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UN PTCP GIÀ CON DEROGHE PEGGIORATIVE?
CASO CARTONSTRONG:
L'INTERESSE DEI LAVORATORI E IL BENE COMUNE NON DEVONO ESSERE IN CONTRAPPOSIZIONE
La causa degli operai della Cartonstrong è anche la nostra causa: siamo donne e uomini che si danno da fare sul territorio in un coordinamento ambientalista e che investe sul bene comune e mette in secondo piano l'interesse privato.
Abbiamo da tempo fatto un salto di cultura e di mentalità e fra le nostre aspirazioni c’è l’idea di una finanza non cannibale perché utilizza il credito senza interesse, un commercio che passa da forme di mutualità attraverso i Gruppi di Acquisto Solidale, il voler un territorio ferito dalla fine di un sistema economico-finanziario devastante recuperato per tornare a essere contesto di vita associativa e di radicamento.
Da questa prospettiva guardiamo a quello che sta succedendo agli operai della Cartonstrong e chiediamo al Sindacato di coniugare l’azione di supporto ai lavoratori, giustamente preoccupati per il loro posto di lavoro, con la necessità di tutelare una Brianza massacrata e impoverita dal cemento e dalle logiche speculative che stanno dietro di esso.
Per questo, chiediamo al Sindacato di incontrarsi con noi e di misurarsi anche con chi propone un’impostazione che, insieme alla tutela dei posti di lavoro, tiene in considerazione anche la difesa ambientale del territorio, perché solo da qui può ripartire l'economia del futuro, un'economia che rispetta i bisogni primari degli umani che qui vivono.
Non va nemmeno nascosto che la migrazione dell'azienda da Monza a Cavenago potrebbe non cambiare la sorte delle maestranze.
Questa fuga da Monza della Cartonstrong è conseguenza di mancate scelte che avrebbero potuto essere compiute anni fa quando la Giunta Mariani del Comune di Monza aveva dato la possibilità all'azienda di ampliamento su aree prossime alla sua attuale sede: in quell'occasione la famiglia Zago, titolare dell'azienda, con preventiva concertazione con parti sociali, Amministrazione Comunale e, in seconda battuta, Provincia avrebbe potuto chiedere la conversione in produttivo di un ambito di trasformazione.
In questione, non è la sorte dell'azienda - che potrà scegliere di andare in altri contesti territoriali, ma il bene comune di molte famiglie di questo territorio. Solo ora Cartonstrong se ne ricorda?
Rispetto al ruolo delle amministrazioni e, nella fattispecie in particolare, del Comune di Cavenago, non possiamo esimerci dal far notare che ancora una volta, un’amministrazione che vorremmo dalla parte dei temi ambientali e dello stop al consumo di suolo - un'amministrazione di Centro Sinistra - sceglie di percorrere la strada più semplice del consentire nuove edificazioni (in questo caso ad uso produttivo), in aree definite come agricole strategiche (AAS), sacrificando al cemento una delle poche zone libere rimaste. Un’area che, peraltro, da informazioni sommarie, dovrebbe essere in prossimità di un monumento storico: la Chiesa in stile gotico lombardo risalente al 1200 di S. Maria in Campo che sarebbe soffocata da capannoni industriali e traffico pesante.
Con i ricatti occupazionali e con l’ambiente, che è strettamente legato alla salute e alla qualità della vita di tutti i cittadini, non si scherza.
Per questo, per evitare che dietro logiche di compatibilità e di espansione industriale possano celarsi interessi puramente speculativi, in primis, l’acquisto di terreni a costi bassissimi (le aree agricole) per poi modificarne la destinazione d’uso e abbandonare aree produttive che diventano dismesse e appetibili per una pianificazione urbanistica ad uso terziario e commerciale, abbiamo avanzato in Provincia delle proposte.
Se serve una nuova area per la riallocazione industriale, la si cerchi tra le aree dismesse del Comune, del territorio limitrofo, della Provincia.
Quest’operazione non sia delegata alla sola proprietà, ma sia guidata con mano ferma dalla Provincia, che - se non l’ha già fatto ancora - deve approntare velocemente un catasto delle aree dismesse, utile a prevenire e non a curare le emergenze.
Questa nostra richiesta è in linea con gli indirizzi di Regione Lombardia che prescrive il “soddisfacimento della domanda prioritariamente mediante il recupero di aree dismesse o sottoutilizzate prima di prevedere nuove espansioni dell’urbanizzato che comportino sottrazione di suolo fertile e permeabile”.
La Provincia, inoltre, chieda alla proprietà di consegnarle un planivolumetrico che identifichi in maniera puntuale le necessità dell’impresa.
Se questo passaggio non avrà dato frutti, si apra la partita sulla verifica di disponibilità nei PGT dei comuni degli ATR (Ambiti di Trasformazione) non utilizzati anche a causa della crisi economica, passaggio anche questo da effettuare con i soggetti istituzionali cioè la Provincia e i Sindaci dei Comuni del territorio brianzolo.
Con queste semplici e logiche proposte, pensiamo si possa rompere contemporaneamente sia il “ricatto occupazionale” sia l’immobilismo opportunista di chi è sempre pronto a svendere pezzi di ambiente, sottraendosi a un lavoro certo non facile ma certamente non impossibile di tutela del residuo verde che rimane in Brianza.
Nel 2009 ci era stata promessa una Provincia verde e pulita. Subito dopo questa Provincia è stata interessata anche da inchieste giudiziarie legate alla corruzione che hanno coinvolto alcuni dei sui ex-amministratori. Non abbiamo però perso fiducia nella possibilità di collaborare a questo progetto e con queste premesse, nella Valutazione Ambientale Strategica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), come gruppi ambientalisti abbiamo formulato contributi e idee sotto forma di osservazioni.
Queste osservazioni sono in attesa ormai da mesi di essere discussi in Consiglio Provinciale ove – forse – si approverà il PTCP.
Questo lavoro ci ha già permesso di constatare come la Provincia intenda tutelare l’ambiente più a parole che con i fatti.
Ancora una volta il nostro giudizio coincide con quello di Regione Lombardia che segnala che questo Piano non rileva “né criteri né specifiche misure finalizzate alla reale modifica del trend di consumo di suolo” e nemmeno “strategie efficaci di riuso e recupero delle aree dismesse o sottoutilizzate”.
Ora, mentre un siffatto PTCP non è ancora nemmeno stato adottato, la Provincia progetta addirittura una deroga - quella che permetterebbe a Cartonstrong di spostarsi nell'area agricola di Cavenago - che, se approvata, darebbe il via ad uno scenario urbanistico ingovernabile perché guidato esclusivamente da situazioni emergenziali e quindi potenzialmente sempre ricattabile e negoziabile.
La deroga, infatti, non varrà solo per questo caso specifico, ma rimarrà per tutte le emergenze prossime possibili.
Questa situazione evidenzia purtroppo, molti default di questa amministrazione provinciale.
Il primo e più grosso default è che la situazione del consumo di suolo della Provincia di Monza e della Brianza è in emergenza reale da tempo. E' la prima in Italia per questo triste primato con più della metà del territorio cementificato e l’amministrazione provinciale non ha fatto ancora niente di concreto per invertire la tendenza, anzi continua imperterrita a consentire che questo fenomeno prosegua in maniera sregolata.
Il secondo grosso default è la totale inconsistenza del tanto sbandierato “censimento provinciale delle aree dismesse” che non è stato in grado di rispondere alle esigenze dell'azienda e che, se sarà spostata, creerà una nuova area abbandonata il cui destino rimarrà incerto.
Una soluzione alternativa esiste.
Chiediamo che la nostra voce, che si unisce a quella degli operai giustamente preoccupati, sia ascoltata e che le amministrazioni locali e provinciali assumano fino in fondo il ruolo di guida onesta e leale che loro compete.
L’amministrazione provinciale sta rimandando sine die l’approvazione di un vero PTCP serio ed efficace cui le nostre osservazioni che attendono di essere discusse puntano. Se quindi la Provincia di Monza e Brianza non è in grado di mettere un freno al consumo di suolo e di gestire in maniera logica e programmata questi grossi problemi, dovremo dare ragione a coloro che affermano che le Provincie è bene abolirle dato che non servono a nulla, probabilmente nemmeno a salvare la Cartonstrong. Sicuramente, se queste sono le premesse, la nostra Provincia non serve a salvare l’ambiente, il paesaggio e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Il coordinamento ambientalista de L’OSSERVATORIO PTCP
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Vi presentiamo gli appuntamenti del nuovo ciclo di incontri della primavera 2013.
Inizieremo il 9 marzo, l'indomani della festa delle donne, con Lella Costa che con la sua simpatia ci spiegherà l'arte dell'ironia come modo intelligente per essere seri.
Il 23 marzo, in collaborazione con l'associazione per il sostegno all'infanzia e alla famiglia Mehala Onlus, presenteremo un libro dedicato al tema dell'adozione e dei pregiudizi. Il 6 aprile lo psicoterapeuta Domenico Barrilà ci introdurrà all'importanza dei legami come strumento per vivere meglio.
Il programma comprende:
9 marzo ore 18
COME UNA SPECIE DI SORRISO di Lella Costa (Piemme)
presenta Silvia Passini (Lifegate)
23 marzo ore 18
NEGRI ? NERI? DI COLORE? DI CARNAGIONE! Storie di adozioni e pregiudizi di Rita Benzoni e Vanni Destro (Mehala)
presenta Katia Trinca Colonel (Corriere di Como)
6 aprile ore 18
I LEGAMI CHE AIUTANO A VIVERE di Domenico Barrilà (Apogeo)
Gli incontri sono, come sempre, a ingresso libero. Ulteriori informazioni verranno pubblicate sul nostro blog - http://lalibreriadiviavolta.blogspot.it/ o sulla pagina facebook della libreria di via Volta.
Vi aspettiamo!
La libreria di via Volta di Anna Corbella
via Volta 28 - 22036 Erba, CO
http://lalibreriadiviavolta.blogspot.com
viavolta28@tin.it
tel/fax 0313355128
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Tre LaboMUST dedicati agli animali
Tornano i laboratori creativi per i più piccoli
In occasione della mostra d'arte contemporanea Animali, allestita al MUST fino al 17 marzo, sono in programma tre nuovi laboratori condotti da Rossana Maggi in cui i bambini (dai 4 ai 10 anni) potranno creare ispirandosi al tema degli animali. Si comincia questa domenica (3 marzo) con A OGNUNO IL SUO ANIMostro: partendo da pezzi di piccoli animali di plastica, ogni bambino assemblerà e decorerà il suo animostro fantastico. Domenica 10 sarà la volta di ANIMA-TANGRAM IN 3D: i bambini realizzeranno delle piccole sculture-animali utilizzando cartoni ritagliati con le forme del tangram. L'ultimo laboratorio, dal titolo WE ANIMAL'S, è in programma per domenica 17 marzo: i bambini verranno fotografati e “fotomontati” come parte di un animale. Vi ricordiamo, infine, che domenica 3 marzo alle ore 17.30 è prevista una visita guidata alla mostra Animali accompagnati dalla sua curatrice, la storica dell'arte Simona Bartolena.
Orari e luogo
3, 10 e 17 marzo. Due turni: ore 15.15 e 17 - Durata: 1h e 30'
Costo: 5 Euro a bambino (inclusa piccola merenda)
Organizzazione
MUST - Museo del Territorio
Info: prenotazione consigliata: tel. 0396659488
MUST - Museo del territorio vimercatese
Via Vittorio Emanuele II, 53
20871 Vimercate
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Siamo giunti al 4° ed ultimo ciclo del Cineforum 2012-13 e faremo un piccolo giro del mondo, cominciando il:
- 5 marzo LA SPOSA PROMESSA di Rama Burshtein
che ci porterà in una comunità ortodossa ebraica; alle 21 avremo il contributo della dottoressa Claudia Milani, docente di liturgia ebraica .
Sarà poi la volta di
- 12 marzo ARGO di Ben Affleck
il bellissimo film che a sorpresa si è aggiudicato il premio Oscar 2013! Andremo poi in Arabia Saudita con
- 19 marzo LA BICICLETTA VERDE di Haifaa Al Mansour
il primo film girato da una regista donna in Arabia Saudita! Un po’ di romanticismo con
- 26 marzo LOVE IS ALL YOU NEED di Susanne Bier
film danese ambientato in Italia, con l’affascinante Pierce Brosnan che anticipa il divertimento di
- 9 aprile LA PARTE DEGLI ANGELI di Ken Loach
che ci porta in Scozia, per tornare in Italia con
- 16 aprile LA MIGLIORE OFFERTAdi Giuseppe Tornatore
per poi chiudere in bellezza con l’affresco storico di
- 23 aprile LINCOLN di Steven Spielberg.
Resta solo una cosa da dire: BUONA VISIONE!
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TAVOLA ROTONDA
"DA PADRONE A BAMBOCCIONE"
Com'e' cambiato, oggi, il rapporto tra uomo e cane
Sabato 2 marzo 2013, ore 14,30
MONZA
Casa del Volontariato
Via Correggio 59
Recenti fatti di cronaca e di costume evidenziano come il rapporto tra uomo e cane in questi ultimi anni stia cambiando profondamente. Ormai esaurita quasi del tutto, almeno in Occidente, la funzione del cane come compagno che aiuta a produrre lavoro, l'animale pare non fermarsi ad un semplice ruolo di compagnia. Sempre di piu' assurge a quello di balia, confidente, amico, badante, partner di un uomo che, affidandosi sempre di piu' al cane che ad un suo simile, sembra quasi passare dal ruolo storico (e stoico) di padrone a quello di "bamboccione", rivelando cosi' una debolezza forse inattesa e per questo ancora piu' preoccupante.
Di questo fenomeno le conseguenze che puo' avere sul futuro rapporto tra la specie umana e quella canina ne parlano:
STEFANO NICELLI: Giornalista e Presidente Associazione di Promozione Sociale "Festa del Cane Meticcio" (Seveso, MB), Moderatore dell'incontro
ISABELLA CECCHINI: Psicologa, membro del board di Gfk Eurisko (Milano)
PAOLA D'AMICO: Giornalista, Corriere della Sera
PATRIZIA SICA: Medico Veterinario, esperto di alimentazione di cani e
gatti (PeG Pet Care)
MARZIA POSSENTI: Medico Veterinario esperto in comportamento, Societa' Italiana Scienze Comportamentali Applicate (Cremona)
ANGELICA BASSI: Etologo Comportamentalista, Federazione Italiana Benessere Animale (Milano)
SCUOLA INTERAZIONE UOMO ANIMALE (Bologna)
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
E' gradita la prenotazione a: info@festadelmeticcio.com
Info: http://www.festadelmeticcio.com
Info sulla sede: http://www.casavolontariatomonza.it/
Rapporto alla città. Il sindaco Scanagatti e la giunta incontrano i cittadini per un primo bilancio.
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Rapporto alla città. Il sindaco Roberto Scanagatti e la giunta comunale incontrano i cittadini per un bilancio dopo nove mesi di amministrazione.
Martedì 5 marzo, ore 21 - Urban center di via Turati 6
Monza, 27 febbraio 2013 – Il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti e tutta la squadra di giunta faranno un bilancio dei primi nove mesi di amministrazione della città durante un incontro pubblico che si terrà martedì 5 marzo, dalle ore 21, all’Urban center di via Turati.
Nel corso della serata, aperta a tutti i cittadini, saranno illustrati i principali interventi adottati sinora dalla nuova amministrazione. Dal lavoro che ha portato entro Natale a colmare il buco di bilancio di 12 milioni di euro per la parte corrente e di 26 milioni per quel che riguarda il patto di stabilità, fino all’individuazione delle risorse necessarie per garantire i servizi sociali indispensabili per le persone in difficoltà e per gli anziani non autosufficienti. Resoconti saranno fatti su tutte le principali questioni, dalla revoca della variante urbanistica, all’approvazione del documento che prevede il recupero delle aree dismesse per preservare il suolo libero, fino al recupero del soprasuolo di viale Lombardia, area che diventerà una strada urbana con piste ciclabili e verde attrezzato, permettendo finalmente di ricongiungere il quartiere di San Fruttuoso al resto della città.
Spazio anche ai “rapporti” sui lavori pubblici, dalle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi (approvati in questi giorni e che partiranno entro la primavera), a quelli previsti e in parte già avviati su scuole (anche per promuovere il risparmio energetico) e alloggi comunali, alla realizzazione delle piste ciclabili (già riqualificata quella di via Azzone Visconti) fino ai progetti strategici, come l’apertura entro l’anno del Museo della città.
E poi ancora spending review, a cominciare dalla revisione dei contratti di telefonia mobile che ha permesso di riportare sotto controllo una significativa voce di spesa, fino alla riorganizzazione dei dirigenti e al taglio sulle auto blu. E poi innovazione e nuove tecnologie, dalla diffusione del wi fi, già in fase sperimentale in diversi punti cittadini, e della connessione veloce su tutta la città, fino alle intese strategiche che potranno aprire le porte a nuove iniziative di sviluppo utili a Monza e alla Brianza previste dal Protocollo siglato dal Comune con Expo 2015.
Il Rapporto alla città sarà introdotto dal sindaco Scanagatti, che condurrà la serata chiamando a riferire i 9 assessori della squadra di giunta, più il consigliere comunale incaricato allo Sport, i quali, in circa cinque minuti, dovranno spiegare ai cittadini quanto realizzato in questi primi mesi di amministrazione. Al termine del giro di interventi il microfono passerà ai cittadini, che potranno avanzare le loro domande.
Ufficio stampa
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In occasione dell’8 marzo, l’Associazione Salute Donna onlus
in collaborazione con gli Istituti Clinici Zucchi ed il CAM – Centro Analisi di Monza,
promuove visite senologiche gratuite ed eventuali esami ecografici e mammografici gratuiti
8 marzo, ti regaliamo una mimosa e una visita al seno
Ogni ora, quattro donne italiane scoprono di avere un tumore al seno. Ogni anno sono 40mila le nuove ammalate, è a rischio una donna su otto e questo tipo di neoplasia rappresenta il 28,9% complessivo delle diagnosi di tumore. Partendo dal presupposto che la diagnosi precoce è fondamentale per aumentare le possibilità di guarigione, l’associazione Salute donna Onlus ha promosso un’iniziativa molto originale in occasione della Festa della Donna l’8 marzo perché le donne non si regalino solo le solite mimose, ma anche un’opportunità di prevenzione importante.
Grazie alla collaborazione con gli Istituti clinici Zucchi di Monza e con il CAM- Centro Analisi Monza, verranno offerte visite senologiche gratuite ed eventuali esami ecografici e mammografici gratuiti per le donne che avranno aderito all’iniziativa attraverso gli ambulatori dell’Associazione Salute Donna onlus.
Le donne prenotate presso l’Associazione si dovranno presentare presso la struttura loro indicata e nell’orario comunicato esclusivamente nella giornata dell’8 marzo
Le visite verranno effettuate presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza – Via Zucchi, 24 – e presso il CAM – Centro Analisi Monza - Viale Elvezia, angolo via Martiri delle Foibe, 1 Monza.
Presso queste strutture, nel corso della giornata, in supporto al personale medico e paramedico, saranno presenti le volontarie dell’Associazione che potranno dare informazioni sull’attività che Salute Donna svolge sul territorio nazionale.
Salute Donna “0nlus” ringrazia gli Istituti Clinici Zucchi ed il CAM- Centro Analisi di Monza per la sensibilità e la disponibilità dimostrate nel rendere possibile una giornata in cui l'aspetto celebrativo di una ricorrenza così importante per le donne si possa tradurre anche in una reale opportunità di prevenzione.
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Salve a tutti, la presente per invitarvi in occasione della cerimonia di chiusura della mostra fotografica dedicata al Tibet, che terremo insieme agli autori e ad alcuni monaci buddisti che hanno realizzato sul posto un bellissimo Mandala (particolare disegno, di grande valenza spirituale, realizzato con la sabbia colorata).
Questa cerimonia, che prevede la distruzione del Mandala - come emblema della caducità delle cose materiali, seppur belle e piacevoli - si terrà oggi mercoledì 27 dalle ore 17 alle 18 presso lo spazio espositivo dell'Urban Center, teatro Binario 7, in via Turati 6, a 50 metri dall'uscita di piazza Castello della stazione FS Monza.
Questa mostra, sul tema "Cultura e diritti umani: il respiro del Tibet" è stata organizzata dalla UPF insieme al Centro Progetto Mandala e ad alcuni amici tibetani, con l'appoggio del Comune di Monza, che ci ha concesso uno degli spazi migliori della città.
Ci piace terminare queste brevi note con le significative parole del Dalai Lama: " Credo che per affrontare la sfida del ventunesimo secolo, gli esseri umani dovranno sviluppare un maggiore senso di responsabilità universale, ciascuno di noi deve imparare a lavorare non solo per sé, per la sua famiglia o la sua nazione, ma a favore di tutta l'umanità."
Un caro saluto.
Carlo Chierico
Presidente UPF Universal Peace Federation - sezione Monza Brianza
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Legambiente Circolo di Monza
Mal’Aria a Monza: raggiunti i 35 giorni di superamento dei limiti di PM10
Invidiabile primato del capoluogo brianzolo in fatto di inquinamento atmosferico.
Dopo soli 54 giorni del calendario 2013, Monza ha superato, per ben 35 giorni, il limite delle concentrazioni di PM10 consentito dall’Unione Europea. Questo vuol dire che ogni 5 giorni per ben 3 l’aria è stata irrespirabile. Per fortuna che le condizioni metereologiche ci hanno dato una mano rispetto agli anni scorsi.
Monza, e la sua provincia, si confermano sempre nelle prime posizioni tra i territori con i maggior livelli di concentrazioni di PM10. L'aria della città, in questi 54 giorni, ha raggiunto il valore massimo di concentrazioni di polveri sottili, pari a 119 microgrammi per metrocubo, il 15 Febbraio ed ha superato i 63 mg/mc come valore medio.
“Nel rapporto di Mal’Aria 2012 – precisa Atos Scandellari presidente del circolo Legambiente di Monza - ben 8 comuni lombardi, posti in pianura, sono stati tra i primi 25 della nera classifica nazionale. Il primato è spettato a Cremona, con 118 sforamenti (terza in classifica generale); era seguita da Brescia e Milano (parimerito al 6° posto con 106 giorni). Monza si è collocata decima in classifica generale, ma al 5° posto tra i comuni lombardi con 96 giorni, subito dietro a Bergamo. Se non si avviano progetti di ampio respiro per ridurre la mobilità automobilistica, ci chiediamo cosa sarà per Monza a fine anno ?”
“Quello che ci fa rabbia – prosegue Atos Scandellari - è che il Comune di Monza ha gli strumenti per ridurre i livelli di inquinamento ma non vuole metterli in pratica. Oltre ai progetti delle piste ciclabili, che stentano a realizzare, ci sono il Piano Generale del Traffico Urbano ed il potenziamento e la modernizzazione del trasporto pubblico. E’ vero che l’azione di un singolo non risolve il problema, ma ogni cittadino ed ogni amministrazione hanno il dovere di fare la propria parte senza aspettare disposizioni superiori che tardano ad arrivare”.
Circolo Legambiente di Volontariato Alex Langer - Monza
Monza, 26.02.2013
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Legambiente Circolo di Monza
Mal’Aria a Monza: raggiunti i 35 giorni di superamento dei limiti di PM10
Invidiabile primato del capoluogo brianzolo in fatto di inquinamento atmosferico.
Dopo soli 54 giorni del calendario 2013, Monza ha superato, per ben 35 giorni, il limite delle concentrazioni di PM10 consentito dall’Unione Europea. Questo vuol dire che ogni 5 giorni per ben 3 l’aria è stata irrespirabile. Per fortuna che le condizioni metereologiche ci hanno dato una mano rispetto agli anni scorsi.
Monza, e la sua provincia, si confermano sempre nelle prime posizioni tra i territori con i maggior livelli di concentrazioni di PM10. L'aria della città, in questi 54 giorni, ha raggiunto il valore massimo di concentrazioni di polveri sottili, pari a 119 microgrammi per metrocubo, il 15 Febbraio ed ha superato i 63 mg/mc come valore medio.
“Nel rapporto di Mal’Aria 2012 – precisa Atos Scandellari presidente del circolo Legambiente di Monza - ben 8 comuni lombardi, posti in pianura, sono stati tra i primi 25 della nera classifica nazionale. Il primato è spettato a Cremona, con 118 sforamenti (terza in classifica generale); era seguita da Brescia e Milano (parimerito al 6° posto con 106 giorni). Monza si è collocata decima in classifica generale, ma al 5° posto tra i comuni lombardi con 96 giorni, subito dietro a Bergamo. Se non si avviano progetti di ampio respiro per ridurre la mobilità automobilistica, ci chiediamo cosa sarà per Monza a fine anno ?”
“Quello che ci fa rabbia – prosegue Atos Scandellari - è che il Comune di Monza ha gli strumenti per ridurre i livelli di inquinamento ma non vuole metterli in pratica. Oltre ai progetti delle piste ciclabili, che stentano a realizzare, ci sono il Piano Generale del Traffico Urbano ed il potenziamento e la modernizzazione del trasporto pubblico. E’ vero che l’azione di un singolo non risolve il problema, ma ogni cittadino ed ogni amministrazione hanno il dovere di fare la propria parte senza aspettare disposizioni superiori che tardano ad arrivare”.
Circolo Legambiente di Volontariato Alex Langer - Monza
Monza, 26.02.2013