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SP177: chiuso per tutto agosto il tratto della strada provinciale tra Bernareggio e Aicurzio
Attivata task force tra Provincia MB, Comuni, Regione, Brianzacque per trovare una soluzione al fenomeno di dissesto idrogeologico
Monza, 8 agosto 2016. Rimarrà chiuso al traffico per tutto il mese di agosto il tratto della Sp 177 Bellusco - Gerno di circa 700 metri, compreso tra il cimitero di Bernareggio - Via De Gasperi e il Comune di Aicurzio - Via Gramsci.
Dopo l’ultimo temporale la strada - già oggetto di smottamenti localizzati durante i nubifragi delle scorse settimane, che avevano imposto le prime limitazioni al traffico – ha ceduto in un tratto della carreggiata ove è visibile un importante avvallamento del manto stradale. L’intera zona risulta interessata da un fenomeno di erosione sotterranea detto “occhio pollino”, che sembra accentuarsi in occasione di forti precipitazioni, compromettendo la stabilità complessiva dei suoli interessati, compreso il piano stradale
Questa situazione rende necessarie ed urgenti indagini geologiche più approfondite che richiedono la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, considerando che la porzione di territorio interessato dall'erosione e' piuttosto estesa. Per questo, la Provincia MB ha convocato un vertice con i Comuni di Aicurzio e Bernareggio, Regione Lombardia (settore Difesa del Suolo e Protezione Civile) e Brianzacque.
Durante l’incontro sono state valutate le prime soluzioni per tamponare l’emergenza nel breve periodo e sono stati impostati i primi accordi per risolvere la situazione nel lungo periodo:
Obiettivo breve periodo: riapertura della strada. In attesa di sanare la situazione complessiva con un intervento ampio e adeguato alle necessità, Brianzacque - insieme ai Comuni di Bernareggio e Aicurzio con il coordinamento della Provincia - metterà in campo un intervento per convogliare acqua sotterranea in modo da non interferire con la strada e consentirne la provvisoria percorribilità.
Obiettivo lungo periodo: agire sulle cause del dissesto idrogeologico. E’ allo studio un intervento risolutivo che richiede indagini approfondite verificando in particolare l’applicabilità della Legge Reg. 4/16 “Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d'acqua” per attivare piani di intervento comunali con misure di Protezione Civile.
Viabilità alternativa per tutto il mese di agosto:
- per i mezzi pesanti: lungo le Via Gramsci, Sp3 - 2 sino all’intersezione con la Sp 177 in territorio di Bellusco;
- per tutte le atre categorie di veicoli lungo le seguenti vie comunali: Via Gramsci, Via del Commercio, strada per Cascina Restelli.
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Pedemontana: che fine hanno fatto le compensazioni ambientali?
“A quasi un anno dall'inaugurazione dell'ultima tratta realizzata, al B1, le compensazioni ambientali di Pedemontana sono ancora un miraggio. L'autostrada ha un impatto devastante sul territorio; è ora che la Regione si dia una mossa”, così Gianmarco Corbetta, capogruppo del M5S Lombardia.
Il movimento, nell'aprile 2015, aveva impegnato l'Assessore ai Trasporti Alessandro Sorte, grazie a una mozione approvata dal Consiglio regionale, ad attivare un tavolo tecnico-politico tra Regione e concessionaria Autostrada Pedemontana Lombarda, con la partecipazione dei Consiglieri Regionali del territorio, con l'obiettivo di sollecitare e verificare periodicamente l'effettiva realizzazione di tutte le opere di mitigazione e compensazione ambientale.
“Il tavolo”, spiega Corbetta, “si è riunito una sola volta e non ha concluso nulla. Al momento il quadro più che sconfortante è osceno: la tratta B1 è stata inaugurata a novembre andando ad aggiungersi alla tratta A e alle tangenziali di Como e Varese già operative ma per le opere di compensazione e mitigazione non si è ancora aperto un solo cantiere. Abbiamo stilato un quadro analitico sulle opere di compensazione ambientale su 15 progetti in carico ad APL solo 1 (Solbiate Olona) è pronto per l'avvio della gara e solo 3 hanno ultimato la fase di progettazione. Ben 4 progetti (Cassano Magnago, Mozzate, Cislago, Fenegrò e Luisago) non mostrano nessun avanzamento. Non va meglio per le opere in capo ai Comuni: solo 3 progetti su 8 hanno ottenuto l'approvazione della Convenzione tra Comune e APL, pertanto dovrebbero procedere con la pubblicazione del bando di gara”.
“Sorte, Maroni & C. su Pedemontana sono recidivi nell'insistere con un'inutile speculazione di asfalto, cemento e distruzione del territorio. Se si tratta di tutelare e valorizzare quel che resta del suolo dopo lo scempio ambientale, ecologico e paesaggistico che costituisce l’inutile Pedemontana fuggono. Per il M5S chi vive in quei territori martoriati merita di sapere quando avranno le opere di compensazione. Se c'è qualcuno che amministra la Regione nell'interesse dei cittadini batta un colpo”, conclude Corbetta.
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“Fare impresa in franchising in Lombardia”: ammesse e finanziate le due domande del DUC di Lissone
Sono state ammesse e finanziate le due domande presentate dal Distretto urbano del Commercio (DUC) di Lissone nell’ambito del progetto pilota “Fare impresa in franchising in Lombardia”, promosso da Regione Lombardia allo scopo di contrastare fenomeni di “desertificazione commerciale” sia nei centri storici urbani che in ambiti territoriali di area vasta.
L’agevolazione consiste in un contributo regionale a fondo perduto di importo fisso pari a € 10.000,00 finalizzato alla copertura delle spese sostenute per avviare un’attività in franchising ovvero riconvertire o ampliare l’attività esistente attraverso l’affiliazione ad un franchisor. L’importo minimo dell’investimento non deve essere inferiore ad € 20.000,00 al netto di IVA.
Sono state 78 le candidature pervenute, di queste 5 sono state le domande ammesse a finanziamento fra le quali proprio le due presentate dal DUC di Lissone.
Sono rientrate nel progetto pilota le attività in “Globo Express Lissone” di via Nazario Sauro, già aperto al pubblico, e “Fiorito” la cui apertura in Piazza Italia è prevista per il mese di ottobre.
Globo Express è un centro servizi in franchising per imballare, spedire e fare tutto ciò che serve a far circolare merci e denaro. Il marchio Fiorito nasce in Italia nel 2009 proponendo una nuova formula di franchising nel settore floreale.
“Quello ottenuto è un risultato importante per il territorio locale, frutto del lavoro di coordinamento territoriale e alla positiva gestione della fase di negoziazione diretta tra Franchisor, aspiranti imprenditori e proprietari degli immobili commerciali” - commenta Elio Talarico, assessore con delega al Marketing Territoriale.
Il progetto infatti si pone come azione incentivante per la rigenerazione dell’offerta commerciale attraverso il sostegno alle micro e piccole imprese commerciali che riconvertono o aprono unità locali in franchising in aree a rischio di indebolimento dell'offerta commerciale e in spazi commerciali sfitti posti all’interno del perimetro territoriale dei Distretti Urbani del Commercio”.
Il Distretto Urbano del Commercio di Lissone ha aderito al progetto presentando formale manifestazione di interesse all’iniziativa già nel dicembre 2015; a partire dal 13 gennaio l’Amministrazione comunale, in qualità di capofila del Distretto del Commercio, ha assunto il ruolo di regia e coordinamento locale del progetto ed ha definito le agevolazioni che verranno garantite agli imprenditori che risulteranno ammessi e selezionati. In particolare, entrambe le attività in franchising avranno diritto ad una riduzione pari al 20% della tariffa finale dovuta per le utenze non domestiche della tassa sui rifiuti (TARI) e ad uno sconto pari al 30% del canone per le eventuali occupazioni di spazi ed aree pubbliche (COSAP).
Il Comune di Lissone insieme agli altri 24 Distretti del Commercio e ai 104 franchisor selezionati aveva partecipato lo scorso 21 gennaio all’incontro organizzato da Regione Lombardia a Palazzo Pirelli con lo scopo di favorire la reciproca conoscenza e avviare i contatti tra Distretti Urbani del Commercio e Franchisor. In parallelo, era stata ampliata a 20 l’offerta di immobili sfitti nel territorio comunale a disposizione dagli intermediari immobili e/o proprietari privati.
Lissone, 6 Agosto 2016
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Comune di Monza si oppone al ricorso di Formula Imola al Tar del Lazio che vuole impedire il rinnovo del contratto del GP F1 d'Italia all'Autodromo nazionale.
Monza, 5 agosto 2016 - Con una delibera approvata ieri, il Comune di Monza ha dato mandato al proprio servizio legale di costituirsi ad opponendum al Tar del Lazio, dove pende il ricorso presentato da Formula Imola, la società che gestisce il circuito emiliano romagnolo, che chiede di fatto che non si proceda al rinnovo del contratto per lo svolgimento del GP d'Italia nell'Autodromo nazionale di Monza. Il ricorso presentato dalla società emiliana è contro Aci Italia e Sias, la società di Aci che gestisce l'impianto di Monza e appunto chiede al tribunale amministrativo del Lazio di annullare il provvedimento con cui Aci Italia ha rigettato la proposta di Formula Imola di tenere il GP nel circuito emiliano romagnolo. Il Comune di Monza ha assunto la propria decisione dopo aver "rilevato che qualora venisse annullato il provvedimento impugnato ciò avrebbe gravi ripercussioni dal punto di vista sportivo, turistico ed economico per la Città di Monza, internazionalmente riconosciuta e conosciuta anche in relazione alla sussistenza del Gran Premio d'Italia". A sostegno dell'intervento di fronte al Tar del Lazio, il Comune - che nel ricorso presentato non è citato tra le parti controinteressate - ricorda che esiste un interesse qualificato dell'amministrazione cittadina affinché il provvedimento adottato dall'Aci contro Formula Imola non venga annullato, anche in ragione dello specifico ruolo svolto dall'amministrazione cittadina, che è ente concessionario dell'impianto e che gioca un ruolo di primo piano nell'allestimento di servizi viabilistici, di mobilità pubblica e di intrattenimento connessi all'evento. "Ci siamo sentiti in dovere di ricorrere a difesa di un patrimonio dell'Italia, non solo di Monza e del territorio - commenta il sindaco Roberto Scanagatti. Il ricorso di Formula Imola è grave perché mette a rischio il futuro del GP di F1 in Italia dopo che, a fatica, tutti le istituzioni e gli enti coinvolti stanno chiudendo la delicata partita del rinnovo con la Fom di Ecclestone. E' perciò un'azione di disturbo inutile e dannosa perché ricordo a tutti, ma in particolare alla parte pubblica che detiene il controllo di Formula Imola spa, che Aci Italia ha agito su mandato dal Governo e del Parlamento. Invece di sprecare energie in azioni di contrasto, molto meglio se enti locali, istituzioni e soggetti di promozione sportiva si mettono a lavorare insieme e in modo coordinato per qualificare l'offerta e attrarre nuove importanti manifestazioni di livello mondiale in Italia, a partire da quelle di carattere motoristico".
Ufficio stampa del Comune
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L’associazione Circolo Culturale Vimercatese è lieta di invitarvi all'evento “Vimercate e Vino” giunto alla quarta edizione che si svolgerà il 2-3-4 settembre 2016 all'interno del cortile di Villa Sottocasa, Must e Parco Trotti. Vimercate e Vino nasce dall'idea di sviluppare un evento ad hoc per la città di Vimercate. Il suo scopo è infatti duplice: da un lato la divulgazione del concetto “bere meno, bere meglio“, oggi più che mai rilevante soprattutto tra le giovani generazioni, e dall'altro la valorizzazione del vino Made in Italy, uno dei prodotti di maggiore rappresentanza del nostro Paese in ambito internazionale. Tre giorni per saperne di più del vino, ma anche per fare un salto indietro nel tempo. Filo conduttore della manifestazione sarà infatti il Medioevo, a cui è stata dedicata l’edizione 2016. In particolare durante la tre giorni i partecipanti potranno acquistare un pass, con bicchiere incluso, che darà diritto ad un tour per assaggiare dieci diversi vini di altrettante regioni. Questa edizione è patrocinata, oltre che dall'assessorato alle politiche culturali del Comune di Vimercate anche dalla provincia di Monza e Brianza. Media partner sono il Giornale di Vimercate e Radio Lombardia. Il programma completo dell’evento è visibile sul sito www.vimercatevino.it.
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Torna “Ville Aperte in Brianza” - edizione 2016
dal 17 settembre al 2 ottobre
oltre 130 beni aperti e visitabili nelle “tre Brianze” di Monza-Como-Lecco
Monza, 4 agosto 2016. Torna anche quest’anno “Ville Aperte in Brianza”: giunta alla 14°edizione la manifestazione propone visite guidate alla riscoperta del sorprendete patrimonio culturale della Brianza. I numeri dell’edizione 2016: dal 17 settembre al 2 ottobre spalancheranno le porte al pubblico 133 siti pubblici e privati tra ville, palazzi, parchi e giardini, chiese e musei nel territorio della Brianza monzese, comasca e lecchese. Si tratta di luoghi di interesse culturale ed escursionistico, da visitare attraverso itinerari urbani ed extra-urbani che costituiscono proposte turistiche a Km-zero di grande appeal. La rassegna è promossa dalla Provincia di Monza e Brianza, in collaborazione con le Province di Como e di Lecco: 33 i Comuni aderenti per MB, 5 per Como, 21 per Lecco oltre a numerosi partner tra associazioni e fondazioni culturali del territorio. I gioielli dell’architettura nobiliare della Brianza a portata di mano. Le ville gentilizie, note anche come “ville di delizia”, che costellano il territorio a nord di Milano, hanno raggiunto nel corso del ‘600 e ‘700 il loro massimo splendore. Una magnificenza di architetture commissionate dalle grandi famiglie nobiliari dell’epoca: residenze monumentali con vasti parchi, strutturati con giardini all’italiana e all’inglese e ricche di opere d’arte. Per scoprire il vasto patrimonio culturale che spalanca le sue porte e partecipare alle visite guidate e agli eventi è sufficiente prenotarsi online su www.villeaperte.info. La presentazione alla stampa di Ville Aperte 2016 è prevista per il 6/9/ p.v. presso la sede della Provincia di Monza e della Brianza, via Grigna 13, Monza.
PROVINCIA DI MB
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«Bocciato» il progetto di mobilità ciclistica, i sindaci di Lissone, Desio e Seregno protestano in Regione
«I sottoscritti sindaci dei Comuni di Seregno, Lissone e Desio esprimono il proprio dissenso e la propria assoluta contrarietà alla valutazione operata in sede di istruttoria che ha comportato la mancata ammissibilità della proposta progettuale». È il passaggio centrale della lettera sottoscritta dai sindaci di Lissone, Seregno e Desio a seguito della recente approvazione delle graduatorie relative alla misura «Mobilità ciclistica», che ha visto incredibilmente «non ammesso» il progetto presentato congiuntamente dalle Amministrazioni dei tre Comuni confinanti. La missiva, sottoscritta da Concettina Monguzzi, Roberto Corti ed Edoardo Mazza, è stata trasmessa a Regione Lombardia, al direttore generale Infrastrutture e Mobilità, Aldo Colombo, all’assessore regionale Alessandro Sorte, al dirigente della Struttura Viabilità e Rete ciclabile, Erminia Falcomatà, e per conoscenza al vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala. Diversi i motivi di contestazione del verdetto regionale. Anzitutto, nella lettera la motivazione dell’esclusione («Il progetto non è coerente con il livello minimo di progettualità richiesto: la documentazione progettuale presentata non consente di valutare gli interventi proposti rispetto all’esistente, le caratteristiche delle opere da realizzare e la relativa ammissibilità delle spese») viene giudicata « alquanto generica e priva di qualsiasi richiamo al merito e al contenuto concreto della proposta inoltrata. Singolare è come, a differenza della quasi totalità delle altre proposte escluse, non si rinviene alcun dettaglio del progetto e nessuna indicazione specifica su documenti, elaborati, attestazioni o dichiarazioni mancanti e/o carenti». Al contrario, «le spese riportate nei diversi quadri economici sono tutte riconducibili a categorie di spesa ammissibili sulla base di quanto riportato dal bando» e «durante il lungo periodo di istruttoria non si è recepita alcuna richiesta di delucidazione o integrazione documentale relativa alla paventata carenza di informazioni progettuali», mentre si riscontra «l’assoluta assenza, nella fase di valutazione e formulazione delle graduatorie, di qualsiasi richiamo a criteri oggettivi di giudizio». Pertanto i sindaci delle tre Amministrazioni comunali coinvolte chiedono a Regione Lombardia non solo di conoscere tali «criteri oggettivi di giudizio» che hanno portato alla graduatoria finale, ma anche «un confronto in contraddittorio» per la trattazione di tutte le eccezioni evidenziate «perché non si ritiene ammissibile che un progetto di tale portata che coinvolge tre Comuni importanti della Provincia di Monza e Brianza, peraltro interessati da prossimi invasivi interventi di mobilità come l’Autostrada Pedemontana e la metrotranvia Milano-Seregno, possa essere escluso con una motivazione generica, grossolana, priva di qualsiasi richiamo di dettaglio e soprattutto, a parere degli scriventi, assolutamente non rispondente alla realtà». L’Amministrazione comunale di Lissone aveva partecipato al Bando regionale «Misura Mobilità ciclistica» congiuntamente con le Amministrazioni di Desio e Seregno (capofila), chiedendo che fosse co-finanziato il proprio progetto di mobilità sostenibile per la cifra massima di 500.000 euro, cui sarebbe stato aggiunto un pari finanziamento del Comune. Il Sindaco Concetta Monguzzi tiene comunque a precisare che «la convenzione tra i nostri tre Comuni rimane e, Regione o no, noi continueremo senza dubbio nel nostro progetto per la realizzazione di percorsi ciclabili cittadini».
Lissone, 3 Agosto 2016
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RFI accoglie la richiesta del Comune di Monza: saranno realizzate barriere antirumore via San Gottardo.
Monza, 2 agosto 2016 - Dopo l'esplicita richiesta inviata dal Comune di Monza il 12 luglio scorso, nella giornata di ieri RFI ha risposto confermando quanto richiesto: sono disponibili finanziamenti statali per realizzare la parte più importante dell'intervento di mitigazione del rumore ferroviario nel tratto cittadino di via san Gottardo, dalla passerella pedonale con via Sella fino a circa il ponte di via Medici. Già nell'aprile 2007 l'allora Giunta Faglia, nell'approvare il progetto preliminare dell'intervento di barriere fra Monza e Sesto San Giovanni, dichiarò prioritario l'intervento nel tratto fra Monza in questione. In ragione di quella richiesta e dell'incessante azione svolta dall'attuale Amministrazione, RFI ha potuto decidere di ricollocare parte dei fondi già disponibili a favore del tratto di via San Gottardo. Il Comune di Monza ha confermato che metterà a disposizione 300 mila euro come contributo alla progettazione. "Siamo molto soddisfatti - dice il Sindaco Roberto Scanagatti - perché con la risposta di RFI finalmente si darà soluzione ad un problema che dura da decenni e che provoca pesanti disagi ai cittadini residenti. Con loro ci eravamo assunti un impegno e lo stiamo mantenendo". "Ben prima dell'inizio dei lavori che stanno interessando la galleria ferroviaria di via San Gottardo - aggiunge l'assessore alla Mobilità Paolo Confalonieri- avevamo compiuto le azioni formali necessarie affinché RFI potesse assumere la devozione che ora ci è stata comunicata. Nell'ultimo anno abbiamo incontrato a più riprese RFI, sia a Milano che a Roma, e contavamo sull'accettazione delle nostre richieste".
Ufficio stampa Comune di Monza
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Barriere lungo la ferrovia Milano-Chiasso a Monza? RFI tenta di cavarsela con un “contentino” Occorre un vero progetto antirumore e antivibrazioni.
Le notizie di questi giorni sull’impegno della Regione Lombardia e del Comune di Monza per affrontare i problemi legati al potenziamento della ferrovia MilanoChiasso (con particolare riferimento al ruolo di TAV merci internazionale) sono senza dubbio positive, ma sembrano lasciare spazio a soluzioni del tutto insufficienti proposte da RFI. Lo diciamo con forza, ricordando che siamo stati i primi – nell’autunno del 2013 – a sollevare questo grosso problema. La disponibilità di RFI a realizzare 600 metri di barriere acustiche lungo la ferrovia parallela a via San Gottardo e ad installare un tappeto antivibrazioni soltanto nella galleria storica sotto largo Mazzini rappresenta un passo avanti, ma è veramente un “contentino” elargito da chi ha 7 miliardi da spendere in mitigazioni. Generiche barriere antirumore non bastano: la Milano-Chiasso passa nel cuore della città, tra edifici ravvicinati che superano i 20 metri fuoriterra. Le barriere possono forse alleviare un po’ chi abita ai piani bassi, ma è poco poco. Ci vuole un sistema integrato fonoisolante, fonoassorbente e antivibrazioni, con un mix di tratti in galleria artificiale ventilata, barriere e coperture, risonatori a cavità, e con un adeguato sotto-ballast antivibrazioni su tutta la tratta urbana. Occorre per Monza un progetto qualificato dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista architettonico, per il contesto urbano nel quale si inserisce. E stiamo parlando di un intervento destinato a durare parecchi decenni. Le disponibilità economiche di RFI, Regione e Comune, sinora annunciate verbalmente, devono convogliare in uno sforzo congiunto di alto livello. Facciamo appello all’Amministrazione comunale perchè non si faccia abbagliare dalla modesta apertura di RFI, e assuma con decisione un ruolo centrale propositivo, chiedendo una soluzione di qualità nell’interesse di Monza e dei suoi cittadini.
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SP177: chiuso un tratto della strada provinciale tra Bernareggio e Aicurzio
dopo i temporali di questi giorni un nuovo avvallamento tra le carreggiate:
necessarie indagini geologiche
Monza, 1 agosto 2016. Gli uffici del Settore Viabilità della Provincia MB hanno predisposto una nuova ordinanza di chiusura totale al traffico per un tratto della Sp 177 Bellusco – Gerno di circa 700 metri, compreso tra il cimitero di Bernareggio – Via De Gasperi e il Comune di Aicurzio – Via Gramsci. La strada - già oggetto di smottamenti localizzati duranti i nubifragi delle scorse settimane, che avevano imposto le prime limitazioni al traffico - nella giornata di ieri, dopo l’ultimo temporale, ha ceduto in un tratto della carreggiata ove è visibile un importante avvallamento del manto stradale. La Provincia ha tempestivamente chiuso la strada dove, durante la notte, si è formata anche una voragine larga circa un metro. L’intera zona risulta interessata da un fenomeno di erosione sotterranea detto “occhio pollino”, che sembra accentuarsi in occasione di forti precipitazioni, compromettendo la stabilità complessiva dei suoli interessati, compreso il piano stradale: a fronte di ciò si rende necessario che i Comuni coinvolti, in collaborazione con gli Enti competenti, approfondiscano la situazione attraverso indagini geologiche e monitoraggi tecnici per individuare possibili soluzioni. Nel frattempo la Provincia ha predisposto il seguente piano di viabilità alternativa:
- per i mezzi pesanti: lungo le Via Gramsci, Sp3 – 2 sino all’intersezione con la Sp 177 in territorio di Bellusco;
- per tutte le atre categorie di veicoli lungo le seguenti vie comunali: Via Gramsci, Via del Commercio, strada per Cascina Restelli.
PROVINCIA DI MB