Riuscita della prima giornata di mobilitazione dei lavoratori e lavoratrici della Bames e SEM (ex Celestica) di Vimercate. Dopo l'assemblea e un breve corteo interno passato dagli uffici "deserti" (nessuno si è fatto trovare) della direzione aziendale, circa duecento persone si sono dirette in corteo verso il Comune di Vimercate dove sono stati ricevuti dal Sindaco e dall'Amministrazione Comunale a cui hanno esposto la loro situazione. Il Sindaco ha ribadito con forza la volontà di mantenere la vocazione industriale dell'area e che l'Amministrazione Comunale sarà al fianco dei lavoratori nella loro lotta per il lavoro. Per quanto ci riguarda, la cosa più auspicabile è che la famiglia Bartolini, ritenuta la prima responsabile di questa drammatica situazione, si faccia da parte e lasci spazio a chi potrebbe rilanciare seriamente lo stabilimento. Non è tollerabile che "imprenditori così" rilevino aziende, promettono piani di rilancio industriale che poi scientemente non si realizzano, di contro utilizzano gli ammortizzatori sociali per mettere i lavoratori in carico alla collettività (INPS), per poi chiudere le fabbriche e quindi buttare sulla strada centinaia e centinaia di lavoratori con le loro famiglie. Per tutte e due le società, di quello che resta della ex Celestica di Vimercate, come OO. SS. abbiamo presentato istanza di fallimento al fine di estromettere Bartolini dalla gestione delle aziende, di contro per le due società le stesse hanno presentato richiesta depositata presso il Tribunale di Monza di concordato preventivo, dopo che sono state respinte dal Tribunale di Milano (dove hanno la sede legale) le richieste di concordato preventivo in continuità. Il Tribunale di Monza ha fissato udienza per rispondere il 2 ottobre per Bames e il 29 ottobre per SEM. Vi sono due urgenze da affrontare, la prima è quella di dare risposta occupazionale definendo un nuovo ammortizzatore sociale che scade il 22 ottobre per i 291 dipendenti di Bames a cui vanno aggiunti i 98 di SEM (febbraio 2014), la seconda è quella di iniziare un lavoro serio per evitare che nel sito di Vimercate vinca la logica della speculazione edilizia ma si faccia un vero percorso di re-industrializzazione che dia anche risposte occupazionali ai lavoratori che rischiano di restare senza lavoro. Serve però ancora tempo, perciò dobbiamo bloccare la mobilità ed i licenziamenti e creare le condizioni per continuare ad aiutare, almeno economicamente ancora una volta con la CIG, i lavoratori e le lavoratrici di Bames e Sem. Che sia con il concordato oppure con il fallimento di BAMES e di SEM, dobbiamo prenderci il tempo necessario affinché ci sia ancora una speranza di re-industrializzazione nel plant di Vimercate. Intervengano le istituzioni, Comune di Vimercate, Provincia, Regione, Ministero dello Sviluppo Economico, se necessario anche la Magistratura, con le Parti Sociali bisogna favorire l’insediamento in Vimercate di imprenditori veri, seri e capaci che vogliano investire sulle competenze e professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici di Bames e Sem.
Gianluigi Redaelli
Segretario generale aggiunto Fim Cisl Monza Brianza Lecco
responsabile Provincia Monza e Brianza
Via Dante 17/A
20900 Monza