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Comunicato stampa: 100% FORZA DI CAMBIAMENTO: LE NOSTRE CERTEZZE IN REGIONE
Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione dei candidati brianzoli alla carica di consigliere regionale e delle loro proposte per la Lombardia. La campagna entra nel vivo: pronti a partire con manifesti e volantini in tutti i comuni e a ricevere l’arrivo dei “big”: nella prossima settimana, saranno in Brianza Ambrosoli, Bersani, Renzi, Mucchetti. Il primo in ordina di tempo sarà Ambrosoli, nel Vimercatese venerdì 8 di febbraio. I programmi delle loro presenze vi saranno comunicati quanto prima, non appena saranno definitivi.
I candidati in regione
Le dichiarazioni:
Gigi Ponti (segretario PD MB): presentiamo oggi la nostra squadra di candidati brianzoli per la regione Lombardia. Un gruppo che, in linea con quello che fa anche il segretario nazionale Bersani, ha scelto di parlare anche oggi di temi e dati in positivo, proposte concrete e circostanziate per rilanciare la nostra regione sille quali il nostro partito lavora, nelle sue articolazioni locali, provinciali e regionali da anni: la sanità e il welfare, il territorio, il sistema della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti, l’istruzione e la formazione, il lavoro.
Enrico Brambilla - solo il 2% della spesa corrente di Regione Lombardia sono fondi a sostengo dello sviluppo del tessuto economico e imprenditoriale. Queste risorse vanno aumentate sicuramente, ma prima di incrementarle dobbiamo pensare a come spenderle meglio. Oggi sono sparpagliate su 240 azioni frammentate la cui efficacia non è dunque nemmeno facilmente valutabile e misurabile. Concentriamo piuttosto le nostre risorse su obiettivi chiari e raggiungibili. Primo fra tutti, l’apprendistato, via d’entrata privilegiata dei giovani nel mondo del lavoro e la Regione ha competenza specifiche in merito, soprattutto per quanto riguarda la formazione dei giovani che devono inserirsi nel mondo del lavoro e delle imprese. In secondo luogo, dobbiamo lavorare per riqualificare e rilanciare il distretto high tech del Vimercatese.
Maria Fiorito – Abbiamo scritto che vogliamo il 99% di sprechi in meno nel sistema sanitario lombardo. Partendo dalle nomine (es. Pezzano e il suo coinvolgimento nell’operazione infinito!) Ciò che manca è un vero sistema dei controlli e una vera revisione della LR 31. Infatti abbiamo assistito a una progressiva separazione tra sistema sanitario e socio-assistenziale nel quale ad una presunta eccellenza della cura fa fronte una carenza del sistema socio-assistenziale, per il quale serve un processo di radicale ri-umanizzazione.
Vittorio Pozzati - Il consumo di suolo è ormai vera e propria emergenza nel nostro territorio e in questi anni possiamo dire che sia stato incentivato dall’atteggiamento di Regione Lombardia in materia. Serve una evoluzione del tema, anzi, una vera rivoluzione e la LR 12 è completamente da cambiare. Serve un cambio di mentalità e gli enti locali devono poter dire la loro sulla gestione del territorio. Noi dobbiamo far diventare la provincia di Monza e Brianza non un caso, ma IL caso nazionale in tema di consumo di suolo. Dobbiamo poi lavorare perché si modifichi la legge nazionale che lega gli oneri dei comuni al consumo di territorio e all’edificazione e perché ci sia una vera politica di programmazione che metta seri limiti ai comuni. Non dimentichiamo inoltre il tema delle aree dismesse e dei centri commerciali, per i quali serve una regolamentazione. Per affrontare questi problemi servirà il coraggio di fare scelte radicali.
Monica Borgonovo – La Lombardia ha bisogno di una regione che governi e legiferi, n on di un palazzo al servizio degli appetiti di pochi. Dev’essere seria, capace, onesta, credibile e giusta. Serve coraggio ma anche creatività per trovare strade nuove per liberare le risorse che servono, ad esempio, per promuovere il protagonismo dei giovani, che devono diventare consumAttori. Dobbiamo investire anche su realtà uniche come La Reggia di Monza e l’ISA, al suo interno. Ora le cose non si possono più rimandare. Ora si devono fare. Noi dovremo vigilare perché si portino avanti, e chiediamo ai cittadini di vigilare con noi.
Alessandro Campi – Noi vogliamo portare la Regione nel terzo millennio e farla uscire dall’arretratezza in cui si trova. Deve diventare un’Istituzione all’avanguardia e al servizio dei cittadini, con informazioni e dati chiari e disponibili anche online per gli utenti ma anche ad esempio per le gare, i concorsi e gli appalti. Mancano completamente politiche per i giovani e sulla disabilità (per la quale siamo fermi a vent’anni fa) e riportare il rispetto dei diritti in primo piano. Inoltre dobbiamo puntare sui giovani lombardi che invece continuano in questo silenzioso esodo verso i paesi europei che garantiscono loro migliori condizioni di vita e di realizzazione personale.
Paolo Pilotto - non ci sono dubbi che è un fenomeno che anche Bersani ha sottolineato in questi giorni di campagna elettorale: lo stato degli edifici scolastici che tutti sanno dipendono dai comuni e dalle province ma altrettanto tutti sanno che per poter essere svolte, le manutenzioni hanno bisogno di impegni straordinari dello stato e delle regioni. Per cui da questo punto di vista è auspicabile che il futuro governo regionale si occupi di interventi in accordo con lo stato, a favore di comuni e province per finanziare le manutenzioni ordinarie e straordinarie a tutela della salute e della sicurezza degli studenti e di chi lavora a scuola. Chi governerà dovrà avere una grande attenzione della formazione professionale in riferimento alle esigenze di nuova impresa e nuova occupazione.
Laura Barzaghi – I Sindaci oggi sono lasciati soli dagli altri livelli di governo, ma sul loro tavolo finisce tutto ciò che la cattiva politica regionale e nazionale ha prodotto. È fallito il ruolo di coordinamento delle istituzioni provincia e regione, in Lombardia e noi invece vogliamo ricostituire i tavoli di coordinamento istituzionali sui principali temi, quali il welfare e, oggi più che mai, il lavoro. Le aziende chiedono l’accesso al credito, detassazione e pratiche burocratiche più snelle. E Regione Lombardia ha invece abdicato alla funzione di programmazione che le sarebbe propria, riducendo tutto a voucher. Non possiamo poi dimenticare il tema della mobilità, tanto importante per muovere i milioni di lavoratori, studenti e pendolari lombardi, per muovere e far ripartire la nostra economia.
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Giorno del ricordo. Le iniziative sostenute dal Comune in programma a Monza.
Monza, 5 febbraio 2013 – In occasione del Giorno del ricordo, cerimonia istituita nel 2004 e celebrata il 10 febbraio di ogni anno in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani dalle terre istriane, giuliane e dalmate, il Comune di Monza sostiene una serie di iniziative promosse da diverse associazioni. Il 7 febbraio l’Anpi organizza, in Sala Maddalena alle 21, la conferenza “Oltre i 150 anni del confine orientale”, durante la quale è previsto l’intervento del docente dell’Università degli Studi di Milano Marco Cuzzi. Il Liceo Zucchi è pronto ad ospitare, nel corso della mattinata del 9 febbraio, a partire dalle 11.15, l’incontro pubblico “Giorno del ricordo”, che prevede, oltre alla partecipazione dello scrittore Umberto De Pace, letture sceniche realizzate dagli studenti della scuola e un accompagnamento musicale a cura di Ensemble Terrible. Sempre il 9 febbraio, alle 17.30, si terrà, a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVDG), la conferenza “Italianità della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia”, a cui seguiranno la presentazione del libro “Istria Veneziana”, scritto da Ivone Cacciavillani ed edito da Leone Editore Monza, e la proiezione del filmato “Vento dell’Adriatico”. Alle 18 di domenica 10 febbraio, nel Duomo di Monza, è prevista una messa in memoria delle vittime delle foibe, mentre il 18 febbraio, alle 10, al Teatro Binario 7 andrà in scena, a cura di ANVDG, lo spettacolo “Il sentiero del padre. Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche”.
Ufficio stampa del Comune
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Circolo Numismatico Monzese comunica che Sabato 16 febbraio 2013, presso la Circoscrizione 1 di via Lecco 12, Monza, il socio Dante Casati terrà la seconda conferenza del ciclo "Arti meccaniche e pensiero tecnico nella civiltà occidentale"-"Scienza e tecnica alle origini della modernità".
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ARTI MECCANICHE E PENSIERO TECNICO NELLA CIVILTA’ OCCIDENTALE
Cultura e storia del progresso tecnico
Dante A. Casati
In tutte le culture e ben prima dell’attuale civiltà tecnologica, l’umanità ha cercato una chiave di lettura per comprendere e dominare il “grande libro della natura”. Per questo non va dimenticato che, accanto ai sistemi socio-politici e alle grandi sintesi filosofiche, in ogni epoca storica l'uomo ha sviluppato una civiltà materiale. Per millenni, molteplici “saperi tecnici” e “arti meccaniche” sono stati praticati e tramandati da artigiani e maestri (spesso oscuri) operanti nelle botteghe, nelle corporazioni, nei monasteri, poi nelle università, nelle corti e nelle accademie.
Gli incontri proposti lo scorso anno hanno passato in rassegna le principali tappe del progresso tecnico nella cultura occidentale, dall’antichità fino al medioevo. Il nuovo ciclo prende avvio dall’esplosione delle conoscenze tecniche nel periodo rinascimentale (XV e XVI sec.), illustrando poi l’incontro tra le tecniche e la nuova cultura scientifica che si afferma nell’era moderna (XVII e XVIII sec.) fino alle recenti rivoluzioni industriali del XIX sec.
- Prima conferenza: GLI INGEGNERI DEL RINASCIMENTO (16 nov. 2012)
- Seconda conferenza: SCIENZA E TECNICA ALLE ORIGINI DELLA MODERNITA’ (feb. 2013)
- Terza conferenza: L’ETA’ DEI LUMI E L’ERA DELLE RIVOLUZIONI INDUSTRIALI (mar. 2013)
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COMUNICATO
Una pagina poco conosciuta della storia della Brianza
riemerge grazie al libro di
Umberto De Pace
«L'esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra»,
testimonianze di cittadini brianzoli (editore Bellavite).
L'autore presenterà l'opera
Venerdì 8 febbraio alle 20,30 a Limbiate,
nell'Aula consiliare "Falcone-Borsellino" di Villa Mella
via Dante, 38
L'incontro con Umberto De Pace
vedrà la presenza di uno storico del Confine Orientale,
il prof. Marco Cuzzi,
docente di "Storia contemporanea" presso l'Università statale di Milano.
La serata sarà introdotta
dal Sindaco Raffaele De Luca
e dal Presidente dell'ANPI, Rosario Traina
che presenterà il "Viaggio della Memoria 2013"
che si svolgerà proprio nei luoghi
dell'occupazione italiana della Slovenia, Croazia e Dalmazia
e della successiva tragedia delle foibe.
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In occasione del sessantesimo anniversario della Libera Accademia di Pittura di Nova Milanese, sono stati prodotti dei brevi scritti che ripercorrono la storia di questa grande associazione, dei suoi insegnanti e dei suoi allievi. Questi libretti sono il frutto di ricerche nell'archivio dell'Accademia e racchiuderanno, oltre ad articoli, opuscoli, cataloghi dei premi e recensioni di critici, anche testimonianze di persone che hanno vissuto realmente la vita nell'Accademia. Considerato il particolare valore storico e culturale dell'iniziativa, per presentare la prima parte del lavoro organizzeremo un incontro arricchito da filmati e materiale fotografico, in Villa Brivio, sabato 16 febbraio alle ore 17:00, al quale sono invitate tutte le realtà associative e culturali della città. I libretti saranno messi in vendita a offerta libera a sostegno economico della Libera Accademia di Pittura. Gli altri libretti verranno presentati, a coppie, in occasione del Premio Bice Bugatti - Segantini e del Premio Viviani nei mesi di giugno e settembre. All'evento parteciperanno il Sindaco Laura Barzaghi,l'Assessore alla Cultura Rosaria Longoni, il Direttore dell'Accademia Alessandro Savelli e gli autori.
Luigi Rossi
Presidente della Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani
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Giornata mondiale del malato 2013
“Và e anche tu fa lo stesso”
La Fede alla prova del dolore
Convegno sabato 9 febbraio
Sabato 9 febbraio, a Monza, via Cadore 48, presso l’aula magna della Facoltà di Medicina dell’Università Bicocca si svolgerà il tradizionale convegno in occasione della giornata mondiale del malato promosso da Caritas in collaborazione con la Zona Pastorale V e la Facoltà di Medicina. Il convegno è un appuntamento di meditazione sulla sofferenza e sul dolore e interpella il nostro mondo, poco incline ad affrontare il tema del patire ad una riflessione dell’uomo di fronte al dolore. Fra i relatori il monaca di Bose Luciano Manicardi.
Ecco il programma del convegno.
9,00 Introduzione
Monsignor Patrizio Garascia Vicario Episcopale Zona Pastorale V Monza
Professor Enrico Pogliani docente ordinario di Ematologia e Direttore
della Clinica Ematologica dell’A.O. San Gerardo di Monza.
Prima parte L’uomo di fronte al dolore
9,30 Testimonianze e letture animate.
Parte seconda. Se sono nel buio …
10,00 L’ uomo solo con se stesso … Interviene il Professor Federico Leoni
filosofo e docente dell’Università Statale di Milano
10,30 Coffee break
10,45 L’uomo solo e la sua Fede … Ne parla Luciano Manicardi monaco della
Comunità di Bose.
12,15 Dibattito e conclusioni
Conduce: Beppe Colombo
Il convegno si svolgerà presso l’ Aula Magna
dell’Università Bicocca Facoltà di Medicina - via Cadore 48 - Monza
Edificio U 8 - (parcheggio interno)
L’invito è rivolto a tutti in particolare a docenti e studenti universitari, medici, infermieri, volontari, operatori UNITALSI, OFTAL, CARITAS, Ministri Straordinari della Comunione Eucaristica, persone diversamente impegnate accanto ai malati …
Ufficio Stampa
Caritas di Monza
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Monza, 4 febbraio 2013
Brianzacque non applica in tariffa la remunerazione del capitale investito
A seguito del parere del Consiglio di Stato n. 267/13, che ha stabilito che la remunerazione del capitale investito non va inserita in tariffa per il periodo successivo al referendum del 2011, Brianzacque precisa che la tariffa applicata nella nostra area di competenza non ha mai tenuto conto di tale elemento.
La tariffa applicata da Brianzacque, determinata dal Piano d’ambito della Provincia infatti, non includeva componenti aggiuntive rispetto a quelle necessarie per la integrale copertura dei costi, secondo il principio europeo in materia.
In ogni caso, come già accaduto in occasione della restituzione agli utenti non collegati alla fognatura e depurazione delle quote di tariffa non dovute, Brianzacque fornirà all’Ufficio d’Ambito della Provincia di Monza e della Brianza e all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas tutte i dati necessari per la verifica ed il controllo del proprio operato.
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CITTA' di NOVA MILANESE
A.N.P.I. Sezione di Cassina de' Pecchi
A.N.P.I. Sezione di Nova Milanese
invitano la cittadinanza
GIORNO DEL RICORDO
“Per non dimenticare”
Domenica 10 febbraio 2013 - ore 16.00
Auditorium Comunale di Piazza Gio.I.A. (Via Giussani) Nova Milanese
Spettacolo Musicale
Variazioni sulla memoria
Brani cantati intercalati a letture
Musiche originali di Bruno Belli e di
Bach, Haydn, Mozart, Vivaldi
Verrà eseguita la Cantata per piccole voci annientate,
costruita sulle poesie dei bambini internati nel ghetto di Terezin
Martesana InCanto Ensemble
diretto da Alessandra Lazzerini
Clarinetto: Erasmo Conti - Organo: Bruno Belli
Violino: Cristina Sforza – Timpani: Marta Soggetti
INGRESSO LIBERO
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COMUNICATO STAMPA
“Esodati: ancora problemi”
Anche oggi, 4 febbraio 2013, più di centoventi esodati hanno affollato la sala Bruno Trentin della CGIL in via Premuda a Monza per partecipare al convegno “Esodati: anche un disagio psicologico”. La Camera del Lavoro ha presentato, nell’occasione, un progetto che verrà curato dagli psicologi dott. Gianluca Gabbrielli e dalla dott.ssa Manuela Suriano (psicologo clinico il primo e psicoterapeuta sistemico-relazionale la seconda) con la supervisione del prof. Luigi Ferrari, docente di psicologia del lavoro presso l’Università Bicocca di Milano. Si tratta della costituzione di gruppi di confronto e di mutualità tra persone che condividono l’esperienza di “esodato” centrate sul racconto reciproco della quotidianità, dei problemi, del disagio materiale e sociale che caratterizza la condizione, appunto, di “esodati”.
“Si tratta di una proposta innovativa – ha spiegato il dottor Gabbrielli – per il Sindacato di MB, ma già sperimentata in più situazioni. Parlare del proprio disagio, metterne in comune le caratteristiche, affrontarlo insieme e con il supporto di professionisti può prevenire situazioni ancora peggiori e alleviare la complessità psicologica dei problemi”.
Il convegno si era aperto con un intervento di Ezio Cigna, direttore dell’INCA CGIL MB, che ha confermato i dati della CGIL sugli esodati brianzoli (“sono ormai certamente quattromila, un numero altissimo, un problema per ciascuno di loro ma anche un tema di straordinaria attualità sociale” ha detto) e soprattutto ha trasferito alla sala le ultime informazioni sugli interventi del governo e conseguentemente dell’INPS previsti. “Purtroppo però – ha continuato Cigna – non siamo ancora in grado di dare nessuna certezza a nessuno: non ci sono liste di esodati che certamente beneficeranno della deroga (sono semmai previste alla fine di febbraio) né tantomeno c’è una qualsiasi sicurezza per coloro che non rientreranno nel primo contingente di “derogati”.
Alla tribuna si sono avvicendati poi tre esodati che hanno persino commosso la platea con le loro storie, con il racconto della loro esperienza.
“Quello che ha creato gli esodati – ha detto il professor Luigi Ferrari- è un provvedimento che non doveva esserci: non si può invocare la crisi per passare sopra al diritto e alla situazione di centinaia di migliaia di persone e di famiglie. Affrontare questa situazione che solo la politica può risolvere – ha detto – vuol dire farsi carico anche delle necessità e dei bisogni delle persone al di là dei loro redditi e dei loro diritti, aiutandole a costruire comportamenti che facciano fronte alle difficoltà gravi senza scompensi psicologici”.
In conclusione Maurizio Laini, segretario Generale della CGIL MB, ha detto:” Serve un intervento politico che ripristini il diritto. Che risponda non in termini caritatevoli al diritto delle persone. Il contratto sociale che lo Stato ha stracciato lasciando le persone senza salario e senza pensione va ricostruito subito dopo le elezioni. Il tema del paese non è l’IMU, sulla quale pure la CGIL è contraria da sempre, ma il tema è il lavoro, la creazione di posti di lavoro con politiche di sviluppo e di sostegno al reddito delle famiglie. La prima, primissima cosa che il nuovo Governo deve fare è risolvere in via definitiva il problema degli esodati”.
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB
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Che fine ha fatto il “bus a chiamata” a Monza? Non si è mai visto, eppure ha avuto fondi europei. Sarebbe più che mai l’ideale per la nostra città Che fine ha fatto il “bus a chiamata” a Monza? Nel gennaio 2009 la TPM era pronta a sperimentarlo e per questo aveva investito 60mila euro nella tecnologia necessaria. Ma con il passaggio a NET, proprio nel luglio di quell’anno, la sperimentazione non è mai stata fatta e il sistema acquistato è stato rottamato prima ancora di essere utilizzato. C'è di più. Questa sperimentazione faceva parte originariamente del programma “Civitas-Archimedes” finanziato dall'Unione Europea a Monza con quasi un milione di euro. Non è semplice ricostruire quale parte sia stata assegnata al “bus a chiamata” e se tale parte, poiché inutilizzata, sia mai stata restituita. Diciamo che risulta poco chiaro il destino di almeno 30mila euro dei fondi comunitari.
Il “bus a domanda” (o taxibus) era stato inizialmente proposto dalla nostra Associazione nel 2002. Si tratta di un sistema di trasporto ideale per le aree a bassa domanda, come la nostra, e all’estero ha risolto positivamente il problema in diverse città, diventando tra l’altro un mezzo apprezzato e “di moda”. Autobus piccoli con percorsi molto flessibili raccolgono i passeggeri che prenotano telefonicamente. Un gestionale software-GPS ottimizza i tragitti e li comunica ai mezzi a seconda delle necessità. A seguito di una nostra campagna pressante, mirata a sottilineare i pregi del “bus a chiamata” anche nelle ore diurne e la possibilità di sperimentarlo con fondi europei, nel 2007 il Comune aveva presentato domanda all’Unione per aderire al programma “Civitas-Archimedes III (2008-2012)” con una serie di mini-progetti per la mobilità sostenibile, tra i quali il più significativo era appunto quello del “taxibus”. Monza si era aggiudicata i fondi insieme ad altre cinque città europee.
Dice Isabella Tavazzi, portavoce del Comitato San Fruttuoso 2000: “Se quella sperimentazione fosse stata avviata, oggi Monza avrebbe un servizio di trasporto pubblico molto avanzato e in grado di offrire la flessibilità che il momento di crisi richiede. Non sarebbe neanche stato necessaria, e comunque non avrebbe avuto un impatto tanto negativo sugli utenti, la soppressione di linee tradizionali come la Z266 e come le corse serali. Ci piacerebbe sapere perché il taxibus è stato abbandonato e che fine hanno fatto i
fondi europei ad esso destinati”.