La "cultura ambiente" nazionale a tutti i livelli è stata investita da uno tsunami che io definisco "liberismo culturale": la tutela dei beni culturali e naturali ha cessato di essere una funzione propria, autonoma, incondizionata e prioritaria delle istituzioni pubbliche, per diventare un’attività subalterna al profitto, alla speculazione, nell'indifferenza per ciò che é bello e brutto.