Teatro dell'Elfo
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Renato Sarti e quei fascismi mai morti
Intervista all'autore e regista dello spettacolo Mai morti. Interpretato da Bebo Storti, torna in scena al Teatro dell'Elfo a quasi venti anni dalla prima. Un termometro per il livello di intolleranza in Italia
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La potenza dell'acrobata
Elio De Capitani mette in scena il testo di Laura Forti. Il Cile della dittatura nella vita di una madre e di un figlio, le fughe intorno al mondo «È facile salvarsi se si viaggia leggeri.»
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Michele Sinisi. Ora gioca con Shakespeare
L'Amleto e il Riccardo III portati in scena all'Elfo Puccini. È teatro, questo splendido gioco in cui trovano corpo e cittadinanza testo, suono, immagine, tempo e pure odore.
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Simone Tangolo. Vivere il teatro
Andare al teatro vuol dire una medesima vibrazione con l’attore, ovvero abitare un posto, accorgermi del mio vicino, della testa di fronte, di quello dietro, della collettività che c’è intorno a me fino in fondo, all’ultimo tecnico dietro al palco, o al bigliettaio dell’ingresso, e semmai mi fossi accorta del suo gesto, del suo sguardo.
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Perché mi piace il teatro di Antonio Rezza (e Flavia Mastrella).
Anelante, il nuovo lavoro in scena all'Elfo: fra il personaggio che non sa se la colpa dei suoi problemi sia del padre o della madre, quello che non riesce mai a star zitto neppure quando dorme e quell’altro che copula grammaticamente, io non ci ho capito nulla. Per fortuna.
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Per una stella. Raccontare la Grande Guerra a teatro
Lo spettacolo con la regia di Stefano De Luca per far rivivere nelle nuove generazioni la memoria di quello che fu uno dei più cruenti conflitti che il mondo abbia mai conosciuto nella storia moderna e di cui ricorre quest’anno il 100° anniversario.
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Renato Sarti e la cultura come antidoto ai fascismi di ieri e di oggi
Speciale 70° della Liberazione. Intervista al drammaturgo autore di Mai morti, La nave fantasma, Nome di battaglia Lia. Il teatro e l'arte per combattere razzismo e xenofobia
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Edoardo Ribatto e il dovere dell'artista
Intervista all'attore teatrale protagonista di “Angels in America, “La discesa di Orfeo” e del suo “Io sono il proiettile”: «L'artista è colui che si ferma, deve farlo: ha delle antenne più sensibili di chi gli sta intorno, ha deciso di ricoprire quel ruolo, e allora deve farlo. Deve restituire, con la sua arte, una riflessione sulla società, sull’umano.»
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Quello che facciamo finta di essere
Le note di regia di Elio De Capitani a “Morte di un commesso viaggiatore”, in scena all'Elfo-Puccini fino al 2 febbraio. «Perché si fallisce dove si è puntato di più, nei figli, nell’averli addestrati a una guerra che non sono pronti a combattere: la guerra del fare le scarpe al prossimo, dell’arrivare primi nella vita, il sogno di svoltare una volta per tutte, con tutti i trucchi e trucchetti di chi però il “gioco grande” lo simula, ma non ci è portato davvero.»
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Grasse risate (lacrime magre) all'Elfo
Teatro. Quando la comicità è intelligente diverte di più. In scena al Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 27 ottobre.