NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA SOLO IL 2% DEI LAVORATORI PRECOCI IN PENSIONE CON L’«APE SOCIALE»

M5S: «UN FALLIMENTO ANNUNCIATO»

Roma, 21 dicembre 2017 - «Sono quasi 10 mila i cittadini della provincia di Monza e Brianza che lavorano e faticano da almeno 41 anni ma di loro solo un misero 2% andrà in pensione grazie all’Ape Sociale». A dirlo il deputato M5S, Davide Tripiedi, dopo che mercoledì pomeriggio ha ricevuto risposta all’interrogazione a sua prima firma fatta al Ministero del Lavoro. «Nell’interrogazione chiedevamo i dati dei lavoratori cosiddetti “precoci” presenti in regione Lombardia e i primi risultati dell’anticipo pensionistico per ogni singola provincia. I numeri ricevuti sono disarmanti e rappresentano alla perfezione l’ennesimo insuccesso delle politiche del lavoro di questo Governo».

Il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha fornito le istanze presentate tra il 1° gennaio e il 15 luglio 2017 da persone con oltre 41 anni di lavoro e che al compimento dei 19 anni potevano già vantare 12 mesi di contribuzione. I numeri riguardano le richieste accolte in base ad almeno uno dei requisiti fissati nella Legge di Stabilità 2017 (stato di disoccupazione senza ammortizzatori da almeno tre mesi, invalidità civile per un minimo del 74%, lavoro dipendente in attività particolarmente gravose da almeno 6 anni, assistenza da almeno 6 mesi a coniugi o parenti di 1° grado con disabilità grave).

«Proprio i requisiti molto selettivi stabiliti dal Governo sono alla base dei dati che certificano un fallimento annunciato», commenta il deputato brianzolo firmatario dell’interrogazione con i colleghi Dino Alberti, Claudio Cominardi e Matteo Dall’Osso. «Il numero totale dei precoci lombardi “certificati” (quota 40, 41 e 42) è di 225.825. Se analizziamo il numero specifico dei quota 41 scopriamo che sono 115.426 ma che per loro le richieste accolte sono solo 2.713, ovvero il 2,35% del totale».

La provincia con maggior numero di richieste esaudite risulta essere Bergamo (526), seguita da Milano (493), Brescia (478), Varese (258) e Monza (200). Dei 20.716 precoci brianzoli totali, 5.796 sono lavoratori autonomi, 10.241 lavoratori dipendenti, 4.077 lavoratori pubblici e 602 quelli in gestione separata.

“Come M5S da sempre sosteniamo che dopo 41 anni di vita dedicata al lavoro chiunque abbia diritto ad una meritata pensione e mettere dei paletti così stringenti per potervi accedere significa per certo ridurre drasticamente questo diritto».