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QUESTO NON È UN BUON DOCUMENTO DI PIANO. Il M5S MONZA HA PRESENTATO 109 EMENDAMENTI PER MIGLIORARE LA VARIANTE GENERALE IN DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE
Questa variante non ci piace per diversi motivi: non arresta il sacco del territorio, non determina lo stop al consumo di suolo e destina in grandissima parte a residenziale i 41 ambiti di trasformazione del documento. Non abbiamo bisogno di nuove case e non esiste nei documenti alcuna previsione di aumento della popolazione cittadina tale da giustificare la necessità di così tanti nuovi condomini. Quello che ne viene fuori, al di là dei proclami, è una città dormitorio, priva di spazi adeguati per una qualità di vita che non sia quella solo casa-lavoro, tipica di tante periferie urbane.
La nostra città avrebbe diverse ragioni per sentirsi unica e speciale nel panorama brianzolo e meriterebbe una vivacità sociale, economica e culturale ben diversa da quella disegnata dalle ultime amministrazioni sia di destra che di sinistra. Non è da tutti avere un parco così importante sia dal punto di vista naturale che storico e culturale con le sue ville, eppure nel PGT non se ne parla. Non è da tutti essere attraversata da un fiume importante, il Lambro, e dall'opera del canale Villoresi e non prevedere dei percorsi di mobilità lenta e di ritrovo sociale lungo questi assi nord-sud e est-ovest. Non è da tutti avere un centro ricco di storia, anche nobile, passata e recente. Non è da tutti essere un crocevia importantissimo per il trasporto ferroviario verso Milano a sud e verso Bergamo, il lago e le montagne a nord e a est. E' mancata totalmente la volontà di liberare le energie verso l'attrazione turistica, garantendo gli spazi per micro-attività in settori emergenti come la sharing-economy, il co-working, la mobilità lenta, ciclabile e pedonale, l'agricoltura a km zero. Invece solo questo ha saputo partorire questa amministrazione: condomini e centri commerciali.
Il ritardo con cui si sta arrivando a disegnare l'urbanistica dei prossimi 5-10 anni poteva essere giustificato solo dalla eventuale redazione di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Invece, la ragione è stata solo e soltanto quella di rimpolpare le casse del comune con quasi venti piani attuativi a destinazione residenziale, avulsi peraltro da qualsiasi visione organica di città.
Il moVimento 5 stelle di Monza ha presentato 109 emendamenti per mitigare l'ennesima colata di cemento sulla nostra città in attesa di presentare per il prossimo mandato un piano realmente partecipato dai cittadini e coerente con la nostra visione di città.
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A Monza formazione specialistica al via per il personale e gli Amministratori dei Comuni MB
Siglata convenzione con UPEL: corsi al via dal 22 giugno, presso la sede della Provincia
Monza, 10 giugno 2016. E’ stato presentato ieri, nel corso dell’Assemblea dei 55 Sindaci della Brianza, il nuovo servizio proposto dalla Provincia ai suoi Comuni. L’offerta, nata da una convenzione sottoscritta pochi giorni fa con UPEL (Unione Provinciale Enti Locali di Varese), riguarda attività di formazione specialistica rivolta al personale e agli Amministratori, nonché ai liberi professionisti degli Enti Locali che, a vario titolo, svolgono il proprio lavoro nell’ambito dei Comuni.
“In Brianza la Provincia di Comuni sta prendendo forma – spiega il Presidente Gigi Ponti – Ci stiamo strutturando in questa direzione, con l’obiettivo di fornire servizi e competenze alle Amministrazioni Comunali, aggregando e razionalizzando spese e know-how”.
Gli interventi formativi. In base all’accordo l’Associazione - rappresentata a Monza dal Direttore Generale Claudio Biondi - ha organizzato per la Provincia e per i suoi Comuni un calendario di interventi formativi finalizzato all’accrescimento della capacità e delle competenze degli operatori e degli Amministratori. Il calendario dei corsi programmati comprende 10 appuntamenti, che si svolgeranno a Monza, in via Grigna, da Giugno a Dicembre 2016:
1) Nuovo codice degli appalti – Bernasconi Sara – Direttore amministrativo del tribunale di Busto Arsizio – 22 giugno 2016
2) Anticorruzione – Antelmi Andrea - Consulente Senior Esperto di Gestione organizzativa e delle risorse umane – 11 novembre 2016
3) Testo unico in materia di società partecipate – Glinianski Stefano - Magistrato Corte dei Conti – 13 ottobre 2016
4) Armonizzazione contabile, Dup e bilancio – Castellani Marco - Dottore Commercialista – Revisore Contabile, Vice Presidente ANCREL – 16 novembre 2016
5) Comunicazione interpersonale –Grassi Alessandra - Psicologa del lavoro – 19 settembre 2016
6) Corso di aggiornamento sulla polizia locale – Napolitano Giuseppe - Dirigente di Ente Locale – 21 ottobre 2016
7) Previdenza – Naldi Manuela - Esperta in materia previdenziale – 13 dicembre 2016
8) Personale – Bertagna Gianluca – Consulente di Enti locali in materia di personale – 25 novembre 2016
9) Gestione documento informatico – Livraga Mauro - Dirigente Soprintendenza archivistica di Milano – 23 settembre 2016
10) Responsabilità dell’Amministratore - Patumi Riccardo - Magistrato della Corte dei Conti – 26 ottobre 2016
Info: http://www.provincia.mb.it/
Scheda: Chi è Upel e cosa fa?
L’Unione Provinciale Enti Locali di Varese (UPEL) è un’associazione senza scopo di lucro alla quale possono aderire tutti gli Enti locali.
Ad oggi i comuni associati sono 270.
Grazie alla convenzione stipulata con la Provincia di Monza e della Brianza, sottoscritta in data 17/05/2016, l’associazione ha organizzato per il medesimo Ente e per gli Enti limitrofi un calendario di interventi formativi finalizzato all’accrescimento della capacità e delle competenze degli operatori e degli Amministratori di tali Enti.
I corsi ricompresi nel suddetto calendario (vedi avanti) sono rivolti agli enti locali associati (per i quali sono gratuiti) e a quelli non associati (a pagamento)
Essere socio di Upel comporta i seguenti vantaggi ricompresi nella quota associativa:
a) Partecipazione senza limiti di unità, sia di personale che di Amministratori, a tutti i corsi organizzati da Upel in forma gratuita presso le proprie sedi (Monza, Varese, Como, Lecco, Verbania, Legnano, Rho, Novara, Saronno, Arona)
b) Risposte a 9 quesiti di cui 3 in materia amministrativa e finanziari, 3 in materia civile e 3 in materia penale.
c) Accesso a tutti i pareri predisposti dai nostri consulenti presenti sul nostro sito.
d) Sconti di almeno il 50% sui corsi a pagamento.
e) Ottenimento di CFP (Crediti Formazione Professionale)
f) Accesso alla documentazione predisposta dai consulenti Upel nei vari corsi di formazione.
g) Newsletter settimanali su finanziamenti statali regionali europei.
h) Newsletter sulle più importanti e recenti pronunce della Corte dei Conti.
i) Newsletter in. materia finanziaria
j) Newsletter in materia di appalti.
k) Accesso agli Instant Book predisposti dai consulenti Upel.
l) Servizio di supporto consulenziale agli Amministratori Comunali.
Inoltre Upel offre formazione in House su richiesta degli Enti (corsi di lingua, appalti, informatica, psicologia del lavoro, anticorruzione, personale, contabilità).
Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi alla segreteria Upel 0332/287064 oppure inviare una e-mail all’indirizzo upel@upel.va.it
Il sito è consultabile all’indirizzo www.upel.va.it
Provincia di MB
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Corteo storico dedicato alla Monza medievale rinviato al 9 luglio per previsto maltempo
Monza, 10 giugno 2016 – A causa del previsto maltempo, il corteo storico dedicato alla regina Teodolinda e alla rievocazione della Monza medievale, in programma domani, sabato 11 giugno, è stato rinviato al 9 luglio. Il programma della manifestazione, che si svolgerà nelle vie del centro storico monzese, rimane invariato ed è consultabile sul sito del Comune www.comune.monza.it
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Due eventi previsti dall'associazione Borgo Bergamo Monza:
Sabato 18 giugno magica notte e ritmo di jazz con Borgo Bergamo Jazz,
un evento che propone musica Jazz live, dalle 17.00 alle 23.30.
Previsti laboratori per bambini e visite guidate alla scoperta di Via Bergamo.
Domenica 19 giugno, dalle 10.30 alle 19.30 tornano i makers del Carrousel Street market.
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Appello dell’Assemblea dei Sindaci MB: salviamo il trasporto pubblico in Brianza
Servono 1,8 milioni di euro per mantenere il servizio fino al dicembre 2016
Monza, 10 giugno 2016. Si è svolta a Monza, presso la sede della Provincia MB, l’Assemblea dei 55 Sindaci della Brianza: al centro del dibattito il nodo del trasporto pubblico locale poiché nel bilancio della Provincia, segnato dai pesanti tagli finanziari imposti per il 2016, mancano 1,8 milioni di euro per poter proseguire il servizio fino alla fine dell’anno.
La situazione finanziaria. La situazione finanziaria della Provincia MB è tale da non poter più disporre di risorse proprie per coprire il disavanzo fra quanto necessario e quanto è stato trasferito da Regione Lombardia: “A settembre riapriranno le scuole e non possiamo permetterci di lasciare a piedi i nostri studenti – ha ribadito il Presidente della ProvinciaGigi Ponti – La Regione ha affidato alle Province la programmazione e la gestione del trasporto pubblico e deve darci gli strumenti per farlo”.
Il rischio. Se non verranno reperite ulteriori risorse, la Provincia sarà costretta ad applicare un ulteriore pesante taglio, pari mediamente al 10% delle percorrenze attuali, ovvero oltre 760.000 di km all’anno.
L’appello. “Chiediamo a Regione Lombardia di chiarire una volta per tutte quante risorse intende destinare per finanziare il trasporto pubblico e con quali criteri le ripartirà tra le Province Lombarde”, hanno concluso i Sindaci della Brianza, che sollecitano un incontro a breve con i vertici regionali per affrontare l’emergenza.
Infatti i Sindaci della Brianza – anche a seguito delle rassicurazioni ricevute da Roma in merito alla volontà del Governo di ripartire sulle Regioni le risorse del Fondo Nazionale dei Trasporti, che consentirebbe di coprire il deficit - hanno ribadito la materiale impossibilità di procedere ad un nuovo taglio delle corse, pena la completa perdita di competitività e di efficienza del sistema di trasporto pubblico in Brianza.
Provincia di Monza e Brianza
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Attività didattica museale, coinvolti 800 alunni
Sono stati quasi 800 gli alunni - suddivisi fra 15 classi delle classi IV delle Scuole Primarie e 19 delle classi III delle Scuole secondarie – coinvolti nell’attività didattica museale nel 2015/2016, una partecipazione che si è conclusa in questi giorni con una mostra ospitata negli spazi dell’ex Osservatorio Colore.
Il progetto di educazione al patrimonio museale, dal titolo “Tutti per il MAC, il MAC per tutti!”, è promosso ormai da anni dall'Amministrazione Comunale di Lissone e dal Museo d'Arte Contemporanea e si rivolge agli istituti scolastici lissonesi per rafforzare la simbiosi con uno dei principali poli culturali presenti sul territorio della Provincia di Monza e Brianza. Il progetto è ideato e realizzato da EOS Cooperativa sociale ONLUS.
La rassegna espositiva è il frutto di un percorso che, a partire dalla Collezione storica Premio Lissone (1946-1967) del Museo d’arte Contemporanea (MAC), ha permesso agli alunni di re-interpretare le opere in chiave moderna e personale, lasciando spazio all’inventiva e alla creatività di ciascuno. Il risultato è una sommatoria di colori, installazioni e materiali innovativi che chiudono idealmente il virtuoso circuito formativo che ha visto riservare ad ogni classe due incontri: una visita guidata al MAC e un laboratorio artistico-creativo.
In particolare, le Classi IV delle Scuole Primarie hanno effettuato laboratori sulla luce, sul colore e sulla forma, mentre le classi terze delle Scuole secondarie di primo grado si sono concentrate su ritratto, paesaggio ed installazioni ad incastro. A queste ultime è stato riservato al termine della visita guidata anche un workshop collettivo, utilmente alla composizione di un Libro d’artista.
La mostra, visitabile fino a domenica 12 giugno in concomitanza con gli orari di apertura del Museo, intende rafforzare la sinergia fra Museo e giovani generazioni, strumento di contatto e partecipazione fra i cittadini e la vita culturale della Città. Tutte le opere al termine della mostra saranno restituite a chi la ha realizzate.
Nell’ambito di questo progetto, sono state destinate delle speciali attenzioni mediante l’effettuazione di visite guidate anche alle associazioni del territorio che svolgono un ruolo importante in campo sia culturale, sia socio-assistenziale quali Associazione Amici Musei Monza e Brianza, Fondazione Stefania di Lissone, Cooperativa Iride delle sedi di Besana e di Monza e il Centro ricreativo “Colori della vita” di Lissone.
“Grazie all’attività didattica museale sono stati coinvolti 352 alunni delle scuole primarie e 426 ragazzi delle scuole secondarie, dimostrando come la cultura possa parlare anche alle giovani generazioni – commenta l’assessore alla Cultura, Elio Talarico – con la mostra conclusiva abbiamo voluto mostrare i frutti di questo percorso anche alle famiglie, ai dirigenti scolastici e al pubblico del Museo. Un momento dal forte contenuto educativo che pone il nostro Museo di arte contemporanea come un luogo in cui sviluppare senso di appartenenza alla comunità e alla ricchezza culturale della città”.
Anche la scelta di allestire la mostra negli spazi dell’Osservatorio Colore non è stata casuale, ma il desiderio di creare una contiguità fra lo spazio del MAC e quello limitrofo, creando un ideale cordone ombelicale che permette di passare dalla Collezione del Premio Lissone alla rielaborazione delle opere eseguite dalle giovani generazioni di oggi.
Lissone, 10 Giugno 2016
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PAESAGGI TEATRALI 2016
Silence please: in scena l’attore muto
Monza, 9 giugno. Il teatro non è fatto solo di parole. È partendo da questo assunto che La Scuola Delle Arti ha proposto, tra le novità di quest’anno, un laboratorio che mette al centro la gestualità e il movimento. Venerdì 17 giugno, alle 21.00, va in scena al Binario 7 il saggio finale degli allievi condotti da Alessandro Larocca.
La parola, declinata in tutte le sue forme, ha un ruolo predominante nella società moderna, ma abusarne significa trasformarla in un suono indistinto. Rinunciarvi, al contrario, significa rimanere soli con il corpo e con la sua capacità di esprimere, raccontare, emozionarsi ed emozionare. È questa la poetica di Alessandro Larocca, attore, mimo e clown, socio della storica compagnia milanese Quelli di Grock e fondatore della compagnia I Fratelli Caproni, che produce spettacoli per ragazzi tra i più apprezzati nel panorama teatrale italiano. Da anni insegna i trucchi della gestualità corporea, in grado di raccontare ed evocare situazioni ed emozioni più di tante parole, e della tecnica mimica che permette di entrare in contatto con il proprio potenziale espressivo e di approfondire la conoscenza e la consapevolezza dell’utilizzo del corpo. Durante il corso proposto presso La Scuola Delle Arti, i suoi allievi hanno approfondito ogni aspetto della comunicazione non verbale e dell’espressione corporea: il gesto inteso come recupero della memoria, ricerca espressiva, strumento di dialogo fra universo interiore e realtà circostante che consente di indagare, in maniera creativa, i modi attraverso cui socializzare.
«Ai miei allievi», spiega Larocca, «cerco di trasmettere la consapevolezza che anche la più piccola parte del corpo può dire e fare tanto sotto il profilo comunicativo, che un’intenzione può non aver bisogno di parola, che la voce è un muscolo dentro di noi e può rimanere a riposo. Naturalmente è importante saper stare sulla scena: viverla, farsi sorprendere, stupire, insomma esserne coinvolti emotivamente e in maniera attiva».
In un contesto nel quale è necessario essere in sintonia con i propri compagni, diventa fondamentale il lavoro di gruppo. Sentirsi necessari, saper ascoltare, saper servire ed essere serviti. «Cerco di far capire meccanicamente», prosegue Larocca, «cosa possiamo fare con il nostro corpo. Siamo cerniere, rotazioni, inclinazioni, traslazioni, torsioni. Trasmetto sempre un alfabeto che permetta di creare un’illusione mimica: il bastone, il muro, la porta, la fune e qualunque mezzo espressivo per poter raccontare situazioni e narrare storie - la celebre pantomima, il cinema muto e le comiche -. In questo tengo sempre a mente gli insegnamenti dei grandi maestri come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio. È un mondo pieno di sguardi, di intenzioni, di gag, di poesia, di corpi al tempo stesso comici e drammatici, abitato da attori muti».
Ma cosa vedremo in scena? «Proporremo un lavoro fatto a quadri, con scene eseguite da due o tre allievi e momenti corali. Abbiamo indagato nel repertorio classico di vecchie entrée clownesche e non, ma l’impegno più grande è stato cercare di mettere gli allievi nella condizione di avere a disposizione pochissimi accessori. Per fare teatro tutto quello che serve siamo noi. Sarà quindi fondamentale per loro affidarsi a se stessi, ai propri corpi, e credere veramente in quello che fanno».
Una sfida interessante anche per un veterano della mimica e della clownerie come Alessandro Larocca, per cui è sempre stimolante insegnare l’arte mimica, «un alfabeto di gesti che ci permette di esprimere un potenziale poetico nascosto dentro di noi e che l’attore può regalare. Non aggiungo altro, se non buon divertimento ai miei ragazzi che sono stati per me una fonte di arricchimento. Aver lavorato con loro è stato un onore e una fortuna».
PAESAGGI TEATRALI 2016
Silence please: in scena l’attore muto
Monza, 9 giugno. Il teatro non è fatto solo di parole. È partendo da questo assunto che La Scuola Delle Arti ha proposto, tra le novità di quest’anno, un laboratorio che mette al centro la gestualità e il movimento. Venerdì 17 giugno, alle 21.00, va in scena al Binario 7 il saggio finale degli allievi condotti da Alessandro Larocca.
La parola, declinata in tutte le sue forme, ha un ruolo predominante nella società moderna, ma abusarne significa trasformarla in un suono indistinto. Rinunciarvi, al contrario, significa rimanere soli con il corpo e con la sua capacità di esprimere, raccontare, emozionarsi ed emozionare. È questa la poetica di Alessandro Larocca, attore, mimo e clown, socio della storica compagnia milanese Quelli di Grock e fondatore della compagnia I Fratelli Caproni, che produce spettacoli per ragazzi tra i più apprezzati nel panorama teatrale italiano. Da anni insegna i trucchi della gestualità corporea, in grado di raccontare ed evocare situazioni ed emozioni più di tante parole, e della tecnica mimica che permette di entrare in contatto con il proprio potenziale espressivo e di approfondire la conoscenza e la consapevolezza dell’utilizzo del corpo. Durante il corso proposto presso La Scuola Delle Arti, i suoi allievi hanno approfondito ogni aspetto della comunicazione non verbale e dell’espressione corporea: il gesto inteso come recupero della memoria, ricerca espressiva, strumento di dialogo fra universo interiore e realtà circostante che consente di indagare, in maniera creativa, i modi attraverso cui socializzare.
«Ai miei allievi», spiega Larocca, «cerco di trasmettere la consapevolezza che anche la più piccola parte del corpo può dire e fare tanto sotto il profilo comunicativo, che un’intenzione può non aver bisogno di parola, che la voce è un muscolo dentro di noi e può rimanere a riposo. Naturalmente è importante saper stare sulla scena: viverla, farsi sorprendere, stupire, insomma esserne coinvolti emotivamente e in maniera attiva».
In un contesto nel quale è necessario essere in sintonia con i propri compagni, diventa fondamentale il lavoro di gruppo. Sentirsi necessari, saper ascoltare, saper servire ed essere serviti. «Cerco di far capire meccanicamente», prosegue Larocca, «cosa possiamo fare con il nostro corpo. Siamo cerniere, rotazioni, inclinazioni, traslazioni, torsioni. Trasmetto sempre un alfabeto che permetta di creare un’illusione mimica: il bastone, il muro, la porta, la fune e qualunque mezzo espressivo per poter raccontare situazioni e narrare storie - la celebre pantomima, il cinema muto e le comiche -. In questo tengo sempre a mente gli insegnamenti dei grandi maestri come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Stanlio e Ollio. È un mondo pieno di sguardi, di intenzioni, di gag, di poesia, di corpi al tempo stesso comici e drammatici, abitato da attori muti».
Ma cosa vedremo in scena? «Proporremo un lavoro fatto a quadri, con scene eseguite da due o tre allievi e momenti corali. Abbiamo indagato nel repertorio classico di vecchie entrée clownesche e non, ma l’impegno più grande è stato cercare di mettere gli allievi nella condizione di avere a disposizione pochissimi accessori. Per fare teatro tutto quello che serve siamo noi. Sarà quindi fondamentale per loro affidarsi a se stessi, ai propri corpi, e credere veramente in quello che fanno».
Una sfida interessante anche per un veterano della mimica e della clownerie come Alessandro Larocca, per cui è sempre stimolante insegnare l’arte mimica, «un alfabeto di gesti che ci permette di esprimere un potenziale poetico nascosto dentro di noi e che l’attore può regalare. Non aggiungo altro, se non buon divertimento ai miei ragazzi che sono stati per me una fonte di arricchimento. Aver lavorato con loro è stato un onore e una fortuna».
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Martedi 14 giugno, alle ore 20,45,
presso la Casa del Volontariato, via Correggio 59, Monza,
ingresso libero, gli Amici del Verde concluderanno il ciclo degli incontri con la Conferenza di Aldo Colombo
su "Una Dinastia di Giardinieri", in riferimento ai Giardini della Villa Reale.
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Ma dove vai Senza Varie-età?
Uno spettacolo gratuito per far ridere i monzesi
Metti un'improbabile compagnia su un palco teatrale, mixa con un po¹ di
nostalgia per la radio e la tivù di un tempo. Aggiungi la voglia di far
ridere tutti, con un umorismo sottile, ma irresistibile. Ecco questa sera
Varie-età!
Lo spettacolo si terrà al Teatro Triante, via Duca D¹Aosta 8, Monza
Sabato 18 giugno 2016 ore 21.00
l¹ingresso è gratuito.
Gli attori sono i partecipanti al corso di recitazione della Parrocchia
Sacro Cuore, un gruppo ormai temprato da anni di insegnamento di Alessandro Pazzi,
che anche quest'anno cura l'adattamento dei testi e la regia del saggio.
Gli autori? Achille Campanile, Franca Rame, Maurizio Jurgens, Aldo
Palazzeschi, Umberto Eco
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Convivenze di fatto, entrata in vigore della normativa
Con l’entrata in vigore a partire da domenica 5 giugno della Legge n. 76/2016 con cui il Governo Italiano ha inteso regolamentare Unioni civili e convivenze, anche il Comune di Lissone vuole fornire ogni informazione utile relativa alle Convivenze di fatto la cui competenza riguarda l’Ufficio Anagrafe.
Le legge n. 76 del 2016 è esecutiva, a partire dal 5 giugno 2016, solo per le Convivenze di fatto che riguarda coppie etero o omosessuali purché aventi medesima residenza e stato civile libero. Tale requisito è inderogabile per poter istituzionalizzare la Convivenza e poterla richiedere presso gli Uffici comunali. La sola coabitazione non comporta la Convivenza e non attribuisce i Diritti della Convivenza di fatto.
Le coppie già conviventi che vogliano istituzionalizzare la loro posizione, devono rendere dichiarazione congiunta presso l’Ufficio Anagrafe o mediante i moduli disponibili sul sito internet del Comune di Lissone nella sezione Anagrafe, compilando l’apposita “Dichiarazione anagrafica per la costituzione della convivenza di fatto tra due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale”.
Nella modulistica, i conviventi dichiarano “di essere uniti stabilmente da un legame affettivo di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale” e “di non essere vincolati da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da unione civile tra loro o con altre persone”.
La Convivenza di fatto permette, ad entrambi i conviventi, di acquisire i Diritti riguardanti Ordinamento penitenziario, Malattia o ricovero, Direttive anticipate di trattamento terapeutico e direttive post-mortem, Casa familiare, Locazione, Edilizia popolare, Impresa familiare, Misure di protezione degli adulti vulnerabili e Danno parentale.
I conviventi possono altresì disciplinare i Rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune mediante la sottoscrizione di un Contratto di convivenza da sottoscrivere presso un Ufficio notarile o di avvocato.
La modulistica potrà pervenire:
per lettera raccomandata - Comune di Lissone via Gramsci 21 20851- Lissone (MB)
per fax-numero 039 7397274
per posta elettronica - anagrafe@comune.lissone.mb.it
per posta elettronica certificata - pec@comunedilissone.it
consegnate direttamente all'ufficio durante l'orario di apertura al pubblico.
Ufficio Anagrafe - Via Gramsci 21 mattino lunedì, martedì, giovedì, venerdì 8.30/13.30 pomeriggio lunedì e mercoledì 14.30/18.00 sabato 8.30/11.30 solo su appuntamento
Lissone, 9 Giugno 2016