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Inaugurazione della mostra "Monza 1816. Il sigillo della città" in programma sabato 9 aprile 2016 alle ore 18.00 ai Musei Civici di Monza - Casa degli Umiliati, in via Teodolinda 4. La mostra rimarrà aperta dal 10 aprile al 5 giugno 2016, negli orari di apertura del museo. L'ingresso alla mostra è compreso nel biglietto d'ingresso al museo. E' previsto un biglietto d'ingresso ridotto straordinario di € 2,00 riservato alle scolaresche in visita. Consultabile qui il ricco calendario degli eventi collaterali http://www.museicivicimonza.
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Sabato 16 aprile, raccolta cibo al Maxi Zoo di Monza.
Prosegue il progetto "Banco AlimentAnimali" dell'ENPA brianzolo.
Dopo il successo delle prime tre collette alimentari dedicate ai gatti, i volontari dell'ENPA monzese tornano sabato 16 aprile al Maxi Zoo di Monza.
Il progetto Banco AlimentAnimali, dopo il suo felice esordio a Trezzo sull’Adda (MI) il 12 marzo, ha già fatto tappa anche a Monza e a Seregno (MB). L'iniziativa, in collaborazione con alcune importanti catene di negozi di prodotti per animali, mira a raccogliere cibo soprattutto per i gatti delle colonie feline, come quella nell'area del vecchio canile dismesso dove le volontarie ENPA si occupano di una cinquantina di gatti liberi, ma anche di altre colonie presenti sul territorio.
Ma serve cibo non solo per i gatti adulti: in questo periodo dell'anno - in previsione dei prossimi arrivi di micetti abbandonati o ritrovati - servono urgentemente alimenti specifici per gattini (solitamente denominati "kitten"), soprattutto le scatolette e bustine di umido.
Al Maxi Zoo di Monza in via Buonarroti 87 i volontari ENPA saranno presenti dalle 10,00 alle 18,00 orario continuato per dare indicazioni e consigli ai clienti che volessero acquistare del cibo per gatti da consegnare loro direttamente.
Davanti al negozio verrà allestito un tavolo ENPA con materiale fotografico sui gatti accuditi da ENPA di Monza e Brianza e qui potrete consegnare ai volontari gli alimenti acquistati al Maxi Zoo che verranno poi registrati e smistati. Sarà inoltre possibile iscriversi all'associazione o fare un'offerta.
I banchi alimentari verranno organizzati a intervalli regolari durante tutto l'anno presso i punti vendita che aderiscono all'iniziativa, rigorosamente negozi che non vendono animali.
ENPA ringrazia di cuore i responsabili dei negozi che gentilmente ci ospitano e naturalmente i loro clienti che donano cibo per i gatti più bisognosi.
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L'associazione dongiuliofarιna onlus
per la ricerca e la terapia dei tumori
con il sostegno del Comune di Monza
organizza una serata benefica per
Sabato 9 aprile 2016, ore 21
Teatro Villoresi, Piazza Carrobiolo, Monza
La Compagnia Trii Gatt al Ciär de Luna (Oratorio S. Ambrogio, Monza) presenta
I QUATER DE L’APOCALISSE
Tre atti comici in dialetto milanese
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IL FUTURO PUO CAMBIARE: W I PARCHI LOCALI DI INTERESSE SOVRACOMUNALE GRUGNOTORTO-VILLORESI E BRIANZA CENTRALE!!!
Questo comunicato, oltre ad esprimere una viva e vibrante soddisfazione per l’adesione di Desio al PLIS del Grugnotorto-Villoresi, vuole essere un promemoria ed un monito per tutti i desiani amanti dell’ambiente e della loro città.
Si scrive per non dimenticare ciò che poteva essere e – per fortuna, per tenacia e per coraggio – non è stato.
Come si è arrivati a questo importante traguardo?
Dopo una battaglia, durata 12 anni ed iniziata nel 2004, che ha visto tutti gli amanti dell’ambiente di Desio uniti.
In quell’anno, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Pugliese decide di varare una miope, disorganica e dannosa variante urbanistica di natura industriale (leggere: costruzione di nuovi capannoni), che autorizza, a macchia di leopardo, su tutte le aree libere della città, la costruzione di diverse decine di nuovi immobili industriali (d’altra parte è noto che a Desio non esistono capannoni sfitti…). Il circolo di Desio, appoggia quindi il ricorso legale dinanzi al TAR mosso da Legambiente Lombardia nella persona di Andrea Poggio, l’allora presidente regionale.
Risultato? La regione nomina un commissario ad acta per ridimere la questione che ci dà in parte ragione, stralciando alcune aree che avrebbero di fatto compromesso il corridoio ecologico regionale previsto dalla stessa regione Lombardia, inserendo per la prima volta, all’interno delle norme urbanistiche locali il concetto di “corridoio ecologico”. Purtroppo però, anche se tale intervento risulta inibitorio per molti, non è così per tutti e alcuni capannoni industriali vengono comunque costruiti (vedere la zona dello svincolo di Desio Sud sulla Milano-Lecco).
L’anno dopo, il 30 aprile 2005, a Desio si organizzò perciò un convegno provinciale, "Il sistema del verde Nord Milano", organizzato da Legambiente, il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano e la Provincia di Milano a cui parteciparono soggetti accomunati da una visione per la tutela delle aree verdi in un territorio altamente urbanizzato.
La richiesta avanzata all’allora amministrazione comunale di Giampiero Mariani,che si era appena insediata, era semplice: seguire l’esempio di Seregno e dare vita ad un PLIS che avrebbe unito in un unico corridoio ecologico (utile anche alla fauna umana ormai stretta dal cemento), il PLIS Brianza Centrale, ed il PLIS Grugnotorto-Villoresi. Questa proposta, non veniva solo dal circolo Legambiente di Desio, ma anche da regione Lombardia che aveva individuato a Desio proprio un importante corridoio della rete ecologica regionale.
Sono poi proseguite, negli anni successivi, le richieste di istituzione di un PLIS per Desio, anche perché, nel 2008, coerentemente con le indicazioni regionali, la Provincia di Milano definì un progetto, detto "Dorsale Verde Nord Milano", per la tutela ed il riequilibrio del territorio che, tuttavia, contrastava con quello autostradale di Pedemontana Lombarda, opera disegnata in gran parte proprio sul residuale sistema verde brianzolo, e contro cui il nostro circolo continua a battagliare ancora oggi, assieme ad altri volenterosi, all’interno del coordinamento “No Pedemontana”.
Tutto però continuò a cadere nel vuoto e si arrivò al PGT del 2009 della Giunta Mariani, che continuò a perseguire la logica di uno sviluppo ingiustificato e insostenibile della città. Ed ecco che viene decisa la costruzione del centro commerciale PAM e della torre del Polo tecnologico (ex-Autobianchi), oltre all’incremento edilizio delle cascine S. Giuseppe e Americana. Del PLIS, nonostante le richieste avanzate, nessuna ombra all’interno del PGT. Si replicò, sempre nello stesso anno, grazie al contributo di molte associazioni, con l’organizzazione di un convegno provinciale ad Albiate "Un nuovo parco per la Brianza Centrale, polmone verde per la nuova Provincia di Monza e Brianza", per rimettere al centro del dibattito culturale e politico questo importantissimo tema, proprio all’interno della neo provincia di Monza e della Brianza, che si scopre essere la provincia più urbanizzata d’Italia.
Altro grande passo: il 10/10/10 siamo in 1000, grazie all’impegno del bellissimo comitato NO-PAM, a scendere in piazza contro la PAM. La torre del Polo tecnologico invece sale, ed è ancora lì in “bella mostra” per tutti. Oggi è chiamata semplicemente “l’ecomostro”. Grazie a queste iniziative, e alla scoperta di una strada vicinale comunale che la PAM non aveva ancora acquistato, i propositi edificatori si rallentano. Siamo però nel 2010 è l’anno dell’inchiesta Star Wars e della cava Molinara. Si scopre che a Desio ci sono molti abusi edilizi. E’ l’epoca degli scandali, dei processi, dei politici corrotti e delle infiltrazioni malavitose che travolgono l’amministrazione comunale di allora, la quale è costretta ad andarsene.
Ed arriviamo agli ultimi anni. .Nel 2012, l’amministrazione comunale del sindaco Roberto Corti, approva una coraggiosa variante al PGT del 2009, che cancella la PAM e molte altre nuove costruzioni che avrebbero dovuto sorgere all’interno della cintura verde periferica di Desio, salvando anche le cascine S. Giuseppe e Americana: è l’inizio di un nuovo corso finalmente. Vengono riportate a destinazione agricola 1.500.000 mq di aree che nel 2009 erano state destinate all’urbanizzazione.
3 aprile 2016, siamo in bicicletta a festeggiare l’adesione di Desio al PLIS del Grugnotorto-Villoresi. Desio porta in dote tutta la cintura periferica verde della città che, con il PGT entrato in vigore nel 2015, è stata destinata, finalmente, a PLIS. Moltissime le persone che vanno ringraziate e che, gratuitamente, hanno contribuito a tenere alta l’attenzione su questo tema, dagli amici che formano il circolo Legambiente “R. Giussani”, a tutte le altre associazioni e alle persone generose che in questi anni ci hanno affiancato ed aiutato, non ultimo l’assessore Giovanni Borgonovo che ha seguito personalmente l’ultimo e forse più complicato miglio prima di questo grande traguardo. Su tutto questo delicato e lungo processo, come circolo siamo stati silenti, forse per scaramanzia, sino ad oggi. Ora però è tempo davvero di festeggiare.
Lunedì 4 alle 17:30 l’ultima firma ufficiale in sala consigliare e poi?
Sarà l’inizio di una nuova fatica, immaginare un futuro diverso, per il nostro nuovo PLIS, per la nostra città e per il nostro territorio, più compatibile e vicino alle nostre vite, con una speranza: che presto, prestissimo, i Parchi Locali di Iinteresse Sovracomunale Brianza Centrale e Grugnotorto-Villoresi, possano diventare un parco regionale.
Avanti tutta!
Desio, 02 aprile 2016
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Galleria SS36 di Monza: 62 milioni di veicoli in 3 anni Resta un tunnel all’avanguardia, ma per EuroTAP mancano esercitazioni di emergenza e soccorso
A tre anni dall’apertura al traffico (3 aprile 2013), come va la galleria della SS36? Tutto sommato bene, però con problemi, alcuni piuttosto seri. Nello scorso autunno, il tunnel di Monza è stato sottoposto ai test EuroTAP (a cura della FIA, federazione internazionale dell’automobile) ed ha ottenuto come punteggio la valutazione “Buono”, ma non “Ottimo”, a differenza di altri 11 gallerie di recente costruzione in Europa. Positive le valutazioni sulla centrale di sorveglianza 24 ore su 24, sui sistemi automatizzati di controllo, sull’illuminazione e sulla ventilazione (anche in funzione antifumo). Adeguate sono ritenute le uscite di sicurezza e le vie di accesso per i mezzi di soccorso. Ma c’è un’allerta lanciata da EuroTAP. Riguarda i sistemi antincendio, ritenuti migliorabili, ma soprattutto la mancanza di regolari esercitazioni di soccorso e simulazioni di emergenza nel tunnel. Aggiungiamo noi che la normativa italiana e le norme tecniche Anas prevedono senza dubbio queste esercitazioni. Inoltre, la Prefettura di Monza e Brianza, prima dell’apertura del tunnel, si era attivata sulla necessità di un piano d’emergenza e di periodiche simulazioni. E’ necessario verificare non solo tempi e modi di intervento da parte di forze dell’ordine e vigili del fuoco, ma anche sperimentare che cosa accade nell’eventualità di una chiusura totale del tunnel (che ci auguriamo non si verifichi mai), con l’utilizzo delle piste ciclabili reversibili e della semaforizzazione speciale predisposta e da attivare. Importante valutare, in un caso del genere, le possibili conseguenze sulla viabilità dei quartieri di San Fruttuoso e Triante. Altri aspetti da segnalare li abbiamo rilevato noi, con la collaborazione di diversi cittadini che utilizzano la galleria quotidianamente. In positivo: manutenzione mediamente di buon livello, con anche il lavaggio periodico delle pareti del tunnel, che sono trattate con vernice antismog. Se il lavaggio non venisse effettuato, la vernice perderebbe la sua capacità. In negativo, va segnalato l’accumulo notevole di sporcizia in corrispondenza delle piazzole di emergenza e delle porte di accesso alle uscite di sicurezza. Ribadiamo poi ancora una volta che i motociclisti in transito – quando il traffico è intenso oppure ci sono accodamenti – lamentano un senso di forte fastidio nella respirazione. E’ un problema che potrebbe essere risolto con un utilizzo più accorto del sofisticato sistema di ventilazione e disinquinamento del quale la galleria è provvista. Inoltre, suggeriamo ad Anas e Polstrada l’opportunità di attivare in galleria un sistema di controllo del limite di velocità. Molti automobilisti hanno “preso confidenza” con il tunnel e viaggiano ben oltre il limite dei 90 kmh, senza rendersi conto del pericolo che questo costituisce per sé e per gli altri. Segnaliamo infine un problema importante sulla viabilità connessa alla SS36. A nord del tunnel, è estremamente difficoltoso l’accesso verso Milano all’innesto della variante SP6. Questa importante arteria provinciale, che è in via di completamento con la costruzione della galleria sotto via Boito, anzichè immettersi in modo diretto nella SS36, finisce su una rotonda urbana che coinvolge anche le vie Della Giardina e Monte San Primo di Monza. Una situazione che non rispetta la gerarchia stradale e che genera accodamenti e potenziale pericolo già oggi, a maggior ragione in prospettiva. Tra l’altro, una quota non marginale di traffico, per evitare questo innesto, non usa la galleria e percorre viale Elvezia, il rondò dei pini e viale Lombardia per dirigersi a sud, autostrade e Milano. In tre anni di esercizio, nella galleria di Monza è transitato un numero enorme di veicoli: circa 62 milioni (il 30% mezzi pesanti). Si tratta di traffico che prima attraversava Monza in superficie, in mezzo alle case. Nei prossimi giorni un’analisi della situazione sopratunnel.
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Ancora un morto sulle nostre strade, un ciclista in via Borgazzi è stato investito da un'auto ed è giunto cadavere all'ospedale. Ogni volta che assistiamo ad un incidente mortale, siamo impotenti nel far tornare indietro il tempo, siamo straziati per una vita che se ne va e il pensiero va, oltre che alla vittima, ai suoi cari che lo piangeranno, ma cresce la rabbia per ciò che poteva e doveva essere evitato. Si parlerà di fatalità, come spesso succede, di un evento che era impossibile evitare, ma al contrario noi pensiamo e ne siamo certi, che molto poteva essere fatto, che la prevenzione è un'azione che salva la vita, che le infrastrutture sono poco adeguate per dare sicurezza a chi utilizza la bicicletta nelle e nella nostra città. Un'adeguata moderazione del traffico con riduzione delle velocità a 30 km/h, (sappiamo che le alte velocità sono la prima causa di incidente), piste ciclabili dove servono e loro manutenzione, segnaletica adeguata e attraversamenti pedonali a ciclabili (quadrotti per la precedenza ai ciclisti), bike lane nelle zone centrali di Monza, creano un ambiente fortemente sfavorevole all'incidentalità e se tutto questo viene accompagnato da molta sensibilizzazione e disincentivo dell'utilizzo dell'auto privata avremmo un mix di interventi che trasformerebbero la città in un luogo sicuro, sia per le persone anziane che per i bambini e in definitiva per tutta la popolazione monzese. Non sappiamo quali siano esattamente le cause di questa disgrazia, sappiamo solamente che una vita è stata sacrificata per la superficialità di molti, forse anche noi compresi, ma sappiamo che gli interventi che gridiamo da anni e che attendono ancora di essere presi in considerazione, sono quelli adeguati alle esigenze attuali, dove ormai, migliaia di cittadini scelgono la bicicletta come mezzo principale di trasporto e che esigono condizioni di sicurezza per tutti.
Fiab MonzainBici
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AL VIA LA NUOVA STAGIONE DELL’ASPARAGO ROSA DI MEZZAGO
Mezzago 1 aprile 2016
A pochi giorni dall’inizio della primavera, riparte la stagione produttiva dell’Asparago Rosa di Mezzago.
Il tradizionale ortaggio, eccellenza riconosciuta della produzione agricola della provincia di Monza e Brianza, ad ormai più di quindici anni di distanza dall’avvio del progetto di recupero e valorizzazione che ha visto coinvolta l’intera comunità mezzaghese, ritorna puntuale nei mercati, nei negozi di ortolani e sui banchi dei più importanti marchi della grande distribuzione e, di conseguenza, sulle tavole dei consumatori brianzoli e milanesi.
La stagione 2016 parte con qualche giorno di ritardo rispetto a quella precedente, complici le condizioni metereologiche che hanno fatto slittare di un paio di settimane li lavori di preparazione dei terreni. Possiamo tuttavia confidare in una stagione produttiva molto buona per quantità e per qualità, favorita anche da alcune nuovi impianti che entrano per la prima volta in produzione quest’anno e vanno a rimpiazzare i campi più vecchi, arrivati ormai al termine del ciclo produttivo. Da quest’anno la superficie totale coltivata incrementa ulteriormente grazie alla messa a dimora circa 30.000 nuove “zampe”, che entreranno a loro volta in produzione fra due anni, arrivando a coprire circa 14 ettari.
La coltivazione dell’Asparago Rosa a Mezzago si conferma quindi come una riuscita azione di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio agricolo e paesaggistico, che nel corso degli anni ha consentito di diversificare la produzione e avviare un nuovo modello di sviluppo rurale, in un contesto soggetto a forti pressioni urbanistiche e infrastrutturali.
Un’ultima novità della stagione 2016, riguarda il recente rinnovo del sito internet www.asparagorosa.it che, ottimizzato per la consultazione da mobile, si affianca alla pagina Facebook/asparagorosanel fornire una serie di informazioni riguardanti la coltivazione e la commercializzazione, consente di ripercorrere la storia dell’asparago di Mezzago dalle origini ad oggi, attraverso testi e immagini nuove e accattivanti. Alla sezione “Come acquistare” le informazioni per acquistare L'Asparago Rosa di Mezzago, anche direttamente dai produttori, dall’inizio del mese di aprile a fine maggio. Ricordiamo che la tipicità del prodotto, coltivato secondo le prescrizione del disciplinare, è garantita dalla Denominazione Comunale (De.Co.), dalla presenza del marchio e dalla caratteristica fascettatura.
Per conoscere ancora meglio l’Asparago Rosa e gustarlo in tante preparazioni diverse, in un clima di festa e condivisione, l’appuntamento è per la nuova edizione della Sagra degli Asparagi, organizzata dalla Pro Loco di Mezzago, che quest’anno si terrà dal 28 aprile al 22 maggio, nel contesto completamente rinnovato di Palazzo Archinti. A breve sarà disponibile il programma completo sul sito www.prolocomezzago.it
Info: www.asparagorosa.it - info@asparagorosa.it - facebook.com/asparagorosa
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La città di Monza compie 200 anni, una mostra per raccontarla
Monza, 1 aprile 2016 – Monza compie 200 anni e, il 9 aprile alle 18.00, si terrà l’inaugurazione ai Musei Civici – Casa degli Umiliati (via Teodolinda, 4) della mostra “Monza 1816. Il Sigillo della città”, che fino al 5 giugno permetterà di riscoprire il conseguimento dello status di Città attraverso una mostra documentaria presso la sala esposizioni temporanee. È stato durante il periodo della presenza austriaca, con il sigillo rilasciato dall’Imperatore Francesco I d’Austria, che Monza è stata promossa al rango di Città, trasformando il precedente borgo medievale in città moderna. Attraverso documenti, cimeli storici e dipinti sarà possibile osservare i cambiamenti che quest’avvenimento ha portato con sé da un punto di vista amministrativo, urbanistico e sociale. Collateralmente a questa mostra si terranno una serie di eventi fino a giugno, il cui calendario completo è disponibile sul sito www.museicivicimonza.it. La stagione si presenta pertanto ricca di eventi culturali e mostre, tra cui quello nell’ambito dell’iniziativa a livello regionale dell’Abbonamento Musei Lombardia Milano, una carta che permette di accedere a musei, giardini, ville e mostre che aderiscono al percorso, permettendo così di scoprire l’offerta culturale della regione. I Musei Civici partecipano il 9 aprile all’evento “Disegniamo l’arte”, che coinvolge i bambini dai 6 ai 14 anni in 20 siti culturali della Lombardia, invitandoli a disegnare gli spazi visitati con matite e pennarelli. Nello specifico a Monza il tema sarà “Lo zoo della fantasia”, ed un operatore aiuterà i bambini a creare la propria opera d’arte ispirandosi alla natura e agli animali.
Ufficio stampa del Comune
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Sanità in Brianza: la trasparenza è un’altra cosa…
Scopriamo nei corridoi della nuova ATS Brianza che dal 1 aprile 2016 alcuni lavoratori ad oggi dipendenti della stessa ATS passeranno a busta paga delle nuove ASST. Lo hanno deciso, nel silenzio e nella confusione che regna presso i palazzi della Regione Lombardia, i Direttori delle nuove strutture sanitarie brianzole. Da mesi le rappresentanze sindacali chiedono di poter conoscere la situazione delle funzioni e dei servizi della nuova organizzazione sanitaria provinciale e di poter condividere criteri e modalità di passaggio (tempi e procedure) del personale tra le diverse aziende e al loro interno. A queste reiterate richieste viene risposto che ancora non ci sono indicazioni regionali, ma nel frattempo le Direzioni vanno avanti senza dare alcuna informazione alle rappresentanze dei lavoratori. In modo episodico viene comunicato che è aperta una discussione su alcuni servizi (peraltro attribuiti in modo erroneo ad un ente piuttosto che ad un altro nello scorso gennaio), ma quale sia il merito della discussione non è dato sapere. Viene preso qualche vago impegno ad apertura di un confronto, impegno subito smentito dai fatti di questi giorni. Il personale viene conteso tra le Direzioni senza aver la possibilità di esprimere un parere o un’opzione di scelta e non viene neanche preso in considerazione il diritto ad un’informazione preventiva e trasparente nei confronti delle rappresentanze sindacali e degli stessi lavoratori. In queste settimane emergono anche tutte le difficoltà dovute alle note carenze di organici, che in questa situazione diventano ancora più evidenti e conclamate. Anche in questo caso nessuna possibilità di confronto. Se questo è il metodo che le Direzioni intendono utilizzare anche per affrontare la situazione dei servizi negli ospedali e sul territorio non possiamo che manifestare una grande preoccupazione. Chiediamo per l’ennesima volta di poter ricevere la mappatura aggiornata del personale e dei servizi inviata a Regione Lombardia da ogni azienda e agenzia sanitaria e chiediamo un incontro urgente per poter trattare e discutere di criteri condivisi, trasparenti ed omogenei riguardo la mobilità del personale. Di fronte all’assenza di risposte l’unica strada rimane quella della mobilitazione per rivendicare il rispetto della dignità dei lavoratori e per la tutela del diritto dei cittadini ad una sanità presente, efficace e di qualità. Lo sciopero regionale del 7 aprile sarà un primo appuntamento.
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Economia digitale: opportunità di sviluppo del lavoro femminile
Mercoledì 6 aprile ore 21 Via Medici 33 - Monza
E’ questo lo scopo della serata: offrire una panoramica informativa, la più ampia possibile, delle opportunità del mondo digitale. Opportunità che investono tutti gli ambiti: dal socio sanitario, all’educational, dalla green economy alla agricoltura e naturalmente investono i settori tradizionali dei servizi, dell’artigianato e del manifatturiero.
In un’intervista rilasciata a Il Sole 24 ore Alessia Mosca, che introdurrà la serata, affermava che nel mondo digitale c’è
‹‹uno spazio enorme per le donne. Uno studio della Commissione europea … riporta numeri inequivocabili sulla sotto-rappresentazione delle donne nel campo delle ICT. Ad esempio, su 1.000 donne laureate in Europa, solo 29 hanno fatto un percorso di studi in ICT e di queste solo 4 lavorano poi effettivamente nel settore. Alla conferenza che abbiamo organizzato a Milano (lo scorso novembre 2015 n.d.r.) ho portato all’attenzione dei presenti due dati: il primo è che, attualmente, in Italia circa il 22 per cento delle posizioni aperte legate alle ICT non trova candidati all’altezza e che, nel 2020, in tutta Europa potrebbero esserci, a seconda degli scenari economici, da 730.000 a oltre 1,3 milioni di posti di lavoro vacanti››.
Cosa è mutato rispetto allo scorso novembre, quando Alessia Mosca aveva presentato questi dati? Le potenzialità sono ancora queste?
Accanto a queste domande ci sarà la riflessione di Mina Pirovano, Presidente Comitato Imprenditoria femminile di Camera di Commercio di Monza MB, che riferirà sulla situazione delle imprese e start up femminili della Brianza.
Non mancherà lo storytelling: due giovani imprenditrici di Monza racconteranno la loro storia. Saranno Alessia Moltani, fondatrice di una start up (www.comflech.com) che opera nell’ambito sanitario legato alla prima infanzia, e Raffaella Prina Calvino, che invece si occupa di grafica digitale (www. maga-animation.com) a presentare la loro esperienza.
La serata sarà moderata dalla senatrice Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione Maria Paola Colombo Svevo che promuove l’incontro.