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Giornate FAI di Primavera 2019
Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi
Sabato 23 e domenica 24 marzo
Apertura straordinaria di oltre 1.100 siti in 430 località d’Italia
Ogni anno il primo weekend di Primavera i volontari del FAI organizzano Giornate FAI di Primavera, una manifestazione nazionale dedicata alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese.
Per la 27esima edizione, sabato 23 e domenica 24 marzo la Delegazione FAI Monza, con il Gruppo Giovani e il Gruppo del Vimercatese, apre 4 Beni, grazie al supporto di oltre 100 volontari:
- a Monza la Cappella Espiatoria e a Vedano al Lambro Villa Zendali, già Umberto I di Savoia;
- a Oreno Villa Gallarati Scotti e a Cavenago di Brianza Palazzo Rasini.
Due percorsi tematici differenti.
Umberto I di Savoia, la storia, le storie
Ci siamo concentrati su quanto abbia rappresentato per Monza, in termini di immagine, sviluppo economico, fioritura artistica e culturale la presenza della corte alla Villa soprattutto negli ultimi decenni dell’800 con re Umberto I che aveva eletto la Villa di Monza come propria dimora prediletta; a tal fine aveva avviato riforme per adeguare l’edificio al nuovo ruolo di rappresentanza, spostando l’asse dei fornitori di beni e arredi di lusso da Milano a Monza, secondo il gusto della corte.
Il suo assassinio ha segnato, invece, in negativo la storia successiva della città rimasta sempre in bilico tra volontà di rimozione ed espiazione.
Due Beni, a Monza la Cappella Espiatoria e a Vedano al Lambro Villa Mellerio Somaglia Umberto di Savoia Gianetti Zendali, mai aperta al pubblico, consentono di far luce su alcuni aspetti della figura pubblica del re, ma anche sulla ricaduta che la sua presenza ebbe sulla vita quotidiana di Monza e Vedano.
A livello nazionale diede impulso alla modernizzazione del Paese, potenziò le istituzioni scientifiche, finanziò ospedali, fece abolire la pena capitale, estese il diritto di voto e potenziò la scuola elementare gratuita e laica. Fu però anche il re della triplice alleanza, delle imprese coloniali disastrose, del disastro di Adua, di scandali finanziari, fu promotore dell’onorificenza conferita a Bava Beccaris dopo i moti di Milano.
A Monza donò 500.000 per la costruzione del nuovo ospedale, frequentò lo studio di Gerardo Bianchi, fotografo ufficiale dei Savoia ed elesse a fornitori ufficiali della Real casa molti negozi, tra cui Frette. A Vedano al Lambro contribuì alla costruzione dell’asilo infantile, ad alcuni interventi di miglioramento della viabilità urbana. Fu sempre disponibile a finanziare opere pubbliche, si prodigò in opere di beneficenza.
A Monza la Cappella sorge sul luogo dove il 29 luglio 1900 re Umberto I venne assassinato dall’anarchico Bresci. La visita consentirà di ammirare l’edificio, in pietra di Oggiono, caratterizzato da una scalinata monumentale che conduce alla cappella sopra la quale si innalza una struttura di circa 35 metri impreziosita da due croci in alabastro d’Algeria trasparente, che ogni anno - la notte del 29 di luglio - sono illuminate.
Per la sua realizzazione furono chiamati i migliori artisti, artigiani, scultori, mosaicisti (Società Venezia-Murano), cesellatori italiani del momento e circa 200 eccellenti operai.
La cappella, decorata con mosaici in cui prevalgono le tessere in foglia d’oro vero tra due lamelle di vetro è di ispirazione bizantina che si richiama al mausoleo di Galla Placidia di Ravenna.
Al centro della cripta sottostante, impreziosita da ricchi mosaici, un cippo in marmo nero segnala il punto dove fu assassinato il re; al suo interno sono conservate 200 corone votive bronzee inviate da istituzioni italiane e straniere. Il percorso permetterà di ammirare anche l’esedra, decorata con mosaici in ciottoli di fiume.
Il Museo della Cappella Espiatoria è attualmente sotto la tutela del Mibac e in gestione al Polo museale della Lombardia che ha collaborato con la Delegazione per questa apertura. Durante le aperture sarà possibile vedere anche alcuni oggetti inediti, che sono conservati negli archivi del museo.
Indirizzo: Via Matteo da Campione 8, Monza
A Vedano le nostre visite culturali racconteranno la storia di Villa Zendali, documentata dall’anno 1810. La villa ebbe diversi proprietari e, nel 1878, fu acquistata dall’allora principe Umberto di Savoia, figlio di Vittorio Emanuele II Re d’Italia, che la usava come luogo di riposo e casino di caccia.
I volontari illustreranno la struttura semplice della villa, austera nelle sue parti lineari, a due piani, scandita dalla regolarità simmetrica di porte e finestre; il notevole scalone in legno di accesso al piano nobile, porte, soffitti, stucchi e arredi.
Al piano terreno aperto alle visite il salone di rappresentanza il cui soffitto è impreziosito da una elaborata decorazione a stucco. Le decorazioni del soffitto ricordano quelle realizzate dall’architetto Achille Majnoni d’Intignano alla Villa Reale di Monza durante i lavori di ristrutturazione voluti da Umberto I.
Al suo interno collocheremo documenti e dipinti originali in collaborazione con Collezione Sabauda e le Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, grazie a Vincenzo Panza, Fabrizio Bava e Pasquale Griesi secondo i quali gli oggetti che collezionano hanno fatto la storia e non l’hanno subita e consentono non solo di poter vedere e apprezzare una dimora come patrimonio culturale e storico del Paese, ma anche di far rivivere quei luoghi, dando al visitatore la possibilità di apprezzare un’esperienza culturale straordinaria, accomunandosi alla missione del FAI.
Indirizzo: Via Santo Stefano 4, Vedano al Lambro
«La gloria, l’utile e il diletto» Le ville di delizia e i palazzi nobiliari in Brianza
La proposta culturale del Gruppo Fai del Vimercatese, in collaborazione con la Delegazione FAI Monza, si concentra su due edifici di straordinaria bellezza che, insieme ad altri, popolano la nostra Brianza: Palazzo Rasini a Cavenago di Brianza e Villa Gallarati Scotti a Oreno di Vimercate.
L’ispirazione è arrivata da uno scritto di Bartolomeo Taegio, "La Villa", risalente al 1559, dove l’autore dice: «infinita è la gloria, infinito l'utile e infinito il diletto della vita rusticana» nelle ville di delizia del nostro territorio.
Vogliamo dunque riscoprire quei luoghi che nel passato sono diventati un vero e proprio status symbol della nobiltà milanese e brianzola.
Palazzo Rasini, ora sede del Comune di Cavenago di Brianza, è uno dei più significativi esempi di dimora storica del milanese del secondo Cinquecento: in quell’epoca, infatti, l’allora conte di Cavenago, Marcantonio Rasini, decise di stabilirsi con la sua imponente dimora nel cuore del piccolo borgo lombardo.
Le campagne di restauro hanno recentemente permesso di esaltare la qualità del progetto, riconducibile a Martino Bassi, uno dei più importanti architetti della Milano del tempo, caratterizzato all’esterno dall’ampia corte d’onore e dall’imponente facciata che costituisce uno dei lati della piazza principale di Cavenago.
All’interno il percorso si snoda in uno spazio sapientemente organizzato, impreziosito dalle splendide decorazioni delle sale che variano da paesaggi e figure fantastiche, a stucchi rococò, a musicisti che si affacciano dall’alto della Galleria al piano nobile. Il riconoscimento di importanti personalità come Carlo Antonio Procaccini, Giovanni Stefano Montalto, Giovanni Paolo Cavagna e Mattia Bortoloni ne ha suggellato definitivamente l’alto valore artistico.
In alcuni momenti del weekend dedicheremo visite guidate dedicate ai più piccoli (accompagnati), laboratori creativi a seguire. Per questa attività gli orari sono: sabato h 14, 15 e 16 e domenica h 10:30, 11:30, 14:30 e 15:30.
Indirizzo: Piazza Libertà, 18, Cavenago di Brianza
A Oreno, invece, ci accoglierà la monumentale architettura neoclassica di Villa Gallarati Scotti, insieme a fantastici affreschi barocchi e il suo grandioso giardino romantico.
Eretta in stile barocchetto tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, alla fine dello stesso secolo la villa viene profondamente ristrutturata dal celebre architetto brianzolo Simone Cantoni il quale, grazie al suo stile caratterizzato dalla ricerca di un’architettura essenziale, la trasforma in un raffinato edificio neoclassico. Il grandioso parco, originariamente alla francese con statue, fontane e ninfeo del Nettuno, viene prima ampliato e successivamente trasformato per conformarsi alla moda del parco all'inglese.
Con la sua imponenza, villa Gallarati Scotti domina la piazza centrale di Oreno e, anche grazie all'immenso parco alle sue spalle, è oggi uno dei migliori esempi di dimora signorile lombarda.
Indirizzo: Via Tommaso Gallarati Scotti, 13, Oreno, Vimercate MB
Le Giornate FAI di Primavera coinvolgono ogni anno gli Apprendisti Ciceroni©, studenti delle scuole secondarie di II grado che partecipano alla conduzione delle visite culturali.
Abbiamo coinvolto 70 studenti di 5 istituti scolastici:, IIS Mosè Bianchi, ITSSEC A. Olivetti, liceo classico Dehon di Monza, il liceo scientifico Enriques di Lissone e l’Istituto M. Bassi di Seregno.
Nelle Giornate FAI di Primavera si propone alle scuole una grande opportunità di studio e attività sul campo: gli studenti, dopo essersi preparati con l’aiuto dei loro insegnanti e dei Delegati FAI, illustrano ai visitatori gli aspetti storici e artistici dei beni aperti, trasformandosi in Apprendisti Ciceroni®.
Patrocini. È un’iniziativa organizzata in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Monza, del Comune di Vedano al Lambro, del Comune di Vimercate, del Comune di Cavenago.
Collaborazioni. Polo Museale della Lombardia, Parrocchia Santo Stefano di Vedano al Lambro, Collezione sabauda, Guardie d’onore delle tombe reali del Pantheon, Comitato Don Mazzolari di Vedano, Chateauform Italia.
In collaborazione con il Dipartimento Nazionale Protezione Civile e le organizzazioni di PC del territorio, Monza e Lissone.
Organizzazione. La manifestazione si svolgerà dalle ore 10 alle ore 18. Corsie preferenziali per gli iscritti FAI. Possibilità di iscriversi al FAI ai banchetti presso i Beni.
Palazzo Rasini: visite dedicate ai bambini: sabato ore 14, 15 e 16 e domenica ore10:30, 11:30, 14:30 e 15:30.
SOSTIENI LA FONDAZIONE
Le Giornate FAI di Primavera sono anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l’iscrizione annuale (vale tutto l’anno per avere sconti, omaggi e opportunità e in occasione delle Giornate FAI di Primavera permette di godere di ingressi dedicati e accessi prioritari), oppure con un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà richiesto all’accesso di ogni luogo aperto o ancora con l’invio di un sms solidale al numero 45584, attivo fino al 31 marzo 2019. Si potranno donare 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce e Tiscali. La donazione sarà invece di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile e di 5 e 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.
Per il quinto anno consecutivo le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 18 al 24 marzo, infatti, la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva. La Settimana Rai per i beni culturali è realizzata con il Patrocinio di Rai - Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1, RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1 che assicureranno ampia informazione e una copertura capillare.
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Venerdi 22 marzo 2019, alle ore 20,30,
presso la sala polivalente della RSA Bellani, via Lipari 7, Monza,
avrà luogo la conferenza "Alle origini della Pasqua",
a cura di Antonio Sala.
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FIAB MonzainBici, da parecchi mesi, sta proponendo il progetto di "strade chiuse davanti alle scuole primarie".
Come sappiamo all'ingresso e uscita di scuola dei bambini delle scuole primarie si verificano alte concentrazioni di inquinanti, dovute principalmente alle auto in sosta dei genitori stessi che accompagnano i propri bambini. Va tenuto conto che l'inquinamento a Monza è già a livelli pericolosi e tra i più alti non solo in Lombardia ma in Europa e la Commissione europea ha messo sotto procedura di infrazione per la qualità dell'aria l'Italia.
I bambini sono poi soggetti a più alto rischio malattie perchè il loro organismo è in crescita e in genere i livelli di inquinanti "accettabili" sono calcolati sugli adulti e su un solo inquinante e non su un mix di questi. Quindi una situazione particolarmente grave e crediamo sia doveroso, se non obbligatorio, da parte dei genitori e di noi tutti, cercare di tutelare il più possibile la salute dei bambini.
Si verifica anche un altro problema che è quello della sicurezza, infatti le auto che manovrano davanti alle scuole mettono in serio pericolo l'incolumità dei bambini stessi. FIAB MonzainBici propone in via sperimentale di chiudere per 20 minuti all'ingresso e 20 minuti all'uscita da scuola la via Pisani davanti al plesso scolastico "Tacoli". Esperimento che se avesse un esito positivo, come crediamo, potrà essere ripetuto su altri plessi scolastici della città.
La nostra associazione ha ottenuto l'appoggio del Consiglio d'Istituto della statale Don Lorenzo Milani, nella persona della dirigente scolastica Dott.essa Celso, del corpo insegnanti e dei rappresentanti dei genitori.
A breve verranno misurati gli inquinanti nella strada di Via Pisani per avere numeri tangibili su un inquinamento atmosferico che già esiste e che la dove è stato misurato è raddoppiato se non triplicato proprio nei momenti di entrata/uscita dalla scuola.
Nel momento in cui avremo i dati scientifici di queste rilevazioni torneremo dall'assessore Arena e dal Sindaco Allevi per riproporre con più forza la necessità di questo intervento. Non un intervento isolato, ma già in essere in molte strutture italiane ed estere.
Confidiamo nella sensibilità di tutti, insegnanti, genitori e amministrazione comunale, per un passo significativo alla lotta dell'inquinamento atmosferico.
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«Filosofia Risorsa Comune», il 28 marzo dialogo filosofico con Vito Mancuso
Quattro «occasioni per pensare insieme», tutte con al centro la persona e le sue diverse relazioni nel mondo. Si chiama “Filosofia Risorsa Comune” il contenitore culturale di filosofia ideato dall’Amministrazione Comunale di Lissone in collaborazione con il Liceo Enriques – Istituto Europa Unita, l’associazione Phoronesis – Associazione italiana per la consulenza filosofica. Dal 28 marzo al 15 aprile, spazio a riflessioni, dialoghi, dibattiti e pensieri che provino a sondare quesiti esistenziali, rapporti con lo spazio e il tempo con cui da sempre l’uomo si interroga.
Ospite del primo incontro sarà il professor Vito Mancuso, teologo e docente italiano, che ragionerà sulla domanda “Bello è bene?”, instaurando un dialogo di filosofia moderato da Anna Biffi. L’incontro si terrà giovedì 28 marzo alle ore 20.45 a Palazzo Terragni.
Venerdì 4 aprile alle 20.45 nella Sala Polifunzionale della Biblioteca Civica sarà la volta di “Il gioco delle visioni del mondo”, format ideato e sviluppato da Eugenio Acosta. Sei i soggetti in gioco: un ‘filosofo’ che presenterà la sua tesi, un arbitro e una giuria interdisciplinare, l’avvocato del povero diavolo ‘filosofo’, il bastian contrario e il pubblico votante. Collaborano all’organizzazione di questa serata l’associazione QDonna e l’associazione Omilia.
Sempre in Biblioteca Civica, venerdì 12 aprile alle 20.30 si terrà la conferenza dal titolo “Pensiero e azioni in Simone Weil. «Le mie idee possono scaturire solo a contatto con il reale»”, a cura di Domenico Canciani, con la partecipazione di Maria Antonietta Vito. Precederà l’incontro “Il pensiero che trasforma: che cos’è la consulenza filosofica”, a cura di Anna Biffi.
Infine, il contenitore filosofico si concluderà lunedì 15 aprile alle 20.30 a Palazzo Terragni con un momento di dialogo, dibattito e riflessione dal titolo “Dibattito infinito. La filosofia interroga la matematica” con Paolo Teruzzi, Cristina Erba e gli studenti del Liceo Scientifico F. Enriques. Introdurrà la serata Mara Graziano.
“La filosofia affascina da sempre gli esseri umani perché pone al centro le domande che ogni persona da sempre si pone sulla propria esistenza – afferma Alessia Tremolada, assessore alla Cultura del Comune di Lissone – Questo nuovo format, che proponiamo, intende dimostrare che anche le domande più complesse possono essere affrontate per tutti i cittadini e non solo in un contesto liceale o universitario. La presenza di Vito Mancuso, inoltre, rafforza questo ciclo di conferenze e permette di sondare due concetti tanto semplici quanto essenziali dell’esistenza: quello della bellezza e quello del bene, intesi non in modo contrapposto nella duplice valenza di bello e buono”.
Lissone, 14 Marzo 2019
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“Brianza accogliente e solidale”, tutto pronto per la mobilitazione
Una straordinaria giornata di mobilitazione delle associazioni e dei cittadini brianzoli contro ogni forma di discriminazione. Gli organizzatori: “Nel nostro territorio ottime esperienze di accoglienza che non vanno sciupate”
“Welcome to Brianza”, recita uno degli slogan della manifestazione. Un appello, numerose associazioni e una piazza. Cresce così l’appuntamento per “Brianza accogliente e solidale”, la manifestazione di sabato 23 marzo. E cresce l’attesa: “Sarà una grande giornata di mobilitazione delle associazioni e dei cittadini brianzoli contro ogni forma di discriminazione”, spiegano gli organizzatori. Si partirà alle 14:30 da piazza Trento e Trieste e, attraverso un corteo, si abbracceranno le vie del centro in un percorso che si estenderà per 2 chilometri prima di tornare in piazza.
“Questo è un territorio in cui la solidarietà è pratica quotidiana, migliaia di persone dedicano il loro tempo per rendere migliore la nostra Brianza – dichiaraSimone Pulici, membro della segreteria della Cgil di Monza e Brianza, una delle realtà promotrici dell’evento –. Sono stati rarissimi, infatti, gli episodi di intolleranza e di chiusura da parte della comunità”. “Erano anni – aggiunge Pulici con soddisfazione – che non si riusciva ad ottenere una condivisione così ampia e plurale su iniziative di questa importanza”.
Effettivamente sono numerose le associazioni che promuovono la manifestazione e molte altre stanno comunicando la propria adesione, proprio in queste ore, tramite l’iscrizione al sito web http://brianza23marzo.altervista.org/
“Sarà una manifestazione festosa – assicura Antonio Chiodo di Emergency Monza e Brianza – con l’obiettivo di chiedere che non vengano disperse, ma valorizzare le buone pratiche, le belle esperienze e le risorse umane ed economiche che la Brianza ha saputo mettere in campo in questi anni di accoglienza diffusa”.
“Difendiamo il modello brianzolo di accoglienza diffusa che ha avuto il merito di coinvolgere le realtà territoriali – precisa Stephan Greco di Arci Monza e Brianza – e contestiamo il modello proposto, fatto di concentrazioni in grandi centri”.
“La nostra non è una manifestazione ‘contro’, ma a favore della straordinaria rete delle associazioni di volontariato che ha saputo sostenere un sistema virtuoso di accoglienza e integrazione”, commenta Mirco Scaccabarozzi, segretario della Cisl Monza Brianza Lecco, che aggiunge: “In Brianza oggi vivono oltre 175 mila stranieri di cui il 25 per cento rumeni, quindi comunitari. Persone che contribuiscono a far crescere il nostro territorio. Questa manifestazione serve anche per ristabilire la verità sui numeri, al di là della propaganda xenofoba che genera solo paura”.
“La forza dirompente di questa iniziativa sta nella capacità di far leva su valori universali”, hanno concluso gli organizzatori.
RIFERIMENTI:
facebook: @welcometobrianza
instagram: @welcometobrianza
#WelcomeToBrianza
#Brianza23marzo
http://brianza23marzo.altervista.org/
brianza23marzo2019@gmail.com
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VOTO ONLINE PER LA BIBLIOTECA CEDERNA
Il Comune di Monza partecipa al bando «Le reti del cuore», promosso da «RetiPiù» e «BrianzAcque». «Urne» virtuali aperte dal 15 marzo al 5 maggio
Monza, 13 marzo 2019. Una nuova Biblioteca per il quartiere Cederna. Questo l’obiettivo del progetto con cui il Comune di Monza parteciperà a «Le reti del cuore», il bando promosso da «RetiPiù», società di distribuzione del gas del Gruppo «AEB/Gelsia», e «BrianzAcque», gestore unico del ciclo idrico integrato nella Provincia di Monza e della Brianza, per tutelare il patrimonio culturale dei Comuni brianzoli.
La Biblioteca, «cuore» del quartiere. «L’idea è rafforzare il ruolo della Biblioteca come punto di riferimento per il quartiere, spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Simone Villa. Con questo progetto vogliamo riportare la struttura al centro della vita sociale di Cederna».
Nel cuore di Cederna. La Biblioteca del quartiere Cederna, all’incrocio tra via Zuccoli e via Brunelleschi, è un edificio costruito nella prima metà degli anni Sessanta nell’ambito dei piani di edilizia popolare dei fondi «G.E.S.C.A.L.»(«Gestione Case per i Lavoratori»). L’edificio è un tipico esempio di architettura sociale del periodo del boom economico e si inserisce all’interno delle iniziative poste in essere al fine di dare risposta alla richiesta abitativa dei lavoratori. L’immobile, che si inserisce nel contesto edilizio residenziale esistente, è composto dall’intersezione di due volumi: il primo è un corpo centrale ottagonale, mentre il secondo è un blocco poligonale trasversale. Entrambi si sviluppano su due piani su due piani, seminterrato e rialzato di 500 mq. complessivi (250 mq. per piano).
Gli interventi. Il progetto prevede tre ambiti di intervento. Il primo è una riorganizzazione degli spazi ripristinando il collegamento originario tra i due piani. Ciò consentirà uno sviluppo più moderno e innovativo dei servizi bibliotecari, con spazi per la consultazione e l’uso delle nuove tecnologie. La seconda area riguarda la riduzione del consumo energetico dell’edificio con la sostituzione degli infissi esistenti con infissi a bassa trasmittanza termica, cioè in grado di ridurre la dispersione. Il terzo ambito di intervento riguarda l’adeguamento normativo degli impianti tecnici (igienico – sanitario e antincendio).
Verso la Biblioteca «duepuntozero». «La biblioteca pubblica – ha dichiarato l’Assessore ai Sistemi Bibliotecari Pier Franco Maffé – negli anni Sessanta e Settanta aveva l’obiettivo di fare cultura soprattutto tra le fasce della popolazione economicamente e socialmente più deboli. Oggi questi luoghi sono cambiati: sono delle “porte” aperte al mondo. Ma per offrire servizi adeguati alle nuove esigenze degli utenti servono spazi flessibili. Con questa filosofia abbiamo deciso di partecipare al bando «Le reti del cuore». E con questa convinzione chiediamo il voto dei cittadini».
«Urne» aperte per due mesi. Saranno i cittadini, monzesi e non, a scegliere, esprimendo il loro voto online sul sito de «Le reti del cuore» (www.leretidelcuore.it) quale opera finanziare. Ci saranno poco meno di due mesi di tempo per votare per la «Riqualificazione e potenziamento della Biblioteca di Cederna a Monza», dal 15 marzo al 5 maggio. Per esprimere il proprio voto online sarà necessario registrarsi con il proprio codice fiscale e utilizzare le credenziali personali monouso che saranno inviate al proprio indirizzo di posta elettronica dal sistema di votazione. Si potrà esprimere una solo preferenza.
Le risorse. Il Comune di Monza si confronterà con gli altri enti con più di 40 mila abitanti e punterà a un finanziamento di 125 mila euro (su un investimento complessivo di 350 mila euro). Il contributo sarà erogato nell’ambito dell’«Art Bonus» promosso dal Ministero dei Beni culturali, cosi come previsto dell’art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, «Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo».
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Pgt, le proposte della Cgil per rilanciare l’occupazione in città
Il documento, a firma della Segretaria generale Angela Mondellini, ha l’obiettivo di suggerire alcune linee guida per lo sviluppo del lavoro, salvaguardando la sostenibilità
La Cgil di Monza e Brianza ha protocollato al Comune di Monza una serie di proposte e suggerimenti in vista della discussione sulla variante al Piano di Governo del Territorio.
"Nel campo della pianificazione del territorio si ritiene che la tutela del mondo del lavoro passi anche attraverso la messa a fuoco di un nuovo ruolo per la città di Monza, un ruolo che vada oltre l'immagine di città dormitorio, seppur dagli alti contenuti storici ed ambientali, di città consumatrice facente parte di un'indifferenziata periferia metropolitana, per rilanciare un modello di sviluppo di città produttrice in grado di promuovere nuove attività, soprattutto attività ad alto contenuto innovativo e strategico”. Questo, e molto altro, si legge nel documento firmato dalla Segretaria generale Angela Mondellini e presentato ieri mattina sotto forma di “Suggerimenti e proposte all'avvio del procedimento di Variante al vigente Pgt”.
"Si ritiene – si legge nel documento – che Monza debba riacquistare quel ruolo di città capofila, di città capoluogo, che storicamente ha ricoperto nel corso dei secoli nei confronti del suo territorio di gravitazione e della Brianza quale territorio cerniera tra le province lombarde economicamente più significative. In questo senso Monza potrebbe connotarsi come città dei servizi alla scala sovracomunale: servizi alle persone, in particolare nel campo delle attività emergenti e quindi nel campo della cultura, del turismo, dello sport e del tempo libero; e servizi alle imprese, in particolare nel campo del terziario avanzato e della ricerca, della formazione ai diversi livelli, e della produzione ad alto contenuto tecnologico e innovativo".
“Il Pgt come lo intendiamo noi – ha spiegato Angela Mondellini – non è solo un piano per costruire, ma soprattutto è inteso come un progetto di ampio respiro in grado di promuovere nuove attività e restituire nuove prospettive di sviluppo per la Monza del futuro”.
“Occorre investire di più sull'attrattività del nostro territorio, a partire dal capoluogo”, ha concluso Mondellini.
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ESTATE 2019: L'AREA FESTE DI VIMERCATE È A DISPOSIZIONE PER EVENTI E MANIFESTAZIONI
Il Comune di Vimercate, proprietario dell'Area Feste di via degli Atleti, insieme a Fondazione Enaip Lombardia, titolare di una concessione d'uso pluriennale, promuovono per l'estate 2019 l'utilizzo dell'area per eventi e manifestazioni pubbliche. L'Area Feste del Comune di Vimercate si trova in via degli Atleti n. 1, vicino al Centro sportivo comunale. È attrezzata con una cucina esterna, una sala bar, un palco esterno coperto e una piattaforma per il ballo ed è circondata da un'area verde di 10.000 mq. Alla fine dell'anno 2018 l'area è stata affidata in concessione a Fondazione Enaip Lombardia, che è responsabile della gestione anche nel periodo estivo attraverso concessioni d'uso temporaneo a soggetti terzi. QUANDO: l'area può essere utilizzata nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno. CHI: i soggetti che possono utilizzare l'area sono (in ordine di priorità): - Comune di Vimercate - Associazioni di Vimercate (sportive, giovanili, sociali, culturali) - Gruppi e partiti politici di Vimercate - Altri soggetti con sede fuori da Vimercate
PRESENTAZIONE RICHIESTE: - soggetti residenti > dal 1 febbraio al 31 marzo di ogni anno - soggetti non residenti > dal 1 aprile di ogni anno (almeno un mese prima della data di inizio utilizzo) TARIFFE (IVA esclusa): ▪ 450 euro per una sola giornata; ▪ 1.000 euro fino 3 (tre) giorni; ▪ 1.500 euro da 4 (quattro) a 6 (sei) giorni; ▪ 2.200 euro da 7 (sette) a 10 (dieci) giorni; ▪ 3.000 euro da 11 (undici) a 15 (quindici) giorni; ▪ 3.800 euro da 16 (sedici) a 21 (ventuno) giorni.
Per informazioni: ENAIP Lombardia, t. 039669294, areafeste.vimercate@enaiplombardia.it
Vimercate, 12 marzo 2019
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Sito Web Comunale, svolta nel 2018: più connessioni da smartphone che da pc
Più connessioni da smartphone che da pc. È questo il dato principale emerso dal lavoro di ricerca statistica effettuato sul sito web comunale relativo alle visualizzazioni avvenute nel 2018. Un cambio di abitudini, già in atto da qualche anno nei principali comuni italiani, che vede ora testimone anche la città di Lissone.
“Per il secondo anno consecutivo, l’Ufficio Comunicazione ha svolto uno studio dedicato al nostro sito web - afferma Alessia Tremolada, assessore alla Comunicazione del Comune di Lissone - Questo progetto, iniziato nel 2017, ha così trovato una sua continuità, offrendo la possibilità di confrontare i dati e di capire quale direzione prendere per il 2019, sia in termini di User Experience sia per quanto riguarda i contenuti”.
Se il maggior utilizzo dello smartphone rispetto al pc, in termini di accesso al sito, segna una svolta epocale per la città ed è il dato più importante (51,65% vs 43,27% nel 2018, rispetto al 47% di entrambi nel 2017), la ricerca statistica mette in rilievo anche altri elementi interessanti.
Le nuove pagine prodotte nel corso del 2018 sono state 1.040, per una media di quasi 3 al giorno. La fruizione dei contenuti avviene in maggioranza da parte di donne, con un ulteriore incremento rispetto all’anno precedente, mentre l’età dei visitatori, in linea con il 2017, si concentra in particolare fra i 25 e i 44 anni (circa il 54% degli utenti totali).
Nel corso del 2018, si è verificato un calo nelle sessioni di visite, nelle pagine visitate e nei visitatori unici di circa il 15%, a dimostrazione dell’assoluta «eccezionalità» mediatica del 2017, dovuta alle elezioni amministrative (con successivo ballottaggio) e alla visita di Papa Francesco a Monza.
Il momento di picco di visite nel corso del 2018 è coinciso con i giorni delle Elezioni politiche regionali e nazionali, seguìto dal periodo in concomitanza con il divieto di circolazione dei veicoli inquinanti e da quello con la Coppa Agostoni e il Lunedì della Sagra di Lissone.
Bandi di concorso, appuntamenti del mese e orari degli uffici sono le 3 pagine più visitate dell’anno. Sale al quarto posto la piattaforma ecologica (9^ nel 2017) e si conferma al quinto la rubrica Famiglie dalla A alla Z che, pur essendo terminata, continua a riscuotere un vivo interesse da parte dell’utenza. Fra le pagine più cliccate, spicca inoltre l’incremento dei «servizi on-line», a conferma di una crescente attenzione verso l’argomento. La pagina più cercata all’interno del sito internet, invece, è quella dei comunicati stampa, con oltre 31.000 consultazioni.
Per quanto riguarda gli orari di accesso al sito internet, i picchi di connessioni vengono raggiunti soprattutto durante gli orari di ufficio. Le visite avvengono principalmente ad inizio settimana, per poi diminuire con il passare dei giorni, sino al calo fisiologico del weekend.
Le città italiane dalle quali provengono i maggiori accessi sono Milano, Monza e Lissone (stesso “podio” del 2017), seguite sia da città limitrofe sia da altre più lontane, comprese Roma, Napoli e Torino.
A livello, invece, di connessioni nazionali, l’Italia è la prima e principale, ma nel corso dell’anno sono arrivati collegamenti anche da altre 110 nazioni (europee e non), probabili mete di lavoro e/o studio.
L’analisi prosegue evidenziando «come» si arriva sul sito web, con un interessante scarto tra la ricerca organica e quella diretta: l’utenza cerca il contenuto soprattutto da motore di ricerca piuttosto che all’interno del sito. Per quanto riguarda, invece, il traffico in entrata generato dai social network, il dato è pari al 4,3%.
“L’utente moderno pretende testi brevi, chiari, ma soprattutto interessanti - conclude l’assessore Tremolada - L’obiettivo principale del 2018 è stato quello di produrre pagine web ragionando in termini più mobile-friendly, con contenuti ottimizzati e facili da trovare sia dai motori di ricerca sia all’interno del sito web. La nostra mission per il 2019 sarà quella di proseguire su questa strada, offrendo un’esperienza web completa e di qualità”.
Lissone, 12 Marzo 2019