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Apertura della tratta B1 di Pedemontana: Milano-Meda in crisi dopo il primo mese
code già aumentate di 2 km nelle fasce di punta
Monza, 10 dicembre 2015. Dopo un mese dall’inaugurazione della tratta B1 di Pedemontana, il traffico sulla Milano-Meda in Brianza, purtroppo, si conferma in aumento.
Una constatazione, questa, che emerge dall’esperienza quotidiana di quanti percorrono la strada in direzione sud verso Milano, sia la mattina che la sera, e dall’osservazione empirica dei tecnici della Provincia, che hanno filmato il traffico bloccato e le code negli orari di punta.
L’osservazione quotidiana: L’osservazione è stata eseguita con regolarità a partire dal 28 ottobre 2015 (prima della entrata in esercizio della B1 su Mi-Meda) e dal giorno successivo all’inaugurazione della nuova tratta, il 6 novembre 2015.
I video girati con lo smartphone, della durata che varia da decine di secondi ad alcuni minuti, sono stati ripresi sempre in un intervallo orario che varia dalle 7.57 alle 9.05 del mattino, in direzione sud nei seguenti giorni: 28 ottobre 2015; 6,10,11,12,13,16,17,19,20,23,24,25,27, novembre 2015;
3,4 e 9 dicembre 2015.
Le testimonianze raccolte, pur non costituendo dati scientifici validati da metodi di calcolo riconosciuti, consentono di affermare l’evidenza derivante dall’esperienza: gli incolonnamenti mattutini, rispetto a quanto accadeva nella situazione pre-B1, sono arretrati di circa 2 km (da Cesano a Seveso mediamente), con episodi, non rari, fino a poco prima dello svincolo di Meda.
Inoltre - quale elemento di novità rispetto alla situazione ante B1 – si registrano code in direzione Sud anche negli orari serali, dalle 17 in poi, a partire da Seveso fino alle porte di Milano, in corrispondenza con l’ingresso alle tangenziali.
Le conseguenze: Gli accodamenti inducono diversi veicoli a uscire dalla superstrada alla ricerca di nuovi percorsi più fluidi nella viabilità locale: scelte che si traducono, spesso, nella ulteriore congestione della rete di viabilità secondaria.
“Purtroppo ciò che temevamo e che avevamo più volte denunciato si è puntualmente avverato - commenta preoccupato Gigi Ponti, Presidente della Provincia MB – e la Milano-Meda è diventata una strada sempre più infernale, dalla quale gli automobilisti tentano di fuggire”. “Così – ammette il Presidente - un’infrastruttura che normalmente dovrebbe concorrere a rendere competitivo un territorio vivace come la Brianza, si sta trasformando giorno dopo giorno in un handicap per le nostre imprese e per i tanti lavoratori che tutti i giorni la percorrono”.
PROVINCIA DI MB
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Monza Metropolitana: dopo le tante belle parole in concreto molto poco, alcuni ripensamenti e addirittura passi indietro (come nel nuovo Pgt).
Siamo da capo: Monza Metropolitana sta ritornando nella nebbia. Fortissima delusione anche dal documento del nuovo Pgt licenziato in questi giorni dalla Giunta Scanagatti. Per ottenere lo sviluppo della M5 da Bignami a Monza è fondamentale che la nostra città metta a disposizione uno spazio per la realizzazione del deposito treni della linea (oltre 6mila mq). Ci si aspettava che nel documento quello spazio fosse definito con chiarezza, ma non è così.
Rispetto alla prima bozza predisposta dalla Giunta, oggetto di nostre critiche sin dall’aprile scorso, un accenno alle infrastrutture della metropolitana è ricomparso nell’AcT01 Bettola-Casignolo, ma in modo inadeguato. Certamente in modo addirittura più debole di quanto non sia nel PGT vigente (Ambito 30b).
Insomma, sull’indispensabile deposito treni di M5 la giunta Scanagatti non fa passi avanti, anzi ne fa uno indietro. E a nulla valgono le recenti dichiarazioni del sindaco alla stampa, perché mai come in questo caso gli atti amministrativi sono fondamentali e sono gli unici ad avere peso.
Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza: “Su Monza Metropolitana sentiamo tante belle parole, ma registriamo addirittura passi indietro. Lo studio di fattibilità, che era stato annunciato per dicembre, è già slittato a febbraio 2016. Nel nuovo Pgt di Monza, il deposito treni non è chiaramente previsto. Nonostante l’esistenza di analisi e studi commissionati più volte dagli stessi enti pubblici, ora si tornano a sollevare dubbi sull’utilità della linea, mentre a Milano si riparla di prolungare la M5 dall’altra parte, cioè da San Siro a Settimo, e non fino alla Villa Reale. A questo punto, lanciamo un pubblico avviso alla politica: i cittadini non sono disposti a farsi prendere in giro e sono pronti a mobilitarsi. Il metrò a Monza è indispensabile e soprattutto urgente”.
Associazione HQMonza
www.hqmonza.it
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Giunta di Monza presenta il nuovo PGT: confermata riduzione consumo di suolo libero, norme urbanistiche ridotte di numero e più semplici.
Monza, 9 dicembre 2015 – L’assessore all’Urbanistica Claudio Colombo, ha illustrato oggi i nuovi documenti urbanistici - documento di piano, piano delle regole e dei servizi – di cui la giunta comunale ha approvato la presa d’atto nella seduta del 3 dicembre scorso.
Nel provvedimento, i cui contenuti sono già disponibili sul sito del Comune e su quello di Regione Lombardia (Sivas), si conferma la riduzione del consumo di suolo rispetto al piano del 2007 che passa da 1,4 milioni di mq a 115 mila mq, su una superficie territoriale complessiva che può costituire oggetto di trasformazione, che si riduce da 3,2 milioni di mq del 2007 a 1,07 milioni di mq rispettivamente. Conseguentemente la superficie lorda di pavimentazione (Slp) scende da 1,3 milioni di mq previsti nel vecchio piano ai 588 mila dell’attuale proposto dalla giunta guidata dal sindaco Roberto Scanagatti.
Sostanzialmente invariati il numero di ambiti di trasformazione: 41 quelli di entità più rilevante, per i quali la superficie territoriale interessata si attesta sugli 810 mila mq. 47 le aree destinate a interventi misti (anche per attività economiche) per le quali sono interessati 153 mila mq e per i cui sviluppi è previsto consumo di suolo libero pari a 0 mq. Gli interventi puntuali di piccolissime entità proposti dai privati si estendono su una superficie territoriale di 113 mila mq.
Previsto poi uno sviluppo di edilizia convenzionata pari a una superficie di circa 34 mila mq, di cui 12700 dovranno essere destinate alla locazione. In base al documento saranno realizzati 10 nuovi parchi di quartiere e aumentata la mobilità ciclabile, che sarà pari a 175 km, dei quali 124 sono già in fase di attuazione o di progetto. Prevista inoltre l’ulteriore espansione dei Plis, i parchi urbani di interesse sovracomunale, che cresceranno dai 301 ettari già approvati a 490 ettaricomplessivi.
Novità importanti anche per quel che riguarda il nuovo piano delle regole e dei servizi, fondato anzitutto su una semplificazione normativa (il documento di riferimento è sceso da 59 a 34 pagine) che mantiene però adeguati i presidi da parte dell’amministrazione a tutela dell’ambiente e degli insediamenti di esercizi commerciali di medie dimensioni, ad esempio.
Oltre ad essere ridotti gli indici volumetrici nel tessuto urbano consolidato proprio per incentivare il recupero dell’esistente e delle aree dismesse, viene anche sistematizza la pratica della cessione di aree al Comune e la realizzazione di servizi pubblici e arredo in occasione degli sviluppi più rilevanti previsti dal piano. Sulla base della positiva esperienza nel quartiere Sant’Albino vengono poi destinate altre aree comunali per lo sviluppo di orti e giardini urbani gestiti dai cittadini.
Per quel che riguarda gli azzonamenti il piano prevede un parziale assoggettamento della fascia semi centrale della città alle norme previste per il centro storico, con l’obiettivo di garantire il mantenimento di alcuni aspetti identitari e attrattivi frutto della recente epoca industriale, ad esempio all’ex Macello o nell’area Fossati Lamperti.
I nuovi strumenti urbanistici sono ora sottoposti a procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica) che terminerà ai primi di febbraio, durante la quale privati, forze sociali ed economiche potranno presentare le loro osservazioni. Dopo di che i provvedimenti saranno portati all’esame del Consiglio comunale.
“Abbiamo confermato – commenta l’assessore Colombo - la nostra volontà di orientare lo sviluppo verso il recupero contenendo al massimo il consumo di suolo libero, che rispetto al piano del 2007 viene ridotto drasticamente. Abbiamo inoltre semplificato notevolmente le procedure amministrative, a favore sia dei grandi operatori ma anche dei piccoli proprietari, introducendo per altro garanzie più stringenti, ad esempio a tutela dell’ambiente. Gli incentivi introdotti puntano a favorire lo sviluppo urbanistico della città con il consenso e a vantaggio di tutti i cittadini. Voglio ringraziare gli uffici per l’ottimo lavoro, svolto quasi interamente grazie alle professionalità interne all’amministrazione comunale”.
Ufficio stampa del Comune
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dongiuliofarina onlus
per la ricerca e la terapia dei tumori
Cari amici, faremo per Natale un mercatino molto speciale, che sarà anche una gran festa per grandi e piccini. Ci troverete sabato 12 dicembre all'Oasi di San Gerardo, via Gerardo dei Tintori 18/a, Monza, dalle 15 alle 19. Vi aspettiamo tutti
I volontari
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Sabato 12 dicembre 2015, dopo mesi di confronto in assemblee autoconvocate all’interno della FOA Boccaccio a margine delle iniziative di aggregazione che hanno visto protagonisti migranti e attivisti antirazzisti, si organizza un’importante mobilitazione cittadina.
Alle ore 15 in Stazione (piazza Castello) è previsto il concentramento di una manifestazione che attraverserà le vie del centro dando voce alle istanze comuni di chi abita la città da sempre, di chi vi transita o vi si stabilisce provenendo da altri Paesi.
Per la prima volta il processo di costruzione della giornata vede protagonisti sullo stesso piano tutti i soggetti coinvolti: i temi centrali toccati dalla manifestazione saranno la libertà di movimento attraverso le frontiere, l’antirazzismo e la solidarietà attiva, superando la logica dell’assistenzialismo e promuovendo forme di autodeterminazione e autorganizzazione.
La giornata si concluderà con un’iniziativa di autofinanziamento a sostegno dei progetti di aggregazione sportiva che da mesi si stanno sviluppando all’interno della FOA Boccaccio.
Diffondi e partecipa!
Brianza NoBorders
SABATO 12 DICEMBRE 2015
STAND UP FOR YOUR RIGHTS!
Ore 15, piazza Castello, Stazione FS Monza
http://boccaccio.noblogs.org/post/2015/12/03/stand_up/
Dalle ore 19 fino a tardissima notte, FOA Boccaccio 003, via Rosmini 11, Monza
AFTER DEMONSTRATION PARTY
THE ROOTS OF KNOWLEDGE #2
http://boccaccio.noblogs.org/post/2015/11/22/the-roots-of-knowledge-2/
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ECOSISTEMA URBANO 2015 - Città ingessate, statiche e pigre.
Aree urbane che arrancano e faticano a rinnovarsi in chiave sostenibile ed essere culle di una rigenerazione urbana capace di migliorare la qualità dei singoli e della comunità. I passi avanti fatti fino ad ora sono, infatti, troppo pochi. Nelle città italiane si registrano solo lievi eco-performance soprattutto sul fronte della raccolta differenziata, delle energie rinnovabili e si assiste ad un lieve calo degli inquinanti atmosferici grazie anche a condizioni metereologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti.
Questo il quadro che emerge dalla ventiduesima edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.
“Per sperare che le nostre città migliorino in modo apprezzabile - dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - c’è una sola strada. Fare la scelta strategica verso l’innovazione urbana e il miglioramento della vita in città: questa è la vera grande opera pubblica. La trasformazione delle città è una grande sfida che passa dalla messa in sicurezza dalle catastrofi naturali, dal rilancio della vita sociale nei quartieri, dalla valorizzazione della cultura, dalla riqualificazione energetica, dall’arresto del consumo di suolo, dagli investimenti nel sistema del trasporto periurbano, dal sostegno alla mobilità nuova. Una scelta politica che andrebbe nella direzione dell’interesse generale: si creerebbe lavoro migliorando il benessere e mettendo al sicuro le nostre città”.
“Monza segue l’inerzia della maggior parte dei capoluoghi di provincia italiani”. Precisa Atos Scandellari presidente del locale Circolo Legambiente. “La nostra città rimane, imperterrita, nelle parti basse della classifica nazionale: settantottesima su 104 città e penultima dei comuni lombardi; solo cinque posti recuperati rispetto al rapporto 2014 e sei punti percentuali in più”.
Da una prima analisi dei singoli indicatori si evince che i parametri relativi a mobilità ed energia alternativa (su strutture comunali) sono quelli che hanno “contribuito” a mantenere Monza nelle posizioni basse della classifica di Ecosistema Urbano. Le scarse opportunità per le mobilità alternative, per quella ciclabile e le modeste politiche energetiche sono valori da sempre trascurati da tutte le Amministrazioni comunali. Anche l’alto indice di motorizzazione cittadino si lega al mancato coraggio politico nell’adottare soluzioni che avrebbero potuto migliorare questi indici. Solo i livelli di inquinamento atmosferico, ridotti rispetto al 2013 grazie alle condizioni meteoriche che hanno favorito la dispersione degli inquinanti, hanno permesso a Monza di recuperare qualche posizione aumentando il punteggio finale.
“Emblematici sono i dati sulla raccolta dei rifiuti: sono aumentate le quantità prodotte e diminuite le percentuali delle raccolte differenziate.” Prosegue Atos Scandellari “la raccolta differenziata a Monza è sempre stata portata ad esempio in Italia e all’estero. Da alcuni anni, invece, il servizio si è dequalificato e qui se ne vedono gli effetti. Inoltre Monza non è più neppure annoverato tra i Comuni ricicloni d’Italia”.
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RELAZIONE
L’edizione di quest’anno utilizza 18 indicatori suddivisi in 5 aree tematiche di riferimento così costituite:
- Aria: concentrazione media annuale di: PM10, NO2, ozono (O3).
- Acqua: indici di depurazione, dispersione, consumi idrici.
- Rifiuti: produzione rifiuti, raccolta differenziata.
- Mobilità: passeggeri del trasporto pubblico locale, offerta di trasporto pubblico, Modal Share (spostamenti in auto e moto), tasso di motorizzazione auto, tasso di motorizzazione moto, incidentalità stradale, piste ciclabili (equivalenti), isole pedonali.
- Energia: consumi elettrici domestici, energia rinnovabile solare.
ANALISI
Indicatore aria
I livelli medi di inquinamento sono diminuiti grazie alla piovosità estiva del 2014 che ha favorito la dispersione dell’inquinante ozono. Ciò ha permesso a Monza di guadagnare qualche posizione.
Indicatore acqua.
Monza è migliorata nei consumi, ma peggiorata nelle perdite di rete.
Indicatore rifiuti.
Abbiamo aumentato la produzione pro-capite e ridotta la raccolta differenziata, perdendo molte posizioni nella classifica parziale.
Indicatore mobilità.
L’incidentalità stradale nel 2014 è peggiorata così come il dato relativo alle piste ciclabili. I restanti parametri sono rimasti invariati tranne che per l’estensione delle isole pedonali delle quali l’Amministrazione, purtroppo, non ha fornito i dati relativi.
Indicatore energia.
I consumi di energia pro-capite sono rimasti invariati mentre il dato relativo alle fonti alternative installate dall’Amm.ne Comunale non è stato fornito.
Riassunto dei punteggi acquisiti dalle città lombarde
Città | Punteggio 2013 % | Punteggio 2014 % | Punteggio 2015 % | |
Bergamo | 55,57 | 54,07 | 55,7 | |
Brescia | 49,55 | 41,97 | 45,25 | |
Como | 44,03 | 43,55 | 63,69 | |
Cremona | 53,06 | 55,51 | 60,17 | |
Lecco | 53,37 | 55,87 | 63,69 | |
Lodi | 49,7 | 52,58 | 51,35 | |
Mantova | 59,44 | 58,94 | 66,83 | |
Milano | 46,52 | 50,05 | 53,92 | |
Monza | 41,54 | 39,16 | 45,28 | |
Pavia | 44,21 | 50,65 | 50,03 | |
Sondrio | 52,34 | 56,16 | 68,98 | |
Varese | 47,36 | 48,12 | 54,34 |
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PROGETTO CHIOSCHI IN CENTRO A MONZA
Mercoledì 2 dicembre le Associazioni culturali monzesi che avevano inviato al Sindaco e ai media una lettera aperta con la quale dichiaravano la loro forte perplessità sul “progetto chioschi “ , hanno avuto un incontro con l’assessore al commercio .
L’assessore Abbà ha gentilmente accettato l’invito ad un colloquio presso la Saletta Reale della stazione e ha illustrato il progetto dei “ Chioschi “ che, secondo l’assessore stesso, hanno l’intento di “riqualificare zone esterne e poco frequentate” .
Ha confermato che si prevede di inserire nel centro della nostra Città fino a 13 chioschi da 20 a 70 mq. , alti tre metri , da collocare alcuni lungo il decumano: dalla stazione , via Italia , piazza Carrobiolo , Boschetti reali; altri in piazza Cambiaghi, nell’Oasi di San Gerardino, piazza Garibaldi , giardini di via Azzone Visconti,e in altre zone centrali, lungo il Lambro .
I rappresentanti delle associazioni ringraziano l’assessore per la disponibilità , ma dopo un franco scambio di pareri confermano la loro posizione fortemente contraria al progetto stesso, e presentano le loro osservazioni :
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Queste strutture, alcune grandi come un appartamento di medie dimensioni, non sono inserite in un progetto di riqualificazione generale e quindi appaiono avulse dal contesto.
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Sarebbe stata più credibile una proposta di “ riqualificazione” se si fossero prese in considerazione zone periferiche e quartieri meno attrezzati , quindi più adatti e disposti ad accoglierli in un disegno complessivo che potrebbe giovarsi di un concorso di idee per il recupero delle periferie.
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Il progetto, per come ci è stato presentato dall’assessore, è ancora molto vago: non se ne conosce l’aspetto esteriore, non si sa ancora quali categorie merceologiche vi saranno inserite.
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Il progetto non deriva da un piano commerciale del comune o una richiesta o da una necessità di alcune categorie.
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Da parte del comune è stata accolta la proposta di un imprenditore privato dopo averla sottoposta a bando per 40 giorni, con diritto di prelazione; se il progetto andasse a buon fine il Comune riceverebbe solo il ricavato della Tosap per una cifra irrisoria se riferita ad un bilancio comunale. Per 12 anni, rinnovabili per altri 12. Inoltre i manufatti hanno necessità di scavi per fognature, allacciamento all’acqua e luce , ciò che li rende difficilmente amovibili.
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La commissione paesaggio, contrariamente a quanto letto in precedenza, non si è pronunciata a favore, ma ha espresso molte perplessità e si è riservata di dare un giudizio su ciascun chiosco e ciascuna collocazione.
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La loro presenza nel centro storico, di origine medievale , con strade strette e spazi limitati , risulta con tutta evidenza ingombrante , con un forte impatto negativo rispetto al tessuto urbano e ai monumenti storici.
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In particolare alcuni luoghi indicati nel progetto , per la loro specificità e bellezza culturale e ambientale , riceverebbero un forte nocumento . Es. piazza Carrobiolo , in qualunque parte della piazza li si voglia mettere; Oasi di San Gerardino,di qualsiasi misura li si collochi ; piazza Garibaldi , dove impedirebbero la vista del Tribunale e del monumento a Garibaldi, recentemente restaurato
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In altri luoghi, quali piazza Cambiaghi o Boschetti reali , dove ne sarebbero collocati due per sito , si evidenzia una sovrabbondanza e un chiaro problema di sicurezza .
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Siamo convinti che la maggior parte dei turisti che vengono a Monza, siano attirati da alcuni beni culturali , ultimamente recuperati, e siano da considerarsi categoria di nicchia, di buona cultura, attenti al contesto generale della Città che nel caso di questa presenza ingombrante, risulterebbe ferita e sciatta.
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Si ritiene inoltre che la presenza di 13 postazioni , presumibilmente in maggioranza dedicate alla vendita di cibo o bevande, potrebbero nuocere agli esercizi commerciali già abbondantemente presenti nelle stesse zone del centro. Come potrebbero reagire bar, pizzerie ,tabaccherie, panetterie, gelaterie, che si vedono piazzare a pochi metri queste strutture che probabilmente venderebbero gli stessi generi di merci?
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L’assessore Abbà ha parlato di occasione per tenere aperti questi chioschi anche in orario serale per “rivitalizzare” la città. Le associazioni ritengono che questa possibilità , specialmente per certi siti , sia una aggravante e un’ ulteriore mancanza di sicurezza per i cittadini.
Le associazioni che firmano questo comunicato si augurano che la loro posizione sia condivisa da altri cittadini e che l’amministrazione voglia riflettere più approfonditamente e rivedere questo progetto .
Amici dei musei
La villa reale e anche mia
Comitato per il Parco
Circolo arti figurative
Collegio architetti ingegneri di Monza
Carrobiolo
UPM Università popolare monzese
Legambiente Circolo di Monza
CCR - Centro Culturale Ricerca
Casa della poesia
Associazione Mazziniana
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Giovedì 10 dicembre, In occasione del 67° anniversario della "Dichiarazione universale dei diritti umani, la UPF insieme ad altre associazioni e con la collaborazione del Comune di Monza, terrà un incontro dibattito presso la Sala E dell'Urban Center in via Turati, 6 a Monza (zona stazione FS) sul tema: "Quali diritti umani?"
Questo il programma della serata:
ore 20.45 saluti istituzionali di Francesca Dell'Aquila, Assessora alla Cultura del Comune di Monza
ore 20.50 messaggi introduttivi a cura di Carlo Chierico ed Ettore Fiorina, della UPF Monza
ore 21.10 "la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani" a cura di Fiorella Cerchiara, Presidente dell'Associazione per i Diritti Umani e la Tollerenza e Wesan El Husseiny, Ambasciatrice di Pace.
ore 21.30 "Aung San Suu Kyi e i diritti umani: quale futuro in Birmania dopo le recenti elezioni politiche?" A cura della senatrice Albertina Soliani.
ore 22.00 presentazione del libro del giornalista Daniele Biella: "Nawal - L'angelo dei profughi" (ed. Paoline) a cura dell'autore
ore 22.20 riflessioni di Fabrizio Annaro, direttore del giornale on line "il dialogo di Monza - la provocazione del bene".
Al termine domande e dibattito con il pubblico in sala.
Articolo di presentazione di Francesca Radaelli, pubblicato on line al link: http://www.ildialogodimonza.it/quali-diritti-umani/
Carlo Chierico, Presidente UPF Universal Peace Federation - Monza Brianza
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GAETANO GRIMALDI
mostra di
PITTURA E GRAFICA
Mission: Nutrizione, Cibo e Territorio
omaggio all’EXPO Milano
Comune di Monza via Camperio n°1
Dal 15 al 20 dicembre 2015, aperta tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00
Inaugurazione martedì 15 Dicembre, ore 17.30
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Le cinque giornate del Cigno a Milano
X Congresso nazionale di Legambiente: l’era del cambiamento
A Milano, dal 9 al 13 dicembre tanti appuntamenti per parlare di clima, bellezza, Europa, comunità, volontariato, legalità, economia civile, energie rinnovabili, mobilità
Cinque giornate dense di appuntamenti a Milano. Convegni, concerti, tavole rotonde e poi il X congresso di Legambiente per delineare gli obiettivi dell’associazione per i prossimi anni e riflettere sulle questioni ambientali e sociali che stiamo vivendo, partendo da un assunto preciso: L’era del cambiamento.
Iniziamo il 9 dicembre, con il Premio sterminata bellezza (h 10.00 Stecca degli Artigiani, S.3, Via Gaetano de Castillia 26): premiazione di esperienze e idee capaci di costruire processi in cui qualità ambientale, culturale e sociale convivono e creano nuova bellezza.
In serata, Paolo Fresu e Bebo Ferra in concerto (h 20.30 Auditorium di Milano, Largo Mahler).
Giovedì 10 dicembre sarà la volta di Un clima diverso per l’Europa, convegno internazionale (h 9.30 Acquario civico, Viale G. B. Gaudio 2) sull’identità europea alla prova delle trasformazioni economiche e sociali, dei cambiamenti climatici, delle prospettive dell’economia circolare, dei nuovi diritti di cittadinanza.
Venerdì 11 dicembre prenderà il via il X Congresso nazionale di Legambiente (11 – 13 dicembre, spazi ex Ansaldo, Via Tortona 54), cui parteciperanno, oltre ai delegati da tutta Italia, rappresentanti di altre associazioni del mondo ambientalista, di volontariato, del turismo, ma anche della cultura e della politica. Il congresso, che si chiuderà domenica 13 dicembre vedrà anche la partecipazione dei ministri dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al suo rientro dopo la Conferenza di Parigi, della Giustizia Andrea Orlando e delle Infrastrutture Graziano Delrio.
Si comincerà alle 10.30, al “Largo delle culture” (incrocio tra via Tortona e via Bergognone), con una iniziativa di volontariato attivo, per piantare nuove aiuole e arbusti in un’area occupata da un parcheggio abusivo, poi tutti all’ex Ansaldo per l’apertura dei lavori congressuali.
Nel pomeriggio, alle ore 12,30 circa, in Spazio plenaria, ci saranno i saluti del Regionale Lombardia, successivamente il Presidente uscente Vittorio Cogliati Dezza presenterà la sua relazione sulle attività dell’associazione. Un bilancio dei 4 anni trascorsi certo ma anche gli auspici e le aspettative per i lavori congressuali e i prossimi 4 anni di vita associativa. Seguirà dibattito in plenaria aperto a tutti i presenti.
Sempre l’11 dicembre, si svolgerà: “Nell’era del cambiamento, cambia la politica?”. Tavola rotonda (h19.30 Spazio plenaria Congresso) sul ruolo dell’ambientalismo nella politica e il protagonismo delle donne capaci di costruire un’alternativa ai limiti dell’austerity, di trovare soluzioni per rilanciare il welfare e di affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e della rivoluzione energetica in corso.
Concluderà la serata Tutte le fortune (Badavo ai badanti), presentazione del libro di e con Riccardo Taverna (h21.00 spazio caffè del Congresso). Una storia di resilienza, amore e amicizia che fa sorridere e sperare.
Il 12 dicembre sarà la volta delle Piazze: sette luoghi di confronto alla ricerca della Legambiente che verrà su: Clima, Economia civile, Legalità, Mobilità, Reti territoriali, Suolo e Volontariato (h 9.00 spazi ex Ansaldo). Sette gruppi di discussione in contemporanea sugli assi politici e trasversali alla riflessione congressuale che accolgano la voglia di dare il proprio contributo di legambientini. Sette agorà che costituiscono altrettante occasioni di apertura concreta verso l’esterno: troveranno infatti posto gli interventi di soggetti esterni – associazioni, imprese, amministratori – che porteranno il proprio contributo al percorso congressuale. Ogni piazza arriverà poi a stilare punti/spunti/suggerimenti/raccomandazioni che convergeranno nel documento politico finale che la platea congressuale voterà la domenica mattina.
Alle h 13,30 apertura della seconda sezione di dibattito in plenaria per tutti i presenti.
Alle h 13.00 Adottati, liberi, felici: (spazi esterni ex Ansaldo) appuntamento con i beagle liberati dall’allevamento lager di Green Hill, con il Pubblico Ministero A. Cassiani che ha condotto l’inchiesta, gli educatori e le famiglie che hanno adottato i cuccioli. A seguire Face-painting per la foto più simpatica.
Alle h 20.00, Ripensando Laura Conti, letture dalle sue opere accompagnate dalla chitarra di Maurizio Aliffi (spazio caffè del Congresso).
Domenica 13 dicembre, chiusura dei lavori congressuali.
Ore 9.00 Dibattito in plenaria e presentazione dei lavori svolti dalle 7 piazze.
Ore 11.00 Intervento conclusivo di Rossella Muroni, Direttore Generale di Legambiente.
A seguire: votazione dei documenti congressuali ed Elezione degli organismi dirigenti.
Sabato e domenica, al primo piano, saranno attivi gli spazi: espositivo, tesseramento e bazar; inoltre troverete infopoint: volontariato, turismo e scuola. Sarà disponibile anche uno spazio bimbi con animatori.
http://www.legambiente.it/x-congresso-nazionale-di-legambiente-l-era-del-cambiamento
Monza, 05.12.2015
Comunicato stampa aggiornato da:
CIRCOLO LEGAMBIENTE DI VOLONTARIATO ALEXANDER LANGER
Viale Libertà, 33 - 20900 Monza; e-mail: monza@legambiente.org; sito web: http://monza.legambiente.org