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Verso la Grande Brianza: i Sindaci MB a raccolta sul futuro dell’Area Vasta
Monza, 15 giugno 2016. Si è svolto a Monza, presso la sede della Provincia MB, il terzo degli appuntamenti voluti da Regione Lombardia, organizzati in collaborazione con Provincia e Comune di Monza, per condividere le proposte di riordino del sistema delle autonomie, in vista della prossima istituzione delle Aree Vaste al posto delle Province. I protagonisti. Presenti al tavolo, presieduto dal Vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala - insieme a Gigi Ponti, Presidente della Provincia MB e Roberto Scanagatti, Sindaco di Monza - i Sindaci della Brianza e i Presidenti degli Enti Parco, oltre ai consiglieri regionali Laura Barzaghi ed Enrico Brambilla. "Sono d'accordo a chiedere al Governo i fondi per le funzioni necessarie ed essenziali per il funzionamento dei servizi delle Province/Aree Vaste. Buoni gli spunti dei sindaci le cui proposte saranno portate al tavolo regionale di definizione delle Aree Vaste". Il commento del Vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla casa, housing sociale, Expo e internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala. “I Sindaci della Brianza concordano sulla necessità assoluta di restare uniti per salvaguardare l’identità e il valore di questo territorio che guarda a Nord per costruire alleanze strategiche e proficue”, aggiunge il Presidente della Provincia Gigi Ponti. “Con grande pragmatismo, prima di pensare ai confini della nuova Area Vasta, chiediamo ancora una volta di avere le risorse adeguate per svolgere le funzioni che la legge assegna agli Enti intermedi”.
Provincia di Monza e Brianza
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heart - PULSAZIONI CULTURALI
vi invita all'inaugurazione di
Coefficiente spazio Giorgio Celon, Nadia Galbiati, Fabio Giampietro, Attilio Tono
domenica 19 giugno, ore 18.30
In occasione dell'inaugurazione sarà possibile provare la straordinaria esperienza di Hyper Planes of Simultaneity, progetto di Fabio Giampietro che introduce nell'arte la tecnologia del visore Oculus Rift.
Raccontare il valore del quadrato e della figura pura in storia dell’arte è impresa pressoché impossibile, che supera di gran lunga i confini del Rinascimento: basterebbero i quadrati e le forme pure di tanto Novecento (da Malevic al Costruttivismo, da Albers a Mondrian) per immaginare un percorso suggestivo e ricco di spunti di riflessione che insista su questo tema. Ma a condurre il gioco qui non è il valore della forma regolare nelle sue implicazioni trascendenti e mistiche, non è nemmeno il concetto di assoluto che sottende alla perfezione di un quadrato, ma la trasformazione di un solido geometrico in uno spazio idealmente o fisicamente percorribile: lo sviluppo della percezione di una forma regolare nella dimensione spaziale e nella rappresentazione di un luogo urbano, trasposizione in chiave attuale della città ideale, nelle sue differenti ipotesi e possibilità.
(Simona Bartolena, estratto dal testo in catalogo)
La mostra nasce ispirandosi alle suggestioni degli scritti pierfranceschiani e degli studi prospettici rinascimentali e propone quattro artisti che da sempre riflettono sul concetto di relazione tra figura geometrica e ambiente circostante e sulla percezione spaziale. Figlie di tecniche, stili, ricerche diverse le opere di Celon, Galbiati, Giampietro e Tono si mettono in dialogo negli spazi nitidi ed essenziali dello Spazio heart, in una mostra che fa del rigore strutturale e dell’assenza cromatica due elementi di riferimento.
Coefficiente Spazio
Giorgio Celon, Nadia Galbiati, Fabio Giampietro, Attilio Tono
una mostra a cura di Simona Bartolena
19 giugno – 10 luglio 2016
heart – SPAZIO VIVO
Via Manin 2, angolo via Trezzo, Vimercate, Mb
Orari di apertura
venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
e in occasione degli eventi in calendario
per info: www.associazioneheart.it
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Sono aperte le iscrizioni al 18° Premio Vittorio Viviani!!
Scarica il Bando del 18° Premio Vittorio Viviani e compila la Scheda di adesione alla selezione sul sito del Premio
(www.
Le iscrizioni saranno aperte sino al 30 giugno 2015.
FORZA AFFRETTATEVI!!!
Per info: Segreteria LAP: 366.5208065 – orari: LUN-MER-VEN dalle 20.30 alle 22.30
info@liberaaccademiapittura.
scrizioni@
www.
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PAESAGGI TEATRALI 2016
Gli allievi de La Scuola Delle Arti omaggiano Shakespeare
Monza, 14 giugno. È William Shakespeare il filo conduttore della quinta settimana di PaeSaggi Teatrali. Dal 27 giugno al 4 luglio al Binario 7 vanno in scena cinque saggi ispirati alle opere del Bardo Immortale, affrontate con approcci e finalità differenti dagli allievi dei corsi di teatro avanzato.
Nell’anno in cui si celebrano i quattro secoli dalla morte, anche La Scuola Delle Arti sceglie di rendere omaggio al grande drammaturgo inglese dedicandogli cinque serate. Saranno le classi degli allievi che vantano una pluriennale esperienza teatrale a rievocare la poesia di Shakespeare portando in scena delle drammaturgie originali ispirate alle sue opere. Alcuni rimanendo fedeli al testo, altri puntando sulla dissacrazione.
Aprono la settimana gli allievi del corso di teatro avanzato tenuto da Fabio Banfo, lunedì 27 giugno con “Il demone dell’amore”, liberamente ispirato al Riccardo III. Un testo non facile ma, come spiega Banfo, la scelta è stata determinata “dalla volontà di far confrontare il corso con un autore che è la quintessenza del Teatro. I testi shakespeariani offrono infiniti spunti sulla psicologia, sulle passioni, sulle dinamiche di quello strano animale sociale che è l’uomo. Lavorare sui suoi testi ha significato per gli allievi immergersi completamente nel mistero dell’Umano, esplorandone a fondo i lati benigni e quelli maligni”. Dovendo necessariamente decidere su quali aspetti soffermarsi, la scelta è caduta sulle scene d’amore, “perché l’amore è il sentimento più assoluto, ed è quello con più sfumature, con più aspetti contrastanti”. Ciò ha permesso agli allievi di confrontarsi con una delle strutture fondamentali del teatro: il dialogo. “L’approccio”, prosegue Banfo, “è stato il più realistico possibile perché Shakespeare è parola incarnata, e volevo che i ragazzi provassero l’esperienza di calarsi in un personaggio, far diventare corpo le sue parole, senza orpelli registici”.
Venerdì 1 luglio gli allievi del corso di teatro avanzato, guidati da Luca Spadaro, si confronteranno con la tragedia più celebre e rappresentata al mondo, portando in scena “Metodo e follia. Quasi un Amleto”. “Abbiamo scelto di giocare con la tragedia shakespeariana in cui si parla della follia e dell’attore, che abbiamo analizzato come fosse un caso clinico: il suo modo di muoversi, di parlare, di reagire alla luce e ai suoni”. Perché il confine tra follia e teatro è labile. Prima di salire sul palco, infatti, “si ricorre a sessioni di riscaldamento, esercizi e improvvisazioni, ovvero ad attività in cui le persone devono fare cose strane. L'attore è anche questo: un corpo che si deforma alla ricerca di un'immagine, una voce che esegue suoni apparentemente insensati”. E quale opera, se non l’Amleto, permette di indagare tutti questi aspetti? Secondo Spadaro “lavorare su un testo di Shakespeare vuol dire lavorare su una storia che ne ha generate molte altre. Lavorare sull'Amleto ha significato per gli allievi confrontarsi con altri testi che dall'Amleto discendono, mettendosi alla prova su generi e stili tra loro differenti”.
Sarà invece compito degli allievi di teatro comico riuscire a dissacrare il feticcio Shakespeare. Martedì 28 giugno tocca agli allievi del corso avanzato di teatro comico di Barbara Bertato, che con “Siamo tutti un po’ Romeo” hanno riletto in chiave contemporanea la più celebre e tormentata storia d’amore di tutti i tempi riuscendo a trovare il meccanismo comico che permette di ridere anche di ciò che all’apparenza comico non è. Un testo che Bertato ha scelto perché “Romeo e Giulietta mi ha sempre strappato un sorriso, forse nel tentativo molto umano di ridere delle peggiori disgrazie per non sentirsi completamente impotenti di fronte ad esse. Così ho immaginato quelle gradazioni diverse, quella maggior o minor grazia, quegli uomini e quelle donne che nel profondo custodiscono una Giulietta o un Romeo anche senza saperlo. Del resto, non siamo forse tutti un po’ come Romeo? Capaci di amare, odiare, credere nel destino, combattere? Magari con gradazioni di intensità differenti, con più o meno grazia, con più o meno consapevolezza”.
Una chiave di lettura simile è alla base di “E se poi Shakespeare ci dà buca?”, saggio del Laboratorio Shakespeare tritato tenuto da Alfredo Colina, in scena sabato 2 luglio. In scena vedremo degli sketch ispirati a diverse opere in cui personaggi, situazioni e atmosfere saranno completamente rivisitate in chiave demistificatoria.
Chiudono la settimana, lunedì 4 luglio, gli allievi del Laboratorio tragicomico di teatro popolare con “Amleto ovvero c’è del marcio un po’ ovunque”. Per il docente Massimiliano Loizzi qui l’Amleto diventa “un canovaccio sul quale riscrivere e adattare all'oggi gran parte della trama e del finale”. Non sarà quindi un lavoro fedele all’originale. “Siamo ad uno sposalizio dai colori gitani e tutto avviene in unità di spazio e tempo, al cui centro si colloca una grande tavolata intorno alla quale si svolgeranno i fatti che si andranno a raccontare”. Un saggio corale, che ha visto gli allievi lavorare tutti insieme da attori, registi e drammaturghi. “Sarà occasione per parlare dell'attuale, facendolo con l'arma della satira e della risata, mai però fine a se stessa”, conclude Loizzi, che ha fatto di tale approccio al teatro il suo marchio di fabbrica.
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In occasione della Sagra di San Giovanni 2016 , l'Associazione Amici dei Musei è lieta di annunciare il concerto degli allievi del Liceo Musicale B. Zucchi che si esibiranno per la prima volta alla Saletta Reale della Stazione di Monza.
Domenica 19 giugno alle ore 10.30
Il Concerto vede impegnati gli alunni del LM in diverse vesti – il programma propone infatti un’ampia rappresentanza di Solisti di diversi strumenti (violino, pianoforte, chitarra, clarinetto) Duo, Quartetto d’Archi ed Ensemble di Chitarre – e rappresenta un importante passo verso un’ancora più ampia collaborazione col territorio. Per la prima volta, infatti, viene attivata una collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza con l’esibizione presso la prestigiosa Saletta Reale della Stazione di Monza e vi è la partecipazione ad un evento inserito nell’ambito della Sagra di San Giovanni.
Troppe coincidenze per essere solo un caso.
Il Liceo “B. Zucchi” di Monza, attivo sin dal 1871 per l’indirizzo Classico, dall’a.s. 2012-13 ha ampliato la propria offerta formativa con l’apertura di un corso di Liceo Musicale. Unico Istituto di istruzione di secondo grado in cui è attivo tale indirizzo nella Provincia di Monza e Brianza, svolge il proprio compito di settore intermedio degli studi musicali riformati, ponendosi quale sbocco naturale per le numerose e storiche Scuole secondarie di primo grado a Indirizzo Musicale e delle altre agenzie formative musicali che operano sul territorio, con l’obiettivo di garantire ai propri alunni le competenze strumentali e musicali necessarie per l’eventuale prosecuzione degli studi presso gli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.
La natura di questo indirizzo di studi, che al comune impianto liceale affianca un’importante attività “di pratica musicale”, lo rende particolarmente adatto ad allacciare rapporti di collaborazione con il territorio per il supporto a iniziative che richiedano la presenza di interventi musicali. Ciò ha portato il LM ad aderire alle Reti delle Scuole a Indirizzo Musicale del Comune di Monza e della Provincia di Monza e Brianza e a partecipare con propri Ensemble strumentali, in particolare con quelli di archi e di chitarre, ma anche con più ridotte formazioni da camera o con solisti, a numerosi eventi promossi da Enti e Associazioni Culturali del territorio.
Ciro Fiorentino
(Docente di Chitarra e di Laboratorio di Musica d’Insieme e Direttore dell’Ensemble di chitarre del Liceo Musicale “B. Zucchi” di Monza)
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Trasferimento del Diritto di superficie in Diritto di proprietà, adesione all’80%
Un’adesione fra i soggetti interessati che sfiora l’80%, con un introito per il Comune pari a 886.729 euro. Sono questi i numeri, aggiornati al 9 giugno 2016, del procedimento per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, iter che la Giunta comunale ha avviato il 13 maggio 2015 con successiva deliberazione del Consiglio comunale in data 24 giugno 2015. Alla proposta dell’Amministrazione comunale hanno aderito sino ad oggi 242 persone su 308, gli introiti per la trasformazione del diritto di superfice in diritto di proprietà e della eliminazione dei vincoli del diritto di proprietà ammontano a 886.729 euro, di cui 497.083 relativi all’anno 2015 e 369.646 al 2016. L’importo incassato comprende seppur per cifre minime anche alcune trasformazioni avvenute in occasione della precedente trasformazione (annualità 2008). “Il risultato è straordinario, alla base di questi numeri c’è l’impegno, il sacrificio e lo spirito di iniziativa dell’intero Settore Patrimonio che ha curato l’iniziativa in ogni dettaglio – commenta l’assessore alla Città vivibile, Marino Nava – siamo certi di aver fornito un ottimo servizio ai cittadini interessati, coinvolgendoli con una massiccia comunicazione che li ha portati a partecipare attivamente nei tanti momenti organizzati per creare informazione”.
Come prevede la legge n. 448 del 1998, i Comuni hanno infatti ricevuto la possibilità di cedere in proprietà le aree già concesse in diritto di superficie e di eliminare i vincoli convenzionali gravanti sugli alloggi realizzati sulle aree cedute in diritto di superficie/proprietà nell'ambito degli interventi di edilizia residenziale pubblica convenzionati. La trasformazione ha interessato i soggetti proprietari di alloggi realizzati in aree comprese nei Piani PEEP, già concesse in diritto di superficie. Con la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, 242 soggetti sono così diventati proprietari, in proporzione ai millesimi dell'area su cui è edificato l'immobile comprese le aree di pertinenza: l'alloggio potrà essere venduto o affittato con la piena disponibilità dell'area su cui insiste e a prezzo libero di mercato. Il vantaggio, rispetto al permanere del solo diritto di superficie, oltre che di natura patrimoniale, è comunque misurabile nel porre in vendita un alloggio su cui non grava più la scadenza della convenzione novantennale, e dunque molto più appetibile sul mercato immobiliare. La vendita degli alloggi che non hanno trasformato il diritto di superficie in diritto di proprietà potrà essere sempre fatta, ma dovranno sottostare ai vincoli suddetti. La richiesta potrà essere presentata in qualsiasi momento e il valore del corrispettivo sarà determinato in ragione delle disposizioni di legge vigenti al momento della richiesta stessa.
Lissone, 13 Giugno 2016
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in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, mercoledì 22 giugno ore 17,30 Oasi San Gerardo, via Gerardo dei Tintori 18 - Monza, i giornalisti di Monza e Brianza (e non solo) si confronteranno sul tema Rifugiati e Migrazione. Lo faranno subito dopo la presentazione del IV Report sull'accoglienza richiedenti asilo in Brianza a cura della rete RTI Bonvena.
Alla tavola rotonda, introdotta da Luigi Losa, saranno presenti:
Martino Cervo direttore Il Cittadino Monza e Brianza
Guido Bandera capo redattore Il Giorno Monza e Brianza
Riccardo Rosa Corriere della Sera
Emanuele Giacomelli Il Giornale di Monza
Diego Motta Avvenire
Ottavia Spaggiari Vita
Modera la tavola rotonda Fabrizio Annaro Il Dialogo di Monza
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Azienda conferma il piano con 219 esuberi, un “piano industriale” di soli tagli: il sindacato, dice di NO alla riduzione del personale! Azienda accetta invito del sindacato e del Governo per una gestione condivisa dei problemi, ma non è chiaro come si comporterà! La Fim non è disposta a percorsi condivisi se l’azienda non dichiara di rinunciare ad azioni unilaterali!
Martedì 7 giugno si è svolto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro con la direzione Nokia Italia per cercare di approfondire i contenuti del piano di ristrutturazione della nuova società. Come OO. SS. abbiamo ribadito la necessità di un intervento diretto e più incisivo del Governo sulla vicenda, il rappresentante del ministero ha dichiarato che il Ministro Calenda sta cercando di incontrare il CEO di Nokia ed è disposto di andare in Finlandia se necessario per velocizzare i tempi di questo incontro. Come sindacato pensiamo che sia importante l’intervento del Governo sui vertici della multinazionale per contribuire alla riduzione degli esuberi in Italia, magari portando nuove attività anche a fronte degli investimenti sulla banda ultra larga. E’ contradditorio l’uso di finanziamenti pubblici (da Regione Lombardia, MiSE) con la presenza di dichiarazione di esuberi, questi soldi devono servire anche per ridurre l’impatto sulle eccedenze annunciate. L’azienda nell’illustrare i contenuti degli interventi annunciati, 219 eccedenze (100 ex Nokia e 119 ex Alcatel Lucent) ha parlato di un piano locale (Italia) inserito in un contesto di strategia globale della multinazionale, parlando di centralizzazione, di sinergie, di efficienza nella logica di una nuova società nata dalla storia e dalla fusione di due aziende che si sono messe assieme. L’azienda ha raccolto il nostro invito e quello del Governo di fare un percorso insieme, il più possibile condiviso, ribadendo che per la società il fattore temporale è importante e il piano si deve realizzare entro il 2017. Come Fim in particolare, ricordando come si è chiuso l’ultimo piano di ristrutturazione di Alcatel Lucent, che ha visto il licenziamento unilaterale delle 19 persone rimaste in eccedenza e sul fatto che ad oggi due lavoratori (altre cause sono in corso) che hanno impugnato il licenziamento ottenendo il reintegro siano state nuovamente licenziate, abbiamo espresso la netta contrarietà a gestire assieme un piano se non c’è chiarezza in tal senso, noi pensiamo che ci debbano essere zero esuberi alla fine e nessuna azione unilaterale da parte dell’azienda. Per il momento tutto rimane fermo e ci si è aggiornati su richiesta del MiSE al 28 giugno prossimo.
Fim Cisl Monza Brianza Lecco
sede di Monza e Brianza
Via Dante 17/A
20900 Monza
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ELEMENTI STORICI NASCOSTI NEI GIARDINI DELLA VILLA REALE
Visita guidata agli angoli nascosti dei giardini,
illustrazione degli alberi monumentali presenti e di alcune importanti opere storiche
Domenica 12 Giugno 2016, dalle ore 9,30 alle 12.30, si è svolta l’iniziativa “Elementi storici nascosti nei Giardini della Villa Reale”. L’intento dell’iniziativa è stato quello di presentare ai cittadini le qualità storiche, culturali e paesaggistiche di alcuni angoli dei Giardini della Villa Reale attraverso la scoperta delle opere architettoniche meno evidenti. Alla passeggiata hanno partecipato una ventina di persone, tutte attente e soddisfatte delle informazioni raccolte e dei luoghi visitati. L’itinerario prevedeva di scoprire le collinette “belvedere”, una nei giardini e l’altra posta a Sud di viale Mirabello, la storia della “Roggia del Principe” e del laghetto della “Valle dei Sospiri”. Siamo poi ritornati nei giardini raggiungendo l’antro di Polifemo, la grotta dell’orso, i ruderi del castello e la torretta del Parco. Abbiamo concluso osservando il reticolo irriguo finale della Roggia del Principe e la grotta del Dio Lambro. I giardini e le opere architettoniche incluse furono realizzati dagli architetti Piermarini e Canonica, a corollario della Villa asburgica, tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo. Negli anni il giardino subì diverse modifiche passando da un’impostazione alla francese, caratterizzata da impostazioni vegetazionali regolari, allo stile inglese, più rappresentativo di un paesaggio naturale. Un aspetto altrettanto importante che è stato fatto valutare sono le qualità paesaggistiche del giardino che i vari architetti, nei secoli passati, hanno voluto caratterizzarlo anche con l’ausilio della vegetazione messa a dimora.
Monza, 12.06.2016
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INVITO
14 giugno 2016 - ore 21.00
c/o Associazione ARCI Antonio Banfi
Piazzale Marconi 7, Vimercate
PRESENTAZIONE PROGETTO
Centro Culturale “Andy Warhol”
Idee e proposte, avvio fase iniziale dei lavori, confronto tra i differenti portatori di interesse del territorio
L'Associazione Culturale ARCI Antonio Banfi, dal 1980 ad oggi, ha acquisito un patrimonio artistico-culturale di grande rilievo, costituito da oltre 15.000 Cataloghi Mostre rari ed introvabili, di Pittura, Architettura, Scultura, Cinema, Teatro, Fotografia, Musica, Fumetto, Moda, Design, ecc. La varietà e l'unicità di questo patrimonio ha portato l'Associazione Antonio Banfi a sviluppare negli anni un progetto culturale, denominato Andy Warhol, che è giunto ora nella sua prima vera fase esecutiva. L'idea è quella di allestire uno spazio polivalente nel quale condividere differenti esperienze culturali, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla cultura ed all'arte in particolare. Nel Centro, articolato in vari spazi (Biblioteca delle Arti, Rivisteria, Fonoteca, Spazio proiezioni, Ludoteca, Bar Enoteca, Area Iniziative) saranno organizzati Cineforum, Esposizioni Fotografiche, di Pittura e Scultura, Dibattiti e Conferenze, Presentazione di Libri, Degustazioni, Concerti, Mostre ecc.; sarà inoltre realizzato un Jazz Club. Crediamo in un progetto partecipato nel quale rappresentare le esigenze ed i desideri di chi ama la cultura e la qualità dello stare insieme. Lo scopo della serata è condividere con noi opinioni, suggerimenti, critiche al progetto. L’invito è rivolto a tutti i cittadini del territorio, ai rappresentanti delle associazioni, delle forze politiche e sociali, a coloro che operano nel settore culturale e delle biblioteche in particolare, ai giovani interessati alla musica ed al fumetto, agli esperti d'arte, ai fotografi, agli studenti di architettura, ecc.