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Al via la Scuola di formazione politica Alisei, ottima partecipazione all’incontro inaugurale.
Sono già una ventina i giovani interessati, ma è ancora possibile iscriversi
Alla Scuola di formazione politica Alisei è possibile iscriversi fino venerdì 23 febbraio. Intanto, c’è già stato un primo momento di incontro di presentazione con tutti i ragazzi che hanno mostrato un interesse per la quarta edizione del corso, che quest’anno ha un titolo ambizioso “Coltivare la pubblica felicità”.
Questo l'oggetto del primo incontro: possono la politica e le istituzioni creare le condizioni perché le persone siano felici? E cosa possiamo fare noi?
Attraverso gli ospiti e un ricco programma interattivo la scuola offrirà agli iscritti la possibilità di trovare ispirazione dalla buona politica e scoprire la capacità personale e collettiva di agire. Questi, infatti gli obiettivi degli organizzatori che, anche per il 2018, si avvarranno del sostegno della Camera del Lavoro di Monza e Brianza che metterà a disposizione i locali di via Premuda a Monza.
Si tratta di percorso formativo rivolto a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 24 anni.
Una bella opportunità per tutti coloro che vogliono confrontarsi su temi di rilevanza internazionale, per conoscere gli strumenti utili per agire e per sperimentarsi attraverso laboratori.
disuguaglianze, l’ambiente, le migrazioni e l’etica pubblica: questi i temi che verranno affrontati in chiave globale per poi essere calati in una lettura attenta delle dinamiche legate al territorio di Monza e della Brianza.
Le lezioni si terranno tutti i venerdì dalle 17 alle 19 fino alla fine di maggio.
La scuola è gratuita previa iscrizione all'associazione alisei con un contributo di 25 euro.
Info e iscrizioni su www.alisei.tv
Monza, 14 febbraio 2018
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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«M’illumino di meno»: venerdì 23 febbraio in Piazza Libertà… si accendono le stelle
Occhi puntati verso l’alto. Telescopi come compagni di avventura. Il Centro di Lissone si trasformerà in un autentico osservatorio a cielo aperto, da dove potrà essere scrutata la volta celeste, le stelle ed i pianeti con l’aiuto di esperti qualificati.
Le luci di Piazza Libertà e Palazzo Terragni si spegneranno alle 20.30 in punto. Da quel momento, nel buio del «cuore» della città di Lissone, si… accenderanno le stelle!
L’Amministrazione Comunale di Lissone aderisce alla 14esima edizione di “M’illumino di meno 2018”, la campagna di sensibilizzazione verso i temi ambientali e del rispetto energetico promossa trasmissione radiofonica Caterpillar (http://caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/).
Il Comune di Lissone ha accolto l’invito a spegnere le piazze, estendendo ai propri concittadini l’invito a interrompere – anche solo per un tempo simbolico – le illuminazioni private delle rispettive abitazioni.
Inoltre, in modo simbolico, promuove un’iniziativa già proposta alla cittadinanza lo scorso anno. Dalle 20.30 alle 22 di venerdì 23 febbraio, l’illuminazione pubblica di Piazza libertà e di Palazzo Terragni resterà spenta. Un buio che indurrà non solo la riflessione sulle sfide energetiche del pianeta, ma che indurrà tutti a mettersi col naso all’insù!
Grazie alla collaborazione del Gruppo Astrofili Villasanta (http://gav.altervista.org/), tutti i presenti avranno la straordinaria possibilità di scrutare il cielo e le stelle con telescopi e binocoli, avvicinandosi alla passione per l’astronomia e al fascino del cielo stellato.
L’osservazione al telescopio sarà preceduta da una breve presentazione degli oggetti celesti che si andranno ad osservare e consentirà il riconoscimento delle principali stelle e costellazioni.
Piazza Libertà si trasformerà per un’ora e mezzo in un inedito osservatorio a cielo aperto dal quale rivolgere lo sguardo verso i pianeti e le costellazioni, guidati dall’occhio esperto di un Gruppo orientato allo studio, alla pratica e alla divulgazione dell’Astronomia.
L’iniziativa è libera e gratuita, aperta a tutte le età. Sarà rinviata a sabato 24 febbraio in caso di maltempo.
Lissone, 14 Febbraio 2017
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DAL 20 FEBBRAIO AL 22 APRILE 2018
ALLA VILLA REALE DI MONZA
LA MOSTRA
SAM HAVADTOY
NOBODY SEES ME LIKE I DO
L’esposizione che riflette sul concetto di originalità e autenticità, presenta una serie di opere inedite, tra sculture, dipinti, oggetti e arazzi, di una delle personalità più interessanti e originali nata dalla scena newyorkese degli anni ’70-’80.
Dal 20 febbraio al 22 aprile 2018, la Villa Reale di Monza ospita una personale di Sam Havadtoy (Londra, 1952), uno degli artisti più interessanti e originali, nati dalla scena newyorkese tra gli anni settanta e ottanta.
L’esposizione che si dipana nelle sale degli Appartamenti Reali, col patrocinio del Comune di Monza e di Regione Lombardia, presenta una serie di opere inedite, tra sculture, dipinti, oggetti e arazzi, alcune realizzate per l’occasione, che riflettono sul concetto di originalità e autenticità.
La recente polemica dei quadri falsi di Modigliani e l’esposizione Serial classic, tenuta alla Fondazione Prada, sull’idea di copia rispetto all’originale, sono state da spunto a Sam Havadtoy per dare corpo a un progetto che meditava da tempo.
Attraverso il suo lavoro, infatti, Havadtoy ha ripensato alla scultura antica, e a come è giunta ai nostri giorni, ovvero privata dei colori e dei vestiti che erano soliti abbigliarle.
“Gli storici - afferma Sam Havadtory - hanno da tempo dichiarato i marmi bianchi e i bronzi ossidati del mondo antico come capolavori. Come tali, hanno ispirato movimenti nell'architettura e nell'arte. Passarono secoli prima che si capisse che in origine non erano solo dipinti, ma a volte anche vestiti. Eppure questo ha fatto ben poco per alterare la nostra comprensione dell'estetica classica”.
Queste riflessioni lo hanno ispirato a realizzare un progetto espositivo dove s’incontrano oggetti dipinti, arazzi, quadri e sculture in bronzo decorati con pizzi colorati.
“Questo - continua Sam Havadtoy - è il mio modesto modo di rendere omaggio a quegli artisti del passato le cui opere sono state distrutte non solo dal tempo ma anche da un fondamentale fraintendimento del loro aspetto originale. Villa Reale è una capsula del tempo del passato, eppure non posso fare a meno di pensare a come sarebbe oggi se fosse ancora una casa per una famiglia”.
“La mostra di Sam Havadtoy - afferma Piero Addis, direttore Consorzio Villa Reale e Parco di Monza - s’inserisce in un programma di arte visiva presso gli Appartamenti Reali intitolato “Interference”, dove gli artisti propongono un corto circuito fra le loro opere e la sontuosità barocca e neoclassica delle sale e degli arredi. Un fenomeno, quello delle interferenze che è dovuto alla sovrapposizione, in un punto dello spazio, di due o più onde. Interferenze come algoritmi che controllano gli esseri umani, attraverso sensazioni, emozioni, pensieri”.
“A prima vista quest’allegra interferenza di Havadtoy - continua Piero Addis - così fresca, sembra quasi risvegliare o portare avanti lo spirito degli anni sessanta. I colori, l’apparente leggerezza che traspare dalla selezione dei soggetti, il trattamento frivolo, divertente, persino un po’ sfacciato che l’artista riserva agli oggetti quotidiani o agli oggetti di design; l’apparente completa assenza di qualsiasi accento drammatico o patetico, la scioltezza con la quale si appropria di ogni possibile oggetto per inserirlo nelle sue opere evocano un’atmosfera, o meglio un atteggiamento che, visto nel contesto della storia dell’arte, sembra essere legato alla Pop Art. E infatti Sam Havadtoy si porta dietro la grande lezione assimilata da uno dei suoi maestri e amici, come Andy Warhol, che ha frequentato a New York in oltre vent’anni. Grazie anche a Yoko Ono, con cui ha condiviso una parte importante della vita, frequentando il vibrante contesto artistico di quegli anni”.
Il percorso espositivo, introdotto da una grande scultura posta nelle vicinanze della fontana, si apre con due d’après di altrettanti ritratti di Amedeo Modigliani, per rappresentare i due amori nella vita del re che abitava la Reggia, presi dalle copie che aveva realizzato il grande falsario ungherese Elmer de Hory.
In questo gioco dialettico tra copia e originale, Havadtoy dà forma a delle sculture in bronzo che riproducono eroi dell’animazione quali Bugs Bunny o Betty Boop realizzati seguendo la sua cifra stilistica più caratteristica, ovvero l’utilizzo del merletto, materiale insolito per l’arte contemporanea, ma il cui impiego trova riscontro nella memoria dei popoli dell’est Europa dove proprio il merletto intrecciava associazioni complesse con classe, religione, storia e moda e che in laguna ha uno dei centri di produzione più rinomati in Italia. Nella sua pratica artistica, infatti, Havadtoy incolla frammenti di pizzo sulle sue opere; quindi, strato dopo strato li ricopre di colore, in modo che il gioco di vuoto e pieno che si crea, diventi l’elemento strutturale dell’immagine che ne risulta.
La mostra inoltre continua presentando due grandi arazzi, un’installazione composta da dipinti posti sul pavimento che andranno a creare un enorme tappeto (6 x 6 metri), o ancora una scacchiera.
Note biografiche
Sam Havadtoy è nato nel 1952 a Londra da una famiglia ungherese. Rientrata in Ungheria nel 1956, non le fu più concesso di ritornare in Inghilterra. Nel 1971, Sam emigrò illegalmente in Inghilterra attraverso la Yugoslavia. Un anno più tardi, nel 1972, si stabilì negli Stati Uniti.
Nel 1978 fondò il Sam Havadtoy Gallery and Interior Design Studio, e divenne amico intimo di Yoko Ono, John Lennon, David Bowie, Andy Warhol, Keith Haring, George Condo, Donald Baechler e molti altri artisti.
Winged Altarpiece, la più monumentale scultura in bronzo mai realizzata da Keith Haring, fu creata in edizione limitata con l’aiuto di Havadtoy. Qualche anno dopo, il Ludwig Museum di Budapest ricevette in dono dallo stesso Havadtoy questa rara opera per arricchire le sue collezioni permanenti.
Nel 1992 aprì la Galéria 56 a Budapest. Qui espose lavori di artisti quali Keith Haring, Andy Warhol, Agnes Martin, Cindy Sherman, Kiki Smith, Robert Mapplethorpe, Ross Bleckner, Donald Sultan, Donald Baechler, oltre alle opere del grande artista ungherese László Moholy-Nagy. (www.galeria56.hu)
Dal 2000 è tornato a vivere in Europa; a Budapest e Szentendre, in Ungheria, e a Milano. In tempi recenti, ha esposto alla Galleria Mudima a Milano (2016) e a Palazzo Bembo a Venezia (2017), in occasione della Biennale d’Arte.
Monza, febbraio 2018
SAM HAVADTOY. NOBODY SEES ME LIKE I DO
Monza, Villa Reale > Appartamenti Reali (Viale Brianza, 1)
20 febbraio – 22 aprile 2018
Orari:
Martedì-domenica 10-19. Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti:
(Mostra + Appartamenti Reali al Primo Piano Nobile, inclusi accompagnamento alla visita e audioguida)
Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni.
Speciale: 4 euro per scuole e minori di 18 anni; 8 euro dai 19 ai 25 anni compresi.
Gratuito: per minori di 6 anni, disabili e un accompagnatore, tesserati Icom, giornalisti con tesserino, guide turistiche, due insegnanti per scolaresca, 1 accompagnatore per gruppo di adulti.
Info e prenotazioni: tel. 039.5783427
Sito internet: www.reggiadimonza.it
Prenotazioni gruppi:
info@villarealedimonza.it; tel. 039.5783427
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"Obiettivo Gatto": mostra fotografica felina.
Sabato 17 e domenica 18 febbraio presso il rifugio di Monza.
Nell'ambito della Giornata Mondiale del Gatto, ENPA di Monza e Brianza organizza per il weekend di sabato 17 e domenica 18 febbraio 2018 una mostra fotografica sul mondo felino, presso il rifugio di Monza. Protagoniste della mostra saranno le colonie feline, in primis quella del Vecchio Canile di Via Buonarroti con cartelloni divisi in temi come "Aggiungi un posto a tavola", "Baciati dal sole" o, ancora, "Tenersi in forma", ma non mancherà uno sguardo alla storica colonia dell'Ospedale di San Gerardo di Monza.
Ampio spazio sarà dedicato ad alcuni gatti celebri, come il micio rosso protagonista del libro e del film "A spasso con Bob", oppure Larry, lo sterminatore ufficiale di topi della residenza del primo ministro britannico, adottato in un gattile londinese, o, ancora, i popolarissimi protagonisti dei cartoni animali. Un altro cartellone sarà dedicato ad alcuni VIP, autentici amanti dei gatti, come Freddie Mercury, Giorgio Armani e Papa Ratzinger.
Oltre alla mostra fotografica, sarà allestito all'interno della sala conferenza un mercatino di accessori e attrezzi per gatti, come i tiragraffi e giochi.
Dove e quando.
La mostra e il mercatino, al parco canile-gattile di Monza in Via San Damiano 21, saranno aperti al pubblico sabato 17 e domenica 18 febbraio, dalle 14:30 alle 18:00.
Ingresso libero.
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Brianza Classica, a Villasanta il 17 febbraio:
DAL PALCOSCENICO DELL’OPERA AL PALCOSCENICO DELLA VITA
con il Trio Pianiste all’Opera
Rosella Masciarelli, Michela De Amicis e Angela Petaccia
pianoforte a sei mani
sabato 17 febbraio, ore 20.30 / Teatro Astrolabio / via Mameli 8 / Villasanta (MB)
Dopo il concerto di Lissone, Brianza Classica vi dà appuntamento al Teatro Astrolabio di Villasanta con “Dal palcoscenico dell’opera al palcoscenico della vita”, concerto pianistico a sei mani con il trio Pianiste all’Opera composto da Rosella Masciarelli, Michela De Amicis e Angela Petacci. Il concerto introdurrà il pubblico nelle atmosfere salottiere della seconda metà dell’800, quando il panorama musicale era dominato dalla produzione operistica. Le tre pianiste faranno rivivere il gusto e la grazia di quei trattenimenti nei quali la musica ebbe un ruolo centrale e vitale. Il repertorio in programma è esclusivamente ispirato alle opere e prevede: le Fantasie su Rigoletto e sulla Traviata del compositore Giusto Dacci; le arie più belle di Puccini dove la situazione scenica, il gesto, la parola e la musica si accordano intimamente con la melodia stessa che diviene canto di passione; le fantasie su temi d’opera di Mascagni, Leoncavallo, Tosti e Boito. I celebri temi di Carmen, Violetta, Mimì ed altri personaggi dell’opera lirica saranno protagonisti di questo concerto, davvero tutto al femminile.
Concerto ad ingresso gratuito con prenotaziona consigliata su www.brianzaclassica.it
Al seguente link un video del trio in azione: Fantasia su Rigoletto
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La seconda serata del nostro “Cineforum per l’ambiente” è alle porte
venerdì 16 febbraio, nella sala Carver dell’UrbanCenter/Binario 7, via Turati 6, Monza
Proietteremo il film-documentario prodotto da NBC Universal, con la regia di Bonni Cohen e Jon Shenk
Una scomoda verità 2, con Al Gore
Undici anni dopo “Una scomoda verità” Al Gore torna ad affrontare un argomento che in questi anni non ha mai smesso di approfondire:
il surriscaldamento del globo terrestre, le sue cause, i suoi effetti e le alternative praticabili.
Il documentario segue l'ex vice-presidente degli Stati Uniti nelle sue conferenze e nei suoi incontri a tutti i livelli,
supportando le sue riflessioni con immagini molto significative e molto belle.
E' un'altra occasione di riflessioni sul tema della salvaguardia dell'ambiente e di quello che possiamo fare.
Tutti, nessuno escluso.
E siccome ci piace coltivare le buone abitudini, se vieni alle ore 20.30, ti accoglieremo con delle tisane e dei biscottini biologici da sgranocchiare.
La proiezione inizia alle ore 21.
Dopo la proiezione possiamo fare due chiacchiere, scambiarci le idee su quello che il film ci ha suscitato e riflettere assieme sui temi a noi cari.
Chissà che anche questo film ci aiuti ad avere delle nuove idee e avviare dei bei progetti!
L’ingresso alla serata è a offerta libera fino ad esaurimento posti.
Ti aspettiamo!
Ti ricordo anche i due prossimi appuntamenti di Legambiente:
M'illumino di meno, il 23 febbraio: camminata o biciclettata con aperitivo a lume di candela
Il terzo e ultimo film del cineforum, venerdì 9 marzo: con la proiezione di Contromano di Stefano Gabbiani
Per info e dettagli ti scriveremo ancora, e trovi sempre gli aggiornamenti sulla nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/monzalegambiente/
Legambiente
Circolo di Monza
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Creta, colori e farina: i laboratori dell’Asilo Nido entrano in biblioteca
Metteranno in gioco manualità e creatività giocando con la creta, si tufferanno in un mondo di colori vivendo un’esperienza sensoriale dalle mille tonalità, scopriranno che acqua e farina possono dar vita a una materia “nuova”.
A partire da sabato 24 febbraio, l’Amministrazione Comunale di Lissone propone il format “I laboratori del Nido in Biblioteca”. Il progetto prevede la collaborazione tra l’Asilo nido Comunale Tiglio e la Biblioteca Civica di Lissone, proponendo alla cittadinanza un’occasione di condivisione dei valori importanti legati all’infanzia.
Sarano quindi organizzati tre laboratori creativi per bambini di Lissone di età compresa tra i 18 ed i 36 mesi accompagnati da un adulto di riferimento. Ciascun momento sarà curato dall’equipe educativo dell’Asilo Nido che si è resa disponibile sia per la progettazione sia per la messa in opera dei laboratori creativi.
Il progetto prevede tre diversi laboratori
- “CONCRETAMENTE”, 24 febbraio, dedicato alla scoperta della creta mettendo in gioco manualità e creatività;
- “MANI IN PASTA”, 10 marzo, dedicato alla scoperta di acqua e farina e come gli elementi diventano materia;
- “UN TUFFO NEL COLORE”, 24 marzo, dedicato alla scoperta del colore e della luce attraverso un’esperienza sensoriale.
Tutti i laboratori avranno inizio alle ore 10 con gruppi composti da un numero massimo di 7 bambini e si terranno nella Biblioteca civica di Piazza IV Novembre. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare l’Asilo Nido Tiglio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 al numero 039.462385.
“La novità del progetto consiste nella duplice valorizzazione della Biblioteca quale luogo di incontro di esperienze e nella condivisione con le famiglie del territorio del pensiero educativo cardine del servizio assicurato dall’Asilo Nido Tiglio – sottolinea il Sindaco Concettina Monguzzi – questi tre appuntamenti rappresentano la promozione di eventi a favore di una cultura per l’Infanzia, favorendo la crescita del bambino attraverso lo strumento del gioco”.
Lissone, 13 Febbraio 2018
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L'A.N.E.D. (Associazione Nazionale ex Deportati) esprime apprezzamento per il Viaggio organizzato dalle scuole di Limbiate in collaborazione con l'Amministrazione comunale che vedrà, come meta in Sicilia, i luoghi dello sbarco degli Alleati nel luglio del 1943 e alcuni luoghi tristemente famosi per aver visto realizzarsi efferati eccidi mafiosi. Tuttavia, ci teniamo a precisare che, tale Viaggio, impropriamente viene denominato “Viaggio della Memoria”. A tal proposito si esprime la condivisione di quanto è contenuto nel Comunicato della Commissione Memoria dell'ITC “Elsa Morante” e nella Nota del Dott. Raffaele De Luca, ex Sindaco di Limbiate. Per “Viaggi nella Memoria” si intende un percorso didattico dentro la Storia di uno dei periodi più drammatici della storia del Novecento. Nella storia di quel secolo c'è la Shoah, con i suoi 6 milioni di ebrei finiti nei campi di sterminio e ci sono gli omosessuali, gli zingari, i malati di mente, i disabili, i Testimoni di Geova e tutti coloro che non rientravano nei canoni dell'eletta 'razza ariana'. E ci sono, non per ultimi, a centinaia di migliaia, gli oppositori politici (cattolici, comunisti, socialisti, liberali) che non abbassavano la testa. La visita dei Campi di sterminio disseminati in Europa, i luoghi dove avvennero rastrellamenti e deportazioni, le testimonianze dei sopravvissuti e dei resistenti ci permettono non solo di intraprendere un ‘Viaggio nella memoria' ma soprattutto di ribadire con forza quei principi di libertà e di eguaglianza che stanno alla base della nostra Carta costituzionale. La sfida di chi organizza e accompagna. ogni anno, gli studenti a visitare i campi nazisti è anche quella di aiutarli a leggere l’opacità dei luoghi, perché come ha detto la storica Annette Wieviorka “Ad Auschwitz non c’è nulla da vedere se non si sa prima quello che si cerca”. Bisogna sapere per vedere qualcosa in quei tristi luoghi, andare oltre un campo di rovine e baracche. Senza conoscenza, senza studio, senza una adeguata preparazione che non può non iniziare con l'inizio dell'anno scolastico non c'è un viaggio che possa essere definito “Viaggio nella Memoria”. Ecco perchè riveste una indispensabile importanza la preparazione specifica di chi propone, pianifica e organizza i Viaggi nella Memoria. E questo è anche lo spirito della Legge istitutiva del Giorno della Memoria laddove all'Art. 2 è scritto: “In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere”. E' ovvio che, fra le Attività didattiche sulla Memoria, debbano rientrare, a pieno titolo, anche i Viaggi nella Memoria. Abbiamo letto il programma del viaggio proposto dal Comune e dai Dirigenti scolastici e seguito le modalità organizzative, ma non ci pare di riconoscere nessuno di questi requisiti. Ci spiace che la tradizione dei Viaggi nella Memoria organizzati a Limbiate abbia subito questa battuta d'arresto, avremmo preferito che il, pur interessante Viaggio in Sicilia, fosse aggiuntivo e non sostitutivo del Viaggio nella Memoria e ci auguriamo che, dal prossimo anno, si possano ripristinare Viaggi nella Memoria che riflettano le caratteristiche sopra esposte e che l'ANED possa essere coinvolta, fin dall'inizio, in tutti gli aspetti organizzativi del Viaggio nella Memoria.
Milena Bracesco, Vicepresidente provinciale ANED Monza- Sesto San Giovanni
Rosario Traina, Referente ANED Limbiate
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Risposta dei lavoratori Bames al reclamo dei Bartolini: "IL FURTO DEL POSTO DI LAVORO NON SI MONETIZZA"
Vimercate 8 febbraio 2018
Riportiamo qui sotto le ragioni per le quali la ex RSU Bames-Sem ed il comitato ex lavoratori e lavoratrici Bames-Sem, hanno condiviso la scelta fatta a maggioranza nel luglio 2017 dal Comitato Creditori del fallimento Bames (poi comunicata dai curatori fallimentari), di RIFIUTO-DINIEGO della “proposta transattiva” presentata al Tribunale fallimentare dai fratelli Massimo Vittorio e Selene Bartolini.
La proposta transattiva (...in 25 rate mensili...) oltre a monetizzare un danno, che secondo noi non è monetizzabile, contiene inoltre la richiesta, per noi altrettanto inaccettabile, di tacitare qualsivoglia pretesa, diritto, azione risarcitoria riferibile sia agli incarichi gestori sia alle partecipazioni detenute dagli stessi in BAMES e/o società controllate, partecipate o comunque alla medesima correlate e chiedendo la rinuncia del fallimento a costituirsi civile nel procedimento penale n.827/14”.
Premesso che la perdita del posto di lavoro NON è monetizzabile, aggiungiamo che è inaccettabile che la famiglia Bartolini, dopo aver distrutto le nostre due fabbriche (per non parlare di tutte le altre) e dopo aver fatto perdere il posto di lavoro a più di 400 persone, pensi di uscire da questo disastro con una misera transazione (per di più a rate) dai nostri calcoli risulta che la proposta dei Bartolini sia veramente ridicola poiché non copre neppure il 2% dei crediti privilegiati dei dipendenti e dell’INPS.
Le motivazioni etico e morali, la manifesta incapacità imprenditoriale per aver distrutto una eccellenza industriale europea, ma anche le motivazioni economiche e comportamentali dei fratelli BARTOLINI che tra l'altro cercano con la transazione di dettare le condizioni, imponendo come pregiudiziale al fallimento BAMES di rinunciare a costituirsi parte civile nel procedimento penale (che potrebbe essere imminente secondo noi) e soprattutto visto i reati contestati che vanno dalla “bancarotta fraudolenta in concorso con danno patrimoniale ingente e rilevante gravità – falso in bilancio ed evasione fiscale – reati tributari“.
E allora ci chiediamo come sia possibile cercare (sperando di avere attenuanti e liberarsi da tutti i contenziosi con annesse richieste danni) di mistificare la realtà, a tal proposito basta leggere la sentenza n°3399/2017 del tribunale di Monza dalla quale emerge il comportamento ed il conflitto di interessi degli stessi Massimo e Selene, ed il chiaro disegno della famiglia (c’è anche il padre Romano Bartolini), finalizzato alla sottrazione dell’attivo patrimoniale e della liquidità di Bames a favore delle altre società del gruppo Bartolini. Il progetto appare ancora più evidente leggendo le Conclusioni delle Indagini Preliminari art.415-bis emesso dalla Procura della Repubblica tribunale di Monza il 23.11.2017.
Appaiono evidenti il ruolo ed i reati che, a vario titolo e gravità, vengono ascritti anche ai fratelli Bartolini, per questi motivi, oltre che per aver contribuito alla perdita di centinaia di posti di lavoro, riteniamo la proposta di transazione irricevibile e siamo d’accordo con il diniego espresso del Comitato Creditori Bames.
Ci auguriamo che quanto prima inizi il processo, la Giustizia faccia il suo corso e chi ha speculato sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici paghi per le sue colpe.
Cordiali saluti
ex RSU Bames-Sem
Comitato lavoratori e lavoratrici ex Bames-Sem
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Giovedì 8 febbraio Il Presidente FIAB MonzainBici, con alcuni membri del direttivo, ha incontrato l'amministrazione comunale, nella persona dell'assessore Federico Arena, accompagnato dall'ing. Casati dirigente ufficio mobilità.
L'incontro è stato chiesto per discutere con l'assessore sulle risposte dell'Amministrazione comunale alle nostre 10 proposte inoltrate nel mese di ottobre 2017. MonzainBici e il suo presidente Pasquale Scalambrino ha fatto presente all'assessore l'urgenza di interventi per favorire la mobilità ciclistica, alla luce della grande arretratezza nella nostra città rispetto alle città virtuose nella innovazione.
Considerato anche che Monza soffre di un alto tasso di inquinamento atmosferico (nel 2017 Monza ha superato per ben 164 giorni i limiti massimi di legge rispetto ai 35 giorni tollerati dalla legge) e che non è più possibile dilazionareinterventi che contrastino questa situazione che ha gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini. Le risposte dell'assessore sono state per noi insufficienti, soprattutto per i tempi incerti e lunghi degli interventi, ma prendiamo atto della buona volontà di questa amministrazione ad affrontare il problema, (dichiarazione del Sindaco sulla "Tua Monza") ,mettendo a disposizione le competenze FIAB per migliorare e accelerare gli interventi.
Entriamo nel merito solo di alcuni punti della discussione solo per accennarli:
1 - *Moderazione del traffico*. L'amministrazione sta intervenendo in una
sola strada (Via Confalonieri) mentre Monzainbici chiede di sperimentare zone 30 più ampie e di estendere a tutti i quartieri le zone a 30km/h, e soprattutto nelle zone residenziali e plessi scolastici, come proposto da FIAB a livello nazionale. Dobbiamo iniziare e superare in fretta la fase di sperimentazione, anche perchè questo intervento è ormai diffuso negli stati europei più sensibili ai temi ambientali e in moltissime città italiane.
2 - *Connessione ciclabili esistenti*. Da tempo chiediamo che vengano
connesse le ciclabili attualmente esistenti in quanto ora sono uno "spezzatino" che si interrompe continuamente mettendo a dura prova il ciclista che le percorre. Se vogliamo dare sicurezza ai cittadini in bicicletta e tendere ad annullare gli incidenti mortali nella nostra città serve una struttura seria e ben segnalata, in caso contrario le ciclabili saranno sempre più degradate e inservibili. Abbiamo consegnato le nostre 22 proposte di congiungimento. Ma non siamo riusciti ad avere rassicurazioni sui tempi di intervento.
- 3*Ciclabile per Bettola/Sesto S. Giovanni*. Grazie alla collaborazione di
FIAB MonzainBici con la partecipazione al bando per il collegato ambientale si prevede un finanziamento da parte del Ministero e una parte del Comune di Monza per la realizzazione della ciclabile da via Borgazzi a Bettola. Questa importante direttrice
chiediamo che parta da L.go Mazzini lungo c.so Milano e fino a Bettola, come peraltro previsto dal Biciplan comunale per rendere questo tracciato veramente utile e collegare altre due ciclabili esistenti come quella del Villoresi e viale Campania.
4 - *Il Biciplan* (approvato nel 2012) che giace nei cassetti comunali deve essere attuato e noi chiediamo un cronoprogramma per iniziare a realizzare quanto previsto da questo progetto. Il Comune deve avere un programma di interventi da rispettare e al momento dobbiamo purtroppo verificare, che nei primi otto mesi dall'insediamento della giunta non abbiamo avuto molte notizie sugli interventi di mobilità ciclistica.
5 - *Bike Sharing*. Nonostante il nostro interesse per questo tipo di servizio che potrebbe essere anche potenziato e studiato meglio nelle sue postazioni, riteniamo che lo sviluppo delle biciclette a "flusso libero" sia il futuro e che quindi dovrebbe essere, in una fase iniziale, affiancato al bike sharing. Il flusso libero sta avendo un grande successo a Milano e non solo, grazie alla sua elevata facilità d'uso.
6 - *Punzonatura biciclette*. Il furto delle biciclette tocca numeri significativi e disincentiva l'utilizzo di questo meraviglioso mezzo di trasporto. FIAB MonzainBici ha promosso e ottenuto dall'amministrazione di Monza l'installazione della macchina punzonatrice, ma l'accesso a questo servizio risulta troppo macchinoso. L'assessore è d'accordo con noi e si studieranno metodi semplificati per poterne usufruire in modo semplice.
7 - *Chiusure temporanee delle vie entrata/uscita delle scuole. *I bambini di Monza sono costretti, dalla situazione estremamente negativa, a respirare aria pessima in città e nel momento dell'entrata e uscita da scuola la situazione viene aggravata dalla concentrazione di auto davanti alla scuola dei genitori che accompagnano i propri figli. Chiediamo che vengano chiuse le scuole in particolare quelle dell'obbligo e materne, all'entrata e all'uscita dei bambini. Purtroppo su questo tema non abbiamo sintonia di vedute con l'assessore preoccupato di intasare ulteriormente altra strade. Chiediamo di sperimentare in almeno due scuole la chiusura delle strade interessate alle scuole.
8 - *Parcheggio biciclette nei cortili condominiali.* (LEGGE REGIONALE N° 38 DEL 28 SETTEMBRE 1992). La soluzione è estremamente semplice, modificare il regolamento edilizio per permettere di non vietare il parcheggio delle bici, sia negli edifici esistenti che quelli di nuova costruzione, come fatto dalla città di Milano.
Riteniamo la risposta dell'assessore insufficiente ad affrontare la problematica.
FIAB ha promosso ed ottenuto una *legge quadro approvata dal Parlamento sulla mobilità ciclistica.* Con le parole del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio "per la prima volta troviamo la bicicletta su un piano di pari dignità tra i mezzi di trasporto degni di infrastrutture dedicate". "la bicicletta è un mezzo di trasporto, il più sostenibile tra tutti, e richiede una pianificazione organica, nazionale, regionale e locale, per sviluppare le sue potenzialità per la mobilità urbana, il turismo e l'economia". Il ministro definisce questa legge "uno scatto culturale", crediamo sia stato dato un grosso contributo a superare quel modo di pensare superato che metteva al centro delle città, e non solo, l'auto come unico mezzo dominante per il trasporto delle persone. Un'arretratezza culturale con la quale purtroppo dobbiamo ancora fare i conti.
Ringraziamo quindi l'assessore Arena per averci ricevuto e, volendo essere franchi e sinceri, troviamo le sue posizioni un po’ fredde riguardo al nuovo modo di muoversi in città, ma da parte nostra c'è la più grande disponibilità alla collaborazione e al confronto, certi che i tempi sono maturi per un approccio moderno a questo tema.
Naturalmente i punti esposti in questo comunicato non esauriscono l'argomento, molto altro abbiamo tralasciato, non per minore importanza, solamente per questioni di tempo. Torneremo su queste e altre proposte perchè vogliamo che la nostra città non resti la cenerentola d'Italia (in base alle ultime classifiche stilate da Legambiente e Sole 24 ore") con tassi altissimi di inquinamento e incidentalità frequente, situazioni intollerabili in una città moderna e che vuole essere di attrattiva turistica come Monza.
Uff. Stampa FIAB MonzainBici