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LO STRETTO LEGAME TRA SONNO E SALUTE:
A MONZA DUE INIZIATIVE GRATUITE DEDICATE AI CITTADINI
Con una campagna gratuita di screening e un incontro di approfondimento sul tema, Synlab CAM Monza sceglie di sensibilizzare il territorio su una tematica fondamentale per il benessere psico-fisico dell’individuo
Monza, 08 marzo 2018 – Siamo ormai prossimi alla Giornata Mondiale del Sonno (che cadrà il 16 marzo) e, per l’occasione, Synlab CAM Monza ha deciso di offrire al territorio un doppio appuntamento di forte incisività: unacampagna gratuita di screening e un incontro pubblico di approfondimento sul tema.
La campagna di sensibilizzazione sulla buona qualità del sonno si concretizzerà nella possibilità di prenotare gratuitamente, presso la struttura monzese, un colloquio medico finalizzato all’inquadramento del proprio rischio di OSAS (Sindrome Apnee Ostruttive del Sonno). I pazienti interessati possono chiamare il numero 039 2397468 dalle 11.00 alle 14.00 o scrivere a prenotazioni.monza@synlab.it entro il 22 marzo. Propriogiovedì 22 marzo, alle ore 19:45, si terrà presso l’Auditorium Synlab CAM di Viale Elvezia, l’incontro “Segui il tuo ritmo: proteggi il tuo sonno, vivi meglio” che, patrocinato da AIPAS (Associazione Italiana Pazienti con Apnee del Sonno) e da OMCeOMB (Ordine dei Medici e Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e Brianza), ospiterà in veste di relatori Augusto Fontana - Specialista in Neurologia, Synlab San Nicolò,Francesca Milano - Specialista in Ortognatodonzia, Esperta in Disturbi Respiratori Ostruttivi nel Sonno SIMSO, EADSM, Synlab CAM Monza, Silvia Briganti - Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Synlab CAM Monzae, in veste di moderatore, Enrico Brunello – Presidente AIPAS. Al convegno potrà accedere liberamente chiunque voglia approfondire questa tematica, iscrivendosi attraverso la Segreteria Organizzativa:sara.casati@synlab.it - 039.2397450.
Le due iniziative partono dalla consapevolezza che il sonno rappresenta un elemento cruciale per la nostra sopravvivenza. Esso, infatti, condiziona il corretto sviluppo fisico e cognitivo nel bambino e innumerevoli aspetti della nostra salute fisica e mentale. Dormire poco o male diminuisce l’attenzione, la concentrazione e la memoria, peggiora le performance lavorative e il rendimento scolastico, contribuisce ad alimentare problemi di natura psicologica e cognitiva, così come di natura endocrina, immunologica e cardio-vascolare. Il sonno è dunque strettamente correlato alla nostra salute, anche se, purtroppo, da molti studi effettuati sul tema, emerge come soltanto un terzo di chi soffre di disturbi del sonno si rivolge al medico, nonostante una corretta prevenzione possa essere determinante per migliorare lo stato di salute complessivo del paziente.
Già nello scorso anno, Synlab CAM Monza si era dimostrato particolarmente vicino alla tematica, con l’organizzazione di un corso ecm rivolto ai medici (20 maggio 2017) e con l’attivazione di un ambulatorio dedicato alla Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), nell’ambito del quale ogni giorno ci si prende cura a 360° dei pazienti, ottimizzando i tempi e l’efficacia dell’approccio terapeutico.
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Il MoVimento 5 Stelle di Brugherio organizza l’incontro pubblico dal titolo:
LEGALITA’ E TRASPARENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
UN DIRITTO PER I CITTADINI, UN DOVERE PER I POLITICI.
L’evento avrà luogo venerdì 16 marzo alle ore 21.00, presso la sala Consigliare del Comune, in Piazza cesare Battisti 1 e vedrà come relatori Giovanna Ceribelli, Commercialista, Revisore dei Conti e Consigliere di ARAC (Agenzia Regionale Anti Corruzione) della Lombardia, giunta alla ribalta della cronaca nel 2016 per aver fatto scoppiare l’inchiesta Smile sul malaffare della Sanità regionale lombarda, e Alessandra Riccardi, neosenatrice del MoVimento 5 Stelle, Avvocato.
La diffusione della cultura e della pratica della Trasparenza e della Legalità è di fondamentale importanza per garantire a tutti una società più giusta ed equa. Chi amministra la Cosa Pubblica, a qualunque livello, ha il dovere di applicare tali valori, ed i cittadini hanno a disposizione idonei strumenti per consentire loro di controllare l’operato della Politica per indirizzarla verso comportamenti virtuosi. Lo scopo dell’evento è discutere questi temi con personalità che ogni giorno lavorano per combattere corruzione e malaffare, in modo da apprendere cosa possiamo fare, come cittadini, per esercitare il nostro diritto alla Trasparenza e alla Legalità nella Pubblica Amministrazione. Al termine degli interventi dei relatori, è previsto uno spazio per le domande dal pubblico.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
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Street Food, dal 16 al 18 marzo tre giorni di eventi e degustazioni in Piazza Libertà
Tre giorni di eventi con animazioni, truck food e prelibatezze da gustare direttamente… on the road. Dal 16 al 18 marzo, a Lissone ritorna lo street food: organizzato da ProgetEventi col patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Lissone, l’evento rientra nel calendario regionale delle Sagre e delle Fiere 2018. La manifestazione si terrà da venerdì a domenica in Piazza Libertà, cuore del Centro storico cittadino: in programma tre giorni di eventi con animazioni e momenti pensati per i più piccoli e i più grandi. Per tutta la durata dell’evento, non mancherà infatti da mattina a sera live music e artisti da strada con la loro immancabile carica di entusiasmo ed energia.
Ma l’altra viva caratteristica di questi tre giorni sarà la presenza dei truck food, dove tutti potranno gustare prelibatezze provenienti da più Regioni. Nei tre giorni, previsti quindi momenti di mostra, degustazione e vendita di prodotti tipici nazionali e dell’artigianato. Saranno infatti 16 i truck presenti in Piazza Libertà, ciascuno dei quali offrirà varie specialità e prelibatezze del Belpaese: dallo specialista del barbecue ai prodotti tipici siciliani, delle fritture di pesce ai gusti del Centro Italia. Uno speciale truck si trasformerà in un palco, dove si esibiranno band, sarà possibile partecipare al karaoke e verrà diffusa baby dance per i più piccoli.
In giro per il Centro la manifestazione si arricchirà con giocolieri, truccabimbi e palloncini, rendendo ancor più avvincente la tre giorni di Street Food. “Lissone riaccoglie un evento di Piazza dedicato allo Street food, modalità di commercio che ormai da alcuni anni ha visto il moltiplicarsi di occasioni che offrono l’opportunità di assaporare i gusti della cucina locale attraverso piatti da strada - sottolinea Alessandro Merlino, assessore allo Sviluppo Economico - Come Amministrazione Comunale ospitiamo con soddisfazione un evento che per tre giorni offrirà la possibilità di scoprire gusti e sapori della nostra tradizione, confermando l’attenzione al nostro Centro storico e ad una programmazione che con cadenza mensile proponga manifestazioni di interesse collettivo. Dopo il successo del Chocomoments, ci aspettiamo ancora di vedere una Piazza viva ed animata”.
Lissone, 7 Marzo 2018
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RIPENSIAMOCI … A TEATRO
La seconda parte del ciclo di incontri all’interno del programma
Ripensiamoci – La forza della ragione nell’epoca della comunicazione globale
prosegue con lo spettacolo teatrale
UNO CHE CONOSCEVO
di e con Corrado Accordino
GIOVEDI’, 22 MARZO, ORE 21
TEATRO BINARIO 7 – via Turati, 6/8 Monza
Parliamo ancora di comunicazione, di verità e di manipolazione dell’informazione con la visione di una pièce teatrale che si svolge all’interno della redazione di un giornale: un palco-redazione dove si muovono tre giornalisti e una stagista che con battute taglienti e di arguto realismo ci fanno capire come si sceglie oggi il modo di proporre le notizie, viaggiando sempre sul filo tra apparenza e realtà, tra ciò che è falso e ciò che si ritiene più utile far credere
Lo spettacolo, già proposto con successo, viene nuovamente presentato in accordo con Novaluna in un’unica serata con una recita aperta a tutti.
Alla fine dello spettacolo il regista Corrado Accordino e gli attori dialogheranno con il pubblico.
I biglietti si acquisteranno prima dello spettacolo direttamente alla biglietteria del Teatro Binario 7
Costo del biglietto: 12 euro - in esclusiva per i soci Novaluna: 10 euro – minori di 18 anni: 6 euro
Ai soci di Novaluna consigliamo vivamente di prenotarsi per tempo in modo da potersi garantire il miglior posto al prezzo agevolato, e li preghiamo di coinvolgere amici e parenti.
Prenotazioni via e-mail a : info@novalunamonza.it o telefonando a: Alberto 340 2572999 Loretta 339 1014704
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Nasce la Portineria Sociale di Scuotivento,
un piccolo aiuto per gli abitanti del quartiere
Il Circolo ARCI Scuotivento di Monza affianca alla Trattoria Popolare un nuovo servizio
Monza (MB), 05 marzo 2018 – Il circolo Arci Scuotivento inaugura domani, martedì 6 marzo, la sua portineria sociale, uno spazio a cui appoggiarsi per le piccole commissioni e i problemi del quotidiano. L’idea è quella di fornire un servizio a disposizione di tutti e favorire mutuo aiuto e relazioni, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la vivibilità del quartiere, l’integrazione nel tessuto sociale della città, l’apertura e la solidarietà.
Il portierato sociale del circolo Arci monzese è un luogo “risolvi-problemi” dove poter trovare informazioni utili, come il reperimento di un artigiano, un tecnico specializzato o una baby-sitter, dove poter usare un computer dotato di connessione Internet od ottenere un aiuto per compilare moduli e bollettini. Ma è anche qualcosa di più, uno spazio di ascolto, scambio di competenze e valorizzazione delle risorse presenti nei cittadini del quartiere attraverso iniziative di incontro, aggregazione e momenti ludici. Il progetto prevede l‘apertura della portineria nelle giornate di martedì e giovedì dalle 10 alle 17, per un totale di 14 ore settimanali. Responsabile del progetto Paola Arpago, socia fondatrice del Circolo, che si dividerà tra i fornelli della Trattoria Popolare e lo sportello.
"Il portierato sociale ha una missione, quella di rendere più semplice la vita delle persone aiutandole a cercare ciò di cui hanno bisogno. In realtà, quell’atmosfera calda e umana che ricrea quella delle vecchie portinerie di condominio e i legami che nascono vanno ben oltre al pratico e sono un ottimo modo per combattere solitudine, isolamento, paura”, commenta Margherita Motta, presidentessa del Circolo Arci Scuotivento. “Rivolta a tutti ma con un occhio di riguardo alle persone con fragilità, la nostra portineria, come d'altra parte il nostro Circolo, è un presidio responsabile nel quartiere”.
Il circolo Arci Scuotivento ha da poco più di un mese festeggiato il secondo compleanno; la nuova iniziativa si innesta dunque su un tessuto già ben consolidato che unisce reciprocità, aggregazione, condivisione e partecipazione attiva. Dal martedì al venerdì i soci del circolo si ritrovano a pranzo in occasione della Trattoria Popolare: un'unica tavolata aperta a tutti, cibo buono e sano preparato dai volontari di turno, si paga quello che si può oppure ci si ferma a dare una mano in cambio di quanto mangiato.
Le portinerie sociali non sono un fenomeno nuovo a Monza, se ne contano già alcune come quella di via Silva 26, nel quartiere San Carlo-San Giuseppe, e quella in zona Sant’Albino. La portineria sociale di Arci Scuotivento si trova in via Monte Grappa 4/B, a Monza, nel quartiere San Rocco dove il circolo ha la sua sede.
Arci Scuotivento
Il circolo Arci Scuotivento si propone ai soci come un luogo di incontro intergenerazionale, in cui si inaugurino percorsi di partecipazione fondati sullo scambio e sul confronto, mirati a favorire il rinsaldarsi dei legami sociali e creare esperienze di cittadinanza attiva. Un luogo in cui i cittadini possano esprimere le loro potenzialità e la loro creatività nel senso più ampio del termine, condividere e valorizzare tempo, esperienze, saperi, strumenti e sogni. Mutualismo e sostenibilità sono pilastri dell’azione di Scuotivento. Per saperne di più: https://www.facebook.com/ArciScuotivento/ e http://www.arciscuotivento.it.
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Venerdì 9 marzo, nella sala Carver dell’UrbanCenter/Binario 7, via Turati 6, Monza
proietteremo il film-documentario prodotto da Lacumbia Film, con la regia di Stefano Gabbiani
Contromano
In una Torino travolta da importanti trasformazioni, il documentario racconta due piccole ciclofficine aperte di recente. Ci lavorano due ragazzi molto diversi come esperienze, vita vissuta e desideri. Entrambi però tramite la bici riescono a reinventarsi la vita e a crearsi un percorso di riscatto personale e professionale. Mostrando a tutti noi come le possibilità di fronte a noi sono molte di più di quelle che crediamo, basta imparare a vederle. E si apre una bella domanda: la riscoperta di un mezzo semplice, economico ed ecologico come la bici ci può cambiare la vita?
E come? Magari dopo aver visto il film possiamo parlarne, visto che ci piace trovare sempre nuovi spunti per migliorare il nostro modo di vivere rispettando l'ambiente e il nostro prossimo... Non sappiamo se il 9 marzo l'inverno sarà ancora con noi, visto che quest'anno sembra proprio che non ci voglia lasciare. Noi comunque, se vieni alle ore 20.30, ti accoglieremo con delle tisane calde e dei biscottini biologici da sgranocchiare.
La proiezione inizia alle ore 21. L’ingresso alla serata è a offerta libera fino ad esaurimento posti. Ti aspettiamo!
Per info e dettagli trovi sempre gli aggiornamenti sulla nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/monzalegambiente/
Arrivederci a presto
Legambiente
Circolo di Monza
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Rumore Silente
Ettore Moschetti
heart – SPAZIO VIVO,
Vimercate 11.03_08.04.2018
inaugurazione domenica 11 marzo ore 18.00
Una mostra a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini
Un rumore di fondo che finisce con il diventare uniforme più del silenzio: il rumore assordante della metropoli, con le sue voci, i suoi frastuoni, il clacson delle auto e il rombo delle moto. Una città che ha il suono, il profumo e i colori di Napoli, luogo d’origine dell’artista, ma che finisce con il diventare archetipo della vita urbana in qualsiasi parte del mondo: un dinamico coacervo di esistenze, una straordinaria mescolanza di individualità che formano una massa, una Babele multiforme e in costante mutamento. Quelli dipinti da Moschetti sono luoghi in bilico tra il delirio metropolitano e il monumentale silenzio di un tempio classico, tra New York e Spaccanapoli, perduti tra la realtà quotidiana e i miti antichi, luoghi nei quali il Minotauro dialoga con uno scugnizzo in motorino. Le opere di Ettore Moschetti sono figlie dell’affascinante incontro tra classicità e modernità, tra il maestoso respiro dell’antico e il dinamico frastuono del presente. Profonda è l’impronta della sua origine partenopea, profondo il segno lasciato nella sua visione pittorica dallo studio della storia dell’arte e dell’archeologia. Profondi ma non asfissianti, non vincolanti: l’arte di Moschetti sa essere contemporanea, smarcandosi dai confini, suggerendo costanti riferimenti visivi senza mai restarne vittima. In un dialogo intenso e contradditorio con le forme della classicità, con la sperimentazione e la volontà di destrutturazione di molto Novecento (Picasso su tutti), con una certa estetica perduta tra espressionismo e raffinatezze secessioniste e con la figurazione transavanguardista, lo stile di Moschetti trova una propria personalità inconfondibile, che passa sia dalle scelte linguistiche che da quelle tecniche e iconografiche. (…) Il tema iconografico ha, senza dubbio, un ruolo fondamentale nell’opera di Moschetti: l’uomo ne è assoluto protagonista, anche quando raccontato attraverso l’immaginario mitologico. L’uomo, l’umanità tutta, la società umana, la sua storia e il suo quotidiano rappresentano il nodo focale della produzione dell’artista, tutta giocata sulla narrazione, sulla contaminazione di piani spazio-temporali, sulla sovrapposizione di passato e presente, eterno e contingente. Un racconto che affonda le proprie radici nelle origini della cultura mediterranea per giungere fino all’attualità, fino al nostro oggi, un oggi che Moschetti pare voler elevare al ruolo di archetipo, eternandolo alla stregua di un mito. Per scrivere le sue pagine di vita Moschetti non si dà confini tecnici e linguistici; ogni strumento, ogni mezzo è funzionale all’espressione del suo sentire. (…) La pittura di Moschetti è, per citare di nuovo le parole dell’artista, “una regione di frontiera, un posto senza leggi, di confine, dove regna sovrana l’incertezza e la provvisorietà”. Un’incertezza e provvisorietà che, sia chiaro, l’artista gestisce con mano sicura, da artista di lungo corso, abituato a esprimersi con i mezzi più diversi con la sapienza di chi intende ancora l’arte come prodotto “delle mani”, oltre che dell’intelletto: perché Moschetti è e resta innanzi tutto un pittore e uno scultore nel senso più tradizionale dei termini. Nel caos controllato dell’opera di Moschetti l’esistenza quotidiana scorre sovrapponendosi all’atemporalità del mito classico, in un universo visivo fortemente sinestetico, nel quale convivono il silenzio di un caldo pomeriggio estivo e il fragore di una strada del centro, il segno irriverente di un writer su un muro di città e la metopa di un tempio antico, un cane randagio che corre per strada e un supereroe pronto a difendere la metropoli. (dal testo in catalogo di Simona Bartolena) Ettore Moschetti nasce nel 1951 a Napoli. Dopo il liceo artistico frequenta l’Accademia di Belle Arti con il maestro Augusto Perez. Fin dagli esordi si interessa anche di scultura e, dal 1991, di calcografia. L’attività espositiva ha inizio ufficialmente nel 1980, con una mostra a Expo Arte di Bari; ne seguiranno molte altre, sia in Italia che all’estero. Dal 1987 vive e lavora a Trezzo sull’Adda.
Rumore silente. Ettore Moschetti. Una mostra a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini 11.03_08.04.2018 inaugurazione domenica 11 marzo, ore 18.00 heart – SPAZIO VIVO via Manin 2, Vimercate, Mb associazioneheart.it info@associazioneheart.it orari apertura sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 e in occasione degli eventi in calendario catalogo in mostra testi di Simona Bartolena e Armando Fettolini
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LIRETA
A chi viene dal mare
Dal diario di Lireta Katiaj
e altri milioni di diari mai scritti
drammaturgia e regia Mario Perrotta
con Paola Roscioli
e con Piergiacomo Buso, chitarra - Fabio Uliano Grasselli, contrabbasso
aiuto regia Alessandro Migliucci
luci Eva Bruno
suoni Mirco Mora
costumi Sabrina Beretta
produzione Permàr / La Piccionaia / dueL
Sabato 10 marzo alle 21:00 e domenica 11, con doppia replica alle 16.00 e alle 21.00, prosegue al Teatro Binario 7 la tredicesima stagione di prosa Teatro+Tempo Presente, ideata da Corrado Accordino in collaborazione con Elio De Capitani.
In scena Lireta. A chi viene dal mare, uno struggente, grintoso monologo tratto dal diario di vita di una ragazzina - poi giovane donna diventata madre - in lotta per la sua vita contro un mondo maschile violento che tenta di fagocitarla e di distruggerla in ogni modo.
Albania.
C'è una donna, Lireta si chiama. C'è una donna che guarda oltremare cercando un brandello d'Italia, anche solo una luce. Una luce di Puglia che illumina i sogni di là, nella terra dell'alba.
C'è un gommone che parte e la donna si sta in mezzo agli altri sul mare, cercando d'Italia e di luci. Tra le braccia ha una bimba che, neanche tre mesi di vita e si trova sull'onda, nel nero di un cielo senza luna.
L'hanno detto alla donna, alla bimba e a tutti gli altri lì sul gommone: “Se arriva la guardia costiera d'Italia buttatevi in acqua!” L'hanno detto anche all'uomo, compagno alla donna che si sta anche lui sul gommone.
Ogni onda che arriva, il mare s'ingrossa più ancora. E più forte è il terrore di perdersi la bambina dalle mani. Ogni volo sull'onda, precede uno schianto sull'acqua arrabbiata e ogni schianto è un ricordo.
Ricordo di un padre con l'alcool e la mano facile, un padre che serra i figli sotto chiave mentre picchia la moglie. Ma Lireta non cede. Ogni volta, disperata, tenta una difesa di quella madre così remissiva, una difesa qualunque gridando, sbattendo, ma senza risposta.
Ricordo di un matrimonio con chissà chi, matrimonio combinato tra famiglie, senza che lei possa dire parola. Ma Lireta non cede. Rifiuta. Tutto rifiuta: l'uomo, il matrimonio, e anche la famiglia.
Ricordo di un fuga da casa e di un innamoramento, "che io" le diceva lui "se mi ami ti porto in Italia". Ricordo di una casa vicino al mare, ancora una volta serrata a chiave aspettando che la portassero, insieme alle altre, sulle strade d'Italia, "che io se mi ami ti porto in Italia", dicevano anche gli aguzzini delle altre. Ma Lireta non cede. E scappa. Ma uno di loro, un aguzzino, la insegue per giorni, la prende, la guarda negli occhi e le dice "ti amo": anche lui, come l’altro, le dice “ti amo”. E nasce una bimba.
Ricordo di quando con lui e con la bimba in braccio, decidono di prendere quel gommone che adesso aggredisce le vette del mare, enormi, ringhianti, che ogni volta che sei sulla cima butti l'occhio lontano sperando una luce di Puglia. E Lireta non cede e si serra più forte la bimba sul petto.
Ricordo di un volo, a qualche metro dalla costa del Salento, un volo verso l'acqua spinti giù dal Caronte che guida il gommone.
Ed è qui che tutto si sospende: vola Lireta, vola il compagno e vola la bimba di soli tre mesi e un’intera esistenza passa davanti agli occhi, in quel tempo infinito passato per aria - sospesi - prima del contatto con quel mare che è morte, che è vita nuova…
Note di regia
Quando ho conosciuto Lireta Katiaj al Premio Pieve nel 2012 mi sono innamorato immediatamente della sua storia, che contiene in sé tutte le stigmate del migrare: dalle ragioni fino alle conseguenze di una scelta così forte come quella di lasciare la propria terra.
In questi tre anni sono tornato spesso sul suo diario, fino a quando quel volo in acqua con una bimba di soli tre mesi in braccio non ha fatto cortocircuito con l’immagine violenta che la cronaca recente ci ha imposto per settimane su ogni mezzo di informazione: il corpo di quel bambino di soli tre anni riverso sulla spiaggia con la faccia nella sabbia. È stato uno schianto: il volo di Lireta, il bimbo sulla spiaggia e mio figlio, tre anni anche lui, che dorme tranquillo nel suo lettino. Da quel momento non ho potuto più tenere insieme queste tre immagini senza avvertire un malessere forte, fisico. E quando accade questo, so che spetta al teatro il compito di sciogliere il nodo allo stomaco.
Ma per poter scrivere di Lireta, c’era bisogno di maneggiare la materia a lungo, ragionare a più voci e in diverse forme e allora il pensiero è corso subito a un progetto che unisse l’invenzione teatrale con la realtà dei luoghi, delle facce e delle voci di chi, ieri e oggi, ha scommesso sulla vita attraversando il mare.
È nato così Versoterra, un progetto articolato che ha coinvolto tutto il Salento e che ha visto, fianco a fianco, artisti di molte forme d’arte e immigrati, emigranti salentini e scrittori, scuole di ogni ordine e cineasti. Qui è nato Lireta. A chi viene dal mare, lascito permanente del progetto.
Mario Perrotta
TEATRO BINARIO 7 MONZA LIRETA. A CHI VIENE DAL MARE drammaturgia e regia Mario Perrotta con Paola Roscioli e con Piergiacomo Buso, chitarra - Fabio Uliano Grasselli, contrabbasso aiuto regia Alessandro Migliucci luci Eva Bruno suoni Mirco Mora costumi Sabrina Beretta produzione Permàr / La Piccionaia / dueL Date spettacolo: sabato 10 marzo, ore 21.00 domenica 11 marzo, ore 16.00 e ore 21.00 Biglietti: intero € 18, Carta Più Feltrinelli € 15, ridotto € 12 (under25, over65, abbonati altre stagioni e convenzionati), in abbonamento per allievi Scuola di teatro Binario 7 (€ 10 ad abbonamento esaurito), under18 € 6 Per info e prenotazioni: Teatro Binario 7 Via Filippo Turati 8, Monza Tel. 039 2027002 | biglietteria@binario7.org
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TEATRO MANZONI DI MONZA
Stagione 2017/2018
Direzione Artistica Paola Pedrazzini
SEZIONE GRANDE PROSA
Dall’8 all’11 marzo 2018
Franco Branciaroli
in
MEDEA
di Euripide
traduzione Umberto Albini
regia Luca Ronconi ripresa da Daniele Salvo
scene Francesco Calcagnini riprese da Antonella Conte
costumi Jacques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca
luci Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni
con Franco Branciaroli (Medea)
Alfonso Veneroso, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Livio Remuzzi, Elena Polic Greco, Elisabetta Scarano, Serena Mattace Raso, Arianna di Stefano, Francesca Maria, Odette Piscitelli
e Alessandra Salamida, Raffaele Bisegna e Matteo Bisegna
coproduzione CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati – Piccolo Teatro di Milano
Franco Branciaroli riallestisce uno spettacolo evento del teatro italiano: la Medea diretta da Luca Ronconi, di cui fu protagonista nel 1996.
Una ripresa del lavoro del grande regista scomparso nel 2015, riportato sulle scene da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza.
Un’occasione imperdibile di rivedere il grande capolavoro di Euripide in una delle trasposizioni teatrali più interessati con Branciaroli nei panni femminili di Medea.
Se le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare questo personaggio come l'eroina combattuta tra il rancore per il proprio uomo e l'amore per i propri figli e le analisi sociologiche tendono a trasformare la principessa della Colchide in una sorta di precorritrice del movimento femminista, Medea è il prototipo del minaccioso impersonato da uno straniero, che approda in una terra che si vanta di avere il primato della civiltà. La sua esclusione è dovuta alla paura di questa minaccia.
“Medea – leggiamo nelle note di regia di Ronconi – è una 'minaccia', una 'minaccia' che incombe imminente anche sul pubblico”. Per questo suo essere misteriosa e mostruosa può essere interpretata da un uomo.
Io non interpreto una donna, sono nei panni di un uomo che recita una parte femminile, è molto diverso. Medea è un mito: rappresenta la ferocia della forza distruttrice. Rimettiamoci nei panni del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad Atene una forza che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: 'Medea dallo sguardo di toro', come viene definita all'inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere sinistro. Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone.
(Franco Branciaroli)
Medea, “la straniera”, “la diversa”, è arrivata via mare, ha lasciato la patria, oltrepassato “le duplici rocce dello stretto di mare”, si ritrova in terra straniera, ha perso il suo uomo, il suo letto e ora viene cacciata con ignominia dal Paese che l’aveva accolta.
L’opposizione tra il mondo di Medea, arcaico, violento, eroico, estremo e passionale e il mondo di Corinto, moderno, squallido, grigio e deprimente, un mondo governato dal denaro e dalla convenienza, regno dei più furbi, di chi vanta amicizie più importanti, di chi tradisce, è alla base dell’antitesi Medea / Giasone. Sono due universi che si scontrano, due visioni del mondo completamente diverse: uno scontro clamoroso tra Oriente ed Occidente, tra maschile e femminile (e tra maschile e maschile).
(Daniele Salvo – note)
Contatti e info
- Biglietteria del Teatro Manzoni (via Manzoni, 23 a Monza), nei seguenti giorni e orari di apertura al pubblico:
- martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 - mercoledì dalle 15.00 alle 19.00
- da 30 minuti prima dell’inizio degli spettacoli
- Biglietti acquistabili anche on line dal sito del teatro
- Telefono: 039.386500
E-mail: info@teatromanzonimonza.it
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Incidente sul lavoro a Lissone
Un lavoratore travolto da un’auto durante la sua attività lavorativa. Due auto si scontrano ed il risultato della carambola è l’investimento di C.C. 46 anni. Il dipendente di Brianzacque, società pubblica che gestisce il ciclo integrato dell’acqua nella Provincia di Monza e della Brianza, è ricoverato al San Gerardo attualmente in rianimazione neurochirurgica.
La CGIL di Monza e della Brianza esprime la propria vicinanza a tutti i lavoratori presenti a Lissone durante l’incidente e si stringe intorno a C.C. auspicando una pronta guarigione e un pieno recupero.
Le indagini sono in corso e tutto sembra indicare una fatalità e una responsabilità terza, che in ogni caso non può essere accettata. Quanti lavoratori ogni giorno lavorano in quelle condizioni di rischio e potrebbero subire la stessa sorte? L'evento di Lissone ci mostra una situazione su cui evidentemente bisogna intervenire, soprattutto dal punto di vista del rafforzamento di tutte le procedure per la tutela dei lavoratori e del loro rispetto da parte di tutti.
Monza, 2 marzo 2018
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza