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Lettera aperta ai Consiglieri della Camera di commercio di Monza e Brianza, alle associazioni di categoria, alle istituzioni del territorio
Il personale della Camera di Commercio di Monza e Brianza rende noto il proprio intendimento in merito al possibile futuro di questo ente, come emerso in occasione dell’Assemblea del personale dello scorso 28/01. Nata nel 2007, la nostra Camera si è insediata in tempi rapidi, e pur potendo contare su un numero limitato di risorse umane ha assicurato l’effettività e l’efficienza delle attività nel giro di pochi mesi, laddove altre esperienze della Pubblica Amministrazione nel nostro Paese raccontano una storia ben diversa. Con il tempo siamo cresciuti, garantendo sempre più servizi e risorse al sistema imprenditoriale locale e ci siamo distinti quale punto di riferimento per le imprese, i professionisti, gli operatori economici e i portatori di interesse del territorio.
Dal 2008 ad oggi abbiamo riversato 25 milioni di Euro alle imprese del territorio per progetti di sviluppo aziendale, risorse che hanno avuto un effetto moltiplicatore e hanno attivato investimenti e occupazione sul territorio. Solo per citare alcuni numeri abbiamo formato gratuitamente 11.500 imprenditori, prestato consulenza gratuita a 4.500 aspiranti imprenditori, portato all’estero 11.000 imprese, e supportato oltre 7.000 aziende nella ricerca di bandi e finanziamenti. Contributi, formazione, internazionalizzazione, credito e innovazione, mediazione e regolazione del mercato, informazione economica, gestione dei SUAP: questo l’elenco - decisamente parziale - delle attività che questo ente è riuscito a potenziare sul territorio. Grazie alla nostra struttura amministrativa snella ed efficiente, siamo giunti ad avere un solido equilibrio finanziario, tanto che – anche con il drastico taglio del 50% del diritto annuale (lo stesso taglio che mette a rischio la sopravvivenza di molti enti) - restiamo perfettamente in grado non solo di mantenere la nostra stabilità finanziaria ma anche di continuare a riversare risorse sul territorio.
E nonostante gli interventi legislativi - alcuni già approvati, altri solo annunciati- abbiano ristretto la capacità di riversare risorse sul territorio e reso incerto il futuro nostro e delle nostre famiglie, la qualità dei servizi non è mutata, continuando ad operare nel tentativo di “fare di più con meno”. Oggi ci troviamo ad un punto fondamentale per il futuro del nostro ente e di noi lavoratori. Perché ad essere in gioco non sono solo i nostri destini professionali, quelli delle nostre famiglie, ma soprattutto quello dell’intero sistema che abbiamo contribuito a creare. Se le riforme paventate dal Governo prenderanno corpo, nei termini sinora trapelati, il nostro organico sarà oggetto di un drastico taglio del 15%, quando già le risorse umane attuali sono ben al di sotto della pianta organica prevista per il nostro ente.
Il taglio del personale arriverebbe al 25%, qualora intervenisse un qualunque accorpamento con altre Camere, che peraltro, stando alla bozza di decreto in circolazione, comporterebbe anche la soppressione delle sedi periferiche, quale verrebbe ad essere la nostra. Ed è proprio su questo punto che intendiamo richiamare la vostra attenzione. La Camera di Commercio di Monza e Brianza, infatti, è – alla stregua dei criteri indicati dalla Legge Delega - in grado di restare autonoma, potendo contare su un numero di imprese iscritte ben oltre la soglia fissata di 75.000.
Né vi sono, d’altro canto, ragioni di ordine finanziario che rendano necessario o anche solo auspicabile tale accorpamento: come detto, infatti, il nostro Ente gode di un elevato – ed invidiato - grado di stabilità economica e solidità patrimoniale. Lo dimostrano i dati sull’indice di rigidità elaborato da Unioncamere che collocano il nostro ente al terzo posto in Italia per capacità di riversare risorse sul territorio, solo dopo Bergamo e Brescia. I costi legati a noi, ovvero al personale, al nostro lavoro e le spese di funzionamento della struttura sono più leggeri rispetto a quanto succede nelle altre realtà camerali.
E allora non possiamo che chiederci, e chiedervi, quale senso ci sarebbe nel dissipare questo patrimonio di conoscenze, di professionalità e di servizio al territorio?
Dove finirebbe il sistema, la struttura che ha garantito a voi, alle vostre imprese, così come a tutti gli utenti, di fruire di questi servizi?
Come sarebbero impegnate le risorse che le imprese della Brianza versano attraverso il diritto annuo?
Quale sorte avrebbe la rappresentanza di un territorio che siamo orgogliosi di servire e che abbiamo raccontato in questi anni dando voce alle eccellenze, alle identità e alle storie della Brianza?
A chi gioverebbe la scelta di un accorpamento?
Non certo a noi, lavoratori, e questo ve lo possiamo assicurare. Ma neppure a voi imprenditori, operatori ed istituzioni del territorio, che perdereste la certezza di avere risorse, umane e economiche dedicate. E infine a nessuno di quanti – e sono molti, moltissimi - nel corso di questi anni hanno individuato nel nostro ente un punto di riferimento sul territorio. E allora, poiché siamo certi che il Vostro intento sia esclusivamente quello di difendere il bene del nostro territorio e le nostre imprese, vi chiediamo, ancora una volta: perché?
Vi sta parlando chi, ogni giorno, è a contatto con le imprese, le conosce “per nome e cognome”, le supporta nel commercio all’estero, per partecipare a una fiera, per aggiornarsi nella formazione, per partecipare a un bando d’innovazione, se devono ottenere un certificato, una visura, un bilancio, o se hanno bisogno di un punto d’ascolto nella lotta contro l’usura e l’estorsione. Lavorando - chi faccia a faccia, chi nelle retrovie - in questi otto anni abbiamo raccontato il nostro territorio: la Brianza, operosa che difficilmente si arrende, orgogliosa e ritrosa al tempo stesso, generosa e silenziosa. Nella nostra quotidianità abbiamo dato forma alle straordinarie intuizioni dei nostri organi di governo per servire al meglio il nostro territorio.
Per questo, non resteremo a guardare: nel proclamare lo stato di agitazione, dichiariamo la nostra più ferma contrarietà sia ai contenuti del decreto, così come circolati nella bozza, che a qualunque ipotesi di accorpamento del nostro ente.
Chiunque abbia a cuore gli interessi della Brianza – crediamo - non potrà che fare altrettanto.
Monza, 02 febbraio 2016
I dipendenti della Camera di commercio di Monza e Brianza
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La Proloco Villasanta organizza:
dal 20 al 28 febbraio
"TRAMWAY A VAPORE"
Monza - Barzanò - Oggiono
Storia dell'antico tranway della Brianza,
legame tra paesi, uomini e culture
Mostra espositiva
Inaugurazione sabato 20 febbraio ore 16.00
apertura mostra
da martedì a venerdì dalle 15.00 - 18.00
sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.00-18.00
Villa Camperio
Villasanta - Via Confalonieri
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BRUNI E DE CAPITANI INTERPRETANO
IL VIZIO DELL’ARTE DI ALAN BENNETT
AL CINETEATRODUSE DI AGRATE BRIANZA
Monza, 1 febbraio. Il terzo appuntamento della Stagione Binario Duse, a cura de La Danza Immobile in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Agrate Brianza, è con Il vizio dell’arte in scena venerdì 12 febbraio, ore 21.00, presso il Cineteatro Duse.
«Pensavamo che Alan Bennett non fosse in grado di ripetere il successo di The History Boys, ma con The Habit of Art è senza ombra di dubbio riuscito di nuovo a fare il botto. Irriverente e spassosa, ma anche profondamente e inaspettatamente commovente, la sua è una pièce che parla di teatro, di poesia e di musica, di etica e della paura di invecchiare, anche se sembra che Bennett, invecchiando, sia diventato più coraggioso e più ambizioso che mai. [...] Sono veramente pochi i lavori che ricordo in cui risate, commozione, ingenuità e tecnica si intrecciano con una simile abilità. The Habit of Art è sicuramente un grande successo». Così ne ha scritto The Telegraph.
Ferdinando Bruni e Elio De Capitani non potevano che condividere l’entusiasmo con cui la stampa inglese ha accolto questo testo proseguendo, dopo la lunga e felice esperienza di The History Boys, la loro esplorazione del teatro di Alan Bennett.
Il vizio dell'arte è un esilarante gioco di "teatro nel teatro". Si assiste alla prova di una nuova produzione del National Theatre, intitolata Il giorno di Calibano: cuore del play è l’incontro tra Wystan Hugh Auden e Benjamin Britten, che si rivedono, ormai anziani, dopo vent'anni di lontananza. Per Bruni e De Capitani due splendidi ruoli con cui confrontarsi: il primo, che firma anche traduzione e regia con Francesco Frongia, interpreta la parte del poeta inglese e il secondo quella del compositore.
L'ironia di Bennett non emerge solo nel confronto serrato tra i due protagonisti, che si sdoppiano nei ruoli degli attori e dei loro celebri personaggi. Intorno si agitano gli altri interpreti, l'autore, il direttore di scena e i tecnici, tutti alle prese con le idiosincrasie, le insicurezze e i vizi di ogni compagnia teatrale che si rispetti, descritte con l'acutezza e la cattiveria di che le ha vissute dall'interno. Nella produzione dell'Elfo questi ruoli saranno interpretati da Ida Marinelli, Alessandro Bruni Ocaña, Umberto Petranca, Michele Radice, Vincenzo Zampa e Matteo de Mojana.
RASSEGNA STAMPA
Con la messinscena del Vizio dell'arte di Alan Bennett il Teatro dell'Elfo conferma la felice vena creativa che sta esprimendo da qualche anno, e centra ancora l'obiettivo dopo un'impressionante serie di successi. Al di là dei singoli risultati, colpisce l'irriducibile costanza del cammino intrapreso: sottovalutare l'unicità di un simile percorso vuol dire non comprendere come questa compagnia abbia saputo adattare la propria storia alle esigenze di un nuovo pubblico, di un nuovo spazio, di una nuova forma di consumo culturale, senza snaturarsi, ma incarnando un profondo impulso di cambiamento. Al crocevia di queste fortune c'è, non a caso, ancora Bennett, che col suo History boys è assurto, nel 2010, a vero nume tutelare dei primi passi nella "multisala" milanese. L'autore inglese, per gli attori e i registi dell'Elfo, si sta rivelando un importante punto di riferimento: le sue pièce sono brillanti, provocatorie, intelligenti, elegantemente trasgressive. Si riallacciano a una tradizione, ma la loro scrittura appartiene inequivocabilmente al nostro tempo.
Renato Palazzi, Il sole 24 ore
La "commedia nella commedia" ricostruisce tra verità e fantasia, ridicolo e crudeltà, questo rapporto (tra Auden e Britten) fatto di intelligenza, cultura, passione per l'arte, ma anche reciproca diffidenza e attrazione sessuale. Si parla della vecchiaia, del teatro, di arte, vita, omosessualità, tutte cose che Bennett attraversa con la consueta ironia e leggerezza dei suoi dialoghi, tra un "vaffa" di Auden a Britten e un pensiero sulla perdita dell'innocenza, tra la voglia di consumare una "marchetta" e un interrogarsi sulla conoscenza. Il tema è, dunque, dei più rigorosi e l'uso del teatro nel teatro apre una percezione diversa della realtà che ci viene raccontata.
Anna Bandettini, la Repubblica
Ma poi a esser bello è lo spettacolo, non solo perché dà vita. È bello per come la dà. Ida Marinelli, la regista, è in ombra e però in grado di salire alla ribalta dei sentimenti come sempre le accade. Elio De Capitani, con il suo parrucchino, sembra un omosessuale inglese più omosessuale di Britten: a volte ci fa ridere, a volte tocca corde più segrete.
L'interpretazione memorabile è di Ferdinando Bruni: per come si è invecchiato (con pancia e spalle cadenti), per come trascina i piedi nelle pantofole; per come si tira giù il golf ogni minuto; per come irride ed è ben lontano dal temere la morte che verrà.
Con loro, Umberto Petranca, il biografo; Tim, il prostituto; e Michele Radice, l'autore del testo nel testo che si deve rappresentare, di cui è eroe Calibano, l'uomo che niente altro vuole se non la conoscenza.
Franco Cordelli, Corriere della Sera
Con la maturità gli Elfi hanno trovato la loro età dell'oro. Coerenti nella scelta di testi e autori, per lo più di provenienza angloamericana, da qualche stagione non sbagliano un colpo. Il vizio dell'arte di Alan Bennett lo conferma. Tra l'entusiasmo di un pubblico che si lascia stregare ma non blandire.
Agile e curatissima, la regia di Bruni e Francesco Frongia è in felice sintonia con il testo, i suoi dentro e fuori, il suo umorismo colto. Sul palco tutto aperto dell'Elfo si mescolano gli attrezzi della sala teatrale e la scenografia della disordinata stanzetta di Auden, i piani si intrecciano, ma la visione resta: nitida. Anche nei song, quando a cantare sono i mobili o le rughe.
Una delle migliori prove di Ferdinando Bruni, arrogante stropicciato Auden e capriccioso, fragile Fitz. Questione di voce, timbri, il vero protagonista è lui. Con Elio De Capitani che regge il gioco dando al suo Britten le sfumature del tormento represso e al suo Henry la malinconia ironica dell'attore eterno secondo. Ida Marinelli, Umberto Petranca, Alessandro Bruni Ocaña, Vincenzo Zampa, Michele Radice, Matteo de Mojana completano un cast tutto da applaudire.
Sara Chiappori, la Repubblica
STAGIONE 2015/2016
BINARIO DUSE
Venerdì 12 febbraio, ore 21.00
IL VIZIO DELL’ARTE
di Alan Bennett
traduzione di Ferdinando Bruni
regia Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Ida Marinelli, Umberto Petranca, Alessandro Bruni Ocaña, Vincenzo Zampa, Michele Radice, Matteo de Mojana
luci Nando Frigerio
suono Giuseppe Marzoli
costumi Saverio Assumma
musiche dal vivo Matteo de Mojana
voce registrata Giorgio Gaddi
produzione Teatro dell'Elfo
CINETEATRO DUSE
via Marco D’Agrate, 49 | Agrate Brianza (MB)
Biglietti: intero € 15 | ridotto (under 25 - over 60) € 10 | under 18 € 6
BIGLIETTERIA:
Da lunedì a venerdì, dalle 15.30 alle 18.30, presso il Teatro Binario 7 (via Filippo Turati, 8 | Monza)
Venerdì 12 febbraio, dalle ore 19.00, presso il Cineteatro Duse (via Marco D’Agrate, 49 | Agrate Brianza)
Informazioni e prenotazioni:
Tel. 039 2027002
biglietteria@teatrobinarioduse.com
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Ok da Giunta di Monza a nuovo Piano anticorruzione: intensificati i controlli interni e soddisfatti tutti i parametri sulla trasparenza
Monza, 02 febbraio 2016 - La Giunta comunale ha approvato il Piano di Integrità e Anticorruzione per il triennio 2016-2018, che contiene conferme ed aggiornamenti dei precedenti piani. Per la sua realizzazione si è ricostruita una mappa dei rischi di esposizione al fenomeno corruttivo utilizzando le informazioni rilevate nelle analisi dei procedimenti e dei processi del 2014-2015 e si sono puntualizzate tutte le misure previste di contrasto. E’ stato inoltre costituito un team di lavoro che ha elaborato un nuovo sistema di controllo di gestione e valutazione della performance amministrativa e di monitoraggio degli obblighi di trasparenza. Infatti il Comune di Monza adempie a tutte le voci della “Bussola della Trasparenza” soddisfacendo 66 indicatori su 66. Sono state effettuate giornate di formazione specifica su questi temi, prevedendo per il 2015 un minimo di 4 ore annue obbligatorie per tutti i dipendenti e un minimo di 8 ore l’anno per dirigenti e funzionari delle aree più esposte a rischio. L’analisi delle schede di valutazione dei corsi compilate dal personale ha permesso di rilevare un sostanziale miglioramento delle conoscenze e una valutazione positiva circa l’efficacia dei corsi stessi a livello di prestazioni professionali. Seguendo poi le linee guida tracciate dal Piano di Integrità e Anticorruzione 2013, è stata mantenuta la rotazione obbligatoria degli incarichi dirigenziali, che proseguirà a cadenza quinquennale e sarà sottoposta ad una valutazione specifica. La prima rotazione è prevista nel 2017, per le posizioni a più elevato rischio. Sono stati operati poi numerosi controlli, da quelli sulle decisioni degli organi politici (tutte le delibere consiliari e oltre il 90% delle delibere di Giunta) a quelli sulla presenza in servizio del personale, con 120 verifiche nel 2014 e 128 nel 2015 effettuate dai Dirigenti e registrando una sola anomalia che ha dato luogo a procedimento disciplinare. Per facilitare il compito di whistleblowing, dal gennaio 2014 è attiva una casella di posta elettronica a disposizione del personale che, in condizione di totale riservatezza, può segnalare comportamenti anomali e fatti rilevanti. Ulteriori controlli vengono effettuati sugli organismi ed enti partecipati del Comune, attraverso indagini a campione su aspetti quali il trattamento economico degli amministratori e del personale e l’utilizzo del patrimonio comunale (autoveicoli e immobili) da parte di dirigenti e amministratori. Infine il Piano prevede alcuni miglioramenti programmati, tra cui spicca quello inerente il sistema informativo per la gestione dei dati, dei documenti e dei provvedimenti, e che già nel 2015 ha interessato le procedure di pubblicazione all’albo e lo svolgimento delle fasi di ammissione alle procedure di selezione del personale e dei collaboratori autonomi.
Ufficio stampa del Comune
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Da mercoledì a Monza blocco euro 3 diesel e abbassamento temperatura edifici
Monza, 1 febbraio 2016 – Scatterà mercoledì 3 febbraio a Monza il divieto di circolazione dei veicoli euro 3 diesel senza filtro anti particolato (Fap) previsto dall’ordinanza comunale per contenere l’inquinamento da Pm10 (polveri sottili). Il divieto di circolazione sarà dalle 8.30 alle 18 per il trasporto di persone e dalle 10 alle 18 per le merci, escluso i giorni festivi. Il provvedimento impone anche la riduzione di un grado della temperatura negli edifici pubblici e privati e il divieto di tenere aperte le porte degli esercizi commerciali. L’ordinanza rimarrà in vigore fino al rientro dei valori delle polveri sottili nei limiti di legge. Il dettaglio dell’ordinanza sul sito www.comune.monza.it
Ufficio Stampa del Comune
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BRIANZA CLASSICA E LA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
INSIEME ANCHE NEL 2016
PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELLA BUONA MUSICA
Dopo i successi riscossi negli ultimi mesi dello scorso anno, Brianza Classica torna nelle provincie di Monza e Brianza e di Lecco anche nel 2016. La nuova edizione si svolgerà in due tempi: il primo da gennaio a giugno, il secondo da settembre a dicembre. Per i primi 20 concerti programmati verranno mantenute alcune tradizioni: proseguirà l’aggiornamento su tutti i concerti attraverso la pagina facebook (brianzaclassica) e il sito internet www.brianzaclassica.it, dove sarà per tutti possibile effettuare le prenotazioni on line; sarà ancora disponibile la prenotazione telefonica (al nuovo numero 392 6485655) per i Residenti e i Sostenitori, ma soprattutto tutti i concerti proposti per la prima parte dell’anno saranno gratuiti (con prenotazione obbligatoria).
Ci saranno inoltre delle novità che permetteranno di rendere l’esperienza musicale di Brianza Classica ancora più completa e coinvolgente per il suo pubblico. Alcuni concerti si terranno in location davvero esclusive, moltissime delle quali si trovano all’interno della Provincia di Monza e Brianza, dove la rassegna tornerà a partire da domenica 7 febbraio.
In quella data, ad esempio, l’appuntamento è previsto a Brugherio, nel Tempietto di S. Lucio in Moncucco che, fino al 1812, si trovava in Svizzera e che venne trasportato nel luogo in cui ora è collocato dopo essere stato smontato pezzo per pezzo ed essere stato trasportato attraverso i Navigli.
Sabato 12 marzo il concerto si terrà invece a Desio, all’interno di Villa Tittoni Traversi:
realizzata da Giuseppe Piermarini, la villa subì diverse trasformazioni, e oggi rappresenta l’ultimo esempio di abitazione in forme auliche e monumentali realizzata in territorio brianteo.
Domenica 17 aprile Brianza Classica sarà invece a Carate Brianza nella cornice della Basilica di Agliate che risulta unica per la sua vetustà e per il suo stile nel territorio brianzolo. Essa è famosa per le sue peculiarità stilistiche e per i resti precristiani che custodisce.
Sabato 23 aprile l’appuntamento sarà a Bellusco nella Chiesa di S. Maria Maddalena di Camuzzago le cui origini risalgono forse al periodo romano; qui venne fondato un convento dei frati del Santo Sepolcro, incaricati di assistere i pellegrini diretti verso la Terra Santa. Il convento godette di notevole fama per tutto il Medioevo, divenendo uno tra i più fiorenti della regione.
In questa particolare occasione, come anche ad Agliate, sarà possibile accedere ad una visita guidata ai complessi prima del concerto. Questa opportunità, gratuita per alcune tipologie di Sostenitori, prevedrà per il resto del pubblico un piccolo contributo, che potrà essere versato direttamente nella pagina di prenotazione dello spettacolo abbinato o nell’apposita sezione “DONA ORA” del sito internet di Brianza Classica.
Tutti i concerti godono del Patrocinio di Regione Lombardia, della Provincia di Lecco e della Provincia di Monza e Brianza. Sono organizzati da Early Music Italia in collaborazione con i Comuni ospitanti, con il sostegno di Fondazione della Provincia di Lecco Onlus, della Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus e di SPI – CGIL Lombardia. Nuovo Imaie è Special Sponsor.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: tel. 392 6485655 - mail info@earlymusic.it
TUTTI GLI APPUNTAMENTI
NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Prima parte | Febbraio – giugno 2016
Domenica 7 febbraio | BRUGHERIO (MB) | Tempietto di S. Lucio in Moncucco
Trio Gost
“Musiche di ieri e di oggi” Da Rossini ai contemporanei
Sabato 13 febbraio | VILLASANTA (MB) | Teatro Astrolabio
The Bosso Concept Ensemble
“Tango’s Gedanke” Il Tango: un pensiero triste che si balla
Sabato 20 febbraio | ARCORE (MB) | Auditorium Don Oldani
Trio Latino
“Incantamenti” Musiche dal Vecchio al Nuovo Mondo
Sabato 27 febbraio | MUGGIO’ (MB) | Cascina Faipò
Duo Nese-Orlando
“Classic Clash” Incontri-scontri tra Classico e Moderno
Sabato 12 marzo | DESIO (MB) | Villa Tittoni Traversi
Duo pianistico Maclè
“Donne in musica, Donne contro la guerra” Domenica 13 marzo | NOVA MILANESE (MB) | Auditorium Comunale
Duo pianistico Maclè
“Donne in musica, Donne contro la guerra”
Domenica 17 aprile | CARATE BRIANZA (MB) | Basilica di Agliate
Duo pianistico Pollice
“La musica per pianoforte a quattro mani di Liszt”
Sabato 23 aprile | BELLUSCO (MB) | Chiesa di S. Maria Maddalena di Camuzzago
Ensemble Festa Rustica
“Mottetti e cantate sacre del Barocco europeo”
Giovedì 2 giugno | CAPONAGO (MB) | Villa Prata
Magnasco Quartet
“World Dancing Music” Danze attorno al mondo
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Monza Cantalupo: al via lavori per la creazione di una nuova piazza con nuovo verde
Monza, 01 febbraio 2016 – Sono iniziati i lavori per la riqualificazione dell’area Cederna-Cantalupo, che prevedono la realizzazione di una piazza di Quartiere in grado di migliorare la socialità e rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini. Per concretizzare questi obiettivi il Comune ha sostenuto una spesa di 186 mila euro, e prevede la chiusura del cantiere per fine luglio. Le operazioni interesseranno 2400 mq complessivi, di cui la metà riservati al verde grazie alla piantumazione di arbusti, piante e alla distesa di un manto erboso. L’intera area sarà accessibile, rispondendo alle esigenze di persone diversamente abili e migliorando il livello di vivibilità della zona. Elemento centrale dell’intervento è la presenza di una fontana ellittica, caratterizzata da cinque getti d’acqua e pensata in modo da permettere alle persone di sedersi lungo il bordo. Sono previsti poi uno spazio fitness dotato di attrezzi dedicato agli adulti, e un’area giochi per i bambini, permettendo lo svolgimento di attività all’aperto e lo scambio di relazioni interpersonali. “Si tratta di un progetto di qualità che può essere fruito da tutti – afferma l’assessore alle Opere Pubbliche, Antonio Marrazzo – rafforzando la socialità in uno spazio che i residenti sapranno sfruttare pienamente. Verrà restituito alla città uno spazio mai utilizzato, che attraverso la riqualificazione acquisirà valore aggiunto all’interno di un contesto consolidato quale il quartiere Cantalupo a Monza”.
Ufficio stampa del Comune
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DAL 7 FEBBRAIO AL 3 APRILE 2016
RIPRENDE L’ATTIVITÀ ESPOSITIVA
DEL MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
5 nuove mostre in programma:
LA GORGIERA DEL TEMPO
ARC#IVE, volume 2: GABRIELE DEVECCHI
LUIGI CARBONI. Chi può aver camminato sull’erba?
FILIPPO BERTA. Sulla retta via
DITTICO: Guglielmo Castelli & Giuseppe Gonella
Inaugurazione:
Sabato 6 febbraio 2016, ore 18:00
Dal 7 febbraio al 3 aprile 2016, il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) riprende la sua attività espositiva.
Sono cinque le nuove mostre in programma.
La Gorgiera del Tempo è un progetto gravido di soluzioni formali. Per la prima volta, al museo verrà meno l’idea della mostra come “forma chiusa”, l’allestimento sarà infatti rimaneggiato di continuo, sviluppando un’infinità di possibilità e potenzialità latenti. Questa esigenza nasce dal fatto che si nega sempre al grande pubblico il piacere di assistere al farsi stesso di una rassegna, a quel processo di maniacale cesellatura attuata dagli artisti in dialogo con i loro curatori, impegnati a inseguire la “migliore delle forme possibili”. Anziché rifinire l’allestimento in tempo utile per l’inaugurazione, si cercherà viceversa di ri[de]finirlo di volta in volta, durante tutta la durata della mostra.
Il percorso espositivo si snoda attraverso opere di artisti quali Candida Höfer, Wim Delvoye, Umberto Boccioni, Vanessa Beecroft, Luigi Ontani, James Lee Byars, Franco Grignani, Achille Funi, Peter Vogel, Nicola Samorì, Katsushika Hokusai, H.J. Glattfelder, Mimmo Jodice, Fulvio Di Piazza, Angus Fairhurst, Giovan Battista Piranesi, Félicien Rops, Adolfo Wildt, Carlo Maria Mariani, e molti altri.
Prosegue il progetto Arch#ive, che permetterà di consultare una selezione di documenti, carteggi, foto, cataloghi e altri “ephemera” che appartengono a un particolare periodo o evento della vita di un artista. Il protagonista del secondo appuntamento è l’Archivio Gabriele Devecchi.
La mostra presenta una selezione di materiali originali, spesso inediti, tra cui i pieghevoli delle storiche mostre Miriorama, alcuni cataloghi “cinetici”, corrispondenze varie, fotografie dell’artista, disegni di oggetti e gioielli cinetici.
L’Archivio Gabriele Devecchi (1938-2011) è nato nel 2015 e si propone di promuovere, sviluppare e coordinare le attività inerenti l’artista, realizzando e fornendo assistenza per la realizzazione di mostre, pubblicazioni e altre iniziative culturali. Conserva, oltre alle opere di Devecchi, i documenti relativi al suo lavoro, progetti, disegni, cataloghi e documentazioni fotografiche.
A suggello di una ricerca trentennale, il MAC omaggia la carriera di Luigi Carboni con l’esposizione dal titolo Chi può aver camminato sull’erba? che presenta un nutrito gruppo di opere recenti, tutte inedite, in cui classicità e sperimentazione convivono in una dialettica del paradosso. Rinunciando a ogni perentoria dichiarazione di metodo, l’artista pone l’attenzione sul confine tra la figurazione del quotidiano e l’astrazione lirica, tra lo stile decorativo ed espressioni più intimistiche. Oltre alle opere su tela, la mostra presenta una serie di sculture che sono una diretta emanazione del processo pittorico: un’unione di incertezze e contraddizioni che convivono nella loro diversità.
La Project Room del secondo piano ospita Sulla retta via di Filippo Berta, video che nel 2014 è en-trato nella rosa delle opere finaliste della settima edizione del Talent Prize indetto da Guido Talarico Editore. Le inquadrature di Sulla retta via ci mostrano una battigia calpestata da uomini e donne disposti in fila indiana. La loro traiettoria è ondivaga proprio come l’acqua che – dopo aver risalito la china della spiaggia – si arresta e si ritira, e di nuovo, e ancora. Le persone avanzano e al contempo si ritraggono, cercano in tutti i modi di seguire la linea tracciata dalla schiuma del mare, marcando con il loro passaggio una traiettoria che è imprevedibile, perché in perenne trasformazione.
Il MAC rinnova il suo interesse e impegno nel diffondere le ricerche più attuali della pittura contemporanea. In concomitanza con il settantesimo anniversario dello storico Premio Lissone, che nel 1946 inaugurava la prima di una lunga serie di edizioni assurte agli onori della cronaca e della storia dell’arte italiana, il museo lissonese prosegue la sua gloriosa tradizione, dedicando una bipersonale aGuglielmo Castelli (Torino, 1987) e Giuseppe Gonella (Motta di Livenza, 1984). Annoverati tra le fila dei giovani vessilli della disciplina pittorica, nel corso degli ultimi anni Castelli e Gonella si sono distinti sia a livello nazionale sia Oltralpe, riscuotendo l’attenzione della critica e del pubblico. Nelle opere di Guglielmo Castelli si ritrova un’inconfondibile cifra stilistica, dettata da sfondi monocromi e figure slavate, mentre Giuseppe Gonella concentra la sua attenzione sulla carica espressiva ed emotiva del colore.
Lissone (MB), febbraio 2016
LA GORGIERA DEL TEMPO
ARC#IVE, volume 2: GABRIELE DEVECCHI
LUIGI CARBONI. Chi può aver camminato sull’erba?
FILIPPO BERTA. Sulla retta via
DITTICO: Guglielmo Castelli & Giuseppe Gonella
7 febbraio - 3 aprile 2016
Lissone (MB), Museo d’Arte Contemporanea (Viale Padania 6)
Orari: mercoledì e venerdì, 10-13
giovedì, 16-23
sabato e domenica, 10-12; 15-19
Ingresso libero
Informazioni:
tel. 039 7397368 – 039 2145174
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Tavolo aria in regione, nell’attesa di automatismi regionali sindaci blocchino euro 3 diesel. Serve ruolo regia di Regione, scriveremo ai consiglieri al Pirellone
1 febbraio 2016 – “Di fronte alla grave emergenza che da una decina di giorni fa registrare alti livelli di smog nelle principali aree urbane lombarde, discutere sul fatto che interventi spot siano risolutivi o meno è dimenticare che è in atto un’emergenza che mette a rischio la salute dei cittadini. Nell’attesa che gli interventi strutturali migliorino la situazione, come è successo negli ultimi dieci anni, non possiamo far finta di nulla o andare in ordine sparso”.
Lo dichiara il presidente di Anci e sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, che oggi ha partecipato al Tavolo aria indetto da Regione Lombardia, al quale sono intervenuti rappresentanti dei comuni, associazioni e i tecnici di Regione Lombardia.
“Se è vero che l’inquinamento da Pm10 è prodotto in parte dal riscaldamento e in parte dal traffico, per altri agenti inquinanti la responsabilità dei livelli fuorilegge è quasi esclusivamente attribuibile alla circolazione veicolare. Occorre quindi, nei casi di emergenza, prendere provvedimenti che consentano ai comuni interessati di agire insieme, e non a macchia di leopardo, anche per non disorientare i cittadini. E per questo è indispensabile il ruolo di regia di Regione Lombardia, che può fare affidamento sulla legge regionale del 2006. Scriveremo ai consiglieri regionali, per chiedere che su questo tema, condividano e sostengano la posizione dei sindaci”.
“Come associazione dei sindaci – aggiunge il presidente di Anci - ci assumiamo l’onere di chiedere ai comuni delle aree più inquinate di far scattare ordinanze che vietino la circolazione degli euro 3 diesel, l’abbassamento di un grado della temperatura degli edifici, il divieto di lasciare aperte le porte degli esercizi commerciali e di bruciare legna in camini aperti dopo 10 giorni di superamento consecutivo dei limiti di legge: di fronte alle previsioni meteo è quindi auspicabile che i provvedimenti vengano adottati tra oggi e domani.”
Al tavolo nazionale convocato domani a Roma convocato dal ministro dell’Ambiente Galletti – conclude Scanagatti -, Anci rinnoverà la richiesta di individuare al più presto anche a livello governativo protocolli e norme che aiutino i territori ad affrontare l’emergenza, oltre a sostenere interventi strutturali”.
Ufficio stampa del Comune
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Drammatica situazione della qualità delle acque nel torrente Molgora
L’eccezionale siccità, che si protrae di fatto da inizio autunno, sta avendo effetti devastanti non solo sui grandi laghi e le Prealpi lombarde (con effetti negativi sull’agricoltura di pianura che non tarderanno a farsi sentire all’arrivo della primavera), ma anche sui corsi d’acqua “minori” come il torrente Molgora e il torrente Molgoretta. L’alveo del Molgora all’inizio del suo tratto nel Parco del Molgora (a Ronco Briantino) è da diverse settimane in totale asciutta. Le uniche acque che in questo contesto stanno alimentando il torrente sono perciò gli scarichi dei depuratori: sul Molgora quello di Osnago e di Vimercate, quello di Lomagna sulla Molgoretta. L’evidenza della devastazione è sotto gli occhi di tutti: ingenti accumuli di schiume, forti odori, morie di pesci segnalati da più parti da cittadini sia direttamente al Parco che ai suoi Comuni Consorziati.
In questa situazione il Parco e diversi Comuni consorziati, hanno da tempo evidenziato l’anomala situazione alle autorità preposte, con l’intento di focalizzare l’attenzione sulla problematica per addivenire ad una soluzione. Con pochi riscontri o per nulla celeri. La situazione si è ulteriormente aggravata nella settimana dopo l’Epifania, quando la rottura di un tubo nell’impianto di depurazione di Osnago, ha provocato per un’intera settimana lo sversamento direttamente nel Molgora (in totale asciutta) delle acque di fogna non depurate dei comuni di tutti i comuni in Provincia di Lecco posti a monte.
“Una situazione intollerabile” – ribadisce l’arch. Luigi Villa, presidente del Parco. “ I gestori dei depuratori devono rendersi conto che a valle dei loro impianti vi sono importanti ecosistemi, facilmente danneggiabili”
Il Parco, su mandato dei Comuni consorziati, sta per indire una Riunione tecnica d’emergenza a cui convocare tutte le autorità preposte. Nel frattempo ha effettuato un monitoraggio di tutti gli scarichi segnalati ufficialmente e non, in maniera da circoscrivere eventuali altri fonti inquinanti: nessun’altra possibile fonte di rilievo oltre agli scarichi dei depuratori è però risultata attiva.
Prosegue il presidente del Parco del Molgora.
“E’ necessario che gli enti gestori dei depuratori, ARPA Lombardia, ATS (Agenzie di tutela della salute, ovvero le ex ASL) di Brianza e della Città Metropolitana si riuniscano urgentemente per prendere atto della gravità della situazione e adottino opportune soluzioni perché tali evenienze non siano a ripetersi in futuro.”
“Il Molgora, fino a pochi anni fa praticamente privo di vita, era decisamente migliorato negli ultimi tempi, grazie anche ad un pluridecennale sforzo di collettamento delle condotte fognarie ai depuratori. I pesci erano tornati dopo cinquant’anni a popolare tutto il corso d’acqua con un conseguente miglioramento dell’intero ecosistema circostante e della sua biodiversità. Ne è una riprova la presenza del Martin pescatore, tornato a nidificare lungo le sponde del Molgora, anche grazie ad interventi mirati realizzati dal Parco. Il lavoro di decenni rischia però ora di essere vanificato”.
“Il Parco non intende arrestarsi nel porre all’attenzione degli enti preposti e dell’opinione pubblica la situazione dei suoi corsi d’acqua, riservandosi di valutare azioni legali qualora non si addivenisse ad una soluzione del problema”.