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Partita la campagna per le ispezioni delle caldaie: previsti controlli su emissioni e sicurezza di 2000 impianti
Monza, 27 gennaio 2017 - Il Comune di Monza per conto di Regione Lombardia ha avviato la campagna di accertamento e ispezione degli impianti termici esistenti nel territorio comunale per verificare l’osservanza delle norme sui consumi energetici, manutenzione e sicurezza. "Si tratta di un'azione - commenta l'assessore all'Ambiente Paolo Confalonieri - utile all'ambiente e alla sicurezza dei cittadini che contribuisce a tenere sotto controllo le emissioni e la corretta funzionalità degli impianti".
Fino a luglio l’Ufficio Ambiente ha programmato circa 2000 ispezioni dirette degli impianti esistenti nel proprio territorio affidandone l’esecuzione, mediante procedura di gara aperta, alla ditta N.E.C. Srl di Roma. I verificatori muniti di apposito cartellino di riconoscimento, ispezioneranno gli impianti termici selezionati principalmente in base a questi criteri: impianti autonomi e centralizzati non dichiarati, ovvero impianti di climatizzazione inferiori o superiori ai 35 Kw di cui non è pervenuta, tramite il Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT), la Dichiarazione di Avvenuta Manutenzione e gli impianti inferiori o superiori ai 35 Kw dichiarati ma risultanti potenzialmente pericolosi e/o non rispettanti la normativa tecnica vigente sulla base della disamina dell’ultimo rapporto di controllo tecnico o a seguito della diretta segnalazione da parte del manutentore.
Le verifiche saranno svolte in seguito all’invio ai responsabili degli impianti dell’avviso d’ispezione in cui sono indicati il nome dell’ispettore, la data e l’ora dell’ispezione. Durante l’ispezione sarà necessaria la presenza del Responsabile dell’impianto munito di tutta la documentazione a sua disposizione da sottoporre all’ispettore. L’ispettore, al termine del sopralluogo, rilascerà un verbale con l’indicazione di eventuali adeguamenti da effettuare. Al responsabile dell’impianto non sarà chiesto nessun contributo economico.
Nei compiti degli ispettori incaricati dal Comune di Monza rientra anche la verifica dell’adozione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore per gli impianti termici a servizio di più unità immobiliari, al fine di favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la suddivisione delle spese per la climatizzazione invernale in base ai consumi effettivi di ciascuna unità.
Qualora vengano rilevati elementi di criticità dell’impianto termico tali da configurare fattori di rischio per la sicurezza, l’Autorità Competente ha facoltà di procedere alla richiesta di interruzione della fornitura di gas all’azienda distributrice. Se saranno rilevate irregolarità i responsabili saranno invitati a risolverle e in caso di mancato intervento sono previste sanzioni da 500 a 3 mila euro.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web del Comune (http://www.comune.monza.it/
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Chi ha paura del lupo cattivo?
In tanti, purtroppo! Così, dopo un regime di protezione speciale di cui il lupo gode dal 1946, la caccia a questo bellissimo selvatico potrebbe diventare tra pochi giorni una terribile realtà.
Il 2 febbraio, infatti, il Governo è chiamato ad approvare quello che paradossalmente viene chiamato "piano di conservazione del lupo" e che autorizza invece con una deroga a sparare al più grande predatore italiano che, è bene ricordarlo, svolge una importantissima funzione di bioregolazione tre le specie presenti sul nostro territorio, soprattutto tra quei cinghiali spesso al centro di ingiustificati allarmismi.
La protesta di ENPA è diretta, in particolare, contro il Ministro dell’Ambiente e contro l’associazione agricola Coldiretti. Il primo, in ossequio alle proprie prerogative istituzionali, dovrebbe tutelare la biodiversità invece di sponsorizzare uccisioni e abbattimenti e confrontarsi con tutti i portatori di interessi, associazioni animaliste comprese, e non soltanto con gli allevatori. Quanto alla Coldiretti, è già fautrice di campagne denigratorie contro i selvatici (cinghiali e, naturalmente, lupi).
I principali responsabili della presunta “emergenza” sono proprio gli allevatori, che molto spesso lasciano i loro animali incustoditi, senza alcuna protezione dai predatori, quando i mezzi per difendersi ci sono: predisporre idonei ricoveri per gli animali oppure affidarli alla custodia di cani, come il maremmano abruzzese che, laddove impiegato, si è rivelato un efficacissimo strumento per contrastare la predazione non solo del lupo ma anche dell'orso.
«Le fucilate – spiega l’ENPA – non sono solo inutili, sono anche pericolose, soprattutto in un Paese come il nostro dove la piaga del bracconaggio rappresenta una grave emergenza ancora irrisolta».
Le uccisioni previste dal piano avranno anche un altro effetto: quello di provocare un’escalation i cui primi segnali si vedono già in oggi. È recente la notizia del ritrovamento nel Grossetano del corpo di un lupo decapitato e il rischio è che la situazione vada fuori controllo e tutti si sentano in diritto di imbracciare un fucile.
La campagna mail bombing dell'ENPA
ENPA ovviamente non sta a guardare, e lancia una mail bombing contro il Ministro Galletti e la Coldiretti per ribadire con forza il proprio no alla caccia al lupo.
Link per aderire al mail bombing è possibile cliccare qui: http://urlin.it/1444a1
Link per ulteriori info (sul sito www.enpa.it):
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Altro che linee soppresse: il TPL va rilanciato A giugno cambia il contratto di servizio E’ ora di prendere esempio da Savona o Taranto.
Mentre la protesta dei cittadini sembra aver scongiurato, almeno per ora, l’ennesima soppressione di linee di autobus a Monza e in Brianza, questo è il momento per riproporre con forza il tema del rilancio del trasporto pubblico. A giugno, infatti, scadranno i contratti tra enti locali e gestori dei servizi e questa dev’essere occasione per un cambio radicale di mentalità. Come abbiamo più volte lamentato, attualmente il servizio di TPL si basa su un parametro primario: gli enti locali pagano ai gestori un tot a chilometro. I gestori incassano i fondi pubblici ed erogano un minimo servizio. La questione è complessa, ma riducendola all’essenziale cosa accade? Che le linee vengono previste, mantenute e – a volte – riorganizzate in modo da costare il meno possibile agli enti pubblici (chilometri al minimo) e anche ai gestori (itinerari su strade meno affollate, quindi “veloci”, così da effettuare più corse con meno autobus). Non interessa il numero utenti e il loro incremento. Servirebbero invece: una analisi dinamica della domanda potenziale, iniziative promozionali, efficienza del servizio, innovazione, incentivi tariffari. Cioè bisognerebbe affrontare l’organizzazione del TPL con criteri da impresa. Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione HQMonza: “Il pensiero che impera nei nostri enti locali è che il trasporto pubblico è un onere senza speranze da garantire a livelli essenziali. Niente di più sbagliato: il TPL può essere un servizio che pareggia i conti o addirittura fa utili. Ne sono la prova città come Savona o Taranto, per non dire di Milano. Il trasporto locale è un mercato con buone potenzialità da affrontare come una sfida d’impresa. Se non si fa questo, continueremo a trovarci di fronte a periodici tagli insensati, mentre rimane immutato lo sperpero di denaro pubblico”.
Comitato San Fruttuoso 2000
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Presidio permanente K – FLEX RONCELLO
Da Martedì 24 Gennaio 2017 alle ore 6:00 i 250 lavoratori dell' ISOLANTE K-FLEX, azienda situata a Roncello in via Da Vinci 36, CCNL gomma plastica, sono in presidio permanente con SCIOPERO poiché l'azienda non ha un piano industriale e ha dichiarato che entro qualche mese lascerà lo stabilimento; stanno conducendo un'operazione spregiudicata di delocalizzazione verso la Polonia, prendendo in giro i lavoratori che vedono davanti il precipizio della perdita del posto di lavoro. L'azienda continua a nascondersi, l'amministratore delegato non si presenta e il tavolo in Assolombarda non ha prodotto esiti. Abbiamo chiesto e ottenuto incontro in Provincia MB e in Regione Lombardia, rispettivamente 1 e 2 febbraio dove chiederemo un intervento e ruolo attivo delle Istituzioni per evitare delocalizzazione e mantenere l'occupazione. L'azienda ha un bilancio in utile e ha già licenziato 46 lavoratori nel 2014. Vogliamo arrivare al Mise e "inchiodare" al tavolo l'Amm. Delegato e chiedere un piano industriale e impegni certi e verificabili per i livelli occupazionali. I lavoratori sono impegnati in uno sforzo importante e garantiscono una presenza h24 al presidio assolutamente pacifico per evitare ingresso camion e uscita merce e macchinari. Abbiamo bisogno di sentire il sostegno delle RSU di tutte le categorie, delle segreterie, degli apparati e dei lavoratori con delegazioni e solidarietà con qualsiasi contributo, cibo bevande. Vi aspettiamo e ringraziamo anticipatamente per sostegno e solidarietà ai lavoratori in lotta per la loro dignità.
Filctem CGIL Monza Brianza
Monza, 25 gennaio 2017
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Attivate le misure straordinarie antismog di primo livello a Lissone
A partire da giovedì 26 gennaio 2017, per il superamento dei limiti dei valori medi di concentrazione di PM 10 registrati da ARPA per sette giorni consecutivi, anche nel Comune di Lissone entrano in vigore le misure di primo livello per il contrasto all'inquinamento.
Infatti, in caso di superamento delle concentrazioni di PM10 per un periodo superiore ai sette giorni, scattano automaticamente le misure previste dal "Protocollo di collaborazione tra Regione Lombardia, ANCI Lombardia, ARPA Lombardia ed Enti locali per l’attuazione di misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria ed il contrasto all’inquinamento locale", cui il Comune di Lissone ha aderito.
Tali misure prevedono:-
- l'estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel anche al sabato, domenica ed ai giorni festivi dalle 7.30 alle 19.30,
- il divieto di circolazione agli autoveicoli diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico nelle seguenti fasce orarie:
- autoveicoli per il trasporto persone dalle ore 9,00 alle 17,00,
- quelli per il trasporto cose dalle 7,30 alle 9,30;
Sono esclusi dalla vigenza di questo provvedimento, i seguenti tratti stradali di collegamento con la ex Strada Statale 36 (Valassina) e con la Stazione Ferroviaria. In particolare:
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Via della Repubblica e Via Martiri della Libertà;
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Via Catalani, Via Platani e Via San Giorgio;
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Via Lombardia, Via Como, Via Matteotti e Via Carducci.
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Via Cattaneo
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Via Zanella e Via Trieste
L'ordinanza del Sindaco di Lissone Concettina Monguzzi prevede inoltre, in virtù del superamento di 7 gg del valore di 50 microg/mc di PM10 (primo livello) le seguenti misure:
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la riduzione di 1 grado centigrado del valore massimo delle temperature dell’aria nelle unità immobiliari e nei locali interni di esercizi commerciali passando da 20°C a 19°C con tolleranza di 2°C.
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divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale riportata in Allegato 2 alla d.G.R. n. 5656 del 3/10/16
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divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc…), di combustioni all’aperto
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divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso
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divieto per i negozi di tenere aperte le porte di ingresso
I dati di rilevamento della qualità dell’aria, monitorati e validati da ARPA Lombardia, sono messi a disposizione attraverso un applicativo predisposto da Regione Lombardia e ARPA, che riporta la media per provincia dei dati di PM10, il numero di giorni di superamento consecutivo del limite giornaliero, la mappa dei Comuni aderenti, lo stato di attivazione delle misure temporanee e il rientro nei limiti.
Per la revoca dei divieti sono necessari almeno due giorni consecutivi sotto i rispettivi limiti di 50 microg/mc e/o 70 microg/mc, con l'acquisizione del dato al 3° giorno da parte del sistema di rilevamento di Arpa.
La sospensione delle misure avverrà dal 4° giorno.
Lissone, 26 Gennaio 2017
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Crisi dei bus in Brianza, Ponti: “Bene l’assunzione di responsabilità da parte di Regione”
Al più presto gli incontri operativi necessari a rifinanziare i servizi di trasporto pubblico MB
Monza, 25 gennaio 2017. Dopo l’approvazione all’unanimità ieri sera, da parte del Consiglio Regionale, di un documento che impegna la Giunta e l’Assessore ai Trasporti Alessandro Sorte “a scongiurare qualsiasi taglio al trasporto pubblico locale”, si tira oggi un sospiro di sollievo a Monza, nella sede della Provincia MB.
Il Presidente Gigi Ponti, infatti, negli ultimi mesi aveva più volte lanciato appelli a Palazzo Lombardia per scongiurare i tagli forzati sulle autolinee già programmati a partire dal prossimo mese di febbraio, a causa della mancanza di risorse finanziarie: il rischio concreto era la riduzione delle percorrenze per almeno ulteriori 750.000 Km all’anno in Brianza.
“Ieri Regione Lombardia si è assunta il ruolo che le spetta, e che avevamo sollecitato – spiega il Presidente Gigi Ponti - Ringrazio il Consiglio Regionale che si è preso a cuore un tema che riguarda il servizio pubblico, approvando all’unanimità il documento che impegna la Giunta ad individuare subito una soluzione concreta”.
Intanto lunedì 30 gennaio sono stati invitati a Monza, in Provincia, tutti i deputati eletti in Brianza alla Camera e al Senato, affinchè condividano i problemi non più rinviabili causati dall’impoverimento delle Province e le ricadute concrete sulla comunità, in termini di riduzione di servizi.
“Anche durante l’incontro di lunedì sosterremo le giuste rivendicazioni della Regione nei confronti di Roma, perché vengano destinati ai servizi di trasporto pubblico i fondi necessari a garantire un servizio pubblico all’altezza di un territorio urbanizzato come la Brianza, che conta oltre 900.000 abitanti” - aggiunge Ponti – “La sfida è lavorare finalmente a un progetto complessivo di riammodernamento e ottimizzazione dei servizi, che non sia fondato meramente sulla riduzione delle risorse”.
Ora i tecnici della Provincia MB attendono a breve la convocazione in Regione perchè vengano chiarite le modalità di rifinanziamento dei servizi, attualmente prorogati fino al 28 febbraio.
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Si comunica l’organizzazione del giorno della Memoria, 27 gennaio 2017:
ore 9.00 : gli studenti del "Morante" saranno raggiunti dai ragazzi della Scuola ebraica di Milano
ore 9.30 – 11.30 : Gruppi di studio comune, discussione ed elaborazione delle riflessioni del gruppo;
ore 11.30 – 12.15 : in aula Binfaré, Riunione pubblica con relazioni dei vari Gruppi di studio
e accensione delle candele commemorative dei 6 milioni di vittime ebraiche della Shoah;
ore 12.15 – 12.45 : rinfresco kasher (locale palestrina) e congedo dai nostri graditi visitatori.
COMMISSIONE MEMORIA I.T.C. “ELSA MORANTE” DI LIMBIATE
Apprendiamo con disappunto che il sindaco di Limbiate intenderebbe “tagliare” addirittura del 50% il contributo comunale che ogni anno (da più di 20 anni) serve a facilitare la partecipazione dei nostri studenti all'annuale Viaggio della Memoria. Rifiutiamo anche solo il pensiero che possa esserci qualcuno che consideri i Viaggi della Memoria una spesa “accessoria” su cui si possano fare “tagli” e che si tratti, invece, di una non sufficiente conoscenza di ciò che questo Progetto vuol dire in termini di formazione didattica e civile. Parimenti non vorremmo neanche lontanamente immaginare che si tratti di “tagli” di tipo ideologico suggerite da motivazioni interne alla nuova compagine amministrativa anche perchè, proprio il sindaco Romeo, nel passato, ha sostenuto questo tipo di esperienza.
Il proposito di ridimensionare i Viaggi-studio ai lager nazisti che, per tanti anni, le varie Amministrazioni hanno agevolato e che hanno permesso a centinaia di ragazze e ragazzi di conoscere il nostro più drammatico passato direttamente nei luoghi in cui moltissimi cittadini del nostro territorio furono deportati e in cui trovarono atroci sofferenze e, in molti casi la morte, deve essere rivisto. L’esperienza ci ha reso consapevoli che con i pellegrinaggi negli ex lager nazisti di Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia ed in Italia con lo studio delle tragiche vicende legate agli avvenimenti del Confine Orientale dell'Italia oltre che con la visita alle Foibe, abbiamo fatto conoscere la Storia delle sofferenze di milioni di persone direttamente nei luoghi in cui si è realizzata.
Siamo certi che visitando quei luoghi, ascoltando la voce dei testimoni superstiti e degli studiosi abbiamo contribuito alla costruzione morale di intere generazioni. La nostra speranza è quella che il Sindaco e la sua Giunta vogliano restituire la serenità organizzativa all'edizione 2017 del Viaggio della Memoria e che, mantenendo lo stesso importo degli anni precedenti, tutto possa svolgersi con le consuete modalità. Proprio nelle Giornate dedicate alle Memoria è bene ribadire che fare Memoria non è sinonimo di celebrazioni retoriche della Deportazione e della Persecuzione, ma di educazione. E educare non è richiudibile fra i capitoli di spesa, ma da mettere al primo posto fra quelli in cui in cui si programmano gli investimenti.
Chi dimentica il proprio passato sarà costretto a riviverlo e noi come educatori non possiamo permetterlo.
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Comune di Monza garantisce la connettività internet nelle scuole: nel 2016 e nel 2017 ancora investimenti e aumentati gli hot spot wifi
Monza, 25 gennaio 2017 – “I dati in nostro possesso dimostrano in maniera netta che oggi le scuole del complesso di via Raiberti diretto dal professor Graziano, navigavano a una velocità notevole, con punte di 6 Mbyte al secondo intorno alle ore 12. Non capiamo perché il dirigente scolastico si ostini ad affermare che nella sua scuola la connettività a internet sia assente, dato che il Comune paga i canoni delle scuole da diversi anni. Se ha altri fini, oltre ai doveri istituzionali, non dovrebbe utilizzare il suo ruolo per perseguirli, soprattutto non dovrebbe dire cose non vere”.
Replica così l’assessore comunale all’Agenda digitale, Egidio Longoni, all’accusa apparsa ieri sulla stampa circa l’assenza di connettività internet nelle scuole del complesso di via Raiberti
“Negli ultimi anni – aggiunge Longoni - abbiamo lavorato per portare la rete wifi in tutte le classi delle scuole di Monza, servizio anticipato a spese del Comune per i giovani alunni delle scuole monzesi, dato che i fondi promessi dal Ministero con il Piano Nazionale della Scuola Digitale non si vedono ancora all'orizzonte, con una buona sinergia con i Dirigenti scolastici (tranne che con uno a quanto pare); come Comune abbiamo investito in modo deciso, posando 32 linee che stiamo trasformando da semplici ADLS in linee in fibra ottica proprio in questo mese, oltre a 32 linee di backup, 100 hotspot wifi a cui se ne aggiungono altri 100 installati nel 2016. In totale - prosegue l'assessore - solo l’anno scorso sono stati investiti 118 mila euro per la connettività in fibra e per lo sviluppo del wi-fi. Per la connettività in fibra delle scuole ogni anno spendiamo 50 mila euro. Le scuole devono ora individuare interlocutori tecnici affidabili per aumentare il livello di affidabilità della rete, insieme al Comune. Questi sono i fatti”.
Ufficio stampa del Comune
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Approvato il progetto definitivo della Ciclostazione: cantiere al via in Aprile
Una struttura di 200 metri quadrati che potrà ospitare oltre 100 biciclette, al cui interno troveranno spazio anche due laboratori che si occuperanno di riparazioni e sostituzione di pezzi danneggiati.
La Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo-esecutivo della Ciclostazione, la cui realizzazione è prevista nell’area antistante il parcheggio della stazione Lissone-Muggiò, nei pressi di via Guidoni. Il costo complessivo dell’opera, stimato in 150.000 euro, è interamente coperto da oneri introitati da precedente lottizzazione che l’Amministrazione ha destinato in questa utile opera.
Definito anche il cronoprogramma relativo alla realizzazione dell’intervento: nei primi giorni di febbraio sarà lanciata la gara d’appalto che, entro la metà di marzo, consentirà di individuare l’operatore a cui affidare la cantierizzazione. Con l’aggiudicazione dei lavori farà seguito l’avvio vero e proprio degli interventi richiesti. La conclusione delle opere è preventivata per la fine del mese di luglio 2017.
Il progetto prevede la costruzione di una struttura di 200 metri quadrati predisposta per la custodia delle biciclette dei pendolari. In una fase successiva alla costruzione della Ciclostazione, l’Amministrazione valuterà le modalità della gestione della struttura stessa.
All’interno, oltre al “parcheggio” per biciclette, troveranno posto anche due laboratori riscaldati per riparazioni in tempi rapidi delle principali problematiche in cui si può incorrere andando in bicicletta: dalla foratura al consumo dei freni, dalla sostituzione di pezzi ammalorati alla manutenzione ordinaria di catena, raggi, manubrio e sellino. Ed anche sensibilizzare l’uso e la cultura della bicicletta.
Dalla Ciclostazione si potrà comodamente raggiungere lo scalo ferroviario attraverso un passaggio protetto che porterà al Binario 1, circondato da due aree verdi che verranno create contestualmente alla realizzazione dell’opera.
“Con l’approvazione del progetto relativo alla Ciclostazione, avviamo l’iter che porterà alla realizzazione di un’opera di fondamentale importanza per tutti i pendolari lissonesi – sottolinea il sindaco Concettina Monguzzi – vogliamo mettere a disposizione della città uno spazio sicuro, riparato, bello e fruibile in cui lasciare la propria bicicletta, al cui interno trovare anche quei servizi essenziali come riparazioni e sostituzione di accessori”.
“La Ciclostazione è un’opera che concretamente contribuirà ad incentivare la mobilità dolce a Lissone – spiega Marino Nava, assessore alla Città vivibile – abbiamo steso un cronoprogramma che ci permetterà di affidare il cantiere in primavera, per poi concluderlo entro la fine dell’estate. Da settembre il servizio sarà a disposizione dei cittadini, contribuendo a riqualificare in termini di estetica e di servizi la zona della stazione, più che mai cruciale per la nostra città”.
Si concluderà così un iter iniziato molto tempo fa e che ha evidenziato una strategia vincente anche in collaborazione con RFI Spa e che ha visto l’Amministrazione in prima linea per ottenere il miglior risultato possibile.
Lissone, 25 Gennaio 2017
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IMPIANTO IDROELETTRICO SUL LAMBRO
PROGETTO “BISSI ENERGY S.r.L.”
Da diversi mesi è in costruzione, a San Rocco, una mini centrale idroelettrica sul fiume Lambro. L’opportunità è stata favorita dalla presenza di una secolare traversa che permetteva di derivare acqua dal fiume per alimentare, tramite la Roggia Molinara, l’antico Mulino di Occhiate. L’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto è stata concessa, per competenza, dalla Provincia di Monza e Brianza nell’Aprile del 2016.
La produzione di energia da fonti rinnovabili, qual è quella idraulica, è sempre un fatto positivo, ma occorre valutare come questi interventi vengono realizzati. A tal fine, per una chiara e completa valutazione dell’intervento ambientale, a fine Ottobre 2016 abbiamo chiesto, ai competenti uffici della Provincia, l’accesso ai documenti del progetto e, ad oggi, abbiamo ottenuto solo le relazioni delle Conferenze di Servizio svolte.
Dall’analisi di questi pochi atti possiamo esprimere le seguenti considerazioni.
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Le sponde del fiume, sia in sponda destra che sinistra, sono state quasi completamente disboscate e consolidate, per oltre 200 metri a monte dell’impianto, con massi ciclopici, ma AIPo di Milano aveva concesso il consolidamento delle stesse per solo 50 metri. Come sappiamo queste arginature sono, dal punto di vista ambientale, le meno idonee a favorire la biodiversità lungo il fiume e, dal punto di vista paesaggistico, le più impattanti.
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Dalle relazioni non ci risulta che sia stata richiesta almeno la piantumazione, della parte interna delle sponde, con talee di salici al fine di migliorarne l’aspetto naturalistico e paesaggistico; intervento prescritto dalla Regione Lombardia per tutti gli interventi lungo i fiumi.
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L’Autorità di Bacino del fiume Po, di Parma, ha ribadito che l’intervento non deve pregiudicare la presenza e la qualità della flora e della fauna acquatica; dai documenti non si evince come questa prescrizione sarà osservata.
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Corretta la realizzazione della scala di risalita dei pesci (prescritta per legge), ma in cemento armato crea un pesante impatto visivo. Sarebbe stato possibile realizzarla in massi naturali come prescrive sempre la Regione Lombardia.
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Ai progettisti è stata richiesta la realizzazione, a scopo didattico, di un passaggio aperto, giorno e notte, al pubblico, che però termina nei campi coltivati.
Per concludere ci meraviglia la completa assenza del Comune di Monza alle Conferenze di Servizio. Presenza, a nostro avviso, doverosa in quanto quest’impianto:
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Modifica lo stato urbanistico dei luoghi e, essendo in fase di revisione il P.G.T., si sarebbe dovuto adeguare tale documento.
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Condiziona i progetti per la riqualificazione ambientale del Corridoio Ecologico sui quali il Comune sta lavorando all’interno del Progetto Connubi, già finanziato da CARIPLO.
Monza, 25.01.2017
Per LEGAMBIENTE
Circolo A. Langer – Monza
Atos Scandellari