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La nostra Associazione compie vent’anni e “raddoppia”
HQMonza e Comitato San Fruttuoso si separano
Per il quartiere c’è un nuovo portavoce, Andrea Seggioli
La nostra associazione compie vent’anni. E’ nata due anni dopo il Comitato San Fruttuoso, del quale rappresenta uno sviluppo su temi più generali che riguardano la città e non solo il quartiere.
Decine le iniziative e le proposte, alcune andate a buon fine (ma non sono la maggioranza). Ricordiamo queste:
- La legge nazionale e quella regionale su antenne e campi elettromagnetici, norme più cautelativa al mondo dopo la Svizzera;
- Il tunnel di viale Lombardia, caso unico in area urbana in Italia con la sua lunghezza di 2 chilometri e l’impianto di disinquinamento;
- Il Piano urbano del sottosuolo per Monza, primissimo in Italia;
- Nuove regole per gli scavi lungo le strade e le riasfaltature, anche se ancora spesso disattese;
- L’avvio dell’installazione di lampioni a led a Monza con un anticipo di un decennio su tutti gli altri Comuni;
- La sperimentazione della banda ultra-larga in zona Cazzaniga e al confine con Concorezzo.
E adesso, dopo vent’anni, l’associazione raddoppia: HQMonza e Comitato San Fruttuoso si separano e si distinguono, moltiplicando l’impegno.
HQMonza, con Isabella Tavazzi portavoce, continuerà ad occuparsi di temi generali, in primo luogo Monza Metropolitana e sviluppo della città di qualità.
Il Comitato San Fruttuoso si concentrerà sul quartiere, ed ha da oggi un nuovo portavoce: Andrea Seggioli, 27 anni, uno dei nostri giovani. Andrea vive nel quartiere ed è un “digital analyst” tra Milano e Torino, esperto di innovazione industriale e marketing digitale.
Mail: sanfru@outlook.com .
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“Coltivare la pubblica felicità”: Alisei e Cgil MB rinnovano l’impegno per i più giovani.
Una Scuola di formazione politica per riscoprire la capacità di cambiare le cose
Trovare ispirazione dalla buona politica e riscoprire la capacità personale e collettiva di agire. Questo, in sintesi, l’obiettivo della nuova edizione della Scuola di formazione politica Alisei. Per il quarto anno consecutivo, infatti, l’associazione Alisei, con il supporto della Camera del Lavoro di Monza e Brianza che metterà a disposizione gli spazi di via Premuda per tutta la durata del corso, offrirà un percorso formativo di qualità destinato alle ragazze e ai ragazzi del territorio di età compresa tra i 16 e i 24 anni. Un’opportunità importante per quei giovani che nutrono un interesse per la politica e non vedono l’ora di mettersi alla prova affrontando casi concreti. L’offerta di Alisei è unica nel suo genere e rappresenta l’ambiziosa sfida di riavvicinare i giovani alla politica. I corsisti si confronteranno su temi di rilevanza internazionale come le disuguaglianze, l’ambiente, le migrazioni e l’etica pubblica: temi che verranno affrontati in chiave globale per poi essere calati in una lettura attenta delle dinamiche legate al territorio di Monza e della Brianza. Sono previste lezioni frontali e laboratori pratici, ma sarà sempre richiesta la partecipazione attiva dei ragazzi, veri protagonisti del percorso di formazione. La Scuola di formazione politica Alisei è gratuita e prevede una frequenza obbligatoria. Ai partecipanti, infatti, verrà richiesta la sola iscrizione all’associazione per un costo di 20 euro. Le lezioni si terranno tutti i venerdì dalle 17:00 alle 19, a partire dal 9 febbraio e sino alla fine del mese di maggio. “Siamo molto soddisfatti del programma di formazione che siamo riusciti a comporre per la prossima edizione. Con questa offerta di qualità siamo certi di aver nuovamente confermato il nostro impegno per il territorio, con particolare attenzione per i giovani che serbano ancora il sogno di cambiare il mondo”, confida Samuele Tieghi, presidente dell’Associazione Alisei. “Abbiamo l’ambizione di contribuire alla costruzione della classe dirigente di questo Paese, offrendo alle ragazze e ai ragazzi di questo territorio gli strumenti per confrontarsi sui grandi temi della politica di oggi e di domani”, ha confermato Maurizio Laini, segretario della Camera del Lavoro di Monza e Brianza. “Abbiamo costruito un programma che prevede lezioni di approfondimento teorico e la sperimentazione tramite lavori di gruppo e laboratori. I ragazzi e le ragazze verranno invitati ad immaginare, ideare progetti per migliorare la qualità della vita delle persone e del territorio. Vogliamo che possano percepirsi come possibili protagonisti del cambiamento dei prossimi anni", ha spiegato Victoria Arruabarrena, responsabile del progetto di formazione per l’Associazione Alisei.
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Una calza anche per loro!
Appuntamento sabato 6 gennaio a Monza con la Befana degli Animali.
Il primo appuntamento del 2018 dell'ENPA di Monza e Brianza? Naturalmente quello con la Befana degli Animali!
Sabato 6 gennaio 2018, dalle 9,30 alle 18,30 circa, sotto i portici dell'Arengario di Piazza Roma in centro Monza, vi accoglieranno al gazebo ENPA, già presente dai primi di dicembre, i volontari accompagnati da due simpatiche Befane armate di scope che regaleranno caramelle ai più piccoli e buonumore a tutti!
L'evento sarà un'occasione per dimostrare in tanti modi la vostra vicinanza agli animali salvati e curati dai volontari ENPA ogni giorno dell'anno. Come? Be', in primis acquistando per il vostro quattrozampe una delle nostre calze della Befana! Con un'offerta di €10 potete acquistare la simpatica calza in iuta piena di golosità, giochi o accessori selezionati per il vostro pet. Ogni calza è arricchita con un simpatico gadget calamitato in legno a forma di cane, gatto o coniglio che non solo è bello ma è anche utile, poiché lo potrete mettere sul frigo o dove volete per attaccare pro-memoria. Create esclusivamente per ENPA Monza, le calze sono disponibili quest'anno in ben tre versioni: per cane, per gatto e per coniglio.
Al banco potrete ancora acquistare qualche biglietto della nostra Lotteria (€1 l'uno) - l'ultima occasione poiché l'estrazione avverrà domenica 7 gennaio! - e il nostro calendario 2018 (in due versioni, da tavolo a €5 e da muro a €8). Inoltre troverete tanti accessori, attrezzi e giochi per il vostro pet e, come sempre, numerosi articoli di oggettistica a tema animale per voi. Sono ancora disponibili alcuni panettoni ENPA e anche le esclusive Mascottine, in versione cane o gatto, che fanno parte di un progetto ENPA lasciato alla fine del 2017 per aiutare gli animali soccorsi e curati dalle sedi ENPA di tutto il Paese.
Ma è possibile testimoniare il vostro amore per gli animali e la vostra fiducia nel nostro operato facendo un'offerta in denaro (i medicinali rappresentano la spesa più cospicua), iscrivendosi all'associazione o regalando un'adozione a distanza.
Punto raccolta all'Arengario
Presso la nostra postazione sotto l'Arengario verrà allestito un punto raccolta presso cui sarà possibile portare i vostri doni per gli ospiti della struttura di Via San Damiano e per i gatti delle colonie feline che ENPA segue, in primis quella presso l'ex canile dismesso di Monza in Via Buonarroti.
Cosa serve maggiormente? Principalmente alimenti per gatti (scatole di "umido" in primis, ma anche crocchette), scatolette specifiche per gattini (spesso denominate ‘kitten’), reperibili nei negozi specializzati per prodotti per animali, e alimenti per cani. Sono graditissimi anche gli antiparassitari (tipo spot-on) per cani di ogni taglia e per gatti.
Non dimentichiamo però le tante cavie e conigli ospitati al rifugio! Sicuramente apprezzeranno fieno, verdure fresche (sedano, catalogna, radicchio, coste, cicoria, finocchi, peperoni, agrumi, carote, insalata tipo belga, scarola, romana, riccia … ), ma sono graditi anche pellet in legno per lettiera (possibilmente in faggio) e la vitamina C “Cebion” in gocce, utilissima per le cavie.
Sono sempre utili infine coperte, pile, maglioni e lenzuola pulite.
Aperto il rifugio il 6 gennaio
Per chi desidera portare i propri doni direttamente agli ospiti del canile/gattile di Monza, la struttura di Via San Damiano 21 aprirà le porte anche nel pomeriggio di sabato 6 gennaio.
Il rifugio resterà aperto dalle 14,30 alle 17,30, anche per chi vorrà visitare gli animali e il mercatino allestito nella sala conferenze. Ad accogliervi un'altra sorridente Befana!
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Lissone aderisce alla Rete dei «Comuni Amici della Famiglia»
Promozione di una rete di mutuo aiuto familiare, riscoperta delle pratiche di buon vicinato, sostegno all’economia di circolo e condivisione di proposte mediante l’istituzione di un Tavolo di lavoro. Il Comune di Lissone ha aderito formalmente alla Rete dei Comuni Amici della Famiglia, promossa dall’Associazione delle Famiglie Italiane (AFI), Confederazione Italiana, Forum delle Associazioni familiari, ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) e Scuola di Economia Civile. La Giunta Comunale ha approvato l’Accordo di Programma “Rete di Comuni Amici della Famiglia” con cui si impegna a favorire lo sviluppo nella comunità locale di percorsi di collaborazione, solidarietà e sostegno reciproco tra le famiglie, in un rapporto di co-progettazione tra le famiglie stesse e le istituzioni locali. A livello operativo, nel 2018 il Comune di Lissone costituirà il Tavolo “Famiglie in rete” per sperimentare pratiche di sussidiarietà circolare, promuovere un Welfare generativo, perseguire un’alleanza tra Ente Pubblico, Associazionismo Familiare ed Imprese oltre ad offrire alle Associazioni del territorio uno strumento di partecipazione. Sul territorio, su indicazioni del Tavolo operativo, l’Amministrazione si è impegnata a supportare specifici progetti per uno stanziamento massimo di 9mila euro, a cui si aggiunge la quota di mille euro per l’adesione alla Rete delle Famiglie. Inoltre, sarà promossa la creazione di un circuito di economia civile per un consumo consapevole e sostenibile, curato dall’Associazione Famiglie Italiane, attraverso lo sviluppo dei Gruppi di Acquisto Familiare e il supporto all’attivazione di una rete di sostegno e mutuo-auto-aiuto; “L’attenzione alla Famiglia, ai suoi problemi e alle sue difficoltà, rappresenta una priorità su cui lavorare con strumenti di collaborazione e co-progettazione - dichiara il Sindaco Concettina Monguzzi - l’adesione alla Rete e il supporto della Rete promotrice ci permetterà di acquisire un importante know-how da ridistribuire poi sul territorio lissonese sotto forma di iniziative, proposte e momenti formativi”.
Lissone, 27 Dicembre 2017
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Giovedì 4 Gennaio 2018 - ore 16.00
LABORATORI PER BAMBINI DA 5 A 10 ANNI
"LE SCARPE ROTTE DELLA BEFANA"
Prima parte; Laboratorio artistico/musicale
Seconda parte laboratorio per la realizzazione di lanterne
Terza parte: Nel cortile di Villa Camperio le lanterne saranno accese per segnalare alla Befana la strada da seguire.
Mamme, papà, nonni, zii......sono i benvenuti.
Contributo minimo € 9.00
Per informazioni e prenotazioni
info@prolocovillasanta.it
cell. 370 3076773
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Approvata ieri definitivamente al Senato la "Legge quadro per la mobilità ciclistica". Decisamente un bel regalo di Natale. Un regalo che ci siamo fatti tutti insieme, lavorando per la bicicletta, costruendo e rafforzando la Fiab, in modo di raggiungere grandi obiettivi.
Un articolo della nostra Presidente nazionale, Giulietta Pagliaccio, che celebra questo momento storico e quindi un filmato con i suoi auguri e quelli del Direttore, Francesco Baroncini, a tutti i soci.
Dopo i dovuti festeggiamenti, questa legge diventa un nuovo punto di partenza, per nuove iniziative affinchè venga veramente attuata, rifinanziata, migliorata. Serve, ora più che mai, una FIAB forte. Sotto l'albero di Natale regalati e regala l'iscrizione alla FIAB.
E' legge!
Approvata al Senato la legge quadro per la mobilità ciclistica. Un momento storico per Fiab e l'Italia. Il risultato di oggi è frutto di un lavoro di tanti, che ha radici lontano nel tempo, oltre 30 anni per FIAB.
di Giulietta Pagliaccio (Presidente FIAB)
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LotterEnpa: c'è ancora tempo per tentare la fortuna!
È la prima lotteria benefica dell'ENPA di Monza e Brianza.
Per chi non avesse ancora comprato un biglietto della LotterEnpa, la prima lotteria benefica dell'ENPA monzese, niente paura, c'è tempo fino al 6 gennaio 2018!
Acquistando uno o più biglietti al costo di un euro si può non solo vincere uno dei 55 bellissimi premi in palio ma puoi anche aiutare gli animali salvati, curati e accuditi da ENPA sezione di Monza e Brianza.
I premi spaziano dal corso d’inglese alla videocamera, dalle cene al vino e birra bio, dalla T-shirt unisex alla cuffia over-ear, dalla toelettatura per animali ai trattamenti di benessere per voi; dalla lampada di design al ritratto personalizzato, dal tatuaggio o piercing all'orologio firmato … e molto di più!
Dove comprare i biglietti.
- al mercatino di Natale allestito sotto i portici dell'Arengario di Monza (Piazza Roma) tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30 fino al 6 gennaio 2018 con l'eccezione del 25, 26 e 27 dicembre e il primo gennaio; domenica 24 dicembre chiusura anticipata alle 16:00 circa;
- al canile-gattile di Monza in Via San Damiano 21 nei normali orari di apertura al pubblico (ogni pomeriggio tranne il mercoledì dalle 14:30 alle 17:30). Chiuso al pubblico dal 25 al 27 dicembre e il primo gennaio; aperto il pomeriggio di sabato 6 gennaio.
L’estrazione dei biglietti vincenti avverrà il 7 gennaio 2018.
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CONCERTO DI FINE ANNO: 16 CORDE PER 88 TASTI
Con il THE PALM COURT QUARTET
David Simonacci e Marco Palmigiani – violini
Lorenzo Rundo – viola
Giorgio Matteoli – violoncello
sabato 30 dicembre, ore 20.30 – Cinepax
Via Milano 25 - Macherio (MB)
L’ultimo appuntamento della rassegna autunnale di Brianza Classica ci porta a Macherio, il 30 dicembre, per il Concerto di fine anno: 16 corde per 88 tasti che ripercorre le grandi Hit della letteratura pianistica mirabilmente trascritti per quartetto d’archi. Tra i vari brani proposti, il programma comprende: “Danze norvegesi” e “Giorno di Nozze” di Grieg, “Marcia alla turca” di Mozart, “Adagio cantabile” dalla Sonata Patetica e la celebre “per Elisa” di Beethoven, “Danza Andaluza” di Granados, una celebre “Mazurca” di Chopin, il notissimo “Arabesque” di Debussy e tanti altri. Il concerto sarà in parte dedicato anche alla presentazione del primo disco “live” del quartetto: “Dal Grammofono al Grande Schermo” con opportune trascrizioni – sempre per quartetto d’archi – di notissimi “evergreen” originalmente concepiti per canto e pianoforte.
Ingresso gratuito con prenotazione.
Info su www.brianzaclassica.it
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COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA
COMUNICATO STAMPA IN OCCASIONE DELL’APPROVAZIONE
DELLA LEGGE REGIONALE - PDL 372:
Modifiche e integrazioni alla legge regionale 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi) - Ampliamento dei confini del parco regionale delle Groane e accorpamento della riserva naturale Fontana del Guercio e del parco locale di interesse sovracomunale (PLIS) della Brughiera Briantea.
L’idea che la Brughiera meritasse di far parte di un Parco Regionale viene da lontano, esattamente dall’inizio degli anni ‘80, tra le mura della bottega di Piero Ronzoni a Cabiate dove si ritrovava un gruppo determinato e attivo di amanti dei territori a verde di Meda e Cabiate.
Da subito i componenti del gruppo si confrontarono sulla necessità di tutelare e valorizzare prati, brughiere e boschi con “l’ideologo” del Parco della Brughiera, Giorgio Achermann, iniziando anche a realizzare ponti sui torrenti nei boschi e passerelle per permettere a tutti una fruizione sostenibile di questi luoghi allo scopo di farli conoscere e apprezzare.
Il 10 maggio 1981 il Gruppo Naturalistico della Brianza, presieduto da Giorgio Achermann, organizzò a Cantù un convegno che riuniva le autorità regionali, alcuni sindaci e studiosi quali per esempio Nangeroni, per identificare misure per la conservazione della Brughiera.
Il 6 Novembre 1983 il GNB, con il gruppo ecologico CAI-GAM-SEM e la collaborazione del WWF Groane, organizzò a Meda una mostra (che diverrà itinerante), inaugurata da Aldo Aniasi, a sostegno della richiesta di istituire un Parco Regionale per la "Brughiera".
E’ allora che nasce il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera il quale, raccogliendo via via altri gruppi ed associazioni, inizia la propria attività promuovendo una petizione che raccoglie oltre 20.000 firme con la richiesta, coraggiosa, di realizzare un grande Parco Regionale nei territori di Brughiera coinvolgendo 24 comuni , partendo da Meda e arrivando a nord fino a Como. Sulla spinta di questa iniziativa, i comuni di Meda, Cabiate, Lentate sul Seveso e Mariano Comense decidono di attivarsi, in attesa del Parco Regionale, con l’istituzione di un Parco Locale di Interesse Sovracomunale, il PLIS della Brughiera Briantea che, durante i primi anni 2000, si amplia sino a comprendere 10 Comuni.
Il 25 Gennaio 1992 il Comitato organizza un convegno a Cantù, nel cuore della Brughiera, trovando l’adesione di tutte le forze politiche di allora e delle amministrazioni provinciali, alla presenza oltre che di Achermann, di Luca Ottenziali e di Mario Di Fidio, storici dirigenti di Regione Lombardia, che dichiaravano la necessità di istituire un Parco Regionale nel territorio già riconosciuto, nella Legge 86/83, legge quadro sulle aree Protette della Lombardia, area di rilevanza ambientale D10 Brughiera Comasca. L’ordine del giorno adottato dal Convegno venne poi approvato dai consigli comunali di tutti i 24 Comuni della Brughiera, ed il Comitato lo sostenne con una ulteriore raccolta di oltre 13.000 firme.
Sull’onda di questa mobilitazione e grande condivisione si avvia il percorso istituzionale per la legge istitutiva del Parco della Brughiera: il Comitato di Proposta elaborò dal 1997 norme di tutela, definì la perimetrazione delle aree assegnate al Parco e consegnò il proprio lavoro nel 2000 alla Regione Lombardia. Ma eravamo in scadenza elettorale e, purtroppo, non se ne fece nulla cosicché tutto il lavoro compiuto venne letteralmente abbandonato.
Neppure allora il Comitato si scoraggiò: proseguì infatti il proprio lavoro nei confronti delle Amministrazioni e degli Enti Provinciali e Regionali e riprese con forza, dal 2008, la propria attività. Alle storiche associazioni si unirono nuovi gruppi ambientalisti e si decise di dare una veste ufficiale al Comitato così da poter dialogare con gli enti preposti ed essere riconosciuti di nuovo come motore di una nuova richiesta di Parco Regionale.
Si ricostituisce così il Comitato per iniziativa delle seguenti associazioni e gruppi: Brianza Domani e Circolo XX Settembre (Meda), Gruppo Naturalistico della Brianza (Canzo), L’Ontano (Montorfano), La Puska (Lentate S/S), Lavori In Corso Lista Civica (Cantù), Sinistra E Ambiente (Meda), Wwf Insubria (Como e Groane) e singoli aderenti. Oltre a questi, altre 30 associazioni del territorio della Brughiera - ma non solo - sostengono e collaborano attivamente con il Comitato.
Si aprì quindi una nuova stagione che vide una intensa e faticosa ricucitura di rapporti con gli enti locali che iniziò a dare i primi frutti grazie anche al sostegno dei partecipanti alle numerose escursioni guidate in Brughiera e a decine di iniziative pubbliche; una nuova campagna di raccolta firme nel 2009 vide migliaia di adesioni e in seguito si creò una collaborazione attiva con alcune amministrazioni, come quelle di Lentate sul Seveso e Cantù, sensibili alla richiesta di adesione a un Parco Regionale della Brughiera.
Vi furono altre dichiarazioni di intenti di diverse Amministrazioni fino a che, il 25 Ottobre 2013, un incontro in Regione Lombardia con l’Assessore Claudia Terzi, a cui partecipammo come Comitato, pose le basi per la possibile tutela regionale della Brughiera, che sarebbe potuta avvenire con l’accorpamento dei territori della Brughiera a quelli dell’esistente Parco Regionale delle Groane.
Purtroppo non tutti i 24 Comuni facenti parte dell’Area di Rilevanza Ambientale D10 - Brughiera Comasca, hanno aderito a questo percorso; infatti una porzione della Brughiera a nord, di grande valore naturalistico -ambientale, resta al momento esclusa dalla possibilità di tutela Regionale.
Sono 14 i Comuni della Brughiera che tra il 2014 e il 2016 si sono pronunciati con delibera Consigliare a favore dell’accorpamento delle proprie aree a verde al Parco Groane. E’ stato un percorso istituzionale che il Comitato ha seguito assiduamente offrendo il proprio contributo durante gli incontri pubblici per spiegare, al fianco delle Amministrazioni, l’importanza della scelta per il Parco Regionale. Si arriva così al 15 Aprile 2016 quando i 14 sindaci di questi comuni unitamente ai sindaci del Parco delle Groane ed al Parco della Brughiera Briantea (PLIS), approvano il documento programmatico dando avvio all’iter regionale che porterà alla stesura di questo PDL 372.
Finalmente siamo qui e ora: 21 Dicembre 2017 . Almeno una parte di quell’idea di Parco Regionale diventa realtà: una superficie di 4.554 ettari va ad aggiungersi alle aree protette del Parco delle Groane, che fino a ieri era di circa 3.695 ettari, risultando quindi più che raddoppiata la tutela regionale, per un totale di 8.249 ettari.
Il Comitato per il Parco Regionale della Brughiera accoglie dunque molto positivamente questo importante risultato, inseguito da oltre 34 anni, ma si augura che anche le amministrazioni comunali che non hanno ritenuto di cogliere questa opportunità per aderire al Parco Regionale si vogliano unire in un prossimo futuro a questo progetto per la tutela e la valorizzazione della nostra Brughiera. Per questo il Comitato continuerà comunque la sua attività di supporto e collaborazione sia per l’operatività del “Nuovo” Parco sia per raggiungere l’obiettivo di includere nel Parco Regionale l’intera area nord della Brughiera. La realizzazione di questo progetto come prospettato in origine porterebbe ad avere un’area tutelata in cui dalle estremità di Milano si possa raggiungere senza soluzione di continuità Como e quindi i parchi svizzeri attraversando solo aree a verde per una mobilità dolce e sostenibile. Una grande ambizione che oggi più che nel passato - data l’approvazione di questa legge - è ancora possibile realizzare.
Milano, 21 dicembre 2017
Comitato per il Parco Regionale della Brughiera
web: www.comitatoparcobrughiera.it
NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA SOLO IL 2% DEI LAVORATORI PRECOCI IN PENSIONE CON L’«APE SOCIALE»
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NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA SOLO IL 2% DEI LAVORATORI PRECOCI IN PENSIONE CON L’«APE SOCIALE»
M5S: «UN FALLIMENTO ANNUNCIATO»
Roma, 21 dicembre 2017 - «Sono quasi 10 mila i cittadini della provincia di Monza e Brianza che lavorano e faticano da almeno 41 anni ma di loro solo un misero 2% andrà in pensione grazie all’Ape Sociale». A dirlo il deputato M5S, Davide Tripiedi, dopo che mercoledì pomeriggio ha ricevuto risposta all’interrogazione a sua prima firma fatta al Ministero del Lavoro. «Nell’interrogazione chiedevamo i dati dei lavoratori cosiddetti “precoci” presenti in regione Lombardia e i primi risultati dell’anticipo pensionistico per ogni singola provincia. I numeri ricevuti sono disarmanti e rappresentano alla perfezione l’ennesimo insuccesso delle politiche del lavoro di questo Governo».
Il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha fornito le istanze presentate tra il 1° gennaio e il 15 luglio 2017 da persone con oltre 41 anni di lavoro e che al compimento dei 19 anni potevano già vantare 12 mesi di contribuzione. I numeri riguardano le richieste accolte in base ad almeno uno dei requisiti fissati nella Legge di Stabilità 2017 (stato di disoccupazione senza ammortizzatori da almeno tre mesi, invalidità civile per un minimo del 74%, lavoro dipendente in attività particolarmente gravose da almeno 6 anni, assistenza da almeno 6 mesi a coniugi o parenti di 1° grado con disabilità grave).
«Proprio i requisiti molto selettivi stabiliti dal Governo sono alla base dei dati che certificano un fallimento annunciato», commenta il deputato brianzolo firmatario dell’interrogazione con i colleghi Dino Alberti, Claudio Cominardi e Matteo Dall’Osso. «Il numero totale dei precoci lombardi “certificati” (quota 40, 41 e 42) è di 225.825. Se analizziamo il numero specifico dei quota 41 scopriamo che sono 115.426 ma che per loro le richieste accolte sono solo 2.713, ovvero il 2,35% del totale».
La provincia con maggior numero di richieste esaudite risulta essere Bergamo (526), seguita da Milano (493), Brescia (478), Varese (258) e Monza (200). Dei 20.716 precoci brianzoli totali, 5.796 sono lavoratori autonomi, 10.241 lavoratori dipendenti, 4.077 lavoratori pubblici e 602 quelli in gestione separata.
“Come M5S da sempre sosteniamo che dopo 41 anni di vita dedicata al lavoro chiunque abbia diritto ad una meritata pensione e mettere dei paletti così stringenti per potervi accedere significa per certo ridurre drasticamente questo diritto».