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“Esasperati i 45 dipendenti della Sintesi di Giussano. Sono senza stipendio da mesi”
La “SINTESI spa” di Giussano produce porte di pregio in legno. Occupa attualmente 45 lavoratori, 17 dei quali in cassa integrazione.
Erano 95 solo un paio di anni fa, nel 2014, quando la “TRE P” è finita in concordato preventivo e alla “TRE P” è subentrata la nuova proprietà, con un paino di rilancio dell’attività che però ha funzionato per soli sei mesi.
“I lavoratori sono esasperati – descrive la situazione Gianfranco Cosmo, segretario generale della Fillea CGIL di Monza e Brianza -. Stanno aspettando gli stipendi arretrati, che ormai si accumulano: tre o quattro mensilità risalenti al 2014, il saldo della tredicesima del 2015, gli stipendi di gennaio e febbraio. Non si fidano delle promesse mai mantenute dell’azienda ed esigono le loro spettanze”.
L’azienda infatti aveva già sottoscritto un piano di rientro, almeno per quanto dovuto dal 2014: contemporaneamente alla mobilità di una cinquantina di dipendenti e alla messa in cassa integrazione di altri 17, “SINTESI” aveva promesso di saldare i propri debiti e, appunto, di rilanciare la produzione.
“Mai visto un euro – continua Cosmo -. Anzi: la situazione si è aggravata con la mancata corresponsione delle ultime mensilità. Come si fa a fidarsi delle promesse dilatorie dell’azienda?”.
I lavoratori infatti sono scesi in sciopero (il primo in assoluto, in sessanta anni di attività dell’azienda di Giussano).
Oggi, 29 febbraio, si sono ritrovati in presidio fuori dalla fabbrica; hanno svolto un’assemblea; hanno ascoltato dai sindacalisti le proposte dell’azienda e hanno deciso di scioperare ad oltranza.
Di fronte alle preoccupazioni per un’eventuale chiusura dell’attività qualcuno ha sostenuto: ”Vogliamo i nostri soldi. Prima vediamo i bonifici e poi discutiamo. Questa si annuncia come un’agonia dolorosa e inutile. Se l’azienda non ce la fa, non ce la fa…..”.
SINTESI aveva proposto un nuovo piano di rientro, bocciato seccamente dai lavoratori: 1.100 euro per tutti, sufficienti a coprire il saldo delle tredicesime, una parte degli arretrati per chi è in cassa integrazione e una parte degli stipendi per chi sta lavorando.
“Niente da fare – conclude il segretario generale della Fillea -, l’azienda paghi e presenti un piano di rilancio credibile dell’attività. I lavoratori sono decisi a tenere duro con lo sciopero ad oltranza. Siamo tutti molto preoccupati: la situazione è gravissima”.
Monza, 29 febbraio 2016
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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SUL PALCO DEL DUSE RITORNA LA COPPIA COMICA ALFREDO COLINA E BARBARA BERTATO
Monza, 26 febbraio. Al Cineteatro Duse di Agate Brianza ritorna la fresca e intelligente comicità di Alfredo Colina e Barbara Bertato che, dopo il successo di Mia moglie parla strano, continuano a parlare delle dinamiche di coppia. In scena, venerdì 11 marzo alle ore 21.00, eLevati e Lavati. Storie d’amore in ascensore, una commedia che si muove fra risate ed emozioni, pur restando ferma al quinto piano di uno stabile. Lo spettacolo si inserisce all’interno della stagione Binario Duse, curata da La Danza Immobile in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Agrate Brianza. La drammaturgia è scritta a sei mani dai due attori, Colina e Bertato, e da Paola Galassi che ne cura anche la regia. È Ferragosto, Milano è deserta e fra i pochi rimasti in città ci sono Lei, donna bella e simpatica pronta a salpare per la Grecia in cerca di avventure e Lui, tecnico dell’ascensore alle prime armi. Lei prende al volo l’ascensore di un palazzo del centro mentre Lui, addetto alla manutenzione, sta ultimando il collaudo e, per un infausto scherzo del destino, i due rimangono bloccati senza che nessuno possa venire a soccorrerli a causa della giornata di festa. Due sconosciuti che, complice lo spazio ridotto, si conoscono, si raccontano, si scoprono e si annusano fino ad arrivare all'amore vero. Dieci anni dopo è ancora Ferragosto, sono ancora loro due, stesso ascensore fermo ma diversi stati d’animo.
RASSEGNA STAMPA
Quello che gli riesce molto bene ad entrambi è creare un divertente gioco di equivoci e battibecchi che fanno sprofondare lei nell’ansia e noi nelle risate. Il riso, l’ironia, il punzecchiarsi continuo tra i due sono i fili che legano questo spettacolo.
ISABELLA PROCACCINI . IL DIALOGO DI MONZA
Una commedia brillante in cui è evidente il marchio di fabbrica del duo Bertato-Colina […]. Uno spettacolo delicato e delizioso che piace al pubblico grazie alla sua ironia mai sopra le righe perfettamente interpretata dagli attori non solo nelle parole, ma anche nei gesti, nei movimenti e negli sguardi.
IVAN FILANNINO . MILANOTEATRI.IT
Risate e allegria […] con Alfredo Colina e Barbara Bertato, che sul palco hanno regalato al pubblico grandi risate, alle quali però rimane legato uno sfondo piuttosto attuale: quello del rapporto di coppia che deve rimanere costruttivo nonostante il passare degli anni.
CRISTIAN PEDRAZZINI . SPETTACOLINEWS.IT
Ottima la performance di Barbara Bertato e Alfredo Colina che han saputo rappresentare in maniera ironica e veritiera i battibecchi tipici delle coppie moderne, creando uno spettacolo semplice, ma dal ritmo fortemente comico, capace di divertire lo spettatore dall’inizio alla fine.
MICHELA BOTTANELLI . PERSINSALA.IT
Frizzante, simpatica, divertente e intelligente la pièce scritta a sei mani […] Barbara Bertato, attrice vivace e versatile, e Alfredo Colina attore capace di rendere con sottile ironia incertezze, complessi e positività dell’animo umano, estroversa e ironica coppia.
WANDA CASTELNUOVO . TEATRIONLINE.COM
GLI ATTORI
BARBARA BERTATO
Laureata in psicologia e specializzata in psicoterapia psicosomatica, è docente presso la scuola RIZA PSICOSOMATICA e conduce seminari sulla comunicazione efficace e il talento.
È attiva nel campo teatrale sin dagli anni ‘80 come attrice, autrice e insegnante de La Scuola Delle Arti di Monza.
Ha firmato il monologo La psicosomatica non è una opinione e nel 2011 ha partecipato con il pezzo comico Neverentola di cui e co-autrice e attrice al concorso Teatrando, indetto dal comune di Pioltello.
Con Alfredo Colina ha scritto e interpretato Mia moglie parla strano (2013) ed eLEVATI e LAVATI (2014), prodotti da La Danza Immobile/Teatro Binario 7.
ALFREDO COLINA
Diplomato alla scuola di teatro Quelli di Grock, ha studiato presso il Centro Teatro Attivo. Cabarettista e attore, si è esibito in numerosi spettacoli a teatro e in tv (tra gli altri: Buldozer con Enrico Bertolino, Mai dire martedì con il Mago Forest e la Gialappa's).
Nel cinema, tra gli altri, ha partecipato a Le barzellette di Carlo Vanzina, a Il cosmo sul comò e La banda dei Babbi Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo. È nel cast della produzione Indiana Solo per il week-end di Director Kobayashi.
È co-direttore artistico ed insegnante de La Scuola Delle Arti di Monza, insieme a Corrado Accordino.
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Il 2 e 3 marzo l’Autodromo Nazionale di Monza ospita il Salone dello studente: ragazze e ragazzidelle superiori valutano il percorso post diploma. Bus navetta dalla Stazione e da Piazza Citterio. Ingresso gratuito
Monza, 29 febbraio 2016 - Anche quest’anno il Comune di Monza, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Provincia MB, propone la decima edizione del Salone dello studente, che si terrà nell’Autodromo nazionale il 2 e 3 marzo, dalle 9 alle 14, organizzato da Campus Editori. L’incontro sarà un’occasione per gli studenti delle scuole superiori e dei centri di formazione professionale del territorio per valutare 45 proposte formative post diploma, percorsi universitari ma anche quelli regionali di formazione superiore, professionale e delle accademie. Un’offerta arricchita da 40 tra convegni e incontri con docenti e rcercatori. Durante la due giorni i ragazzi avranno anche la possibilità di una panoramica sulle opportunità di studio, professionali e di volontariato all’estero. A disposizione degli studenti colloqui orientativi e test simulati di accesso ai percorsi universitari a numero chiuso e consulenze per la stesura dei curricula. Numerosi saranno anche i momenti di approfondimento sul rapporto tra formazione e mondo del lavoro. “Confermiamo l’impegno del Comune nella realizzazione di un importante appuntamento per gli studenti – commenta l’assessore all’Istruzione Rosario Montalbano. Stiamo rinforzando una rete di scuole, enti e associazioni che permette di collaborare ottimizzando le risorse, ma anche di rispondere all’esigenza di strumenti differenziati per promuovere il successo formativo, valorizzare le eccellenze, avvicinare scuole e mondo del lavoro”.
Ingresso gratuito; previsti bus navetta per l’Autodromo da Via Turati (Urban Center) e Piazza Citterio. Info: orientamento@comune.monza.it tel. 039.2359071
Ufficio stampa del Comune
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IL TERRITORIO BENE COMUNE DEGLI ITALIANI PROPRIETA’ COLLETTIVA, PROPRIETA’ PRIVATA E INTERESSE PUBBLICO
SABATO 5 MARZO 2016 DALLE ORE 9:30 ALLE 13:30
C/O CENTRO CIVICO EX CIRCOSCRIZIONE N°3(QUARTIERE SAN ROCCO VIA GABRIELE D’ANNUNZIO N°35) MONZA
Proprietà collettiva, proprietà privata e interesse pubblico
«Si è radicato nella mente di tutti che il proprietario è assoluto padrone dei suoi beni, non tenendo conto del fatto che il fenomeno dell’edificazione produce effetti non solo sui beni in proprietà del privato, ma anche sui beni che sono in proprietà collettiva di tutti, come il paesaggio, che, essendo un aspetto del territorio, è in proprietà collettiva del popolo, a titolo di sovranità». Passione civile e competenza giuridica si fondono in questo densissimo contributo alla riflessione sui beni comuni. Con rigore e lucidità, non perdendo mai di vista l’obiettivo di dare al suo lavoro massima concretezza, Paolo Maddalena, uno dei più importanti giuristi italiani, pone il problema nel quadro sconcertante dell’attuale crisi, mettendo in luce come crisi ambientale e crisi finanziaria abbiano una causa comune: la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Come già diceva Roosevelt in una relazione al Congresso degli Stati Uniti nel 1938: «la libertà di una democrazia non è salda se il popolo tollera la crescita di un potere privato al punto che esso diventa più forte dello stesso Stato democratico». Di qui l’importanza di distinguere la proprietà comune o collettiva, che ha il suo fondamento nella «sovranità», dalla proprietà privata, che ha il suo fondamento nella «legge», ristabilendo un equilibrio che negli ultimi decenni di storia italiana è stato tutto sbilanciato a favore della proprietà privata. L’autore rileva con forza la precedenza storica della proprietà collettiva del territorio sulla proprietà privata e la prevalenza giuridica della prima sulla seconda, sancita dalla stessa Costituzione. Si tratta di due dati che consentono un capovolgimento della tradizionale concezione borghese, rafforzata dal pensiero unico dominante del neoliberismo economico, secondo cui l’interesse pubblico costituisce un limite alla proprietà privata, là dove è la cessione a privati di parti del territorio, oggetto di proprietà collettiva, che limita la proprietà collettiva medesima. Una tale inversione di prospettiva è, secondo l’autore, imprescindibile se si mette in atto una lettura non preconcetta della Costituzione rispetto al tema della funzione sociale della proprietà, dei limiti all’iniziativa economica privata e dell’intervento pubblico nell’economia. «Pochi intendono – sottolinea Salvatore Settis nella sua Introduzione – che solo il rigoroso fondamento sul disegno di società voluto dalla Costituzione e il puntuale radicarsi nel nostro ordinamento possono far uscire le tematiche dei beni comuni dal limbo dell’utopia, e farne invece il manifesto di una politica dei cittadini non solo auspicabile, ma possibile». Un pamphlet appassionante e appassionato che aiuta a riflettere su come custodire, preservare e ricostituire quello che dovrebbe essere per ogni cittadino uno dei beni più preziosi: il mondo in cui viviamo.
NE PARLIAMO CON:
Prof. Paolo Maddalena;
Autore Del Libro,Vice Presidente Emerito Della Corte Costituzionale,Libero Docente Di Istituzioni Di Diritto Romano Presso L’universita’ Federico Di Napoli:
Saranno presenti gli ospiti:
Cristiana Mancinelli Scotti
Forum nazionale Salviamo il Paesaggio;
On. Massimo De Rosa;
Parlamentare M5S E Componente Della Commissione Ambiente Della Camera Dei Deputati;
Avv. Claudio Colombo; Assessore al Comune di Monza alle Politiche del territorio, Avvocato amministrativista.
Consulente di alcuni enti locali nell’elaborazione degli strumenti urbanistici.
Domenico Finiguerra; Dal 2002 al 2012 è sindaco di Cassinetta di Lugagano.
Fondatore del Forum Salviamo il Paesaggio Difendiamo il Territorio.
Il dibattito sarà coordinato da:
Avv. Roberto D’Achille del Comitato Beni Comuni di MB “Placido Rizzotto.
L’evento è promosso e organizzato dal Comitato Beni Comuni e dal Coordinamento della Lombardia Salviamo il Paesaggio.
Patrocinio del Comune di Monza
Alla fine dell’evento ci sarà un buffet.
PER INFO:
https://www.facebook.com/
www.facebook.com/groups/
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Nel parco di Monza 500 studenti lombardi si sfideranno nel campionato regionale di corsa campestre
Monza, 25 febbraio 2016 – Si terrà martedì prossimo, 1 marzo dalle ore 11, presso la Cascina San Fedele nel Parco di Monza, il campionato regionale studentesco di corsa campestre, al quale è prevista la partecipazione di 500 studenti, ragazze e ragazzi. La gara terminerà intorno a mezzogiorno e alle 12.30 si terrà la premiazione. Cascina San Fedele, in seguito alla firma di una convenzione tra Comune di Monza, Consorzio Reggia di Monza e Fidal, è da un anno diventata una delle sedi della Federazione italiana di atletica leggera che ospita atleti e manifestazioni dedicate alla corsa campestre. Con la buona riuscita dei campionati regionali di settimana prossima i promotori auspicano di poter ospitare i campionati nazionali che si terranno nel 2017. Alla manifestazione di martedì prossimo saranno presenti l’assessore comunale all’Istruzione Rosario Montalbano, il consigliere incaricato allo Sport, Silvano Appiani e la presidente del Comitato regionale Fidal, Maria Grazia Vanni.
Ufficio stampa del Comune
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Tutta la cittadinanza e le Associazioni del territorio sono invitate
VENERDI 11 MARZO 2016
ORE 21.00
presso la sala convegni di CEM AMBIENTE
LOC. C.NA SOFIA - CAVENAGO BRIANZA
ALL'INCONTRO PUBBLICO PER ILLUSTRARE LO STATO DI AVANZAMENTO DELLE ANALISI CONNESSE
AL PROGETTO P.A.N.E.
Uno studio condotto dal Politecnico di Milano, affiancato da indagini di agronomi, naturalisti botanici e faunistici ha permesso di progettare una serie di corridoi ecologici per ridisegnare il paesaggio delle nostre campagne e mettere in connessione le componenti naturalistiche presenti nei vari Parchi Locali di Interesse Sovracomunale. E' un progetto fortemente voluto dai Parchi stessi (Parco del Rio Vallone, del Molgora e della Cavallera) finanziato da Fondazione Cariplo nel 2013. La rete ecologica progettata vuole essere la base di connessione fisica tra i Parchi Locali per arrivare alla costituzione di un unico grande territorio protetto, il cosidetto P.A.N.E.: Parco Agricolo Nord Est. Un percorso non certo facile nè privo di incertezze. Un atto d'amore verso il nostro territorio, quello della Brianza sudorientale e del nordest Milanese, che ancora si caratterizza per la possibilità di distinguere un centro abitato dall'altro, a differenza di altri situati pochi chilometri più a ovest.
per maggiori informazioni:
https://www.facebook.com/
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Scoiattolo rosso progetto EC-lifesquare
Nessun atto di bracconaggio ma una campagna promossa da Regione Lombardia in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e il Parco Valle Lambro per monitorare la presenza di scoiattoli grigi che potrebbero mettere a rischio la locale popolazione di scoiattoli rossi, comunque ancora ben rappresentata all'interno del Parco. Un cittadino ha segnalato la presenza di una gabbia alla Polizia locale di Monza, che ha competenza sulla vigilanza nel Parco insieme alla Polizia provinciale e alle Guardie ecologiche volontarie. Il pericolo del bracconaggio, in un'area popolata da decine di specie animali, è comunque da tenere sotto costante osservazione e forse anche questo rischio ha indotto in errore gli agenti di pattuglia, costantemente impegnati insieme alle altre forze, a garantire la sicurezza e la tranquillità dei visitatori del Parco.
http://www.rossoscoiattolo.eu/
Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
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A Monza l’incontro “PROVINCE, AREE VASTE O CANTONI?”
Ponti: “Un ente intermedio è indispensabile per il governo del territorio”
Monza, 26 febbraio 2016. Si è tenuto ieri a Monza, presso la sede della Provincia, un incontro dedicato all’approfondimento sugli scenari futuri delle Province, organizzato in collaborazione con l’Unione Province Lombarde: presenti tra gli altri il Prefetto Giovanna Vilasi, il Presidente dell’Unione Province Lombarde Daniele Bosone, il Presidente di ANCI Lombardia Roberto Scanagatti, oltre a numerosi Consiglieri provinciali e regionali, Sindaci e rappresentanti istituzionali della Brianza.
Province e Costituzione. Al centro della relazione svolta dal Prof. Federico Furlan, professore di Diritto Costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Milano – Bicocca, il ruolo e la legittimazione degli Enti intermedi nel nuovo ordinamento delle Autonomie Locali, anche alla luce del DDL costituzionale Boschi: “Mentre per le città metropolitane si conferma la copertura costituzionale – ha spiegato il prof. Furlan – è necessario individuare uno spazio per gli Enti di area vasta che confermi un livello intermedio di governo tra Comuni e Regioni: ciò soprattutto in presenza di territori molto disaggregati a livello comunale”. Furlan, in particolare, si è soffermato sul ruolo delle Regioni nell’attribuire o delegare funzioni alle aree vaste, indicando queste ultime come necessari presidi di coordinamento soprattutto in materia di pianificazione territoriale, trasporti e viabilità, oltre alle funzioni già confermate dalle Legge Delrio in tema di istruzione ed edilizia scolastica.
L’Unione delle Province Lombarde. Il Presidente di UPL Daniele Bosone ha rimarcato la necessità di confermare dignità istituzionale alle nuove realtà territoriali, le aree veste, ad oggi non presenti nel testo costituzionale. A questo proposito - ha ribadito – è indispensabile individuar fin da subito non solo le dimensioni territoriali dei nuovi soggetti, ma anche le funzioni attribuite e delegate, collegandole alle risorse finanziarie.
Le aree vaste come “alleanze” tra territori. Il Presidente Ponti ha ricordato in primis la necessità di non ipotecare – in questa lunga fase di transizione – i servizi essenziali che le Province hanno assicurato finora a partire per esempio dal trasporto pubblico locale, sul quale pesa la grave incognita delle risorse finanziarie già per questo anno.
“Per governare il faticoso processo di cambiamento in atto, le Province si stanno ripensando come aree vaste: ciò non significa rinunciare alla propria identità per fondere due o più realtà ma significa costruire alleanze” ha chiarito il Presidente.
Prove di alleanza tra “le Brianze”. In questo quadro Ponti ha anticipato che la Provincia MB sta studiando la possibilità di siglare alleanze sperimentali con le Province di Como e di Lecco: le tre Province, in particolare, stanno redigendo un accordo quadro per l’esercizio di funzioni e per la “gestione di alcuni servizi associati in forma unitaria rivolti ai cittadini e alle imprese”. Una seconda convenzione con la Provincia di Como è finalizzata a “fruire in forma congiunta delle funzioni di segretario generale”, mentre è allo studio la costituzione di un ufficio unico di Avvocatura Pubblica.
“La riduzione forzosa delle risorse disponibili impone la necessità di ottimizzare – continua Ponti – Quello che stiamo facendo, dunque, è condividere knowhow e competenze con i territori più affini, con i quali abbiamo già consolidato nel tempo collaborazioni specifiche. In questo senso è quanto mai urgente che vengano definite al più presto le competenze esclusive delle aree vaste per garantire il presidio dei servizi ai cittadini e la riorganizzazione della macchina amministrativa: per gestire questo delicato passaggio considero Regione Lombardia e ANCI Lombardia partner privilegiati, in grado di cogliere appieno l’importanza di preservare il ruolo di un ente intermedio, cerniera indispensabile tra Comuni e Regioni”.
PROVINCIA DI MB
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FESTA DELLA DONNA A TEATRO con
IL NOSTRO AMORE SCHIFO
Monza, 25 febbraio 2016. Martedì 8 marzo, per la Festa della Donna, al Teatro Binario 7 di Monza si parlerà d’amore con uno spettacolo insieme ironico e cinico sulla relazione tra uomo e donna. In scena Il nostro amore schifo, di e con Luciana Maniaci e Francesco d’Amore per la regia di Roberto Tarasco, produzione Nidodiragno. Per le donne biglietto speciale a € 12.
Il nostro amore schifo, che ad oggi ha toccato più di cento piazze teatrali, è un’indagine sull’amore e, più esattamente, il non amore vissuto da due giovani del nostro tempo, ingenui ma spietati, e letta come rito obbligatorio di passaggio all’età adulta.
La relazione tra i due protagonisti, che dura decenni, è condensata, sul palco, nel giro di un’ora nel tentativo di creare una guida illustrata sulla prima esperienza sentimentale vissuta in modo tragicomico. Ogni scena è un’istantanea della loro parabola esistenziale, ricca di alti e bassi, che si muove nel tempo e alterna momenti comici ad istanti surreali: il primo incontro, la crisi dei sette anni, il pranzo dai genitori, un funerale inaspettato, l’ombra di un tradimento, il matrimonio.
Un titolo dissacrante, come dissacrante è lo spettacolo che porta in scena la vita sentimentale di una coppia, dal primo incontro all’uscita di scena. Un testo reale, cinico e allo stesso tempo ironico che fa riflettere su cosa sia l’amore e il rapporto di coppia vissuto con le proprie gioie e dolori, celando una riflessione drammatica sulla fragilità dei rapporti umani.
RASSEGNA STAMPA
Una folata di novità e freschezza drammaturgica. Uno spettacolo intelligente, divertente e irriverente, cui non mancano momenti grotteschi di un cinismo misto a una comicità che può rinvenirsi in alcuni testi di Ayckbourn o Ionesco. Davvero bravi i due giovani protagonisti. Da quello che ho visto sono nate due stelle.
Gigi Giacobbe, Hystrio
Il nostro amore schifo è uno spettacolo minuto che ha nell’essenzialità espressiva la sua forza detonante, come un sibilante cortocircuito che infonde nell’apparente leggerezza il dubbio che si stia parlando di situazioni ben più complesse e sentimenti vittime di derive emozionali. La loro leggerezza, dunque, ha un valore di contrasto e si fa lancinante e astuta...
Simone Nebbia, Teatro e Critica
Si ride con immediatezza, mentre si intravede, nello svolgersi veloce delle scene, spesso buffe, acide, grottesche, un eccellente lavoro di ammiccamenti colti, una squisita mistura di divertita ferocia e malinconia. Un testo fresco, denso di un'ironia profonda, concreta, aspra. E bravi davvero i due interpreti.
Valeria Ottolenghi, La Gazzetta di Parma
LA COMPAGNIA | MANIACI D’AMORE
I Maniaci d’Amore sono due giovani autori e attori teatrali: Luciana Maniaci e Francesco d’Amore.
Si conoscono frequentando il Master in Tecniche della Narrazione della Scuola Holden di Torino, diretta da Alessandro Baricco.
Nel 2009 formano la loro Compagnia, basata su un connubio prettamente artistico, iniziando a lavorare in qualità di drammaturghi, attori e formatori, per più realtà torinesi: il Circolo dei Lettori, la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani e la stessa Scuola Holden.
Il loro primo spettacolo Il nostro amore schifo nasce nel 2010 per volontà di Antonella Parigi ed è tutt'ora in tournée con all’attivo oltre cento piazze italiane.
Nel 2009 hanno portato in scena, insieme a Michele Di Mauro e Anita Caprioli, un testo teatrale dei fratelli Cohen, Quasi una serata, che ha debuttato al Teatro Carignano di Torino.
Nel 2011 il loro secondo progetto, Biografia della peste, è entrato nella Selezione Premio Scenario e ha vinto il Premio di Drammaturgia Il Centro del Discorso. Dallo spettacolo è stato tratto un film diretto da Andrea Tomaselli e Giuseppe Bisceglia e prodotto da Indyca Film.
Con Omega, soggetto per un film scritto a sei mani con Fabio Bonfanti sono arrivati in finale al Premio Solinas Idee per il Cinema 2013.
Nel 2014 hanno vinto il Premio Scenari Pagani come migliore realtà teatrale dell'anno e nel 2014 hanno debuttato al Teatro Gobetti di Torino con Morsi a vuoto, diretto da Filippo Renda, una coproduzione Festival delle Colline Torinesi e Festival Castel dei Mondi di Andria e definito dal critico del Corriere della Sera Franco Cordelli tra le “eccellenze” del teatro italiano.
Nel 2015 hanno portato, ancora al Festival delle Colline Torinesi, Blue Kafka, esito di un lungo corso tenuto alla Scuola Holden agli allievi del college Acting.
Nei primi mesi 2015 hanno vinto una menzione speciale al Premio Dante Cappelletti per uno studio preparatorio di uno spettacolo dal titolo La metà di zero e hanno visto pubblicata dalla casa editrice Editoria&Spettacolo la raccolta della prima parte della loro produzione drammaturgica, La Trilogia del Gioco (Il nostro amore schifo, Biografia della peste e Morsi a vuoto). A Novembre 2015 hanno firmato il loro primo radiodramma per Radio3 Rai, La casa non vuole.
A gennaio 2016 hanno debuttato con uno studio del loro nuovo spettacolo La crepanza al Teatro Stabile di Torino, a cui è legato il progetto #cronachedallafinedelmondo.
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Terminati i lavori di riqualificazione del Parco della Boscherona a Monza
Monza, 25 febbraio 2016 – Si sono conclusi da qualche giorno i lavori al Parco della Boscherona, che hanno portato ad una riqualificazione generale dell’area. Sono stati sistemati i cancelli degli ingressi, posti dei nuovi pannelli di recinzione ed è stata posata una staccionata in legno per delimitare meglio il campo di bocce. È stata poi messa a disposizione dei cittadini una nuova area orti, per la cui realizzazione è stata parallelamente spostata l’area giochi. Questa è stata ricreata in 160 mq di spazio in ghiaino dove sono stati collocati i giochi (Nave, giochi a molla e palestra), carteggiati e riverniciati per garantirne un riutilizzo ottimale e sicuro. Sono poi state sistemate le porte da calcetto e riparati i barbecue, in vista anche di una postazione di prossima apertura riservata a pic-nic e grigliate, così da garantire la fruizione dell’area per attività ludiche e rilassanti all’aria aperta. Rinnovato infine anche il verde, con la posa di nuovi cespugli di lavanda e rosmarino, la sistemazione di platani ad ombrello e meli, la potatura delle piante e la fornitura di terra da coltivo. L’assessore alle Opere pubbliche, Antonio Marrazzo, si dichiara soddisfatto dei lavori che “riconsegnano ai cittadini, ma soprattutto alle famiglie, uno spazio verde in cui godere del tempo libero. L’amministrazione persegue in questo modo l’obiettivo di destinare aree cittadine al verde pubblico, che attualmente occupa il 30% dell’intero territorio, riqualificando, rigenerando e attrezzando zone che possano essere maggiormente sfruttate e fruite”.
Ufficio stampa del Comune