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Azienda “MAURO BENEDETTI” di Carnate .
Oggi 17 Marzo 2015, presso lo stabilimento Mauro Benedetti di Carnate è stato ufficializzato attraverso un accordo sindacale, il passaggio di proprietà da Mauro Benedetti SpA a Trevikart srl, societa posseduta al 100% dal gruppo PRO-GEST di Bruno Zago che, con l'acquisizione di due dei quattro stabilimenti della Mauro Benedetti (Carnate e Modugno (Ba) ) diventa il primo gruppo italiano presente in tutto il settore della produzione e della trasformazione della carta in Italia. L'acquisizione da parte di PRO-GEST, dei due stabilimenti Mauro Benedetti punta al percorso di rafforzamento della parte finale della filiera , ovvero nella produzione di scatole finite. Inoltre lo scatolificio nel barese, rappresenterebbe per Pro-Gest il primo presidio nel Sud Italia.
Il verbale d'accordo sottoscritto oggi, prevede il passaggio dei 67 dipendenti dalla Mauro Benedetti di Carnate alla Trevikart, a decorrere dal 1 Aprile del 2015 senza soluzione di continuità, così come previsto dalle disposizioni di legge e mantenendo: anzianità di servizio, diritti maturati, livelli retributivi raggiunti , nonché tutti i diritti acquisiti presso la società cedente. Dopo gli ultimi difficili anni della gestione Benedetti, che a causa della crisi che ha colpito tutto il settore e che ha limitato al minimo gli investimenti, per lo stabilimento di Carnate si aprono nuove e più rosee prospettive. E' quello che, come SLC CGIL Monza Brianza auspichiamo, soprattutto per la tutela dei dipendenti. Inoltre, ricordando che Pro-Gest è già proprietaria di Cartonstrong Monza, valutiamo che questa operazione potrebbe portare dei benefici per entrambi i siti: Monza produce il foglio in cartone e Carnate lo trasforma in scatole.
Già altre volte, la proprietà di Pro-Gest (Bruno Zago) aveva manifestato la volontà di creare uno stabilimento integrato (produzione di fogli da trasformare in scatole); ora questo progetto sembra prendere piede. Per il sindacato rimane prioritaria la salvaguardia occupazionale e, nei prossimi mesi chiederemo alla nuova proprietà, investimenti e un Piano Industriale. Un ringraziamento alla Mauro Benedetti per la gestione di buone e corrette relazioni sindacali che ci hanno accompagnato in tutti questi anni, e un augurio di benvenuto alla nuova proprietà Trevikart srl.
Monza, 18 marzo 2015
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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Evoluzione “Nuova scuola Citterio” a seguito ESPOSTO alla PREFETTURA
I cittadini del Comitato “Sai cosa vorremmo in Comune” apprendono con soddisfazione che l’ESPOSTO che hanno presentato in PREFETTURA lo scorso 13 febbraio ha sortito “il mutamento di opinioni circa la valutazione delle misure di sicurezza”, come si legge nel c.s. del Comune del 13 marzo, e che ha indotto il Sindaco a comunicare che “fin da ora il nuovo edificio scolastico sarà realizzato in un’area diversa”. Sebbene non tocchi a noi entrare nel merito della controversia tra i diversi enti preposti (ASL, ARPA, Provincia e Comune), auspichiamo nell’interesse della comunità che sia fatta chiarezza ed emergano le conseguenti responsabilità. Che la costruzione della nuova Citterio, in un’area in cui la cittadinanza DA SEMPRE sa essere potenzialmente inquinata da sostanze tossiche e nocive, compresa l’area verde recentemente acquisita dal Comune all’angolo Foscolo/Sangalli, meritasse qualche attenzione in più da parte degli amministratori, lo chiedono genitori e docenti, i quali fin dal 2011 hanno costituito un gruppo di lavoro con il compito di monitorare l'iter di realizzazione delle nuove scuole. Negli anni è stata raccolta la documentazione relativamente agli aspetti più significativi, sostenendo le richieste di manutenzione avanzate dal Dirigente Scolastico e incalzando il Comune affinché procedesse nella costruzione dei nuovi plessi, tenendo conto di quella che dovrebbe essere una prassi consueta in campo progettuale, e che si fonda su due principi fondamentali. Il primo è sancito anche dalla legislazione vigente e prevede che si conosca esattamente la situazione di inquinamento dell'area dove si vuole edificare prima di procedere alla definizione degli interventi, evitando quanto è invece accaduto fin qui, e in particolare, la realizzazione di quattro progetti irrealizzabili i cui costi non irrilevanti gravano ora sui cittadini:
1) le due scuole Citterio e Bellani sulla stessa area Sangalli-Foscolo (Giunta Mariani/Assessore Mangone);
2) il progetto definitivo per la nuova Citterio sull'area Sangalli-Foscolo approvato nel dicembre 2011 (delibera di G.C. 825 del 09/12/2011, Giunta Mariani/Assessore Mangone) nonostante il fatto che sette mesi prima lo stesso Comune avesse assegnato allo Studio Geoplan l'incarico di effettuare un piano di caratterizzazione per sondare le sostanze inquinanti presenti nel sottosuolo (Determina n° 1179/11 del 28/05/11) e che nell'anno e mezzo precedente avesse già disposto una prima fase di indagine (Disciplinare dell'11/06/2010);
3) la modifica al progetto definitivo del plesso Citterio con l'aggiunta di un Centro Cottura da finanziare con i fondi destinati alla costruzione della scuola e da realizzare nel sottosuolo nonostante le verifiche degli inquinanti in corso, disposte dallo stesso Comune (Giunta Scanagatti/Assessori Marrazzo e Montalbano);
4) la nuova modifica al progetto definitivo con l'eliminazione del Centro Cottura e con l'aggiunta di una bonifica, dal momento che gli esiti delle analisi non lasciavano più margini di dubbio relativamente al livello e alla qualità degli inquinanti presenti nel sottosuolo.
Il secondo principio che dovrebbe caratterizzare una buona progettazione è altrettanto fondamentale; è suggerito dal buon senso e dal rispetto delle risorse della collettività e dovrebbe ispirare qualsiasi azione pubblica: programmare gli interventi sulla base di priorità ben ponderate e condivise con i diretti interessati, oltre che con i tecnici competenti. Tale principio è stato purtroppo disatteso dalle diverse Giunte e dall'Amministrazione Comunale la quale aveva ideato un cronogramma dei lavori che:
1) non teneva conto del fatto che il plesso Bellani è in condizioni di avanzato degrado strutturale, e che la nuova scuola media dovrebbe essere prioritaria rispetto alla nuova Citterio;
2) avrebbe costretto bambini e personale delle due scuole a rimanere intrappolati in un cantiere, posto sull'area Citterio-Sangalli, con numerosi rischi per la sicurezza nonchè senza prospettive certe in termini di tempi di realizzazione né di smaltimento del vecchio plesso, né infine possibilità di utilizzo dell'area verde circostante.
Ci preoccupa la dichiarazione del Ass. Montalbano che afferma (cfr. articolo su “Il Giorno” Monza e Brianza del 14 marzo 2015): “l’obiettivo è di individuare un terreno con caratteristiche che ci permettano di non dover buttare via il progetto”; progetto che - non lo diciamo noi ma lo affermano professionisti del settore - non è ritenuto all’altezza delle nuove esigenze della didattica moderna. A questo proposito facciamo notare che negli anni 1970 (data di costruzione della Bellani,) l’amianto era già noto per la sua tossicità ma, avendo l’Amministrazione di allora un progetto già pronto, ha proceduto ugualmente alla costruzione della scuola media.
Ora chiediamo di non ripetere l’errore, soprattutto ora che iniziative come “Scuole aperte” e “A scuola senza zaino”, necessità di impatto 0 e costruzioni ecosostenibili, hanno trovato riconoscimento da parte del MIUR e di ANCI: tali indicazioni ministeriali per essere attuate necessitano di spazi e caratteristiche strutturali diverse dall’ultimo progetto presentato dal Comune nella serata del 23 gennaio. Ora il Sindaco sembra convergere sulle nostre posizioni, che erano già note all’Amministrazione nelle sue linee generali, poiché erano state illustrate durante l’incontro del dicembre 2012 alla scuola Bellani, quando il Comitato Sai cosa vorremmo in comune lanciò la proposta di realizzare un polo scolastico nell’area dell’ex mattatoio di Monza invitando il Sindaco e gli assessori presenti a non perdere la grande occasione che si prospettava. Ora che i fatti emersi impongono un cambiamento di rotta chiediamo con forza che l'Amministrazione accetti la proposta da noi avanzata, sottraendo dal progressivo degrado l’ex Macello facendolo ricadere nuovamente nelle mani dei privati ad un prossimo cambio di Giunta. Ricordiamo che tale recupero ad uso pubblico costa a noi cittadini un caro prezzo a carico delle casse comunali per il pagamento di 2 milioni circa di euro di penali alla Società “Hi Senses”, che si era aggiudicata l’area, in parte con la Giunta Faglia e per intero con la Giunta Mariani. La nuova situazione che si è configurata relativamente all'area Ex Macello è un'occasione da non perdere per il quartiere, per le scuole e per l'intera città, motivo di rilancio sia culturale che economico. Nell’ottica di evitare cantierizzazioni gravose di rischi e disagi per l'utenza delle scuole e per i cittadini e l’ulteriore calo di iscrizioni alle nostre scuole di quartiere, tristemente evidente alla Citterio,
PROPONIAMO
una destinazione interamente pubblica dell'area Ex-Macello, che permetta di realizzare:
1) la nuova Bellani all'Ex-Macello all'interno di un polo musicale e culturale a beneficio della cittadinanza (auditorium, sale prova, area start up per nuove imprese in campo musicale e culturale, biblioteca scolastica aperta al quartiere);
2) l'abbattimento della vecchia Bellani;
3) l'edificazione della nuova Citterio nell'area ex-Bellani;
4) la realizzazione di un'area verde sull'area Sangalli-Foscolo in cui le piante presenti proseguano la spontanea opera di bonifica e di contenimento degli inquinanti. Tale area, una volta messa in sicurezza, potrà essere parzialmente attrezzata con servizi per la comunità (uno chalet come spazio sociale a beneficio delle scuole, degli oratori e delle associazioni; un'area giochi per i bambini; campetti sportivi che riqualifichino l'area dell'ex-minigolf, coerentemente con le promesse pre-elettorali dell'Assessore Marrazzo).
Il progetto del recupero architettonico e funzionale dell’area ex Macello di Monza è un’occasione unica come lo sono state tutte le realtà europee simili, già oggetto di trasformazione e riqualificazione, in cui si è dato vita a contesti culturali e di divulgazione, oggi di grande risonanza. Recuperare l’area del ex Macello ricollocando la scuola Bellani, costruire la nuova scuola Citterio e realizzare un bosco in città lì dove un tempo si smaltivano rifiuti, è un dovere al quale l’Amministrazione Comunale non può più sottrarsi e per il quale intendiamo attivare tutti i tavoli di confronto per un’auspicata e finalmente reale partecipazione.
Monza, lì 17/03/2015
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Seminario organizzato dal Tavolo RES (Reti di Economia Solidale) Nazionale che si terrà a Monza sabato e domenica prossimi. Il seminario si terrà presso l'Ostello di Cascina Costa Alta nel Parco di Monza (entrata da Via Costa Alta a Biassono). Saranno presenti anche Consiglieri del DES Brianza. E' un occasione unica e vicinissima per chi voglia capire meglio il dibattito aperto tra i DES ed i GAS italiani, per cui vi invito di valutare di venire ad ascoltare (in tutto o in parte) i lavori di questo incontro.
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ANCORA COMICITÀ AL DUSE DI AGRATE CON
MAX PISU, LEONARDO MANERA E DIEGO PARASSOLE
Sabato 28 marzo i celebri volti della trasmissione Zelig portano in scena
La Cantatrice Calva di Eugène Ionesco
Monza, 17 marzo 2015. Terzo appuntamento, sabato 28 marzo, con la stagione teatrale Binario Duse al Cineteatro Duse di Agrate Brianza, a cura della compagnia La Danza Immobile in collaborazione con l’amministrazione comunale. Dopo la comicità caustica di Natalino Balasso e la travolgente simpatia della coppia Colina-Bertato, arrivano sul palco del Duse Leonardo Manera, Max Pisu e Diego Parassole, già noti al grande pubblico per la partecipazione al programma televisivo Zelig.
I tre comici amici, solitamente monologanti, e le tre attrici di prosa Marta Marangoni, Stefania Pepe, Roberta Petrozzi, sono i protagonisti de La Cantatrice Calva, capolavoro del teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco.
Lo spettacolo ha debuttato la scorsa stagione al Teatro della Cooperativa di Milano riscuotendo, fin dalle prime repliche, un grande successo di pubblico: sala sempre piena, lunghe liste d’attesa e recite straordinarie in cartellone.
LO SPETTACOLO
Il teatro dell’assurdo interpretato, smontato e rimontato in chiave pop, da una compagnia assurda.
In un salotto si incontrano due coppie di coniugi, serviti da una cameriera. E fin qui, niente di strano. Il punto è che i protagonisti, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non seguiranno alcun filo logico nelle loro conversazioni in un surreale gioco di teatro, creato per mostrare le assurdità celate dietro i dialoghi, gli usi e i costumi del quotidiano.
In questa messinscena i dintorni di Londra assomigliano a quelli di molte città italiane di oggi. E l’interno borghese - in cui gli irreprensibili signori Smith ricevono la non particolarmente gradita visita dei coniugi (ma forse no) Martin, e del capitano dei pompieri, esperto in aneddoti, alla disperata ricerca di un incendio da spegnere - possiede una concretezza assolutamente riconoscibile. L’opposizione tra una forma cui siamo abituati e un contenuto che scivola inesorabilmente verso l’assurdo provoca un’esplosione di dirompente comicità.
Il contrasto è reso ancor più evidente dall’interpretazione dei sei attori. Le coppie sono rese dinamicamente divertenti dall’incontro fra la formazione più prettamente teatrale delle tre donne e il talento naturale degli uomini, abituati a portare sul palcoscenico le proprie parole in un dialogo molto diretto con la platea.
Ecco i presupposti migliori per rileggere questo testo, che mette in luce la natura effimera dei rapporti e della comunicazione verbale. Un tuffo nell’assurdo con La Cantatrice Calva al Cineteatro Duse di Agrate Brianza, sabato 28 marzo ore 21.
Stagione BINARIO DUSE 2014/2015 LA CANTATRICE CALVA sabato 28 marzo, ore 21.00 con Leonardo Manera, Marta Marangoni, Diego Parassole Stefania Pepe, Roberta Petrozzi, Max Pisu regia Marco Rampoldi assistente alla regia Paola Ornati produzione Associazione Canora e Teatro della Cooperativa CINETEATRO DUSE via Marco D’Agrate, 49 | Agrate Brianza (MB)
Informazioni e prenotazioni: T. 039 2027002 | info@ladanzaimmobile.it Biglietti: intero € 15 | ridotto € 10 Riduzioni: under25, over60, convenzionati A.R.C.A., C.R.A.L. aziendali, abbonati Teatro Binario 7, allievi La Scuola delle Arti BIGLIETTERIA Cineteatro Duse (via Marco D’Agrate 49, Agrate Brianza) mercoledì 25 marzo, dalle ore 18.30 alle ore 20.30 sabato 28 marzo, dalle ore 18.30 alle ore 20.15 Teatro Binario 7 (via Filippo Turati 8, Monza) dal lunedì al venerdì dalle ore 15.30 alle ore 18.30 |
Prossimo appuntamento stagione BINARIO DUSE L’IDIOTA | sabato 11 aprile, ore 21.00 scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino produzione La Danza Immobile/Teatro Binario 7 |
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MUSICANTIMAFIA 2015
Nell’ambito del progetto “Villa Greppi per la legalità” il Consorzio Brianteo Villa Greppi organizza anche per il 2015 l’evento MUSICANTIMAFIA, per celebrare la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, giunta alla sua XX edizione. Musicantimafia si terrà, come ogni anno, in coincidenza con la manifestazione nazionale, il prossimo 21 marzo, ospitata quest’anno dal Comune di Briosco grazie alla collaborazione e all’accoglienza dell’oratorio San Luigi in via Beato Angelico 5. Musicantimafia proporrà dalle h 18.00 alle h 23.00 una Jam Session di musica rock, classica, jazz, interventi teatrali e testimonianze sul tema del contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso grazie alla collaborazione della Scuola di musica del consorzio, dell’associazione Teatro Invito e dell’Associazione Lapsus. Per tutta la serata sarà disponibile l’happy hour della legalità, realizzato con i prodotti delle terre confiscate alle mafie e l’angolo dei libri con le nuove uscite e i testi più significativi della letteratura dell’antimafia. Il Consorzio Brianteo Villa Greppi prosegue con questa iniziativa il percorso di sensibilizzazione al tema della legalità e del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata avviato nel 2012. Sono in via di programmazione per l’autunno anche il secondo corso di formazione per dipendenti e amministratori pubblici con la direzione scientifica del Prof. Dalla Chiesa e le iniziative di formazione e approfondimento rivolte ai cittadini.
13 marzo 2015
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“L’OUTDOOR LEARNING E L’INTERPRETAZIONE NATURALISTICA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE”
PROGETTARE E REALIZZARE VISITE GUIDATE E INTERVENTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
REPORT CORSO 7 e 14 Marzo 2015
Sabato 7 e 14 Marzo si è svolto il corso “L’Outdoor Learning e l’Interpretazione Naturalistica per lo Sviluppo Sostenibile” a cui hanno aderito circa 40 persone provenienti da diverse realtà associative e non. Durante le due giornate, svolte principalmente all’aperto nel Parco di Monza e nell’Oasi Lipu di Cesano Maderno, i partecipanti hanno potuto sperimentato direttamente attività di gruppo finalizzate a fornisce un quadro metodologico e gli strumenti per progettare e condurre visite e interventi di educazione ambientale sul campo. Tra i partecipanti sono stati formati una decina di volontari Lipu onlus e di animatori e educatori ambientali di Creda onlus che hanno potuto così arricchire le proprie conoscenze da sviluppare durante le future visite guidate e percorsi didattici, anche in vista delle attività che verranno programmate durante il semestre di Expo 2015 nell’ambito del Progetto “Meet Brianza Expo” finanziato Regione Lombardia e Camera di Commercio MB con il coordinamento della Provincia MB.
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Mal’Aria a Monza: raggiunti i 35 giorni di superamento dei limiti di PM10
Il 11 Marzo 2015, dopo soli 70 giorni dall’inizio dell’anno, Monza ha raggiunto e superato, per ben 35 giorni, il limite delle concentrazioni di PM10 consentito dall’Unione Europea. Questo vuol dire che 1 giorno su 2 l’aria è stata irrespirabile. Le condizioni metereologiche di quest’anno non ci hanno dato una mano a mantenere pulita l’aria della città. L’anno scorso il trentacinquesimo giorno fu raggiunto a Settembre. Nel 2013 questo limite fu raggiunto il 20 Febbraio. Monza, e la sua provincia, si confermano sempre tra i territori con i maggior livelli di concentrazioni di PM10. L'aria della città, in questi 70 giorni, ha raggiunto il valore massimo di concentrazioni di polveri sottili, pari a 115 microgrammi per metro cubo, il 13 Febbraio ed ha superato i 45 mg/mc come valore medio.
“Quello che ci fa rabbia – precisa Atos Scandellari presidente del locale Circolo Legambiente - è che il Comune di Monza ha gli strumenti per ridurre i livelli di inquinamento ma non vuole metterli in pratica. Oltre ai progetti delle piste ciclabili, che stentano a realizzare, ci sono il Piano Generale del Traffico Urbano ed il potenziamento e la modernizzazione del trasporto pubblico. E’ vero che l’azione di un singolo non risolve il problema, ma ogni cittadino ed ogni amministrazione hanno il dovere di fare la propria parte senza aspettare disposizioni superiori che tardano ad arrivare”.
Dopo un 2014 che aveva alimentato qualche speranza di cambiamento, in buona parte della Lombardia torna la solita brutta aria. A certificarlo sono le centraline ARPA dei capoluoghi di provincia.
Ci si potrebbe consolare constatando che negli anni precedenti i superamenti si sono verificati anche più precocemente, sempre nel mese di febbraio, con la vistosa eccezione del 2014. Ma è una consolazione che non fa i conti con i dati climatici: infatti anche i primi due mesi del 2015 sono stati molto piovosi, con circa 200 mm di pioggia caduta nella città di Milano, che corrisponde ad oltre il doppio della piovosità media storica del periodo.
“Sappiamo bene che l'inquinamento ha molte fonti, ma i dati sulle emissioni da traffico sono chiarissimi e non concedono scappatoie - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, ricordando che nelle aree urbane lombarde il 56% delle emissioni primarie di polveri e il 67% di quelle di NOx derivano da traffico veicolare - la strada maestra è quella di ridurre il traffico nella regione più motorizzata d'Europa: in Lombardia con 246 autovetture per km2, siamo al doppio dell'intensità di motorizzazione di Germania e Regno Unito, e ad oltre 4 volte quella della Francia Se non si lavora per invertire questa anomalia, migliorando il trasporto pubblico per ridurre il ricorso all'auto di proprietà, e puntando sulla logistica ferroviaria per il trasporto merci, gli obiettivi di risanamento dell'aria resteranno irraggiungibili”.
Legambiente - Circolo di Monza
Monza, 15.03.2015
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Jonas Monza Brianza Onlus e Liceo Classico "B. Zucchi"
con la collaborazione di Einaudi Editore
vi invitano all'incontro con
MASSIMO RECALCATI
L'ORA DI LEZIONE
per un'erotica dell'insegnamento
giovedì 26 marzo, ore 21
presso l'Aula Magna del Liceo Classico "B. Zucchi"
Piazza Trento Trieste, 3 - Monza
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UN GIOCO DELL’OCA SPASSOSO E INTERATTIVO
SUL PALCO DEL BINARIO 7 DI MONZA
Sabato 21 e domenica 22 marzo, il giovane collettivo Generazione Disagio
in scena con Dopodiché stasera mi butto
Monza, 13 marzo 2015. Dopo una lunga tournée, arriva a Monza, sabato 21 e domenica 22 marzo, il divertente e irriverente Dopodiché stasera mi butto, vincitore nel concorso Giovani Realtà del Teatro 2013, diventato in pochissimo tempo un fenomeno teatrale di rilevanza nazionale.
Dopodiché stasera mi butto, una drammaturgia scritta a più mani che racconta una generazione di precari, è il primo lavoro del neonato collettivo Generazione Disagio - è proprio così che si autodefiniscono, non una compagnia teatrale fissa, bensì un luogo di incontro di diversi artisti.
Lo spettacolo è un cinico e spassoso gioco dell'oca che mira all'annullamento. Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono affrontate in chiave ironica e paradossale: invece di risolvere i problemi o lottare per un mondo migliore, il pubblico viene invitato a scaricare tutti i suoi problemi su un attore che è un giocatore-pedina e che si contenderà con gli altri la possibilità di arrivare per primo alla casella finale, quella del suicidio. Attraverso il gioco, fatto di prove e imprevisti vari, i personaggi si muoveranno come pedine, grazie all’aiuto del pubblico in sala.
PRESENTAZIONE
Sappiamo chi sei. Tu sei un disagiato. Lo sai tu e lo sappiamo anche noi. Sappiamo quante energie sprechi per non farlo vedere. Fratello disagiato, basta: il disagio non è un ostacolo sulla strada, il disagio è la strada. Non cercare di cambiare te stesso. Non cercare di apparire migliore. Accettati come sei: pigro, inetto, inconcludente, dispersivo, vile. Noi ti vogliamo bene così. Non preoccuparti: elimineremo assieme ogni senso di colpa, ogni residuo di frustrazione. Noi siamo qui per aiutarti. Siamo portatori di un messaggio universale che si esprime attraverso la pratica delle tre d: Distrazione, Disinteresse, Disaffezione. Stringi la mano che ti porgiamo. Il futuro è nostro. Grandi giorni di festa si avvicinano. Noi siamo la Generazione Disagio. E ce ne sbattiamo il cazzo.
Non resta dunque che andare a teatro per rispondere a questa esortazione: «Gioca anche tu a Dopodiché!».
IL MANIFESTO DI GENERAZIONE DISAGIO
GD è un contenitore da cui partono molti progetti artistici. Si prefigge di essere aperto e sociale, popolare e inclusivo. Il minimo comune denominatore di GD è l'appartenenza a una generazione di mezzo, che non è rappresentata. GD è un nuovo collettivo, una identità allargata, una classe sociale nell'era dell'annullamento delle classi sociali. A partire da una condizione comune: l'avere fatto del disagio la nostra condizione abituale. GD vuole creare prodotti artistici e poetici che parlino della nostra generazione, dei nostri sogni, della nostra condizione e della nostra volontà e mira a prendere la parola con diversi progetti in più spazi diversi contemporaneamente: teatri, spazi urbani, stazioni delle metro, bar, centri sociali.
L'evento artistico non è il solo modo di agire del collettivo, che mira anche ad interrogarsi su questioni di politica sociale. Uomini e donne, artisti in vari campi, con il sogno di un'Italia migliore. Ecco chi è GD. E' una voce che gratta l'orecchio di chi la sente e pone domande, problemi ma propone anche soluzioni. GD parla con la gente e porta la sua arte sui muri dei luoghi dove va. Entra nei bar, beve un bicchiere assieme al suo pubblico, racconta una storia e alla fine di uno spettacolo teatrale offre una fetta di torta o un bicchiere di vino a chi è venuto ad ascoltare una storia. GD è una mamma che ci accetta tutti per quello che siamo, e cerca di far andare bene avanti la famiglia. GD mira a togliere la barriera che divide l'arte dalla vita. È arte che parla della vita.
«Siamo una generazione precaria, mutevole e senza un'etichetta giusta. Non siamo catalogabili. Ci rappresentiamo perché non ci rappresentano. Viviamo un mondo che non contempla ancora il nostro modo di vivere e la nuova società. Viviamo il disagio di essere una generazione di mezzo, non più figli ma non ancora padri. Siamo gli eterni giovani, non più abbastanza giovani da godere degli sconti su trasporti, musei e cinema, ma ancora troppo giovani per essere presi sul serio. Non abbiamo più la paghetta ma non ci danno ancora lo stipendio. Siamo una generazione i cui amici d'infanzia vivono sparsi per l'Europa e per il mondo, alla ricerca di un posto che ci accetti. Siamo quelli che per votare dobbiamo tornare al luogo di nascita, alla residenza fiscale, da mamma e papà. Come nel medioevo torniamo al castello per il censimento, per esprimere con una x su un foglio di carta un parere del quale non importa a nessuno. Vogliamo andarcene via, cercare la nostra America, ma a scuola non ci hanno insegnato l’inglese, e poi siamo affezionati all’italiano. Siamo la generazione che vive in grandi città metropolitane con affitti alle stelle e speculazione edilizia sfrenata, contemporaneamente però nelle nostre città vediamo palazzine abbandonate, solitudine e mancanza di spazi di aggregazione. Siamo la generazione che risparmia sulla spesa per permettersi una birra il sabato sera. Coabitiamo, conviviamo, ci spostiamo, siamo diversamente orientati sessualmente, usiamo il pc. I valori con cui ci hanno cresciuto però sono il matrimonio, il posto fisso e la stanzialità. Conosciamo e rispettiamo i centri sociali, i luoghi occupati e autogestiti e i circoli arci: sono gli unici che ci possiamo permettere come prezzi. Ci dispiace che vengano bollati come luoghi di aggregazione criminale e sediziosa. Spesso vengono chiusi e sgomberati e ci vediamo togliere l'unico luogo in cui potevamo fare sport a prezzi abbordabili, potevamo provare a parlare di politica e sognare spazi a misura d'uomo in una città dove non ci sono più piazze, panchine, e non ci sono più gabinetti pubblici e per pisciare devi per forza comprare un caffè, e allora pisci per strada. Siamo quelli che non vedono via d'uscita, o se la vedono sono troppo lenti o pigri per imboccarla. Così abbiamo deciso. Facciamo il salto. Siamo qui per farla finita. Accettare di vivere sarebbe accettare le condizioni. Chiuderemo con questo mondo. Non staremo alle condizioni e non ci consegneremo prigionieri. Sull'orlo del burrone, prima di buttarci, senza più niente da perdere, abbiamo capito la libertà. Abbiamo accettato il rischio della morte e ne abbiamo fatto il nostro punto di forza. Quando abbiamo accettato la morte, abbiamo scelto di vivere».
TEATRO BINARIO 7
DOPODICHÉ STASERA MI BUTTO
scritto e interpretato da
Enrico Pittaluga
Graziano Sirressi
Alessandro Bruni Ocaña
Luca Mammoli
regia
Riccardo Pippa
scene e costumi
Margherita Baldoni
tecnica
Federico Visconti
disegni Duccio Mantellassi
Niccolò Masini
produzione
Generazione Disagio e ProximaRes
Record di incassi e presenze di pubblico al TORINO FRINGE FESTIVAL 2014
Spettacolo vincitore del concorso GIOVANI REALTÀ DEL TEATRO 2013
Menzione speciale della giuria al premio SCINTILLE 2013 di Asti Teatro 35
Menzione speciale della giuria al premio nazionale INTRANSITO – Teatro Akropolis 2013
Date spettacolo:
sabato 21 marzo, ore 21.00
domenica 22 marzo, ore 16.00 e ore 21.00
Biglietti:
intero € 18| ridotto € 15 (CartaPiù Feltrinelli)| ridotto € 12 (under25, over65, abbonati altre stagioni e convenzionati)| in abbonamento per gli allievi de La Scuola Delle Arti| under18 € 6
Per info e prenotazioni:
Teatro Binario 7
via Filippo Turati 8, Monza
tel. 039 2027002 | biglietteria@tetrobinario7.it
www.teatrobinario7.it