclestone pur di mantenere il gp a Monza “per sempre”, e circolano voci insistenti circa l’intervento della Regione Lombardia per finanziare l’aumento di capitale con cui si dovrebbero ripianare le traballanti casse della Sias, dopo decenni di gestione allegra.
Il 6 dicembre prossimo, infatti, e’ stata fissata l’udienza preliminare dell’inchiesta sulla gestione dell’autodromo a carico dei primi 17 indagati, fra cui i direttori tecnico e sportivo dell’autodromo, Giorgio Beghella Bartoli e Enrico Ferrari. I capi di imputazione sono una ventina e vanno dalla costituzione di fondi neri, all’evasione tributaria, alla turbativa d’asta, all’occultamento doloso dei difetti della pista, a danni ambientali a carico del Parco, dalla corruzione al falso, fino all’usura. Due costruzioni abusive alle porte dei paddock sono state recentemente smantellate e per puro caso non si sono verificati incidenti piu’ gravi durante l’ultima edizione della superbike a causa di bolle createsi sull’asfalto. Il problema era ben noto ai dirigenti che hanno invece preferito non intervenire. In Germania intanto, anche Bernie Ecclestone e’ accusato di corruzione: avrebbe versato in nero 44 milioni di dollari a un banchiere per pilotare la vendita di azioni del circo della F1.
Ma viene da chiedersi: e se l’ex Presidente del CdA Sias non avesse presentato esposto-denuncia alla Procura, noi cittadini non avremmo saputo nulla delle ipotizzate malversazioni? Dove sono le Amministrazioni Comunali di Monza, Biassono e Milano? Chi deve controllare i propri dipendenti? Il rinvio a giudizio interessa alcuni esponenti di rilievo della Sias, alcuni dipendenti e alcuni collaboratori esterni della stessa nonchè cinque di Pubblici Ufficiali tra cui 2 dirigenti ed un funzionario del Comune di Monza, che avrebbero avuto un ruolo determinante nella faccenda della costruzione di un nuovo impianto di distribuzione stradale di carburanti.
Ma viene da chiedersi: contro che organizzazione stavamo combattendo noi del Comitato quando ci siamo battuti contro la costruzione di questo distributore? Il Comitato combatteva per una causa giusta a difesa dell’integrità del Parco Storico di Monza mentre alcuni Pubblici Ufficiali di Monza lavoravano a distruggerlo.
E viene ancora da chiedersi: ma allora prima di questi recenti e gravissimi capi di imputazione, la gestione del Bene Pubblico Parco è stata sempre cristallina?
La squallida vicenda sollecita ulteriori riflessioni sul danno che essa rappresenta per la città. Se, infatti, come affermano i sostenitori della pista, quello dell’autodromo è un marchio importante, è indubbio che l’inchiesta in corso ha messo in luce una realtà di corruttela che costituisce un danno evidente all’immagine della città oltre che degli organizzatori.Ci aspettiamo, quindi, che i sindaci di Monza e di Milano (proprietari dell’impianto) e i vertici di Aci e Sias (suoi gestori) si costituiscano, al momento opportuno, parte civile nel procedimento in corso, rivendicando il danno all’immagine subito, chiedendo un congruo risarcimento che dovrà essere utilizzato per investimenti a favore del Parco di Monza.
Conscia di essere uno strumento nelle mani del patron della F1, la Siassta correndo ai ripari ammantandosi di finalita’ ambientaliste, effimere quando fuorvianti. L'agenzia Ansa, infatti, ha recentemente pubblicato la notizia di un accordo tra Aci ed Ecostore. L’operazione, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, prevede progetti nel settore dei biocarburanti e delle energie rinnovabili, e la promozione di azioni di tutela ambientale. Verranno infatti piantati 10.000 alberi per compensare le emissioni di C02 del gp. A Monza? No, in Alaska e Madagascar. Dubitiamo che qualcuno potra’ andare in Alaska o Madagascar a verificare. In ogni caso, la compensazione non annulla il fatto innegabile che l’inquinamento prodotto dall’attività motoristica all’interno del Parco ha provocato e continuerà a provocare danni al patrimonio naturalistico, come dimostra la constatazione che la zona del Parco in cui gli alberi sono in condizioni peggiori è proprio quella dell’autodromo. A ciò si associa poi la tendenza dell’autodromo, ma anche del golf, a gestire le aree in concessione non nell’interesse naturalistico (conservando i boschi, le siepi, etc.) bensì nell’interesse dei loro introiti economici. Inoltre, la convenzione tra Sias e Comuni di Monza e Milano, sottoscritta nel 2008 e oggetto di un ricorso al TAR, prevede la piantumazione annua di 600 di alberi per mitigare l’impatto dell’impianto (art. 4/6). Dal 2008, dovrebbero quindi essere stati già piantati 3600 alberi aggiuntivi: è stato fatto? Chiediamo dunque al Consorzio di informare la cittadinanza in merito a queste piantumazioni, tenendo conto che, comunque, non avrebbe senso piantumare “a caso” visto che il Parco è stato progettato con un preciso disegno paesaggistico che va rispettato.
Per tutte queste ragioni riteniamo molto grave che Ecostore si sia prestata a questo trucco e, raccogliendo quanto è stato suggerito da molti suoi clienti, il Comitato per il Parco A. Cederna invita coloro che desiderano tutelare il complesso Parco/Villa a boicottare Ecostore e annuncia che attivera’ presto un mail bombing di protesta all’azienda che, con questa azione, ha vanificato in un colpo la sua ispirazione “ecologica”.
Per quanto riguarda il ricorso da noi presentato assieme alle sezioni regionali di Legambiente, Italia Nostra e WWF Italia, finalmente è stata fissata la prima udienza al TAR il 28 novembre. Dato che sonopassati 5 anni, ne ricordiamo i termini essenziali, riassumibili nei seguenti punti:
- la concessione è stata affidata a trattativa privata senza il necessario svolgimento di una gara; la gara internazionale avrebbe premiato proposte di gestione dell’impianto più rispettose del contesto storico-ambientale in cui è inserito;
- la concessione avrebbe dovuto essere rilasciata a un canone commisurato al valore di mercato dell’impianto; il canone annuale di 800mila euro appare ridicolo rispetto alla consistenza delle strutture date in concessione e al loro intensivo utilizzo commerciale;
- il Piano Territoriale del Parco della Valle del Lambro – di cui il Parco di Monza è parte integrante – impone l’abbattimento delle fatiscenti sopraelevate della vecchia pista di alta velocità abbandonata da quarant’anni e considerata un obbrobbrio anche sotto il profilo ingegneristico fin dalla sua realizzazione; la nuova concessione ne prevede il mantenimento impedendo così la liberazione di aree verdi pregiate e l’interruzione di una visuale prospettica che fa parte del disegno originario del Parco, ideato dall’architetto Luigi Canonica; le associazioni richiedono, invece, il recupero all’esclusivo uso pubblico dei 60 ettari di boschi e prati interclusi che sono di nessuna utilità per lo svolgimento delle competizioni motoristiche;
- la concessione non pone alcun freno alle rilevantissime emissioni acustiche; le norme vigenti, impongono, invece, il monitoraggio delle emissioni e l’attuazione di interventi specifici per eliminare o, comunque, ridurre l’impatto acustico del circuito;
- a differenza di quanto è imposto per qualunque contratto stipulato con un ente pubblico, il concessionario di un bene della rilevanza dell’autodromo di Monza non è obbligato, secondo quanto previsto dalla nuova concessione, a fornire alcuna cauzione finanziaria ai comuni. La cauzione è, al contrario, l’unico strumento in grado di garantire l’effettivo e puntuale adempimento degli obblighi contrattuali compresa la manutenzione degli spazi verdi.
- la concessione pone anche gravi problemi sotto il profilo della responsabilità contabile degli amministratori che l’hanno approvata. In primo luogo, la quantificazione risibile del canone provoca un grave danno erariale per i comuni di Monza e di Milano che sono proprietari dell’impianto; in secondo luogo, le amministrazioni proprietarie non hanno provveduto a esigere il rilevante credito nei confronti della concessionaria derivante dall’obbligo di abbattimento delle sopraelevate posto a suo carico nella precedente convenzione e mai eseguito.
Un ulteriore elemento di conferma della incompatibilità fra la pista e il Parco concerne la questione del rumore che produce e il Piano di Zonizzazione Acustica (PZA) recentemente approvato; 3 sono gli aspetti salienti: a) le fasce di decadimento acustico intorno alla pista; b) i controlli tecnici da parte dell’Amministrazione comunale; c) il numero di deroghe previsto nel PZA per le attività cosiddette “a scarico libero” nel circuito monzese.
a) il PZA prevede che vengano avviati e sviluppati i cosiddetti Piani di Risanamento Acustico per quelle aree che non rispondono ai limiti di Legge. Per l’autodromo il PZA ipotizza la realizzazione di tre Fasce di Decadimento acustico di varia larghezza (40 -50 - 80 metri circa) intorno alla pista in modo che fuori dall’ultima fascia il rumore sia compatibile con il livello acustico previsto per il Parco di Monza (50 decibel di giorno - 40 decibel di notte).
A tutti gli addetti ai lavori e alle persone di buon senso è noto che è tecnicamente impossibile realizzare qualsivoglia intervento nelle tre fasce di decadimento acustico sia per motivi tecnici che fisici e soprattutto per il fatto che lo storico complesso monumentale del Piermarini e del Canonica noto ai più come Parco e Villa Reale di Monza, che ospita l’autodromo, è protetto da specifiche Leggi Nazionali di salvaguardia dei Beni Architettonici, Ambientali e Culturali.
La irrealizzabilità di interventi mitigatori passivi dell’inquinamento acustico prodotto dall’impianto motoristico è stata confermata sia dal Comitato Tecnico Scientifico nominato dal Comune di Monza il 5 giugno 1992 sia dal Consulente Tecnico di Parte della Sias nella sua relazione tecnica del 2003 inclusa nel documento “Classificazione Acustica del Territorio di Biassono”.
Proposta/richiesta del Comitato al Sindaco di Monza: drastica riduzione delle gare rumorose ottenuta tramite forte limitazione delle deroghe e tramite controlli fonometrici molto frequenti e non-programmati effettuati sul perimetro esterno dell’impianto da Ente qualificato e terzo.
b) per il monitoraggio delle attività in pista i Comuni di Monza e di Biassono hanno incaricato lo stesso gestore dell’autodromo il quale ha sistemato da tempo un fonometro lungo la via Parco all’altezza della Curva cosiddetta di Biassono e uno presso la Scuola di Via Martin Luther King di Biassono (non sappiamo se quest’ultima è ancora operativa ma è irrilevante). Quindi: il controllore che controlla se stesso. Esponenti di questo Comitato hanno dimostrato in sede penale (1995) e in sede civile (2006) con due diverse CTU (Consulenze Tecniche d’Ufficio) che i livelli di inquinamento acustico sono eccedenti i limiti di Legge per le gare più importanti che si svolgono in pista. Nonostante dal 1995 al 2006 le Amministrazioni Comunali di Monza e di Biassono fossero al corrente di quanto stava avvenendo, con ampia e documentata dimostrazione, in Pretura e in Tribunale, non sono mai intervenute presso il gestore dell’impianto a difesa dei diritti dei propri cittadini nè per assumersi in proprio (o tramite ARPA) il controllo diretto dell’inquinamento acustico.
Richiesta del Comitato al Sindaco di Monza: ridare dignità al Parco e alla Villa Reale di Monza riducendo drasticamente le emissioni rumorose provenienti dall’autodromo, avviando sin da subito e comunque non oltre Gennaio 2014 una convenzione per i controlli fonometrici con Ente terzo affiancato da Pubblico Ufficiale per l’immediata sanzione e sospensione dell’attività rumorosa eccedente i limiti di Legge. I controlli “estemporanei” vanno effettuati in zone diverse del Parco durante le attività non soggette a deroghe.
c) il PZA inserisce l’autodromo tra le aree nelle quali è ammessa deroga per attività temporanee. Come ampiamente dimostrato durante i due procedimenti penale (1995) e civile (2006) l’impianto monzese non esercita attività temporanea ma continuativa lungo tutto l’arco dell’anno tanto è vero che il PZA lo ha inserito in Classe V: Area prevalentemente industriale. Come tale , tecnicamente parlando, in quanto impianto fisso non mobile nè provvisorio non può avvalersi della procedura di deroga prevista per le attività temporanee quali quelle ad esempio dei cantieri, i concerti in piazza o allo Stadio, ecc. Per questo motivo il Comitato per il Parco ritiene che il numero di 26 giorni di deroga al rumore che, in base al PZA, il Sindaco di Monza potrà concedere al gestore dell’autodromo è oltrechè illecito (per quanto emerso dalle 2 CTU menzionate) anche eccessivo, soprattutto se si considera che le due manifestazioni più rilevanti (GP e SBK) necessiterebbero al massimo di 6 giorni.
Richiesta del Comitato al Sindaco di Monza: forte limitazione delle deroghe concesse a Sias, ancorchè non legittime, da 26 a massimo 10 giorni all’anno.
Per salvare il salvabile, per scongiurare il concreto rischio di ulteriori erosioni al Parco ad opera dell’autodromo ed evitare lo spreco di danaro pubblico dei cittadini della Regione Lombardia per finanziare il circo della formula uno, il Comitato per il Parco A. Cederna chiede ancora una volta ai nostri amministratori di scegliere un diverso orientamento sicuramente più lungimirante e meno miope (visto a cosa è ridotto il circo della formula uno e delle gare motoristiche in generale al giorno d’oggi), ossia puntare sul vero valore civico, culturale e, in prospettiva anche economico della città e della regione rappresentato dal complesso paesaggistico, naturale monumentale del Parco, della Villa e dei Giardini Reali. Un primo passo in questa direzione sarebbe la promozione di iniziative politiche volte al rifinanziamento dei fondi per il Parco e la Villa già previsti dalla Legge Regionale 40/95. Se il mantra di ogni amministrazione per giustificare la scarsa manutenzione del Parco e la svendita della Villa Reale e’ sempre stato “non ci sono soldi” chiediamo che si attivino per reperire fondi, visto che i possibili fondi che avrebbero potuto pervenire grazie ad un patrocinio da parte di Unesco sono svaniti proprio a causa della presenza dell’autodromo ritenuta incompatibile. Nel 2009 il Direttore Generale aggiunto dell’Unesco, Françoise Rivière, ha spiegato così le ragioni del loro rifiuto a includere il Parco di Monza tra i siti patrocinati: “L’autodromo? Come una centrale nucleare. La Villa Reale ha tutte le caratteristiche per entrare nella lista ed essere considerata un bene di valore, ma la presenza dell’autodromo nel suo Parco è stata un ostacolo e lo è tuttora”.
Crediamo, per il bene del Parco e della Città, che si debba raccogliere l’invito sotteso alle sue parole e fare del Parco di Monza un Parco d’Europa.
Monza, 10 settembre 2013
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Dionigi Tettamanzi, Cardinale ed Arcivescovo Emerito di Milano, e Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo, tagliano il nastro di “Monza Insieme”
Ricordate? Era il primo giorno di luglio del 2011 quando il Cardinale Dionigi Tettamanzi, il presidente della Fondazione Cariplo Avv. Giuseppe Guzzetti, alla presenza delle autorità civili e religiose, delle suore della Pia Unione Maria Regina, dei rappresentanti della Caritas e della famiglia Colombo Svevo, avevano posato la Prima Pietra della palazzina di via Medici 33 a Monza. Sono passati poco più di due anni ed ora l’edificio è stato ultimato. La struttura sarà sede della Fondazione Monza Insieme e di altre realtà che con la loro attività animeranno la vita sociale, e culturale della città.
Saranno ancora loro, il Cardinale ed Arcivescovo Emerito di Milano Dionigi Tettamanzi e il Presidente della Fondazione Cariplo Avv Giuseppe Guzzetti a presenziare la giornata dell’inaugurazione della Fondazione Monza Insieme, in programma il prossimo 20 settembre dalle ore 17,00. Inaugurazione che si svolgerà nei locali della nuova palazzina di via Medici a Monza. Interverranno, inoltre, don Roberto Davanzo direttore di Caritas Ambrosiana, la senatrice Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione Maria Paola Svevo e don Augusto Panzeri responsabile della Caritas di Monza nonché, presidente della Fondazione Monza Insieme. Porteranno il loro saluto i rappresentanti delle autorità civili fra cui il Sindaco di Monza Roberto Scanagatti e ilPresidente della Provincia Dario Allevi.
Monza Insieme, nata su proposta della Caritas di Monza e della Cooperativa Novo Millennio, in accordo con tutta la chiesa cittadina, rappresenta l’incontro di diverse realtà che hanno manifestato una concordanza di vedute sui temi sociali in particolare sul ruolo della donna. Nella struttura di via Medici troveremo la sede ristrutturata della Residenza Maria Paola Colombo Svevo aperta tutto l’anno, con 34 camere e in grado di accogliere donne lavoratrici e studentesse, sia italiane sia straniere; la comunità delle suore di Pia Unione Maria Regina; Alba Chiara, comunità educativa, che accoglie ragazze dai 14 ai 18 anni con situazioni familiari fragili; la sede della Fondazione Monza Insieme e della Fondazione Maria Paola Colombo Svevo dedicata alla senatrice scomparsa l’aprile del 2010, figura rilevante di Monza e Brianza e promotrice di azioni politiche e legislative a sostegno della famiglia e della donna.
Il progetto ha visto il sostegno determinante della Fondazione Cariplo e del suo presidente Avv. Giuseppe Guzzetti, che hanno concesso un contributo economico a fondo perduto di 1,5 milioni di euro su un progetto complessivo di oltre 3 milioni di euro.
Il costo rimanente verrà in sostanza coperto dalle donazioni di suore della Pia Unione Maria Regina, dalla Famiglia Prandoni, e da un finanziamento agevolato chiesto dalla Cooperativa Novo Millennio, che gestisce operativamente il progetto.
Monza Insieme ha sviluppato, sin dalla sua nascita, una collaborazione privilegiata con la Fondazione Maria Paola Colombo Svevo perché come ha ricordato il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti “Maria Paola Colombo Svevo ha testimoniato con il suo impegno di vita familiare, civile, politico e accademico il valore aggiunto che il punto di vista e la partecipazione femminile possono offrire per la crescita di un territorio in termini di sviluppo, innovazione e rafforzamento della coesione sociale”.
Il progetto Monza Insieme è una sfida importante e impegnativa perché promuove il “fare comunità”. Nasce nella consapevolezza che la complessità delle condizioni sociali richiede sempre più la collaborazione e il concorso di tutti i cittadini, in particolare delle donne e delle istituzioni religiose e civili. La nostra è un’epoca nella quale la donna svolge un ruolo centrale e in un certo senso profetico rispetto all’evolversi delle relazioni familiari e sociali; una complessità ed un’attenzione al cambiamento che sono e saranno al centro dell’agire di Monza Insieme.
Ufficio Stampa
Caritas di Monza - Novo Millennio Società Cooperativa Sociale Onlus
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Comunichiamo la riapertura dello sportello del Centro Giovani Mapelli per il giorno 17 settembre pv. Il mese di settembre prevediamo l'apertura dalle 13.00 alle 16.00 circa su tre giorni della settimana: mar, merc, giov. per l'organizzazione dei laboratori e per dare informazioni ai ragazzi e raccogliere idee. I laboratori subito attivi saranno: lab ballo, canto, sala prove per musica. Una novità sarà l'attivazione, su richiesta, di un corso/seminario per writers e la possibile collaborazione con il Comune per l'abbellimento di spazi cittadini.
Come ogni anno siamo disponibili a raccogliere le richieste dei ragazzi.
INFO centrogiovanimapelli@yahoo.it o FB
Cell 389 4882042 (attivo negli orari di apertura del centro)
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SABATO 14 SETTEMBRE LA SEDE DI MONZA DELLA LAV ALLESTIRA’ UN GAZEBO IN CENTRO MONZA, IN PIAZZA SAN PAOLO DALLE 9,00 ALLE 18,00 PER RACCOGLIERE FIRME PER LA SUA PETIZIONE "IO STO CON GLI SCOIATTOLI"
Sabato 14 settembre sarà possibile firmare la petizione della LAV "Io sto con gli scoiattoli", per chiedere ai Governatori della Liguria, Lombardia, Piemonte e Umbria l'annullamento del progetto "Ec-square" che prevede l'eradicazione totale dello scoiattolo grigio presente in queste Regioni.
La raccolta di firme proseguirà con altri tavoli organizzati dalla LAV per tutto il mese di settembre, in particolare nelle regioni del Nord e Centro Italia dove il progetto "Ec-square" rischia di sterminare questi piccoli roditori: scopri la piazza più vicina dove poter firmare la petizione, su www.lav.it ( LISTA PIAZZE e su www.facebook.com/IoStoConGliScoiattoli)
Se perlomeno in Liguria vengono solo sterilizzati, nelle altre Regioni gli scoiattoli grigi vengono sterminati con anidride carbonica. Secondo "Ec-Square: "gli scoiattoli grigi, di origine americana, minaccerebbero gli scoiattoli rossi in quanto più robusti e quindi in competizione vittoriosa per il cibo e in quanto portatori sani di un virus letale per gli scoiattoli rossi;
· gli scoiattoli grigi danneggerebbero i boschi e le coltivazioni;
· lo sterminio sarebbe necessario per rispettare le indicazioni della Convenzione di Berna e quindi evitare pesanti sanzioni da parte dell’Unione Europea.
· il 22 maggio 2013 il Ministero dell’Ambiente ha presentato ufficialmente la “lista rossa” degli animali considerati a rischio di estinzione in Italia e lo scoiattolo rosso non vi figura affatto!
· Lo scoiattolo rosso non è a rischio di estinzione ma semplicemente in calo, sia in Europa che in Asia, dove però lo scoiattolo americano è assente: la causa principale della diminuzione degli scoiattoli rossi è infatti la distruzione del loro habitat da parte dell’uomo.
· Il virus non è mai stato osservato in Italia - prosegue la LAV - inoltre una recente ricerca effettuata da zoologi londinesi ha dimostrato come gli scoiattoli rossi stiano cominciando a mostrare segni di immunità esattamente come gli scoiattoli grigi.
· Eventuali violazioni della Convenzione di Berna non comportano alcuna procedura sanzionatoria da parte dell’Unione Europea;
· in Gran Bretagna, tra Ottocento e Novecento, fu lo scoiattolo rosso ad essere accusato di danneggiare boschi e coltivazioni e fu oggetto di uccisioni di massa. Oggi i suoi numeri sono molto ridotti e la vittima di turno è lo scoiattolo grigio!
"Io sto con gli scoiattoli"
Ufficio stampa LAV
www.lav.it
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Incontro pubblico
UNA RETE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Mercoledì 11 settembre 2013 ore 20.30,
al Masnada - Parco Increa Brugherio
124 femminicidi in Italia nel 2012 , di cui 70.8% perpetrati da partner killer: sono questi i dati diffusi da Telefono Rosa.
Dati senza dubbio allarmanti che hanno indotto AceA Onlus in collaborazione con Masnada, Centro Aiuto Donne Maltrattate e IncontraGiovani ad organizzare, col patrocinio del Comune di Brugherio, l’iniziativa “Una rete contro la violenza sulle donne”.
L’appuntamento è per mercoledì 11 settembre 2013, ore 20.30, al chiosco Masnada nel Parco Increa Brugherio.
Il tema della serata - la violenza sulle donne - è purtroppo di estrema attualità per la continua reiterazione del fenomeno.
Un fenomeno che persiste anche per la lentezza con cui vengono adottate adeguate misure di contrasto.
La serata - introdotta dal giovane Consigliere Comunale Hans Peter Sacramento, componente altresì di AceA Onlus – sarà moderata dal Presidente del Consiglio Comunale di Brugherio Melina Martello, Psicologa e Psicoterapeuta ASL Milano,
Interverranno nella discussione del tema Alessandra Kustermann - Fondatrice del Centro contro la Violenza Sessuale e Domestica e Sara Valmaggi - Consigliera Regionale e Promotrice della legge contro la violenza sulle donne.
Il tutto piacevolmente intercalato da canzoni e letture a cura di Scala Minore Napoletana, testi e voce Angela Villa, chitarra e arrangiamenti Franco Ventimiglia.
(in caso di pioggia l’evento si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Brugherio, piazza Cesare Battisti 1)
Locandina ad alta definizione, scaricabile da: http://www.consumietici.it/allegati/donnestampa1-def.pdf
Brugherio, 9 settembre 2013
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Nei tre giorni del Gp 160 mila tifosi in Autodromo. Grande successo di pubblico per la gara e per le iniziative in città organizzate dal Comune. Sindaco Scanagatti:“Dai tifosi miglior risposta a chi crede che la Formula 1 possa fare a meno del Gp di Monza”
Monza, 9 settembre 2013 – L’84° Gran Premio d’Italia ha registrato un grande successo di pubblico: nei tre giorni sono stati infatti 160 mila i tifosi entrati in Autodromo, 90 mila solo nella giornata di domenica. Nel 2012 sono stati complessivamente 144 mila. Analogo successo ha registrato MonzaGp, il contenitore di eventi a impatto zero organizzato dal Comune per intrattenere i monzesi e i tifosi (tra cui molti stranieri, di 35 nazionalità), che si è chiuso ieri: la stima dell’amministrazione è che siano passate nei tre giorni circa 100 mila persone. I dati principali sono stati riferiti oggi in una conferenza stampa dal sindaco di Monza,Roberto Scanagatti, dal presidente di Sias, la società di Aci che gestisce l’Autodromo, Fabrizio Turci e dai rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nella giornata di domenica i tifosi che si sono recati in Autodromo utilizzando le navette collegate ai parcheggi sono stati 48 mila (+ 27% rispetto all’anno scorso), mentre quelli che hanno utilizzato il treno diretto Milano – Monza 12.500 (+ 15% rispetto al 2012). Tra la mezzanotte di ieri e le 6 di questa mattina sono stati raccolti nei pressi dell’Autodromo e nel parco 90 tonnellate di rifiuti: circa altrettanti saranno raccolti all’interno del perimetro dell’Autodromo. A vigilare sulla viabilità (intensa e con alcune criticità nella giornata di venerdì) e a supporto delle forze dell’ordine sono stati impiegati 183 vigili, appartenenti alla Polizia locale di Monza e dei comuni che confinano con l’autodromo. Il deflusso dall’Autodromo al termine della gara di F1 si è concluso alle 18.30. Le Guardie ecologiche volontarie (Gev) del Comune hanno vigilato sull’integrità del Parco; nessun episodio di danneggiamento è stato registrato: le 113 sanzioni elevate, soprattutto nella giornata di venerdì, hanno riguardato soste vietate su aree verdi. 340 nei tre giorni i volontari della Protezione civile impegnati a supporto delle forze dell’ordine.
Notevole successo anche per MonzaGp, inaugurata con la consegna della targa del Comune alla memoria di Enzo Ferrari, nel 25° della sua scomparsa, al pilota delle scuderie di Maranello, Giancarlo Fisichella. Per tre giorni in piazza Trento e Trieste, trasformata per l’occasione in un giardino di 1000 mq con prato, aiuole fiorite e alberi, e in altri luoghi cittadini sono stati organizzati numerosi eventi sulla mobilità elettrica (oltre 500 test drive su auto e bici "zero emission"), laboratori per bambini (circa 5000 iscrizioni ai laboratori e alle attività ludiche, 20 mila passaggi stimati). 1600 persone hanno fatto ingresso nella casa ecologica, 5000 sono passati ad apprezzare il polo del gusto in piazza Carrobiolo. In tanti hanno affollato le dimostrazioni di diversi sport organizzate dalle associazione e società sportive monzesi in piazza Cambiaghi e assistito al salto con l’asta dei campioni nazionali e regionali. Di 35 nazionalità diverse i turisti che si sono registrati agli Info point del Comune, tra cui Usa, Giappone, Australia, Canada, Sud Africa oltre che da tutta Europa.
“La migliore risposta a chi crede che la Formula 1 possa fare a meno di Monza – commenta il sindaco Scanagatti - l’ha data lo spettacolo dei tifosi che hanno assistito al Gp, dimostrando anche rispetto nei confronti del Parco, un patrimonio inestimabile per tutti. Per quel che riguarda il futuro del Gran Premio, spero non diventi terreno di competizione o di scontro politico e che tutti coloro che hanno un ruolo facciano del loro meglio per assicurare a Monza quello che si merita e che i tifosi di tutto il mondo le riconoscono. Anche il grande successo delle manifestazioni collaterali – conclude il sindaco - indica che siamo sulla giusta strada per riconnettere un evento così importante alla nostra città, che ha molto da offrire in termini storico artistici, ricettivi e commerciali. Un percorso che deve continuare, anche in vista di Expo”.
Ufficio stampa del Comune
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